Finanziaria: FPCGIL, senza risposte sciopero statali

(ANSA) – ROMA, 5 NOV – Senza risposte dal governo, sara’ inevitabile il ricorso allo sciopero generale nel pubblico impiego. Lo afferma il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda, ricordando la richiesta unitaria inviata dieci giorni fa al presidente del consiglio, alle Regioni e alle autonomie locali perche’ si apra un tavolo per affrontare allo stesso tempo la valorizzazione del lavoro pubblico e la questione delle risorse per il rinnovo del contratto di 3,5 milioni di dipendenti. Nella Finanziaria, infatti, e’ prevista la sola indennita’ di vacanza contrattuale.
 
”Trovo inquietante che a distanza di dieci giorni non sia arrivata una riposta – dice il sindacalista -. E’ evidente che se dovesse perdurare questo silenzio, il sindacato fara’ quello che deve fare: quando non riesce a negoziare si mobilita per conquistare la trattativa e possibilmente poter raggiungere un accordo. Una lotta che spero e credo debba essere unitaria. E’ altrettanto evidente che, se cosi’ non fosse, una grande organizzazione come e’ la Cgil non puo’ condannarsi all’immobilismo ne’ aspettare l’approvazione della Finanziaria da parte del parlamento”.
 
Per questo, aggiunge Podda, ”richiamo al senso di responsabilita’ il ministro Brunetta: oltre al giuramento dei dipendenti pubblici, forse e’ piu’ importante sapere se il contratto sara’ rinnovato. Oppure si dica con chiarezza che 3,5 milioni di dipendenti pubblici sono tutti fannulloni e non hanno diritto al contratto”. (ANSA).

Comunicato

    

L’Amministrazione è immobile: a rischio il Fua 2008 e 2009

Ci siamo recati oggi, con i rappresentanti di altre OO.SS. dal Sottosegretario Caliendo per chiedere conto delle numerose note ufficiali unitarie inviate nelle quali abbiamo richiesto la riapertura immediata del tavolo relativo al residuo del Fua 2008 e del Fua 2009.
In assenza del Sottosegretario siamo stati ricevuti dal Capo della Segretaria, il quale ha dichiarato che l’Amministrazione è cosciente del fatto che con la manovra finanziaria sono a rischio le somme relative al Fua 2008 e 2009 e che l’Amministrazione si impegna a far sì che i lavoratori non perdano queste somme.
In relazione all’accordo firmato il 15/12/10 il capo della Segreteria non ha dato risposte concrete confermando che la Funzione Pubblica non ha ancora validato l’accordo e che ad oggi non ci sono soluzioni in vista.
Gli abbiamo chiesto di riferire al Sottosegretario che il comportamento dell’Amministrazione si configura come un vulnus alle relazioni sindacali e dunque chiediamo di essere convocati al più presto per avere informazioni certe sulla situazione in atto.
Abbiamo inoltre ricordato Capo della Segreteria che le norme della finanziaria stabiliscono un tetto massimo individuale di retribuzione per i lavoratori che verrà cristallizzato al 31 /12/10 fino a tutto il 2013; qualora si procedesse a una divisione non equa delle somme del fua 2009 ciò produrrebbe gravissime ingiustizie tra i lavoratori che vedrebbero bloccate le loro retribuzioni in maniera difforme.
Contro questa manovra iniqua e l’immobilismo dell’Amministrazione dobbiamo far sentire forte la nostra voce: tutti in piazza a Roma con la FPCGIL sabato 12 giugno, nell’ambito della Manifestazione Nazionale ‘Tutto sulle nostre spalle’ ci sarà un stand informativo sui problemi della giustizia.

L’appuntamento è alle ore 15.00 a Piazza della Repubblica da dove partirà il corteo che terminerà a Piazza del Popolo.

Partecipiamo compatti allo sciopero generale del 25 giugno della CGIL contro la manovra del governo che fa pagare ai cittadini ed ai lavoratori pubblici la crisi finanziaria senza toccare le retribuzioni più alte e le grandi ricchezze.

Roma, 10 giugno 2010
 

La coordinatrice nazionale
FPCGIL giustizia

Nicoletta Grieco

 
 
 

Comunicato unitario

Al termine della riunione tenutasi in data odierna presso l’Agenzia delle Entrate, le Segreterie Nazionali di tutte le OO.SS. hanno manifestato forte insoddisfazione per l’esito del confronto.
L’Agenzia, infatti, ha sostanzialmente confermato un approccio punitivo, e comunque non corrispondente alle professionalità e all’impegno profuso, nei confronti dei lavoratori, oggetto di procedure unilaterali su presunti potenziali conflitti di interesse e sui questionari tesi a registrare le modalità di effettuazione delle verifiche fiscali.
Per quanto concerne invece l’erogazione delle risorse economiche relative all’anticipo 2009 e alle procedure di passaggio all’interno delle aree, le risposte sono state evasive e non convincenti.
La Ragioneria e la Funzione Pubblica, infatti, non hanno ancora certificato gli accordi del 5 agosto u.s., mentre in merito alla ricognizione delle risorse da destinare ai passaggi l’Agenzia ha comunicato che il Direttore Befera ha interessato con una lettera il Capo di Gabinetto del Ministro.
È di tutta evidenza come la situazione sia assolutamente inaccettabile in quanto, unitamente alla mancata assegnazione delle risorse del comma 165, il cui decreto è ancora alla registrazione della Corte dei Conti, si rischia di mettere in discussione l’erogazione delle risorse entro l’anno, con le note conseguenze, nonché l’azzeramento di ogni prospettiva di passaggi interni.
Nelle prossime ore le Segreterie Nazionali valuteranno tutte le iniziative di mobilitazione del personale da assumere a sostegno delle richieste espresse al tavolo.

Roma, 27 ottobre 2010

          FP CGIL            CISL FP            UIL PA        CONFSAL-SALFi            FLP                   USB 
        Boldorini           Silveri            Cefalo           Imparato           Patricelli           Santoro 
                                                                           Sempreboni


 

Comunicato CAM – ASSISTENZA AI CONTRIBUENTI – ORARIO DI LAVORO

 
 
Nella riunione del 19 aprile sono state affrontate inoltre le problematiche attinenti ai CAM. La riunione era stata sollecitata più volte da tutte le OO.SS a seguito dell’utilizzo da parte dell’Agenzia di strumenti di controllo a distanza dell’attività del lavoratore ( CCpulse e cognos), violando l’art. 4 dello Statuto dei lavoratori. Dopo la sentenza del giudice del lavoro di Cagliari, che ha riconosciuto CCpulse uno strumento potenzialmente utilizzabile per il controllo a distanza, è stato chiesto all’Amministrazione di disattivare il sistema anche negli altri CAM.
La riunione è stata utile per avviare un confronto per analizzare le prospettive future delle attività dei CAM, dei COP e di tutta l’area assistenza ai contribuenti. La necessità di migliorare e rendere il servizio più efficiente, anche in considerazione di richieste sempre più pressanti da parte dei contribuenti, obbliga l’Amministrazione ad attivare strumenti sempre più mirati alle varie tipologie di utente. Considerato che l’Amministrazione ha anticipato il progetto di assegnare ai CAM ulteriori carichi di lavoro, abbiamo ritenuto necessario continuare la discussione nei primi giorni della prossima settimana. L’incontro è stato fissato per il prossimo 27 aprile.

In chiusura di riunione l’Amministrazione ha fornito alle OO.SS l’informativa sul part-time e l’orario di lavoro. Sono due argomenti delicati per le ricadute negative che potrebbero avere sul personale, che meritano una attenta riflessione da parte di tutti i lavoratori. Riteniamo necessario ed urgente avviare con l’Amministrazione un confronto partendo dalla considerazione che il CCNL regola e consegna alla contrattazione locale l’articolazione dell’orario di lavoro, la flessibilità, la pausa pranzo, i turni, la banca delle ore. Il D.lgs 150 del 2009 e le modifiche apportate al D.lgs 165 del 2001, non hanno dato ai dirigenti la potestà decisionale su tali materie.

Dal punto di vista lavorativo una prima analisi dell’informativa ci porta alla seguente riflessione: se verranno aumentate le ore di apertura degli sportelli, si passerebbe dalle attuali 24 alle 32 ore settimanali , e considerato che l’organico degli uffici non è aumentato, è d’obbligo chiedersi quali attività verranno depotenziate.
E’ di oggi il grido di dolore del Ministro Tremonti: Basta con i controlli fiscali, gli accessi e le verifiche alle imprese. Un’oppressione fiscale che dobbiamo interrompere. Deve esistere il diritto per le imprese a dire ” non mi rompete più di tanto”.

E SE I DUE FATTI FOSSERO COLLEGATI? PIU’ ATTIVITA’ DI SPORTELLO E MENO VERIFICHE?

Il 27 aprile chiederemo all’Agenzia spiegazioni in merito.

Roma, 21 aprile 2011
 
                                                                                      CGIL FP NAZIONALE 
                                                                             Comparto Agenzie Fiscali aams
                                                                                       Luciano Boldorini


 

Lombardia: Part-time – Incontro regionale a carattere "informativo"

Milano, 05/05/2011

A tutti Lavoratori
dell’Agenzia delle Entrate
LOMBARDIA

 
 

Oggetto: Part-time – Incontro regionale a carattere “informativo” – Richiesta di contrattazione

Nella giornata di ieri 4 maggio presso la sede della Direzione Regionale si è svolto – dalle 15,30 alle 18,00 – l’incontro informativo richiesto dalle Organizzazioni Sindacali in materia di part-time.
Le procedure adottate dall’amministrazione – unico esempio in Italia, di certo nell’ambito dell’Agenzia Entrate, ma presumibilmente fra tutte le Pubbliche Amministrazioni – sono state oggetto, da parte di tutte le OO SS, di innumerevoli considerazioni fortemente critiche; in particolare sono state contestate in maniera determinata le modalità con cui la Direzione Regionale ha voluto ottemperare alla normativa entrata in vigore dal 25 giugno 2008 (art.73 del D.L. 112) e alla sua applicazione disposta dall’art. 16 della L. 183/10, e tutte le OO SS hanno chiesto, da subito, l’annullamento o la sospensione dell’efficacia delle comunicazioni di revoca del rapporto di lavoro a tempo parziale.
Tutte le OO SS hanno evidenziato il mancato rispetto proprio della norma di legge citata come anche il non adeguamento all’informativa comunicata dalla superiore struttura di vertice in data 19 aprile 2011.
A prova di ciò la delegazione “informante” ha ammesso l’invio di 312 lettere di revoca per tutti i 312 lavoratori il cui contratto a tempo parziale era stato adottato prima del 25/06/2008, compresi:

  • Personale in pensione dal mese di maggio a cui si comunica la ripresa del lavoro a tempo pieno a partire da Luglio;
  • Personale il cui contratto rientra pienamente tra i criteri per cui la stessa Amministrazione, nell’informativa, precisava che doveva essere “motivato [non genericamente] l’eventuale rigetto”;
  • Personale con figli in età prescolare o comunque sotto i 13 anni di età che ha già pianificato le ferie nell’ambito delle proprie disponibilità familiari;
  • Personale che assiste familiari disabili in situazione di gravità;
  • Personale il cui Dirigente, valutata la situazione del lavoratore e le esigenze organizzative dell’Ufficio aveva espresso parere favorevole alla prosecuzione del part-time;
  • ecc.

Tutte le OO SS hanno pertanto contestato anche la evidente mancanza di rispetto dei principi di buonafede e correttezza proprio partendo dal fatto che l’invio generalizzato e a fotocopia delle lettere prova che a nessuna lavoratrice e a nessun lavoratore sia stata sottoposta la dovuta “nuova valutazione” preventiva all’adozione di una richiesta o di un provvedimento, ciò comportando anche un presumibile indebito carico di lavoro aggiuntivo per gli Uffici interni e per gli Uffici delle Ragionerie dello Stato a cui gli atti sono stati indirizzati.
Tutte le OO SS hanno invitato la DRL a considerare lo stress che stanno creando non solo agli stretti interessati (che sono comunque 312 lavoratori e correlate famiglie) contestando anche la assoluta mancanza di considerazione per tutta la normativa esistente in materia di pari opportunità, benessere organizzativo, protezione delle situazioni di fragilità, eliminazione di qualunque forma di discriminazione (nel nostro caso è evidente la discriminazione territoriale, ahinoi!) e di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro dopo che all’Osservatorio Regionale appositamente costituito sull’osservazione delle flessibilità si era affermato che part-time, L. 104, flessibilità in ingresso “alla luce dei numeri rilevati non causava danni all’Amministrazione”.

La DRL ha tentato di giustificarsi sostenendo che già nella comunicazione di revoca è contenuta l’informazione che “potranno essere prese in considerazione nuove eventuali istanze anche senza soluzione di continuità”. Questa comunque inconsistente motivazione è conferma, oltre che della capziosità dell’agire, anche della possibile duplicazione di lavorazione assegnata alle Ragionerie.
Tutte le OO SS hanno, a questo punto, sottolineato la potenzialità di un danno erariale conseguente ad una siffatta procedura e precisato che ritengono gli atti di revoca privi di sostanziale motivazione soggettiva (ed anche oggettiva rispetto alle strutture produttive). e gli inviti a presentare nuove istanze insidiosi per mancanza di esposizione dei criteri adottabili per il riconoscimento delle istanze stesse.
Unitariamente tutte le OO SS hanno in definitiva richiesto il seguente percorso:
1) Annullamento o sospensione dell’efficacia degli atti di revoca emanati;

2) apertura di un tavolo di contrattazione sui criteri che contempli:
> la valutazione dei principi costituzionali (cfr. artt. 29 – 31);
> la considerazione piena degli artt. 16 e 21 della L.183/2010;
> l’esame del DECRETO LEGISLATIVO 25 febbraio 2000, n. 61 “Attuazione della direttiva 97/81/CE relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo parziale concluso dall’UNICE, dal CEEP e dalla CES” con particolare riguardo alle nozioni contenute nel comma terzo dell’art12/bis.
> l’avviso comune siglato il 7 marzo 2011 riguardante le Azioni a sostegno delle politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro partendo dall’assunto pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “Nell’intesa si sottolinea l’importanza di una modulazione flessibile dei tempi e degli orari di lavoro, tanto nell’ interesse dei lavoratori che dell’impresa, e si concorda che è anche attraverso la pratica della contrattazione di secondo livello che può essere assicurata nel modo migliore la distribuzione degli orari di lavoro nell’arco della settimana, del mese, dell’anno, in risposta alle esigenze dei mercati, adeguando – nel rispetto della normativa di legge – la durata media e massima degli orari alle esigenze produttive, conciliandole con il rispetto dei diritti e delle esigenze delle persone”;
> L’esame delle Direttiva della Presidenza del Consiglio: linee guida sulle modalità di funzionamento dei “Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”
> La “informativa” e le eventuali circolari pubbliche ma non pubblicate della Direzione Centrale.

3) Informazione completa, a tutti i lavoratori titolari di un contratto a tempo parziale ed interessati al proseguimento, di tutti i criteri che si intendono adottare per la concessione e la durata del nuovo contratto part-time;
4) valutazione con ciascun lavoratore del proprio contratto a tempo parziale finalizzata all’adeguamento ai criteri contrattati, salvo il verificarsi di particolari situazioni come previsto dall’Informativa nazionale.

Le OO SS già da subito informano tutti i Lavoratori che sulla delicata materia qui riassunta intendono interessare tutti gli organismi del’Agenzia e del Governo per contrastare l’operato della DRE ed agire su qualsiasi leva per consentire alla DRL di rivedere il proprio operato, incluso il coinvolgimento dei CPO dell’Agenzia, delle Consigliere di Parità, degli organi di Governo della Regione, del Prefetto, del Ministro per le Pari Opportunità, del Ministero del Lavoro anche nelle sue articolazioni Regionali, di Parlamentari disponibili a presentare interpellanze, degli studi legali sindacali per verificare la correttezza della procedura e le possibili azioni legali (consultazione già avviata e per la quale vi terremo informati), e soprattutto di tutte la lavoratrici e di tutti i lavoratori che percepiscono che un attimo dopo la vertenza part-time si aprirà l’altra voragine di malessere organizzativo che si creerà in riferimento alle nuove pretese in materia di orari di lavoro.

Per intanto tutte le OO SS regionali

  • rimangono correttamente in attesa della risposta alla richiesta di apertura del tavolo di contrattazione sui criteri, che la Delegazione si è impegnata a fornire entro lunedì prossimo, nella speranza di poter contribuire a ripristinare il necessario clima di benessere lavorativo, nell’interesse dell’Agenzia, dei cittadini e dei lavoratori tutti;
  • invitano le lavoratrici ed i lavoratori a presentare istanze di proseguimento del contratto a tempo parziale secondo le proprie necessità personali e familiari e a non firmare alcunché non sia di loro pieno interesse o comunque ad esprimere in calce la riserva riguardo alla legittimità del provvedimento di revoca del part-time precedentemente già concesso;
  • anche in considerazione dei diffusi dinieghi espressi alle richieste di part-time e/o di altre forme di flessibilità presentate negli ultimi due anni, convocheranno nei prossimi giorni l’assemblea generale regionale di tutti i lavoratori sui temi del part-time e dell’orario di lavoro;
 

      FP CGIL             CISL FP              UIL PA              CONFSAL-SALFI             FLP              USB PI
   G. Baraldi        U. Magnoni      U. Barbieri N.            Ruggiero        P. Cocozzello   V. De Vita
  L. Berrafato      D. Summo       R. Esposito G.             Vitiello
 

Testo Ambiente D.Lgs. n. 152/2006 Iter per l'approvazione del decreto correttivo del decreto legislativo n° 152 parere Conferenza Unificata

 
Prosegue il lavoro di correzione e modifica del Testo Unico Ambientale n°152 anche attraverso la firma sulla circolare ministeriale, disposta dal Ministro Pecoraro Scanio, che revoca definitivamente sei dei diciassette decreti attuativi ministeriali del decreto legislativo n°152.
Infatti, anche se lo scorso 26 giugno il ministero aveva evidenziato l’inefficacia di tutti i decreti attuativi, permaneva uno stato d’incertezza legato alla legittimità del provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per diverse ragioni la prima delle quali fondata sul fatto che per rendere privi di effetti i diciassette decreti attuativi interministeriali occorreva l’intento di tutti i ministeri coinvolti.
Ora l’annullamento definitivo c’è stato e riguarda esclusivamente i sei decreti attuativi di competenza del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare.
Tre di queste circolari sono di estrema importanza per quanto riguarda il nostro lavoro e comunque per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e nello specifico regolamentavano: 

– la modalità di aggiudicazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ( il testo come si ricorderà dettava i criteri per la gara obbligatoria);
– il registro delle imprese autorizzate alla gestione dei rifiuti; 
– i modelli di registro per carico e scarico dei rifiuti.

Sul destino degli altri undici provvedimenti occorrerà che i vari ministeri di competenza si mettano d’accordo sul da farsi.
Nel frattempo le Commissioni Parlamentari di riferimento, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri lo scorso 30 giugno del testo di correzione, hanno espresso parere favorevole allo schema di correzione del decreto legislativo n°152 ma, contestualmente, in particolar modo la Commissione Ambiente del Senato, ha posto tutta una serie di condizioni e proposte di modifica da integrare fin da subito nel testo di correzione.
Inoltre, per quanto riguarda il percorso legislativo, entrambi le Commissioni Parlamentari ritengono inadeguata la tempistica proposta dal Governo (30 novembre 2006 per le individuare i temi da correggere e il 31 gennaio 2007 per approvare definitivamente il nuovo testo) e, pur considerando necessaria una rapida revisione, ritengono utile un confronto adeguato con tutte le parti interessate.
In questo quadro di discussione e confronto si sta evidenziato con soddisfazione il ruolo che le organizzazioni sindacali confederali e di categoria sono riuscite ad interpretare.
Infatti, sia gli intervenuti in sede ministeriale ( Cespa ) che in sede di Commissioni Parlamentari, hanno ripreso con coerenza quella traccia d’intervento già manifestata nei mesi passati, in opposizione all’oramai vecchio testo del decreto legislativo n°152 e, ora, utile per delineare e suggerire le logiche correzioni al nuovo Testo Ambientale, in linea con le direttive europee sui rifiuti e sulla tutela del territorio.
E, per queste ragioni, sarà fondamentale che il Governo, attraverso il Ministero dell’Ambiente continui a garantire il necessario percorso di confronto democratico e partecipato, caratterizzato nella logica della massima condivisione, in un quadro di forte ed ampio coinvolgimento delle autonomie locali e delle rappresentanze sociali.
Nel frattempo in linea con gli indirizzi di condivisione generale del Testo previsti della stessa legge delega (308/2004) ma mai acquisiti dal precedente Governo, il decreto correttivo ha acquisito il parere positivo della conferenza Unificata Stato/Regioni (in allegato) e, su proposta delle Regioni e delle Province, la Conferenza Unificata ha accolto e segnalato, con specifica richiesta, di modificare nel nuovo testo l’art. 202 comma 1 rimuovendo la gara quale unico strumento di affidamento del servizio del ciclo integrato dei rifiuti.
Ora il decreto di correzione dovrà passare in seconda lettura al Consiglio dei Ministri per poi tornare sui tavoli del confronto e, successivamente, essere definitivamente approvato in terza ed ultima lettura dal Governo.
Solo allora sarà chiaro quali saranno i tempi di riforma del decreto correttivo e il perimetro del D.Lgs. n°152 che sarà abrogato e/o che continuerà ad applicarsi. Occorre anche sapere che all’interno del Governo, da parte dei Ministri interessati, non c’è per ora una convergenza convinta sull’impianto che si dovrà dare all’intero provvedimento.
Una cosa è assolutamente chiara: le proposte di modifica che il sindacato ha evidenziato sono agli “atti” ora occorre capire e registrare cosa intende fare il Governo nel merito delle questioni, oltre le dichiarazioni positive d’intenti.
Occorrerà anche capire come la disciplina per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti, che sarà regolamentata nel nuovo decreto legislativo dell’ambiente, sarà coniugata con la nuova idea di liberalizzazioni che il Governo sta prefigurando all’orizzonte in uno scenario ben più ampio che coinvolge tutti i servizi pubblici locali.
Roma, 28 luglio 2006

p. la Segreteria Naz.le FP CGIL F. Peroni
p. il Coord. Naz. I. A. M.Tamburini – M. Cenciotti

Comunicato unitario sul decentramento del personale dell'Agenzia del Territorio

 
FP CGIL   CISL FP    UIL PA

DECENTRAMENTO – D.P.C.M. SUL PERSONALE
FP CGIL CISL FP UIL PA CONTRO LA MOBILITA’ COATTA

Si è tenuta ieri, in tarda serata, la consultazione di CGIL, CISL e UIL in ordine al secondo DPCM attuativo del decentramento e relativo alle risorse umane e materiali.
La convocazione da parte del Sottosegretario On. Grandi è stato il frutto della vibrata protesta del Sindacato Confederale dopo che, nei giorni scorsi, si era diffusa la notizia che il 20 marzo p.v. la conferenza Stato-Regioni avrebbe approvato lo schema di DPCM senza la prevista consultazione delle OO.SS.
Nel corso del confronto, pur avendo a suo tempo espresso decise perplessità in ordine all’opportunità di proseguire, in questa fase politica, nel processo di decentramento, abbiamo richiesto sostanziali modifiche a partire dalla previsione oggi esistente nel testo del DPCM di dare attuazione alla mobilità del personale dell’Agenzia del Territorio anche non volontaria.
Questa posizione dell’attuale Governo è per noi inaccettabile e non mediabile.
Speriamo fin d’ora che se la Conferenza Stato-Regioni dovesse approvare il DPCM anche senza il consenso di chi rappresenta i lavoratori interessati dal decentramento, contando sul fatto che l’istituto della consultazione non determina che si arrivi per forza ad un accordo, metteremo in piedi una serie di iniziativi anche di ordine giurisdizionale a tutela dei lavoratori interessati.
Roma, 18 marzo 2008

FP CGIL    CISL FP     UIL PA
Serio         Silveri        Cefalo

 


 
 

Nota della Fp Cgil sulla scadenza dei termini prescrizione 312/80

 
Roma, 17 aprile 2008

Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia

In merito alle notizie che circolano relativamente alla scadenza dei termini di prescrizione della 312/80 comunichiamo che dalla informazioni da noi assunte presso l’ufficio competente è in corso di emanazione una circolare volta a interrompere i termini per tutti i lavoratori: appena verrà emanata la pubblicheremo sul sito.
Inoltre, in merito a ciò, facciamo presente che continueremo ad impegnarci perché l’ufficio che si occupa delle pratiche relative alla 312 venga potenziato, visto che ad oggi, nonostante le ripetute segnalazioni delle OO.SS. territoriali e della rsu competente, si trova in forte carenza di organico.

              Per la Delegazione Nazionale Trattante
Organizzazione Giudiziaria Ministero della Giustizia FP CGIL
                                   Nicoletta Grieco

 
 

Comunicato del Coordinamento Regionale Cgil Fp Lombardia

Il giorno 24 giugno le OO.SS. sono state convocate presso la Direzione Regionale di Milano.
Diversi sono stati gli argomenti trattati nel corso della discussione.
Innanzitutto abbiamo richiesto di inserire nell’ordine del giorno del prossimo incontro la questione della copertura del servizio, oltre le ore 18, per il controllo delle operazioni telematiche di esportazione, relativamente all’U.D. di Como.

1. Accordo sull’indennità di disagio.

L’Amministrazione ha presentato una bozza di accordo, sulla falsariga di quanto stabilito con una nota dall’Agenzia, che ha interpretato, in senso restrittivo, il concetto di ufficio riferito all’attribuzione del punteggio di disagiata, sostenendo che tale indennità vada riconosciuta solo ai singoli settori e/o servizi e non, come sostenuto delle OO.SS., a tutto l’Ufficio. Sul punto abbiamo innanzitutto contestato la legittimità della disposizione, in quanto riteniamo che l’interpretazione autentica delle norme contrattuali possa essere legittimamente data solo dalle parti, quindi dall’ARAN congiuntamente alle OO.SS. firmatarie. Pertanto abbiamo ribadito la validità dell’accordo firmato a Marzo, che prevedeva l’attribuzione del punteggio a tutto l’Ufficio.
Abbiamo poi ulteriormente precisato che, essendoci una nuova regolamentazione dell’Istituto, si debba ritenere abrogata la disposizione che prevedeva la decurtazione del 25% dell’indennità per coloro che abitano nel raggio di 10 Km dall’ufficio. Anche il Direttore ha infatti convenuto sull’assunto che il disagio va compensato come elemento oggettivo, che in quanto tale permane sia per chi abita a 100 Km e sia per chi abita più vicino al posto di lavoro.

2. Informativa sull’ipotesi di costituzione dell’Ufficio delle Dogane di Malpensa

Sul tema abbiamo espresso soddisfazione, anche perché abbiamo sempre ritenuto assolutamente necessario che il principale Aeroporto della Lombardia fosse sede di Ufficio piuttosto che dipendente da altra struttura. Abbiamo però nel contempo richiesto che all’attribuzione di nuove competenze ed attività corrispondesse un adeguato aumento delle risorse umane ed economiche. Il Direttore si è reso disponibile a valutare in corso d’opera tutti gli accorgimenti necessari per garantire il buon funzionamento dell’Ufficio.

Inoltre ci è stata fornita l’informativa relativa alla fusione delle SOT di Rho e Lainate seguita da un excursus sullo stato degli obiettivi al primo quadrimestre. Sui temi le OO.SS. hanno preso atto, riservandosi di approfondire meglio ulteriori questioni specifiche. 

Fto. Il Coordinatore Regionale Dogane
Filiberto Puggioni

Milano, 24.6.2009
 

 

 
 
Roma 27/07/2009 

 
Al Direttore Centrale del Personale
Agenzia delle Entrate
Dr. Girolamo PASTORELLO

Oggetto: richiesta d’incontro

Con l’informativa alle OO.SS del 24 luglio u.s. l’Agenzia delle Entrate comunica che intende procedere ad una rilevazione della qualità del servizio erogato agli utenti, utilizzando una società esterna , che effettuerà alcune telefonate anonime a singoli operatori. Al riguardo, la scrivente O.S. fa presente quanto segue:
– L’informativa non specifica i soggetti interessati da tale rilevazione.
– Non viene indicato il periodo d’inizio né la fine di detta rilevazione.
– Non risulta che presso gli uffici locali sia stato attivato il servizio informazione ai contribuenti, essendo questo esclusivamente affidato ai CAM. La consulenza telefonica effettuata presso gli uffici si configura come attività aggiuntiva alla attività di assistenza ai contribuenti che si recano presso gli uffici stessi.
– Il sistema di rilevazione della qualità della prestazione effettuata in maniera anonima, potrebbe prefigurare una palese violazione dell’art. 4 dello statuto dei lavoratori che vieta l’uso, da parte del datore di lavoro, di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori.

Si chiede pertanto un incontro urgente per affrontare le problematiche esposte. 

 
 
FP CGIL
Coordinamento Agenzie Fiscali

Luciano Boldorini

 
 
 

Protezione Civile Decreto S.P.A.? Anche l'ANCI esprime dubbi – Comunicato stampa di A. Crispi, Segretario Nazionale FP CGIL e Fp Cgil Protezione Civile

La Fp CGIL: gli utili alla SpA ma i problemi restano ai sindaci

Siamo stati facili profeti. La Protezione Civile SpA dell’iperattivo Bertolaso infonderà, a nostro avviso, grave nocumento alla macchina e al sistema di protezione civile che ci ha messo anni per allinearsi su una solida linea programmatica e di comando.

Ora in un colpo solo si liquidano gli articoli 5 e 11 della legge 225 escludendo dal sistema i Comuni, già lontani dai fondi di protezione civile ma unici veri responsabili sul territorio.

A loro, veri parafulmini istituzionali, continueranno a spettare le responsabilità, ma saranno sempre più lontani dalla stanza dei bottoni: ecco cosa prevede la SpA per i sindaci.

E che dire del Volontariato alle prese con la SpA? E delle Province o dei VVF, questi ultimi confinati al ruolo di portatori d’acqua e sempre senza mezzi, uomini e risorse?

Roma, 8 gennaio 2010


testo del comunicato Adnkronos:
 
PROTEZIONE CIVILE: REGGI (ANCI), CON DECRETO S.P.A. SI RISCHIA ESCLUSIONE COMUNITA’ LOCALI =

Roma, 8 gen. (Adnkronos) – ”Un decreto legge ha un senso per affrontare emergenze come il terremoto in Abruzzo o i rifiuti in
Campania, non per la costituzione di una s.p.a. che muta la fisionomia della protezione civile”. Lo sottolinea all’ADNKRONOS Roberto Reggi, vicepresidente Anci e responsabile della Consulta protezione civile dell’Anci. ”Premesso che ho una profondissima stima per Guido Bertolaso -dice Reggi- devo sottolineare che, come amministrazioni comunali, non ci sentiamo coinvolti e lamentiamo di non avere voce in capitolo sulle decisioni in materia di ripartizione delle risorse”.

”Con questa nuova organizzazione -rileva Reggi, sindaco di Piacenza- il rischio e’ che si accentui questo meccanismo di esclusione delle amministrazioni locali. A questo punto, visto che il governo ha deciso di procedere per decreto, c’e’ la necessita’ di un approfondito confronto in sede parlamentare su questi aspetti, in modo che le Camere possano esprimere una valutazione sul provvedimento”.
(Mac/Col/Adnkronos)

08-GEN-10 15:30 
 

Eventi

24 aprile 2010 Roma – Manifestazione Nazionale per la Giustizia e per i diritti di chi ci lavora.

Locandina manifestazione giustizia 24 aprile 2010

 
                    MANIFESTAZIONE NAZIONALE
‘PER LA GIUSTIZIA E PER I DIRITTI DI CHI CI LAVORA”

                      ROMA, 24 APRILE 2010

Concentramento ore 10.30 piazza Bocca della Verità, corteo sino a Piazza Navona.

 

 
 
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