Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Le affermazioni della Congregazione per la dottrina della fede del Vaticano, nella nota in risposta ai vescovi Usa sull’alimentazione e sull’idratazione artificiali, non sono accettabili.
L’etica del medico, in particolare se lavora nel servizio sanitario pubblico, non può essere dettata dalla morale religiosa “obbligatoria” del Vaticano.
Il medico non può e non deve essere obbligato alla nutrizione e alla idratazione artificiale quando c’è un rifiuto consapevole del paziente, e non solo in casi particolari.
Siamo di fronte a trattamenti straordinari e non ordinari, come afferma la Congregazione, per i quali il consenso del paziente è fondamentale.
Il rispetto della vita e della salute va coniugato con il rispetto della libertà e della dignità delle persone.
Peraltro i medici, per il codice deontologico, devono astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita.
E porre fine a simili trattamenti, non si può e non si deve configurare come eutanasia, così come giustamente riconosciuto nel caso Welby.
Roma, 4 gennaio 2008
Alla Delegazione trattante FP CGIL del
Ministero del lavoro e della P.S.
Oggetto: Convocazione delegazione trattante nazionale FP CGIL – Ministero lavoro e della P.S
Cari compagne e compagni,
E’ convocata la delegazione trattante nazionale del Ministero del Lavoro e della P. S, per il giorno 14 gennaio 2008, ore 9,30, presso la sede di Funzione Pubblica C.G.I.L, via L. Serra, 31, sul seguente o.d.g.:
* Situazione politica generale
* Valutazione complessiva sulle condizioni interne del Ministero.
* C.C.N.I.
Vista l’importanza che rivestono gli argomenti in questione la Delegazione trattante è invitata a partecipare all’incontro in parola.
Si invitano pertanto le strutture in indirizzo a voler agevolare la partecipazione dei compagni e delle compagne coinvolti.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Sono riprese il 14 u. s., e proseguite il 17, le trattative per il rinnovo del CCNI delle aree tecnico economico amministrativa e operativa e del personale della seconda qualifica professionale.
Negli incontri abbiamo proseguito il confronto e la discussione articolo per articolo del testo della bozza di CCNI presentata dall’Ente, bozza che le OO. SS. hanno chiesto di integrare con ulteriori punti.
Le delegazioni sindacali hanno così finalmente esposto, non proprio unitariamente ma abbastanza compiutamente, i contenuti dei temi elencati nella piattaforma.
Questi gli argomenti su cui, in particolare, si è spesa la nostra delegazione (il riferimento è alla bozza 2 del CCNI, che alleghiamo, dall’articolo 6 in avanti)
Passaggi dalle aree amministrativa e operativa all’area dei professionisti: abbiamo chiesto una modalità di passaggio anche verso la prima qualifica, che però sembra essere fuori dal campo di applicazione del CCNI ora in discussione. C’è un impegno, che valuteremo, a discutere l’argomento in sede di trattativa per il CCNI dirigenti e professionisti della prima qualifica.
Orario di lavoro: abbiamo proposto l’introduzione almeno sperimentale di un’articolazione su quattro giorni per nove ore, con flessibilità in ingresso ridotta a un’ora (articolazione che naturalmente si aggiungerebbe alle altre in uso). Da notare che la bozza proposta dall’Ente non prevede più il modulo con i due rientri pomeridiani, è importante appurare se tale articolazione è ancora di interesse per qualcuno in qualche sede.
Banca delle ore: abbiamo proposto di interpretare il limite di ore che possono confluire nel conto individuale in termini dinamici (numero massimo di ore inteso come accantonamento massimo corrente), riprendendo il testo della circolare (mai applicata!) che già disciplina questo istituto.
Indennità varie: incremento del valore dell’indennità di reperibilità (su questo c’è un rifiuto della controparte pubblica, causa l’indisponibilità di risorse economiche; è un argomento sul quale vogliamo tornare, eventualmente proponendo un formula che preveda l’invarianza del costo totale (meno reperibilità, retribuita meglio); applicazione integrale delle norme speciali che regolano il pagamento dell’indennità di bilinguismo, indennità che abbiamo chiesto NON sia più fatta gravare sul Fondo in quanto emolumento fisso e continuativo, dovuto per legge a una parte dei lavoratori Enac (deve gravare quindi sul capitolo stipendi).
Come Cgil abbiamo proposto le seguenti integrazioni alla bozza:
– Attuazione delle previsioni del CCNL riguardo l’avvio delle procedure per i passaggi del personale ispettivo dall’area collaboratori all’area funzionari;
– Destinazione della produttività nella misura del 10% delle risorse alla contrattazione decentrata così come previsto dal CCNL;
– Sottoscrizione di una dichiarazione congiunta tra le parti per la definizione in tempi brevi di un regolamento su anticipi del TFR ai lavoratori dell’Enac;
– Revisione della disciplina per il conferimento degli incarichi per introdurre regole trasparenti e non discriminatorie: possibile graduatoria per esami e titoli, tenendo conto anche delle valutazioni individuali e della posizione economica;
– La stesura di un documento, che sia oggetto di confronto con le OO.SS., che definisca il programma per le assunzioni a tempo indeterminato già autorizzate (concorsi), la stabilizzazione del personale precario, nell’attesa dell’imminente registrazione del DPR presso la Corte dei Conti e la immissione nei ruoli dell’Enac del personale ex-poste;
– Recupero di eventuali residui delle somme relative allo straordinario e agli incarichi da destinare al fondo del personale tecnico amministrativo e operativo;
– Calcolo delle risorse disponibili per il Fondo al lordo degli oneri previdenziali riflessi (perché più vantaggioso per i lavoratori e per omogeneità con gli altri comparti del pubblico impiego).
Nel corso dell’ultima riunione è stata chiesta l’immediata apertura delle trattative per il CCNI del personale dirigente e professionista. L’Amministrazione si è impegnata a convocare le parti entro la settimana corrente.
Nel contempo continua lo stato di agitazione di tutto il personale di Enac per la vertenza legata ai limiti imposti dalla legge finanziaria ai fondi per lo sviluppo delle politiche del personale e alla sospensione dell’indennità di trasferta, con l’obbiettivo di aprire in tempi rapidi un tavolo di confronto al Ministero dei Trasporti.
Due punti fondamentali che penalizzano sia i lavoratori che l’ Ente, a discapito della produttività, delle carriere del personale, degli organici e della funzionalità stessa dell’Enac.
Lo stato di agitazione comincia a dare i suoi effetti essendo già pervenuti alle Direzioni Operazioni solleciti per la ripresa dell’attività, in quanto la mobilitazione ha causato il mancato rinnovo di alcune certificazioni di aeronavigabilità relativi ad aeromobili utilizzati dalle principali compagnie aeree nazionali.
Inoltre ricordo che il giorno 31 gennaio alle ore 10,00 presso la FP CGIL nazionale – Via L. Serra 31 (Sala Verde – IV piano) è convocata l’assemblea nazionale del personale ENAC, invitiamo i delegati e gli eletti RSU a contattare i territoriali Fp-Cgil per la più ampia partecipazione.
p.la FP–CGIL Enac
M. Barberis
Con la ripartizione dei posti tra le diverse regioni, il 22 maggio abbiamo firmato l’ultimo accordo relativo al nuovo bando di concorso per il passaggio dalla II alla III area funzionale.
A nostro avviso il criterio adottato non è del tutto soddisfacente rispetto alla attese del personale e avremmo preferito una distribuzione più proporzionale tra le diverse regioni. I posti messi a concorso sono 2000 su un potenziale bacino di concorrenti di 10.368 con un rapporto su base nazionale di 1/5.2. Partendo da questo dato si potevano introdurre dei correttivi che pur tenendo in considerazione le realtà socio economiche delle rispettive regioni, evitassero quelle sperequazioni, riscontrabili nella tabella allegata, difficilmente giustificabili ai lavoratori. Riteniamo che un concorso interno debba dare a tutti la stessa possibilità di sviluppo professionale ed economico. E’ un problema complesso e di non facile soluzione, ci sono infatti diverse aspettative in campo, contrapposte tra loro. La ripartizione effettuata prende in considerazione esclusivamente gli interessi dell’Agenzia ,non sempre conciliabili con le esigenze del personale.
Riteniamo questo l’unico punto di caduta di un bando di concorso che dovrebbe dare al personale più garanzie in merito alla trasparenza della prova di esame.
E’ importante anche aver inserito la possibilità di optare per 2 profili professionali, e per due differenti tipologie di prove di esame nel profilo ” funzionario”.
Nel corso della stessa riunione abbiamo ricevuto la proposta per la mobilità nazionale.
Purtroppo la strada è tutta in salita e l’accordo è tutto da costruire.
Roma, 26 maggio 2008
FP CGIL comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
Roma, 17 settembre 2008
Solo ed esclusivamente per garantire a tutti l’erogazione del FUA 2008, abbiamo sottoscritto ieri l’accordo con l’Amministrazione; pur essendo profondamente in disaccordo sia su aspetti riguardanti il metodo seguito dalla parte pubblica, sia su aspetti specifici che riguardano il contenuto dell’accordo stesso, come la previsione di non corrispondere il FUA:
a) a chi ha subito una sanzione disciplinare (senza alcun riferimento al “tipo” di sanzione inflitta e al suo livello di gravità); b) a chi risulti assente per patologie gravi, infortuni sul lavoro e causa di servizio, donazioni di sangue o midollo osseo, terapie salvavita. Abbiamo preannunciato all’Amministrazione una nota a verbale, che sarà nostra cura inoltrarvi non appena presentata, e da cui risulteranno più analiticamente le ragioni del nostro dissenso nonché le nostre proposte.
Allo stato non ci risulta che l’accordo sia stato sottoscritto dalle altre OO.SS., e pertanto non possiamo trasmettervene copia.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO
(Claudio Coltorti) (Vincenzo Malatesta) (Roberta Proietti)
Roma, 18 settembre 2008
Al Segretario Generale dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Ruggero Di Martino – SEDE
La Scrivente O.S. ha ricevuto informale notizia da codesta Amministrazione dell’intenzione di non considerare le assenze per permesso sindacale tra quelle che comportano l’esclusione dalla corresponsione del FUA. Chiediamo una conferma formale ed ufficiale di ciò, che dovrebbe comunque portare ad una integrazione dell’accordo sul FUA sottoscritto lo scorso 16/09; nel qual caso sin d’ora anticipiamo quanto segue: la FP CGIL, ha già sostenuto con forza nel corso della riunione del 16/09 la necessità di escludere dalle assenze di servizio che comportano l’ esclusione dal FUA, quelle legate a malattie dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, ricovero ospedaliero o day hospital, assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita, donazioni di sangue e midollo osseo; su questo punto, il diniego dell’Amministrazione è stato irremovibile; ora, rispetto alla possibilità – aberrante – oggi prospettata dalla parte pubblica che le assenze per permesso sindacale mantengano invece fermo il diritto al FUA, il nostro rifiuto diventa C A T E G O R I C O, e pertanto: o l’Amministrazione include nell’elenco delle assenze equiparate a presenza in servizio tutte quelle dell’elenco su citato (con conseguente integrazione del testo dell’accordo già sottoscritto), oppure restano fuori dall’ipotesi di corresponsione del FUA anche le assenze per permesso sindacale; diversamente, la scrivente O.S. preannuncia sin d’ora la revoca della propria firma dall’accordo del 16/09 u.s., nonché di ogni utile iniziativa connessa.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO
(Claudio Coltorti) (Vincenzo Malatesta) (Roberta Proietti)
Roma, 05 ottobre 2008
Al Segretario Generale dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Ruggero Di Martino – SEDE
Il 16/09 u.s. la scrivente O.S. ha sottoscritto l’accordo sui criteri di utilizzo del F.U.A. 2008, preannunciando propria nota a verbale, successivamente inoltrata, che tuttavia non risulta allegata all’accordo stesso; ne sollecitiamo l’adempimento.
Successivamente alla firma, l’Amministrazione ha preannunciato verbalmente e al di fuori del tavolo di contrattazione una modifica all’accordo, consistente nel considerare le assenze a titolo di permesso sindacale come presenza in servizio ai fini dell’erogazione FUA. Con nota del 18/09 questa O.S. ha preannunciato all’Amministrazione che se tale modifica fosse stata introdotta, la firma della FP CGIL sarebbe stata revocata dall’accordo, considerando una tale ipotesi eticamente riprovevole, a fronte della scelta di decurtare la quota di salario accessorio per le assenze dovute a patologie gravi che necessitano di terapie salvavita, ricovero ospedaliero o day hospital, donazioni di sangue e midollo osseo, malattie dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio.
L’Amministrazione, come sempre granitica nella sue scelte, ha proseguito imperterrita sulla strada decisa, anzi aggiungendo un …”tocco da artista”: il testo dell’accordo è rimasto, in effetti, invariato, le modifiche sono state introdotte con la Circolare di trasmissione dello stesso, la n. 40/08; e già che c’eravamo, la Circolare ha introdotto pure un’ulteriore “precisazione” su quanto già concordato, cioè che le sanzioni disciplinari che danno luogo alla decurtazione del FUA sono “quelle che abbiano comportato il demerito del dipendente su aspetti aventi riflesso sulla produttività” …certamente un criterio migliorativo rispetto a quello contenuto nell’accordo (che infatti abbiamo a lungo contestato in sede di riunione), ma diverso da quello; e dire che fino ad oggi eravamo vissuti nella convinzione che le circolari amministrative avessero una funzione soltanto ESPLICATIVA…
Detto ciò, con la presente nota:
* la FP CGIL REVOCA FORMALMENTE LA PROPRIA FIRMA DALL’ACCORDO INTEGRATIVO STIPULATO IL 16/09/2008 RECANTE DISCIPLINA PER L’UTILIZZO DEL FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE PER L’ANNO 2008;
* STIGMATIZZA IL COMPORTAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE, GRAVEMENTE LESIVO DEL PRINCIPIO FONDAMENTALE DI RISPETTO DELLE RELAZIONI SINDACALI: non si modifica unilateralmente, per di più con una circolare, un accordo già sottoscritto. Non si ignora la segnalazione formale di una O.S. firmataria circa la necessità che ogni modifica successiva richiede una modifica del testo già concordato. Non si procede pubblicizzando il testo, modificato unilateralmente con circolare, lasciando la firma sindacale precedentemente apposta ma di cui era stata preannunciata la revoca nel caso di “quel” cambiamento, preannunciato e puntualmente operato. Difficilmente la scelta dell’Amministrazione resterà priva di conseguenze.
Tanto si doveva.
Per la DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
(Claudio Coltorti)
CAMERE DI COMMERCIO : RITORNA LA MUTUA ?
a proposito delle modernizzazioni di Brunetta……….
Apprendiamo dalle lavoratrici e dai lavoratori delle CCIAA che l’UNIONCAMERE , come regalo di Natale e per salvare i “nuclei familiari(dei dipendenti) dagli accadimenti che più ne possono minare l’equilibrio finanziario” vuole ?, stà ? , e sul punto di costituire ? la Mutua del sistema camerale.
Per dare il via a questa operazione chiede , entro la fine di gennaio 2009, alle singole CCIAA l’adesione ad un Fondo chè avrà natura giuridica di Fondazione.
Apprendiamo sempre dalle stesse fonti che rappresentanti dei lavoratori “indicati dalle OOSS più rappresentative in ambito nazionale” faranno parte degli organi di gestione e che nel prossimo CCNL i costi di adesione al Fondo saranno riassorbiti all’interno del rinnovo contrattuale.
Siamo consapevoli che negli ultimi mesi molte cose stanno succedendo nel paese e nella P.A. però ci sembra che esista ancora un Servizio Sanitario Pubblico, che molti paesi ci invidiano, che provvede alla salute dei dipendenti camerali come degli altri cittadini Italiani..
Non ci risulta neanche, 2dall’atto d’indirizzo all’Aran per il rinnovo del CCNL del personale del comparto regioni ed autonomie locali per il biennio economico 2008/2009″ che si preveda il ripristino delle vecchie Mutue per i dipendenti pubblici, tanto meno per i dipendenti delle Autonomie locali, e che i costi di questa operazione siano riassorbiti all’interno dei costi contrattuali.
Tanto meno come Organizzazione sindacale rappresentativa all’interno delle CCIAA abbiamo discusso, ma neanche mai letto di nascosto lontano da occhi indiscreti , il progetto di ” Assistenza sanitaria integrativa per il sistema camerale” né lo Statuto della Fondazione nei cui organismi di gestione saranno rappresentati o meglio costituenti le organizzazioni sindacali.
‘E vero che nell’ultimo anno le Relazioni Sindacali con Unioncamere , che sono state proficue per la soluzione di molti problemi precedentemente, sono del tutto mancate , anche se sollecitate formalmente ed informalmente da CGIL CISL UIL per l’apertura del tavolo contrattuale presso l’ARAN.
E’ vero che in una nota a verbale congiunta di un CCNL di molti anni fa si ipotizzava in via sperimentale per le Camere di Commercio, che da tempo immemorabile hanno delle forme di integrazione o di recupero di prestazioni sanitarie, una razionalizzazione di questo sistema.
E’ anche vero che la posizione della Fp CGIL su questa questione è sempre stata di rispetto di un diritto acquisito da moltissimi anni , di una possibile razionalizzazione che fosse accettata in primo luogo dai lavoratori e che in nessun modo prefigurasse forma di mutua o facesse da apripista a tentazioni simili in altri settori.
‘E vero, anche, che gli incontri su questo argomento che risalgono al 2004/2005 , furono sospesi in quanto nè gli amministratori né le lavoratrici e i lavoratori delle CCIAA erano propensi ad una razionalizzazione poichè pensavano che una gestione centralizzata in sede UNIONCAMERE avrebbe aumentato i costi di gestione e non garantito la trasparenza, ne tanto meno la razionalizzazione.
Riteniamo quindi, necessario confrontarci con le compagne e i compagni del coordinamento nazionale delle CCIAA, che convocheremo quanto prima, ed invitiamo i compagni e le compagne che ci rappresentano nelle CCIAA qualora venissero consultati, di far presente agli amministratori locali e ai lavoratori che la nostra organizzazione non ritiene di sostenere tale progetto, mai discusso, che tra l’altro sottrae risorse al CCNL Nazionale e quindi alle lavoratrici e ai lavoratori.
E’ opinione infine, della FPCGIL che gli amministratori delle CCIAA, prima di assumere qualsiasi decisione debbano attendere quantomeno il rinnovo del contratto Nazionale.
Il Coordinatore Nazionale C.C.I.A.A. P. la Segreteria
Marco Benedetti Antonio Crispi
Si pubblica una nota di approfondimento, elaborata grazie ad un comunicato del patronato INCA – CGIL, in merito alla normativa sulle fasce orarie per le assenze per malattia. Attualmente sono ancora in vigore le vecchie fasce orarie : ore 10-12/17-19 . il Ministro Brunetta ha però già annunciato che, con un prossimo decreto, intende aumentarle nuovamente, ma questa volta “solo” di tre ore: 9 -13/15 – 18. Questa indegna giostra di cambiamenti potrà continuare grazie al Decreto 150/09, parte della cosidetta riforma Brunetta, con il quale il Ministro si è attribuito la potestà di cambiare le fasce come e quando vuole. Basta fare un nuovo decreto. Per quanto ci riguarda, come FPCGIL Medici, insieme alla FPCGIL, continueremo a contrastare la logica punitiva e le vessazioni del Ministro nei confronti dei medici e dei veterinari del Servizio Sanitario Nazionale, così come lo è nei confronti di tutti gli altri dirigenti e operatori della sanità pubblica. Brunetta non funziona, facciamo funzionare il Ssn.
17.02.2011 – Alleghiamo di seguito il volantino del Comparto Autonomie Locali per la manifestazione del 25 marzo 2011, scaricabile in formato pdf.
Con riguardo alla selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di 825 unità per la terza area funzionale, fascia retributiva F1 – profilo professionale funzionario, disposta con atto direttoriale n. 2008/194720 del 24 dicembre 2008, si informa che i candidati dichiarati vincitori sono stati invitati alla sottoscrizione del contratto di lavoro a tempo indeterminato avente decorrenza 1° marzo 2011.
Per quanto concerne i candidati risultati idonei nella procedura selettiva, la forte riduzione della dotazione delle risorse finanziarie destinate all’Agenzia non ne consente nell’immediato l’assunzione, che è subordinata alla reintegrazione della dotazione stessa.
Sciopero nazionale della dirigenza medica,
veterinaria e STPA il 26 novembre 2007
Si è svolto in data odierna l’incontro chiesto dalle OO.SS. nazionali con il Presidente dell’ACI, Enrico Gelpi presente il Segretario Generale.
Il 27 e 28 maggio tutti i leader dei maggiori sindacati europei si sono incontrati a Parigi in occasione della conferenza di medio termine della Confederazione Europea dei Sindacati, per discutere sulle possibili soluzioni alla crisi.
Durante questa conferenza, i sindacati europei hanno approvato la dichiarazione di Parigi, il cui obiettivo è duplice: combattere la crisi e fare pressione per una società più equa. La dichiarazione è stata articolata su cinque punti chiave, rispettivamente:
– più occupazione e di migliore qualità
– sistemi di assistenza sociale più forti per garantire più sicurezza ed uguaglianza ed evitare l’esclusione sociale;
– diritti dei lavoratori più forti e fine alla predominanza dei principi di mercato a breve termine;
– retribuzioni migliori, contrattazione collettiva più forte;
– solidarietà europea come protezione contro gli eccessi del capitalismo finanziario.
Ufficio Internazionale Fp Cgil Enzo Bernardo