Buoni Pasto e L. 1345

Roma, 17 gennaio 2006

Ai colleghi della Corte dei conti

Cari colleghi,
ad aggiornamento di quanto vi avevo riferito qualche giorno fa sull’erogazione da parte dell’Amministrazione dei buoni pasto ancora con il vecchio importo, oggi sono in grado di dirvi che a causa dell’espletamento della gara di appalto fra le società erogatrici dei tickets, fino al mese di giugno compreso sarà confermato ancora l’ammontare di € 4,65.
Dopo tale data l’Amministrazione provvederà ad effettuare i conguagli “ad personam” con l’adeguamento dell’importo a € 7,00.
In questi giorni stanno arrivando presso le varie sedi della Corte i cedolini relativi al mese di gennaio, l’ammontare della voce “Assegno pensionabile” non è stato ancora aggiornato al nuovo importo stipendiale.
L’Amministrazione ha comunicato che quasi certamente l’adeguamento, con i relativi arretrati, verrà corrisposto nel mese di febbraio.

Il responsabile nazionale CGIL Corte dei conti
Michele Pietrafesa

Comunicato unitario – Sottoscritto verbale di intesa delle politiche sanitarie

Roma 3 marzo 2008

Politiche Sanitarie: sottoscritto verbale d’intesa

Come è noto, da alcuni anni, l’Inail è impegnata nel “recupero” di attività nel campo sanitario (Prime cure, prevenzione, riabilitazione e reinserimento).
Le modalità e i tempi previsti dalla legge Finanziaria 2007 sulla riorganizzazione degli Enti, non hanno consentito il giusto ed opportuno approfondimento di tutte le tematiche legate alle funzioni sanitarie dell’Ente, tanto che la delibera 500 del 24 dicembre 2007, si è limitata a “fotografare” l’esistente.
Tutte le OO.SS. rappresentative dell’Ente, consapevoli che la tutela integrale del Lavoratore passa soprattutto attraverso lo sviluppo e la valorizzazione della politica sanitaria, hanno richiesto all’Amministrazione un confronto complessivo sul tema.
CGIL, CISL e UIL, convinte, della necessità che sugli argomenti relativi alla politica sanitaria dell’Ente bisogna realizzare una modalità di confronto ampio e partecipato, hanno chiesto l’attivazione di un tavolo “tecnico” che partendo dalla situazione attuale abbia il compito di individuare le criticità, ed elaborare proposte per il loro superamento; e, parallelamente di continuare la discussione sugli argomenti individuati nel verbale d’intesa nel quale siano rappresentati i punti di riferimento utili anche per i lavori del tavolo “tecnico”.
Coerentemente con quanto sopra, le scriventi OO.SS. hanno sostenuto la necessità di sottoscrivere un verbale d’intesa nel quale siano:
– individuate le linee guida caratterizzanti la politica sanitaria dell’Ente;
– resi più efficaci i lavori all’interno dei tavoli tematici;
– realizzate le condizioni per il maggior coinvolgimento di tutte le professioni sanitarie presenti nell’Istituto;
L’Amministrazione ha fatto propria tale impostazione ed è stato convenuto che a breve verranno convocate le delegazioni delle singole OO.SS. per la realizzazione di quanto convenuto nel verbale d’intesa.

  CGIL           CISL                  UIL
Morelli       Pedemonti      Delle Monache


 

 

Nota Fp Cgil

 

   
Alcune domande al capo del dipartimento per la giustizia minorile

 

 
 

DigitPA: Firmato definitivamente il secondo biennio 2008/2009

 
Ieri pomeriggio all’Aran è stato firmato definitivamente l’accordo relativo al secondo biennio economico (2008/2009) dell’ Ente Pubblico non Economico DigitPA.

L’incremento del secondo biennio è pari al 3,2% calcolato sull’intera massa salariale. L’incremento medio mensile è pari a 136 euro di cui 106 saranno utilizzati per l’aumento tabellare e 30 andranno ad incrementare il Fondo di Ente costituito con la firma del primo biennio.

Roma, 25 maggio 2011

 
 

La FSESP festeggia per i risultati del referendum italiano per l'acqua!

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I risultati in Italia indicanola strada per tutti quelli che sono impegnati nella campagna contro le privatizzazioni

La Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (EPSU/FSESP) manifesta la sua felicità per il magnifico risultato dei referendum svolti in Italia il 12 e 13 giugno.

Più del 55% degli italiani hanno votato contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali Oltre il 95% dei votanti hanno detto si all’acqua pubblica! Ciò significa che oltre 26 milioni di persone hanno espresso la loro opposizione ai programmi di privatizzazione, nonostante il fatto che Berlusconi ed i suoi alleati abbiano incoraggiato l’astensione al voto, in un tentativo per non raggiungere il quorum.

Vogliamo salutare gli sforzi del Forum Italiano per l’Acqua Pubblica e la nostra affiliata FPCGIL, in prima linea nella lotta da oltre sette anni.

La Vice Presidente della FSESP, Rosa Pavanelli, ha detto “E’ stata una battaglia lunga, forte e difficile, ma la costruzione delle alleanze ha fatto la differenza in questo referendum segnando una pietra miliare nella recente storia italiana” .

Questa è la risposta a tutti coloro che hanno dichiarato che i servizi pubblici e che le lavoratrici e i lavoratori nei servizi pubblici fossero inefficienti, mentre presentavano un’immagine del settore privato come la soluzione miracolosa. Il voto degli italiani dimostra che essi non credono alle sirene neoliberiste. Al contrario. Il messaggio chiaro dei risultati di questo referendum dice che i cittadini credono maggiormente nei servizi pubblici piuttosto che in quelli privati, e che è necessaria una politica chiara di investimenti nei servizi pubblici di qualità e per tutti piuttosto che nella loro svendita.

La FSESP porterà avanti la sua campagna in Europa per mantenere le acque nelle mani pubbliche e crede che i risultati in Italia indichino la strada per tutti quelli che sono impegnati nella campagna contro le privatizzazioni.

 
 

 

Convocate le OO.SS. per il 6 marzo

 

Roma, 1 marzo 2007

Ai delegati ed eletti Fp Cgil Settore Giustizia Minorile

Dipartimento per la giustizia minorile, convocazione delle organizzazioni sindacali per il 6 marzo per discutere :
1) protocollo di intesa per il FUA 2007;
2) modifica D.M. n.15784 dell’11 maggio 2006, relativo alla dotazione organica del Dipartimento.

Il 6 marzo alle 15,00 il Dipartimento per la Giustizia Minorile ha fissato un incontro con le organizzazioni sindacali per discutere una proposta di protocollo di intesa per il FUA 2007 e per la rideterminazione della dotazione organica del Dipartimento, indispensabile per avviare la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato. Si resta in attesa di conoscere con la necessaria urgenza eventuali osservazioni.
Per quanto riguarda i processi di riorganizzazione del Dipartimento, dopo l’incontro che si è tenuto il 22, sembra che la Direzione dello stesso si sia presa un periodo di riflessione per valutare le richieste delle organizzazioni sindacali, per cui ci riserviamo di trasmettervi le modifiche eventualmente apportate alla proposta non appena le stesse saranno mandate a questo coordinamento.

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale
Gianfranco Macigno

 

Verbale unitario sulla delegazione trattante di ieri

Ieri, abbiamo avuto un incontro con la Delegazione trattante guidata dal Presidente/Commissario e con la presenza del Direttore Generale.
La riunione, prevista per le ore 16,30, è stata anticipata per la convocazione del Presidente da parte del Ministro dell’Economia per discutere questioni di carattere contrattuale che ci riguardano.

In apertura, il presidente ha illustrato i seguenti argomenti.
* Il progetto di riordino dell’assetto organizzativo dell’INPS, relativamente all’ordinamento dei servizi, modificatosi nel tempo e profondamente cambiato rispetto alla delibera 799 del 1998, prevede un accorpamento di funzioni tale da determinare una riduzione delle Direzioni Centrali, nonché dei numerosi progetti oggi esistenti; in particolare sono previste: 1) Risorse umane, formazione, ispettorato; 2) Entrate contributive; 3) Pensioni, prestazioni, convenzioni internazionali; 4) Sostegno del reddito; 5) Patrimonio e risorse strumentali; 6) Informatica; 7) Pianificazione e controllo; 8) Organizzazione; 9) Bilancio e fiscalità; 10) Vigilanza; 11) Comunicazione.
* Per le altre aree la riduzione dell’organico, prevista dall’art. 74 della L. 133/2008, non inciderà sulla attuale consistenza e l’eventuale applicazione della norma relativa ai dipendenti che hanno raggiunto e superato i 40 anni di contributi sarà subordinata alle ricadute funzionali ed organizzative delle sedi, previo confronto con le OO.SS.
* Per quanto attiene la sessione negoziale relativa all’Accordo per il 2008, l’Amministrazione, a conferma di quanto da noi sempre sostenuto, ha dichiarato che non ci sono problemi né sui dati di produttività, né sul macrodato di qualità, evidenziando, altresì, l’assenza di criticità. Pertanto, l’Amministrazione conviene con le OO.SS. sull’opportunità dell’immediata definizione dell’Accordo per l’anno 2008 e, contestualmente, dell’avvio della contrattazione relativa al CCNI 2006/2009.
* Riguardo al finanziamento del Fondo di Ente per il 2009, il Presidente ha ribadito, con forza, l’impegno a trovare soluzioni che permettano di mantenere il livello della retribuzione accessoria.

In riferimento ai punti illustrati dall’Amministrazione evidenziamo quanto segue.
* Condividiamo la necessità di razionalizzare l’assetto organizzativo della Direzione Generale, ma manifestiamo perplessità su alcuni accorpamenti proposti, su cui ci riserviamo una valutazione più approfondita in sede di concertazione.
* Data la grave carenza di personale (circa 5000 unità), il taglio degli organici previsto dall’art. 74 della L. 133/2008, avrà effetti solo teorici sulla consistenza del personale e riteniamo che non consenta oggi l’applicazione della norma sui 40 anni di contribuzione se non compromettendo la funzionalità dell’Istituto.
* Il positivo andamento produttivo, a nostro giudizio, rende esigibile il Fondo di Ente 2008 pertanto ravvisiamo la necessità di stabilire una data per chiudere al più presto il CCNI 2008 che dovrà anche mantenere gli impegni presi nei contratti integrativi precedenti.
* Considerate la complessità della contrattazione per il CCNI 2006/09 e, soprattutto, la gravità della situazione relativamente alla costituzione del Fondo di Ente 2009 a seguito degli interventi della L. 133/08, abbiamo manifestato la disponibilità al dialogo, ma affermato con determinazione che, senza la garanzia di risorse economiche sufficienti sarà impossibile chiudere alcun accordo. Pur apprezzando lo sforzo dichiarato dal Presidente per il reperimento dei fondi necessari, non possiamo firmare cambiali in bianco a nessuno!!!

Sulla base di quest’ultima considerazione, diamo continuità e forza alle iniziative di protesta in corso, con le manifestazioni del 6 e del 10 ottobre 2008.
In assenza di sviluppi positivi della vertenza, la proclamazione dello sciopero sarà una delle prime iniziative che ci porterà a chiudere le sedi dell’INPS nei primi mesi del 2009.
Roma, 2 ottobre 2008 

    F.P. CGIL INPS                 CISL FP INPS               UIL PA INPS          FIALP-CISAL INPS
f.to Oreste CIARROCCHI   f.to Giorgio ALLEGRINI   f.to Adriano PETRICCA   f.to Michele DI LULLO

 
 

 

NEWS

Avvio in salita del contratto dei medici, atto di indirizzo inaccettabile

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

 
Lunedì 22 dicembre 2008 alle 15.30 presso l’Aran si avvieranno formalmente le trattative per il rinnovo del biennio economico 2008-2009 della dirigenza medico veterinaria.

E’ una trattativa che si avvia in salita, a fronte del Protocollo Brunetta non firmato dalla FPCGIL che stanzia solo il 3,2% di aumento.

Si tratta di una cifra insufficiente che non copre neanche l’inflazione del solo 2008 e la situazione è ancora peggiore con un inaccettabile atto di indirizzo che vuole destinare lo 0,5% del già basso aumento alla produttività e togliere dalla disponibilità dei fondi contrattuali le risorse della RIA (Retribuzione Individuale di Anzianità), lasciate dai medici e dai veterinari che vanno in pensione.

La FPCGIL già non ha firmato il Protocollo Brunetta, contro il quale sta raccogliendo le firme per un referendum, e neanche il contratto degli statali. La FPCGIL Medici ha già scioperato contro questa proposta contrattuale e da lunedì continuerà a battersi anche all’Aran per ottenere più risorse e per salvaguardare i diritti dei dirigenti medici e veterinari.

Vogliamo aiutare il Paese

 

Nei primi due mesi dell’anno le richieste di indennità di disoccupazione sono aumentate di oltre il 46%.

Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS lo vedono quotidianamente che la crisi è scoppiata in maniera fragorosa e che questo è solo l’inizio.

Basta fare un giro nelle nostre sedi e vedere la ressa agli sportelli.
Migliaia di lavoratori si rivolgono a noi per poter continuare ad avere un sostegno che gli consenta di avere un minimo per poter andare avanti.

Ed ora, se mai ce ne fosse stato bisogno, emerge con estrema chiarezza quanto sordo è stato il Governo alle voci che si sono alzate da ogni singola sede rispetto ai danni che il 112, il susseguente protocollo Brunetta, il CCNL 2008/2009, la riforma del modello contrattuale e per ultima la legge di riforma della Pubblica Amministrazione, avrebbero creato non solo ai lavoratori della Pubblica Amministrazione ma soprattutto ai servizi che quotidianamente tali lavoratori rendono ai cittadini.

Il 46% di domande di disoccupazione in più (per il momento), la cassa integrazione in aumento esponenziale, le verifiche straordinarie sulle invalidità civili, a fronte di una carenza d organico di 4025 unità (dati al 31/12/2008 a cui vanno sommate le uscite di febbraio) e con il taglio delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e quindi a piani di miglioramento dei servizi quali-quantitativi, pari a circa 200 milioni di euro.

Continuano a destrutturare la Pubblica Amministrazione proprio quando la richiesta dei cittadini di tutela da parte dello Stato diventa più pressante.

O sono degli incapaci o lo scopo è quello di far fallire il pubblico per aprire la strada alle privatizzazioni.

Il Presidente lasci perdere le paranoie mediatiche di Brunetta su emoticons o sperimentazioni varie, qui siamo in piena emergenza e l’emergenza va affrontata subito.

Da subito vanno restituite le somme sottratte alla contrattazione integrativa, da subito si ottenga la possibilità di fare nuove assunzioni, da subito si apra il confronto sul tavolo nazionale sul CCNI 2006/2009, risorse disponibili per il CCNI 2009, piani produttività 2009 (con meno risorse e viste l’emergenze, non è possibile fare meglio e di più di quanto fatto nel 2008).

Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS vogliono dare risposte immediate alle esigenze dei cittadini ma vogliono risposte certe da parte dell’Amministrazione

Roma 11/03/2009
 
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 
 

Documento dell'Assemblea Nazionale – iscritti Fp Cgil

 

 
Di seguito il documento prodotto dall’assemblea nazionale degli iscritti alla FPCGIL della giustizia minorile.

 
p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale
Gianfranco Macigno


 
Coordinamento Nazionale
Giustizia Minorile

L’assemblea nazionale degli iscritti della FPCGIL della giustizia minorile esprime estrema preoccupazione e ferma contrarietà per le politiche espresse dal Governo in materia di giustizia minorile. I consistenti tagli effettuati sul bilancio 2009 e le proposte di riorganizzazione del Ministero della Giustizia ed in particolare del Dipartimento per la Giustizia Minorile, con la previsione del passaggio dei servizi minorili alle Direzioni Generali regionali od interregionali del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e dei Provveditorati regionali dell’Amministrazione penitenziaria per quanto attiene al comparto sicurezza, segnalano la chiara volontà di chiudere in via definitiva con l’autonomia e la specializzazione della giustizia minorile.

I tagli, forti ed indiscriminati, effettuati sul bilancio economico di programmazione 2009, mediamente oltre il 35%, non consentono il perseguimento dei fini istituzionali – che non sarebbero perseguibili anche qualora dovessero realmente realizzarsi le integrazioni previste in quota al fondo funzionamento giustizia – ed evidenziano, se ce ne fosse ancora bisogno, le condizioni di estrema difficoltà e criticità in cui si svolge il lavoro degli operatori della giustizia minorile nei servizi periferici: gli interventi ed i progetti destinati ai minorenni non vengono più programmati, ma ormai mendicati agli enti locali, alle fondazioni od alle organizzazioni caritatevoli. Anche nelle strutture residenziali – gli istituti penali, peraltro, sono ormai generalmente sovraffollati – si garantisce ai minori reclusi esclusivamente quanto necessario al sostentamento, anche quello, spesso, con grandi difficoltà.

La mancanza di una efficace politica di programmazione ed i continui tagli hanno influito negativamente anche sulla dotazione organica, in alcuni casi, basta guardare l’organico degli assistenti sociali, in maniera drammatica fino al punto di impoverire uno dei settori più sensibili e significativi dell’intervento della giustizia minorile: quello che si svolge in area penale esterna, cioè il segmento di gran lunga più rilevante dell’utenza della giustizia minorile. Altro caso emblematico è rappresentato dagli “operatori di vigilanza” che, da più di tre anni, attendono risposte chiare in merito alla definizione del profilo.

I servizi minorili rilevano quotidianamente la sempre maggiore complessità che attraversa il mondo adolescenziale, che va dalle difficoltà relazionali, alle doppie diagnosi, ai disturbi da policonsumo a situazioni collegate a problemi di identità sessuale.
Gli obiettivi istituzionali chiamano dunque gli USSM a responsabilità importanti, che partono dal processo penale per costruire con il ragazzo e la sua famiglia percorsi di crescita e maturazione alternativi, oltre che offrire opportunità di cui è privo il contesto di vita del giovane.
Viceversa, uno dei capitoli di spesa che ha visto diminuito maggiormente il suo budget, ridotto dal 70%all’87% in alcuni casi (vedesi carburante per auto di servizio) rispetto a quello già scarso del 2008, colpisce nello specifico la quasi totalità degli interventi che gli USSM devono mettere in atto nei confronti dei minori segnalati dall’Autorità Giudiziaria, limitando così gravemente una pluralità di azioni che incidono sulla qualità e sugli obiettivi degli interventi. Appare ormai indifferibile la copertura dei vuoti in organico degli assistenti sociali, anche mediante concorso pubblico e la riorganizzazione del lavoro negli Uffici di servizio sociale per minorenni, con il riconoscimento della specificità di un lavoro che si svolge prevalentemente all’esterno e quindi con la reintroduzione dell’indennità di missione e la stipula di una copertura assicurativa per il personale costretto ad utilizzare il veicolo personale per lo svolgimento del servizio.

Anche nei servizi residenziali la situazione non appare certo migliore. Oltre alle croniche carenze di personale registrate nell’area amministrativo-contabile, a cui si sopperisce impropriamente facendo ricorso al personale educativo e/o di polizia penitenziaria, si rileva un crescente assottigliarsi delle figure educative.
In talune strutture, in particolare, questa condizione assume i caratteri di una vera e propria emergenza a cui il Ministero pare non intenzionato a farvi fronte, nonostante si sia concluso un concorso per 80 posti di educatori sulla cui immissione in ruolo non vi sono tempi certi e soprattutto brevi.

Tutto ciò non è più tollerabile! Perché riduce l’efficacia di un servizio pubblico che produce prevenzione, tentando di impedire alle fasce adolescenziali più deboli di essere inserite stabilmente in percorsi criminali. Non è più tollerabile perché si stanno depauperando conoscenze specifiche costruite in anni di formazione e lavoro sul territorio. Non è più tollerabile perché nei fatti si sta impedendo ai lavoratori di operare efficacemente, mortificando la possibilità di agire i necessari livelli di professionalità.

Noi non ci stiamo e chiediamo:

* che i principi, anche culturali, che hanno caratterizzato la giustizia minorile in Italia, rendendola un modello per gli altri paesi europei, tornino nuovamente ad essere il riferimento per le scelte politiche ed amministrative;
* che nel Dipartimento della giustizia minorile si ricominci a parlare di contenuti, che si individuino i problemi, quelli veri, che si affrontino e che, possibilmente, si risolvano, salvaguardando la specificità, l’autonomia, la specializzazione del settore e la professionalità di lavoratori della giustizia minorile, nell’interesse dei cittadini.

Una professionalità mortificata, al pari di quella di tutti i lavoratori della giustizia, anche nel recente accordo sul FUA 2008, non sottoscritto dalla nostra sigla, nel quale è stato palesemente disatteso il CCNL 2006-2009, che prevede un 20% di risorse da destinare alla contrattazione decentrata, senza considerare inoltre l’ingiusta cancellazione dell’indennità di sostituzione per coloro che svolgono funzioni vicarie delle direzioni dei servizi.

L’assemblea ha riscontrato che gli interventi dei livelli politici ed amministrativi responsabili della giustizia minorile sono allo stato del tutto insufficienti ed inadeguati . Peraltro, il Ministro, seppur più volte sollecitato, non ha ancora ritenuto di dover incontrare i sindacati del settore .

La stessa direzione amministrativa, dopo aver suscitato al suo insediamento forti aspettative in ordine allo sviluppo di relazioni sindacati stabili e corrette, ha finito per assumere i soliti atteggiamenti dilatatori, disconoscendo, nella sostanza, il ruolo ed il contributo che le organizzazioni sindacali potrebbero giocare per il rilancio della giustizia minorile.

La tutela del servizio pubblico, la tutela della professionalità e della dignità dei lavoratori impongono la messa in atto di iniziative forti di mobilitazione e l’avvio di un’approfondita discussione tra tutti i lavoratori in tutti i posti di lavoro:

* per rendere esigibili i diritti dei lavoratori, il primo dei quali è quello di fornire livelli di intervento adeguati alla professionalità posseduta, ma anche quelli economici, considerato che per garantire gli interventi in molti casi i lavoratori anticipando le spese, finendo per diventare creditori dell’amministrazione;
* per rendere pubblici i problemi e la condizione in cui si trova la giustizia minorile, sensibilizzare gli organismi parlamentari, i partiti, la magistratura, il mondo dell’associazionismo, del privato sociale e soprattutto i cittadini, sui guasti che una politica scellerata sta producendo nel sistema giustizia minorile .

L’assemblea nazionale degli iscritti della FPCGIL giustizia minorile considerate le condizioni in cui si trovano i servizi periferici, viste le proposte di riorganizzazione del Ministero della Giustizia presentate ai sindacati dichiara lo stato di agitazione del personale per la salvaguardia dell’integrità dell’autonomia del Dipartimento per la Giustizia Minorile e la tutela della specificità professionale.

Roma, 23 aprile 2009

 
 
 

Depositati in Cassazione i 3 quesiti referendari per l'acqua pubblica

Il diritto alla salute non può prescindere dalla difesa dei beni comuni essenziali, a partire dall’acqua pubblica, quale diritto universale.

Per queste ragioni la FPCGIL Medici, con tutta la FPCGIL e la CGIL, sostiene l’iniziativa referendaria “L’acqua non si vende”.

La campagna della raccolta delle firme per i 3 quesiti referendari terminerà entro il 24 luglio, con l’obiettivo di superare in modo significativo il traguardo delle 500.000 firme necessarie per l’indizione dei referendum l’anno prossimo.

Per informazioni vai su www.acquabenecomune.org  

 

Sul reintegro degli operai di Melfi la Fiat attacca i diritti di tutti i lavoratori La Fp-Cgil Nazionale sostiene i lavoratori e la Fiom. Comunicato stampa Segreteria Fp Cgil Nazionale

La decisione dei vertici Fiat di non eseguire il reintegro dei tre operai dello stabilimento di Melfi, così come disposto dal Giudice del Lavoro, rappresenta ‘ennesima inaccettabile prevaricazione. Questo atto intimidatorio si aggiunge alla costante messa in discussione delle regole nelle relazioni sindacali, e attraverso questo dei diritti dei lavoratori, primi tra tutti il diritto al contratto collettivo nazionale di lavoro e al rispetto dello Statuto dei Lavoratori. È ormai chiaro che il disegno complessivo dei vertici del Lingotto è quello di operare attraverso costanti forzature e atti di negazione dei diritti una mutazione nel sistema delle relazioni sindacali e delle tutele del lavoro.

Queste scelte vengono fatte sulla pelle dei lavoratori e con il preciso intento di intimidire e delegittimare la Fiom, che si sta opponendo a questa deriva con tutte le proprie forze.

La Segreteria Nazionale della Funzione Pubblica Cgil sostiene la battaglia della Fiom in difesa della legalità e dei diritti degli operai metalmeccanici, che oggi qualcuno vuole far apparire come una battaglia di trincea, ma che parla a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato. Una battaglia di civiltà e di democrazia.

Roma, 24 Agosto 2010

 

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