Lettera al Ministro Alfano sul progetto "Patto Calabria Sicura"

Ex MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
 
30 OTTOBRE – SCIOPERO DELLA SCUOLA

 
Roma, 29/10/2008

Al Ministro della Giustizia
Angelino Alfano

Al Sottosegretario di Stato
Giacomo Caliendo

Abbiamo appreso che, nell’ambito del progetto “Patto Calabria Sicura”, come da noi paventato in due precedenti note, congiuntamente alla Segreteria della FPCGIL Calabria, si è proceduto all’espletamento della gara informale per l’individuazione dell’Agenzia a cui affidare il servizio di somministrazione di lavoro a tempo determinato, per gli uffici giudiziari di Lamezia Terme, Palmi, Locri, Catanzaro e Reggio Calabria.
Ciò significa che in questi uffici verranno assunti lavoratori a tempo determinato forniti da un’agenzia interinale. Quindi lavoratori che hanno obblighi solo nei confronti di un datore di lavoro privato, con le conseguenze che ne potrebbero derivare per la sicurezza, in zone tristemente note per l’alto tasso di criminalità.
Questa azione è la dimostrazione che si vuole procedere ad una esternalizzazione del servizio in violazione, ancora una volta, delle norme contrattuali, poiché ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna convocazione per discutere di questo progetto che ci trova, comunque, fermamente contrari.
Le dichiarazioni sulla razionalizzazione del personale della giustizia del Ministro Brunetta sono solo uno specchietto per le allodole, questo modo di gestire la giustizia mette in pericolo l’azione di molti magistrati che operano in prima linea nella Regione Calabria.
Ciò è inaccettabile.

        La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria

               Nicoletta Grieco

 

 
 

Giustizia: lettera aperta agli operatori dell'informazione del Segretario Nazionale FP CGIL Antonio Crispi

Al ministero della giustizia spariranno fra pochi giorni 7903 cancellieri e 1678 ufficiali giudiziari. Fra pochi giorni, anche se il Parlamento lo ignora, si realizzerà da parte del Ministro Alfano una riforma straordinaria della giustizia che renderà il processo non breve, ma brevissimo.

Possibile, cari amici della carta stampata, delle radio e delle televisioni, che la sparizione di funzioni delicatissime per il funzionamento dell’apparato giudiziario non rappresenti una occasione per capire il motivo per cui i processi, a cominciare da quelli civili, durino così tanto, e perché le sedi giudiziarie saranno costrette a chiudere?

Al Ministero della Giustizia un accordo fra il ministro Alfano e due sindacati ridurrà gli uffici giudiziari a un ammasso di macerie, non si potranno svolgere le attività che oggi sono garantite e i primi a subirne le conseguenze saranno i cittadini e, fra i cittadini, quelli meno garantiti .

E’ importante il dibattito sulle riforme, è decisivo che la magistratura rimanga indipendente dal potere politico, ma una magistratura indipendente che per mancanza di mezzi non possa celebrare i processi è comunque senza forza.

E’ importante il processo penale, così importante che sono anni che si discute su alcuni processi particolari, ma è importante anche il processo civile: il recupero dei crediti, ad esempio, in certe zone del paese se non lo fanno gli ufficiali giudiziari lo fa la malavita.

Ebbene cari amici che svolgete un ruolo insostituibile nella democrazia, cosa devono fare i lavoratori dell’organizzazione giudiziaria per far giungere l’allarme? Aspettate che un altro tetto sia occupato o azioni eclatanti?

Se continua così, certamente non mancheranno.

Roma, 23 febbraio 2010
 

Comunicato

TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

“Il recupero riguarda solo le leggi speciali per Il 2009. Rimane confermato Il taglio del 10%, permanente, sul salario accessorio dei Fondi contrattuali, così come si conferma Il taglio del 20%, anch’esso permanente, delle leggi speciali.” Così la FP CGIL ha scritto all’indomani del decreto che secondo CISL e UIL avrebbe dovuto restituire quanto tagliato dai fondi per la contrattazione negli Enti.

Sino all’ultimo abbiamo sperato di essere stati pessimisti, purtroppo la realtà si è imposta nella sua dimensione difficilmente interpretabile: il salario dei lavoratori dell’INAIL si è ridotto di circa 1.000 euro medi annui nel solo 2009 e nel 2010 si replica aggiungendo riduzione a riduzione.

CISL e UIL annaspano alla ricerca delle promesse perdute nei meandri della finanza pubblica ed i lavoratori dell’INAIL scoprono nel cedolino di aprile la consistenza del taglio al loro salario.

Abbiamo rispetto per quanti in buona fede hanno creduto che una promessa dipinta come una certezza potesse come per incanto trasformarsi in fatti concreti; per questo ci limitiamo ad evidenziare che quando si tratta di salario e delle condizioni di lavoro delle persone contano solo i fatti, perché le spese delle famiglie si basano sul salario reale e non su quello virtuale, sulla sostanza e non sull’immagine!

Sarebbe auspicabile, soprattutto da parte della CISL che ancora oggi sulla vicenda continua a mantenere un comportamento demagogico e strumentale, ammettere definitivamente che le scelte operate dal Governo e dal Ministro Brunetta e dalla stessa CISL sempre difese e sostenute si sono rilevate del tutto inadeguate e sbagliate; crediamo che una corretta e onesta presa d’atto di quanto fallimentare sia stato quell’abbraccio possa essere anche una buona premessa per il recupero di un percorso unitario.

Siamo contrariati da come si è conclusa la vicenda, pensiamo necessario che la FP CGIL ancora una volta sia chiamata a spendere sempre di più tutta la sua capacità organizzativa ed autorevolezza nel contrattare le condizioni di lavoro delle donne e degli uomini che lavorano anche in INAIL.

Diciamo a CISL e UIL che non ci sono alternative o scorciatoie politiche/partitiche per acquisire rappresentatività, c’è una sola strada quella del confronto costruttivo e della proposta condivisa da portare alla approvazione formale di tutti i lavoratori interessati.

Diciamo che la strada da loro perseguita porta, di concessione in concessione e di promessa in promessa, alla sconfitta del lavoro dipendente ed alla cancellazione di presidi importanti del sistema di sicurezza sociale ed anche ad aumentare lo stato di bisogno delle persone ad esclusivo vantaggio della dipendenza dal padrone di turno.

Diciamo loro di riscoprire insieme il bene dell’autonomia di pensiero e della proposta sindacale, con un unico vincolo: siano i lavoratori e le lavoratrici a stabilire chi li rappresenta e quale proposta ed accordo il Sindacato debba sottoscrivere.

Siamo convinti che tutto ciò avrebbe impedito questo silenzio di coloro che hanno sottoscritto gli accordi con il Governo perché le persone reali sanno distinguere un fatto da una promessa, siamo quindi certi che uno scenario quale quello che oggi constatiamo sarebbe stato ampiamente respinto al mittente.

Siamo convinti che insieme CGILCISLUIL possono battere la proposta del Governo perché inconsistente, inutilmente vessatoria nei confronti del lavoro pubblico, ma soprattutto perchè finalizzata a scardinare il sistema pubblico dei servizi.

Siamo per rilanciare una grande alleanza con l’opinione pubblica e con il mondo del lavoro in generale attorno al ruolo dei servizi pubblici. In questo quadro proponiamo di collocare la valutazione dell’importanza del servizio INAIL e la possibilità di apprezzare il merito collettivo ed individuale del personale che vi lavora. Non dobbiamo sottrarci a quanto proviene dai nostri posti di lavoro, dobbiamo costruire le ragioni dello stare insieme ponendo al centro delle nostre vertenze e delle nostre piattaforme i posti di lavoro ed i problemi dei lavoratori, per come questi li vivono e non per come ce li rappresenta il Governante di turno.

Purtroppo ogni volta che il Sindacato si è diviso a perderci sono stati i lavoratori, tutto il mondo del lavoro; questa occasione dimostra che la regola è tuttora valida e questo il Governo lo sa benissimo.

Riapriamo quindi unitariamente il confronto con il Governo per cancellare le leggi che impediscono la contrattazione e per ripristinare l’autonomia organizzativa degli Enti ed in questo quadro riaffermiamo l’importanza del servizio pubblico e pretendiamo insieme CGILCISLUIL la difesa del salario.

Oltre c’è il buio delle condizioni di vita e delle coscienze, c’è la progressiva negazione della dignità del lavoro: Pubblico e Privato.

Per questo proponiamo a CISL e UIL qui ed ora l’adozione di adeguate iniziative unitarie per ottenere la restituzione dal Governo e non dal Direttore Generale di quanto è stato sottratto dalle tasche dei lavoratori dell’INAIL in applicazione degli ultimi provvedimenti legislativi.

Roma, 26 aprile 2010

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL

Roberto Morelli

 
 

 

 

L'Amministrazione convoca le OO.SS.

 
 

 
 
Care compagne, cari compagni, care colleghe, cari colleghi,
l’Amministrazione risponde alle nostre sollecitazioni e ci convoca per il 30 giugno sui temi della mobilità e del part-time.
Speriamo che l’incontro porti a dei risultati.

 
FP CGIL NAZIONALE GIUSTIZIA
Nicoletta Grieco


 
 
 

Comunicato sui criteri di attribuzione degli incarichi di Direzione

Ai delegati ed eletti Fp Cgil Settore Giustizia Minorile 

Criteri di attribuzione degli incarichi di Direzione – cambio di profilo dei direttori reggenti degli istituti penali per minorenni. 

Nella giornata di ieri Il Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile ha incontrato le Organizzazioni sindacali per discutere la proposta avanzata dall’Amministrazione sui criteri di attribuzione degli incarichi di direzione dei servizi e sul cambio di profilo professionale degli educatori C3 che attualmente ricoprono il ruolo di direttori reggenti.
L’individuazione di criteri trasparenti per il conferimento degli incarichi di direzione dei servizi è un’esigenza che il personale della giustizia minorile ha posto nel corso di questi ultimi anni, anche a seguito delle nomine effettuate dal precedente Capo del Dipartimento che spesso sono risultate fortemente discrezionali ed in alcuni casi illegittime.
Desta sconcerto che l’Amministrazione a fronte del parere favorevole di quasi tutte le sigle sindacali presenti abbia deciso di non procedere alla firma dell’accordo, ritirando sostanzialmente la sua proposta. Siamo fermamente convinti che è interesse anche dell’Amministrazione individuare criteri di nomina trasparenti e condivisi con le organizzazioni sindacali e riteniamo che la proposta di procedere alle nomine attraverso interpelli regionali e nazionali possa essere accolta positivamente da tutti i lavoratori.
Non è stato possibile concordare una procedura per il passaggio di profilo degli educatori C3, attualmente direttori reggenti di istituto penale per minorenni. A tal proposito noi riteniamo che si sia creata una disparità tra il personale quando, alcuni anni fa, fu consentito ad alcuni direttori reggenti di cambiare profilo. Analogo provvedimento riteniamo debba essere preso per tutto il personale che a quella data ricopriva incarichi di reggenza negli istituti penali per minorenni.
In previsione di una possibile modifica del ruolo del Direttore di istituto penale per minorenni nel contratto integrativo abbiamo, inoltre, anticipato all’Amministrazione l’esigenza di caratterizzare il ruolo del Direttore di istituto penale per minorenni esaltandone le particolarità e le funzioni, che evidentemente sono diverse da quelle previste dall’analogo ruolo degli adulti.
Roma, 19 aprile 2007

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale
Gianfranco Macigno

Informativa D.M. 16 maggio 2007

 
 
 

Lettera al Sottosegretario su congedo straordinario per assistenza a portatori di handicap

Roma, 12 settembre 2007

Al Sottosegretario di Stato
Luigi Li Gotti

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli

Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia

Questa O.S. è a conoscenza di una interpretazione restrittiva da parte dell’Amministrazione dell’istituto del congedo straordinario per assistenza a portatori di handicap.
Tale istituto, regolato dal D. Lgs. n. 151 del 26.3.2001, prevede la possibilità per il lavoratore di usufruire di un congedo straordinario per assistenza a figli o a coniuge disabile, anche in modo frazionato, per un massimo di due anni nell’arco dell’attività lavorativa.
L’amministrazione, in base a una circolare INPS del 15 marzo 2001, non permette che il lavoratore che ha usufruito di un periodo di congedo straordinario, anche per un periodo limitato, in un mese, possa nello stesso mese usufruire dei permessi ex art. 33 della Legge 104. Per maggior chiarezza se un lavoratore usufruisce del congedo straordinario dal 1° al 7° giorno del mese non gli è concesso di usufruire dei 3 gg. ex art 33 neanche alla fine del mese, ad esempio dal 27° al 29° giorno, dopo che tra i due congedi è intercorso un intervallo nel quale ha prestato regolare servizio.
Questa interpretazione è riportata nella sola circolare INPS summenzionata e non risulta né nella norma, che recita infatti all’art. 42 comma 5 “durante il periodo di congedo entrambi i genitori non possono usufruire dei benefici di cui all’articolo 33 commi 1, 2 e 3 della legge 5 febbraio 1992, n° 104.”; né tantomeno nella circolare INPDAP, che è infatti l’istituto di riferimento dei lavoratori del comparto stato, che spiega ancora meglio “I periodi stessi sono, inoltre, incompatibili con la contemporanea fruizione dei permessi di cui alla legge 104/92, anche da parte dell’altro genitore”.
Chiarisce bene la circolare INPDAP che è la fruizione ‘contemporanea’ a non essere permessa, ciò per evitare che in caso di figlio disabile un genitore usufruisca del congedo straordinario e ‘contemporaneamente’ l’altro usufruisca dei permessi ex art. 33.
A sostegno di questa tesi c’è anche un parere dell’Aran che dice “Durante i periodi di congedo nessuno dei due genitori o affidatari o dei fratelli può fruire dei permessi giornalieri per l’assistenza ai portatori di handicap, di cui all’art. 33, comma 3, della legge n. 104 del 1992.”, e anche da questo si desume che è la ‘contemporaneità’ dei permessi di più di un affidatario che il legislatore vuole evitare.
Non si capisce perché la circolare INPS deduca, in maniera del tutto arbitraria, che non è possibile richiedere nell’ambito dello stesso mese permessi ex lege 104 se anche si è usufruito solo di pochi giorni di congedo straordinario e lo stesso si è interrotto, e quindi non si può parlare di contemporaneità, con la ripresa dell’attività lavorativa; non si capisce inoltre perché il Ministero della Giustizia prenda come riferimento una circolare INPS e non la circolare INPDAP, istituto invece che regola la copertura previdenziale dei dipendenti.
In considerazione del fatto che tale applicazione ha riflessi sulla vita dei lavoratori e dei loro familiari, chiediamo che venga rivista alla luce delle norme citate e con l’occasione, ribadiamo una urgente richiesta di incontro per discutere, oltre a questa materia, l’interpretazione dell’Amministrazione della Legge 104 in materia di mobilità del personale, come già richiesto in precedenti note.

Per la delegazione trattante Organizzazione Giudiziaria
Ministero della Giustizia FPCGIL

Nicoletta Grieco

Volantino Assemblea Nazionale del 10 ottobre

FP CGIL CISL FP UIL PA

VERTENZA PUBBLICO IMPIEGO

VENERDI’ 10 OTTOBRE 2008
ORE 11.00 – 13.00

PRESSO LA
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
Piazza Cavour (Roma)

ASSEMBLEA NAZIONALE
DEI LAVORATORI
DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
(Organizzazione Giudiziaria – DAP – Giustizia Minorile – Archivi Notarili)

 
 

Comunicato

 
A tutti i lavoratori e le lavoratrici Coni Servizi e Federazioni Sportive Nazionali

Come è evidente a tutti il CCNL del personale coni servizi e federazioni esplica i propri effetti positivi.
Tralasciamo per il momento gli effetti sulle regolarizzazioni del personale precario o sui contenuti economici che, di fronte all’accordo di ieri 30 ottobre 2008 fra governo e alcuni sindacati per 70 euro mensili per i contratti pubblici appaiono effettivamente straordinari, e concentriamoci sulla questione del passaggio alle federazioni sportive nazionali per il personale Coni Servizi.
Il contratto prevede certe scadenze per un passaggio volontario, queste scadenze sono messe in discussione da una ispezione dei Carabinieri per intermediazione irregolare di manodopera e, siccome la responsabilità penale e personale, dalle preoccupazioni legittime dei Presidenti Federali.
Ebbene, pare che i i presidenti federali direbbero ai loro dipendenti:indipendentemente da ciò che stabilisce il contratto se alla prossima scadenza utile non decidi di passare alla federazione io ti rimando indietro a Coni servizi.
Proprio qui sta il nodo, l’azione dei presidenti per svilupparsi deve violare il contratto.
Il contratto quindi rappresenta l’ostacolo ad una azione che altrimenti avrebbero già intrapreso.
E’ indubbio che senza il contratto tutti lavoratori sarebbero stati in condizioni di ben altra debolezza, infatti l’intermediazione irregolare di manodopera è preesistente al contratto e se l’ispezione dei carabinieri fosse arrivata prima della firma del contratto certamente avremmo avuto difficoltà straordinarie a strappare i tempi stabiliti dall’art. 30.
Senza il contratto e con l’ispezione dei carabinieri i presidenti di federazione avrebbero potuto porre il tema del passaggio alle loro dipendenze senza le garanzie che abbiamo stabilito e che loro hanno sottoscritto e avrebbero selezionato fra il personale distinguendo fra quelli che più gli andavano a genio rispetto ad altri meno accomodanti.
Noi sosteniamo che le garanzie e le date del contratto non si toccano, contemporaneamente riconosciamo che l’ispezione dei carabinieri rappresenta, soltanto per le scadenze ma non per le garanzie, un fatto nuovo e che dovrà essere considerato ma a partire dal 30 giugno del 2009 data di scadenza della proroga che deve essere richiesta da coni servizi e federazioni sportive nazionali, proprio in considerazione della particolare complessità della materia. Infine per il 30 giugno tutto il processo elettorale delle federazioni e del Coni sarà terminato e ogni singolo lavoratore e lavoratrice potrà con tutti gli elementi a disposizione assumere le proprie determinazioni.
Fuori di noi accadono cose impensabili e che ci aiutano a comprendere la situazione politica nella quale ci collochiamo, è stato presentato il 28 ottobre scorso sotto forma di emendamento all’A.C. 1441 un emendamento che costituisce “Difesa Servizi SpA” una società che potrà avvalersi del personale del Ministero della Difesa e che presenta analogie straordinarie con la più antica Coni Servizi SpA.
Come si vede la tendenza in atto è quella della privatizzazione e il mondo politico è composto di tanti soggetti che hanno una parola secondo la convenienza. Dove sono finiti tutti quei personaggi politici dell’attuale maggioranza governativa che volevano vederci chiaro in Coni servizi, dove sono finite le chiacchiere che hanno portato confusione e non chiarezza?
La divisione fra i lavoratori di coni servizi è stata alimentata da soggetti istituzionali del mondo politico e del mondo sportivo, diversamente collocati che pensavano di ottenerne vantaggi personali o di gruppetto, usando le giuste preoccupazioni dei lavoratori e delle lavoratrici come massa di manovra.
Noi manteniamo le nostre posizioni e ci opporremo a tutti i comportamenti che si collochino contro ciò che è stabilito dal contratto collettivo di lavoro e vogliamo che tutti gli istituti siano applicati a partire dalla contrattazione integrativa e dalla costituzione delle RSU per le quali chiederemo a tutte le organizzazioni firmatarie di approntare il relativo regolamento.
Roma, 31 ottobre 2008

Per FP CGIL Funzioni Centrali
             Cosimo Arnone

 

 
 

Federculture: siglata l'ipotesi di accordo Biennio 2008 – 2009. Comunicato di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL e Stefano Bianchi Comparto AA.LL.

Nel pomeriggio di oggi, dopo 18 mesi di trattative, è stato siglato il verbale di accordo per il rinnovo del CCNL Federculture.

In sintesi, l’ipotesi di accordo contiene:

Una revisione della classificazione, con significativi interventi per l’area della docenza, dei restauratori, dei sorveglianti museali, degli autisti e di altre professionalità, recuperando totalmente il lavoro svolto dalla precedente commissione paritetica;

un intervento su alcune parti normative del CCNL, come previsto dalla nuova legislazione ed alcune acquisizioni riguardanti istituti importanti come le ferie e il mantenimento in forza dei lavoratori in caso di cambio di appalto;

un incremento salariale, a partire dall’1/07/2009 pari ad € 77 mensile (categoria C2) ed ulteriori 5 euro uguali per tutti per 14 mensilità per finanziare progetti aziendali di produttività da sottoporre obbligatoriamente a contrattazione. Qualora la contrattazione non avesse luogo, la cifra verrà ugualmente corrisposta in misura uguale a tutti i lavoratori;

arretrati pari a € 38.5 medie mensili per il periodo compreso dall’1/01/2008 al 30/06/2009 da corrispondersi in un’unica soluzione forfetaria.

La data per la sigla di tutti gli allegati (profili professionali, testo definitivo del CCNL, ecc.) è stata fissata per il 7 luglio 2009, in modo da poter procedere, entro quella data, alla verifica con i lavoratori e le lavoratrici.
 
Di seguito pubblichiamo i testi PROVVISORI del Verbale di accordo e dei Profili Professionali; il testo del CCNL deve ancora essere sottoposto alla revisione per la correzione di eventuali errori tipografici e/o incongruenze che, nelle fasi concitate della sigla e data la mole del testo, possono essere sfuggite all’attenzione di tutti e una volta corretto sarà pubblicato.

Roma, 11 giugno 2009
  

50MILA PERSONE AD ATENE PER LO SCIOPERO GENERALE CHE HA PARALIZZATO LA GRECIA

Lo sciopero generale di ADEDY e GSEE (il quarto sciopero generale nel 2010) ha portato 50mila persone in piazza ad Atene (erano state oltre 100mila il 5 maggio quando ci furono i sanguinosi scontri che portarono alle morte di 3 persone). Lo sciopero ha comunque bloccato tutti i servizi pubblici e i trasporti pubblici del paese.

Enzo Bernardo Ufficio Internazionale Fp Cgil

 

documenti dai territori

 
Le organizzazioni aderenti al Patto per la Giustizia, presenti presso il Distretto Toscano

PROTESTANO

Contro la manovra economica varata dal governo perché:
– colpisce in maniera iniqua, indiscriminata e casuale;
– colpisce alcune categorie di lavoratori, senza approntare misure atte a reprimere i veri sprechi, l’evasione fiscale, i patrimoni illeciti, le grandi rendite di posizione;
– paralizza l’intero sistema giudiziario, scredita e mortifica il personale amministrativo (con blocco del turn over, blocco della contrattazione ed impossibilità di riqualificazione professionale);
– svilisce la dignità della funzione giudiziaria e mina l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, incidendo in misura rilevante sulle retribuzioni dei magistrati, soprattutto dei più giovani, che subiscono una riduzione di stipendio fino al 30%;
– palesa la scarsa sensibilità ed attenzione delle forze politiche nei confronti della giurisdizione pubblica, autentico baluardo di uno stato di diritto a garanzia dei primari diritti dei cittadini;
– denota un manifesto disinteresse a politiche di sostegno in favore delle giovani generazioni;

Le predette organizzazioni pertanto

CHIEDONO

Che le forze politiche, in primis quelle che hanno responsabilità di governo, si facciano compiutamente carico di porre rimedio alle croniche inefficienze del comparto giustizia ed approntino misure atte a fornire lo stesso di idonei strumenti organizzativi,che agevolino il lavoro di tutte le professionalità nello stesso coinvolte, anziché deprimere ulteriormente lo stesso vanificando, di fatto il ricorso alla giustizia da parte dei cittadini, ancor più urgente e necessario in una situazione di crisi economica quale l’attuale.
 

Per il Patto per la Giustizia
Associazione Nazionale Magistrati ( Giunta Toscana ) , Organismo Unitario Avvocatura, Associazione Magistrati Corte dei Conti, Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi (A.N.M.A.); FP CGIL; Uilpa Uidag ; Federazione Lavoratori Pubblici; RDB Cub.

 
 
 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto