Al Direttore Regionale
Agenzia delle Entrate – Emilia Romagna
Al Responsabile Ufficio Relazioni Sindacali
Ai Direttori Provinciali Emilia Romagna
loro sedi
Oggetto: Orario di lavoro part time. Richiesta urgente di incontro.
In questi giorni stanno giungendo alla scrivente Organizzazione Sindacale notizie da parte di lavoratrici e lavoratori degli Uffici dell’Agenzia dell’Entrate della Regione Emilia Romagna cui è stato richiesto di fornire informazioni circa le motivazioni che sostengono il mantenimento di un rapporto di lavoro a tempo parziale e in taluni casi richiesto oralmente di procedere a una modifica o a una revoca.
Supponiamo che a supporto di tali richieste vi sia da parte dell’Agenzia l’intenzione di dare applicazione alla Legge 183 del 2010 (il cosiddetto Collegato Lavoro).
A tal proposito ricordiamo che l’art. 16 della Legge prevede la possibilità e non l’obbligo per le Amministrazioni di verificare la disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori, eventualmente, di modificare il proprio orario di lavoro.
Si evidenzia che non è un obbligo, e che la modifica del proprio orario di lavoro deve essere condivisa dalle parti. Si rammenta che l’istituto del part time trova il suo fondamento per conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita, in particolar modo per le lavoratrici.
Sulla base di queste considerazioni la scrivente chiede l’apertura di un tavolo di confronto urgente finalizzato all’analisi di questo tema.
Conseguentemente si chiede che vengano immediatamente sospese tutte le iniziative formali o informali tese a costringere i lavoratori e lavoratrici interessate a modificare il proprio orario di lavoro.
Coerentemente con quanto richiesto e fino al momento in cui non si sarà concluso il confronto sindacale la scrivente Funzione Pubblica CGIL fornirà a tutti gli interessati l’indicazione a non sottoscrivere alcuna modifica al proprio contratto di lavoro individuale.
In attesa di ricevere la convocazione si inviano distinti saluti.
P/la Segreteria FP–CGIL Emilia Romagna P/FP CGIL Emilia Romagna
Coord. Regionale Agenzia Entrate
Alda Germani Giuseppina Loconte
A seguito della diffida inviata all’Amministrazione nel mese di ottobre 2007 e del mandato dato alle strutture Territoriali ad aprire vertenze per il mancato pagamento del FPSRUP per gli anni 2004 e 2005, l’Amministrazione con nota n° 6627 del 23/01/2008 ci ha comunicato l’impossibilità a procedere alla liquidazione degli accordi locali in quanto quest’ultimi non coerenti con l’accordo nazionale, prevedendo in alcuni casi distribuzione a pioggia di salario accessorio. Inoltre sollecita i Direttori degli Uffici Provinciali a riaprire le contrattazioni.
Ciò premesso invitiamo le strutture sindacali alla verifica dei suddetti accordi e alla riapertura della contrattazione ove gli stessi sono in palese contrasto con l’accordo nazionale e le leggi vigenti.
Roma, 30 gennaio 2008
p. la Funzione Pubblica
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
Il Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio
Carmine Di Leo
COMUNICATO STAMPA di Alfredo Garzi Segretario Nazionale FP CGIL
La Fp Cgil non sottoscrive il contratto 2008/2009 del comparto Agenzie Fiscali.
Le nostre valutazioni negative in merito al contenuto dell’accordo ricalcano quanto già esposto in occasione della firma dell’ipotesi avvenuta il 24/11/2008.
Gli incrementi previsti, pari al 3,2% nell’intero biennio contrattuale, sono inferiori all’inflazione reale (3,3%) del solo anno 2008 e ciò non consentirà la tutela del potere di acquisto delle retribuzioni.
La generica e approssimativa previsione contrattuale non consentirà il recupero dei soldi del salario accessorio tagliati dal Governo con il decreto legge 112/2008.
È previsto un incremento di soli 8 euro per l’anno 2010 condizionando negativamente il prossimo rinnovo contrattuale.
Alle nostre sollecitazioni, anche formali, di partecipare al referendum indetto per il 9 e 10 febbraio, nessuna delle OO.SS. firmatarie del contratto si è sentita in dovere di sottoporsi alla volontà delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.
Abbiamo ricordato, anche in questa occasione, come il recente accordo sui modelli contrattuali penalizzerà, più che in altri settori, i lavoratori delle Agenzie Fiscali. Per essi dal nuovo sistema deriveranno rinnovi contrattuali con abbattimenti pari al 31%.
Si rafforzano sempre più le ragioni per le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie Fiscali di partecipare al referendum del 9 e 10 febbraio per dire no ad accordi che diminuiscono le retribuzioni.
Ancora più forti le ragioni per aderire allo sciopero del 13 febbraio.
Roma, 29 gennaio 2009
La RSU e le OO.SS. del Cam di Roma, a seguito del malfunzionamento degli strumenti messi a disposizione per poter far fronte all’impatto delle migliaia di telefonate che si riversano sui Cam in questi giorni, denunciano le insostenibili condizioni di lavoro in cui i consulenti telefonici sono costretti ad operare.
Roma, 17/04/2009
AI DIRETTORI DEI CAM
di Roma – Torino – Venezia – Bari – Cagliari – Pescara
ALLA DIREZIONE CENTRALE
GESTIONE TRIBUTI D. SSA CALABRO’
ALLE OO.SS.
OGGETTO: Efficacia del servizio telefonico e immagine dell’Agenzia
La RSU e le OO.SS. del Cam di Roma, a seguito del malfunzionamento degli strumenti messi a disposizione per poter far fronte all’impatto delle migliaia di telefonate che si riversano sui Cam in questi giorni, denunciano le insostenibili condizioni di lavoro in cui i consulenti telefonici sono costretti ad operare.
Alle problematiche create dal nuovo sistema VOIP, vedi le anomalie legate all’ingresso delle telefonate pur in presenza di postazioni pronte alla loro ricezione, si aggiungono i malfunzionamenti degli strumenti informatici che richiedono continue riconnessioni, sia sul service center che sulla applicazione Da lì necessaria al trattamento degli avvisi. È lecito domandarsi il perché i suddetti malfunzionamenti di applicazioni, che dovrebbero offrire efficienza ed affidabilità, con la loro inoperatività funzionale, debbano ricadere sul servizio reso ai cittadini-contribuenti ed agli stessi operatori dell’Agenzia delle Entrate.
Fanno presente inoltre che, tramite le OO.SS., piu’ e piu’ volte è stato richiesto un intelligente scaglionamento dell’invio delle comunicazioni ai contribuenti, cosa che consentirebbe all’agenzia di fornire “effettivamente” il servizio promesso all’utenza, in quanto per i consulenti sarebbe possibile fronteggiare il numero di telefonate che pervengono ai Cam, e per l’utenza di fruire di un servizio senza le interminabili attese a cui sono ora costretti.
I problemi dei Cam non finiscono certo qui. Sono anni che ormai stiamo chiedendo un accordo che (ri)definisca in maniera chiara le funzioni e le attribuzioni dei Cam, ma invece di convocazioni otteniamo solo circolari che assegnano ulteriori compiti attinenti problematiche fiscali alle quali i consulenti di “Linea Amica”, “il più grande network europeo di relazioni con il pubblico presentato dal Ministro Renato Brunetta”, non riescono e non possono rispondere . Considerato che l’Agenzia delle Entrate dispone già di un servizio, per altro valutato molto positivamente dai contribuenti, non si capisce (o forse si capisce fin troppo bene) per quale ragione i quesiti che arrivano da Linea Amica non si incanalino nel predetto servizio invece di godere di una presunta corsia preferenziale.
Si chiede pertanto l’immediato intervento della Dirigenza dell’Agenzia, al fine, quanto meno, di ripristinare il corretto funzionamento dei supporti informatici necessari all’espletamento del servizio dei Cam e la revisione immediata della programmazione di invio delle comunicazioni di irregolarita’. E, ancora una volta, chiediamo urgentemente un tavolo che ridiscuta l’organizzazione dei Cam.
RSU Cam di Roma e Pescara
CGIL Cam di Venezia – Bari – Pescara – Cagliari
RdB Cam di Roma – Venezia – Torino –
FLP Cam di Roma – Torino – Venezia
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi FLP
Roma, 21 luglio 2009
Al Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica
Illustrissimo Onorevole Presidente,
nel ringraziarLa per l’invito all’Audizione odierna ci permettiamo rappresentarLe, nell’ambito delle problematiche inerenti il funzionamento dell’A.F., alcuni punti fondamentali della vertenza instaurata dalle scriventi OO.SS, in modo unitario, contro il depotenziamento della macchina fiscale, i tagli al salario aziendale, correlato agli obiettivi raggiunti in materia di accertamento e riscossione per gli anni 2008 e 2009, per vedere riconosciuta ai lavoratori del fisco la dignità e la professionalità di operatori che prestano la loro attività al servizio del Paese, per una vera azione di contrasto all’evasione fiscale.
Vertenza iniziata a suo tempo contro il DL 112/2008 che ci vede ora impegnati anche su alcuni aspetti della stessa cosiddetta manovra estiva (cosiddetto decreto anticrisi).
Nello specifico si evidenziano di seguito i punti salienti della vertenza :
* Ripristino integrale delle risorse dei fondi incentivanti relativi alle annualità 2008 e 2009, (comma 165) relative ad attività già rese ed obiettivi raggiunti negli anni precedenti, configuranti quindi veri e propri arretrati da corrispondere, in mancanza dei quali si configurerebbe un indebito arricchimento da parte del Ministero dell’Economia. Fermo restando il ripristino degli istituti incentivanti andrà comunque rivisitato l’attuale meccanismo di calcolo e di erogazione delle quote destinate al remunerare gli incrementi quantitativi e qualitativi nella lotta all’evasione., Infatti gli attuali meccanismi sono farraginosi e creano ritardi nella quantificazione delle somme spettanti e nella stessa capacità di rispondere in tempi reali alle “perfomances” raggiunte;
* Deroga, in analogia a quanto avvenuto in occasione della scorsa manovra finanziaria, al blocco delle assunzioni nelle Agenzie fiscali, finalizzata a portare a compimento l’assunzione di migliaia di funzionari nell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane già tra l’altro in servizio con contratti di formazione lavoro e di tirocinio. In tale contesto vanno sbloccate le procedure concorsuali per il personale interno da tempo concordate, o bandite e in alcuni casi addirittura già espletate. Ciò al fine di evitare uno strisciante depotenziamento delle Agenzie fiscali, anche per effetto del turn over e della decisione assunta da alcune Agenzie di avvalersi in modo generalizzato dell’uscita di personale, dirigente e non, al compimento dei 40 anni di contribuzione;
* Rafforzamento dell’autonomia gestionale e finanziaria delle Agenzie fiscali sia per garantire livelli sempre maggiori di efficienza ed efficacia in relazione ai compiti istituzionali, sia per esercitare in modo sempre più imparziale le funzioni che la Costituzione assegna alla Pubblica amministrazione, in un settore così delicato e strategico qual’ è quello del fisco.
Sugli altri aspetti dell’Audizione le scriventi OO.SS. si riservano comunque di far pervenire, anche in forma separata, ulteriori valutazioni ed approfondimenti.
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi FLP
Serio Silveri Cefalo Callipo Sperandini
Stamane si è tenuto l’attivo dei delegati Fp-Cgil della Messinambiente, la società che si occupa del servizio di igiene ambientale nella città dello Stretto. La Segreteria Nazionale e la Segreteria provinciale, su indicazione dei delegati e in prosecuzione delle iniziative di lotta portate avanti in questi mesi, respingono la volontà del liquidatore dell’ATO ME 3, Antonio Ruggeri, di liquidare l’azienda cittadina attraverso la pubblicazione di un terzo bando di gara, dopo il fallimento dei primi due, o addirittura di affidare il servizio tramite trattativa privata.
In particolare denunciamo la mancanza di garanzie sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini e sul rispetto dei livelli occupazionali. Per queste motivazioni nei prossimi giorni la Fp-Cgil presenterà un piano alternativo sulla gestione dei rifiuti che avrà come elementi qualificanti: gestione pubblica diretta del ciclo integrato dei rifiuti; standard di qualità nell’offerta di servizi ai cittadini; tutela dei livelli occupazionali; piano di efficientamento dei servizi e aumento della produttività delle attività lavorative; raccolta differenziata porta a porta, la cosiddetta differenziata spinta, riciclo e riutilizzo; ammodernamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche; trasparenza e legalità nella gestione del servizio.
Questo piano verrà sostenuto attraverso varie iniziative che coinvolgeranno i cittadini, anche per evidenziare quale sia il rischio di emergenza sanitaria a cui si espone l’intera cittadina peloritana, così come sta avvenendo in Campania.
Già domani la Fp-Cgil, insieme agli altri sindacati, chiederà un tavolo che coinvolga istituzioni e parti sociali ai vari livelli per affrontare l’emergenza. Nei prossimi giorni convocheremo inoltre le assemblee sindacali del personale della Messiambiente e lanceremo una petizione popolare sulla vertenza rifiuti e contro la privatizzazione, anche per riaffermare quanto i cittadini hanno già decretato con il voto referendario: pubblico è meglio.
Messina, 1 Luglio 2011
BASTA !!!!
NON SE NE PUO’ PIU ‘ DI BUGIE !!!!
Lunedì ultimo scorso, è proseguita così come preannunciato la riunione con l’Amministrazione, in merito alla Concertazione sulle modifiche dell’Ordinamento delle funzioni centrali, sulla dotazione organica del personale non dirigente e sui criteri che la determinano, oltre all’avvio della sessione negoziale per il CCNI 2008.
Per ciò che concerne le funzioni centrali abbiamo ribadito le perplessità in merito alla struttura dell’impianto, che come ricordiamo, riduce le relative posizioni di livello dirigenziale di I fascia da 28 a 12 determinando così il numero complessivo di tutte le posizioni di dirigente di I fascia a 27.
Questa ipotesi ancora non ci convince anche per l’assenza di una visione dell’impianto complessivo, senza la quale è impossibile valutare la ricaduta organizzativa sia in Direzione Generale, sia in tutto il territorio.
Invece, riguardo alla dotazione organica del personale non dirigente, l’Amministrazione ci ha fornito una tabella in cui viene prospettata la riduzione in applicazione di quanto previsto dalla legge 133/2008, del 10% dell’organico attuale, portandolo da 33.336 (organico approvato con delibera del C.d.A. del 20/04/2005) a 30.014.
Tenuto conto che la consistenza attuale al 9/10/2008 è di 28.657 unità, tale proposta risulterà non avere impatto pratico ma solo teorico, anche nella considerazione che entro il 31 dicembre p.v. la consistenza subirà una ulteriore riduzione.
L’organico proposto, viene ripartito per aree in conformità a quanto previsto dal CCNL 2006/2209 nel seguente modo:
* Area C organico attuale 29.165 a 26.048 unità. (consistenza al 9/10/2008 24.138)
* Area B organico attuale 3.808 a 3.638 unità. (consistenza al 9/10/2008 3.962)
* Area A organico attuale 363 a 328. (consistenza al 9/10/2008 557)
In merito all’avvio della sessione negoziale per il CCNI del 2008, l’Amministrazione ci ha comunicato dell’incremento del fondo 2008 sarà pari a circa 8,5 mln di euro rispetto al fondo del 2007 per effetto del rinnovo del CCNL biennio economico 2006/2207 da noi sottoscritto.
A tale fase negoziale è stata collegata una apposita riunione dell’osservatorio sulla produttività svoltasi nella giornata di ieri. In tale contesto l’osservatorio ha constatato il buon andamento produttivo dell’anno 2008 relativamente ai volumi di prodotto generati.
Ciò testimonia come i dipendenti dell’INPS, nonostante il grande esodo di personale qualificato e grazie anche alla buona integrazione nel processo produttivo del personale pervenuto da altre amministrazioni ha lavorato intensamente, responsabilmente e con passione.
Tuttavia merita molta attenzione la tendenza, organizzativa, a sottovalutare gli aspetti relativi al miglioramento del grado di soddisfazione degli utenti.
Considerato che il nostro CCNL 2006/2009 lega parte significativa delle risorse del fondo alla qualità della produzione, non si capisce la mancata attenzione organizzativa a tale aspetto per l’anno 2008 (anno in cui non sono state messe in discussione le risorse economiche deputate al loro finanziamento), mentre si esalta, con intempestive riunioni, l’attenzione sull’incerto anno che verrà (2009).
Per quanto ci riguarda è evidente che non saremo disponibili ad alcun confronto formale sui piani 2009 fino alla conclusione della vertenza sui tagli della legge 133/08.
Parte con novembre la terza fase della mobilitazione dei dipendenti pubblici ed in particolare dei dipendenti degli enti pubblici non economici con l’effettuazione di tre distinte giornate di sciopero interregionale.
La scelta di tale percorso temporale è strumentale a far si che l’attenzione mediatica intorno alla nostra vertenza venga tenuta alta per tutto il periodo di discussione della Legge Finanziaria 2009.
Ciò non toglie che nell’ambito Inps dovrà continuare la nostra opera di coinvolgimento e di contro informazione nei confronti dei cittadini, prevedendo anche una specifica giornata di sciopero dei lavoratori dell’Inps.
Roma, 16 ottobre 2008
F.P. CGIL INPS CISL FP INPS UIL PA INPS FIALP-CISAL INPS
f.to Oreste CIARROCCHI f.to Giorgio ALLEGRINI f.to Adriano PETRICCA f.to Michele DI LULLO
Oggi era l’occasione per essere trasparenti e l’Amministrazione questa occasione l’ha persa.
Nel cedolino di gennaio è sparita la voce “anticipazione incentivo speciale” sostituita da una più generica voce “anticipazione”.
Che l’incentivo speciale non esista più, per via della L. 133, era cosa nota e la sparizione delle dicitura “incentivo speciale” ne è la conferma.
Ora si pone un altro problema: da dove sta prendendo i soldi l’Amministrazione per l’anticipo?.
Non stiamo dicendo che sia sbagliato continuare a pagare l’anticipazione, stiamo solo ponendoci una domanda più che legittima , visto che i lavoratori dovrebbero essere messi al corrente di come vengono destinate le somme del fondo per i trattamenti accessori.
Le voci che compongono il fondo, tolti i compensi incentivanti speciali per effetto della L. 133, sono:
* Sviluppo professionale
* Sistema indennitario
* Straordinario e turni
* Incentivo la produttività ordinaria.
Abbiamo semplicemente chiesto al capo del personale su quali di queste voci ci viene corrisposto l’anticipo.
Non ci sembra una domanda così difficile, perché tanta omertà? a chi risponde il capo del personale?
Di certo non alle lavoratrici e ai lavoratori dell’INPS.
Sono adulti i lavoratori dell’INPS, sono responsabili, non servono mezzucci maldestri attuati nel vano tentativo di distrarli dalla realtà vera.
Sia onesta l’Amministrazione, sia chiara e trasparente e allora potrà pretendere quel rapporto di fiducia tanto auspicabile in una situazione così difficile come quella che stiamo attraversando.
Cerchi l’Amministrazione di creare un clima di collaborazione, non si nasconda dietro tecnicismi burocratici tipici di chi poi risposte non vuole darne.
Ebbene l’Amministrazione questa risposta non ce l’ha data, si è trincerata dietro un formale “vi risponderò per iscritto”, riferendosi alla sola Cgil, come se il problema riguardasse solo la Cgil e non tutti i lavoratori dell’Istituto, come se ai lavoratori non interessi sapere se questo anticipo, per esempio, venga preso dal fondo della produttività ordinaria, il che comporterebbe di fatto l’impossibilità di erogare l’acconto sull’ordinario di luglio 2009 e il saldo di febbraio 2010.
Poteva essere questa una scelta, per continuare a garantire il livello retributivo mensile di tutto il personale, ma come tutte le scelte che riguardano il Fondo per i trattamenti accessori, doveva essere una scelta che obbligatoriamente aveva bisogno di un accordo tra l’Amministrazione e le OO.SS.
Ne avremmo discusso e avremmo dato la possibilità ai lavoratori di dire la loro.
Invece la scelta è stata unilaterale, creando un gravissimo precedente.
L’Amministrazione ha cambiato le regole di corresponsione dei compensi incentivanti senza il confronto con le OO.SS.
Ma, a quanto pare, il rispetto delle regole a tutela dei lavoratori non è patrimonio comune.
Roma, 21gennaio 2009
p.il Coordinamento Nazionale F.P. Cgil Inps
Oreste Ciarrocchi
Di seguito gli accordi sul Fua 2008-09 e 2010 firmati lo scorso 30 luglio dal’Amministrazione della Giustizia CISL, UNSA-SAG e Intesa.
Roma, 3 agosto 2010
FP CGIL NAZIONALE
Gianfranco Macigno