Comunicato a seguito dell'Attivo Nazionale

 
Di seguito il comunicato relativo all’Attivo Nazionale della FP CGIL che si è svolto lo scorso 15 gennaio. Mi scuso con tutte/i per il ritardo ma non è stato possibile, per impegni vari, inviarvelo prima. Vi ricordo che dobbiamo organizzarci per la consultazione dei lavoratori sull’Ipotesi di CCI 2007. Sia io che le compagne e i compagni del Coordinamento Nazionale siamo disponibili per partecipare alle assemblee e illustrare i contenuti del CCI.
 

Denia Priami
FP CGIL ACI


 

Lettera unitaria su UTTAT di Nettuno – Richiesta di incontro

 
FP CGIL   CISL FP    UIL PA

A SEGREDIFESA
1° REPARTO
Via XX Settembre 123/A
00187 ROMA

e, p.c. MINISTERO DIFESA
GABINETTO DEL MINISTRO
Palazzo “Baracchini”
Via XX Settembre, 8
00187 ROMA

OGGETTO: U.T.T.A.T. di NETTUNO

In occasione dell’incontro A.D.-OO.SS tenutosi presso codesto Segretariato in data 20 febbraio 2007 si esaminarono le problematiche relative ad un progetto di riorganizzazione dell’ U.T.T.A.T. di Nettuno per il quale le parti convenute espressero un parere di sostanziale concordanza.
A distanza di oltre un anno da tale occasione di confronto le scriventi OO.SS rappresentano l’esigenza di conoscere il punto di situazione in ordine all’avanzamento dell’iter di approvazione del suddetto progetto.
Per quanto sopra, chiedono la convocazione, con ogni consentita urgenza, di una riunione prevedendo anche la partecipazione di una delegazione delle Rappresentanze Sindacali locali.
In attesa di cortese riscontro, si inviano distinti saluti.
Roma, 1 aprile 2008

FP CGIL     CISL FP         UIL PA
MANCA      CAFFARATA    COLOMBI

 
 

Documento finale unitario dell'Attivo Quadri e Delegati del 24 luglio

loghi unitari CGIL CISL UIL

 
DOCUMENTO FINALE

 
L’Attivo Unitario dei Quadri e Delegati di CGILCISLUIL Difesa, riunito a Roma il 24 luglio 2008, sentita la relazione introduttiva svolta dai Responsabili Nazionali, ne approva i contenuti e l’indirizzo politico.
Il conseguente nutrito dibattito ha fornito un qualificato contributo di idee e proposte che di seguito sono sintetizzate.
L’Attivo Unitario giudica estremamente preoccupante l’azione del Governo che ha ritenuto di mettere ai primi posti, nella scala delle iniziative prioritarie, una serie di iniqui e penalizzanti provvedimenti che colpiscono pesantemente i lavoratori pubblici.
Con il Decreto Legge 112/08 e con la collegata legge delega di riforma, il governo punta ad uno smantellamento della Pubblica Amministrazione, destrutturando la contrattazione collettiva e integrativa e depotenziando l’azione sindacale,
Dopo aver abbondantemente operato, per mesi e mesi, una vergognosa ed incessante campagna denigratoria su tutti gli organi di stampa contro i lavoratori pubblici, si è passati ora, con il Decreto Legge TREMONTI-BRUNETTA, alle azioni concrete, colpendo diritti acquisiti con anni di lotte sindacali e riducendo sensibilmente il salario dei lavoratori; il tutto inquadrato in un pericoloso tentativo di isolare i lavoratori pubblici, additandoli all’opinione pubblica e ai cittadini come i responsabili del malfunzionamento degli uffici e delle strutture pubbliche oltrechè di tutte le diseconomie prodotte dalla Pubblica Amministrazione.
L’Attivo Unitario giudica altrettanto grave e preoccupante la posizione del Governo che, in tema di rinnovi contrattuali, intende destinare, per il secondo biennio economico 2008/2009 del C.C.N.L. – Ministeri, risorse economiche rapportate a valori di inflazione programmata ben al di sotto di quella reale e pertanto ritenute insufficienti ed inaccettabili.
In ordine alle principali problematiche che riguardano il Ministero della Difesa (Area T.I.-Area Tecnico operativa- Area Amministrativa), l’Attivo Unitario esprime le seguenti considerazioni:

AREA TECNICO-INDUSTRIALE

Occorre sollecitare il Vertice Politico per l’urgente attivazione di un confronto di merito sullo studio di efficientamento dell’intera Area Industriale della Difesa, preceduto da una richiesta di puntuale informazione rispetto al lavoro svolto e concluso da parte dell’apposito Comitato (CAID) già costituito dal precedente Ministro della Difesa e riconfermato dall’attuale Ministro LA RUSSA.
In tale quadro, particolare attenzione dovrà essere dedicata alle situazioni più critiche in cui versano gli Stabilimenti Industriali, a partire dagli Arsenali Navali e con particolare riferimento alle condizioni di reale emergenza che caratterizzano da mesi l’Arsenale di Taranto, per il quale si sollecita l’incontro già fissato , prima della pausa estiva.
Dovrà, inoltre, essere affrontata compiutamente la problematica relativa al futuro degli Stabilimenti di Capua e Pavia.

AGENZIA INDUSTRIE DIFESA

Il rilancio delle Unità Produttive entrate nella gestione dell’A.I.D. sembra, ad oggi, ben lontano dalle previsioni prospettate al tempo dell’istituzione dell’Agenzia.
Precarie condizioni di Direzione Centrale, che hanno visto l’avvicendarsi, in tale incarico, di ben tre Direttori in poco tempo; la mancanza di credibili piani industriali supportati da indispensabili investimenti; una managerialità spesso inadeguata o quantomeno discutibile posta a capo delle varie Unità Produttive, una politica del personale spesso tendente a gestioni penalizzanti per il personale stesso; sono queste le principali ragioni che impongono di affrontare radicalmente il problema Agenzia, sia con il nuovo Direttore che con il Ministro LA RUSSA, per attuare scelte che possano realmente garantire un futuro produttivo e certezze occupazionali per i dipendenti interessati.

RIQUALIFICAZIONE: PASSAGGI FRA LE AREE

Occorre proseguire e rafforzare l’azione sindacale, a tutti i livelli, per giungere all’attivazione delle procedure per il passaggio fra le Aree.
In particolare, occorre promuovere adeguate forme di sensibilizzazione nei confronti delle competenti Commissioni Parlamentari per sostenere le iniziative di legge, volte a risolvere, in particolare, l’insostenibile ed annosa questione dei dipendenti ancora relegati nella I Area (ex posizione economica A1S).

SECONDO CONTRATTO INTEGRATIVO DIFESA

L’Attivo Unitario, nel condividere la necessità di sviluppare ed arricchire i contenuti della piattaforma unitaria, presentata alla controparte in occasione dell’avvio della contrattazione integrativa, ritiene indispensabile una discussione nel merito della definizione del nuovo sistema di classificazione teso a rivedere il N.O.P. tenendo conto degli obiettivi istituzionali degli Enti e valorizzando le proposte che pervengono dalle strutture periferiche. A tale proposito, impegna le Strutture Nazionali di CGILCISLUIL Difesa a prevedere un momento di sintesi nazionale al termine del confronto con l’Amministrazione in sede tecnica e prima della conclusione della contrattazione in sede politica.

INFINE
 

l’Attivo Unitario impegna le Strutture Nazionali di CGILCISLUIL Difesa a proseguire nell’azione sindacale a sostegno di tutte le rivendicazioni oggetto della nota “Vertenza Difesa” riproposta all’attuale Ministro LA RUSSA, con particolare riferimento al ripristino, anche per il personale civile, dell’indennità di trasferta, e all’incremento delle risorse destinate al salario accessorio di produttività.
L’Attivo Unitario si ritiene particolarmente coinvolto ed impegnato unitamente alle Strutture delle rispettive Federazioni Territoriali, Regionali e Nazionali, in tutte le iniziative di lotta sindacale che saranno ritenute necessarie per far fronte alle inaccettabili, recenti scelte governative e per ottenere, in particolare, positive risposte alle tante problematiche che investono i dipendenti civili della Difesa.
A tal proposito l’Attivo Unitario impegna le Strutture Nazionali di CGILCISLUIL Difesa a garantire l’indispensabile presenza e supporto politico in occasione di assemblee o manifestazioni organizzate nelle più significative realtà periferiche della Difesa.
Inoltre impegna le strutture nazionali a verificare ai vari livelli se sussistono le condizioni di opportunità politiche per mantenere l’attuale stato di relazioni sindacali.

Roma, lì 24 luglio 2008

VOTATO A MAGGIORANZA (UN CONTRARIO UN ASTENUTO)

 

 

Accordi

Accordo FUA 2008


AGENZIA INDUSTRIE DIFESA 
 

 
 

 

NOTIZIA FLASH

 

 
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
MINISTERO DELLA DIFESA
 

Nel DECRETO LEGGE del 30.12.2008 “Interventi a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione” Art.4, comma 11 ” per l’anno 2009, al personale civile del Ministero della Difesa, comandato in missione fuori della ordinaria sede di servizio per esigenze di servizio non si applica l’art.1, comma 213, della legge 23.12.2005, n.266. Per le finalità di cui al presente comma è autorizzata la spesa di € 100.000.”
Per l’anno 2009 ripristinata l’indennità di missione per il personale civile.
Inoltre nel decreto mille proroghe all’art.16- Proroghe per la Difesa, così come preannunciato nel precedente comunicato notizie Difesa, per il lavoro straordinario , per le strutture periferiche del Ministero della Difesa è stata differita l’applicazione al 31.12.2009 della legge 24.12.2007 n.244 che prevedeva la rilevazione automatica dell’orario per poter procedere al pagamento del lavoro straordinario.
Roma, 8 gennaio 2009

FP CGIL DIFESA
  Noemi Manca

 

 

Lettera unitaria

   
 
Per opportuna conoscenza, di seguito, la lettera unitaria inviata al Sottosegretario, On.le Cossiga, sulla richiesta di un interlocutore titolare delle relazioni sindacali presso la Direzione Generale per il personale civile della Difesa.

roma, 7 ottobre 2009

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 

 
 

Comunicato

ALCUNE URGENZE … I LAVORATORI ATTENDONO RISPOSTE

In un contesto che ogni giorno presenta sempre maggiori difficoltà per i lavoratori del pubblico impiego, diventa urgente un segnale di condivisione del percorso di rilancio anche da parte di coloro che sono responsabili dei processi decisionali di questo Istituto.

Solo il recupero della compartecipazione permette l’adozione di soluzioni costruttive nell’interesse dei lavoratori, del servizio e, quindi, dell’Inpdap.

E’ questa l’ottica che secondo la Cgil deve indirizzare la discussione sui criteri di valutazione della performance; discussione che deve essere collegiale se vogliamo impedire che alle già troppe ingiustizie della controriforma Brunetta se ne aggiungano altre dovute alla preconcetta indisponibilità alle istanze dei lavoratori.

Un percorso di politiche a favore dei lavoratori, interno all’INPDAP, è fondamentale per compensare gli effetti negativi delle manovre governative, per rendere il clima più sereno e motivante, per assicurare qualità del lavoro e delle prestazioni.

Un rilievo fondamentale assumono i percorsi di carriera. Con la controriforma Brunetta non è più possibile accedere all’area superiore senza il titolo di studio necessario per l’accesso dall’esterno. Non si applica più il CCNL 2006/2009 (firmato, questo sì, dalla CGIL!) che valorizzava la professionalità acquisita nell’Area precedente per supplire alla mancanza del titolo di studio richiesto per l’Area successiva. Allo stesso modo, all’interno delle Aree, solo una valutazione estremamente positiva della performance individuale darà accesso al percorso di sviluppo professionale.
Tutto questo ha, ovviamente, un forte impatto tra i lavoratori che hanno, invece, il diritto di vedersi riconosciuta una professionalità che da anni è mortificata e che con i presupposti della Brunetta è destinata a non essere più stimata.

E’ necessario, quindi,
1) porre in essere tutte le azioni necessarie a normalizzare gli inquadramenti in vista dei prossimi concorsi. In particolare per quanto riguarda gli ex postali e gli ex ferrovieri il contenzioso sia per il carico che per le problematiche rappresentate assume una grossa rilevanza. Nessuna valutazione economica e giuridica può, allora, essere lasciata alla mera risoluzione giudiziaria futura.
2) adottare di un sistema di incentivazione che permetta una concreta valorizzazione delle capacità lavorative acquisite.
3) Favorire condizioni per uno sviluppo delle carriere più inclusivo e condiviso.

Si tratta, poi, di modificare a difesa del nostro salario e della nostra qualità della vita, condizioni che con il DDL 150/2009 assumono un valore ancora più negativo ed ingiustificato.
Vanno, quindi, riviste urgentemente le causali di assenza che producono una riduzione delle 1440 ore necessarie per l’attribuzione del salario accessorio legato al progetto generale e che nel CCIE 2009, che la Cgil non ha firmato, non sono state per nulla modificate ( per esempio i primi 15 gg. di malattia, le ferie non godute nell’anno precedente, i permessi per i congedi parentali).
E va integrato il numero di funzioni che permettono l’attribuzione delle indennità ex art. 32 CCNL 98/2001.

E’ poi necessario un impegno dell’Amministrazione nell’adozione di misure che migliorino la qualità del lavoro nell’Istituto:
– Il Telelavoro, sparito dal CCIE 2009 per mancanza di risorse disponibili, è bene venga riproposto come strumento a tutela delle persone con difficoltà di mobilità e a sostegno dello sviluppo dell’attività ispettiva per le Entrate. E’ opportuna anche la valorizzazione di tutti gli apporti lavorativi non ordinari di cui ci si avvale per portare avanti attività non prevalenti.
– Va riconsiderata la gestione del SIN, che attualmente non è in grado di dare il necessario supporto alle attività istituzionali, anzi arreca danno in termini di rispetto dei tempi e dei modi di lavorazione e, più in generale, in termini di risposta all’utenza.
– Va razionalizzata la spesa informatica che ammonta per il solo 2008, sul territorio, a circa 10.000 € pro capite, tra interventi di fleet management e forniture, senza che ci sia stato un significativo miglioramento degli strumenti di lavoro.
Roma, 2/12/2009

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 

 

A seguito della notizia flash di questo Coordinamento Difesa…

 
Roma, 29.01.2010

a seguito della notizia flash di questo Coordinamento Difesa sul gravoso incidente avvenuto all’Arsenale di Taranto che ha provocato la morte del nostro collega Giovanni De Cuia, riteniamo doveroso oltre ad esprimere nuovamente il profondo dolore per questa ennesima morte bianca sul lavoro, relazionarvi sulla riunione del 26.01.2010.

In apertura di riunione il Sottosegretario ha espresso viva preoccupazione per l’incidente avvenuto e ha affermato che “fermo restando gli esiti delle indagini in corso a cura degli Organi giudiziari ed ispettivi, ha assicurato la massima attenzione della Difesa sulla tematica della sicurezza del lavoro all’interno delle strutture militari e sull’attuazione delle relative normative, obiettivi pregnanti per l’azione del Dicastero”.
Pur apprezzando l’espressa preoccupazione da parte politica, riteniamo non più sostenibile una situazione di stallo per situazioni da anni denunciate e per le quali sono stati presi provvedimenti dall’Autorità giudiziaria per mancata applicazione delle norme in materia si sicurezza e salute sul lavoro.

Le morti sul lavoro sono da condannare ovunque avvengano, tanto più in strutture militari come gli Arsenali dove da anni denunciamo il degrado delle infrastrutture e la mancata assegnazione di risorse per il risanamento di strutture che presentavano situazioni di pericolosità.

Intollerabile che nei lavori di ristrutturazione in caso di committenza, non si adottino le misure previste dal recente d.lgs 81/2008, che obbliga l’adozione di misure generali a tutela dei lavoratori mediante misure adeguate alle opere cantieristiche e che prevede in caso di appalto la verifica se questo sia avvenuto al ribasso.

La FPCGIL Difesa chiederà in sede politica e amministrativa di essere costantemente informata sulle indagini in corso e sulla individuazione delle responsabilità.

In una fase di ristrutturazione e riorganizzazione degli Arsenali Militari e a fronte di informazioni relative al PIANO BRIN, chiederemo nelle sedi opportune lo stato dei lavori in tutti gli Arsenali coinvolti dal Piano, lo stralcio delle risorse impiegate e il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca

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Si allegano alcuni flash notiziari sull’accaduto e si comunica che da parte di tante segreterie territoriali della Funzione Pubblica CGIL è stata espressa solidarietà e profondo cordoglio per il lavoratore Giovanni DE CUIA.

INCIDENTI LAVORO: MORTO ADDETTO VIGILANZA ARSENALE TARANTO
(ANSA) – TARANTO, 25 GEN –
Un addetto alla vigilanza dell’Arsenale militare di Taranto, Giovanni De Cuia, di 53 anni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto oggi pomeriggio all’interno dello stabilimento della Difesa. L’uomo stava camminando su un marciapiede quando è stato travolto da pannelli che erano stati accatastati fino a un’altezza di sette metri dal piano di calpestio nei pressi del cantiere dove sta per sorgere l’officina polifunzionale dell’Arsenale. Sul posto sono giunti gli ispettori del lavoro e i carabinieri per accertare le modalità dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità.
INCIDENTI LAVORO:TARANTO, MARINA LAVORA ACCERTAMENTO DINAMICA
(ANSA) – ROMA, 25 GEN – La Marina Militare ha espresso «profondo cordoglio» ai familiari di Giovanni De Cuia, addetto alla vigilanza dell’Arsenale militare di Taranto morto oggi in un incidente sul lavoro ed ha «immediatamente disposto ed avviato tutte le azioni necessarie per accertare la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità». De Cuia, dipendente civile del ministero della Difesa in servizio presso la Divisione sistema nave dell’Arsenale, informa la Marina, «per cause da accertare, mentre transitava su un marciapiede adiacente ad un’area recintata, all’interno della quale erano stati accantonati ed impilati materiali prefabbricati per l’edilizia, è stato travolto da alcuni blocchi prefabbricati provenienti da una delle pile del contiguo deposito».
INCIDENTI LAVORO: TARANTO; SINDACATI, UN VERO OMICIDIO
(ANSA) – TARANTO, 25 GEN – «A tutto questo diciamo basta: queste non sono disgrazie ma veri e propri omicidi». Lo affermano in una nota congiunta i sindacati confederali, le rappresentanze sindacali unitarie, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la Confederazione Cobas in relazione alla morte dell’addetto alla vigilanza Giovanni De Cuia nell’Arsenale militare di Taranto. «Evidentemente – aggiungono – l’intervento della magistratura nel 2005 che chiudeva tutta la zona delle aziende dell’indotto, proprio per motivi di sicurezza, e le successive indagini della Procura sulle strutture dell’Arsenale, non è servito a fare passi avanti». I sindacati hanno organizzato per domani mattina una mobilitazione con assemblea generale presso la ‘Sala a tracciarè dell’Arsenale militare per definire le azioni da intraprendere.

martedì 26 gennaio 2010
Morte bianca, Arsenale nero. Abbaiano i sindacati
Colpito dalle lamiere, muore vigilante
Taranto, tragedia all’Arsenale militare.
La vittima sommersa dai pannelli destinati al rifacimento del tetto
Stava facendo il solito giro di perlustrazione quando è stato travolto da una catasta di pannelli per la coibentazione del tetto di uno dei capannoni della prima officina polifunzionale dell’arsenale militare. Così è morto lunedì 25 gennaio, nel pomeriggio, Giovanni De Cuia, 53 anni, di Statte, dipendente dell’amministrazione militare arsenalizia. Una fatalità non senza responsabili, a sentire i sindacati che ieri pomeriggio stesso si sono espressi sull’argomento parlando esplicitamente di «ennesimo omicidio».
Il compito di accertare eventuali colpe è toccato ai tecnici dell’ispettorato provinciale del lavoro recatisi sul posto appena dopo l’incidente insieme ai carabinieri del distaccamento interno all’arsenale. I militari coordinati dal magistrato di turno, Filomena Di Tursi, hanno disposto il sequestro di tutto il cantiere per il rifacimento di uno dei due capannoni da ristrutturare. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli investigatori, le coperture isolanti che dovevano servire a ricoprire il tetto dell’opificio, erano stati scaricati ieri mattina da una delle ditte incaricate dei lavori. Evidentemente, questo almeno è sembrato ieri, la massa di acciaio e plastica era stata posizionata in un punto inadatto che è poi franato. Altra ipotesi è che le lamiere, impilate sino a sette metri una sull’altra, non siano state legate con le apposite imbracature. Gli interventi in questione rientrano nel piano di ammodernamento degli arsenali per il quale il Ministero ha previsto uno stanziamento di 108 milioni di euro sino al 2012. A soccorrere l’uomo che è rimasto letteralmente sommerso dai pannelli, è stato l’equipaggio dell’ambulanza della Marina Militare che ha una postazione fissa proprio nell’arsenale. E’ stato il medico di bordo a constatare il decesso avvenuto quasi sul colpo per lo schiacciamento del torace. Inutili i tentativi per rianimarlo.
Immediata la reazione dei sindacati di categoria firmatari di un documento congiunto di denuncia. «Troppo spesso – scrivono – le segnalazioni rimangono inascoltate e per questo non si può parlare di casualità quando le lavorazioni e l’immagazzinamento del materiale viene effettuato senza alcun criterio e tantomeno nel rispetto delle norme di sicurezza». Durissima la nota diffusa dalla Camera del lavoro della Cgil di taranto. «Questo ulteriore omicidio – si legge – dimostra come, a partire dalla salvaguardia dell’incolumità fisica dei lavoratori, la sicurezza non può mai realizzarsi compiutamente senza il continuo rispetto delle normative applicate e senza i dovuti ed obbligati controlli». Anche la Marina Militare ha diramato una nota in cui si esprime il cordoglio per la famiglia del dipendente morto. L’amministrazione militare si dice pronta ad avviare «tutte le azioni necessarie per accertare la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità». Per questa mattina è prevista la mobilitazione dei circa 1.600 arsenalotti con assemblea generale in cui si decideranno le forme di lotta da intraprendere.

 
 

 
 

Comunicato FP CGIL DIFESA

 
SVILUPPI ECONOMICI

Ci stupisce sempre più, la solerzia con la quale un’organizzazione sindacale, salutando e facendo gli auguri di Natale alla presenza del Vice Direttore Generale di Persociv e dopo aver ricevuto il file con le graduatorie ed ascoltando l’orario concordato sulla pubblicazione ufficiale delle stesse, anticipando i tempi, ha pubblicato sul proprio sito la graduatoria provvisoria.
Rimaniamo dell’avviso che tali mezzi non rientrano nella nostra etica e che per correttezza abbiamo rispettato i termini e quanto già espresso negli altri comunicati.
Ci riserviamo di valutare la graduatoria, evidenziando che allo stesso tavolo di questa mattina, abbiamo ribadito che, ove si verificassero dei casi di erronea presenza in graduatoria di personale non idoneo ai sensi di quanto previsto dall’Accordo e dal Bando, sarà nostra cura provvedere alla segnalazione presso le strutture competenti, al fine di garantire la corretta procedura per gli sviluppi economici.

Roma, lì 23.12.2010

FP CGIL DIFESA
Noemi MANCA


 

Dirigenti: comunicato e bozza criteri conferimento incarichi

Roma, 8 maggio 2007

Ai dirigenti e alle dirigenti del ministero della Giustizia

Si è svolta il 7 maggio u.s. la prevista riunione con l’amministrazione della Giustizia sui nuovi criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali.
In via preliminare abbiamo raggiunto un punto d’intesa con l’amministrazione rappresentata dal sottosegretario Li Gotti, abbiamo cioè scelto di individuare criteri che fatte salve le necessarie specificità riguardino l’insieme dei dirigenti della Giustizia in tutte le sue articolazioni. Sul terreno dell’omogeneità si colloca allora il fatto che la contrattazione deve riguardare, per la parte di competenza, anche i dirigenti di prima fascia.
Sulla questione dei dirigenti di prima fascia l’amministrazione non si è dimostrata pronta ma comunque non chiusa tanto che la riunione è stata aggiornata agli ultimi giorni di maggio con la predisposizione di un nuovo documento che tenga conto della complessività del ministero e della dirigenza.
In margine all’oggetto della riunione abbiamo chiesto un approfondimento sulla titolarità della dirigenza degli uffici NEP avendo come riferimento una circolare esplicativa dell’attuazione del decreto legislativo 240/2006 che negava tale competenza ai dirigenti amministrativi.
Nel merito abbiamo sottolineato la necessità che il dettato del contratto collettivo nazionale rappresenti una risorsa per la contrattazione e non un limite in particolare sulla procedura di conferimento degli incarichi la bozza dell’amministrazione utilizzava i termini “… sentito il dirigente” in luogo di quello notevolmente più incisivo di ” …previo confronto col dirigente”, la motivazione addotta che riguarda la difficoltà di convocare a Roma i dirigenti per il confronto è secondo noi superabile mentre invece sarebbe per noi indisponibile avallare una violazione contrattuale.
Sempre a titolo di esempio abbiamo sollevato sul tema della revoca e dell’avvicendamento degli incarichi la questione della definizione delle motivate ragioni organizzative e gestionali che dal nostro punto di vista devono essere declinate in maniera specifica ad evitare che si producano comportamenti al di fuori delle ipotesi previste .
Infine sulla titolarità del dirigente a partecipare agli interpelli abbiamo chiesto che venga tolto il vincolo rappresentato dall’essere titolare di un incarico da almeno un anno perché ciò lede il diritto alla partecipazione.

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

_________________________

Dirigenti: bozza criteri conferimento incarichi

Assemblea Nazionale del 18 settembre

 
 Comunicato del Coordinamento MEF a seguito dell’Assemblea Nazionale del 18 settembre
 


 

Situazione del personale amministrativo del Tribunale di Parma

 

 
Lettera di risposta del Capo Dipartimento Castelli 

 

 

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