Convocazione del Ministero

 
Roma, 9 novembre 2010 

LE OO.SS. sono convocate il giorno 12 novembre per il fua 2008-2009 e 2010.
 

 
 
 

Lettera aperta unitaria – Progetto "ANTARES"

 
FP CGIL   CISL FPS    UIL PA
 
Roma 15/5/2006

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Raffaele Ferrara

Al Direttore del Personale dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Girolamo Pastorello

E p.c. A TUTTO IL PERSONALE

Egregi Direttori,
continuano a pervenirci notizie, da molte regioni, circa il proliferare di iniziative formative legate al cosiddetto “PROGETTO ANTARES” ed in particolare a quegli aspetti che attengono al sistema di valutazione delle prestazioni in esso contenuto.
Ricordiamo alle S.V. che l’Amministrazione persegue ormai da più di due anni in splendida ed ostinata solitudine, una iniziativa che non è stata mai condivisa da nessuna delle OO.SS. rappresentative dei lavoratori dell’Agenzia e che più volte le nostre, come altre OO.SS., hanno denunciato il perseverare del gruppo dirigente di codesta Agenzia nel portare avanti un progetto che come è noto non trova alcuna applicazione contrattuale proprio a causa della non condivisione dei contenuti di tale iniziativa.
Ciò nonostante continuano e sembrano anzi intensificarsi le attività in questione con l’attivazione di corsi di formazione per “VALUTATORI” e “VALUTATI” come se detto progetto potesse, in aperto contrasto con la grande maggioranza dei lavoratori che rappresentiamo trovare in futuro una qualsiasi applicazione pratica.
E’ del tutto evidente che tale comportamento da parte dell’Amministrazione non può e non potrà favorire un sereno e costruttivo confronto sul tema in questione.
Ribadiamo infatti che in presenza di contenuti tutti orientati alla valutazione comportamentali ed attitudinali del dipendente, tale sistema presenta margini di discrezionalità talmente ampi da non poter essere condiviso.
Rinnoviamo pertanto l’invito già più volte formulato sui tavoli di confronto ad interrompere l’attuazione di questa unilaterale iniziativa che distoglie quote sempre più consistenti di lavoratori dai propri compiti di Istituto e da attività di formazione ed arricchimento professionale certamente più utili e necessarie al buon funzionamento degli uffici.

FP CGIL    CISL FPS     UIL PA
C. Cielo     S. Silveri       R. Cefalo

Comunicato unitario

FPCGIL CISLFP UILPA FIALPCISAL UGL RDBCONFSAL UNIONQUADRI

QUALE CONI? QUALE FUTURO?

I lavoratori della CONI Servizi Spa scioperano per tutelare la loro professionalità, gli attuali livelli occupazionali, e la stessa funzione del CONI che deve rimanere funzione di organizzazione e potenziamento dello sport nazionale e funzione di promozione e diffusione della cultura e della pratica sportiva.
Scioperano per riaffermare il diritto di vedersi rinnovato il CCNL scaduto ormai da 14 mesi e perché sia loro consentito quello sviluppo professionale che le norme contrattuali hanno prima previsto e che gli impegni assunti poi dalla Amministrazione, e sinora disattesi, hanno ribadito come indispensabili.
Ed è nell’ottica di tutelare i lavoratori, da un lato, e di riaffermare le esigenze dello Sport, dall’altro, che le OO.SS. ribadiscono la loro contrarietà nei confronti di un Piano Industriale varato dalla CONI Servizi S.p.A. in quanto decisamente orientato a trasformare l’attuale assetto in una Holding attraverso la previsione di 5 Società partecipate ed a trasferire gran parte del personale alle dipendenze delle Federazioni Sportive.
Il CONI deve mantenere saldo il ruolo che il legislatore gli ha assegnato che è ruolo di indirizzo e di controllo della attività sportiva ed in ciò investendo sulla valorizzazione dei lavoratori e sulla stabilità dei rapporti di lavoro, un ruolo che non può risolversi in una funzione di mero sostegno strumentale alle attività.
Un ruolo che si connota per la forte valenza pubblicistica delle finalità e delle competenze che gli sono proprie e che pertanto deve continuare ad essere esercitato avendo riguardo agli obiettivi educativi e sociali; obiettivi da realizzare senza che, nella gestione, finiscano per prevalere, oltre il dovuto, misure imposte da logiche di natura puramente ed esclusivamente economica.
Roma, 26 febbraio 2007

FPCGIL CISLFP UILPA FIALPCISAL UGL RDBCONFSAL UNIONQUADRI

Comunicato sull'incontro con il Capo del Dipartimento

 

Roma, 1 febbraio 2007

Ai delegati ed eletti Fp Cgil
Settore Giustizia Minorile

Oggetto: Giustizia minorile – Incontro con il Capo del Dipartimento.

Care/i Compagne/i,
Il Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile Dr.ssa Melita Cavallo, nella giornata di ieri ha incontrato le organizzazioni sindacali del comparto ministeri, della dirigenza e della polizia penitenziaria.
L’incontro è un primo segnale di discontinuità rispetto alla precedente amministrazione e costituisce un primo tentativo di recupero delle relazioni con le organizzazioni sindacali, che nelle intenzioni del nuovo Capo del Dipartimento saranno coinvolte in maniera trasparente in tutte le scelte che riguardano l’organizzazione del Dipartimento e le politiche del personale.
La Dr.ssa Melita Cavallo ha sottolineato la necessità di recuperare la missione della giustizia minorile, e l’intenzione di valorizzare le azioni e gli interventi indispensabili per il recupero dei minorenni che hanno commesso reato e per l’attuazione delle politiche di prevenzione secondaria e terziaria.
Il Capo del Dipartimento nel suo discorso di presentazione ha usato, inoltre, termini quali trasparenza nelle decisioni, rimotivazione, coinvolgimento e valorizzazione del personale tutto, civile e di polizia penitenziaria, che se dovessero trovare concreta attuazione riceverebbero il convinto sostegno del nostro sindacato.
Abbiamo rappresentato alla Dr.ssa Melita Cavallo i problemi che affliggono la giustizia minorile e la necessità di recuperare risorse per gli interventi rivolti ai minorenni ed il riconoscimento anche economico del personale, a partire dalla riorganizzazione del Dipartimento, resa indispensabile dal comma 404 della legge finanziaria, che consentirebbe, a nostro avviso, di eliminare le storture organizzative e gli sprechi di risorse economiche e di personale determinate dalle scelte sconclusionate della precedente amministrazione.
E’ stata evidenziata la grave condizione in cui si trovano i servizi che operano a diretto contatto con i minorenni, la scarsità di risorse e di strumenti, la carenza di operatori tecnici e di polizia penitenziaria, una condizione generale che rende problematico l’intervento sul minore.
Il nuovo Capo del Dipartimento sembra essere pienamente consapevole di tutti questi problemi e deciso ad affrontarli con il concorso di tutti, dirigenti operatori della giustizia minorile ed organizzazioni sindacali. Su questo terreno la nostra azione sarà volta ad individuare, con spirito di collaborazione, soluzioni ai problemi ed a fornire sostegno a tutte le azioni che il Capo del Dipartimento vorrà intraprendere per rivitalizzare il sistema ormai asfittico della giustizia minorile.
Fraterni saluti.

Il Coordinatore nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Francesco Quinti
 
Il Coordinatore nazionale Fp Cgil
Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno

Accordo Federambiente sulle relazioni industriali e protocollo d'intenti

Nel corso della giornata odierna abbiamo siglato con Federambiente un importante protocollo sul sistema delle relazioni industriali e un documento d’intenti che delinea il quadro complessivo per il rinnovo del CCNL delle imprese pubbliche.

Evidentemente, anche alla luce delle intese raggiunte, la procedura di raffreddamento e conciliazione è stata esperita positivamente e, dopo aver trasmesso alla Commissione di Garanzia il verbale positivo di chiusura, abbiamo concordato con Federambiente un calendario d’incontri a partire dal prossimo 5 e 6 luglio.

p. la Segreteria naz.le FP/CGIL
(F. Peroni)
p. il Coord.to naz.le FP/CGIL Ig.Amb. 
(M.Tamburini/M. Cenciotti)
 
Roma 22 giugno 2007

 

Schema di bando sulla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato

 
Roma, 4 Gennaio 2008 

In allegato schema di bando per la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato del dipartimentop giustizia minorile.

 
 

CCNL Agenzie Fiscali 2008/2009 – Video incontro Aran 20/11/2008

 

Video integrale dell’incontro svolto ieri sera presso l’Aran in merito al rinnovo dei CCNL Agenzie Fiscali per il biennio economico 2008-2009.
 

 

Per consentirne una migliore fruizione il video è stato suddiviso gli interventi in 8 parti che, in sequenza, restituiscono la versione integrale.

 

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Il Governo non tocchi le nostre pensioni – Comunicato Stampa di Franca Peroni Segretaria Nazionale FP CGIL

Il Ministro Brunetta ha ribadito la volontà del Governo di innalzare l’età pensionabile per le donne del pubblico impiego. Ancora una volta, in piena crisi economica e con emergenze reali da affrontare, il Governo si occupa d’altro. Lo fa in controtendenza, proprio mentre tutti dibattono di sostegno alla famiglia, all’occupazione femminile, di libertà delle donne.

Riteniamo profondamente iniquo e controproducente innalzare l’età pensionabile per le donne che, lo ricordiamo per l’ennesima volta, ricoprono un ruolo sociale che va ben oltre l’essere lavoratrici. Infatti lo riteniamo sbagliato perché, attraverso l’intervento sulle lavoratrici pubbliche, si prefigura in maniera malcelata un successivo intervento sulla restante platea delle lavoratrici private.

È inoltre un provvedimento che non produce alcun beneficio per le casse dello stato, al contrario di quanto sostenuto, in quanto è evidente che il costo di una lavoratrice attiva è di gran lunga maggiore del costo della sua pensione (il provvedimento riguarda per di più una platea limitata, non oltre le 5000 unità). Sembra più che altro il tentativo di
posticipare le liquidazioni di qualche anno in una fase di difficoltà.

Sbagliato, inutile, iniquo.

Contro questo provvedimento, la Funzione Pubblica della Cgil, con le donne in prima linea, metterà in campo tutti gli strumenti di lotta a propria disposizione, nel difendere il diritto delle donne italiane a vedersi riconosciuto il loro ruolo sociale e la dignità del proprio lavoro.

Roma 3 Marzo 2009

Accordo costituzione fondo unico del 2008

 
 
Ricognizione e costituzione FPSRUP 2008.
 
Di seguito il comunicato Fp Cgil “dov’è finito il comma 165” e gli accordi sottoscritti.

Roma, 7 ottobre 2009

 
 
 
 
 

Riforma della CRI? Sacconi chiarisca se c'è un progetto! Non si gioca con il futuro dei lavoratori. – Comunicato Stampa di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL

Esprimiamo preoccupazione per le dichiarazioni del Ministro Sacconi sul futuro della Croce Rossa Italiana.

Così come sta accadendo per la protezione Civile, continua il processo di privatizzazione dei servizi pubblici che questo Governo sta mettendo in atto, continua lo smantellamento del lavoro pubblico, unico vero progetto del Ministro e del Governo.

Stante le notizie apprese esisterebbe un processo di riorganizzazione della CRI che non ha mai visto il coinvolgimento delle forze sociali e dei lavoratori coinvolti.

La Croce Rossa verrà equiparata alla Protezione Civile? La stessa che il Governo vuole trasformare in Spa?

Chiediamo con forza al Governo di aprire un immediato e doveroso confronto con le Organizzazioni Sindacali coinvolgendo la Conferenza Stato Regioni, l’ANCI e l’UPI per fare chiarezza.

E’ necessario chiarire quale sarà il futuro dell’Ente a tutela dei cittadini e dei lavoratori che svolgono servizi essenziali su tutto il territorio nazionale.

Chiediamo trasparenza sull’attività della Croce Rossa e la piena stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari.

Roma, 16 dicembre 2009

Ipotesi di CCNQ sui comparti e aree di contrattazione – Comunicato di N. Nicolosi e M.Gentile (CGIL) su incontro ARAN del 7 settembre 2010

Si è svolto presso l’ARAN l’incontro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio (2013-2015).
L’ARAN ha presentato il documento allegato sul quale si è aperta la discussione.

La delegazione CGIL ha espresso la posizione già nota, dichiarando il suo dissenso sul documento presentato, ma entrando nel merito dei contenuti:

– necessità di un accordo sulla definizione dei comparti che sia contestuale , come già affermato anche nella riunione precedente, con la definizione del calendario per il rinnovo delle RSU.

– Conferma della posizione già espressa sulla composizione dei 4 comparti, prevedendo, a modifica dello schema presentato, un comparto della conoscenza e un comparto regioni- enti locali. 

– Contrarietà alla definizione di “sezioni professionali” e conferma della necessità di definire nei nuovi comparti specifiche sezioni contrattuali attraverso le quali garantire gli specifici istituti economici e normativi definiti nei precedenti contratti collettivi.

Le posizioni espresse dalle altre OO.SS., ed in particolar modo dalla CISL, hanno riconfermato la necessità di una revisione generale dell’impianto legislativo rappresentato dal D.lgs 150, in particolare sui temi attinenti alla definizione dei comparti e alla rappresentatività, come pregiudiziale all’avvio delle procedure per il rinnovo delle RSU, rinviando sine die, in tal modo il rinnovo delle RSU stesse, incurante delle incognite rappresentate dalla attuale situazione politica e del fatto che nella stessa Legge 15/2009 non vi è alcun principio di delega che permetta di agire sul sistema della rappresentatività.

L’ARAN, ha riconfermato di non avere alcuna possibilità di poter agire in modifica della legislazione vigente rimettendo tale valutazione al Ministro e alla stessa Conferenza Unificata per le questioni di competenza, decidendo di sospendere gli ulteriori incontri, ma poi su richiesta anche della nostra Organizzazione ha preannunciato la convocazione a breve di una riunione per affrontare il tema dell’accordo quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione.

Abbiamo acconsentito a partecipare ai futuri incontri comunicando che per quanto riguarda la CGIL l’accordo stesso deve essere accompagnato dall’indizione delle RSU rigettando ogni ipotesi palese o nascosta di rinvio sine die delle elezioni assumendo come “occasione” quella del decreto 150 da cambiare da parte del Governo e del Parlamento.

E’ chiaro che cambiare il decreto, non certo sulla rappresentatività, è un punto che non può che trovarci d’accordo, ma ciò non deve avvenire a scapito del diritto di voto dei lavoratori pubblici che va salvaguardato ed esercitato.
 
Roma, 7 settembre 2010
 

P.A.: In Consiglio dei Ministri nuovo attacco al lavoro pubblico – Dichiarazione di Michele Gentile, CGIL nazionale, ad Adnkronos

Roma, 21 gen. – (Adnkronos) – ”Brunetta si cimenta nell’ennesima prova di forza contro il lavoro”. Cosi’ il responsabile del dipartimento settori pubblici della Cgil Nazionale, Michele Gentile, commenta il primo parziale decreto correttivo della riforma, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, per fornire una interpretazione ‘autentica’ della legge Brunetta. ”Un provvedimento – spiega il sindacalista – che prova a stoppare l’operato della magistratura che e’ intervenuta per condannare quelle amministrazioni dello Stato che applicano illegittimamente la riforma Brunetta”.

”La norma approvata oggi dal governo- dice il sindacalista- ‘salvo intese successive’, ha l’intento di fornire una interpretazione ‘autentica’ della cosiddetta riforma Brunetta, provando a stoppare l’operato della Magistratura che giustamente e’ intervenuta, ed interviene, condannando quelle amministrazioni che applicano illegittimamente la riforma, salvaguardando quindi i diritti dei lavoratori pubblici ed il sistema di relazioni sindacali, sanciti dai contratti nazionali e messi in discussione dalla cosiddetta ‘riforma”’. Inoltre, per Gentile, ”il provvedimento e’ incurante dei problemi anche di titolarita’ organizzativa del sistema regionale e delle autonomie locali e dei settori della conoscenza, e cioe’ scuola, universita’ e ricerca. Questa e’ la fase dell’attacco alle funzioni della Magistratura da parte del Governo, e Brunetta non vuole essere da meno”.

Secondo Gentile, ”invece di prendere atto del fallimento della sua legge, messa in discussione dagli stessi colleghi del Ministro (basta vedere quanto sta avvenendo per il Ministero dell’Economia) che si affrettano a non applicarla e che per ironia della sorte non si applica, come per le altre amministrazioni, allo stesso Ministero della Funzione Pubblica, il Ministro Brunetta si cimenta nell’ennesima prova di forza contro il lavoro e contro coloro che vorrebbero amministrazioni veramente funzionanti ed efficaci e che forse oggi si interrogano sui risultati della tanto magnificata riforma Brunetta”. Gentile ribadisce quindi che ”sarebbe sicuramente piu’ saggio fermarsi con gli atti unilaterali ed aprire finalmente quel tavolo di confronto che si e’ costantemente negato”.

 

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