Oggetto: Richiesta di immediata apertura del confronto sulle procedure di passaggio all’interno delle aree
Le scriventi Segreterie nazionali, unitariamente, al termine della riunione tenutasi ieri presso l’Agenzia, hanno manifestato forte insoddisfazione per l’esito della stessa, sia con riferimento all’approccio unilaterale sulle problematiche relative alle cosiddette incompatibilità ed ai potenziali conflitti di interesse, sia rispetto alle risposte fornite sull’iter degli accordi del 5 agosto 2010.
In particolare i ritardi nella certificazione comportano forti preoccupazioni in merito all’erogazione dell’acconto sulla produttività collettiva 2009 (parliamo di acconto?!?), così come non convincenti e comunque dilatorie sono apparse le risposte fornite per la parte relativa all’impegno assunto dall’Agenzia ad aprire il confronto sulle procedura di passaggi interni alle aree.
Non vi è un minuto da perdere perchè la fine dell’anno si avvicina, con le problematiche note rispetto alle ricadute negative sul salario accessorio e sulle progressioni economiche, e sarebbe miope non mettere in campo tutte le azioni necessarie per definire in tempo tutte le intese possibili.
In data odierna abbiamo sollecitato, con una distinta nota inviata ai Dipartimenti della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato, l’immediata certificazione degli accordi del 5 agosto.
A Lei Direttore chiediamo, formalmente, l’immediata apertura del confronto sulle progressioni economiche all’interno delle aree per dare concrete risposte, come sta avvenendo in molte Amministrazioni dello Stato e degli Enti Pubblici, alle aspettative del personale che, come sappiamo, anche in quest’ultimo anno, pur alle prese con l’ennesima rivoluzione organizzativa, ha dato un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi.
Ulteriori segnali in controtendenza rispetto al percorso appena delineato, non solo non sarebbero compresi dai lavoratori, ma porterebbero invitabilmente le scriventi OO.SS. all’adozione delle necessarie iniziative di mobilitazione.
Roma, 28 ottobre 2010
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL-SALFi FLP USB
Boldorini Silveri Cefalo Callipo Patricelli Santoro
Il Comitato Direttivo della Fp- Cgil Nazionale riunito a Roma il 9 e 10 dicembre 2010, valuta con profonda preoccupazione il dibattito politico in atto nel Paese, che vede il Governo Berlusconi continuare nella reazionaria ed antidemocratica azione contro il lavoro, le lavoratrici e i lavoratori, pubblici e privati, entrambi attori fondamentali per la coesione sociali, lo sviluppo del Paese e l’unità nazionale.
Il Paese ha bisogno di trovare rapidamente un Governo autorevole per affrontare la drammatica e violenta crisi nazionale ed internazionale. Un governo capace di iniziative a livello europeo che sostengano la necessità di un serio ripensamento della ristretta visione monetaria del nuovo Patto di Stabilità e Crescita per scelte utili a scoraggiare la speculazione finanziaria che diano, al contempo, un segnale di equità e rilancino la dimensione sociale e politica . Un governo che a livello nazionale sia in grado di aiutare la crescita del paese con investimenti nei settori produttivi e nei servizi pubblici quale intervento prioritario per contrastare la disoccupazione crescente, l’aggravarsi delle disuguaglianze e della povertà e quale strumento indispensabile per mantenere sotto controllo il debito pubblico evitando che il costo ricada esclusivamente sui giovani, le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati, le fasce più deboli della società.
Occorrono azioni finalizzate ad investimenti fondamentali per il futuro del Paese, a partire dalla scuola, dalla ricerca, dall’Università, come richiede con forza il movimento studentesco che va da noi sostenuto con più forza, nei modi e nelle forme che il livello territoriale valuterà, condividendo la lotta unitaria degli studenti contro la controriforma Gelmini. E’ una grande battaglia di civiltà perché le nuove generazioni tornino ad essere protagoniste della definizione del futuro, ma allo stesso tempo emblematica della necessità di una vera e compiuta riforma della pubblica amministrazione, che coniughi qualità dei servizi ai cittadini, il completo, democratico coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori unita ad una capacità della spesa pubblica utile a produrre lo sviluppo con progresso del Paese.
In questo scenario, non va dimenticato, che il blocco della contrattazione (nazionale e decentrata) nel lavoro pubblico, che sta già producendo preoccupanti conseguenze anche nei nostri settori privati, i licenziamenti di massa e senza precedenti delle lavoratrici e lavoratori precari, così come quelli già in atto nella sanità privata, rendono immediatamente necessaria una politica attiva del lavoro, che riaffermi il diritto al contratto, ad un lavoro dignitoso, la fuoriuscita dalla precarietà, nonché una redistribuzione del reddito a favore del mondo del lavoro, anche attraverso un fisco equo e solidale, la lotta all’evasione fiscale e per la legalità, la tassazione dei più abbienti (istituendo la Patrimoniale).
Servono politiche, serie e non demagogiche, per l’ambiente, la cultura e le infrastrutture sia materiali che immateriali, con particolare attenzione al mezzogiorno del Paese, per fare in modo che siano colte tutte le opportunità di cui il mezzogiorno dispone potenzialmente, per determinare lo sviluppo complessivo dell’Italia.
La FP – CGIL ritiene indispensabile ed inderogabile, al fine di evitare un ulteriore declino economico, sociale e morale del Paese, riaffermare il diritto per tutte le lavoratrici e i lavoratori ad avere il CCNL, strumento irrinunciabile per riconoscere i diritti del mondo del lavoro, ma, nei servizi pubblici, anche per garantire l’esercizio dei diritti costituzionali (salute, previdenza, istruzione, etc.); per questo bisogna scardinare il blocco dei contratti e il processo autoritario attuato dal Governo, dal padronato piu’ reazionario rappresentato da Federmeccanica e FIAT, attraverso ulteriori lotte e mobilitazioni, consapevoli che senza certezza del CCNL viene a mancare il presupposto fondamentale per dare dignità, diritti e ruolo al dipendente pubblico, oltre ad impedire una vera riorganizzazione produttiva ed efficiente della macchina pubblica.
Anche in presenza del D.lgs 150, sul quale confermiamo il nostro giudizio negativo, supportato da pronunciamenti giudiziari e da una giurisprudenza sempre più favorevole alle nostre ragioni, quindi da superare, i nostri contratti restano l’unica fonte di gestione del rapporto di lavoro, delle relazioni sindacali e dei trattamenti economici, collettivi ed individuali. Questi principi dovranno essere riaffermati e valorizzati nel confronto con le controparti a livello nazionale e locale.
Il direttivo da mandato alla Segreteria Nazionale di definire un percorso di mobilitazione dal livello locale fino a quello nazionale, per riappropriarsi della contrattazione nazionale ed esercitare il diritto al rinnovo delle RSU, dando continuità alle iniziative che la categoria ha avviato con la giornata del 6 novembre e unitariamente il 3 dicembre per le cooperative sociali e alle grandi manifestazioni del 16 ottobre e del 27 novembre di FIOM e CGIL.
In tale direzione il documento sulla contrattazione discusso e assunto nel direttivo odierno, è il primo elemento di una riflessione che impegna tutte le strutture ad una discussione negli organismi dirigenti a livello territoriale, tenendo assieme i contenuti e le iniziative di lotta, per arrivare alla sua approvazione nel CD nelle prime settimane del 2011.
In particolare, bisogna potenziare il movimento di lotta in atto per difendere il posto di lavoro dei precari del pubblico impiego, con qualsiasi tipologia contrattuale, per salvaguardare contestualmente i servizi e i diritti dei cittadini, altrimenti non garantiti, per non disperdere il patrimonio di professionalità rappresentato da queste lavoratrici e lavori.
La Fp- Cgil ha promosso una serie di proposte emendative inviate a tutti i gruppi parlamentari, utili ad assumere un provvedimento legislativo che proroghi i contratti in scadenza, per avviare subito dopo un reale processo di stabilizzazione, che superi il vincolo del 50% e preveda le risorse necessarie, da rendersi disponibili con il recupero degli sprechi della corruzione e dell’illegalità, ma anche con modalità innovative (patrimoniale, tassa di scopo, taglio delle consulenze almeno del 50%, riduzione dei costi della politica).
Mobilitazioni ed iniziative sono previste a partire dal 13 dicembre con le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero dell’Interno, dei Vigili del Fuoco e del comparto Sicurezza, e proseguiranno ad oltranza, prevedendo, tra l’altro, anche la possibilità di una denuncia nei confronti del Governo e della P.A per interruzione di pubblico servizio.
Analogamente a quanto abbiamo sostenuto in merito alla riforma Brunetta nel pubblico impiego, è necessario che nel confronto unitario aperto da Cgil Cisl Uil con Confindustria e le altre associazioni datoriali si affermi che la produttività del lavoro non può essere valutata individualmente e in maniera discrezionale e unilaterale da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, ma che debba essere contrattata e negoziata e valutata collettivamente sia per la produzione di beni, sia per quella di servizi.
La spesa pubblica improduttiva non è quella riferita alla voce retribuzioni del personale, in quanto efficienza ed efficacia della P.A. non si raggiungono “comprimendo” e “punendo” sia economicamente, sia attraverso norme e leggi i lavoratori.
Su questi argomenti la categoria è in grado di dare un contributo costruttivo, competente e di merito, alle posizioni della CGIL e considera necessario il proprio coinvolgimento nel processo di definizione degli argomenti oggetto del confronto, della valutazione e della decisione finale sugli esiti dello stesso, da sottoporre democraticamente al giudizio e all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
La FP – CGIL è contraria alla decisione del Governo e dell’Aran di non fare esercitare, come previsto dalla legge, il diritto di voto alla data del 30 novembre 2010, perciò metterà in campo ogni iniziativa sindacale per fare in modo che, nel tempo più breve possibile, possa essere sanato questo vulnus alla democrazia nei luoghi di lavoro, esplorando ogni possibilità di confronto con Cisl e Uil di categoria.
Chiamata all’udienza – FP CGIL LAZIO
Coordinamento Regionale Giustizia
FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FIADEL
La continua sequenza di incidenti sul lavoro nelle aziende d’igiene urbana non sembra aver mai fine: la scorsa settimana, durante l’operazione di svuotamento di un mezzo compattatore all’interno di una discarica a Scicli (Ragusa), è deceduto un lavoratore addetto alla raccolta dei rifiuti.
Alla famiglia dello scomparso partecipiamo il nostro profondo e sentito cordoglio.
Contestualmente a tutti gli organi inquirenti chiediamo che vengano accertate rapidamente e con chiarezza le responsabilità.
Incidenti come questi non possono essere considerati sempre una atroce ed inevitabile fatalità.
Parlare di tragica fatalità o di ineluttabile tributo dovuto ad una professione particolare ci pare una litania che rischia di diventare un alibi per non affrontare e risolvere i problemi dell’organizzazione del lavoro, degli organici insufficienti, dei mezzi obsoleti e delle attrezzature di protezione spesso inesistenti.
Chi ha le responsabilità nell’emergenza continua della gestione dei rifiuti oltre, alla “solita” solidarietà per l’accaduto, rifletta attentamente sulle scelte fatte e sulle inevitabili conseguenze che hanno minato esclusivamente i diritti e la sicurezza di chi lavora.
Roma 3 novembre 2006
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Peroni
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi
FIADEL Garofalo
FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FIADEL
Ai lavoratori ed alle lavoratrici del settore dell’igiene ambientale pubblica e privata
La straordinaria partecipazione allo sciopero nella giornata di oggi e i partecipatissimi presidi al Ministero dell’Ambiente ed a Palazzo Chigi, pur nel quadro negativo della delega che il Governo continua a voler portare avanti, senza cogliere le criticità avanzate, ha prodotto un importante risultato per i lavoratori e le lavoratrici del settore.
Nell’incontro del pomeriggio al Ministero dell’Ambiente sono stati recepiti alcuni importanti emendamenti presentati unitariamente dalle Segreterie nazionali di categoria:
la clausola sociale, e cioè la garanzia del passaggio diretto ed immediato, così come previsto contrattualmente, di tutto il personale,, delle aziende pubbliche e private in caso di cambio di appalto;
la previsione nello schema tipo di contratto di servizio dell’applicazione del CCNL del settore dell’igiene ambientale;
l’inserimento dello spazzamento nel ciclo integrato dei rifiuti e l’inserimento obbligato del suo costo nella tariffa, garantendo così la ricomposizione completa del ciclo integrato dei rifiuti, dallo spazzamento allo smaltimento, ivi compresi i servizi collaterali;
l’inserimento delle rappresentanze dei lavoratori nell’albo nazionale e regionale dei gestori ambientali, albo che certifica la qualità delle imprese del settore.
Risulta evidente come questi seppur importantissimi risultati, non possono modificare il nostro giudizio complessivo sulla delega, che rimane uno strumento di destrutturazione negativa delle norme attualmente vigenti in materia ambientale e delle politiche e buone pratiche industriali del settore.
In particolare, va sottolineato come non sia stato risolto un nodo per noi fondamentale e cioè il fatto che non vengano previste nell’affidamento del servizio le tre modalità definite dall’art. 113, comma 7 della l. 267/2000, e cioè il conferimento in house, la gestione pubblico-privato e la gara ad evidenza pubblica.
Tutto ciò ci ha portato a riconfermare il nostro più netto dissenso e giudizio complessivamente negativo sull’intero testo del provvedimento, giudizio che abbiamo sintetizzato anche nella nota a verbale, in calce alle modifiche definite al Ministero per il nostro settore.
Rimane quindi aperta la vertenza; nei prossimi giorni vi comunicheremo il prosieguo delle iniziative.
Un saluto cordiale ed un ringraziamento a tutti ed a tutte. Senza il Vostro contributo determinante, i risultati di oggi non sarebbero stati raggiunti.
Roma, 27 gennaio 2006
Le Segreterie Nazionali
CGIL FP CISL FP UIL PA
Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze
On.le Vincenzo VISCO
Al Direttore Generale
dell’ Agenzia delle Entrate
Dr. Massimo ROMANO
Le scriventi OO.SS. hanno più volte, nelle vie brevi ma anche formalmente, avanzato richiesta affinché l’Agenzia delle Entrate abbandonasse l’idea di bandire un nuovo concorso per complessivi 500 contratti di formazione lavoro e, di contro, decidesse di attingere, per la copertura dei posti disponibili, alle graduatorie regionali formatesi con gli idonei dell’ultimo concorso del giugno 2006 (progetto Iride).
L’interesse delle scriventi Segreterie Nazionali è finalizzato sia alla tutela di neo laureati, già positivamente selezionati dall’Agenzia, e alle loro legittime aspettative confortate, peraltro, da massicci scorrimenti avvenuti per analoghe selezioni di anni precedenti, ma anche e di più al loro immediato utilizzo (proprio perché già selezionati) nel conseguimento degli obiettivi sfidanti che la recente legge finanziaria pone a carico dell’Agenzia delle Entrate in materia di lotta all’evasione fiscale.
Risulta, invece, che l’Agenzia sarebbe comunque intenzionata a bandire, a breve, una nuova procedura.
Tale scelta incontra la più assoluta contrarietà delle scriventi sigle che, in premessa, elevano formale protesta per la mancata informazione sul tema, prevista dall’art.21 del CCNL integrativo del CCNL Ministeri sottoscritto il 16.2.1999 e fatto salvo dall’art.100 del CCNL comparto Agenzie Fiscali.
Inoltre, CGIL CISL e UIL denunciano:
la assoluta antieconomicità della scelta che risulta dissonante rispetto alle previsioni dell’ultima finanziaria e che non può essere condivisa dal sindacato confederale che attribuisce grande rilevanza ai “risparmi” che potrebbero essere conseguiti dall’Agenzia con scelte gestionali diverse non solo per motivi “etici” ma anche perché quota parte di tali risparmi di gestione confluirebbero, secondo le previsioni del CCNL di comparto, nel Fua di tutti i lavoratori dell’Agenzia.
Da ultimo, le scriventi sigle intendono, comunque, ribadire la assoluta contrarietà in ordine ad ulteriori forme di reclutamento diverse da quelle a tempo indeterminato.
La lotta al lavoro precario, ricomprendendo in tale accezione ogni forma di lavoro flessibile, dovrebbe essere, infatti, un obiettivo non solo del Sindacato Confederale ma anche e soprattutto dell’attuale compagine governativa.
Tutto ciò premesso, si chiede di conoscere, con urgenza, le determinazioni delle SS.LL. sulla questione fermo restando che le scriventi si dichiarano fin d’ora disponibili ad un incontro con il vertice dell’Agenzia, finalizzato ad una positiva conclusione della controversia.
Si resta in attesa di cortese ed urgente cenno di riscontro.
Roma, 15 marzo 2007
CGIL FP CISL FP UIL PA
Serio/Cielo Silveri Cefalo
MOBILITAZIONE PER IL RINNOVO DEL CCNL COMPARTO AGENZIE FISCALI
In data odierna, le Segreterie Nazionali di settore si sono riunite per fare il punto della situazione in merito al rinnovo del CCNL del comparto Agenzie Fiscali.
A fronte del ritardo con cui si è aperta la trattativa e delle posizioni di chiusura assunte dall’ARAN su tutti i punti posti a base della vertenza, si ritiene necessario proclamare lo
STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE
e l’immediata adozione di incisive forme di lotta.
In allegato, trasmettiamo il testo del volantino unitario da inviare in tutti i posti di lavoro.
Invitiamo, quindi, tutte le nostre strutture a programmare DA SUBITO:
* Assemblee in tutti i posti di lavoro, ad inizio dell’orario di lavoro, TUTTI I GIORNI con volantinaggio e comunicazioni all’utenza ed alla cittadinanza che illustrino i motivi della vertenza
* A non utilizzare il mezzo proprio per lo svolgimento delle attività ed a non effettuarle PER NIENTE in mancanza dell’anticipo della missione
* Ad organizzare presidi presso le Prefetture e le Direzioni Regionali
* Ad inviare ordini del giorno al Presidente del Consiglio, Al Ministro ed al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, all’ARAN e ai Direttori delle Agenzie Fiscali
Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi della vertenza e vi comunicheremo in tempo reale gli eventuali ulteriori inasprimenti delle iniziative di lotta.
Roma, 13 dicembre 2007
FP CGIL CISL FP UIL PA
SERIO SILVERI CEFALO
Conferenza Stampa FP CGIL – Roma 23 Aprile 2008 ore 11.00, FP CGIL Via Leopoldo Serra 31, Sala “Massimo D’Antona” – Paniere della Solidarietà “aiutiamoci a vivere”
La Cgil Fp ha voluto convocare questa conferenza stampa per sensibilizzare i comuni sulla situazione di allarme sociale dovuto alla condizione di indigenza, in particolare della persone anziane e dei precari, a fronte di una costante e inarrestabile ascesa dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità.
Per questo motivo si è voluta coinvolgere l’Associazione Nazionale Direttori Mercati all’Ingrosso (ANDMI) che ha aderito all’iniziativa, per sensibilizzare gli operatori dei mercati all’ingrosso e collaborare a formare un paniere alimentare sul quale i comuni si impegnino a realizzare questa proposta di contenimento dei prezzi.
Il paniere sarà costituito dai seguenti prodotti a fianco dei quali si proporrà il prezzo massimo relativo.
1) Latte non superiore a 1 euro al litro
2) Pane non superiore a 1,50 al Kg.
3) Pasta non superiore a 0, 60 centesimi al kg
4) Pesce azzurro non superiore a 2 euro al Kg.
5) Frittura mista semplice non superiore a 1,50 euro al Kg.
6) Carni avicunicole:
– pollo e tacchino non superiore a 4 euro al Kg.
– coniglio non superiore a 3 € Kg
– maiale non superiore a 3,50 € al Kg
7) Frutta di stagione non superiore a 0, 80 centesimi al Kg.
8) Verdura di stagione non superiore a 0,80 centesimi al Kg.
Questa iniziativa va accompagnata dalla indispensabile partecipazione di tutti i soggetti della filiera agro-alimentare (produttori, grossisti, dettaglianti) nonché dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e gli esercenti interessati esporranno il contrassegno specifico, che viene presentato in questa sede e che consentirà al consumatore di individuare il punto vendita aderente all’iniziativa.
E’ evidente che l’adesione a questa campagna di solidarietà che deve avere carattere strutturale e duratura nel tempo va accompagnata da una politica di parziale detassazione (ad esempio: tassa insegna, tassa occupazione suolo pubblico) da parte dei comuni che intendono veramente, in concreto, aiutare le famiglie in condizioni di grande difficoltà economica.
AGENZIE FISCALI: SCIPPATO IL COMMA 165
L’incontro tra il presidente dell’Anci Sergio Chiamparino e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi del prossimo 18 novembre, sul tema dello stanziamento di risorse necessarie per il funzionamento dei Comuni, è sicuramente un appuntamento di rilievo.
Ricordiamo tuttavia, in primo luogo al Presidente Chiamparino, che per far funzionare al meglio la complessa macchina del sistema delle Autonomie Locali, è necessario anche rinnovare il contratto nazionale di lavoro degli oltre 500.000 dipendenti.
Riteniamo quindi che, anche a partire da quella sede, debbano essere trovate soluzioni idonee per la copertura economica del rinnovo del prossimo contratto.
E’ bene che si sappia che, in assenza di risposte concrete, si aprirà inevitabilmente una stagione di mobilitazione e di lotta.
Roma, 13 novembre 2009
Vi informiamo che l’Agenzia delle Entrate, accogliendo la proposta della Consulta nazionale dei CAF, ha emanato una circolare che consente di richiedere il rimborso delle maggiori imposte pagate mediante i modelli di dichiarazione e di certificazione da utilizzare nel 2011 (CUD 2011 e Mod. 730/2011).
Pertanto le scadenze prossime (ex 30 settembre 2010) e/o la necessità di presentare una dichiarazione integrativa o una istanza di rimborso sono da considerare superate.
Alle Strutture in indirizzo chiediamo una ampia diffusione della presente nota e di intervenire affinché siano rispettate dai datori di lavoro le previsioni normative.
FP CGIL Nazionale Dipartimento sindacale e Ufficio studi
Il Coordinatore nazionale
(V. Di Biasi)
Roma, 28 settembre 2010