Ulteriori chiarimenti in merito alla procedura di riqualificazione dall'ex area B in C1.

NOTA FP CGIL

Ci pervengono richieste di chiarimento da alcune regioni in merito alla presenza, nelle graduatorie, di colleghi già inquadrati nella ex posizione C1 per effetto delle procedure relative alla L.549/95 i quali, apparentemente, sottrarrebbero posti ad altri concorrenti utilmente collocati.
Tale situazione si è determinata a causa di un ricorso, tutt’ora pendente, presentato a suo tempo da una O.S. autonoma, contro l’art. 102 del CCNL di comparto che, come ricorderete, sanava la condizione dei vincitori della L.549/95, fino a quel momento inquadrati solo dal punto di vista economico e non giuridico.
Molti colleghi hanno quindi inteso garantirsi l’inquadramento giuridico, partecipando a tale procedura, nel timore di una abrogazione di quanto previsto dal CCNL da parte del TAR Lazio.
Tale partecipazione però non sottrarrà posti a danno degli altri colleghi in quanto all’atto della sottoscrizione dei nuovi contratti prevista per il 1° febbraio, le Direzioni Regionali, che in questi giorni stanno ricevendo istruzioni formali in tal senso, provvederanno a scorrere le graduatorie in favore degli idonei di un numero di posti pari a quelli attualmente impegnati da questi colleghi.
Tale modalità e resa possibile dal fatto che, essendo questi colleghi da tempo inquadrati dal punto di vista economico, il loro inquadramento giuridico non incide sulle risorse che finanziano il numero di posti messi a concorso.
Come già illustratovi in precedenti comunicati, al contrario, la possibilità, da noi fortemente richiesta, di un ulteriore scorrimento delle graduatorie dipende dalla autorizzazione, che l’Agenzia si è impegnata a richiedere, con l’intesa del 12 gennaio 2007, al Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è ovviamente subordinata al reperimento delle risorse necessarie.
Roma, 23 gennaio 2007

p. la FP CGIL
Il Coordinatore Nazionale
Agenzia delle Entrate
Carlo Cielo


II NOTA:

Chiarimenti in merito alla procedura di passaggio dall’ex area B in C1

Care compagne e cari compagni,
ci pervengono da vari territori richieste di chiarimento in merito alla procedura in questione che, come sapete, vedrà la pubblicazione delle graduatorie il 22 Gennaio e l’inquadramento dei vincitori in data 1 Febbraio 2007.
In particolare alcuni colleghi rilevano la diversa decorrenza che tale inquadramento prevede rispetto alle altre procedure concordate ai sensi dell’art. 15 del precedente CCNL ed a quelle previste dal primo CCNI di Agenzia.
Và chiarito che, a differenza delle altre procedure sopra richiamate, la riqualificazione in questione prevede un passaggio di area con diverso inquadramento giuridico, il quale è finanziato con fondi dell’erario e che, per effetto delle norme in vigore, sia di legge che contrattuali, è equiparato ad una nuova assunzione.
Infatti, a differenza dei vincitori delle procedure di riqualificazione già concluse, (passaggi da ex C1 – C2 in C3) che hanno ricevuto dall’Agenzia una semplice comunicazione sull’avvenuto inquadramento nella nuova posizione economica, i vincitori di questa procedura firmeranno un nuovo contratto di lavoro, così come prevedono le norme che regolano i rapporti di lavoro nel pubblico impiego.
Tale circostanza determina l’impossibilità giuridica di retrodatare la decorrenza economica di tale tipologia di inquadramento.
Tutte le altre procedure che comportano esclusivamente passaggi economici interni all’area di appartenenza, sono al contrario finanziate con risorse del Fondo di Amministrazione, sia del precedente che dell’attuale CCNL, le quali, essendo nella disponibilità della contrattazione integrativa, ci consentono di determinare con accordi e sulla base delle risorse disponibili, decorrenze diverse.
Ulteriori necessità di chiarimenti riguardano la formulazione delle graduatorie che, come sapete, vedranno precedere il personale inquadrato nell’ex posizione B3 alla data del 1 Gennaio 2001 e risultato idoneo alla prova d’esame, rispetto al restante personale.
E’ importante sottolineare come tale formulazione sia stata imposta dal contenuto di tutti i pronunciamenti dei tribunali amministrativi attivati in questi anni da ricorrenti su tale questione, l’ultimo dei quali, pronunciato nel ottobre del 2005 dalla II° sezione del TAR del Lazio, in merito all’analoga procedura attivata presso l’Agenzia del Demanio, ha visto l’annullamento totale della stessa.
Il principio che si è infatti affermato in sede giurisprudenziale si richiama alle due sentenze della corte costituzionale espresse contro le riqualificazioni previste dalla L.549/95 che vietavano la possibilità del doppio salto (sentenza n. 1/1999 e n. 194/2002).
Successivamente la giurisprudenza amministrativa ha comunque valutato la possibilità di tali riqualificazioni, in presenza di comprovate esigenze delle Amministrazioni, purché il passaggio non avvenga ai danni di personale risultato idoneo, inquadrato nella qualifica immediatamente precedente a quella per la quale si concorre.
A tale proposito, proprio per superare gli effetti che tali orientamenti hanno determinato, abbiamo sottoscritto con l’Agenzia l’Intesa del 12 gennaio, nella quale l’Amministrazione si impegna a richiedere al dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio l’autorizzazione all’allargamento dei posti in favore del personale idoneo.
Và infatti ricordato che per tali operazioni le amministrazioni pubbliche devono sottostare al controllo degli organi preposti sia per quanto attiene al rispetto delle norme, che per quanto concerne la copertura di spesa.
Infine vogliamo ribadire il deciso impegno che la nostra organizzazione ha assunto, affinché, l’allargamento dei posti, attraverso lo scorrimento delle graduatorie di prossima pubblicazione, si concretizzi al più presto. Restiamo a vostra disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Roma, 19 gennaio 2007

p. la FP CGIL
Agenzia delle Entrate
Il Coordinatore Nazionale
Carlo Cielo

Ser.t. tra nuovi consumi e vecchie risorse. Convegno nazionale il 27 febbraio a Roma

 
Si terrà venerdì 27 febbraio 2009 dalle ore 10 alle ore 14 a Roma, presso la sala convegni della FPCGIL Lazio in via di San Basilio 51 (nei pressi di piazza Barberini) il convegno nazionale organizzato dalla FPCGIL dal titolo “Ser.t. tra nuovi consumi e vecchie risorse. Le proposte della FPCGIL per il rilancio dei servizi”.
 

Comunicato Fp Cgil Difesa

Questa organizzazione sindacale in merito alla documentazione ricevuta nell’ultima riunione con il Sottosegretario Cossiga, relativamente all’attività del CRAMM, ritiene che nel prossimo incontro in sede tecnica così come programmato, dovranno essere maggiormente illustrate tutte le perplessità che da tale documentazione sono emerse.

Tali perplessità e dubbi che i lavoratori delle strutture industriali interessate, esprimono con manifestazioni, dichiarazioni stampa ed assemblee territoriali, pongono questo coordinamento nazionale nella condizione di chiedere al più presto insieme a CISL e UIL un incontro sul generale Riordino del Ministero della Difesa (Commissione di Alta Consulenza istituita dal Ministro della Difesa), al fine di poter avere una visione globale di quale futuro attende i lavoratori civili della Difesa.

A maggior ragione tale richiesta, diviene impellente nel momento in cui l’attuale compagine governativa tenta di destabilizzare la struttura Ministeriale, con l’approvazione in finanziaria di un emendamento che formalizza la costituzione della Difesa S.p.A. come unica centrale di committenza per la Difesa.

Non ultima per importanza, da chiarire in sede politica, la questione degli Stabilimenti dell’Agenzia Industria Difesa, che ognuno per le sue specificità presenta particolari problematiche, e che nella gestione da parte dei Direttori di ciascun Stabilimento si continuano a prendere decisioni unilaterali senza avere una visione di politica generale per tutti gli Enti e soprattutto per quanto riguarda le relazioni sindacali, che presso lo Stabilimento di Torre Annunziata hanno raggiunto livelli di maggior esasperazione.

Nei prossimi giorni insieme a CISL e UIL concorderemo la previsione di iniziative su tutta quella che definimmo “Vertenza Difesa”.

Roma, 30 novembre 2009

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

documenti dai territori

 
 

 

Documento Fp Cgil

Coordinamento Nazionale FP CGIL -Corte dei conti

Pensare agli altri oltre che a se stessi,
al futuro oltre che al presente
Vittorio Foa

Commissione Nazionale Trattante FP CGIL Corte dei Conti
2 febbraio 2011

 
 

Quella di oggi è la prima “Convocazione nazionale” che ci vede riuniti dopo circa quattro anni; l’ultima l’avevamo tenuta poco dopo le elezioni delle Rsu del 2004 che avevano segnato la nostra grande vittoria.
Come ricorderete passammo da quarto sindacato per consensi dei lavoratori della Corte dei conti a secondo sindacato.
Da allora sono accadute molte cose:
Rsu
intanto le elezioni RSU del 2007 che hanno confermato una nostra grande tenuta confermandoci come secondo sindacato della Corte dei conti (v. allegati).
In quella occasione, sebbene negli uffici centrali della Corte perdemmo un seggio, passando da tre seggi a due, ne acquistammo nelle sedi decentrate ( + 4 in campania, liguria, trentino e veneto) riuscendo quindi a mantenere il secondo posto come sindacato della Corte; in definitiva i seggi ottenuti a livello nazionale furono 28 ( come la Cisl) contro i 26 del 2004.

Mi soffermo ora brevemente sul lavoro svolto alla Corte dei conti.

E’ necessario fare una breve premessa.
Nel periodo che ci divide dall’ultima riunione nazionale della Commissione, è stato stravolto geneticamente il rapporto tra le Confederazioni Cgil-Cisl-Uil, di fatto l’unità sindacale ne esce distrutta.
Questa crisi in verità era già avvenuta nel 2006 quando, in carica Berlusconi, Cisl e Uil avevano sottoscritto il famoso Patto per l’Italia che regalava al centrodestra una preziosa spaccatura e tentava di isolare la Cgil. Ne uscimmo rafforzati avendo, le vicende successive, dato pienamente ragione alla politica dei redditi e della difesa del lavoro che era alla base della nostra piattaforma politica: fummo essenziali per far vincere lo schieramento di centrosinistra.
Cisl e Uil si riallinearono con la nostra Confederazione, ma poco dopo, in seguito alla caduta del governo di centrosinistra, dopo il famoso voltafaccia di Mastella e la riconferma delle destre al governo del Paese, ecco di nuovo Cisl e Uil defilarsi ed aderire (strumentalmente) alle false promesse del Governo Berlusconi.
La premessa era necessaria per ricordare a tutti noi il lavoro della Nostra Confederazione.
La Cgil ha svolto negli ultimi anni, specialmente negli ultimi due, un ruolo di supplenza della politica; ha garantito in assenza di una politica incisiva del centrosinistra, la tenuta politica e democratica del Paese.
Di conseguenza, anche noi abbiamo dovuto sostenere un grande sforzo organizzativo nei posti di lavoro, per appoggiare le giuste battaglie della Cgil e non soccombere definitivamente all’egemonia della destra,.
Quindi il nostro lavoro ha comportato:
l’organizzazione dello Sciopero Generale Cgil del 12 Dicembre 2008;
la preparazione e lo svolgimento del referendum sul contratto degli statali del 9 e 10 febbraio 2009 (alla Corte votarono 750 colleghi ed il 95% votò no al contratto) ;
la preparazione dello sciopero Generale Fp Cgil del 13 febbraio 2009 , che ebbe un grande successo di partecipazione anche alla Corte;
la preparazione e svolgimento del referendum Cgil sull’accordo separato del modello contrattuale del 30 e 31 marzo 2009 ( votarono 650 lavoratori della Corte , il 93% disse no all’accordo);
la preparazione dello sciopero dell’11 dicembre 2009 della Funzione pubblica Cgil contro la parte economica del contratto e contro le “leggi Brunetta”.

In concomitanza il lavoro sindacale alla Corte

Ottobre/novembre 2007; preparazione (assemblee in tutta Italia) ed elezione Rsu;riunioni di contrattazione ( decine e decine, forse centinaia) per:
– la sottoscrizione degli accordi sul FUA 2007, 2008;2009;2010
-riunioni in commissioni di lavoro per Il comitato Mobbing;
– per il comitato Pari Opportunità;
– per i progetti finalizzati;
– per i nuovi profili professionali;
– per la distribuzione delle indennità di disagio, etc,etc.
.-. inoltre migliaia di telefonate e mail ai colleghi ed agli iscritti etc,etc.etc.
Infine la sottoscrizione definitiva, il 22 novembre 2010, dell’importantissimo protocollo d’intesa per gli sviluppi economici all’interno delle aree che, iniziato nel lontano ottobre 2007, dopo vari aggiustamenti, ha portato all’accordo che ha permesso a tutto il personale della Corte il passaggio alla fascia retributiva superiore.

Tutto questo lavoro è stato possibile grazie al clima di fiducia e di collaborazione che si è consolidato tra i compagni della Cgil della Corte dei conti. Approfitto di questa occasione per ringraziare tutti voi e, per il vostro tramite, uno ad uno, tutte le compagne e i compagni dei comitati degli iscritti, gli eletti nelle Rsu, i membri delle commissioni, i responsabili regionali ed i semplici iscritti per il grande lavoro svolto.

L’attualità normativa che ha riguardato la Corte

Come sapete il momento attuale alla Corte è molto delicato e problematico.
Sono circa sei mesi che si è insediato il nuovo Presidente, (il 2 Luglio 2010), e poco più di quattro mesi il segretario generale ed il vice (a fine settembre 2010).
E’ troppo poco tempo per capire l’indirizzo che si vuole dare all’Istituto; siamo in attesa della direttiva annuale del nuovo Presidente per comprendere qual è la strategia che vorrà attuare.
Per ora, quindi, siamo ancora nei limiti del programma delineato dal presidente Lazzaro.
La Corte nel periodo di reggenza del predetto è stata oggetto di riforme importanti;
Parliamo della legge 15 del 2009.
Questa norma, intervenuta in un momento molto delicato della vita politica del paese, in cui l’attacco allo Stato ed alle sue funzioni è forte, sebbene ha attribuito nuovi ed importanti compiti alla Corte con un cospicuo finanziamento di 5 milioni di euro per l’attuazione delle nuove competenze attribuite rischia, però, come evidenziato nella dichiarazione pubblica del coordinatore del dipartimento settori pubblici della nostra Confederazione Michele Gentile sull’ allora art. 11 dell’ A.S. 847 diventata poi legge,”di stravolgere pesantemente il ruolo della Corte dei conti e di minarne l’ autonomia;di stravolgerne l’ assetto istituzionale ed organizzativo; infatti, il Presidente, tuttora scelto dal Governo fra i magistrati della Corte, stabilirà la “composizione nominativa” delle Sezioni Riunite, ovvero del massimo organo di controllo e giurisdizionale della stessa Corte, senza alcuna predeterminazione di criteri…, l’ organo di autogoverno verrà del tutto esautorato a favore dei poteri monocratici del Presidente, non circondati da alcuna garanzia per i magistrati della Corte…..al Presidente saranno attribuite funzioni di indirizzo politico-istituzionale benché alla stessa Corte e ai suoi componenti la Costituzione garantisce l’ autonomia e l’ indipendenza”
Questo è avvenuto, infatti, all’interno della magistratura si è creata una forte tensione manifestatasi anche con conflitti di attribuzioni tra il Presidente (inteso come organo di direzione monocratica) e gli altri organi della Corte.
Il conflitto di attribuzioni è avvenuto anche, in maniera eclatante, in occasione della emanazione del nuovo Regolamento della Corte su quale fosse l’organo legittimato ad emanarlo.

Il nuovo Regolamento

Importante è stata l’emanazione del regolamento di organizzazione della Corte dei conti (deliberazione n. 1/Del/2010 del 26 gennaio 2010).
Per la prima volta è stato chiesto un contributo alle OOSS durante la preparazione della bozza; anche se poi poco o niente delle proposte dei sindacati sono state prese in considerazione.
Comunque abbiamo avuto anche l’opportunità, su sollecitazione del Segretario generale di svolgere le nostre considerazioni.
Ometto, per brevità, di citare tutte le considerazioni (rimando al documento allegato) che sono molto articolate e puntuali; voglio qui evidenziare soprattutto la disomogenea applicazione rispetto ai vincoli e alle indicazioni dell’ art. 74 della legge 133/2008 (“riduzione degli assetti organizzativi”).
E’ nota la posizione della nostra Organizzazione (che condividiamo) che non condivide la politica di questo Governo rispetto alla P.A. in quanto non mira, come si dice, all’ efficienza e alla produttività ma al taglio della spesa e allo smantellamento ed indebolimento progressivo delle strutture pubbliche. Quindi, dal nostro punto di vista, il problema non è se si rispetta o meno questo o quel provvedimento del Ministro Brunetta, ma se il disegno organizzativo che si propone è adeguato all’ evoluzione politico-istituzionale del Paese o, nel nostro caso, va in direzione di una corretta organizzazione degli uffici della Corte.
Un esempio significativo: si decide, all’interno del regolamento, di accogliere il criterio dell’ “unificazione delle strutture che svolgono funzioni logistiche e strumentali” per l’ organizzazione periferica della Corte con l’istituzione dei Servizi Amministrativi Unici Regionali (art. 74, co. 1, lett. a), mentre al centro si aumenta di una direzione generale e si aumentano proprio i dirigenti che svolgono funzioni logistiche e strumentali.
Vi è nel regolamento un evidente logica dei “due pesi e due misure” (riduzione delle strutture in periferia, aumento al centro)
Ho voluto evidenziare questo particolare aspetto proprio perché è legato all’attualità; infatti in questi giorni il Segretariato Generale sta approntando le linee”guida” per l’avvio dei SS.AA.UU.RR ( servizi amministrativi unici regionali) senza sentire nessuno.
La commissione Nazionale Trattante proprio qualche giorno fa, su suggerimento di compagni delle sedi decentrate, ha chiesto all’Amministrazione, allo scopo di coinvolgere tutto il personale, la convocazione delle conferenze di servizio in tutte le sedi territoriali coinvolte alla presenza dei Capi degli Uffici, dei dirigenti dei SS.AA.UU.RR., delle OO.SS. e dei delegati RR.SS.UU. a partire dal prossimo mese di febbraio.
Proprio ieri l’Amministrazione ha emanato una circolare per fissare le direttive generali sull’istituzione ed il funzionamento dei Saur. Non ho avuto modo di approfondire ma mi preme qui di sottolineare che il documento, di cosi grande rilevanza organizzativa, non è stato neanche inviato alle OOSS.

L’attuazione del fua

Alla Corte c’è una grande tensione sull’applicazione della ripartizione delle risorse del fondo unico di amministrazione.
La pubblicazione di tutti gli importi e dei nomi dei colleghi che hanno ottenuto i premi ha creato rivalità e sconcerto in buona parte dei lavoratori.
Le criticità più evidenti si sono concentrate sulle Posizioni Organizzative sui premi di produttività individuale e sui progetti di produttività.
Per la prima volta, e qui bisogna dare atto ai nuovi vertici, sono stati resi pubblici i nomi dei destinatari delle P.O., questo ha scatenato un grosso malcontento principalmente per due motivi:
* il primo riguarda alcuni uffici che hanno conferito molte p.o senza un apparente motivazione;
* il secondo il solito discorso del centro che riceve più p.o. rispetto alle sedi periferiche.

Ma il vero malcontento si è scatenato sui premi individuali; qui come sapete, il premio era legato alla compilazione di una scheda di valutazione predisposta dal servizio di controllo sulla gestione. Il malcontento generalizzato tra il personale ha riguardato proprio la compilazione delle schede di valutazione da parte di dirigenti e preposti agli uffici che secondo i lavoratori sono state compilate senza rispettare le indicazioni previste dall’accordo del 19 febbraio 2010, della circolare 68/2010 del Segretariato generale e dell’articolo 22 del CCNL 2006-2009, nella parte dove prevede un contraddittorio con il personale per il tramite delle OOSS.
Per questo abbiamo chiesto all’amministrazione con una nota (che si allega) di potere porre rimedio attraverso il contraddittorio previsto nella nota congiunta.
Il 20 gennaio personalmente ho sottoscritto un verbale di contraddittorio con il dirigente della Sezione regionale di controllo per il Lazio , dove si sono superate le criticità emerse nelle schede di valutazione di alcuni lavoratori.
Infine sui progetti di produttività il disappunto è dovuto anche qui a due motivi:
* Il primo è la poca trasparenza nella presentazione, da parte dei direttori degli uffici, di specifici progetti e di conseguenza la scarsa partecipazione dei lavoratori e delle rsu;
* Il secondo è la mancanza di una equa ripartizione territoriale delle risorse.
Infatti sono stati approvati il 58,02% dei progetti centrali a scapito di quelli territoriali, solo il 41,98%.
Abbiamo già chiesto all’Amministrazione un incontro per sanare questa situazione.

Iscritti

La Corte dei conti invecchia, di conseguenza molti nostri iscritti sono andati in pensione facendo registrare una flessione del numero degli iscritti specialmente nelle sedi romane, dove le nuove iscrizioni che pure ci sono, (le ultime a dicembre 2010) non compensano le uscite.
Una eccezione “romana” è costituita dalla Sezione regionale di controllo per il Lazio dove nell’ultimo anno c’è stato un notevole incremento di iscritti fra i nuovi entrati alla Corte e dove il saldo tra pensionati e new- entry e positivo; qui gli iscritti alla Cgil sono il 33% dei dipendenti.
Nelle sedi decentrate continuiamo ad avere un buon ascolto che spesso si tramuta in iscrizioni; ciò è avvenuto per esempio a Torino, a Potenza, a Palermo (dove la Cgil ha finalmente degli iscritti) e dove quindi dovremo costruire un comitato degli iscritti per essere presenti alle prossime elezioni Rsu.

Commissione Nazionale Trattante

Il lavoro svolto a Roma dalla Commissione Nazionale Trattante è stato molto faticoso.
Purtroppo, data la cronica difficoltà economica e di agibilità sindacale prospettataci più volte, che ci impedisce di avere alle riunioni di contrattazione i compagni fuori sede della Commissione Nazionale Trattante, avvertiamo un limite oggettivo ad una condivisione delle decisioni, in particolar modo, nelle riunioni di contrattazione dove spesso dobbiamo prendere decisioni immediate.
Questa situazione ci pesa molto ed è causa, a volte, di critiche e divisioni nella condivisione delle scelte che si operano.
E’ vero che per concordare linee e problemi di grande interesse, siamo in contatto costante con i compagni della Commissione e con tutti gli iscritti sia con telefonate sia attraverso il magnifico strumento informatico; ma avvertiamo la necessità di incontrarci più spesso, anche per consolidare quel legame umano indispensabile fra gente che impegna anche il proprio tempo libero per ancorare la Cgil ai problemi dei lavoratori ed i lavoratori ai grandi ideali della solidarietà.
Questo è un problema che va risolto. La Fp Cgil ne deve prendere atto e porvi rimedio.
Abbiamo bisogno di avere a disposizione più risorse sia economiche che di agibilità sindacale; abbiamo bisogno di corsi di formazione sindacale per i giovani iscritti che dovranno proseguire il nostro lavoro.
E’ necessario inoltre riunire al più presto il Coordinamento Nazionale; è una richiesta che giornalmente mi viene rivolta dai nostri delegati delle sedi periferiche.
La delegazione romana della Commissione Nazionale Trattante, come sapete, ha perso un grande compagno, Alessandro Grazia. Il suo ricordo ed il suo esempio di grande compagno, attento ai problemi di tutti, sempre pronto a prodigarsi per dare solidarietà e risolvere le situazioni più complicate e difficili, sono sempre presenti in noi.
Abbiamo la necessità di integrare la delegazione romana della Commissione.
Dopo avere ascoltato il parere di alcuni di voi e del territoriale, propongo di integrare la Commissione con il compagno Mauro Marinucci, che già da anni segue le contrattazioni centrali.
Ho omesso di parlare del duro attacco che ha subito il nostro compagno della delegazione nazionale trattante di Napoli, Rosario Marra; lascio a lui il compito di aggiornarci sulla vicenda.
La Fp Cgil ha attivato le iniziative opportune sia sindacali che legali. La vicenda è molto complessa, siamo in attesa che si risolva positivamente.

Concludo

Ricordando a noi tutti, al Segretario Nazionale Fp Cgil Antonio Crispi, alla compagna Nicoletta Grieco che, per le Funzioni Centrali Fp Cgil, segue il nostro posto di lavoro, ai quali va il nostro ringraziamento per aver permesso i lavori odierni, che avevamo proposto di fare un convegno Cgil sulla Corte dei Conti. Abbiamo già lavorato ad un documento (che allego) e che va aggiornato .
Dalla riunione di oggi mi aspetto che venga dato il via libera e fissata una scadenza.
Buon lavoro a tutti.

Roma, 2 febbraio 2011

Il Coordinatore Nazionale F.p.Cgil
Corte dei conti
Michele Pietrafesa


 
 

Al di là delle parole… – Comunicato

Dopo la riunione del 7 giugno all’Agenzia delle Dogane abbiamo assistito a un proliferare di comunicati aventi per oggetto , prevalentemente , la dichiarazione congiunta amministrazione / OO.SS.

Come CGIL/FP abbiamo sempre sostenuto che le dichiarazioni congiunte, se non sostenute da atti concreti…….sono solo parole!!!

Per questo avremmo preferito un’altro tipo di dichiarazione , che partendo dai disagi del personale e dell’Agenzia , calendarizzasse riunioni a tema per affrontare i singoli problemi cercando di fare chiarezza ai lavoratori.

La strada scelta e’ stata diversa e, al di là’ delle diversità di vedute sul d.lgs 150/2009 e sul conseguente accordo del 4 febbraio scorso, c’è solo da augurarsi che i tempi siano profondamente diversi da quelli previsti dall’accordo stesso altrimenti, per usare una battuta, “c’e’ da stare freschi”.

Ma a parte le battute, considerato che qualche O.S. ritiene che la dichiarazione congiunta assicuri la certezza degli istituti contrattuali previsti dal CCNI dogane, ci permettiamo qualche riflessione:

– la RSP sia per effetto del d.lgs 150 che per i successivi interventi degli organi di controllo e’ SPARITA, e se per il 2010 si recupererà’, forse, parzialmente come già’ fatto per il 2009 , il vero problema e’ come coprire l’orario previsto dalla d.lgs 374/90 ovvero dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 18 e al Sabato 8/14 ora nel 2011.
– Al riguardo vale la pena aggiungere una considerazione rispetto alla carenza di personale in Uffici operativi strategici per l’economia nazionale come peraltro ben evidenziato dalle dichiarazioni delle associazioni degli spedizionieri a Genova e dalle richieste sindacali della Lombardia.

– con la perdita di efficacia del contratto integrativo viene meno la possibilità di remunerazione dei turni 8/14 con ulteriore pregiudizio di chi e’impegnato in strutture operative.

– sappiamo con certezza che per effetto delle comunicazioni dell’amm.ne centrale alcune Direzioni Regionali e Interregionali non stanno conteggiando, relativamente all’indennità di confine, la maggiorazione previdenziale prevista. Questa situazione a macchia di leopardo rischia di cerare disparità di trattamento tra il personale e danno ai colleghi che entro quest’anno vanno in pensione o in uscita anticipata.

– nutriamo particolari dubbi circa l’indennità di disagiata che ridefinita con il CCNI attraverso una griglia di situazione di disagio e con articolate aliquote, rischia di essere un istituto non certo per i dipendenti che attualmente operano in quelle situazioni.

Se a queste situazioni si aggiunge per esempio la diversità di trattamento tra alcune Direzioni Regionali e Interregionali in relazione al riconoscimento come orario di servizio il viaggio per missioni finalizzate a controlli esterni e la questione collegata alle graduatorie relative ai passaggi dentro le Aree per gli anni 2007 e 2008, crediamo che questioni di cui i dipendenti doganali abbiano di che lamentarsi ce ne siano più di una.

Su questo ultimo punto, per quanto non rientrante nelle questioni del CCNI, vorremmo sottolineare come di 11 graduatorie, 6 sono soggette a ricorso e su tutte pesa l’applicazione di una circolare dell’Amministrazione emessa a bandi già scaduti, criticata ai tempi dalla nostra O.S. e da tutte le altre OO.SS., che tutto ha fatto escluso assicurare uniformità di comportamenti alle varie commissioni esaminatrici.

Infatti giungono a questa O.S., e immaginiamo anche alle altre sigle sindacali, riflessioni e lamentele da parte di moltissimi colleghi che sottolineano possibili disparità di trattamento rispetto alla questione degli “incarichi” tali da giustificare possibili ricorsi in sede giurisdizionale, con il conseguente pregiudizio che questo determinerà per tutti i dipendenti.

Ne consegue che di questioni incerte e poco chiare relativamente al CCNI ed altro, nell’Agenzia delle Dogane ce n’è a sufficienza.

Ultima considerazione riguarda il capoverso conclusivo della dichiarazione congiunta Amministrazione e OO.SS. del 7.06.2011, che come abbiamo detto nel precedente comunicato ci sconcerta, prima di tutto perché il conflitto non dovrebbe mai spaventare nessuna O.S., poi perché come abbiamo prima esposto sussistono molte motivazioni di disagio sui dipendenti doganali, infine perché se oggi l’Amministrazione si affanna a convocarci in maniera molto più continua è proprio perché in Italia alcune Dogane periferiche e operative hanno sollevato il loro disagio a conflitto nella speranza di ottenere un tavolo di ascolto e di confronto.

09.06.2011

                                                                             Per il Coordinamento Nazionale CGIL/FP
                                                                                          Pastorino Giovanni

                                                                              Il Coordinatore Agenzie Fiscali CGIL/FP
                                                                                            Boldorini Luciano

Editoriale FPCGIL Medici sul settimanale "il salvagente" sugli ospedali da privatizzare

 
Si pubblica l’editoriale “La nuova trappola: privatizzare la sanità pubblica” di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici, in terza pagina del settimanale “il salvagente” n. 40 da oggi in edicola.
 

NEWS

3° NEWS dalla Sisac su rinnovo della convenzione

 
Si pubblica il terzo bollettino informativo sullo stato del rinnovo della convenzione alla Sisac per il quadriennio normativo 2006-2009 e per il biennio economico 2006-2007.

Grecia: Sciopero generale della Funzione Pubblica il 25 febbraio

Sciopero generale di 24 ore delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici in Grecia mercoledì 25 febbraio 2009.
 
Il sindacato della funzione pubblica ADEDY ha indetto la giornata di mobilitazione, ed una manifestazione ad Atene, con le parole d’ordine “I lavoratori non devono pagare la crisi”, ADEDY esprime la sua opposizione alle misure del governo greco che usa la crisi per rendere ancora più precario il lavoro, tagliare i servizi pubblici, aumentare la privatizzazione e che mette sotto attacco i diritti pensionistici.
 
In discussione anche il diritto di sciopero, che il governo sta cercando di limitare fortemente.

Si tratta del secondo  sciopero generale, dopo quello dello scorso 10 dicembre, finito sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
 
Un forte messaggio di solidarietà al presidente di ADEDY, Spiros Papaspyros, è stato inviato dal segretario generale della FP CGIL Carlo Podda.

Roma, 25 febbraio 2009

 

NEWS

La Sisac chiarisca il diritto alla 104 per i medici dei servizi

 
La FPCGIL Medici ha inviato oggi alla Sisac (Struttura Interregionale Servizi Convenzionati) una richiesta di definitivo chiarimento in merito al riconoscimento anche ai medici dei servizi dei permessi lavorativi previsti della legge 104/92, a firma del Coordinatore Nazionale della Medicina Generale Nicola Preiti e del segretario della Regione Lazio Stefano Mele.

L’ASL RM B della Regione Lazio, in modo sommario e improvviso, ha infatti revocato i benefici della legge 104/92 ai medici addetti alla medicina dei servizi, in particolare per gli aspetti relativi ai permessi di lavoro di cui all’art. 33.

Nella richiesta del sindacato è stato evidenziato in particolare che ai medici dei servizi non può essere riconosciuta una tipologia di rapporto autonono-non subordinato, non avvalendosi di una propria organizzazione di mezzi e autonomia nell’espletamento del servizio.

Si chiede pertanto – parimenti agli specialisti ambulatoriali come da sentenze della Cassazione 4290/99 e 6065/02 ed ai medici della continuità assistenziale come da sentenza del Tribunale di Napoli (Giudice Totaro) del 03.12.2004 – che la Sisac chiarisca il diritto ai benefici della legge 104 anche per i medici della medicina dei servizi.

La FPCGIL Medici sosterrà comunque i ricorsi contro le aziende che discrezionalmente sopprimono il diritto ai benefici della legge 104 per i medici dei servizi.

Lettera RSU Faenza sulla mobilità per incompatibilità

Gentili Direttori,

il Direttore della DP di Ravenna, dott. Trabucco, il giorno 5 ottobre ha comunicato a quattro colleghi del nostro Ufficio di Faenza l’esito della “rilevazione in tema di conflitto d’interessi” che li riguarda personalmente. A quattro persone è stato preannunciato il trasferimento di sede. Oggi, a distanza di due giorni, già non sono più quattro: la moglie di un collega ha preavvisato al proprio datore di lavoro il licenziamento al fine di far cessare la posizione “conflittuale” del marito.
Sconcertante pensare che le “potenziali” situazioni di conflitto riguardino persone con venticinque-trent’anni di carriera, percorsa senza rilievi. E che tali situazioni non abbiano, contrariamente all’asserita “potenzialità”, di fatto mai generato eventi critici.

Prima considerazione: abbiamo già un codice di comportamento e gli obblighi di astensione previsti dal CCNL.
Allora il problema qual è? Sappiamo bene che le situazioni di incompatibilità devono essere segnalate ai responsabili delle strutture, i quali poi esercitano comunque attività di controllo sulle lavorazioni.

La seconda, più che una considerazione, è una preoccupata constatazione: il giorno successivo alla riunione in Regione per l’informativa ai sindacati, sulla Intranet dell’Emilia Romagna sono state pubblicate delle slide illustrative sull’ “Etica del lavoro”. Slide, che non si capisce perché, una settimana dopo non erano più reperibili.
La pagina 13 illustrava una suddivisione in cinque gruppi di tutte le posizioni considerate a rischio. I gruppi indicavano il numero delle persone e gli esiti. Nessun accenno ai criteri di formazione di quei gruppi, se non generalissime enunciazioni di principi. Una cosa non ci è chiara: perché a Faenza le quattro posizioni, che pure non sono identiche, sono collocate tutte nel quarto gruppo (su un totale di sette posizioni in quel gruppo), che ha per effetto lo spostamento di sede? Che differenza c’è tra i gruppi? Per esempio, chi c’è nel terzo, che non prevede spostamento di sede? Nessuno con marito, o fratello, o ex cognata commercialista? Nessuno con la moglie segretaria in uno studio? Richiediamo che sia data trasparenza ai criteri adottati dall’Amministrazione per assumere decisioni che impattano in maniera così rilevante sulla vita delle persone e degli Uffici, che sembra porsi in contraddizione rispetto all’ideale di una pubblica amministrazione moderna e trasparente.

E’ stata valutata la possibilità di trasferire all’area di staff dell’Ufficio di appartenenza, nella quale notoriamente non vengono svolte attività dirette alle categorie di professionisti dalle quali possono nascere potenziali conflitti d’interesse?
In conclusione: ci si aspetterebbe da chi ti chiede giorno dopo giorno di raggiungere gli obiettivi assegnati, che tuteli le professionalità che si sono formate (sviluppate, specializzate) all’interno dell’Amministrazione, che ti difenda dal sospetto, non che lo alimenti; che si dimostri in grado di rilevare i comportamenti scorretti e di colpire gli effettivi responsabili, che, infine, di fronte a un problema, ricerchi la soluzione migliore per l’amministrazione ma anche per il personale.

La ragione di questa lettera è quella di chiederVi di riconsiderare i provvedimenti che sono stati preavvisati, alla luce anche di queste ulteriori riflessioni.
Certi di un vostro riscontro in merito, Vi ringraziamo per l’attenzione che vorrete dedicarci.

Faenza, 8 ottobre 2010

                                                                                                     f.to la RSU dell’Ufficio di Faenza

Stato di Agitazione Assistenti Sociali USSM – Catania

 
Pubblichiamo una nota del coordinamento (ussm ct) ed una nota della fp di catania in merito allo stato di agitazione degli Assistenti Sociali USSM di Catania…

 

 
 

Documento di lavoro – benefici assistenziali

 

DOCUMENTO DI LAVORO
BENEFICI DI NATURA ASSISTENZIALE E SOCIALE
(art. 27 CCNL del 16.2.1999)
ANNO 2008

 

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