Lettera unitario al Presidente Aci con richiesta di incontro e comunicato unitario

FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP RdB P.I. ACI CISAL ACI ASDACI

Roma, 6 dicembre 2007

Al Presidente pro-tempore dell’ACI
Dr. Pasquale De Vita

All’Avv. Enrico Gelpi

e, p.c. Al Segretario Generale
dr. Ascanio Rozera

Al Direttore del Personale
Dr. Luigi Ventura

Oggetto: richiesta incontro

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, avendo preso atto dell’esito delle votazioni dell’Assemblea del 5 dicembre u.s., con la presente chiedono un incontro con le SS. LL., da tenersi indipendentemente dalla formalizzazione della nomina, per avviare un confronto sulle linee programmatiche e sulle future strategie dell’Ente.
In attesa di un cortese urgente riscontro, cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro. Cordiali saluti.

FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP RdB P.I. ACI CISAL ACI  ASDACI
   D. Priami       M. Semprini   S. Pagani    R. Sirano        . De Santi       V. Pensa

 

FUA 2008 – 2°acconto FUS 2008 integrazione FUS 2007

 
 

 
 

Comunicato

 
 

30 GIORNI ALLO SCIOPERO GENERALE
 

Mentre il parlamento lavora esclusivamente per un sol uomo:

L’inflazione a marzo è salita al 2,5%;

La disoccupazione è all’8,8% , mai così alta dal 2002;

Un giovane su tre non ha lavoro;

La pressione fiscale “reale” è al 51%;

Corruzione, mafie, evasione fiscale costano ad ogni cittadino 4 mila euro l’anno;

All’Aquila le macerie, dopo due anni dal terremoto, ancora invadono le strade;

Siamo un paese in guerra su più fronti;

Il servizio pubblico e la tutela dei diritti di cittadinanza sono sotto continuo attacco.

I dipendenti pubblici ridotti a rango di inutili e costose appendici da eliminare.
(ma questo argomento merita un comunicato a parte)

In un paese dove gli unici argomenti alla ribalta della cronaca hanno a che fare con il “mestiere più antico del mondo” più che con i reali problemi del paese, la CGIL il 6 maggio dà la possibilità ad ogni cittadino e ad ogni lavoratore di dire basta!

“…..Dei fatti maturano nell’ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. I destini di un’epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e passioni personali di piccoli gruppi attivi, e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell’ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. E questo ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo?.” ( “indifferenti” Gramsci 1917)

Roma, 6 aprile 2011
 
 
p. il Coordinamento Nazionale
FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 

 

Comunicato sull'incontro del 14 luglio – Sottoscritti i verbali

Il giorno 14 luglio 06, presso la sede della Direzione Generale dell’Inpdap, in via Ballarin, Roma, si è svolto un incontro fra l’Amministrazione e le OOSS sui seguenti punti all’OdG:
Protocollo delle Relazioni Sindacali.
Firma definitiva del CCIE 2005 relativo ai professionisti.
Approvazione della Direttiva 28 per la Direzione Generale.
Vacanze studio cui è stata aggiunta la situazione dei mutui ipotecari.
Aggiornamento delle linee produttive delle entrate,
Informativa sull’IdM (nuovo sistema di identificazione degli utenti).
Dopo l’approfondimento di alcune questioni per le quali era stata rinviata più volte la ratifica definitiva, il protocollo delle relazioni sindacali è stato finalmente sottoscritto da tutti. Questa firma definitiva costituisce un passo significativo che conferma e consolida i rapporti fra Amministrazione ed OO.SS all’interno dell’Ente. Per giungere a questo risultato hanno lavorato con competenza e assiduità tutti i componenti dell’apposita Commissione Paritetica prevista dal contratto integrativo dello scorso anno. Il nuovo Protocollo è vincolante per entrambe le parti e regolamenta, in linea con i contratti nazionali, tutte le fattispecie e le competenze dei diversi livelli di contrattazione, concertazione, consultazione ed informazione anche alla luce del nuovo regolamento di amministrazione e contabilità approvato dall’Istituto.
Sul CCIE 2005 dei professionisti si è proceduto alla firma definitiva avendo dato il Governo il suo nulla osta.
Anche sulla Direttiva 28 per la Direzione Generale si è giunti ad un soddisfacente accordo. Accordo che, finalmente, avvierà un significativo processo di trasformazione delle Direzioni Centrali e delle Strutture di Progetto, in analogia a quanto già da molti anni è stato effettuato nelle Direzioni Provinciali e Sedi Territoriali. L’intera operazione comporterà la definizione della consistenza organica delle singole strutture della Direzione Generale nel suo complesso e, in particolare, della Struttura di Progetto “Supporto alle attività produttive decentrate”. Tale riorganizzazione dovrà concludersi entro il 15 ottobre p.v. e vedrà protagoniste le RSU dei vari raggruppamenti unitamente alle OO.SS territoriali.
In merito alle vacanze studio e al blocco dei mutui ipotecari, va prioritariamente ricordato che le OO.SS avevano già contestato l’inefficienza con la quale sono state organizzate le attività nei giorni delle partenze dei ragazzi, mentre per la concessione dei mutui edilizi da tempo si chiedeva il potenziamento del settore perché non più in grado di far fronte alle numerose istanze.
L’Amministrazione facendosi interprete dei disagi da parte di tutti, ha ringraziato i lavoratori che hanno dovuto e saputo gestire questa emergenza. Relativamente alle vacanze, è stato precisato che la rituale gara annuale per la relativa aggiudicazione non si era potuta definire nei tempi richiesti e che l’Ente si è trovato di fronte ad un bivio: o annullare, dopo anni , le vacanze per i ragazzi oppure indire una gara all’ultimo momento e affrontare i disagi organizzativi con rischi certamente minori rispetto a quelli politici nel caso in cui fosse saltata questa prestazione fondamentale e caratterizzante per l’Ente. Fortunatamente è prevalsa questa seconda tesi che la CGIL condivide. Tuttavia, un maggior coinvolgimento del personale non solo sullo scenario operativo, ma anche comunicazionale, come ha fatto il Presidente del Civ, avrebbe smussato eccessivi inasprimenti non solo fra i lavoratori ma soprattutto fra gli iscritti. L’Amministrazione inoltre ha garantito che per il prossimo anno si cercherà di riportare all’interno dell’Ente molte operazioni che negli ultimi anni sono state esternalizzate.
Sui blocchi dei mutui l’Inpdap ha comunicato che si trattava di una scelta obbligata visto la non disponibilità economica del Fondo credito per far fronte alle richieste cresciute negli ultimi tempi in misura esponenziale. La scelta di bloccare l ‘erogazione dei mutui a far tempo dal 12 luglio c.m. è stata dettata dall’obbligo di consentire a coloro che avevano già assunto impegni per l’acquisto della prima casa di poterli soddisfare.
Sul problema mutui però non è sufficiente questa operazione burocratica ex post e ci si chiede se si sarebbe potuta gestire meglio. E’ ovvio che l’Inpdap non può surrogarsi al Governo per la politica della casa, ma certamente devono essere trovati degli strumenti finanziari all’interno del bilancio dell’ente e delle cartolarizzazioni a suo tempo effettuate per venire incontro ad un bisogno sociale sempre più diffuso. In questo senso ci vorrebbe un preciso impegno politico.
In merito alle nuove linee delle Entrate è stata riordinata l’intera materia in 8 linee di produzione che entreranno in vigore a decorrere dal 1/1/2007.
Infine è stata data l’informativa sull’IdM. In pratica esso è un codice di accesso di sicurezza pensato specialmente per gli operatori esterni, Enti e Patronati, oltre che per consentire una semplificazione agli operatori per l’accesso ai vari programmi.
Sul contratto integrativo di ente 2006 c’era già stato, qualche giorno prima, un incontro per l’avvio del negoziato dopo la presentazione delle linee guida. La discussione si è focalizzata sulla costituzione del Fondo che come si sa, per effetto della finanziaria, è stato bloccato agli importi del 2004. Nell’attesa che la questione sia definita a livello politico, le OOSS si sono dette disponibili alla discussione degli altri aspetti , subordinando la sottoscrizione dell’ipotesi allo scioglimento del nodo di cui sopra.
Roma, 17 luglio 2006

Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella

Lettera a Castelli sulle relazioni sindacali

Roma, 2 aprile 2007

Al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Giudiziaria
Claudio Castelli

Vogliamo tornare a segnalarle, come spesso fatto durante recenti incontri, lo stato delle relazioni sindacali sul territorio nazionale, che impedisce un sereno svolgimento dell’attività lavorativa e dell’erogazione del servizio ai cittadini.
Ci arrivano da molte parti di Italia diverse preoccupanti segnalazioni di dirigenti e capi degli uffici che violano sistematicamente le norme contrattuali, si comportano in maniera autoritaria, emanano ordini di servizio senza convocare le OO.SS, rifiutano le ferie ai dipendenti senza giusta motivazione, gestiscono il personale in maniera ‘personalistica’ e accentatrice, perdendo di vista le finalità di buon andamento del lavoro e creando tensioni tra il personale.
Vale la pena di citarle alcune situazioni delle quali siamo sicuri che lei è già a conoscenza: il Tribunale di Pavia, dove lo stato delle relazioni sindacali è talmente degenerato che si preannuncia un ennesimo sciopero del personale per il prossimo 18 aprile, dopo quello del 27 febbraio scorso, dopo assemblee e manifestazioni in prefettura, a seguito di un inopinato trasferimento di decine di dipendenti; la Procura di Nuoro, dove si continuano a emanare ordini di servizio senza convocare le OO. SS e il diritto alle ferie dei lavoratori è indissolubilmente legato a quello dei magistrati a cui sono assegnati; gli Uffici giudiziari di Benevento, il Giudice di Pace, la Procura della Repubblica ed il Tribunale, dove la nostra struttura territoriale deve intervenire ripetutamente a richiamare la dirigenza perché si rispettino delle corrette relazioni sindacali, e così avviene anche al Tribunale di Ariano Irpino o nel distretto di Bologna, in particolare presso la Corte d’Appello; oppure la situazione del Tribunale di Ascoli Piceno, dove i dipendenti vengono sottoposti a provvedimenti arbitrari da parte della dirigenza.
Tutte queste situazioni sono il sintomo di uno stato di malcontento, di una cattiva organizzazione e gestione degli uffici che porta conseguentemente a una perenne tensione tra i lavoratori; si può facilmente immaginare che in queste condizioni è impossibile lavorare bene.
Nel memorandum sul lavoro pubblico, siglato dal Governo che lei rappresenta e le OO.SS, si parla di organizzazione, efficienza, rilancio della pubblica Amministrazione, come anche nel protocollo di intesa dello scorso novembre con il quale abbiamo avviato, insieme a voi, un grande progetto di riorganizzazione, perché crediamo che sia possibile e necessario restituire ai cittadini il diritto a una giustizia rapida ed efficiente e nel contempo ai lavoratori delle condizioni di lavoro positive.
Per fare tutto questo la dirigenza e i capi degli uffici devono avere chiaro che il contratto di lavoro è un sistema di regole a garanzia di tutti, come abbiamo spesso ripetuto, devono credere realmente in una buona organizzazione del lavoro e accettare il confronto costruttivo con le OO.SS territoriali e le RSU che rappresentano i lavoratori della giustizia.
Signor Capo Dipartimento, crediamo che sia arrivato il momento, anche in vista dell’ambizioso percorso che ci attende, di affrontare questo problema e dargli una soluzione.

Per fpcgil funzioni centrali
Cosimo Arnone

Gruppo di lavoro assistenti sociali

 
Il giorno 5 giugno si terrà, presso il Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, la prima riunione del gruppo di lavoro sulle funzioni degli assistenti sociali, nel quale la Fp-Cgil sarà rappresentata dalla compagna Maria Laganà, assistente sociale in servizio presso la prefettura di Reggio Calabria. In quel gruppo porteremo le posizioni della Fp-Cgil, rappresentate dalla piattaforma che pubblichiamo, concordata con le compagne che hanno partecipato ad una prima fase di elaborazione interna alla nostra categoria. Vi informeremo con puntualità degli ulteriori sviluppi.

 

Presidio 16 dicembre

 
 
MERCOLEDI’ 16 DICEMBRE
PRESIDIO DEI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA
PIAZZA MONTECITORIO
ORE 16.00

NESSUNA RIFORMA E’ POSSIBILE
SENZA INVESTIMENTI ADEGUATI!

 

Indizione di assemblea nazionale da consegnare ai Capi degli Uffici

 

 

Comunicato

In considerazione della difficile situazione che vede la riforma della giustizia al centro del dibattito politico e in preparazione dello sciopero unitario del 5/02 crediamo opportuno far sentire la voce della fpcgil in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario che avverrà il 30/01 p.v in tutte le Corti di Appello.

Dunque vi chiediamo, ove possibile, di organizzare presidi unitari, volantinaggi o qualsiasi iniziativa nelle vostre disponibilità, e fare richiesta, come l’anno scorso, per partecipare con un intervento alle cerimonie di inaugurazione nel quale spiegare le ragioni dello sciopero unitario ed i danni che il Nuovo Ordinamento porterà al funzionamento della giustizia.

Roma, 09/01/09

La coordinatrice Nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria

Nicoletta Grieco

 
 

 
 

Comunicato unitario

 
FP CGIL UILPA Giustizia RdB P.I.-USB FLP
 
PER UNA VERA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
VOLTA ALL’EFFICIENZA DEL SISTEMA

 

Per rendere un efficace servizio ai cittadini occorre una seria riforma della giustizia con nuove risorse ed investimenti adeguati per il suo buon funzionamento.
Sino ad oggi, al contrario, si è assistito ad un progressivo depauperamento di risorse e personale, senza alcun progetto di organizzazione e di ammodernamento del sistema.
I provvedimenti recentemente varati dal governo infliggono un vero e proprio colpo di grazia al sistema giudiziario: dopo gli onerosi interventi della legge 133/2008, sono previsti ulteriori tagli per il prossimo triennio pari a circa 150 milioni di euro. . Dal 2006 al 2012 il budget del Ministero della Giustizia risulterà diminuito di circa 1 miliardo di euro: in queste condizioni non sarà più possibile garantire il regolare svolgimento delle attività, già svolte in condizioni precarie.
Per effetto dei continui e indiscriminati tagli alle dotazioni organiche, del blocco delle assunzioni e del turn-over il personale giudiziario è stato ridotto in dieci anni di circa 11.000 unità e la situazione delle effettive presenze in servizio è altrettanto grave, con 6000 persone in meno negli ultimi 8 anni; la situazione si aggraverà ulteriormente nei prossimi tre anni quando tanti lavoratori assunti negli anni ’70 matureranno i requisiti per la pensione. Si prospetta all’orizzonte la chiusura di uffici giudiziari a causa della mancanza ‘fisica’ di persone.
Il personale dell’Amministrazione Giudiziaria è l’unico nel comparto Ministeri a non avere ottenuto alcun riconoscimento professionale; a peggiorare la situazione è poi intervenuto un accordo tra l’Amministrazione ed una minoranza sindacale che dequalifica il personale sottraendogli funzioni svolte sino ad oggi, ne mortifica la professionalità e prosciuga quasi completamente il salario accessorio destinato a premiarne la produttività.
Se questo nuovo ordinamento professionale entrerà in vigore 7900 cancellieri e 1800 ufficiali giudiziari verranno sottratti alle funzioni loro attribuite dalla legge; è facile immaginare che il nuovo sistema di classificazione getterà gli uffici nel caos e porterà ad un blocco totale dell’attività. Contro questo contratto integrativo abbiamo proclamato uno sciopero e organizzato molteplici azioni di lotta. Si rileva comunque una strisciante stanchezza e demotivazione tra il personale, che lavora in condizioni di drammatica emergenza continua, e che oggi si trova inoltre colpito dal blocco del rinnovo contrattuale fino al 2013, con il conseguente impoverimento che ne deriva.
Abbiamo firmato con gli altri operatori della giustizia un importante documento, il ‘Patto per la Giustizia e per i cittadini’, che costituisce una proposta fattiva di riforma del settore, volta non a minare l’indipendenza della Magistratura tramite la separazione delle carriere come vorrebbe fare il Ministro Alfano, ma a dare dignità professionale al personale giudiziario e migliori condizioni di lavoro per tutti gli operatori, nell’ottica di un miglior e più efficiente servizio per i cittadini.
Siamo infatti convinti che quanto da noi richiesto e proposto potrebbe raggiungere e garantire l’obiettivo di accelerare i tempi della giustizia.
Crediamo necessario:
1) ammodernare la macchina giudiziaria attraverso norme che snelliscano le procedure e creare un modello organizzativo che metta al centro l’efficacia del servizio offerto alla cittadinanza;
2) potenziare gli organici con una dotazione di personale adeguata e con le professionalità necessarie al funzionamento degli uffici. In quest’ottica riteniamo necessarie allo scopo almeno 4000 nuove assunzioni, in modo da assicurare sia il turn over sia la trasmissione delle conoscenze tra le diverse generazioni di dipendenti; è altresì necessario completare contestualmente l’organico della magistratura;
3) realizzare la rimodulazione e l’ampliamento delle dotazioni organiche in maniera confacente alla progressione di carriera del personale e alle nuove assunzioni;
4) garantire la giusta riqualificazione professionale a tutto il personale giudiziario; si deve trattare di una vera progressione in carriera così come avvenuto negli altri Ministeri, rispettosa del CCNL, e non di un mero riconoscimento economico che dequalifica e mortifica le professionalità acquisite dai lavoratori sul campo;
5) ottenere risorse adeguate per il funzionamento degli uffici, un progetto concreto di informatizzazione, che porti allo snellimento delle procedure attraverso le notifiche telematiche ed il processo telematico completo;
6) promuovere adeguata e costante formazione per tutto il personale utilizzando anche i fondi appositamente stanziati dalla Comunità Europea;
7) programmare la re-internalizzazione del servizio di fonoregistrazione delle udienze e del servizio di assistenza tecnica informatica, nonché tutti gli altri servizi oggi affidati all’esterno;
8) mantenere tutti i servizi di competenza del Ministero della Giustizia svolti da dipendenti interni all’apparato contrastando ogni forma di privatizzazione;
9) prevedere un taglio netto e generalizzato delle consulenze esterne.
La giustizia è un bene necessario e misura la tenuta democratica di un paese: anche in un momento di crisi economica si rileva una maggiore necessità di intervenire con risorse aggiuntive su un settore così importante poiché è innegabile che il cattivo funzionamento della giustizia influisce negativamente sulla nostra economia, sul sistema delle imprese e sull’assetto complessivo della convivenza civile.
Siamo coscienti che una giustizia celere ed efficace è una priorità per il Paese e dunque siamo disponibili a offrire il nostro contributo per un confronto aperto, che permetta di innovarla restituendo il diritto ai cittadini nello spirito della Costituzione italiana.

FP CGIL UILPA Giustizia RdB P.I.-USB FLP
(Grieco) (Nasone) (Martullo) (Piazza)

 
 
 

Comunicato

    
COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP SEGRETERIA NAZIONALE

L’Inpdap licenzia i suoi lavoratori
 

184 lavoratori somministrati (interinali) in forza all’Inpdap da molti anni, impiegati abitualmente nelle attività istituzionali dell’Inpdap, rischiano il posto di lavoro.

Gli interinali della sede di Napoli sono già a casa da mercoledì perché l’Inpdap non ha prorogato il contratto, per gli altri si avvicina inesorabile la scadenza senza alcuna certezza per il futuro.

Eppure le risorse ci sono: lo stanziamento a bilancio 2010 è sostanzialmente pari a quello dello scorso anno e, quindi, più che sufficiente alla conferma di questi contratti.

Nonostante ciò l’INPDAP è più realista del re ed anticipa i possibili tagli draconiani di Tremonti, previsti solo dal 2011, senza tenere conto del fatto che questi lavoratori rappresentano un valore, in termini di professionalità e competenza, a cui questo Ente non può rinunciare senza rinunciare, allo stesso tempo, a forza lavoro giovane e motivata.

Sono lavoratori che al di là dei tecnicismi normativi si sentono e sono l’Inpdap, quella su cui investire, il futuro!

La Cgil per loro chiede la stabilizzazione nell’organico, su cui peraltro si era già ragionato negli anni passati, e l’immediata proroga nazionale di tutti i contratti in somministrazione, sia di quelli già scaduti che di quelli in scadenza, anche attraverso l’attivazione di progetti specifici già all’attenzione della Direzione Generale.

Per la Cgil è necessario un incontro urgente con il Direttore Generale per la soluzione positiva della vertenza che vedrà comunque impegnata questa Organizzazione nella tutela dei lavoratori anche promuovendo, se necessario, iniziative di lotta.

Roma, 15 luglio 2010

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini
 
p. la Segreteria Nazionale NIdiL
 
Andrea Borghesi 

 

 
 
 

Commissione giustizia

Ai componenti della II Commissione Giustizia
Camera dei Deputati
SEDE

Il diritto alla giustizia e alla sicurezza, ma anche e più modestamente alla ragionevole durata di un procedimento giudiziario civile o penale, è un elemento fondamentale della coesione sociale.
La crisi della giustizia è dunque fattore di disgregazione della società e dei rapporti civili ed economici: la lentezza della macchina amministrativa, nonostante lo sforzo del personale giudiziario che da tempo lavora in carenza d’organico e con scarse risorse, è quotidianamente oggetto di attenzione da parte degli organi di stampa e produce danni ai cittadini e alle cittadine del nostro paese, particolarmente quelli più poveri ed indifesi.
E’ in discussione in questi giorni il DDL sull’Istituzione dell’Ufficio per il Processo e la Progressione professionale del personale della giustizia: crediamo che sia una importante occasione per dare una svolta a una situazione che tutti ormai conoscono.
La giustizia penale e civile hanno bisogno di risorse per modernizzare le proprie strutture, riconoscere al personale condizioni di lavoro più accettabili e la giusta progressione professionale, effettuare una globale riorganizzazione del lavoro che metta al primo posto il servizio da rendere ai cittadini.
Chiediamo a voi tutti di esaminare con particolare urgenza e responsabilità questo DDL se possibile anche in sede deliberante, perché crediamo che il paese ne abbia bisogno.

Segretario nazionale
FP CGIL Funzioni Centrali
Alfredo Garzi

Roma, 17 Settembre 2007

Riunione con l'amministrazione

Si è svolta ieri la prevista riunione con l’Amministrazione in relazione alle seguenti tematiche: informativa sul DDL 2873, contratto integrativo Organizzazione Giudiziaria, stabilizzazione ex lsu.
La ricollocazione del personale e l’Ufficio per il Processo fanno un ulteriore passo avanti: il Sottosegretario Li Gotti ci ha illustrato la situazione del DDL che, dopo la fase della presentazione degli emendamenti, sarà al voto della Commissione Giustizia entro la prossima settimana, nei primi giorni di novembre passerà in aula alla Camera dei deputati dove il Governo ha chiesto ufficialmente la via prioritaria.
Relativamente agli emendamenti il Governo ne presenterà uno che renderà possibile la disponibilità economica totale del DDL, ovvero 110.000.000 di € che renderanno possibile la ricollocazione per oltre 40.000 dipendenti.
Abbiamo accolto con favore l’emendamento relativamente all’ampliamento di spesa per la ricollocazione del personale perché recepisce in pieno quanto determinato col protocollo del novembre 2006, abbiamo ribadito la posizione presentata in Commissione Giustizia relativamente ai contenuti del DDL, e abbiamo dichiarato che faremo la nostra parte con l’opinione pubblica a sostegno di un disegno di legge che mette insieme i diritti di cittadinanza e i diritti dei lavoratori della giustizia.
Relativamente al nuovo Contratto Integrativo, che crediamo sia una spinta ulteriore per la ricollocazione del personale poiché dovrà necessariamente prevedere una ricomposizione dei lavori in base al nuovo CCNL, ci siamo dati appuntamento con l’Amministrazione per avviare i lavori alla fine di novembre, dopo le elezioni rsu.
Sulla stabilizzazione del personale ex lsu l’Amministrazione ha dichiarato che la modifica delle dotazioni organiche e di conseguenza delle piante organiche è legata all’approvazione del DDL che, dopo la ricollocazione del personale interno, renderà possibile l’inquadramento del personale ex lsu; sul punto relativo al bando l’Amministrazione ha detto che oltre alla domanda di partecipazione e alla verifica dei titoli prevista dalla finanziaria 2007 avrebbe intenzione di far sostenere un colloquio per quelle qualifiche per le quali è necessaria una selezione per l’accesso dall’esterno; ha inoltre chiesto di fare un accordo con le OO.SS in modo da contemperare le esigenze di permanenza nella sede di servizio degli stabilizzandi e quelle di mobilità del personale interno.
Su quest’ultimo punto abbiamo dichiarato la nostra disponibilità mentre sul colloquio abbiamo fermamente dichiarato di essere in totale disaccordo in quanto la legge finanziaria 2007 prevede unicamente, stante il possesso di alcuni requisiti, la stabilizzazione a domanda; nel caso del Ministero della Giustizia la selezione si considera avvenuta per norma di legge.
Non si tratta di assumere ex novo quanto di stabilizzare del personale in servizio da oltre 7 anni per cui la formazione di una graduatoria e un eventuale colloquio sarebbe un inutile orpello e una complicazione in contrasto con quanto stabilito nella norma di legge: a tal fine abbiamo richiamato i bandi emanati da altre Amministrazioni che confortano la nostra tesi.
Relativamente alle problematiche delle dotazioni organiche abbiamo ricordato all’Amministrazione che l’entrata in vigore del nuovo contratto ci aiuta in questa operazione in quanto le dotazioni organiche saranno per profilo professionale e non più per posizione economica.
Abbiamo consegnato durante la riunione un documento all’Amministrazione nel quale chiediamo formalmente due incontri uno per discutere di tematiche da noi sollevate relative alla 104, l’art. 42 bis, il conteggio delle ferie e altro, e un altro relativo ai lavoratori comandati provenienti dai comuni, dall’ex ente poste, ai lavoratori Atu e ai cosiddetti ‘settimini’.
Nell’ambito della discussione è emersa la questione della mancata convocazione di due OO.SS, R.dB. e Federazione Intesa, legata alla riserva di firmare il CCNL per una e a un contenzioso sulla rappresentatività per l’altra: su questo punto abbiamo dichiarato che a nostro avviso la convocazione dell’Amministrazione, pur essendo corretta, non era giusta. Abbiamo dunque detto che a nostro avviso era invece giusto ammettere con riserva le succitate OO.SS così come avviene in altre istituzioni attraverso l’istituto della deroga: tuttavia, nel precisare la nostra posizione, abbiamo stigmatizzato il contenuto di un volantino diffamatorio della R.d.B. chiedendo formalmente una smentita dei contenuti dello stesso, cosa che la RdB ha fatto pubblicamente apprezzando la posizione da noi espressa.

P. la FPCGIL
Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Roma, 16/10/07

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto