Riorganizzazione MEF – Audizione Commissione Finanze e Tesoro Senato

 
Nel pomeriggio di ieri c’è stata l’audizione presso le Commissioni Finanze e Bilancio in merito allo schema di DPR sulla riorganizzazione del Ministero economia e finanze.
In tale sede abbiamo manifestato il nostro dissenso ad un progetto di riorganizzazione che, ricadendo sulle spalle dei lavoratori e creando un danno alla collettività, si basa esclusivamente sulla chiusura di ottanta Uffici periferici.
Ai Presidenti delle Commissioni abbiamo riportato l’imbarazzante situazione derivante da un processo riorganizzativo che ha visto escluse le OO.SS. da una sostanziale discussione di merito con la controparte pubblica.
Riteniamo, e lo abbiamo ribadito, un errore progettuale e politico privare dei territori provinciali di una presenza istituzionale quale è quella del Ministero dell’economia e delle finanze considerando la chiusura degli Uffici come un abbandono del territorio; per noi l’assenza istituzionale nei territori è un rischio, ancora più grave in alcuni, per il rispetto della legalità.
Ancor di più abbiamo motivato la nostra contrarietà al progetto del Ministro Padoa-Schioppa riportando una idea di unificazione degli uffici territoriali del MEF che consentirebbe maggiori risparmi di quelli preventivati dallo stesso.
Risparmi che fra l’altro potrebbero essere ancora più rilevanti se si eliminasse la pletora di consulenze e collaborazioni presenti al MEF e se si riportasse ad una sana gestione tutto ciò che comprende l’acquisto di beni e servizi compreso tutto il settore informatico.
È necessario, a nostro parere per una sana ed efficiente gestione del personale, superare vecchi meccanismi di divisione interna nei processi di gestione che in passato, ma anche oggi, hanno configurato di fatto l’esistenza di più Ministeri nello stesso Ministero.
Ai Presidenti delle Commissioni abbiamo fatto presente che è necessario un processo di riorganizzazione ma che tale processo è possibile e più fruttuoso con l’unificazione degli uffici territoriali abbandonando, quindi, la tesi della “chiusura” e con un processo di armonizzazione retributiva da affrontare sicuramente con i rinnovi contrattuali ma con il supporto di stanziamenti specifici.
Infine abbiamo fatto rilevare quali e quanti danni alla collettività ed ai dipendenti si arrecherebbe con la chiusura degli uffici: maggiori spese per gli utenti, dispersione di professionalità acquisita dai dipendenti, rischi di mobilità incontrollata, ….. .
Al Ministro Tommaso Padoa-Schioppa chiediamo un atto di responsabilità vero e concreto: affronti con le parti sociali il tema della riorganizzazione poiché non ci tranquillizzano i fatti che stanno avvenendo nelle aule parlamentari a proposito di emendamenti relativi al Ministero dell’economia e delle finanze!
Roma 21 novembre 2007

Coordinamento Nazionale FP CGIL MEF

 
 

Riuscito sciopero medici, adesso il Governo passi dagli impegni verbali ai fatti nella finanziaria

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

 
Il successo dell’odierno sciopero dei medici e dei dirigenti del Ssn, con una adesione del 70 – 75%, è un inequivocabile segnale di forte disagio della categoria che tutti, a partire dal Governo, elogiano a parole, ma della quale si dimenticano quando è il momento dei fatti.

Adesso il Governo approvi l’atto di indirizzo per consentire l’avvio delle trattative per il vecchio contratto 2006 – 2007 scaduto da due anni, e stanzi nella finanziaria le necessarie risorse per il contratto 2008 -2009, così come per tutto il pubblico impiego.

Sempre nella finanziaria, rivaluti l’indennità di esclusività, uno degli assi portanti della sanità pubblica, ed inserisca la possibilità di una stabilizzazione per 12.000 medici precari, anche per una migliore qualità del Ssn.

In poche semplici parole: il Governo dagli impegni nei dibattiti, passi a cifre e norme nella finanziaria. E si tranquillizzi, senza risposte continueremo la vertenza per i nostri condivisi obbiettivi.

Logo FP CGIL Medici

Integrazione al piano di formazione 2007-2008

 
Roma, 7 dicembre 2007

Il 30 novembre è stato siglato l’accordo che prevede una integrazione al piano di formazione 2007/2008.

Tale integrazione è stata resa possibile da un incremento delle risorse a circa 250 mila euro per le aeree funzionali e dirigenziale, determinate da precise disposizioni di legge.
In tutto saranno realizzate ulteriori corsi di formazione (in allegato trasmettiamo il testo dell’accordo con il dettaglio dei corsi stessi).
E’ necessario informare i lavoratori che i tempi di contrattazione per la definizione di questo accordo sono stati strettissimi, in quanto le risorse dovevano essere impegnate entro pochi giorni.
Tutto ciò ha comportato che la FP CGIL e la CISL FP hanno siglato, con grande senso di responsabilità, per non disperdere risorse destinate alla formazione dei lavoratori, pur sottolineando con una nota a verbale i punti di caduta nella metodologia di contrattazione dell’Amministrazione.

L’altro aspetto fondamentale di questo accordo è rappresentato dal fatto che finalmente abbiamo ottenuto l’impegno dell’Amministrazione ad istituire sin dal prossimo 10 dicembre, tavoli di contrattazione sui temi oggetto dello stato di agitazione:
– Riorganizzazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
con particolare riferimento agli Uffici territoriali;
– Riqualificazione del personale verso il profilo di collaboratore
Amministrativo (ex p.e. C1)
– Attività ispettiva (aspetti giuridici ed economici/accertatori del
Lavoro)
– Profilo professionale degli accertatori del lavoro;
– Esternalizzazioni e cooperazione;
– Ruolo dei lavoratori con profili informatici;
– Avalimento del personale del Ministero della Solidarietà Sociale
in mateia di immigrazione;
– Mobilità del personale;

Riteniamo questo accordo importante perché segna l’inizio di un percorso reale di confronto su tematiche che in questi ultimi mesi sono state al centro del dibattito con i lavoratori.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 
 
 

Nota Fp Cgil sul processo di stabilizzazione dei precari

 
Roma, 7 Dicembre 2007

Ai delegati Fp Cgil CRI

Anche sulla base del disegno di legge finanziaria 2008, articolo 47, sono iniziate in Croce Rossa le procedure di stabilizzazione.
Si invitano i lavoratori, come primo passo, a richiedere gli attestati di servizio e contestualmente la determina di assunzione, ovvero se assunti con procedure concorsuali o tramite l’ufficio di collocamento.
Si specifica che entrambi le modalità, sia pure con procedimenti diversi, sono oggetto del processo di stabilizzazione.
Per la compilazione del bando, qualora fosse necessario, invitiamo i lavoratori ad attivare le sedi sindacali territoriali (bando e domanda sono reperibili presso il sito della CRI).
A tal proposito si ricorda che per il giorno 12 dicembre presso la Federazione in via Serra è indetto l’attivo Nazionale nel quale espliciteremo meglio le modalità di partecipazione al bando.
A seguito di preoccupazioni espresse dai lavoratori concernenti l’interpretazione del bando la nostra organizzazione invita  tutti i lavoratori precari CRI a presentare domanda di stabilizzazione, così come esplicitato anche all’interno dell’articolo 47 del disegno di legge finanziaria 2008, in via di approvazione definitiva.
Qualsiasi altra interpretazione possibile interpretazione fornita informalmente dall’amministrazione o da altre OO.SS. è giudicata, dalla nostra organizzazione, non conforme alle caratteristiche del bando ed all’orientamento più complessivo che il Governo ed il Parlamento stanno in queste ore assumendo e confermando.
Appare ovvio che, nel caso in cui dall’informalità delle strumentali informazioni si passasse ad atti concreti che, ad esempio, limitassero la possibilità di partecipazione al bando a solo alcune delle tipologie di precariato la Fp Cgil attiverà qualsiasi iniziativa, di mobilitazione e di tipo legale, atta a garantire e difendere il diritto dei lavoratori a tempo determinato a partecipare al processo di stabilizzazione in Croce Rossa.

Il Coordinatore Nazionale CGIL FP CRI
(Pietro Cocco)

 
 
 

Paniere di solidarietà allevia il mal di spesa

Da questo mese nei mercati rionali e negozi aderenti una gamma di prodotti alimentari di stagione e locali, a prezzi calmierati e controllati.

Comunicato unitario e protocollo d'intesa dell'8 luglio

 
Nell’incontro tenutosi ieri tra OO.SS. e Amministrazione
è stata raggiunta l’intesa in materia di progetti locali

 
 

La FPCGIL Medici sul taglio delle retribuzioni di 155 euro ripresa da La Repubblica e l'Unità

 
Si pubblicano gli articoli della Repubblica e dell’Unità nei quali è stata ripresa la denuncia della FPCGIL Medici sulla decurtazione della retribuzione mensile dei dirigenti medici e veterinari di 155 euro, conseguente alla manovra d’estate del Governo.
 

Sacconi incontrerà i sindacati della dirigenza medico-veterinaria il 23 luglio

 
Dopo oltre due mesi dall’insediamento, e ben due richieste sindacali, il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Sen. Maurizio Sacconi, ha fissato il primo incontro con le organizzazioni dell’area dirigenziale medico-veterinaria firmatarie delle suddette richieste (Anaao, Cimo, Civemp, Federazione Cisl Medici, Federazione Medici UIL FPL, Fesmed, FPCGIL Medici, Umsped) per il pomeriggio del giorno 23 luglio 2008.
 

Firmato durante la notte l'accordo sui criteri di attribuzione al personale – comma 165 art.3 L.350/2007

 
Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Mef

Si è svolto ieri l’incontro tra l’Amministrazione Mef e le OO.SS, finalizzato all’intesa sui criteri di attribuzione al personale delle somme derivanti dall’art. 3, comma 165, L. 350/03, per il 2007.
L’accordo è stato sottoscritto durante la notte.
Come FP CGIL si esprime soddisfazione per l’intesa raggiunta, con un “clima” non facile, lavorando intorno a diversi e successivi documenti in bozza. La nostra delegazione, guidata da Alfredo Garzi, della segreteria nazionale di categoria, ha lavorato comunque senza smarrire il necessario equilibrio e con una sostanziale unità di intenti con le altre OO.SS., in particolare con quelle confederali.
Non è infatti trascurabile aver potuto garantire a tutti i lavoratori interessati la percezione di una importante quota di salario accessorio, in un momento in cui il Governo è intento, a colpi di legge, a tagliare le retribuzioni nel pubblico impiego.
L’accordo pur mantenendo sostanzialmente l’impianto dell’anno precedente, sposta le percentuali dedicate alla presenza e al raggiungimento obiettivi.
Abbiamo, coerentemente con quanto previsto dal CCNL e contrariamente a quanto inizialmente proposto dall’Amministrazione, mantenuto gradualità tra le diverse tipologie di sanzioni disciplinari e decurtazione dell’incentivo.
Abbiamo, con fatica, ottenuto il mantenimento della decurtazione del 30% dell’incentivo per i responsabili di strutture incorsi nel 2007 in condanne per procedimenti ex art. 28 L. 300/70 (comportamento antisindacale).
Abbiamo voluto chiarire alla controparte come tale misura sia indispensabile a tutela di corrette relazioni tra l’Amministrazione, a qualsiasi livello, e le OO.SS. ed RSU, in un momento difficile, quale il presente, scoraggiando eventuali comportamenti antisindacali, talvolta vissuti come “merito”.
Riteniamo di aver avviato un percorso ed un rapporto con l’Amministrazione volto ad una maggiore trasparenza nell’informazione relativa alla produttività degli Uffici.
Abbiamo ricondotto nell’alveo contrattuale l’individuazione e l’apprezzamento dei comportamenti produttivi individuali che la Parte pubblica voleva affidare discrezionalmente alla Dirigenza. In proposito il testo definitivo si affida infatti ad un successivo accordo integrativo nazionale, coerente con i CCNL, per l’individuazione di criteri e modalità di erogazione di un 10% delle risorse (relative solo al 50% delle somme legate al raggiungimento di obiettivi).
E’ per noi essenziale pervenire ad un sistema di valutazione relativo alla costruzione e raggiungimento degli obiettivi di lavoro che coinvolga nel modo più equilibrato possibile sia il personale delle aree, sia la dirigenza, anche riguardo agli apporti individuali.
Riteniamo, pur con tutte le difficoltà oggi presenti non solo al Mef, di aver testimoniato la validità della contrattazione integrativa, a tutela del lavoro pubblico, della sua indispensabilità per i cittadini, contro chi brutalmente vorrebbe demolirla. Roma, 2 ottobre 2008

FP CGIL
A. Garzi
 
p.Coordinamento naz.FP CGIL Mef 
D. Nola

 
 

NEWS

In salita il riconoscimento del lavoro usurante per i medici

 
Il DDL 1167 sul lavoro – approvato dal Senato ed in attesa di andare alla Camera – pone sempre più in salita la strada per il riconoscimento di lavoro usurante per i medici.
Per ottenere una riduzione di tre anni per andare in pensione – fermi restando una età non inferiore a 57 anni ed una anzianità contributiva di 35 anni – il medico deve aver svolto lavoro notturno per almeno metà della vita lavorativa, e nel periodo transitorio per un minimo di 7 anni negli ultimi 10.
Si rinvia ad una delega al Governo la definizione dell’asticella del numero minimo delle notti annuali.
Il raggiungimento dei precedenti requisiti potrebbe comunque essere vanificato dalla clausole di salvaguardia che pone uno stop ai riconoscimenti, una volta esaurita la copertura finanziaria disponibile.
I medici con incarichi professionali da un lato – grazie alla “cortesia” del Ministro Brunetta – possono venire rottamati in modo arbitrario anche a 59 anni, dall’altro lato, pur continuando a svolgere prestazioni notturne anche oltre i 55 anni, rischiano di non ottenere alcun riconoscimento di lavoro usurante e di vedersi preclusa la possibilità di carriera dalla permanenza in servizio degli apicali fino a 70 anni.

Continuano le norme inique contro la stragrande maggioranza dei dirigenti medici e veterinari ed è arrivato il tempo della protesta, a partire dallo sciopero dell’11 dicembre 2009 di tutto il pubblico impiego e la scuola indetto dalla FPCGIL e dalla FLC CGIL al quale partecipa anche la FPCGIL Medici.

NEWS

La FPCGIL Medici ripresa dal settimanale Il Salvagente sugli errori sanitari

 
Si pubblica l’articolo “Errori in camice bianco: il Sistema è malato e ha bisogno di cure” uscito oggi sul settimanale Il Salvagente che riprende la posizione della FPCGIL Medici e la campagna “Fermiamoli ! Stanno distruggendo la sanità pubblica” che vedrà il 19 gennaio la prima mobilitazione nazionale con assemblee negli ospedali.
 

Documentazione

 

Di seguito, in allegato, gli accordi sottoscritti in data 4 novembre 2010 e il relativo comunicato unitario. 

 
 
 
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