FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
Roma, 07 febbraio 2008
Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese
Oggetto: Designazione componenti nelle Commissioni per la Formazione Professionale
Le scriventi OO.SS., denunciano le gravi irregolarità che si registrano presso molte Direzioni Regionali e Provinciali del Lavoro nelle modalità di individuazione dei lavoratori da designare per la partecipazione, in qualità di componenti, alle Commissioni di esami finali per la Formazione Professionale di cui alla L. 863/84.
In particolare accade che in alcune realtà territoriali, il Dirigente assegni gli incarichi in argomento sempre agli stessi funzionari, senza nessun criteri oggettivo.
Nella ricerca, invece, della massima trasparenza e correttezza nella gestione degli uffici Le scriventi OO.SS., chiedono che in tutti gli uffici venga attivata una specifica programmazione e che gli incarichi in parola vengano attribuiti attraverso criteri oggettivi, preventivamente determinati, e sui quali si possa verificare la corretta applicazione.
Per le ragioni su evidenziate, ed anche in considerazione della incidenza della problematica sulla organizzazione degli uffici, si chiede l’apertura di un tavolo nazionale per la definizione dei criteri anzidetti.
FP–CGIL
FP–CISL
UIL–PA
Giuseppe Palumbo
Antonella La Rosa
Palmina D’Onofrio
nota del Dott. Niglio sulla preoccupante situazione del Comitato CRI di Certaldo
Ministero del Lavoro, Salute e delle Politiche Sociali
COMUNICATO UNITARIO
MOBILITAZIONE DEL 10 ottobre 2008
Assemblea Nazionale dei lavoratori del Ministero dalle 11,00 alle 14,00 presso la sede di Via Veneto
COMMEDIA NAZIONALPOPOLARE
Sotto la distratta regia di un capocomico di talento, il Governo ha messo in scena una commedia nazionalpopolare dal titolo, del resto un po’ abusato negli ultimi tempi, “Come togliere ai deboli per dare ai forti”.
Non è certo un caso che, accompagnato dalla grancassa mediatica, ci si scagli contro i presunti fannulloni della pubblica amministrazione, gettando discredito universale su milioni di lavoratori, non volendo incidere sui veri problemi del pubblico impiego e su un serio progetto di contrasto agli sprechi milionari che si annidano soprattutto negli appalti pubblici e nei contratti a consulenti ed esperti di incerta e non comprovata professionalità. Altro che “lotta di sinistra” in favore dei cittadini! Cosa dire, poi, della cosiddetta “Fase due”, durante la quale sono stati “rappresentati” sul sito web dipartimento Funzione pubblica “cento progetti” già sepolti nei cassetti di qualche funzionario zelante, tirati a lucido per l’occasione, senza alcuna verifica circa la qualità del “prodotto”.
Per la puntata di maggior successo, il Ministro Brunetta prevede la “cacciata” di decine di migliaia di precari degli uffici pubblici, mortificando professionalità, sogni, speranze, progetti di vita di giovani ed ex giovani con pesanti ricadute sui cittadini.
Ma il “piatto forte” ce lo presenta il Ministro Sacconi con una recente direttiva, pubblicizzata come il miglior esempio di innovativa concezione dell’azione amministrativa contro ogni “burocratismo”, si azzerano praticamente il ruolo ed i compiti degli ispettori del lavoro. Invitando il personale ispettivo ad “interpretare in modo moderno ed efficace il proprio ruolo istituzionale”, in realtà si demolisce l’azione di vigilanza, soprattutto quella di iniziativa ed “a vista” per definirla principalmente come attività di consulenza a supporto dei datori di lavoro.
In questo modo si pensa di interrompere la piaga delle vittime sul lavoro?
Cosa si potrà più pretendere da quei datori di lavoro, che sfruttano lavoratori in nero, magari inventando una nuova schiavitù per i lavoratori extracomunitari?
Il vero problema è che la commedia nazionalpopolare si è trasformata in tragedia per tanti italiani ed è anche per questi motivi che i lavoratori parteciperemo compatti e convinti agli scioperi ed ai cortei interregionali programmati nei prossimi giorni secondo il seguente calendario:
* 3 novembre 2008 Regioni del Centro: Toscana, Umbria, Marche e Lazio
* 7 novembre 2008 Regioni del Nord: Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna.
* 14 novembre 2008 Regioni del Sud ed Isole: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Roma, 30 ottobre 2008
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
“RIFORMA” BRUNETTA:
UN ALTRO DURO ATTACCO AI
LAVORATORI
Ancora una volta il governo, in continuità con l’attacco al lavoro pubblico iniziato l’anno scorso, ha dato il via libera definitivo alla riforma Brunetta (D. L.vo n. 15/09). Ultimo di una serie di provvedimenti che negli annunci insegue l’obiettivo di una maggiore efficienza e qualità del servizio pubblico ma che in realtà nasconde la volontà di cancellare il contratto e la contrattazione nei settori pubblici, tentando di trasformare i lavoratori pubblici in “sudditi del potere”.
Il nostro giudizio è estremamente negativo su una riforma che invece di riorganizzare la pubblica amministrazione la riporta indietro di 20 anni cancellando la normativa vigente e riportando il lavoro pubblico alla legge e non più ai contratti.
Brunetta cancella i contratti e fa decidere la legge.
Sarà la legge e non più il contratto a definire e ad attribuire le voci, le quantità ed i destinatari della retribuzione accessoria, che di fatto sono già state tagliate dal governo con la legge 133 e non più restituite.
Sarà la legge a definire le progressioni verticali.
Sarà la legge a definire le modalità della valutazione individuale.
Sarà la legge a definire il rapporto di lavoro.
25%-50%-25% e l’ingiustizia di una valutazione per graduatorie e la “sfortuna” di lavorare come i migliori rimanendo fuori dalle percentuali di merito
Il decreto Brunetta colpisce tutti i lavoratori pubblici perché introduce il riconoscimento del merito, perno della riforma, demandando per legge alla discrezionalità della dirigenza l’individuazione di quel 25% di meritevoli del massimo del premio, di quel 50% meritevole solo della metà e di quel 25% meritevole di nulla ed a rischio licenziamento.
Il decreto è stato varato senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali che di fatto perdono il diritto di intervenire su materie quali l’organizzazione del lavoro che viene anch’essa demandata alla discrezionalità dei dirigenti.
Tutto ciò non si tradurrà nel miglioramento dell’efficienza della pubblica amministrazione perché si tratta di norme rigide calate dall’alto uguali per tutti gli uffici pubblici, che non intervengono sulle reali cause dell’inefficienza dei servizi pubblici – deficienze strutturali ed organizzative; carenza di risorse umane, economiche e strumentali; procedure e leggi farraginose. Il governo si fa beffe dei cittadini che da questa “riforma” non riceveranno alcun beneficio.
Come lavoratori pubblici siamo ben consapevoli di non offrire sempre servizi efficienti, ed e’ per questo che nei contratti, firmati prima dell’arrivo di questo governo, abbiamo previsto la carta dei servizi e la riorganizzazione del lavoro.
La CGIL ha sempre creduto e lavorato per l’efficienza dei servizi pubblici e non ha mai difeso chi non lo merita ma non è con la negazione delle norme che fino ad oggi hanno guidato il mondo del lavoro pubblico che lo si rende più efficiente!!!!!!
Abbiamo già avuto modo di conoscere i risultati della “cura Brunetta” avviata con la legge 133 tanto rumore per nulla!! tanta cassa con i soldi dei lavoratori pubblici e nessun miglioramento dell’efficienza degli uffici! che ci viene il sospetto che fosse proprio questo, oltre lo smantellamento del servizio pubblico a favore dei privati, il vero obiettivo degli interventi del governo.
LA MANOVRA E’ SBAGLIATA PER I LAVORATORI E PER I CITTADINI DOBBIAMO ESSERE PRONTI A CONTRASTARLA
Roma, 21 ottobre 2009
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Anche i lavoratori del Ministero dell’Economia in stato di agitazione.
Si è tenuta stamane una partecipata assemblea del personale conclusasi nel cortile del Ministero a causa dell’alta partecipazione. Oltre duecento lavoratori preoccupati per i contenuti della manovra finanziaria, che si inserisce in una situazione già di per sé difficile, con tagli al personale e chiusura di sedi territoriali.
Le ricadute occupazionali e salariali della manovra, in un tale contesto, saranno drammatiche.
Mentre era in corso la contestazione al Ministro Tremonti, i lavoratori hanno consegnato un documento di protesta al Sindaco di Roma Gianni Alemanno, che si stava recando al Ministero per affrontare il nodo del rientro dal deficit. Un incontro casuale che ha però permesso ai lavoratori, inascoltati, di far arrivare direttamente nelle mani del Ministro le loro rivendicazioni.
Roma, 26 Maggio 2010
Roma, 9 giugno 2010
Al Ministro
Ministero del Lavoro e
delle politiche Sociali
Sen. M. Sacconi
MANOVRA DEL GOVERNO:
Art. 6 comma 12 – autorizzazione all’uso del mezzo proprio.
Secondo questa Organizzazione Sindacale, l’articolo 6 comma 12 del decreto attraverso il quale il Governo sta attuando la manovra economico-finanziaria, impedisce l’utilizzo dell’uso del mezzo proprio al personale contrattualizzato, ivi compreso il personale ispettivo, impedendo di fatto una efficace attività di vigilanza.
Nell’interesse dei lavoratori, dei cittadini e del personale ispettivo, che continua a svolgere con dignità il proprio lavoro, chiede al Ministro Sacconi un intervento immediato per fare chiarezza su questo aspetto della manovra.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Il comportamento inaccettabile della Fiat a Melfi rappresenta un nuovo vulnus alle regole nelle relazioni sindacali e alle tutele del lavoro che si inserisce in un quadro più generale di attacco al diritto al contratto nazionale e al rispetto dello Statuto dei Lavoratori, messi sempre più in discussione nel privato come nel pubblico.
Per queste ragioni anche la FPCGIL Medici, insieme a tutta la FPCGIL, sostiene la battaglia della Fiom contro i tentativi di delegittimazione e intimidazione a difesa della legalità e dei diritti che riguardano tutti i lavoratori, dagli operai ai medici.
In allegato il comunicato unitario sulla ripresa dell’attività sindacale con gli argomenti che unitariamente riteniamo di maggiore urgenza al MEF.
L’ulteriore allegato sintetizza ed elabora, per ciascuna area, i dati forniti dall’Amministrazione relativi alla mobilità ipotizzata verso i Monopoli di Stato dei lavoratori delle DTEF.
Dalla scheda si evince l’attuale presenza negli uffici territoriali ( organici di fatto ), le domande di quanti hanno manifestato interesse al passaggio verso i Monopoli, infine il numero di quanti lavoratori al momento non hanno manifestato l’interesse al passaggio stesso ( differenze ).
Roma, 10 settembre 2010
p. Coord. Naz.FP CGIL MEF
Daniele Nola
Ieri, 27 aprile, durante una lunga maratona con l’Amministrazione, abbiamo sperimentato il buono della negoziazione ed il brutto della sua negazione.
Abbiamo infatti affrontato, nel corso della mattina, il FUA 2010, giungendo ad un Accordo nelle prime ore del pomeriggio.
Successivamente, il pomeriggio, l’Amministrazione ci ha illustrato i contenuti del documento sulla valutazione della performance, con particolare riferimento al Personale delle Aree.
ACCORDO FUA 2010
Ancora per il 2010 e per l’ultima volta, abbiamo sottoscritto l’Accordo in questione con i fondi separati tra settore Economia ( 30.397.823 euro complessivi) e settore Finanze (7.016.740 euro complessivi).
Dopo una lunga trattativa siamo giunti ad una mediazione che ha raccolto anche l’assenso della nostra sigla.
Siamo giunti ad un cambiamento della scala parametrale che oggi prevede un unico coefficiente per ciascuna delle tre aree del Personale (100 – 125 – – 150), tenuto conto che il CCNL 2006/09 vede per ciascuna area un’unica posizione giuridica alla quale si succedono diverse posizioni economiche.
Gli obiettivi di produttività hanno subito un lieve innalzamento, ma abbiamo eliminato dal testo,inizialmente presentato dall’Amministrazione, la previsione della possibile decurtazione di un 20% della quota, dedicata alla produttività collettiva, da parte di ogni dirigente ai singoli dipendenti.
Abbiamo mantenuto le garanzie contrattuali e normative nel pagamento dell’incentivo sull’assiduità partecipativa di ciascun dipendente.
Per quanto riguarda la quota di incentivo dedicata alla contrattazione decentrata, restano fermi i criteri di erogazione che fanno da riferimento anche per la quota “nazionale” ( coefficiente di area e assiduità partecipativa). Abbiamo richiesto ed ottenuto inoltre, che con adeguata motivazione, la contrattazione di posto di lavoro possa adottare altri parametri, fatta salva la tutela di legge prevista per l’assiduità partecipativa.
L’Accordo reca anche l’impegno a stipulare un nuovo accordo che individui, in tema di turni, anche “gli Uffici destinatari e relativi contingenti”.
Infine, per quanto riguarda le selezioni per le progressioni economiche, abbiamo sottoscritto con l’Amministrazione l’ulteriore impegno “a procedere con apposito accordo ad un coerente reimpiego di eventuali residui”.
In proposito la Delegazione Mef ci ha informato di aver finalmente doppiato la buona metà delle domande a suo tempo presentate. Abbiamo sollecitato la più rapida definizione delle graduatorie, ma soprattutto un’informativa sulle criticità riscontrate, prima della pubblicazione delle graduatorie stesse.
Come FP CGIL abbiamo infine sottoscritto, sia per la Dirigenza sia per il Personale delle Aree, gli Accordi relativi al pagamento dei proventi conseguiti con il servizio di assistenza fiscale e con le economie di gestione. Per il 2011, si è convenuto con l’Amministrazione di “rivedere la ripartizione delle risorse tra gli uffici”.
VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Nel tardo pomeriggio e fino a sera è stato affrontato questo tema, sul quale abbiamo manifestato all’Amministrazione la nostra netta e totale contrarietà.
Non ci può essere infatti alcuna adesione ad un documento, scaturito dalle disposizioni della L. 150 che non solo è nato senza alcuna condivisione da parte sindacale, ma che è la pietra miliare della destrutturazione contrattuale.
Il documento è fondato sull’idea che la maggior parte dell’incentivazione (il 60%) debba essere erogato sulla cosiddetta performance individuale, lasciando ai risultati della struttura di lavoro solo il 40%.
La quota maggioritaria dell’incentivo (60%) verrebbe erogata sulla scorta del giudizio dirigenziale.
Riteniamo l’incontro di ieri iniziale, così come il documento è destituito di fondamento:
che valore si può attribuire ad un sistema di valutazione che parlando dell’Amministrazione cui si riferisce e cioè parlando “a se stesso” afferma che “i processi lavorativi con output quantitativamente rilevabili sono molto limitati” e inoltre che “le strutture Mef non hanno contatti con utenza esterna” ed infine che l’identificazione degli stakeholders (i portatori d’interesse) “risulta estremamente difficile da perseguire”?.
Tali affermazioni sembrerebbero scritte da qualcuno che non conosce a fondo l’Amministrazione di cui sta dissertando.
Oltre a ciò chi ha redatto il documento pensa possa essere equo un giudizio assolutamente discrezionale da parte dirigenziale che, alla fine, sentite le ragioni del valutato, sentite le eventuali modifiche proposte dal Comitato di valutazione, può confermare le proprie valutazioni negative iniziali.
E’ forse errato affermare, come abbiamo già fatto, che tale sistema di valutazione corrobora le ragioni dello sciopero indetto dalla CGIL per il prossimo 6 maggio?
Abbiamo invitato l’Amministrazione, se vuole,ad aprire un confronto sui temi della valutazione, un confronto serio, fondato sui criteri e principi che risiedono nei nostri Contratti nazionali e che attendono di essere rinnovati piuttosto che ignorati!
p. FP CGIL nazionale MEF
Daniele Nola
Circolare del Ministero economia e finanze riguardante l’indicazione delle sedi presso le quali si svolgeranno le prove selettive del 28 giugno 2007 e le modalità di consultazione dei test relativi alla progressione dall’Area A alla posizione economica B1.
Si pubblica il primo bollettino informativo sullo stato delle trattative all’Aran per il rinnovo del contratto dei dirigenti medici e veterinari per il quadriennio normativo 2006-2009 e per il biennio economico 2006-2007