INPS: Comunicato CGIL CISL UIL sulla ripresa, avvenuta ieri, della contrattazione relativa al CCNI 2006

F.P. CGIL         CISL FP      UIL P.A. 

La ripresa dei lavori per il rinnovo del CCNI del 2006 avvenuta ieri, ha finalmente visto la presenza del Presidente e del Direttore Generale nella delegazione trattante dell’Amministrazione.
La discussione è avvenuta sulla ipotesi che l’Amministrazione ci ha fornito che, se ancora distante dai nostri intendimenti e ancora poco chiara su alcuni punti, è comunque una base concreta a differenza delle ipotesi precedenti, sulla quale poter costruire un contratto che mantenga al proprio interno un valido principio di equità.
E’ bene ricordare che stiamo trattando un contratto che vede per la prima volta, dopo circa 20 anni, il fondo di Ente in deficit rispetto all’anno precedente (2005) per effetto della legge finanziaria che ha bloccato i fondi di Ente al 2004.
Le poche risorse disponibili ci inducono quindi a scelte consapevoli che vedono le attenzioni del sindacato, nella continuità del CCNI 2002/2005, a riaffermare priorità quali:
– Attivazione dei bandi di selezione per tutte le aree.
– Ripristino nell’anno dell’art. 31 comma 12 e 13 CCNI 2002/2005 (€ 70 per C3 non indennizzati e € 30 per C1/C2) e la conferma di tale istituto.
– Avvio di un ridisegno organizzativo che, a partire dall’integratore di processo, (responsabilità da affidare alle figure apicali C4 e C5), veda estendere ai C3 l’assunzione di responsabilità organizzative sia sui processi primari che abilitanti con la sola esclusione della direzione delle agenzie (ex Centri operativi). Tale disegno deve comprendere la rivisitazione delle aree specialistiche (informatica, vigilanza, tecnico edilizia e sanitaria) da effettuarsi entro il 31 maggio 2007. In questa cornice le scriventi organizzazioni hanno chiesto una più congrua distribuzione dei posti da mettere a concorso.

Nella prossima riunione programmata per giovedì 8 marzo a partire dalle ore 9.30 non stop, affronteremo le ulteriori importanti tematiche nel tentativo di chiudere un contratto con responsabilità e serietà e che dia idonee risposte alle attese di tutto il personale.
Roma, 6 marzo 2007

F.P. CGIL INPS
CISL FP
UIL P.A. INPS

f.to Daniele NOLA
f.to Giorgio ALLEGRINI
f.to Adriano PETRICCA

Lettera al Capo Dipartimento sull'art. 42 bis al Tribunale di Milano

Roma, 2 aprile 2007

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli

p.c. Al Direttore Generale del personale e della Formazione
Carolina Fontecchia

OGGETTO: art. 42 bis al Tribunale di Milano.

Dr. Castelli, come lei sa, abbiamo recentemente firmato un buon accordo sull’applicazione dell’art. 42 bis, che garantisce il diritto costituzionalmente garantito al ricongiungimento al nucleo familiare in presenza di un figlio di età inferiore a tre anni, per un periodo limitato di tre anni.
Siete stati tempestivi nell’emanare un circolare che, come è giusto che sia, tutela l’amministrazione, e stiamo aspettando che la stessa venga integrata come da noi richiesto con nota del 19 marzo.
Nell’attesa di questo vogliamo raccontarle una storia: una lavoratrice, dipendente del Tribunale di Milano, nel giugno 2004 ha presentato domanda per l’applicazione temporanea ex 42 bis dopo la nascita del suo primogenito, domanda che è stata respinta, a causa della situazione di scopertura organica del Tribunale di Milano; la stessa ha ripresentato la domanda alla fine del 2005, e le è stata nuovamente rifiutata; nel frattempo la lavoratrice ha avuto un’altra bambina, ed ha ripresentato la domanda il mese scorso, dopo la firma del nuovo accordo relativo al 42 bis, non ricevendo ad oggi una risposta; la lavoratrice in questione ha una situazione familiare delicata, poiché oltre ad avere due figli piccoli ha anche una madre anziana ammalata da assistere nella sua città di provenienza.
Abbiamo discusso, come lei certamente ricorda, della situazione che si viene a creare in alcuni posti di lavoro, con gravi scoperture organiche, in cui più di una lavoratrice/ore presenta una domanda di applicazione temporanea ex art. 42 bis, e recentemente dall’Ufficio del personale ci viene riferito che probabilmente non verrà accettata nessuna delle domande presentate a Milano poiché, vista la situazione, non essendo possibile concederla a tutti non verrà data a nessuno.
Crediamo che la sospensione del beneficio per il personale in forze a Milano (o in situazioni similari) non sia una giusta risposta al problema ma che si debba trovare una soluzione alternativa che garantisca un principio di equità.
A noi sembra che, in casi come questo, si dovrebbero convocare le OO.SS. e le RSU del territorio che valutino le situazioni dei singoli lavoratori e stilino una sorta di graduatoria.
Negli ultimi tempi si parla molto di famiglia come valore fondante della nostra Costituzione e della nostra cultura, tuttavia sarebbe utile che questo valore non venisse evocato solo nelle occasioni ufficiali ma che venisse effettivamente difeso con le buone pratiche.

per delegazione nazionale trattante
Organizzazione giudiziaria FP CGIL
Nicoletta Grieco

Ministero Interno: modifiche accordo mobilità volontaria

Come anticipato nei giorni scorsi, abbiamo firmato alcune modifiche all’accordo sulla mobilità volontaria: con queste, abbiamo ripristinato la possibilità “ampia” di revoca sulle domande di trasferimento, e abbiamo introdotto un elemento di chiarezza – in attesa della nuova pianta organica territoriale – per la dotazione organica delle Commissioni territoriali per lo status di rifugiato. Cogliamo l’occasione per ricordare a tutti che nei giorni scorsi sono state aggiornate le graduatorie delle posizioni super 2005, ai sensi della circolare ministeriale del 21 giugno che ha rettificato alcune posizioni. Le graduatorie corrette sono disponibili nei siti dell’Amministrazione.


 
Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE

Direzione Centrale per le Risorse Umane
Ufficio Relazioni Sindacali

MODIFICA DELL’ACCORDO COLLETTIVO INTEGRATIVO PER L’ATTUAZIONE DELLA MOBILITA’ VOLONTARIA ALL’INTERNO DELL’AMMINISTRAZIONE 

Il giorno 26 del mese di luglio dell’anno 2006, presso il Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie, si sono incontrate la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale, composta dai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali CGIL/FP, CISL/FPS, UIL/PA, FEDERAZIONE INTESA, CONFSAL/UNSA, FLP, al fine di apportare alcune modifiche all’accordo collettivo integrativo per l’attuazione della mobilità volontaria all’interno dell’Amministrazione, sottoscritto l’8 ottobre 2003, ai sensi dell’art. 5, comma 1, del CCNL 2002-2005.

LE PARTI CONCORDANO

Art. 1 – L’art. 5 è così sostituito: l’istanza di rinuncia al trasferimento può essere presentata dal dipendente sino all’effettiva assunzione in servizio presso la nuova sede.
A seguito dell’accoglimento della rinuncia non verranno effettuati gli eventuali trasferimenti connessi di altri dipendenti.

Art. 2 – Nelle more della previsione di una apposita dotazione organica, il trasferimento dei dipendenti in ambito comunale presso le Commissioni territoriali per lo status dei rifugiati verrà effettuato attingendo dalle graduatorie dei trasferimenti per le Prefetture previa acquisizione dell’assenso del dipendente interessato. In caso di mancato assenso il dipendente permarrà nella graduatoria degli aspiranti al trasferimento per la Prefettura.

Per l’Amministrazione
Direttore Centrale per le Risorse Umane, Prefetto Luciana Lamorgese
Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali, Viceprefetto Maria Cristina Cimmino

Per le OO.SS.
CGIL FP
CISL FPS
UIL P.A.
FEDERAZIONE INTESA
CONSAL/UNSA
FLP

Lettera a Castelli

 
Lettera a Castelli su una situazione venutasi a verificare in Campania su elettorato attivo di dipendenti comandati provenienti dall’Ex Ente Poste.

 

Adesso il Ministro Alfano torni ad occuparsi dei veri problemi della giustizia. Comunicato stampa di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL

La consulta ha deciso che il Lodo Alfano viola la Costituzione della Repubblica italiana.

Dopo più di un anno di attività durante il quale il Ministro Alfano ha emanato provvedimenti a favore di singoli imputati, così come ha confermato la Consulta rilevando la violazione dell’art. 3 della Costituzione, è giunto il momento di parlare dei veri problemi della giustizia.

E’ giunto il momento di ascoltare le proposte di chi lavora nei Tribunali, di investire per una giustizia più efficiente e di smetterla con gli attacchi strumentali alla magistratura ed al personale della giustizia.

La Consulta ha stabilito che in questo paese c’è una Costituzione che va rispettata e che garantisce il diritto alla giustizia per i cittadini.
Chiediamo al Ministro Alfano di tornare a occuparsi di questo.

Roma, 8 ottobre 2009

Approvato al Senato DDL sull'estinzione dei processi: ancora una volta si nega il diritto alla giustizia per i cittadini. Comunicato stampa di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL

Il Governo ancora una volta passa sopra i diritti costituzionali dei cittadini: il DDL sul cosiddetto ‘processo breve’ è stato approvato oggi in Senato.

Tuttavia, come dichiarato pubblicamente da un importante dirigente del Ministero della Giustizia collaboratore del Ministro Alfano, in realtà questa è una norma sull’estinzione dei processi: infatti con la giustizia in condizioni precarie, senza le persone dentro ai tribunali, senza risorse né progetti di modernizzazione, varare una legge del genere significa condannare all’estinzione migliaia di processi.

Altro che riforma per i cittadini, questa è un riforma per un solo cittadino.

Quattro OO.SS che rappresentano la maggioranza del personale amministrativo, FPCGIL, UILPA, RdB e FLP hanno proclamato uno sciopero unitario per il prossimo 5 febbraio, per rivendicare condizioni di lavoro migliori, nuove assunzioni e contrastare l’approvazione di un Ordinamento Professionale che peggiorerà ulteriormente il servizio portando gli uffici giudiziari nel caos.

E’ così che il Governo vuole garantire l’efficienza del servizio? Senza discutere con la Magistratura, l’Avvocatura ed il personale Amministrativo? Senza prendere in considerazione le effettive condizioni degli uffici giudiziari?

Il Governo ascolti le proposte contenute nel ‘Patto per la giustizia e per i cittadini’, oppure dimostrerà che l’obiettivo riformatore non ha come destinatari i cittadini ma gli interessi della politica.

Roma, 20 gennaio 2010

Comunicato riunione 18 aprile

Roma, 19 aprile 2011

Alle segreterie regionali
Alle segreterie territoriali
FPCGIL

Alle lavoratrici ed ai lavoratori
della giustizia

 
 

Si è svolta ieri la prevista riunione presso l’Amministrazione della Giustizia su fua 2010, fua 2011, part-time e mobilità del personale al DOG.
Sul fua 2010 l’Amministrazione ha proposto una ipotesi modificata rispetto a quella firmata a dicembre dalla minoranza delle OO.SS a causa dei rilievi della funzione pubblica relativi alle ulteriori progressioni del Dap e Giustizia Minorile, che sono stati dunque cancellati; la parte del Dog, inoltre, dovrebbe essere ulteriormente modificata con l’aumento della quota dello straordinario e conseguente storno della differenza dalla somma destinata alla contrattazione decentrata. Sul fua 2011 il sottosegretario ha dichiarato che l’Amministrazione ancora non ha nessuna proposta in quanto è in attesa del D.M. della funzione pubblica che approvi il sistema di valutazione del personale.
Sul fua 2010 abbiamo ribadito le nostre contrarietà all’accordo poiché i criteri di valutazione non sono conformi al CCNL e per le altre motivazioni già espresse a dicembre relativamente a tutti i Dipartimenti; per il Dog in relazione all’aumento della quota destinata allo straordinario e anche alla diminuzione conseguente della quota destinata alla contrattazione decentrata, prevista dal CCNL, ci siamo comunque dichiarati contrari; in relazione al fua 2011 abbiamo chiesto al Sottosegretario quali siano questi criteri visto che non ci sono stati comunicati, e come intenderebbe applicarli visto che recenti sentenze confermano la tesi della FPCGIL e cioè che ad oggi si applica il CCNL poiché la legge 150 in alcune sue previsioni si applica solo dalla prossima tornata contrattuale.
Per il Fua 2010 ci sarà ad ogni modo un incontro il prossimo 5 maggio; nel frattempo l’Amministrazione si è impegnata a fornirci i rilievi della Funzione Pubblica e dell’Igop.
Sul part-time al Dog invece si è giunti, grazie alla posizione ferma dei sindacati, ad un importante risultato: tutte le revoche sono al momento sospese, anche quelle già comunicate, e tutte le situazioni verranno riesaminate dalla Direzione Generale che si è impegnata a limitare i danni della legge. Il Direttore Generale ha detto inoltre che sarà facoltà di tutti i lavoratori inviare una richiesta di riesame e che tutte le situazioni verranno esaminate con estrema attenzione. Pertanto invitiamo i interessati a inviare la richiesta dettagliandola con la propria situazione personale e le motivazioni in base alle quali si usufruisce del part-time.
Abbiamo apprezzato la posizione di apertura dell’Amministrazione che è stata possibile anche grazie alle valide argomentazioni che sono state presentate dalle OO.SS; in merito a ciò la nostra Segretaria Generale, Rossana Dettori, ha chiesto un incontro alla Ministra Carfagna, per discutere delle conseguenze nefaste del collegato al lavoro e altre disposizioni di legge sulla vita delle donne del pubblico impiego.
In merito alla mobilità del personale abbiamo denunciato il mancato rispetto dell’Accordo del 2007 relativamente agli interpelli distrettuali, per i quali abbiamo chiesto la sospensione, e alla mancanza di bandi di interpelli nazionali, nonché alla gestione poco trasparente di distacchi che recentemente si sono moltiplicati; inoltre abbiamo rammentato all’amministrazione, in relazione alle nuove assunzioni di lavoratori comandati, che bisogna fare un accordo sulla mobilità in entrata che contemperi le aspettative di carriera, che l’Amministrazione ha disatteso in particolare per i passaggi tra le aree, del personale interno e degli altri lavoratori. Peraltro l’accordo per la mobilità prevede che prima di nuove assunzioni ci sia un assestamento del personale interno tramite interpello straordinario. In relazione ai comandi ed alle stabilizzazioni dei comandati abbiamo denunciato inoltre il fatto che questi sono avvenuti senza tener conto delle esigenze degli uffici né delle scoperture organiche e in difetto di comunicazione ai sindacati; a tal fine abbiamo consegnato due note sulle carenze di organico, una della FPCGIL Emilia Romagna e una della FPCGIL Savona.
L’Amministrazione è poi ritornata sulla scandalosa proposta di ‘sanatoria’ dei distaccati, senza peraltro presentarci, come invece richiesto, una mappatura dei distacchi e di eventuali straordinarie situazioni a sostegno (104, art. 42 bis, particolari situazioni familiari etc.). Abbiamo respinto con forza al mittente tale proposta chiedendo l’applicazione delle regole ed una proposta equa che contemperi le esigenze di tutti i lavoratori senza ‘scorciatoie’ per qualcuno.
L’Amministrazione ha dunque ritirato per adesso la proposta e si è riproposta un monitoraggio sulle aspettative di trasferimento di tutto il personale che avvierà nei prossimi giorni; subito dopo ci rincontreremo per discutere e riavviare la mobilità del personale.
La riunione si è conclusa in tarda serata e dunque abbiamo chiesto un’altra convocazione a breve per discutere dell’ordinamento professionale.
L’attacco ai diritti dei lavoratori, particolarmente grave nell’Amministrazione della Giustizia, rende oggi più che mai importanti le motivazioni dello sciopero generale della CGIL del 6 maggio. Partecipiamo compatti, per i nostri diritti e per quelli dei cittadini.

                                                                                        per Funzioni Centrali FPCGIL
                                                                                                 Nicoletta Grieco

MOBILITA' INTERNA DEL PERSONALE GIUDIZIARIO: FIRMATO L'ACCORDO

Alle lavoratrici e ai lavoratori della Giustizia

E’ stato firmato ieri, dopo una riunione protrattasi fino in tarda serata, il nuovo accordo sulla mobilità interna del personale dell’Organizzazione Giudiziaria; la trattativa è frutto di un lavoro lungo e complesso nel quale abbiamo segnato i nostri punti di differenza.
L’accordo, complessivamente migliorativo, permetterà una più agile gestione degli interpelli che l’Amministrazione si è impegnata a programmare entro la fine di aprile e a bandire entro il 15 giungo 2007.
Nel dettaglio elenchiamo le novità rilevanti:
1) L’intesa prevede la calendarizzazione della pubblicazione degli interpelli con procedura di informazione preventiva alle OO.SS;
2) Il punteggio viene attribuito per anzianità di sede e non di ufficio, senza differenziazione del percorso di carriera;
3) Il trasferimento di ufficio viene fortemente limitato e soggetto a una procedura di informazione preventiva e successiva alle OO.SS. e RSU; viene ribadita la differenziazione tra trasferimento e spostamento nell’ambito della sede;
4) L’applicazione temporanea riveste un carattere di eccezionalità e viene limitata la discrezionalità dell’Amministrazione e la durata ad un massimo di 6 mesi, prorogabile con il consenso dell’interessato; inoltre viene introdotta anche in questo caso l’informazione preventiva e successiva alle OO.SS. e RSU.
5) Viene mantenuta la distanza chilometrica;
6) Si elimina la procedura differenziata per i trasferimenti al Ministero;
7) Per quanto concerne lo scambio di ufficio è stato eliminato il parere del capo dell’ufficio; inoltre l’amministrazione può, assunti gli elementi oggettivi, attivare una procedura di distacco contestuale della durata di tre anni nell’ambito della medesima figura professionale, indipendentemente dalla posizione economica; analoga procedura, dopo aver sentito i responsabili degli uffici, può essere attivata per figure professionali diverse ma medesime posizioni economiche;
La CGILFP ha ritenuto di firmare l’accordo poiché realizza uno degli obiettivi della propria attività e degli impegni presi con le lavoratrici e i lavoratori, siamo infatti consapevoli che gli stessi aspettano da molto tempo che venga riavviata la mobilità interna e l’accordo di ieri ci sembra un buon risultato, frutto di una lunga mediazione, ed è un punto di partenza importante; tuttavia abbiamo ritenuto di dover manifestare la nostra parziale insoddisfazione, inserendo una nota a verbale (che alleghiamo in fondo), relativamente ai seguenti punti: 1) per quanto concerne le condizioni di famiglia non è stata accolta una importante proposta di modifica volta al riconoscimento della stabile convivenza; la CGILFP ritiene fondamentale il riconoscimento della convivenze di fatto per motivi di equità e parità tra i lavoratori; 2) è stato cancellato l’articolo relativo alle necessità di studio e noi riteniamo che tale diritto vada invece salvaguardato; 3) relativamente al distacco contestuale tra medesime figure professionali, indipendentemente dalla posizione economica, che noi consideriamo un elemento qualificante dell’accordo, riteniamo che viene lasciato ancora un margine di discrezionalità all’Amministrazione; ciò non rispecchia le prospettive di evoluzione contrattuali future e non riconosce un pieno diritto ai lavoratori che invece, già da tempo, hanno offerto la loro disponibilità a prestarsi, per il buon andamento degli uffici, ad un’organizzazione del lavoro flessibile.
Per quanto concerne la mobilità interna ex lege 104/92 l’Amministrazione, come da noi richiesto da molto tempo, si è impegnata ad aprire prossimamente un tavolo che ne stabilisca la regolamentazione.
Abbiamo inoltre ribadito di voler discutere con l’Amministrazione in merito alla mobilità da altre amministrazioni per raggiungere dei criteri oggettivi e trasparenti di regolamentazione dell’istituto.
In tale sede ci è stata fornita informazione in merito al DDL sulla ricollocazione del personale e l’istituzione dell’ufficio per il processo: l’Amministrazione ha dichiarato che sono state sollevate, dopo la diramazione del testo agli altri Ministeri, alcune obiezioni dal Ministero dell’Ecomonia – Ragioneria Generale dello Stato, ma che sono facilmente superabili. Si sta comunque proseguendo con il lavoro per fare in modo che l’iter legislativo non subisca in futuro rallentamenti; l’Amministrazione si è inoltre impegnata a convocarci e a tenerci informati qualora si presentino ulteriori problemi.
Roma, 28/03/2007

Per la delegazione nazionale trattante
Paola Morga – Nicoletta Grieco

Lettera al Capo del Dipartimento

Roma, 5 aprile 2007

Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Melita Cavallo

Egregio Presidente,
come Lei avrà avuto sicuramente modo di constatare in questi primi tre mesi di direzione del Dipartimento per la giustizia minorile, i cinque anni di gestione del Ministro Castelli hanno provocato numerosi guasti nell’organizzazione ed indotto nel personale un clima di profonda delusione e sfiducia, sia per le scelte più propriamente politiche – tutte rivolte a distruggere le specificità degli interventi trattamentali destinati ai minori – sia per quanto riguarda le politiche di gestione del personale che hanno avuto l’obiettivo prevalente di disconoscere il ruolo del sindacato e che nella gestione corrente hanno finito per caratterizzarsi con l’assenza di forme di trasparenza e quindi con l’arbitrio delle decisioni.
Due, ci sembrano, i piani sostanziali su cui è indispensabile intervenire – il primo relativo al ripristino di un modello culturale d’intervento rispettoso nei fatti e non solo nelle parole delle specificità, dei bisogni e delle esigenze dei minori che incontrano il sistema della giustizia – il secondo relativo alla conduzione, alla formazione ed alla valorizzazione del personale, componente decisiva per la qualificazione dell’intervento rivolto ai minori.
Abbiamo aspettato più di sei mesi, sollecitando ripetutamente il nuovo Governo, nella persona del Ministro della Giustizia, perché fosse dato un segno concreto di cambiamento e fossero perseguite le nuove linee programmatiche che il Governo ha previsto per la giustizia minorile.
Stiamo aspettando da tre mesi, cioè dal momento della Sua nomina a Capo del Dipartimento, segnali che inducano in tutti gli operatori della giustizia minorile la speranza di un reale cambiamento.
Pur comprendendo le difficoltà, anche connesse alla indifferibilità di alcune scelte organizzative previste dalla Legge finanziaria, riteniamo che non sia più possibile aspettare oltre e che sia arrivato il tempo delle decisioni.
Non mancheremo nei prossimi giorni di segnalarLe le emergenze più pressanti, le situazioni critiche che stanno rischiando di cancellare la specificità della giustizia minorile.
Ci aspettiamo che tali problemi vengano finalmente affrontati ed in questo senso Le anticipiamo la nostra disponibilità a discutere con serenità e franchezza ogni possibile soluzione.
Quello che ci è difficile comprendere è una condizione di permanente attesa che finisce per perpetuare situazioni che avremmo voluto dimenticare, ormai da lungo tempo.
Distinti saluti.

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale
Gianfranco Macigno

Ministero Interno: volantino su vertenza Amministrazione Civile dell'Interno

 
FP CGIL   CISL FPS    UIL PA  
 
 
SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE

GRAVISSIMA DECISIONE DEL MINISTRO AMATO:
DA LUNEDI’ 18 SETTEMBRE
300 OPERATORI
DELLA GUARDIA DI FINANZA
SONO IMPIEGATI … COME IMPIEGATI
NELLE PREFETTURE

CGIL CISL UIL DICONO

SI ALLA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

SI ALL’EFFICIENZA DEGLI SPORTELLI UNICI PER L’IMMIGRAZIONE

NO ALLA MILITARIZZAZIONE DELLE PREFETTURE

A tutti i lavoratori della Giustizia

 

Si è svolta ieri la prevista riunione con all’ordine del giorno i tagli alle dotazioni organiche di cui al DL 112 Tremonti.

 
 

Lettera al Ministro Alfano su augurio festa dell'8 marzo

 
Roma, 09/03/09

Al Ministro della Giustizia
On. Avv. Angelino Alfano

Gentile Ministro,
nell’accogliere il cortese augurio da Lei rivolto alle donne che lavorano negli uffici giudiziari per la festa dell’8 marzo, non possiamo fare a meno di ricordarLe che il Governo che Lei rappresenta sta sferzando un duro attacco alle lavoratrici del pubblico impiego attraverso l’inaccettabile proposta di innalzamento dell’età pensionabile.

Ci preme dunque dirLe che, se è questa la grande attenzione che il Governo rivolge alla donna, come donne e lavoratrici ne facciamo volentieri a meno.

Auspichiamo che nel futuro venga applicata una seria politica delle pari opportunità che rispetti le lavoratrici ed il loro ruolo di donne nella società e nel mondo lavoro.

La coordinatrice nazionale FPCGIL
Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco

 
 
 
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