Il direttore dell’Agenzia delle Entrare, Attilio Befera, ha inviato una circolare al personale in cui esorta a non effettuare controlli vessatori, ancor più se non sussiste un “solido fondamento”, onde evitare il rischio di far “apparentare l’attività dei verificatori a quella di estorsori”.
Un lettore disattento, trattandosi di una circolare di una pubblica amministrazione, potrebbe ingenuamente pensare che una tale precisazione sia dovuta a riscontri della magistratura, note disciplinati, provvedimenti a danno di pericolosi funzionari pubblici intenti a vessare onesti cittadini, perché solo fatti accertati potrebbero spiegare un tale allarmismo e un utilizzo di espressioni tanto forti.
Niente di tutto questo: Befera si dice “sconcertato” per le “segnalazioni” che continua a ricevere. Segnalazioni che, precisa lo stesso direttore, non sono tutte affidabili e “possono certamente essere influenzare da interessi strumentali”, ma che vanno prese estremamente sul serio perché “possono esprimere un disagio reale”.
Dobbiamo ammettere il nostro, di sconcerto. Non più di una settimana fa il Ministro Tremonti magnificava i risultati ottenuti nella lotta all’evasione e adesso le Agenzie delle Entrate fanno una bella tirata d’orecchi ai propri funzionari per eccesso di zelo nel perseguire gli evasori. Tutto motivato da un sentito dire che deve aver messo in allarme Befera.
Con il Direttore condividiamo una preoccupazione: il sistema di autotassazione ha bisogno di un rapporto di fiducia tra il cittadino e le istituzioni. A differenza sua però, crediamo che a incrinare questo rapporto siano i condoni tombali, le sanatorie e le ingiustizie perpetrate da un sistema che opprime il lavoro dipendente, non l’operato di dipendenti che andrebbero puniti solo in caso di violazioni delle norme e non certo per aver urtato la sensibilità di quelli che, ai nostri occhi, restano pur sempre evasori fiscali.
Roma, 9 Maggio 2011
VOGLIAMO FIRMARE CONTRATTI NON “VERBALINI”.
In linea con il nuovo modello comportamentale instaurato all’Istituto, nell’incontro di ieri l’amministrazione ha proposto “verbalini” d’intesa per dirigenti, professionisti e medici, senza possibilità di modifiche sostanziali se non di carattere puramente estetico, finalizzati all’erogazione con le competenze di luglio dell’acconto sulla retribuzione di risultato per l’anno 2011.
Come già avvenuto per il personale delle Aree professionali A B C nella giornata del 4 luglio u.s., non abbiamo avallato questa nuova metodologia di relazioni sindacali, sottolineando l’inopportunità di tali “verbalini”, utili solo a tutelare l’amministrazione ed a legare sempre più il salario accessorio ai principi contenuti nella riforma di Brunetta, ipotecando così i contenuti dei contratti integrativi, in ossequio al piano della performance stabilito dall’OIV dell’INPS.
Nei nostri interventi, abbiamo posto l’attenzione sulla fantomatica procedura GALENO che l’attività dei medici e l’amministrazione, nel rispondere agli interrogativi e alla richiesta di una pausa di riflessione, ha chiarito che la procedura serve a misurare prodotti oggi non codificati. Nella sostanza, si è ben compreso che è uno strumento di misurazione della produzione finalizzato in futuro a determinare i presupposti per ridefinire la produttività del personale medico. Di fronte alla nostra obiezione rispetto al mancato confronto sindacale su tale questione, l’amministrazione si è dichiarata disponibile a sospendere gli effetti della procedura e ad avviare un confronto in sede tecnica. Restano, al momento, forti dubbi sulla bontà dell’operazione, che impatta su carichi di lavoro divenuti insopportabili, pur riconoscendo, tuttavia, che occorra concordare un modello di rilevazione di tutti i prodotti sanitari che riguardano l’attività svolta nel complesso dai medici dell’Istituto.
Per quanto riguarda l’attività d’intramoenia e l’indennità di esclusività, è stato riferito che si sta perfezionando il testo dell’accordo del luglio 2010, alla luce di recenti chiarimenti ministeriali, rinviando l’argomento ad un prossimo incontro. Sembra una telenovela senza soluzione di continuità, mentre si sta parlando di questioni che interessano direttamente l’attività medica svolta all’INPS e il ruolo professionale del personale medico.
Roma, 8 luglio 2011
F.P. CGIL INPS FILP FIALP-CISAL USB PI INPS
O. Ciarrocchi A. Giambelli L. Romagnoli
CGIL FP CISL FP UIL PA
Alle Strutture Territoriali Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa
Ai delegati ed eletti nelle RSU Agenzia Industrie Difesa
Oggi si è svolta la programmata riunione a Difesa Gabinetto, presieduta dall’On.le Salvatore CICU.
Circa il primo argomento in agenda, relativo alle problematiche riguardanti l’Agenzia Industrie Difesa, CGIL CISL UIL hanno preliminarmente ribadito i punti irrisolti dalla vertenza che fu oggetto di confronto e formali impegni assunti dal Ministro MARTINO in data 16 novembre 2005.
L’On.le CICU nel riconfermare a nome del Ministro l’intendimento di rispettare tutti gli impegni assunti, ha accolto la richiesta sindacale di procedere, seduta stante, ad una calendarizzazione di specifici incontri di merito.
Il rappresentante dell’Agenzia ha quindi concordato un primo incontro per il giorno 2 marzo p.v., in occasione del quale dovranno definitivamente superarsi le difficoltà eventualmente ancora esistenti per giungere alla completa applicazione dell’accordo sottoscritto a suo tempo presso lo Spolettificio di TORRE ANNUNZIATA.
I successivi incontri, da tenersi entro la prima quindicina di marzo, dovranno riguardare le altre questioni aperte, a partire dal riavvio delle procedure di riqualificazione e dal D.M., unilateralmente definito, relativo allo Stabilimento Grafico di Gaeta.
La conclusione, sostanzialmente soddisfacente, rispetto a questo primo punto dell’ordine del giorno, ci induce, pertanto, a sospendere e a rinviare la programmata manifestazione a Roma già fissata per il giorno 24 febbraio prossimo.
Sul secondo argomento in agenda, relativo ai provvedimenti di soppressione e ristrutturazione conseguenti al D.L.vo n. 253 del 28 novembre 2005 e pianificati per gli anni 2005-2006, il tavolo di confronto ha preso atto di quanto già precedentemente discusso con gli Stati Maggiori e oggetto di specifici accordi sottoscritti in occasione di tali incontri informali. Si tratta solo dei provvedimenti che non comportano alcuna ricaduta sul personale civile interessato e che, pertanto, agli stessi possono essere applicate le c.d. “procedure semplificate” consistenti nella sola preventiva informazione alle Rappresentanze Sindacali locali.
A margine dell’incontro odierno abbiamo sollecitato il Vertice dell’Amministrazione rispetto ad altre importanti questioni, anch’esse oggetto di specifico impegno del Ministro MARTINO, riguardanti la situazione di PIACENZA, il futuro degli Stabilimenti di CAPUA e PAVIA e la rapida conclusione da parte di SME della rivisitazione dei decreti di struttura e connesse dotazioni organiche per tutta l’Area Tecnica Industriale dell’Esercito.
Su tali problematiche, l’On.le CICU ha assicurato continuità di azione nella direzione sollecitata da CGIL CISL UIL.
Roma, 21 febbraio 2006
CGIL FP – Rossetti
CISL FP – Caffarata
UIL PA – Colombi
Cie 2007 –
Produttività collettiva e progetti speciali
CGIL FP CISL FPS UIL PA CONFSAL-UNSA
A tutte le strutture territoriali Difesa
Si è svolta oggi una riunione tecnica allo Stato Maggiore Esercito che doveva fare il punto sulla riorganizzazione dei Poli di Mantenimento dell’Esercito, nonché sui provvedimenti in corso riguardanti l’area territoriale e l’organizzazione sanitaria in chiave interforze.
Sin dalle prime battute introduttive si è capito che i provvedimenti di maggior interesse per il sindacato e per i lavoratori civili interessati, non facevano registrare il benché minimo avanzamento.
Ci riferiamo in particolare all’iter di approvazione dei provvedimenti relativi alle nuove dotazioni organiche dei Poli industriali dell’Esercito con particolare riferimento alle note criticità che riguardano il Polo Armi leggere di Terni.
Tale quadro di riferimento presenta connotati di particolare gravità se riferito anche a tutti quei provvedimenti in corso riguardanti gli Enti dell’Area territoriale e dell’area sanitaria che proseguono nella fase attuativa o “sperimentale” senza quella informazione e quel coinvolgimento del sindacato locale previsti e sanciti da specifici accordi nazionali quasi un anno fa.
A fronte di tale insostenibile situazione abbiamo deciso di esprimere la nostra insoddisfazione abbandonando il tavolo del confronto rinviando la trattazione delle problematiche in agenda solo a livello di vertice politico.
Abbiamo inviato conseguentemente, al sottosegretario delegato alle relazioni sindacali, la nota che alleghiamo.
Roma, lì 29 novembre 2007
CGIL FP CISL FPS UIL PA CONFSAL-UNSA
Manca Caffarata Colombi Braconi
Le problematiche all’interno di questo Ministero interessano tutto il territorio nazionale e quella che tempo fa abbiamo chiamato “Vertenza Difesa” non ha ancora avuto riscontro.
Le cogenti problematiche dell’Area Tecnico Industriale della Difesa, nonché la prevista riforma del Ministero Difesa, necessitano delle valutazioni e riflessioni che questo coordinamento offre alla vostra attenzione.
Gli argomenti da discutere e le iniziative che dovremo attuare non sono elencati in ordine di priorità, poichè riteniamo abbiano tutti la stessa valenza, ma riteniamo possano essere utili per informare i lavoratori di quanto sta avvenendo alla Difesa.
* Arsenali Marina Militare
Come avete potuto leggere dai precedenti comunicati e dalle note unitarie CGIL–CISL e UIL, non è più procrastinabile una urgente riorganizzazione degli Stabilimenti Industriali, che allo stato attuale, se non verrà effettuato un rilancio delle attività con risorse certe, piani industriali, sblocco del turn over, formazione professionale, autonomia gestionale e funzionale, adeguamento delle infrastrutture alla normativa vigente in materia di sicurezza, rischiano uno stallo insormontabile.
* Area Tecnico Industriale dell’Esercito
Da notizie apprese in via informale, risulta che il decreto di struttura dei Poli di Mantenimento (Piacenza -Nola -Roma-Terni), che modifica le dotazioni organiche così come concordate in sede locale e in sede nazionale,sia stato firmato dal Dipartimento di Funzione Pubblica, quindi le difficoltà procedurali relative all’invarianza della spesa sono state superate. Sarà nostra cura inviare il decreto non appena sarà firmato dal Ministro Economia.
La prospettiva di funzionalità dei Poli si rende oggi ancora più urgente, in relazione all’attività che questa compagine governativa intende attuare per la valorizzazione di aree non più di interesse strategico per le FF.AA. e quindi nella possibilità di dismissione con conseguente riduzione delle stesse. Non è più sostenibile che solo attraverso gli organi di stampa le parti sociali vengano a conoscenza di “probabili” accordi di programma tra esponenti del governo e istituzioni locali per dismissioni di immobili e aree della Difesa (vedi articoli su immobili in Lombardia – Liguria -Emilia Romagna ecc.).
In questo contesto, ricordiamo inoltre lo Stabilimento Militare di Capua, il Centro Polifunzionale di Montelibretti, il Centro Tecnico Logistico Interforze NBC Civitavecchia, anche per questi Enti rivendicheremo a breve un incontro che ci consenta di informare i lavoratori civili con riguardo al futuro delle attività che la Forza Armata intende far svolgere presso queste strutture.
* Agenzia Industria Difesa
Il rilancio delle Unità Produttive entrate nella gestione dell’A.I.D. sembra, ad oggi, ben lontano dalle previsioni prospettate al tempo dell’istituzione dell’Agenzia.
Dall’ultimo incontro del 21 aprile 2009, durante il quale il Direttore Generale ha illustrato la situazione di ciascun stabilimento in modo dettagliato ed aveva indicato la predisposizione di piani industriali, a tutt’oggi non abbiamo ancora notizie al riguardo.
Alcune situazioni delle Unità produttive stanno diventando sempre più problematiche, sia per la mancanza di relazioni sindacali corrette che per le “visite” di privati che con la compiacenza dei Direttori degli Stabilimenti effettuano sopralluoghi senza informare le parti sociali di quanto avviene sul loro posto di lavoro.
Abbiamo nei giorni scorsi sollecitato un incontro con i vertici dell’Agenzia per un confronto sullo stato degli Stabilimenti, laddove ciò non dovesse avvenire, ci siamo riservati di mettere in atto tutte le iniziative di lotta. Gli stanziamenti previsti per gli Enti dell’Agenzia hanno scadenza 31.12.2011, necessaria un’attività di verifica se nel corso dell’anno 2009 quanto comunicato dal Direttore sia stato attuato e di sapere le attività progettuali per gli Stabilimenti.
* Area Operativa
L’applicazione del d.lgs 253/2008 che prevede soppressioni/ristrutturazioni di Enti della Difesa e continue riorganizzazioni di questa Area rendono sempre più problematica la situazione dei dipendenti civili che vedono ridotte le loro attività lavorative e vengono sostituiti nelle loro funzioni da personale militare che subentra al loro posto. (vedi attività dei Cerimant – Sanità Militare – Enti Territoriali dello SME ecc.). La sostituzione di personale civile con personale militare non trova nessuna giustificazione, se non quella di coprire vacanze organiche di personale civile con personale militare che secondo la riforma risulta in esubero. Lesa la dignità dei lavoratori che nel reclamare “lavoro”, vengono emarginati in situazioni di disattività. Anche in questa Area del Ministero la situazione non è più sostenibile!
* Dirigenza Civile
In un contesto di paventata riforma della Pubblica Amministrazione con “aumentato” ruolo della Dirigenza (nomina, autonomia e valutazione da parte del vertice politico – Riforma Brunetta – Decreto di attuazione della legge 15/2009) ed un sempre maggiore inasprimento della campagna mediatica nei confronti di dipendenti pubblici “fannulloni”, alla Difesa si assiste ad una profonda ristrutturazione con riduzione delle figure dirigenziali (già poche) e ad un depotenziamento di quel processo di civilizzazione che era stato il principio ispiratore della Riforma Difesa del 1998. Laddove la FPCGIL ha rivendicato negli anni, sia nella gestione degli Stabilimenti Industriali, sia nel settore Amministrativo, una Dirigenza Civile non sottoposta a continui spostamenti dovuti ad avanzamenti di carriera, così come avviene per la Dirigenza Militare, assistiamo ad una drastica riduzione di queste figure dirigenziali. Attualmente il vertice politico, pur sollecitato, non procede alla nomina di importanti figure dirigenziali, ci riferiamo alla mancata nomina del Direttore Generale di COMMISERVIZI e di quella più recente del Direttore Generale di PERSOCIV. Tale mancanza di nomine è, a nostro avviso, un’ulteriore limitazione del ruolo negoziale delle OO.SS. e della contrattazione, a vantaggio del potere unilaterale dell’Amministrazione.
Si modifica il rapporto tra rappresentanti dei lavoratori e Amministrazione, che alla Difesa è stato da sempre contraddistinto da grande senso di responsabilità delle parti sociali, anche quando la riforma strutturale del Ministero della Difesa ha prodotto riorganizzazioni con conseguente reimpiego di personale civile che si è visto spostare da un Ente all’altro più volte anche con ricadute sulla professionalità acquisita in anni di servizio.
* Formazione del Personale
In un’Amministrazione che ha al suo interno professionalità in grado di attuare specifica formazione e corsi di aggiornamento, questa O.S. unitariamente a CISL e UIL, da tempo richiede una riorganizzazione della Scuola di Formazione (CIVILSCUOLADIFE) che dovrebbe assicurare una continua formazione del personale procedendo all’effettuazione di corsi anche nelle sedi di lavoro, razionalizzando i costi ed utilizzando le strutture del Ministero così come viene fatto per il personale militare.
* Riqualificazione del personale
Nella nostra azione sindacale rivendichiamo l’annosa problematica dei dipendenti ancora relegati nella I Area (ex posizione economica A1 Super) e dei dipendenti della II Area (ex posizione economica B1) che non hanno potuto partecipare né ai corsi-concorsi, né al processo di riqualificazione e che vedono penalizzata la loro posizione in una mancata riqualificazione professionale.
RIFORMA STRISCIANTE DEL MINISTERO:
A fronte di varie iniziative di questa compagine governativa che vanno dalla “Difesa S.p.A., al CRAMM, alla Commissione di alta consulenza per una generale riforma del Ministero” la FPCGIL ribadisce quanto già espresso in un precedente documento,
OCCORRE UNA:
* RICAPITALIZZAZIONE DEL SISTEMA DIFESA mediante riorganizzazione del settore industriale con individuazione di chiari piani industriali e risorse certe che con opportuni investimenti, consentano di effettuare un rilancio della attività di questo Ministero anche in prospettiva dello sviluppo futuro della FUNZIONE DIFESA in senso interforze.
* RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA DIFESA
E’ necessaria ed urgente una profonda riorganizzazione di quest’Amministrazione, al fine di consentire l’aumento della capacità produttiva, della qualità dei servizi offerti, garantendo al contempo il mantenimento del valore pubblico delle diverse attività lavorative delle tre aree in cui questo Ministero è configurato. Le riorganizzazioni/ristrutturazioni dovranno vedere coinvolte le organizzazioni sindacali e dovrà essere fornita idonea documentazione dei costi e dell’impatto sull’organizzazione del lavoro, riducendo le esternalizzazioni laddove i costi risulteranno ad un’analisi approfondita, maggiori rispetto al mantenimento dei servizi all’interno della Difesa, mediante:
a) Interventi atti a garantire lo sblocco del turn-over in quei settori dove maggiormente è necessario un ricambio generazionale e contemporaneamente adeguati piani di formazione e riqualificazione del personale;
b) interventi laddove emergano problemi di ricollocazione del personale conseguenti a piani di reimpiego, che agevolino la mobilità del personale della Difesa verso altre Amministrazioni, mediante Accordi di mobilità e con il coinvolgimento del Dipartimento della Funzione Pubblica. (Attivazione di un Tavolo permanente locale che consente ai lavoratori posti in situazione di reimpiego di essere ricollocati nel territorio di appartenenza presso altre Amministrazioni -es. Stabilimento Genio Pavia);
c) interventi tesi a definire quel processo di “civilizzazione” mai portato a termine, mediante la valorizzazione della componente civile e la definizione dell’opportuna distinzione di ruolo e funzioni tra dirigenza civile e militare.
* EQUIPARAZIONE DI ATTIVITA’ LAVORATIVE TRA PERSONALE CIVILE E MILITARE
Ripristino mediante interventi legislativi e contrattuali di condizioni di uguaglianza tra lavoratori che operano all’interno dello stesso Ministero e che a parità di condizioni lavorative non hanno lo stesso trattamento economico (indennità di missione – indennità di campagna).
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Roma, 02.11.2009
Trasmissione circolare E/11-962 del 8.01.2010 “Posizioni organizzative anno 2008 (art. 18 CCNL 16.2.1999). Art. 7 e allegato 5 CCNI 28.10.2008 che ha recepito l’Ipotesi di Accordo sul FUA 2008 del 25.6.2008. Rettifiche ed integrazioni”.
La riforma della PA, così come delineata dal Dl.gs 150/09, evidenzia la chiara volontà politica di determinare e condizionare l’azione amministrativa.
Il depotenziamento della contrattazione quale fonte di regolazione del rapporto di lavoro, il ritorno ad una riserva assoluta di legge su materie fondamentali per la qualità del lavoro e del servizio pubblico, l’assoggettamento della Dirigenza agli Organi di vertice, contribuiscono a definire un sistema in cui manca una netta separazione tra funzione di indirizzo e gestione, tra potere politico e potere amministrativo dello Stato.
Poteri che, al contrario, solo se si riconoscono reciprocamente e rispettano i confini che sono stati loro assegnati contribuiscono effettivamente allo sviluppo di processi virtuosi di modernizzazione della pubblica amministrazione.
In particolare, il nuovo assetto della dirigenza pubblica nella riforma Brunetta propone una intensificazione delle logiche fiduciarie, basate sull’affidabilità personale e sulla prossimità ideologica al livello politico di governo, inficiando una concreta azione di efficientamento del management e compromettendo ogni costruttivo rapporto tra direzione e lavoratori.
Si impone, allora, il ricorso ad iniziative che possano ripristinare la giusta relazione tra politica, dirigenza e lavoratori con il preciso obiettivo di assicurare il buon andamento e l’imparzialità, principi sanciti dall’art. 97 della Costituzione e posti a base della democrazia di questo Paese.
A questo scopo la Fp Cgil intende indire una Conferenza della Dirigenza di Inpdap Inps e Inail per il confronto continuativo e sistematico sull’applicazione del Dlgs 150/09 nei tre Enti e per la costruzione di un progetto condiviso e alternativo di gestione che sappia meglio coniugare qualità del lavoro e qualità del servizio.
Roma, 1 marzo 2010
Reimpiego del personale civile del disciolto sedime aeroportuale di Vicenza.
Trattamento di trasferimento e indennità di mobilità.
documenti allegati:
Circolare del Gabinetto del Ministro su Società Difesa Servizi Spa
Roma, 7 luglio 2011
Al Comandante dell’Esercito Gen.le C.A. Rocco Panunzi
Via Nomentana, 274
00162 Roma
e, per conoscenza, a:
STATO MAGGIORE ESERCITO
DIPARTIMENTO PERSONALE CIVILE
Via XX Settembre, 123
00100 ROMA
Egregio Comandante,
in merito al recente incontro che codesto Comando ha effettuato con alcune Organizzazioni Sindacali, sulle tematiche dell’area tecnico industriale dell’esercito (poli di mantenimento), la Fp Cgil Difesa ritiene doveroso precisare che gli studi e i progetti di riordino con richieste di attivazioni a livello di istituzioni politiche e territoriali per il rilancio delle attività svolte presso questi enti, sono state oggetto di attenzione da parte di tutte le OO.SS.Nazionali.
Pertanto si richiede un incontro urgente con la S.V.,al fine di poter effettuare un equo confronto tra Amministrazione e OO.SS.Nazionali, per affrontare le problematiche relative ai progetti di rilancio ed efficienza delle attività produttive dei poli di mantenimento con individuazione di specifici progetti di assunzione di personale specializzato.
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca