NON SEMPRE IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI
(I ricorsi infiniti)
Ai lavoratori e agli iscritti del Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali
Forse troppo abbiamo taciuto su uno dei tanti strani messaggi che da qualche tempo gira nelle caselle di posta elettronica dei lavoratori di questo Ministero.
Alludiamo all’invito ad aderire ad un “fantomatico” ricorso collettivo per il passaggio dall’area B al C1 amministrativo (vecchio ordinamento) promosso da una sigla sindacale.
Sarebbe interessante, aldilà dello spottone, sarebbe veramente interessante, capire su quali basi si fonda tale ricorso, anche perché, nello stesso messaggio, si sostiene che vi fossero risorse disponibili e già validate per effettuare tali passaggi d’area.
Se così fosse, almeno due le ipotesi:
* le OO.SS. firmatarie del CCNI 25/10/2000 si sono spartite il bottino;
* I firmatari del Contratto Integrativo non si sono accorti che il MEF avesse autorizzato l’utilizzo delle risorse;
Inoltre:
* I “Grossi Sindacati non toccano più l’argomento”.
Tanto è vero che nella Piattaforma per il nuovo Contratto Integrativo di Ministero, solo per “errore” hanno posto la questione come prioritaria e “sempre per errore” ad ogni apertura di seduta di contrattazione, dove siedono solo le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative (tra cui non compare l’O.S.- o studio legale? – che sa solo promuovere ricorsi), viene sottolineata l’urgenza di individuare soluzioni utili a porre in essere il passaggio d’area.
Domanda:
non sarà, forse, che tra l’entrata in vigore del CCNI del 2000 e la piena esigibilità dello stesso sono stati introdotti provvedimenti legislativi di varia natura (revisione organici, blocco assunzioni, mancata finalizzazione delle risorse, ecc.) che, non solo sono intervenuti pesantemente sull’impianto normativo ma soprattutto non hanno mai consentito la realizzazione del passaggio d’area?
Certamente per i promotori del ricorso, questi sono particolari di nessuna rilevanza se l’obbiettivo vero è quello di accrescere il numero delle tessere per raggiungere la quota di rappresentatività utile a sedersi finalmente ai tavoli di contrattazione.
Forse, ma proprio forse,…….. la rappresentanza dei lavoratori non passa solo attraverso i ricorsi.
Roma, 23 ottobre 2008
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Bene il documento del Consiglio nazionale della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) che ha sottolineato il netto contrasto, con l’articolo 3 del codice deontologico e con il giuramento professionale, dell’emendamento della Lega Nord che abolisce il divieto di segnalazione degli stranieri senza permesso di soggiorno che si rivolgono alle strutture sanitarie.
Non è però veritiero, così come sostenuto dal Governo, che si tratti solo di una possibilità e non di un obbligo. Basta leggere l’articolo 331 del Codice di Procedura Penale (Denuncia da parte di pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico servizio) e l’articolo 361 del Codice Penale (Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale).
I medici del servizio sanitario nazionale, in quanto pubblici ufficiali, saranno obbligati a denunciare per iscritto quando avranno notizia della clandestinità, diventato reato perseguibile di ufficio. Chi omette o ritarda di denunciare sarà punito con la multa da 30 a 516 euro. E non va dimenticato che l’obbligatorietà della denuncia non è solo a carico dei medici, ma anche degli infermieri e di tutto il personale della sanità pubblica quando è nell’esercizio delle sue funzioni.
Noi abbiamo, come FPCGIL Medici e FPCGIL, già da diverse settimane lanciato la campagna “Io curo non denuncio”, ma già il solo annuncio della possibile legge ha allontanato gli immigrati dai pronto soccorso in diverse realtà.
Se la norma dovesse malauguratamente diventare legge, sarà un danno per la salute per tutti, considerando anche la mancata cura e prevenzione di malattie trasmissibili.
Chiediamo quindi alla Camera dei Deputati di far prevalere sulla ideologia il diritto alla salute e il buon senso, eliminando l’odiosa norma.
Vi allego l’informazione cartacea relativa alla distribuzione del FUA Agenzia Industria Difesa degli anni 2007/2008/2009, richiesta dalla FPCGIL Difesa.
Roma, 1 dicembre 2009
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Roma, 22 giugno 2010
All’ On. Alberto Giorgetti
Sottosegretario MEF
p.c. Alla Dr.ssa Giuseppina Baffi
Responsabile IV Dipartimento
La sottoscritta O.S. FP CGIL MEF chiede alla S.V. un incontro urgente , ovvero l’apertura del confronto, come a suo tempo da Lei indicato, relativo alla chiusura delle DTEF del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Infatti, i dispositivi contenuti nella L. 73 del 22 maggio 2010, che converte il DL 40 del 25/03/10, lasciano interdetti i lavoratori delle Direzioni territoriali dell’Economia e delle Finanze, insinuando disagio ed incertezza.
Sono molti i dipendenti che hanno maturato la certezza di essere stati respinti dalla loro stessa Amministrazione, cui hanno dedicato un’attività costante e professionale.
Al momento, mancano di qualsiasi certezza le modalità che guideranno un eventuale esodo verso altre pubbliche amministrazioni, quali i Monopoli di Stato, cui le domande andranno indirizzate con carattere di priorità, così come incertezza presenta anche la mobilità all’interno dello stesso Mef .
Allo stesso modo, non sono chiare le modalità economiche che accompagneranno la mobilità in questione.
Ancora, non si ha alcuna contezza di quali funzioni e servizi, attualmente svolte da questi dipendenti, resteranno patrimonio del MEF e se lo resteranno.
Ma queste sono solo alcune delle constatazioni che si possono avanzare.
Di contro, ci sembra, che la norma voglia distogliere lavoratori pubblici da un lavoro spostandoli verso un altro, orientato agli introiti nel settore del gioco, mentre tali lavoratori erano e sono tuttora dedicati ad un’attività che rappresenta un servizio che lo Stato rende alla comunità, oltre che un pubblico presidio di garanzia e legalità sul territorio.
Riteniamo quindi quantomeno opportuno aprire il confronto richiesto in apertura, sollecitando alla S.V. un’attenzione nei confronti di migliaia di lavoratrici e lavoratori in attesa e già in parte in agitazione.
Certi della Sua sensibilità, Le inviamo distinti saluti.
p. Coordinamento naz.le
FP CGIL MEF
Daniele Nola
Al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, On. Cesare DAMIANO
Al Ministro della Solidarietà Sociale, On.le Paolo Ferrero
Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL
Agli iscritti CGIL del ministero del Lavoro e della P.S. e del ministero della Solidarietà Sociale
Diamo atto ai Ministri, che dopo l’incontro fortemente voluto dalle OO.SS. e soprattutto grazie anche all’incisivo intervento della nostra organizzazione in quella sede, hanno mantenuto gli impegni presi, inserendo in finanziaria le risorse necessarie per poter effettuare i passaggi d’area previsti dal C.C.N.I.
E’ questo certamente il segnale positivo di un reale interesse dei vertici politici nei confronti delle due amministrazioni da troppo tempo trascurate.
Tuttavia è adesso necessario uno sforzo ulteriore per far sì che questa, che per il momento è solo una concreta speranza, diventi certezza e cioè è necessario accompagnare tutto l’iter normativo al Senato con lo stesso impegno profuso finora.
La FP CGIL continuerà a seguire attentamente la situazione che, appena conclusa positivamente, consentirà di sviluppare ulteriori ragionamenti sui prossimi assetti dei due Ministeri.
Esprimiamo anche apprezzamento per l’allargamento degli idonei del concorso esterno per ispettori del lavoro, in quanto siamo ben coscienti dell’opportunità di potenziare l’attività ispettiva sul territorio anche alla luce delle drammatiche quotidiane “morti bianche” sul lavoro.
Per affrontare efficacemente questa emergenza è tuttavia necessario, a nostro avviso, aprire un confronto serio e approfondito sull’organizzazione del lavoro e sulla formazione ed è davvero indispensabile altresì utilizzare tutti gli ispettori per il servizio esterno e potenziare con risorse economiche e strumentali i nostri uffici.
Roma, 28 novembre 2006
Il Coordinatore nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
E’ giusta la scelta dell’emendamento Manzione, approvato dalla Commissione Bilancio del Senato nell’esame della Finanziaria 2008, che consente al medico di prescrivere il principio attivo e non il marchio. Questa dovrebbe riguardare non solo i farmaci di classe “C”, a carico dei cittadini, ma anche i farmaci della fascia “A” a carico della sanità pubblica.
Aumenta la trasparenza e si colpisce un circolo vizioso, dove l’industria farmaceutica spende tra il 20 e il 40 per cento del fatturato annuo per far prescrivere i farmaci griffati ai medici, con ricadute negative per i prezzi maggiori pagati dai cittadini, e per la stessa ricerca farmaceutica, lasciata con minori risorse.
Inoltre si potrebbe porre fine al sistema della sponsorizzazione della formazione obbligatoria dei medici, che ha raggiunto ormai due eventi su tre, con non più accettabili conflitti di interesse.
E’ infatti paradossale che gli operatori sanitari pubblici siano costretti a raggiungere i crediti formativi obbligatori, su “indicazione” della industria farmaceutica e biomedicale.
Il rapido aumento delle conoscenze scientifiche ed il rinnovamento delle tecnologie impongono la necessità di realizzare per il medico una educazione medica continua (Ecm), ma centrata su una formazione “indipendente” e soprattutto online, che potrebbe essere senz’altro garantita dalle istituzioni pubbliche.
ANPO – FEDERAZIONE MEDICI aderente UIL FPL – FESMED – FP CGIL MEDICI –
UMSPED (AAROI-AIPAC-SNR)
Comunicato Stampa
Le scriventi OO.SS., che unitariamente sono le più rappresentative dell’area medica, esprimono la piena solidarietà al sindacato dei medici del territorio SIMET, che sabato 10 novembre, attraverso il segretario nazionale Mauro Mazzoni, ha votato nel Cda della Fondazione Onaosi contro la bozza di nuovo Statuto.
Ancora una volta si vogliono calpestare i diritti dei dirigenti medici ospedalieri e del territorio, defraudati da una bozza di statuto che prevede la designazione di un terzo dei componenti del Comitato di Indirizzo da parte degli Ordini Professionali, l’imposizione della presenza dell’Ordine di Perugia, nonché delle specificità professionali degli odontoiatri, dei farmacisti e dei veterinari, perfino nel Consiglio di Amministrazione.
Siamo noi dirigenti medici ospedalieri e del territorio che, in oltre cento anni di storia, abbiamo realizzato la Fondazione, e della quale siamo i contribuenti obbligatori: la vogliamo rilanciare ma con il rispetto della trasparenza e della democrazia.
E’ paradossale voler continuare a far svolgere un ruolo decisionale a persone designate dagli Ordini Professionali, nominati da una platea diversa rispetto a quella dei contribuenti dell’Onaosi.
Chiediamo pertanto il rispetto del principio elementare di democrazia associativa: nomina degli organi con il solo voto dei contribuenti attivi e passivi, senza alcuna designazione da parte di chi è estraneo alla Fondazione come gli Ordini Professionali. Fermo restando la legittimità dei designati da parte dei Ministeri vigilanti.
Si tratta di tutelare oltre 110.000 medici ospedalieri e del territorio che devono avere la certezza che i loro rappresentati portino avanti una gestione finalizzata a preziose funzioni assistenziali, correlate a giuste quote contributive. E questa passa attraverso il solo voto democratico e non anche attraverso la designazione di persone che rispondono ad altri interessi.
La bozza del nuovo statuto è anche in netto contrasto con il DL Fiscale della Finanziaria 2008, che prevede la democraticità della vita associativa, cioè l’elezione diretta degli organi da parte dei contribuenti.
Le indicazioni emerse dall’ultimo incontro istituzionale con il Sottosegretario alla Salute Serafino Zucchelli non sono state quindi compiutamente rispettate, e per questo ci appelliamo alla Ministra della Salute Livia Turco, denunciando anche nella nuova bozza di statuto l’aumento immotivato dei componenti degli organi: da 23 consiglieri del Cda a ben 43, dei quali 34 nel Comitato di indirizzo e 9 nel Cda.
Si pubblica la legge di Bilancio della Regione Puglia per il 2008 che – ai commi 30 e (soprattutto) 40 dell’articolo 3 – norma la stabilizzazione del precariato per le aree dirgenziali medico-veterinaria e STPA. L’allegato in Word riporta solo il comma specifico. La battaglia della FPCGIL Medici per il precariato medico-veterinario continua.
Nota con la quale si chiede un incontro urgente al Capo Dipartimento Politiche Fiscali (MEF) per la vertenza “personale elenco 1/G”
MEF: Dipartimento delle Finanze
“Graduatorie passaggi entro e tra le aree”
Da anni si attendeva il termine delle procedure di riqualificazione e la formalizzazione delle relative graduatorie.
Finalmente, dopo innumerevoli tentennamenti e plateali indecisioni, il Dipartimento delle Finanze ci ha inviato le relative graduatorie.
Lo ha fatto senza smentire la cronica incapacità a rispettare le regole e con la solita propensione a rendere tutto caotico.
L’invio delle graduatorie, che ovviamente portiamo a conoscenza di tutti, è stato compiuto senza un minimo atto formale di accompagnamento con, ad esempio, l’indicazione che le stesse siano state approvate dagli organismi di controllo!
Da quanto rileviamo nei provvedimenti sembrerebbe di si, ma non c’è dubbio che uno sforzo ulteriore da parte del Dipartimento poteva essere fatto!
L’invio preventivo delle graduatorie ai singoli direttori delle Commissioni tributarie ed ai direttori degli Uffici centrali, grave come iniziativa, è stata l’ennesima dimostrazione di insofferenza verso le regole contrattuali da parte del Direttore responsabile del personale.
Abbiamo già avuto modo di denunciare tante iniziative anomale nell’operato della dirigenza del Dipartimento delle Finanze è questa non è solo che l’ultima in ordine di tempo, adesso speriamo che almeno la redazione delle graduatorie, e la collocazione del personale in ognuna di esse, sia avvenuta nel pieno rispetto degli esiti delle procedure concorsuali.
Roma 16/5/2008
Coordinamento Nazionale FP CGIL MEF
Sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica, e in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si terrà il primo Festival della Salute a Viareggio nei giorni 25,26 e 27 settembre 2008, con la Direzione Scientifica della Fondazione Italiani Europei.
La FPCGIL Medici parteciperà, con l’intervento del segretario nazionale Massimo Cozza, al Convegno Aziendalizzazione delle strutture sanitarie: un’opera incompiuta? che si terrà domenica 28 settembre alle ore 12 presso la Sala Viareggio. Di seguito il link al sito del Festival della Salute.
Si pubblica l’articolo odierno in primo piano del Corriere della Sera “I medici che non vogliono denunciare i clandestini” che riporta anche la posizione della FPCGIL Medici.