Convocate le OO.SS. dal Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria
Comunicato stampa
Una straordinaria partecipazione allo sciopero, con un dato nazionale che si attesta sopra il 90%, con interi territori ed aziende al 100% di astensione dal lavoro, hanno accompagnato la grande manifestazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’igiene ambientale, tenutasi oggi a Roma, che si è svolta pur garantendo il rispetto dei servizi essenziali.
10.000 operatori ed operatrici (un lavoratore su cinque del settore) hanno rivendicato la chiusura del contratto unico di settore che pone al centro la tutela e l’incremento del salario, il mantenimento del ciclo integrato dei rifiuti, la lotta alle esternalizzazioni e precarizzazioni, il tema della salute e sicurezza e del rispetto dell’orario di lavoro.
I lavoratori e le lavoratrici sono stanchi di aspettare un contratto scaduto già da 14 mesi.
Chiediamo che nelle prossime 48 ore le controparti pubbliche e private diano un doveroso segnale di responsabilità: la riconvocazione del tavolo contrattuale per la definitiva ed immediata chiusura del contratto di lavoro. Se così non fosse, l’astensione di oggi non sarà che la prima di un lungo percorso di mobilitazione diffusa in tutto il territorio nazionale fino al raggiungimento dell’obiettivo del contratto unico di settore.
FP CGIL Peroni – FIT CISL Curcio – UILTRASPORTI Tarlazzi – FIADEL Garofalo
Roma, 11 marzo 2008
Pubblichiamo di seguito il testo della dichiarazione stampa
La recentissima circolare n. 5/2008 del Dipartimento della Funzione Pubblica, redatta dagli inossidabili Dirigenti del Ministero mentre stanno inscatolando gli effetti personali per il trasloco, offre un’ ulteriore panorama sulle disposizioni della Finanziaria 2008 in tema di precariato, con interpretazioni ingiustamente restrittive e ragionieristiche che rischiano di rendere molto difficile i percorsi di stabilizzazione previsti dalla legge.
Al riguardo, destano profonda preoccupazione molte delle affermazioni contenute nella nota, in particolare:
1. la discrezionalità assoluta, attribuita allle amministrazioni, di valutare l’opportunità di stabilizzare o meno i lavoratori precari.
2. le rigidità interpretative riguardo le modalità di stabilizzazione che rischiano di complicare il percorso per i lavoratori a tempo determinato e ridurre fortemente la platea dei co.co.co coinvolti, al di fuori di qualsiasi collegamento con la loro funzione e l’essenzialità del loro ruolo per garantire i servizi. Interpretazione, tra l’altro, in aperta contraddizione con il parere della Ragioneria Generale dello Stato, che, solo qualche giorno fa, affermava l’applicazione dei commi 525 e 560 della Finanziaria 2007, anche quest’anno, come modalità di “prestabilizzazione” dei Co.co.co. in attesa della assunzione definitiva a tempo indeterminato.
3. Una analisi abborracciata sulle internalizzazioni che pare avere l’unico scopo di escluderne l’utilizzo, in contraddizione con il percorso previsto dal Memorandum e con il bisogno di riorganizzazione di molti servizi.
Tutto questo rappresenta la negazione dei contenuti del Memorandum ed un indirizzo riduttivo riguardo i percorsi di stabilizzazione contenuti nella legge Finanziaria 2008, su cui il Governo si era a suo tempo impegnato sia con i Sindacati che con il Parlamento.
A fronte di ciò la FP CGIL, mentre giudica con grande severità il contenuto della Circolare, continuerà nel proprio impegno a chiedere in tema di precariato, il rispetto delle due leggi Finanziarie che ne hanno regolato la soppressione sulla base di quanto contenuto al punto 5 del Memorandum Governo-Sindacati.
Roma 22 aprile 2008
Comunicato di Antonio Crispi, per la Segreteria nazionale Fp Cgil e Mauro Ponziani, per il Comparto AA.LL.
Il giorno 22 Aprile 2008 presso la FICEI – Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione è stata siglata l’ipotesi di intesa relativa al biennio economico 2008/2009.
L’ipotesi d’intesa sottoscritta, rispettosa dell’accordo del Luglio 1993, corrisponde alle aspettative e alle attese dei lavoratori, realizza i punti qualificanti della piattaforma unitaria e si attesta per contenuti economici alla media dei contratti sottoscritti di recente.
Aspetti Economici.
Con decorrenza 1/01/08 lo stipendio tabellare in godimento sarà incrementato delle seguenti percentuali:
Recupero differenziale tra inflazione programmata e inflazione reale relativa al 2007 pari a 0,4%;
Incremento derivante da risorse aggiuntive, pari a 2,50%;
Inflazione programmata per l’anno 2008 pari all’1,7%
Ne deriva che l’incremento per il 2008 è pari al 4,6% ponderato sulla Categoria B2 da riproporzionare sulle altre categorie.
A decorrere dal 1/01/09 lo stipendio tabellare sarà ulteriormente incrementato nelle seguenti misure:
– Recupero scarto inflativo registrato nell’anno 2008 tra l’inflazione programmata e quella reale;
– Inflazione programmata prevista per l’anno 2009 pari all’1,5%.
Si è concordato inoltre, di attivare un monitoraggio in tutti i Consorzi Enti Industrializzazione al fine di acquisire il dato numerico degli addetti aventi diritto in ordine alle funzioni realmente svolte e ai titoli universitari nel frattempo acquisiti, al passaggio dalla Categoria C2 alla Categoria Quadri con decorrenza 1/01/2008.
E’ stato altresì migliorato il secondo comma dell’articolo 9 del CCNL 2006/2009 che avrà la seguente formulazione:
” Ai fini della contrattazione collettiva aziendale la delegazione
– per le organizzazioni sindacali è composta dalle RSU, ove esistenti, ovvero, sino alla loro costituzione, dalle Rappresentanze Sindacali Aziendali assistite dalle OO.SS. di categoria firmatarie del presente CCNL.
Con questa nuova formulazione, si garantisce la certezza per le OO.SS. territoriali firmatarie di contrattola partecipazione attiva nella contrattazione aziendale, cosa che la vecchia formulazione rendeva piuttosto aleatoria.
La firma definitiva avverrà prossimamente, non appena espletato la formale consultazione dei lavoratori.
In fase di firma definitiva verrà inoltre definito l’accordo per la individuazione di un fondo chiuso, cui far accedere i lavoratori che ne faranno richiesta..
Roma, 22 aprile 2008
Il recente comunicato dell’ISTAT sul pubblico impiego e le retribuzioni contrattuali annue di cassa e competenza per gli anni 2001/2007 mostrano come l’andamento delle retribuzioni in questo settore non abbia prevaricato i valori dell’inflazione.
Attraverso i dati ISTAT si riscontra, nonostante l’inclusione artificiosa dei dirigenti per il computo delle retribuzioni medie, come i valori delle retribuzioni medie dei lavoratori pubblici sono, o stanno per rientrare, pericolosamente, nella cosiddetta soglia della povertà.
È oltremodo visibile, dai dati ISTAT, come l’andamento delle retribuzioni mostri una notevole discrepanza fra personale contrattualizzato e non contrattualizzato, con il primo che mantiene i valori nell’ambito di quanto definito in sede di contrattazione all’ARAN e con il secondo che mostra valori di molto superiori all’andamento dell’inflazione.
Ha ben poca giustificazione il ministro Brunetta a far ricadere sui contratti collettivi la responsabilità dell’andamento dei conti pubblici! Oggi con i dati dell’indagine ISTAT è ufficialmente noto che è sbagliato quanto detto da Brunetta sulle retribuzioni dei lavoratori pubblici!
In ogni caso il dato di fatto che risalta dalla indagine ISTAT è che le retribuzioni dei dipendenti pubblici contrattualizzati siano sostanzialmente sotto i valori dell’inflazione ed altrettanto non è per coloro che per legge (e per lobby) ricevono gli aumenti retributivi.
Al ministro Brunetta preme invece evidenziare tutt’altro, distogliendo l’attenzione dai veri problemi e alterando la realtà come ha recentemente fatto dichiarando che nel periodo 2000/2007 gli incrementi salariali nel settore pubblico siano stati il doppio dell’inflazione effettiva ed il doppio del settore privato.
Anche qui i dati Istat mostrano chiaramente come non vi siano differenze sostanziali fra pubblico e privato dove per quest’ultimi si rileva una crescita del 2,9% (industria) a fronte di una crescita media nei settori pubblici (contrattualizzati) che non supera il 2,8%.
Ed a proposito di inflazione e contratti: nel periodo 2000/2007 a fronte di una inflazione pari al 18,60% i rinnovi contrattuali hanno portato incrementi nominali del 18,24%.
Al Ministro deve essere chiaro che:
Siamo nettamente contrari agli interventi legislativi sul rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici e non staremo inerti di fronte all’opera di smantellamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro, comunque al ministro Brunetta ricordiamo che oggi egli si trova ad un bivio:
– Il rispetto delle regole contrattuali oppure continuare nella controriforma del rapporto di lavoro pubblico consapevole che così si ritorna agli anni ’80 quando erano le lobby parlamentari a determinare l’andamento e la giungla delle retribuzioni.
Ebbene questa seconda strada per noi è inaccettabile! Le mobilitazioni unitarie previste andranno avanti fino all’assemblea del 17 ottobre tranne che non intervengano novità sostanziali e che, come sempre avviene, queste ci vengano comunicate nelle sedi formali di informazioni e confronto previste dalla legislazione vigente la cui mancata convocazione non è stata certo finora dovuta alla volontà del sindacato bensì a quella del governo.
Roma, 29 settembre 2008
Circa un migliaio di lavoratori e lavoratrici del fisco partecipano stamane alla manifestazione presso il ministero dell’economia e delle finanze in via XX settembre a Roma.
Per il pagamento degli arretrati del salario di produttività relativo ad attività già svolte ed a risultati raggiunti negli anni 2008-2009.
Contro i tagli ed il depotenziamento dell’amministrazione fiscale per una vera lotta all’evasione.
Per l’assunzione e la stabilizzazione dei lavoratori precari.
A seguito della grande manifestazione di lotta, l’autorità, nella persona del Sottosegretario Giorgetti, al momento impegnato in parlamento sul decreto anticrisi, ha convocato le scriventi organizzazioni sindacali per il pomeriggio di oggi.
In mancanza di conseguenti ed adeguate risposte delle controparti inaspriremo le azioni di lotta fino al blocco di ogni attività.
FP CGIL Serio – CISL FP Silveri – UIL PA Cefalo – SALFI Callipo – FLP Sperandini
Roma, 14 luglio 2009
FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI
COMUNICATO AI LAVORATORI
Interrotte le trattative per il rinnovo del CCNL Settore Funebri Aziende Pubbliche
SCIOPERO NAZIONALE 5 GIUGNO 2006
Nella giornata di venerdì 19 maggio si sono bruscamente interrotte le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori pubblici del settore funerario.
Il tentativo di raffreddamento e conciliazione esperito con la Federutility non ha prodotto nessun effetto, vista la sconsideratezza della controparte.
Nonostante siano passati 17 mesi dalla scadenza CCNL non si è evidenziata, purtroppo, una posizione ragionevole di Federutility, anzi l’atteggiamento assunto al Tavolo delle trattative dalla controparte è stato molto dilatorio e inconcludente.
Federutility, soprattutto per quanto concerne la regolamentazione del mercato del lavoro, ha assunto un atteggiamento assolutamente provocatorio, anteponendo agli strumenti utili per le aziende, una pericolosa e ideologica volontà ultraliberista tesa a precarizzare il rapporto di lavoro, incurante della dignità del lavoratore.
Oltretutto, se il trattamento che si vuole riservare ai lavoratori è quello di renderli più precari ed insicuri, è altrettanto sconcertante che Federutility abbia completamente “omesso”, nella giornata di venerdì, qualsiasi riferimento alla parte economica, dimenticando evidentemente la necessità dei lavoratori e delle loro famiglie di recuperare dignitosamente il potere d’acquisto delle retribuzioni, mortificate dal mancato adeguamento salariale.
Non meno pesante è la responsabilità della aziende, silenziose rispetto ad una posizione di Federutility che sta condannando i lavoratori a sacrifici pesanti per interessi di federazione piuttosto che per necessità oggettive delle aziende.
Pertanto le Segreterie Nazionali, sulla base del mandato della categoria, proclamano uno sciopero nazionale dei lavoratori funebri per l’intera giornata di lunedì 5 giugno 2006.
A questo punto solo con una mobilitazione totale della categoria attraverso lo sciopero del 5 giugno e se necessario con ulteriori giorni di lotta, possiamo raggiungere le nostre aspettative, per tutelare il salario, la condizione lavorativa e, contestualmente, per migliorare un servizio di pubblica utilità.
A tal fine tutte le strutture territoriali sono impegnate per un capillare lavoro d’informazione nelle assemblee e per iniziative specifiche di intervento e di sensibilizzazione sul problema, coinvolgendo anche la proprietà pubblica delle aziende.
Inoltre è fondamentale organizzare sul piano locale dei presidi, anche prima dello sciopero nazionale, presso i palazzi comunali o sotto le direzioni aziendali, per informare i cittadini riguardo i motivi della protesta che coniuga indissolubilmente diritti dei lavoratori, trasparenza e qualità del servizio per i cittadini.
Il diritto ad un contratto di lavoro dignitoso non è più rinviabile.
Roma, 23 maggio 2006
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi
A tutto il personale
Si è tenuto ieri il previsto incontro convocato dall’Amministrazione per la sottoscrizione dell’accordo nazionale sull’utilizzo della restante parte di F.U.A. 2006 (70.000 euro).
Come preannunciato, questa O.S. non ha sottoscritto tale accordo, allegando una propria nota al verbale, che vi invitiamo a leggere, e che spiega le motivazioni di tale scelta.
L’accordo è stato comunque sottoscritto, oltre che dalla parte pubblica, da tutte le altre OO.SS. presenti al tavolo, che insieme hanno raggiunto la percentuale di maggioranza richiesta per la sottoscrizione di un accordo.
Riteniamo opportuno puntualizzare ulteriormente, perché non vi siano margini di dubbio, le ragioni della nostra non firma.
Questo accordo, al punto 2 dell’art. 2, viola tutte le norme contrattuali che attribuiscono ai progetti di produttività – affinché siano tali – caratteristiche ben precise: viene di fatto impedita la contrattazione decentrata locale, con la quale deve essere innanzitutto individuata la necessità e/o l’opportunità di realizzare un DETERMINATO progetto, stabilendone altresì il tempo che occorre per realizzarlo, il termine d’inizio e quello di compimento, le sue modalità operative; il tutto garantendo la più ampia partecipazione , con riguardo alla professionalità adeguate, di tutti coloro che vi siano interessati. Inoltre, la realizzazione del progetto eventualmente concordato, si deve collocare all’interno dell’orario di lavoro, essendo questo un istituto diretto ad incentivare la normale produttività. La prestazione lavorativa che si svolge “al di fuori del normale orario di lavoro” si chiama STRAORDINARIO, ed è altra cosa.
Oggi ci troviamo di fronte ad un accordo che – da Roma – entra nel merito della situazione e delle prerogative di tutte e 25 le Sedi distrettuali, spingendosi persino (v. la tabella allegata all’accordo, la colonna “numero beneficiari quote riservate a progetti per il personale non riqualificato”) a stabilire il numero di unità che Roma ha scelto per ogni singola sede come “abilitate” a realizzare questi “progetti”. E qui abbiamo dovuto anche assistere, in corso di riunione, ad una modifica apportata in tempo reale al testo originario dell’accordo, (fate il confronto) in quanto secondo il Segretario generale era stata omessa, per “errore materiale”, la PRIORITA’ della riserva a favore di determinate unità di personale; laddove il concetto di PRIORITA’ va interpretato nel senso, come ci è stato spiegato, che se quelle unità di personale individuate – da Roma – in via prioritaria rinunciassero, subentrerebbero “altri”; da individuare con quali criteri non è dato sapere (per non parlare degli effetti).
A questo punto, ci resta un’unica strada da percorrere, che è quella di dare mandato all’ufficio legale della nostra O.S. per le consequenziali iniziative.
***************
A completamento dell’informazione su quanto avvenuto ieri, all’inizio della seduta ci sono state fornite alcune notizie, inerenti il corso concorso fra le aree, l’attribuzione di profili professionali a tutto il personale amministrativo, l’imminente pubblicazione sulla rete Intranet dell’Avvocatura delle presenze pomeridiane del personale in servizio.
Su tutti questi punti, poiché non erano all’ordine del giorno e meritano senz’altro di essere affrontati non solo discorsivamente, questa O.S. ha chiesto apposita convocazione, previa informazione scritta.
Roma, 26 ottobre 2006
LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO
In data 21/12/2009 è stato siglato l’accordo, presso l’Agenzia delle Dogane, per la utilizzazione delle risorse del fondo per la dirigenza di seconda fascia per l’anno 2008.
Seguirà accordo.
Roma, 22 dicembre 2009
p. la FP CGIL Nazionale
il Coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
I lavoratori giudiziari contro lo sfascio della GIUSTIZIA
SIT IN SOTTO LA RAI DI PALERMO