La FPCGIL Medici, con la Cgil e l’Auser di Cosenza hanno promosso un ambulatorio medico senza confini, che si rivolge principalmente ai migranti senza tutela sanitaria (ma sarà aperto a tutti i cittadini).
CCNI: PROGRESSIONI ECONOMICHE LA FP CGIL HA FIRMATO L’ACCORDO
La FP CGIL ha firmato l’accordo del 3 novembre u.s. sulle progressioni economiche (appena il file sarà disponibile lo invieremo).
Questa O.S. ha firmato l’accordo perché, alla fine di una lunga trattativa, nel merito (come sempre le nostre scelte sono solo sui contenuti e sul merito) ha valutato positivamente l’intesa raggiunta in quanto nettamente migliorativo per le risorse disponibili per le progressioni economiche, radicalmente modificato nei punti chiave rispetto all’Ipotesi precedente e perché i tempi dell’avvio delle procedure diventano certi e di conseguenza l’accordo diventa esigibile.
Inoltre la FP CGIL sottolinea che, nel presente accordo nazionale, avente ad oggetto lo sviluppo economico all’interno delle aree, le progressioni economiche verranno realizzate in base ai criteri ed in conformità al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri (come da nota a verbale allegata all’accordo).
Ritornando al merito ci teniamo a mettere in risalto che questa O.S. è stata promotrice dei miglioramenti che nel corso delle varie trattative sono stati realizzati e nello specifico: le scelte di portare la decorrenza per l’area III (ex area C) dal 1° gennaio 2011 al 1° gennaio 2010, di modificare il sistema di punteggio sulle competenze professionali (non c’è più la “valutazione”, farraginosa e discrezionale, contrastata dalla FP CGIL in ogni istanza e contrattazione) e soprattutto di portare le risorse da 4.400.000 a 11.810.000 euro per dare più possibilità di progressioni economiche di carriera ai lavoratori del Ministero (vedere i comunicati precedenti).
Inoltre, questa O.S., ha ottenuto che nell’accordo non ci fosse più il passaggio, che recitava “le progressioni sono realizzate nel rispetto della sequenza indicata nel CCNI 25 marzo 2010, paragrafo 3.a” (vedi anche riallineamento), perché se permaneva la sequenza le procedure non si sarebbero potute avviare entro il 31 dicembre 2010, così come previsto dal D.L. 78/2010 (manovra economica del Governo oggi L. 122/2010) e di conseguenza anche questo accordo non sarebbe stato esigibile (vedi comunicati precedenti).
Rimane ancora sospesa questa domanda che a tutt’oggi oggi non ha avuto risposta: se il CCNI firmato dall’Amministrazione, da CISL FP e da UIL PA solo pochi mesi fa era così perfetto che necessità c’era di “riattualizzarlo”?
Questa O.S. ritiene questo accordo un buon punto di partenza, ma nel contempo riafferma la necessità di mettere in calendario, nel più breve tempo possibile, incontri tra le OO.SS. e l’Amministrazione su mobilità, orario di lavoro, copertura assicurativa per la responsabilità civile e rivisitazione del “sistema FUA”.
Infine ci preme ribadire che la FP CGIL si è sempre assunta la “responsabilità” di firmare o non firmare gli accordi in base ad una valutazione di merito nell’esclusivo interesse ed a tutela dei lavoratori che orgogliosamente rappresenta.
Roma, 8 novembre 2010
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
P.s.: Alla O.S. INTESA/UGL chiediamo: come possono solo pensare di arrogarsi la “capacità di modificare” degli accordi senza aver quasi mai partecipato alla contrattazione e non essendo presenti neanche nell’ultimo incontro del 3 novembre u.s.? Hanno almeno mai letto gli accordi sottoscritti dall’Amministrazione, da CISL FP e da UIL PA? Hanno almeno capito la differenza tra “sistema di valutazione” (mai entrato in vigore) e “sistema premiante FUA”?
Per quanto ci riguarda proprio perché abbiamo compreso la portata negativa di quegli accordi li abbiamo contrastati sin dall’inizio a tutti i livelli di contrattazione e su tutto il territorio (vedi i comunicati precedenti).
Roma, 01 febbraio 2007
Al Ministro della salute
Sen. Livia Turco
per il tramite del Capo di Gabinetto
Al Sottosegretario On. Zucchelli
Al dott. Giuseppe Celotto
Direttore Generale della D.G. P.O.B.
All’Ufficio Relazioni Sindacali
La scrivente O.S. lamenta la situazione venutasi a creare a seguito della unilaterale e incomprensibile, da parte dell’Amministrazione, sospensione dei lavori previsti nel Protocollo d’intesa sottoscritto il 12 dicembre 2006.
Detti lavori dovevano concludersi entro il 31 gennaio 2007 e vedevano come impegno prioritario l’avvio di un apposito negoziato per definire i criteri e le procedure di conferimento degli incarichi ai dirigenti delle professionalità sanitarie, ai sensi dell’articolo 80 del CCNL Area I, adottare il regolamento con uno specifico DM, per arrivare all’abrogazione del DM 17 maggio 2001 concernente gli incarichi dei dirigenti di ex I livello a decorrere dal 1° febbraio 2007.
Pertanto si richiede l’immediata convocazione di un incontro con il Ministro della salute, per sbloccare una situazione che conferma le pessime relazioni sindacali più volte rappresentate da questa O.S. e che credevamo superate.
Cordiali saluti.
FP CGIL
IL COORDINATORE NAZIONALE
DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Verbale d’intesa – Benefici di natura assistenziale e sociale a favore del personale dipendente – ripartizione delle somme residuate dallo stanziamento previsto per l’anno 2006
Verbale d’intesa – Benefici di natura assistenziale e sociale a favore del personale dipendente – Ripartizione dello stanziamento di euro 6.346.000,00 previsto sul capitolo 397 tra i vari interventi per l’anno 2007
FP CGIL DIFESA CISL FP-DIFESA UILPA DIFESA FLP DIFESA
Al Presidente della 1^
Commissione Permanente Affari Costituzionali del Senato
SEN. VIZZINI Carlo
Le scriventi OO.SS. chiedono alla S.V. On.le un’audizione presso la Commissione da Lei presieduta in ordine all’emendamento 26.0.1 al disegno di legge AS 1167.
Roma, 24 marzo 2009
FP CGIL DIFESA CISL FP-DIFESA UILPA DIFESA FLP DIFESA
Noemi Manca Giuliano Caffarata Sandro Colombi Giancarlo Pittelli
In una sua recente dichiarazione il Ministro Alfano ha affermato di aver affrontato, con una deroga al blocco delle assunzioni nel pubblico
impiego previsto nella manovra, il problema della grave scopertura degli organici della magistratura.
Ha fatto bene il Ministro Alfano e per una volta siamo d’accordo con lui. Tuttavia non possiamo fare a meno di domandarci come farà a migliorare la situazione della giustizia se questi 250 magistrati non saranno affiancati da un numero consistente di cancellieri, ufficiali giudiziari, operatori etc.
La situazione delle scoperture organiche del personale giudiziario è gravissima e con la finanziaria subirà un colpo letale. Il blocco del turn-over impedirà che le migliaia di lavoratori che andranno in pensione nei prossimi anni vengano rimpiazzati: gli uffici giudiziari sono a rischio chiusura per una progressiva desertificazione.
Signor Ministro, prima di rilasciare dichiarazioni a effetto ci pensi due volte. Potrebbe essere contraddetto dalla sue stesse azioni.
Roma, 15 Luglio 2010
Ministro Tremonti: un lusso, una roba che non possiamo permetterci
In questa calda estate in cui il dibattito e i temi della politica sono stati di uno squallore e di un livello che definire mediocre è il minimo che si possa fare, qualche sera fa abbiamo dovuto fare i conti con un’ultima “perla” del SuperMinistro Tremonti nel corso di una manifestazione della Lega in Provincia di Bergamo.
Se abbiamo ritenute squallide le notizie che hanno trovato spazio, in questi giorni, nelle prime pagine di tutti i quotidiani e televisioni italiani – dagli scambi di accuse piene di insulti fra componenti della maggioranza di Governo alle colorite affermazioni di Bossi in canottiera “padana”, dai continui strappi istituzionali di esponenti del Centrodestra nei confronti del Capo dello Stato fino alla stucchevole vicenda dell’acquisto e del relativo arredo dell’immobile di Montecarlo (tutte questioni molto vicine ai problemi reali della gente comune …???) – certamente di ben altro valore e gravità è quanto affermato dal Ministro Tremonti.
Dall’alto del suo smisurato egocentrismo e con quel tono “cattedratico” che caratterizza ogni suo intervento, ha pensato bene di definire la legge 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro “un lusso, una roba che non possiamo permetterci”. Affermazione non solo gravissima, e già il termine “roba” fa capire quale dignità ha quella legge per il Ministro, ma oltremodo cinica e intempestiva visto che nella stessa giornata erano accaduti gravissimi incidenti sul lavoro che sono costati la vita a tre lavoratori e il ferimento di altri.
L’intervento è tanto più inquietante perchè oltre a non riconoscere che attraverso le norme contenute nella legge 626 negli ultimi anni c’è stata, pur tenendo conto della riduzione degli occupati a causa della crisi economica, una costante riduzione degli infortuni e dei morti nei luoghi di lavoro, individua in questa normativa una delle cause che contribuiscono a frenare lo sviluppo delle aziende, facendo riferimento ai suoi “adempimenti burocratici”.
Viene avvalorato, secondo noi in maniera indecente, un principio secondo il quale la sicurezza, l’incolumità e la vita dei lavoratori nelle aziende debbano essere subordinate alle esigenze dell’economia e delle imprese.
Sta passando una filosofia attraverso la quale si identifica nel lavoro l’unico valore mentre i diritti e la dignità dei lavoratori non sono altro che retaggio di un vecchio mondo, una vecchia cultura oramai fuori dal tempo e non in linea con le esigenze di un’economia globalizzata.
In poche parole, per essere competitivi sul mercato globale bisogna colpire drasticamente tutele, diritti e salari dei lavoratori cercando di allineare così il costo del lavoro quanto più possibile a quello dei Paesi emergenti (Cina, Asia, ecc.) che, secondo il pensiero “liberale” ricorrente, proprio per il loro basso costo di produzione hanno livelli di crescita eccezionali.
Tornando all’intervento del Ministro Tremonti, bene ha fatto il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inail a prendere duramente posizione contro quelle affermazioni definendo le morti sul lavoro, quelle sì, un lusso inaccettabile.
E’ una filosofia non molto diversa da ciò che è presente nella vertenza FIAT.
Anche in quella realtà si stanno modificando i termini di una corretta dialettica nelle relazioni industriali. Si sta ipotizzando, ed è quello che probabilmente avverrà intanto a Pomigliano, di disdettare il CCNL dei Metalmeccanici per applicarne, in deroga, un altro – specifico per il settore auto – alle condizioni dettate, di fatto, unilateralmente dall’azienda dove, in nome della competitività e della produttività della Fiat, si riducono pesantemente anche diritti costituzionalmente garantiti. Cercare di contrapporre, in una drammatica alternativa, lavoro e diritti non crediamo rappresenti la soluzione a problemi che, invece, vanno affrontati ribaltandone completamente l’approccio. Non basta camuffare questa operazione sotto lo slogan di un nuovo “Patto sociale” oppure enunciare che oggi, al mutare veloce delle condizioni socio-economiche, non c’è più lotta di classe, così come ha fatto Marchionne al Meeting di Rimini per capire che invece è in atto un profondo attacco ai soggetti più deboli della società su cui viene scaricato il peso più pesante della crisi di questa economia globalizzata. Come si può parlare di nuovo Patto sociale se aumenta sempre più il divario fra chi è ricco e chi è povero e come si può negare una lotta di classe quando l’Amministratore delegato della Fiat Marchionne guadagna 435 volte in più di un operaio della stessa azienda?
Riequilibrare queste disuguaglianze e garantire i diritti sono le sfide da affrontare; questo è un impegno che ci coinvolge tutti se vogliamo provare a consegnare alle nuove generazioni una società più giusta, più equa e quindi più libera e democratica.
Roma, 31 agosto 2010
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Ordine del giorno presentato all’assemblea dei lavoratori giudiziari del 20/10/2010
I lavoratori giudiziari degli Uffici giudicanti di Piacenza e del distretto (Tribunale Unep e G.d.P.) riuniti in assemblea, a seguito della comunicazione da parte della Corte di Appello di Bologna, di operare un trasferimento d’Ufficio di personale appartenente al profilo professionale del Funzionario Giudiziario F1, presso l’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia,
chiedono
la sospensione di tale provvedimento e nel frattempo che siano messi in atto tutti i percorsi alternativi, previsti dall’accordo sulla mobilità interna del personale giudiziario, firmato il 27/03/2007.
Danno mandato alle OO.SS. di rappresentare tali istanze presso la Corte di Appello di Bologna.
Allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ripercussioni legate al trasferimento d’Ufficio in termini di riduzione dei servizi e aumento ulteriore dei carichi di lavoro
decidono
di indire mezz’ora al giorno di assemblea fuori sede nella settimana che va dal 25 al 29 ottobre
Approvato all’unanimità
L’EVOLUZIONE DELLA UILPA INPS
(da Jago a Pinocchio)
La UILPA INPS nel suo comunicato del 15 febbraio, nel tentativo di santificare l’accordo del 4 febbraio non perde occasione per attribuire alla CGIL una nota a verbale, dell’accordo stesso, totalmente falsa.
Se voleva essere una battuta o un’operazione satirica non si è capita affatto.
Per quel che riguarda l’intesa del 4 febbraio lasciamo l’interpretazione autentica al ministro Brunetta che per comodità vi alleghiamo.
Per quanto riguarda le battaglie della CGIL il giudizio lo lasciamo ai lavoratori, da quelli di Pomigliano a quelli dell’INPS.
Battaglie incentrate sui diritti e sulla dignità dei lavoratori che a differenza di altri noi non consideriamo mercenari.
Disgustosa caduta di stile da parte della UIL INPS, anzi, vogliamo specificare meglio, da parte del coordinatore generale UILPA INPS, gli iscritti UIL, per quanto ci riguarda, meritano tutto il nostro rispetto.
Un atteggiamento incomprensibile da parte di chi, fino a qualche settimana fa, era al nostro fianco in un movimento unitario nato e cresciuto dalla volontà delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS.
Dovremmo forse pensare, che era quello un atteggiamento volutamente opportunistico e teso esclusivamente a fermare l’emorragia di iscritti dovuta al collaborazionismo con brunetta e le sue riforme?
Dovremmo forse pensare che la UILPA INPS si muove alla stregua di quei pesci che seguono lo squalo al fine di riuscire a strappare qualche boccone del lavoro fatto da altri?
La valutazione la lasciamo a voi, noi non abbiamo né la presunzione né la capacità di entrare nella testa del coordinatore della UIL (ci vorrebbe uno speleologo), noi continuiamo a fare le nostre battaglie nell’esclusivo interesse dei lavoratori fregandocene di chi al momento governa o meno e cercando di entrare sempre e solo nel merito delle questioni.
Valutate voi se la politica collaborazionista, dal 2008 a oggi, di alcune OO.SS. ha migliorato la vostra vita lavorativa.
A noi sembra che la sottoscrizione di questi accordi ultimamente viene pontificata con una sola espressione: “accontentiamoci… poteva andarci peggio”… il fatto è che al peggio non vi è mai fine e ce ne stiamo accorgendo.
Roma 18 febbraio 2011
p. il Coordinamento Nazionale
FPCGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Comunicato unitario
C’E’ GRANDE DISORDINE… e noi vorremmo provare a rimettere le cose a posto.
Alle lavoratrici e ai lavoratori delle Agenzie Fiscali
Formalizzata dalla nostra O.S. la richiesta di tavolo separato rispetto alla O.S. Intesa.
Di seguito il testo di un comunicato unitario, scaturito dall’incontro avvenuto nella serata di ieri, circa l’avvio delle trattative per l’attuazione degli istituti previsti dagli art. 17 e 18 del CCNI di Agenzia.
Vi comunichiamo inoltre che in apertura di riunione abbiamo richiesto alla Amministrazione l’attivazione di un tavolo separato di confronto rispetto alla organizzazione sindacale Intesa.
Tale decisione si è resa inevitabile dopo l’ultimo pretestuoso e offensivo attacco rivolto alla nostra organizzazione da questo sindacato circa la posizione, da noi più volte espressa presso l’Aran, in merito alla non partecipazione della nostra sigla ad interpretazioni autentiche, su materie contrattuali, derivanti da cause in corso, stante la verificata impossibilità di raggiungere intese in quella sede.
Circostanza in quest’ultimo caso aggravata dal fatto che l’argomento in questione fosse oggetto di riserva di legge.
Tutte le altre OO.SS. presenti al tavolo, preso atto delle nostre motivazioni, hanno scelto di associarsi alla nostra iniziativa isolando la O.S. intesa che ha proseguito il confronto in maniera separata.
Riteniamo importante che un certo modo di fare sindacato venga stigmatizzato in maniera coerente da tutte le OO.SS., infatti la distorsione sistematica dei fatti e l’uso di terminologie offensive della dignità e del ruolo delle OO.SS. non devono trovare spazio alcuno, da parte di chiunque, pena un inaccettabile imbarbarimento del confronto politico.
Nell’invitare quindi le nostre strutture ad adeguare i propri comportamenti presso i vari tavoli di trattative invitiamo i lavoratori alla lettura del comunicato diffuso nel merito dal segretario nazionale di comparto Alfredo Garzi.
Roma, 13 febbraio 2007
p. la FP CGIL
Agenzia delle Entrate
Il Coordinatore Nazionale
Carlo Cielo
FP CGIL ACI FP CISL ACI UIL PA ACI ACP CISAL ACI RdB P.I. ACI ASDACI
A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
Si fa seguito alle varie informazioni diffuse nella mattinata, per comunicarvi che alle ore 13.05 i lavori parlamentari di esame del ddl 2272/bis A si sono interrotti con la votazione dell’articolo 49. La votazione degli articoli del titolo IV relativi all’abolizione del P.R.A. ed alla situazione del personale dell’ACI, saranno oggetto di esame il giorno 12/06/07.
Ciò premesso si ricorda che la X Commissione Attività Produttive, su proposta del Comitato dei Nove (il Comitato ristretto composto da membri della Commissione), ha deliberato di proporre all’Aula lo stralcio dell’intero titolo IV con il trasferimento alla competente IX Commissione Trasporti.
Tale posizione ufficiale è stata accompagnata da formali dichiarazioni del relatore e di esponenti dei diversi gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione, riprese da tutte le principali agenzie di stampa.
A questo punto riteniamo che il primo obiettivo che ci eravamo prefissi sia ormai in dirittura di arrivo; ciononostante, fino alla conclusione ufficiale dell’iter parlamentare, dobbiamo mantenere alto il livello di attenzione e pertanto il presidio presso Montecitorio proseguirà anche nella giornata di martedì 12/06/07 unitamente alle altre iniziative attualmente in corso.
Mentre in questi giorni eravamo impegnati nella mobilitazione in Piazza Montecitorio, le lavoratrici e i lavoratori della Sede Centrale e le OO.SS. hanno dato vita anche ad una manifestazione in occasione della riunione del Comitato Esecutivo del giorno 5 giugno u.s. L’obiettivo della protesta era di ottenere una chiara e precisa presa di posizione da parte del Comitato rispetto alla richiesta di dimissioni del Presidente Lucchesi già inoltrata dalle scriventi e sostenuta dai lavoratori ACI.
Al termine di una giornata concitata condotta su due trincee, i componenti del Comitato Esecutivo e il Segretario Generale sono stati costretti dalla forte pressione dei lavoratori ad esplicitare la loro richiesta di dimissioni al Presidente, il quale ha però replicato che tale richiesta, non provenendo dall’Assemblea organo statutario competente, non poteva essere accolta.
Abbiamo avuto notizia che oggi Lucchesi ha rinviato l’assemblea che aveva già indetto per il 12 giugno p.v.
Le sedi che vorranno essere presenti presso il presidio a sostegno della mobilitazione che fin dalla scorsa settimana ha visto impegnati le lavoratrici e i lavoratori del PRA di Roma e della Sede Centrale, insieme al personale di ACIInformatica, potranno autonomamente organizzarsi.
Continueremo a tenervi informati su tutti gli eventuali sviluppi della vicenda.
Roma, 7 giugno 2007
FP CGIL ACI
FP CISL ACI
UIL PA ACI
ACP CISAL ACI
RdB P.I. ACI
ASDACI
D. Priami
M. Semprini
S. Pagani
L. De Santi
R. Sirano
V. Pensa
Roma, 1 agosto 2007
Verbale dell’incontro tenutosi ieri presso il Dipartimento della Giustizia Minorile