Roma 19 luglio 2007
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa
Cosi come preannunciato ieri nel comunicato relativo al riordino dell’area tecnico industriale la nostra richiesta di sollecito alla firma da parte del Ministro dell’Economia e Finanze è stata soddisfatta.
Il decreto firmato è quello relativo al saldo FUA 2006, l’iter procedurale prevede la registrazione che dovrebbe avvenire in tempi brevi, tra l’altro la Direzione Generale per il Personale Civile per anticipare i tempi di pagamento ha già emanato in data 12 giugno 2007 la circolare n.0039945 avente ad oggetto il pagamento delle spettanze 2006.
Ci risulta che anche il decreto relativo all’anticipo del FUA 2007 sia alla firma del Ministro, quindi anche per la predisposizione dell’accredito di quelle somme si prevedono tempi brevi avendo Persociv già emanato una circolare al riguardo.
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
FP–CGIL CISL–FP UIL–PA
Roma, 15 Aprile 2008
Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese
Al Direttore Generale per l’Attività Ispettiva
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Paolo Pennesi
Al Direttore Generale per le Politiche
l’Orientamento e la Formazione
Dr.ssa Vera Marincioni
Al Direttore della D.P.L. – Roma
Dr. Marco Esposito
A TUTTI I LAVORATORI
Oggetto: Richiesta incontro
Essendo venute conoscenza della nota n. 17/SEGR/0006592 con la quale si rappresentava l’esigenza di reclutare un contingente di “personale esperto in materie di verifiche amministrativo-contabile per la costituzione di una task-force di rinforzo al personale in servizio presso la DPL di Roma al fine di superare l’attuale criticità relativa al completamento delle verifiche”, le scriventi OO.SS. ritengono urgente fissare al più presto un incontro al fine di aprire un confronto relativo ai profili organizzativi per la gestione trasparente di tutti gli aspetti evidenziati dalla nota di cui sopra, che potrebbero incidere sull’organizzazione del lavoro degli uffici stessi ed ingenerare aspettative su materie di competenza contrattuale non ancora regolamentate .
FP–CGIL CISL–FP UIL–PA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa Palmina D’Onofrio
Si allega, per opportuna conoscenza il comunicato relativo all’incontro avvenuto in data 08.09.09 presso lo S.M.E. AVENTE AD OGGETTO:”RIORGANIZZAZIONE/RIDISLOCAZIONE DI ALCUNI ENTI DELLA FORZA ARMATA”.
Si prega voler diffondere delegati CGIL DIFESA.
Roma, 9 settembre 2009
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Firenze, 11 maggio 2010
Prot. n°1583/2010 GOcl
Al Dirigente Regionale INPDAP Toscana
Dott. CONTE
E p.c. alla RSU Inpdap Toscana
Oggetto: convocazione 12.5.2010 – comunicazioni.
In relazione alla convocazione di cui all’oggetto, le scriventi OO. SS. comunicano che non parteciperanno alla riunione, rimanendo in attesa di conoscere gli esiti della vicenda che ha visto, a livello nazionale, una presa di posizione unitaria delle OO.SS. a seguito della mancata attivazione dell’informativa preventiva in merito alla circolare n° 6/2010.
La nostra mancata presenza, pertanto, è da legarsi esclusivamente a tale evento; auspichiamo che quanto prima la situazione sia chiarita e possa così riprendere il necessario confronto con la Signoria Vostra.
Distinti saluti
Per FP CGIL per UIL PA per CISL FP per RdB CUB
G. Oberosler S. Boccone G. Di Franco F. Aucello
Firenze, 10/05/10
Al Direttore Regionale
Sede
Nell’imminenza dell’avvio della sperimentazione, prospettata con l’informativa prot. 1285/2010 e la successiva circolare nr. 6 del 30/04/10 la scrivente RSU, su mandato del personale riunito in assemblea il 07.05.10, ritiene necessario attivare un tavolo di confronto per analizzare il riassetto organizzativo della Direzione Regionale e valutarne l’impatto sui carichi di lavoro, sulla formazione e sullo spostamento di professionalità e risorse fra i vari processi. Si rammenta che molte delle problematiche che hanno portato il personale e le OO.SS. a proclamare lo stato di agitazione nel dicembre 2007 non trovano soluzione nel modello sperimentale proposto.
Tuttavia, in considerazione del fatto che prima di arrivare ad un confronto in questa sede manchino i necessari confronti con le OO.SS al tavolo nazionale, in accordo con l’allegato documento unitario delle OO.SS. del 04/05/10, la RSU su mandato del personale chiede che la sperimentazione prevista sia sospesa in attesa del corretto ripristino delle relazioni sindacali.
La RSU Dir. Reg. Toscana
Maria Cristina Baggiani F.TO
Loreto Catalano F.TO
Giovanna Roggi F.TO
PROGRESSIONI ECONOMICHE 2010 -Mobilita’ Interna Esterna
Si rende noto che come preannunciato, abbiamo richiesto un incontro con la Direzione Generale per il Personale civile, sulla verifica delle graduatorie relative alle progressioni economiche 2010 e un confronto sulla mobilita’ esterna ed interna al Ministero della Difesa.
Da tempo si rende necessaria, in questa Amministrazione, una regolamentazione della mobilita’, dopo aver definito mediante il CCNI il nuovo sistema di classificazione e verificato le graduatorie delle progressioni, si dovrà procedere alla definizione delle Dotazioni Organiche di Ministero, pertanto con l’occasione si cercherà un confronto che possa consentire trasferimenti del personale attraverso una procedura chiara e trasparente.
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Roma 10 Febbraio 2011
Al Direttore Generale –
Dr.ssa Enrica Preti
PERSOCIV –
Ministero della Difesa
Oggetto: PROGRESSIONI ECONOMICHE 2010 – MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA.
A seguito delle procedure selettive attuate nel 2010 e mirate alla realizzazione delle progressioni economiche del personale dipendente, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede alla S.V., un incontro a carattere informativo finalizzato ad approfondire lo stato attuale e le risultanze emergenti dalle verifiche disposte sulla correttezza delle istanze formulate dai partecipanti alle stesse selezioni, nonché alle tempistiche previste per il completamento dell’iter procedurale comprensivo delle remunerazioni spettanti ai dipendenti.
Inoltre, si ritiene che l’auspicato incontro possa rivelarsi altresì utile ad avviare una fase propedeutica alla definizione di un accordo sulla mobilità interna ed esterna del personale civile del Ministero della Difesa.
Confidando nell’accoglimento della presente richiesta, si trasmettono cordiali saluti.
In fede
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
DOCUMENTO ASSEMBLEA SEDE INPDAP DI ROVIGO
In data 26 maggio 2011, il personale della sede provinciale INPDAP di Rovigo, condividendo le preoccupazioni già emerse in altre sedi, si è riunito in assemblea per una valutazione complessiva della situazione contrattuale/lavorativa dei dipendenti INPDAP, rilevando un netto progressivo peggioramento sia dal punto di vista giuridico che economico.
A tal proposito sono stati discussi i seguenti argomenti:
1. Blocco quadriennale del CCNL: i contratti bloccati fino al 2013 penalizzano i dipendenti pubblici e le loro famiglie con conseguenti gravi ricadute su tutta l’economia nazionale;
2. Mancata sottoscrizione del contratto integrativo di Ente 2010;
3. Decurtazioni economiche in caso di assenza per malattia;
4. Mancato avvio delle trattative per la sottoscrizione del CCIE, con profonda incertezza sulla corresponsione dell’acconto di Luglio 2011;
5. Assenza di notizie sull’effettivo svolgimento delle procedure dei concorsi giuridici;
6. Nessuna chiarezza sulle conseguenze economiche derivanti dall’attuazione del Piano della Performance verso il quale il personale esprime la propria totale contrarietà;
7. Riorganizzazione (Circolare Inpdap n. 5/2011) che penalizza le sedi provinciali;
8. Accordi e provvedimenti peggiorativi su Assicurazione Sanitaria, corresponsione dei buoni pasto e vacanze studio.
In particolare, il personale della sede ha espresso grande preoccupazione per la mancanza di certezze sull’erogazione dell’acconto di luglio 2011: questo avviene mentre l’Amministrazione porta avanti pervicacemente il Piano della Performance che altri enti del comparto hanno invece sospeso.
Non solo, è stata anche intrapresa l’ennesima riorganizzazione delle sedi (vedi circolare 5 del 2011) di cui, francamente, non si avvertiva la necessità e non si percepiscono i vantaggi.
Tutto questo in assenza dei sopraccitati rinnovi contrattuali e con l’assoluta incertezza delle risorse accessorie che verranno messe a disposizione.
I dipendenti INPDAP hanno, infatti, assoluta necessità di conoscere, giunti ormai a giugno, il contenuto del relativo accordo integrativo che deve orientare le azioni dei dirigenti e dei dipendenti sin dall’inizio dell’anno. Non c’è nessuna urgenza di applicare la circolare 5/2011: se ne chiede pertanto la sospensione in attesa di chiarimenti sui contenuti del piano delle performance e sul salario accessorio.
Tutto ciò premesso, il personale all’unanimità decide di attuare, quale iniziativa di lotta, l’indizione di assemblee quotidiane della durata di 15 minuti ciascuna, a partire dal giorno 13 giugno allo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione in merito ai punti succitati ed in particolare: la definitiva sottoscrizione del CCIE 2010, l’avvio delle trattative per il CCIE 2011, lo svolgimento delle prove concorsuali per i passaggi giuridici ed il via libera alla corresponsione dell’acconto di luglio 2011.
Detta iniziativa di lotta viene proposta a tutte le sedi INPDAP: le assemblee saranno sospese solo quando sarà certa la corresponsione del consueto acconto di luglio.
TUTTO IL PERSONALE DELLA SEDE
A TUTTI I LAVORATORI
Si è svolto nella serata di lunedì un incontro tra le OO.SS. e l’Amministrazione per la verifica finale nazionale degli obiettivi e dei progetti speciali collegati ai compensi incentivanti.
La verifica ha avuto un risultato oltremodo positivo che ha permesso di riconoscere a tutte le Strutture il raggiungimento del 100% su tutti gli obiettivi e progetti speciali.
Il risultato evidenzia ancora una volta come, malgrado i grossi problemi che hanno interessato e che tuttora coinvolgono l’Ente, i lavoratori hanno fatto per intero il loro dovere contribuendo concretamente alla difesa del ruolo e delle funzioni dell’Istituto.
FONDI
Nel corso della riunione si è fatta una ricognizione sulle problematiche connesse al Fondo per la produttività 2006 e, più in generale, su tutto ciò che è collegato a questa annosa vicenda.
Per quanto riguarda il 2006 l’importo consolidato è quello derivante dalla cifra “storicizzata” aumentata dalle voci relative agli aumenti contrattuali e al recupero della R.I.A. del personale cessato dal servizio.
Su queste basi è stato calcolato l’importo individuale, da percepire a titolo di “ulteriore acconto” (mediamente circa 1.200 euro per il personale delle aree) che verrà posto in pagamento con la cedola stipendiale di Aprile 2007.
Rimangono escluse, al momento, le voci relative a risorse aggiuntive legate alla “cartolarizzazione degli immobili” e ad una quota parte dell’attività collegata al DURC. Queste voci, per un totale di circa 3 milioni di euro, devono ancora essere certificate dal Collegio Sindacale anche se, da alcuni incontri informali tra Amministrazione e Collegio, ci sarebbe una sostanziale disponibilità a valutare positivamente queste implementazioni.
E’ di tutta evidenza che qualora vi fosse un esito positivo, gli ulteriori importi potrebbero essere messi in pagamento nel mese di maggio p.v.
Rimane ancora in piedi tutto il contenzioso relativo ai Fondi 2004; diamo atto al Direttore generale di un costante impegno per la positiva soluzione della vicenda coinvolgendo tutti i soggetti interessati circa la necessità e l’urgenza di una soluzione del problema quale requisito indifferibile per poter ricreare un clima positivo nel Personale e per affrontare con più serenità la delicata fase di rilancio dell’Istituto.
Auspichiamo che, alla luce degli ulteriori incontri previsti in questi giorni, si possa concludere, speriamo nel migliore dei modi, questa vicenda che di fatto da molto tempo sta paralizzando l’Ente e le relazioni sindacali.
Per ulteriore informazione nella cedola di marzo p.v., verranno corrisposti degli importi arretrati, a titolo di competenze residue 2005.
PIANO DI GESTIONE – POLITICHE DEL PERSONALE
Nel corso delle ultime settimane abbiamo avviato un confronto, sebbene informale, con l’Amministrazione per valutare se ci fossero le condizioni per il ripristino di corrette e formali relazioni sindacali.
Al centro della discussione, anche in relazione all’importanza che il documento riveste, c’è il Piano di gestione 2007/2009 che prefigura una forte riorganizzazione e innovazione dell’Ente sulle linee, peraltro imposte, della Legge Finanziaria 2007 e, in particolare, per il rientro nell’ambito del 15% del personale impegnato nelle attività di supporto.
Proprio per la valenza che esprime questo piano e per le inevitabili ricadute che un tale processo di cambiamento porta con sé riteniamo, come FP CGIL Inail, che il Piano di gestione può rappresentare, se non ben governato, un ulteriore problema piuttosto che una significativa opportunità per una fase di rilancio dell’Ente, quanto mai opportuna, in un momento in cui troppe voci si levano su ipotetici e non ben delineati progetti di fusione degli Enti che, quotidianamente, aumentano confusione e inutili strumentalizzazioni.
Abbiamo inoltre affermato che se si intende portare a compimento tale progetto c’è necessità di inviare, a tutto il personale, alcuni segnali che indichino una inversione di tendenza rispetto alle strade fin ad ora individuate.
Per chiarezza abbiamo sollecitato l’Amministrazione a dare completa attuazione all’Accordo di programma 2005/2007 con particolare attenzione ed urgenza per quanto riguarda il percorso di stabilizzazione del personale “precario” e per l’avvio della procedura concorsuale per la p.o. C 1 (a giorni la nuova determinazione e la pubblicazione del bando); ad integrare l’accordo stesso con la possibilità di recuperare, ai fini dello scorrimento delle graduatorie tutti i posti vacanti a qualsiasi titolo proprio per esprimere la massima potenzialità dell’Ente in una fase di forte riorganizzazione.
In estrema sintesi, abbiamo bisogno di un forte impegno politico a salvaguardia del ruolo e delle funzioni dell’Inail; di un piano di gestione che, a prescindere da quanto previsto dalla Finanziaria, sia motore di sviluppo e innovazione e una politica del Personale che, da un lato accompagni e dia forza al Piano, e dall’altro risponda alle legittime aspettative, sia economiche che di carriera, dei lavoratori che in questi ultimi anni sono state sostanzialmente disattese.
Ci sarà, secondo noi, effettivo rilancio solo se tutti noi, OO.SS. e Amministrazione, saremo in grado di coniugare i tre aspetti sopra descritti.
Siamo consapevoli che il percorso non è facile né scontato; riteniamo che per quanto riguarda il merito del Piano siamo disponibili, visto l’urgenza dell’argomento e per un forte senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori e del ruolo che l’Inail riveste nel welfare del Paese, a discuterne rimarcando e segnalando le criticità che all’interno sono presenti e che necessitano di ulteriori approfondimenti e correzioni, stimolando l’apertura di tavoli tematici sulle aree specifiche e fornendo contributi per finalizzarne i contenuti alla nostra idea di efficienza e di qualità che un Ente come l’Inail è chiamato a sostenere.
Ci aspettiamo e auspichiamo, quindi, un confronto a tutto campo, senza pregiudizi, che permetta di coniugare le varie esigenze, e alla fine del quale avere le condizioni idonee per la completa e definitiva ripresa delle relazioni sindacali, che purtroppo allo stato, ancora non sono presenti.
Crediamo che a tutte le OO.SS. siano a cuore le sorti dell’Ente e la consapevolezza che il protrarsi dell’interruzione delle relazioni sindacali siano un forte elemento di disagio e di sottrazione di una capacità di svolgere il proprio ruolo e quindi in tal senso troviamo poco opportune valutazioni circa la determinazione di alcuni piuttosto che altri nel rivendicare le proprie prerogative nello svolgere l’azione sindacale. Qui non è in discussione se siamo tutti più o meno convinti nell’interpretare al meglio il nostro ruolo; il problema è se ci sono o meno le condizioni per farlo. Ogni Organizzazione sindacale è in grado di valutarlo e legittimamente comportarsi di conseguenza.
Senza polemica! .
Roma, 14 marzo 2007
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Di seguito il comunicato unitario relativo all’ incontro presso il Gabinetto del Ministro avvenuto in data 8.6.2009, e il comunicato della FPCGIL DIFESA.
Si prega di voler diffondere i comunicati ai delegati della Difesa.
Roma, 12 giugno 2009
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
FPCGIL CISL FP DIFESA UIL PA FLPDIFESA CONFSAL UNSA
Roma, 10 giugno 2009.
Al SOTTOSEGRETARIO DI STATO DELLA DIFESA
GIUSEPPE On.le COSSIGA
e, per conoscenza, a :
ALL’UFFICIO DEL GABINETTO DEL MINISTRO
A seguito dell’incontro avvenuto lo scorso 8 giugno presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministro mirato ad esaminare gli aspetti tecnici del piano di riconversione degli Arsenali M.M., contrariamente ai favorevoli orientamenti espressi lo scorso 19 marzo dalla S.V. in ordine alla programmazione di specifici incontri di approfondimento mirati a facilitare, in corso d’opera, il contributo di analisi e di proposte delle parti sociali, si prende atto che le risultanze dell’ultimo incontro non corrispondono alle premesse.
L’amministrazione, nella riunione dello scorso 8 giugno ’09, ha infatti solo provveduto all’enunciazione dei contenuti del Decreto Ministeriale del 27 aprile ’09 e della metodologia di lavoro adottata dallo stesso Comitato Riconversione Arsenali Marina Militare, omettendo ogni riscontro e evitando ogni approfondimento in merito:
* alla costituzione di un “organismo pubblico a gestione industriale”;
* alle “nuove regole di governance”;
* ai correlati “piani industriali”;
* al “nuovo rapporto di lavoro con connotazioni industriali”.
Conclusivamente, sulla riorganizzazione degli Arsenali che costituirà l’elemento fondamentale del riassetto delle FF.AA. e che influenzerà tutta l’Area Industriale, le OO.SS. hanno chiesto una calendarizzazione di incontri che l’A.D. si è riservata di fornire.
Superfluo sottolineare la delusione e le preoccupazioni delle scriventi OO.SS. in argomento, aggravate dai ristretti margini temporali di possibile interazione in materia.
La S.V. comprenderà pertanto facilmente le ragioni che obbligano le scriventi OO.SS. ad intraprendere con tempestività le iniziative di mobilitazione a tutela del personale dipendente, tuttavia, al fine di evitare eventuali incomprensioni, si chiede alla S.V. l’urgente convocazione di un incontro in argomento e si rimane in attesa di cortese e sollecito riscontro.
FPCGIL CISL FP DIFESA UIL PA FLPDIFESA CONFSAL UNSA
MANCA BELLOTTO COLOMBI PITTELLI BRACONI
RIUNIONE GABINETTO MINISTRO 08 GIUGNO 2006
RICONVERSIONE ARSENALI MILITARI
Il confronto tecnico dell’08 giugno 2006 si è svolto con l’illustrazione da parte del Dr. Sinisi delle attività che effettuerà il CRAMM le considerazioni che la FPCGIL DIFESA ha effettuato sono le seguenti:
– costituzione di un “organismo pubblico a gestione industriale”(l’adozione di schemi di regolamenti o provvedimenti normativi rispetto alla creazione di un Organismo pubblico per le esigenze del Ministero della Difesa, non sono stati illustrati nel merito, come sarà organizzato questo Organismo? quali Arsenali ne faranno parte e in che modo?)
– “nuove regole di governance”; (se come ci è stato illustrato le nuove regole di governance saranno svincolate dalla contabilità generale dello Stato, nulla si sa sull’autonomia gestionale della dirigenza degli Arsenali e di come verrà gestita tale autonomia – norme del codice civile? – controllo pubblico o no?)
– ipotesi di “piani industriali”; (non è stata illustrata la modalità dei piani industriali né se la riconversione e la ristrutturazione degli Arsenali seguirà una linea comune per La Spezia, Taranto, Brindisi ed Augusta che è quello che la FPCGIL DIFESA ritiene più consono ad una riorganizzazione ed efficientamento degli Arsenali o se i piani industriali saranno differenziati e la riforma che verrà attuata sarà diversa per ciascun Arsenale)
– “nuovo rapporto di lavoro con connotazioni industriali”.(Nulla è stato chiarito del nuovo rapporto di lavoro e se “connotazioni industriali” significa rapporto di diritto privato e di che tipo).
Nell’illustrazione del lavoro del C.R.A.M.M. si è parlato anche della richiesta effettuata agli SS.MM. delle esigenze della flotta per il Ministero della Difesa e di come verrà distribuita sul territorio nazionale, nonché della definizione dei carichi di lavoro e del rapporto diretti/indiretti, della possibilità di integrazione dell’attività di Navispelog con gli Stabilimenti, di possibili reinternalizzazioni di lavori, di utilizzo dell’art.14 bis della legge 133/2008, e della gradualità del piano industriale rispetto al quinquennio.
Questa Organizzazione Sindacale ha manifestato le proprie perplessità relativamente ai punti sopraelencati e sollecitato inoltre, che nel processo di riconversione sia tenuta in considerazione la richiesta più volte ribadita di Turn Over nell’ambito degli Stabilimenti industriali.
Ovviamente la riorganizzazione dell’intera area industriale dovrà conciliarsi con la più generale riforma del Ministero, che secondo quanto stabilito dal Ministro della Difesa con l’attribuzione alla Commissione ristretta da lui nominata, delibererà un progetto entro il 31 luglio 2009, a tal proposito la nostra Organizzazione ha reiterato l’urgenza di un successivo incontro tecnico sia sulla riforma degli Arsenali che sulla Riforma del Modello Difesa.
Il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali non può essere eluso, noi in questo processo di riorganizzazione intendiamo esserci, non vogliamo stare ai margini, la nostra presenza è determinanate.
I lavoratori degli Arsenali da troppo tempo auspicano una riorganizzazione che renda efficiente l’unica area industriale PUBBLICA, siamo pronti ad un confronto ma con determinazione chiediamo di essere ascoltati, NON VOGLIAMO CHE SIANO I LAVORATORI A PAGARE PER UNA INEFFICIENZA DOVUTA AD UNA MANCANZA DI VOLONTA’ DELLE DIVERSE COMPAGINI GOVERNATIVE CHE SI SONO ALTERNATE IN QUESTO PAESE E CHE HANNO PRODOTTO CHI PIU’ CHI MENO DIVERSI PROGETTI DI RISTRUTTURAZIONE SENZA MAI GIUNGERE A QUEL CONFRONTO REALE CON LE PARTI SOCIALI CHE AVREBBE POTUTO CONTRIBUIRE AD UNA RIFORMA ADEGUATA.
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP
REALITY & REALTA’
Il comunicato unitario di tutte le Organizzazioni Sindacali del Piemonte rende evidente che gli Organi e il Management non hanno una visione reale delle problematiche dell’Istituto.
Non basta aver scopiazzato un Piano Industriale prevedendo una crescita qualitativa e quantitativa della produzione tutta sulle spalle delle Direzioni Regionali per pensare, soddisfatti, di aver fatto quanto andava fatto. Questo è reality!
Nella realtà invece, oltre che scrivere una sceneggiatura- tra l’altro affatto convincente- bisogna poi agire e fornire gli strumenti formativi ed informatici, le risorse, l’organizzazione, perché quegli obiettivi possano essere raggiunti.
E’ questa visione miope e dirigista che ha portato all’emanazione della determinazione del Direttore Generale n. 31 del 30 marzo 2010 con la quale sono stati assegnati ai Centri di responsabilità di 1° e di 2° livello gli obiettivi strategici e i relativi budget per l’anno 2010, nell’assenza più completa di un confronto con le OOSS, mentre esplodeva in tutta Italia la protesta per le inefficienze del SIN e i dati di produzione del I trimestre subivano uno spaventoso calo proprio per queste inefficienze.
I lavoratori sul territorio sanno, evidentemente molto meglio del management, che le pesanti ricadute negative sulla produzione continueranno per tutto l’anno e che i nuovi indici di produzione previsti per le Direzioni Regionali sono il libro dei sogni (o, meglio, un incubo) se non si attiva subito un tavolo di confronto nazionale sulle reali prospettive produttive e se non si sensibilizzano i Dirigenti Regionali a declinare, con coraggio!, davanti al Direttore Generale realmente quello che succede negli uffici, le problematiche e le storture organizzative di una pianificazione non coerente con le possibilità concrete delle Sedi.
Questo fa squadra! Questo unisce il management dell’Inpdap ed i lavoratori, che mai si sono sottratti a sacrifici per la mission dell’Istituto e per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Per questo, in un contesto difficile, in cui diventa sempre più intensa la partecipazione dell’utenza alle attività istituzionali e si registra una maggiore complessità delle funzioni affidate ad Uffici e Processi, non si può più disconoscere l’urgenza di realizzare un progetto organizzativo che parta dalle Sedi per orientare in modo efficiente l’intera azione dell’Istituto.
Questo significa incidere sulla realtà per migliorarla e per realizzare la mission.
Il solito balletto sui nomi che guideranno una Direzione Centrale o l’altra, rappresenta solo l’ennesimo teatrino, lontano anni luce dai problemi veri; lo sport nazionale della Direzione Generale che, anno più anno meno, coinvolge tutti, interpreti e gregari, in una palla avvelenata all’ultimo rimbalzo.
E’ molto avvilente che manchi sempre il coraggio di una visione d’insieme, di una riorganizzazione che non sia fatta ad uso e consumo dei Dirigenti.
E’ molto avvilente che si continui, imperterrito, a rendere chiara ai lavoratori tutti, la spaccatura- ogni giorno più grande- tra territorio, servizi e utenza, qualità del lavoro e qualità dei servizi erogati e chi, al centro, pur avendone la responsabilità, non ha la coerenza e la capacità gestionale per affrontare queste sfide.
E certe interviste televisive ne sono la conferma!
Roma, 29/4/2010
Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini
Caro cittadino,
se ti avvicini ad una nostra Sede troverai il nostro personale in stato di mobilitazione per motivi seri ed importanti poiché la manovra economica del Governo interviene:
* Bloccando i contratti per quattro anni fino al 31/12/2013;
* Congelando le retribuzioni individuali per un triennio;
* Peggiorando le condizioni del regime pensionistico aumentando di fatto di un anno la permanenza in servizio;
* Licenziando i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che, spesso da anni, garantiscono quotidianamente l’erogazione dei nostri servizi all’utenza:
Ma soprattutto perché questa Manovra interviene pesantemente anche su di Te.
Perché si traduce in:
– Meno servizi e prestazioni ai cittadini. Il drastico taglio delle risorse per le missioni si traduce in:
MENO interventi degli assistenti sociali nei confronti degli infortunati e grandi invalidi;
MENO interventi dei professionisti sul territorio;
– La forte riduzione del personale, il blocco delle assunzioni e del turn-over comporterà:
MAGGIORE DIFFICOLTA’ di accesso alle nostre strutture;
MAGGIORE AGGRAVIO nei tempi per i pagamenti delle indennità agli infortunati;
MAGGIORE AGGRAVIO nei tempi per gli accertamenti medico legali e quindi ritardi nella costituzione delle rendite
– Aumento delle disuguaglianze perché colpisce maggiormente i soggetti più esposti della società.
SE ATTACCANO I TUOI DIRITTI, I NOSTRI DIRITTI
PROVIAMO INSIEME A DIFENDERLI
DICIAMO NO AD UNA MANOVRA SBAGLIATA E INIQUA
Venerdì 25 giugno 2010
SCIOPERA CON NOI
TRATTENUTE IN BUSTA PAGA: L’AMMINISTRAZIONE FACCIA CHIAREZZA!
Arrivano da tutta Italia notizie di trattenute sulle buste paga di settembre.
Molti lavoratori si sono visti addebitare grosse somme in ragione dell’approvazione delle tabelle di equiparazione per i passaggi in mobilità degli anni 2000 e 2001 avvenuta nel 2007 ad opera del Ministero della funzione pubblica.
Perché, allora, il cd gradone e’ stato riassorbito ora, nel 2010?
E sopratutto, per quale mistero giuridico il conteggio del debito e’ stato fatto risalire al passaggio in mobilità (2000) e non alla data dell’approvazione della tabella (2007)?
Altra questione, non meno importante, riguarda l’assegno di garanzia riconosciuto a tanti lavoratori transitati all’Inpdap per conservare e considerare il precedente sistema indennitario percepito, come prevede la legge.
Anche per questo assegno l’amministrazione sta procedendo al recupero in busta paga.
Anche questa é per la CGIL una trattenuta arbitraria perché si tratta di somme del fondo di ente che nessuno può toccare senza l’accordo con le OO.SS.
L’amministrazione convochi urgentemente un tavolo nazionale e faccia immediata chiarezza.
Roma, 7 ottobre 2010
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Inpdap
Marinella Perrini
Proclamazione dello stato di agitazione dei professionisti della Contarp centrale e territoriale e
proclamazione dello stato di agitazione dei professionisti e tecnici delle consulenze tecniche per l’edilizia centrale e regionale