Il Senato, nella serata di giovedì 25 ottobre, ha approvato, all’interno del decreto fiscale collegato alla Finanziaria, la moratoria sull’affidamento del servizio idrico fino all’emanazione di una nuova normativa in materia e comunque per il massimo di un anno (vedi testo in allegato).
Ora il decreto fiscale passa alla Camera per la conversione definitiva in legge,che deve avvenire entro il 1° dicembre.
Il 10 dicembre si è tenuta presso la Direzione Generale del Personale dell’Agenzia delle Entrate la terza riunione relativa al nuovo bando di concorso per il passaggio dalla seconda alla terza area. Dopo la firma dell’accordo riguardante i titoli, l’Amministrazione ha presentato la proposta concernente la prova scritta. Essa sarà identica su base nazionale e verrà differenziata secondo i tre profili: Funzionario, Funzionario tecnico, Funzionario informatico. La prova si dovrebbe svolgere contemporaneamente in tutte le regioni. Gli elaborati saranno valutati da un’unica commissione istituita presso la Direzione Generale del Personale. Si prevedono 5 tipologie di prove di esame così suddivise:
– 1 tipologia per Funzionario degli uffici locali,
– 2 tipologie per Funzionario degli Uffici Centrali e DRE,
– 1 tipologia per Funzionario tecnico,
– 1 tipologia per Funzionario informatico.
La prova scritta dovrebbe articolarsi in:
– Un quesito a risposta argomentata, da scegliere tra quattro quesiti proposti, cui si assegneranno max. 30 punti
– 15 quesiti a risposta sintetica con punteggio max. 30.
Non entriamo nel merito della proposta, che sembra, da una prima lettura, in linea con quanto già affermato: l’espletamento della prova d’esame scritta dovrebbe essere a garanzia della massima trasparenza e oggettività nella valutazione dei candidati.
Aspettiamo da tutti i lavoratori giudizi e suggerimenti.
Nel corso della riunione abbiamo apportato delle integrazioni alla tabella dei titoli precedentemente approvata, assegnando punti 1 all’abilitazione specifica conseguita dopo il diploma e punti 0,50 agli incarichi relativi a posizioni organizzative. E’ stato il massimo ottenibile senza stravolgere l’equilibrio raggiunto nella distribuzione dei punti tra esperienza professionale (max. 24) e titolo di studio (max. 30).
In merito al secondo argomento all’ordine del giorno, relativo al completamento delle progressioni economiche all’interno delle aree in attuazione sia dell’art. 21 del CCNI, sia dell’art 15 del CCNL comparto Ministeri, la situazione è più delicata.
L’Amministrazione ha fornito dati circa gli stanziamenti necessari per completare le due procedure e permettere ai 2860 colleghi di poter effettuare un passaggio di fascia.
La posizione della CGIL, nota da tempo, è stata ribadita durante la riunione: in primis lo scorrimento degli idonei dell’art. 15 e successivamente l’attuazione di quanto previsto dall’art 21 c.1 del CCNI in materia di progressioni economiche all’interno delle aree. Siamo in attesa di alcune risposte da parte dell’Amministrazione.
Roma, 13 dicembre 2007
FP Cgil Nazionale
Luciano Boldorini
p. la Cgil FP
Comparto Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
Venerdì 17 Aprile la DRE in un incontro informale ci ha comunicato le modalità di riorganizzazione degli Uffici di Pescara (Direzione Provinciale e Territoriale) e L’Aquila a seguito dell’emergenza determinata dal terremoto.
La sede dell’Ufficio Locale dell’Aquila è inagibile. Per questo sarà riattivato appena possibile, in relazione alle possibilità concrete, (locali idonei), nella città.
Mentre la sede della DRE Abruzzo è attualmente inagibile (non è possibile oggi dire fino a quando), quindi richiederà degli interventi di manutenzione. Nel frattempo la DRE apre a Pescara una sede con il personale che si trova in zona, suddividendo detto personale tra il Centro Operativo (Via Rio Sparto) e la sede di P.za Italia dell’Ufficio locale. Il personale, comunque, sarà richiamato nelle sedi più vicine al luogo dove si trovano provvisoriamente alloggiati.
La maggioranza delle OO.SS. presenti hanno chiesto, a maggior ragione di fronte all’emergenza determinatasi e alla necessità di ospitare la DRE, la sospensione immediata dell’attivazione dell’ufficio territoriale di Pescara nei locali di P.zza Italia.
Rispetto a quest’ultimo aspetto c’è da rimarcare l’atteggiamento assolutamente provocatorio del nuovo Direttore Provinciale, che in sede di primo confronto con le OO. SS. ed RSU dell’ex ufficio di Pescara intendeva acquisire il consenso ad un’operazione di dislocazione selvaggia delle postazioni di front–office disattivandole dai locali di Via Rio Sparto per installarle in Piazza Italia senza tenere in alcun conto la posizione di chi giornalmente vi opera, prevedendo anzi la dislocazione forzata del personale.
Dopo aver fatto rimarcare al dirigente l’assenza del coinvolgimento delle OO.SS. sul progetto sia a livello nazionale che a livello locale e stigmatizzato il suo atteggiamento, abbiamo insieme con altre sigle cercato di abbandonare il tavolo. Solo a quel punto è partito il confronto vero che è arrivato a stabilire l’avvio di una procedura di interpello informativo sia sulla assegnazione che sulle lavorazioni da parte del personale tutto che sulla dislocazione territoriale dell’ufficio.
Aggiungiamo che alcune infelici affermazioni, riguardo al coinvolgimento di altri soggetti (Ente Locale, Provincia, Associazioni Professionali e di cittadini) sulla dislocazione dell’Ufficio territoriale in Piazza Italia, sia per quanto attiene ai problemi di mobilità che li coinvolgeranno in un punto nevralgico della città, e sia sul risparmio di fondi pubblici che deriverebbe dall’utilizzo esclusivo dello stabile di Via Rio Sparto sia per la Direzione Provinciale di Pescara che per l’Ufficio territoriale, lasciano intravedere l’assoluta insensibilità ed autoreferenzialità di una dirigenza che risponde al solo potere politico.
Da ultimo sulla dislocazione della Direzione regionale delle Entrate per l’Abruzzo riteniamo che la sede naturale, così come per il resto del territorio nazionale, sia il capoluogo regionale per questo riteniamo che la dislocazione a Pescara sia provvisoria e legata al reperimento di un idoneo immobile a L’Aquila, non permetteremo cannibalismi istituzionali in un momento così tragico per la città e il territorio e chiediamo che sia immediatamente riattivato l’ufficio locale per permettere a tutti la ripresa dell’attività ritenendo che sia l’ufficio che la Direzione Regionale dovranno espletare la loro funzione di controllo fiscale nel momento della ricostruzione coordinandosi con gli altri soggetti istituzionali per il rispetto delle regole e per l’utilizzo dei fondi che saranno a disposizione al fine di evitare che il mancato rispetto di norme tecniche e l’uso non corretto del danaro possano ricreare le condizioni che hanno contribuito ad accrescere il dolore e la devastazione del territorio e rubato il futuro a tanti giovani.
Carlo TRAFFICANTE
Adelina DI RUSSO
Massimo GIANFAGNA
Nella tarda mattinata di oggi abbiamo sottoscritto, unitamente a cisl e uil, l’ipotesi di accordo per i Fondi Unici di Amministrazione per gli anni 2009 e 2010.
Per l’anno 2010 le risorse contrattate riguardano solo la parte fissa del Fondo.
L’ipotesi di accordo prevede:
* l’accantonamento di risorse per le progressioni economiche nelle aree per entrambi gli anni di riferimento
* le indennità previste dal CCNL
* le risorse per la produttività (solo anno 2009)demandate interamente alla contrattazione decentrata (che dovrà parametrare l’incentivo alla produttività rispetto alla partecipazione del personale a progetti di interesse locale di durata biennale)
* l’individuazione di una indennità, per il solo anno 2009, da destinare ai colleghi delle sedi colpite dal sisma del 6 aprile dello scorso anno.
Con la firma di questo accordo abbiamo accantonato, unitamente ai fondi 2008, risorse per progressioni economiche che riguarderanno circa il 50% del personale.
Dalle tabelle tecniche allegate all’ipotesi di accordo si evidenziano chiaramente la scarsità delle risorse a disposizione e i tagli apportati ai Fondi da questo Governo con la legge 133.
L’ipotesi sottoscritta andrà sottoposta, come sempre, al giudizio dei lavoratori prima della firma definitiva. Al riguardo si invitano le strutture territoriali ad avviare la consultazione tra i lavoratori.
Nello stesso incontro di questa mattina si è aperta la discussione sui criteri per le progressioni economiche che continuerà presumibilmente l’8 giugno prossimo.
Appare chiaro come anche quest’accordo debba essere letto alla luce della manovra restrittiva che il Governo si accinge a varare; manovra che, non solo, blocca di fatto il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, ma mette a rischio l’utilizzo del salario accessorio e, anche, decisioni come quelle assunte stamane nell’accordo sui FUA.
Altrettanto evidente, quindi, l’invito a tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti a sostenere le iniziative di protesta che dai posti di lavoro, fino al livello nazionale la Fp Cgil metterà in atto nei prossimi giorni.
La ricaduta che questa manovra finanziaria avrà sui cittadini e sui dipendenti pubblici sarà pesante e metterà a forte rischio anche i servizi istituzionali.
Il Governo sostiene che non aumenterà le tasse ma i lavoratori pubblici hanno già pagato la loro con i tagli della Legge 133.
Come sempre, sono gli stessi a pagare per tutti: cittadini e lavoratori dipendenti.
Roma 26 maggio 2010
Per FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis
Comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale della Fp – Cgil
Oggi è stata presentata dai Professori Ichino e Mattarella la proposta di un’Authority che si dovrebbe occupare di misurare l’efficienza e la produttività nel Pubblico Impiego.
La volontà riformatrice dei cosiddetti innovatori, ha prodotto quanto di più antico si potesse immaginare: una nuova struttura centralistica e burocratica, per la quale – a proposito di soldi pubblici! – si prevedono già le retribuzioni di Presidenti e Consiglieri, nonchè la possibilità di assumere quanti consulenti si ritengano opportuni.
Una struttura che non ridurrebbe la distanza tra cittadini ed Enti che erogano il servizio.
In un delirio autoritario si pretende di consegnare nella mani di un organismo senza alcuna rappresentatività democratica la competenza di misurare la produttività di tutte le amministrazioni e i servizi del Paese e di fissare unilateralmente il trattamento economico e normativo dei lavoratori pubblici.
E’ ben altro quello di cui c’è bisogno per rendere possibile il rapporto diretto, di dialogo e controllo, di domanda ed offerta di servizi di qualità ai cittadini.
Senza contare che per questa via si manda al macero la contrattualizzazione del rapporto di lavoro e ciò che si è fatto per legare retribuzioni, professionalità e prestazioni.
Il Governo farebbe bene ad emanare le direttive per i rinnovi contrattuali invece di occuparsi di questa “nuova” pessima proposta di Legge.
Roma, 15 dicembre 2006
Comunicato Unitario dei Segreteri Generali di Fp Cgil Carlo Podda, Cisl Fp Rino Tarelli, Uil Pa Salvatore Bosco.
Dopo le mobilitazioni di protesta dei lavoratori delle Agenzie Fiscali e degli Enti Pubblici non Economici, indette da FP CGIL – CISL FP e UIL PA, il Governo presenta al Senato in Commissione Bilancio emendamenti ai commi 147 e 220 dell’art. 18 della legge richiamata in oggetto.
Le modifiche che il Governo intende introdurre al comma 147 consentirebbero di eliminare i sistemi informativi fra le attività così dette di supporto, scongiurando così una sicura esternalizzazione di tali servizi e consentirebbero altresì una più graduale riduzione del personale addetto alle medesime attività.
Di rilievo anche il riferimento, non previsto nel testo approvato alla Camera, ai processi di formazione e di riconversione che finirebbero per interessare il personale già addetto alle citate attività di supporto da ricollocare.
Allo stato si può dire che sta avendo ragione la nostra ferma contrarietà ad ogni tentativo teso a snaturare il delicato problema delle ristrutturazioni e riorganizzazioni aziendali attraverso sbrigativi ed anonimi inserimenti nella legge Finanziaria.
Il comma 220 affronta la questione della trasformazione dei contratti di formazione e lavoro in contratti a tempo indeterminato.
Le modifiche che il Governo ha intenzione di introdurre su questo versante consentono, così come richiesto dalle scriventi OO.SS., di prorogare i contratti in essere sino al 31 dicembre 2007 e ciò per consentire di adottare, con la dovuta tranquillità, le relative procedure di conversione.
Continueremo a tenere alta l’attenzione fino all’approvazione definitiva dell’intera manovra non trascurando di adottare tutte le iniziative che considereremo utili per migliorarne le disposizioni poiché crediamo che una seria ed efficace lotta all’evasione fiscale e contributiva debba prevedere il potenziamento degli Enti e delle Agenzie anche con la conseguente stabilizzazione di tutti i lavoratori precari.
Roma, 7 dicembre 2006
Pubblicato il bando per l’assunzione di 1.180 unità all’Agenzia delle Entrate
UN CLAMOROSO PASSO INDIETRO!
Comunicato del Coordinamento Regionale FP CGIL
Agenzia Entrate Emilia Romagna
Nota delle Segreterie Unitarie sulla grave situazione che si sta delineando per il rinnovo dei CCNL dell’Igiene Ambientale.
La mobilitazione continua, due giorni di sciopero nazionale per il 7 e 8 aprile di tutto il comparto dell’Igiene Ambientale
Roma, 21 marzo 2008
Ai lavoratori e alle lavoratrici dell ‘Igiene Ambientale pubblica e privata
Nelle giornate del 19 e del 20 marzo si sono tenuti gli incontri per la ripresa del tavolo contrattuale, dopo la straordinaria mobilitazione dell’ 11 marzo 2008, con FIse e , rispettivamente Federambiente.
Il comportamento delle controparti sui punti che sono stati il cuore della vertenza non ha consentito un significativo avanzamento della stessa, tale da poter arrivare ad una rapida e positiva chiusura del contratto.
Rimangono ancora ambiguità ed incertezze che devono essere celermente risolte.
Per questo come Segreterie Nazionali, sulla base dell’ampio mandato ricevuto dalle Assemblee e dagli attivi regionali abbiamo consegnato la proclamazione di ulteriori due giornate di sciopero, da tenersi nelle date del 7 e 8 aprile prossimo venturo.
Crediamo che la determinazione del settore, sostenuta da queste ulteriori iniziative di lotta, convincerà anche le parti più riottose a sedersi al tavolo per chiudere positivamente un contratto che lavoratori e lavoratrici del settore hanno diritto di ottenere subito.
È evidente che in questi giorni che ci separano dall’iniziativa di lotta del 7 e 8 aprile dovranno essere messe in campo tutte quelle iniziative, nei confronti dei comuni e delle aziende, che possano contribuire ad una celere e positiva chiusura della vertenza.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Peroni – FIT CISL Curcio – UILTRASPORTI Tarlazzi – FIADEL Garofalo
lettera aperta a Felicia e Giovanni Impastato
Cara Felicia, caro Giovanni, sono passati trent’anni dall’omicidio di Peppino e per noi è come se si riaprisse una ferita mai guarita; ci si sente straordinariamente vicini al vostro dolore e, allo stesso tempo, proviamo rabbia, profonda inquietudine, senso di smarrimento, volontà di continuare la lotta alla mafia.
La barbarie ha colpito un uomo impegnato nella battaglia contro la criminalità e l’illegalità, amaramente divertito nel denunciare i mafiosi utilizzando il sarcasmo proprio di chi si sente libero e sfida i forti colpendoli nella loro dimensione narcisistica e di potere ostentato.
Peppino è stato ucciso, ma continua a rappresentare un riferimento indelebile per tutti coloro che hanno a cuore la democrazia e lottano per liberare l’Italia dal cancro mafioso.
Di fronte al lungo silenzio di cui si sono resi responsabili gli organi dello Stato negli anni che per fortuna abbiamo alle spalle, per merito vostro, degli amici di Peppino e di tanti che si sono battuti per la verità, è stato tolto il velo dai tentativi di depistaggio da quello che è stato un delitto mafioso.
Peppino Impastato è un gigante, tutti i “don Tano seduto” soltanto delle criminali contingenze.
In questo giorno triste e di rispetto per la memoria, di ricordi e di iniziativa politica, un caro abbraccio ed un sorriso affettuoso.
Lorenzo Mazzoli
Segretario Nazionale FP CGIL
Roma, 9 maggio 2008
Nella giornata odierna si è svolta la trattativa per il rinnovo del CCNL 2008/2009 per il Comparto degli Enti Pubblici non Economici.
L’Aran ha illustrato una proposta di accordo che includeva, anche in questo Comparto, le code contrattuali del precedente biennio. Abbiamo ribadito che in questo modo non si garantiva il diritto alla sottoscrizione di un accordo già perfezionato con il precedente biennio, rimandato solo in attesa dell’approvazione della Legge Finanziaria per l’anno 2008. Grazie alla nostra insistenza ed a una presa di distanza dalle intenzioni dell’ARAN, anche da parte della CISAL e della RdB, nonché al rifiuto di farsi coinvolgere, in questa decisione illegittima, da parte della UIL, si è concordato di procedere alla stesura di due protocolli separati. Pertanto abbiamo sottoscritto l’accordo relativo alle code contrattuali del biennio 2006/2007.
Per quanto riguarda il biennio 2008/2009, la proposta dell’ARAN ha ricalcato le ipotesi di contratto già sottoscritte per il Comparto Stato e per il Comparto Agenzie Fiscali. Abbiamo sottolineato, nel corso della riunione, l’inadeguatezza della pur striminzita parte normativa, che ignora completamente la storia della contrattazione integrativa negli Enti in questi ultimi decenni. Sulla parte economica abbiamo ribadito la nostra contrarietà ad un accordo che non garantisce assolutamente il potere d’acquisto delle retribuzioni, con un incremento così lontano dall’inflazione reale, e la nostra contrarietà alla condivisione del furto perpetrato dalla Legge 133/08 con la pesante riduzione del salario accessorio che, nel prossimo anno vedrà un calo di circa 400 euro al mese pro capite.
Inoltre, la superficialità e la fretta di firmare un accordo, purché sia, ha peggiorato gli accordi precedenti. Infatti, nonostante la nostra richiesta di modifica, la decorrenza dell’indennità di vacanza contrattuale per il 2008, diversa dai due comparti che hanno già sottoscritto l’intesa, non porterà benefici sulla liquidazione per chi è cessato dal servizio entro il 31 marzo 2008, mentre perde una parte del beneficio chi è cessato dal servizio entro il 30 giugno del 2008.
Infine, l’ARAN, con la complicità della CISL e della UIL, le uniche due sigle sindacali che hanno sottoscritto l’ipotesi, ha inferto un duro colpo alla democrazia di questo Paese. Le due sigle citate, insieme, non hanno il 51% di rappresentatività nel Comparto. Nonostante questo, l’intesa è stata sottoscritta in spregio alle regole attuali, sulla base di un recente parere del Consiglio di Stato, che piega alle ragioni del Governo il 165/01. Abbiamo protestato duramente contro questo inciucio , che è stata reso evidente dal fatto che l’ARAN non aveva neanche proceduto a chiedere alle Organizzazioni Sindacali, presenti alla trattativa, se avevano intenzione di sottoscrivere o no il testo presentato.
Abbiamo dichiarato un’immediata iniziativa legale contro questa firma, nonché l’avvio di iniziative di contrasto, negli Enti, a partire dal mese di gennaio.
Roma, 23 dicembre 2008
Il Segretario nazionale FP–CGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
(A.Garzi)
È in distribuzione il Quaderno n. 18 di «Quale Stato», Una nuova economia, che pubblica il confronto promosso dalla Fondazione «Luoghi Comuni» il 9 aprile scorso.
Il volume, di 160 pagine, è in distribuzione agli abbonati e a quanti ricevono «Quale Stato». Inoltre ne sono disponibili, a richiesta, 300 copie presso la Fondazione «Luoghi Comuni» (Maria Grazia Bacchi, tel. 06 58544349; e-mail: bacchi@fpcgil.it) al prezzo di copertina di € 5,00 (€ 3,00 per le strutture e gli iscritti alla Cgil).
Oltre al testo del documento: La crisi di un mondo di bassi salari (curato, per la Fondazione, da Paolo Leon, Emiliano Brancaccio e Stefano Fassina) il volume pubblica, nella prima parte, i testi dell’introduzione svolta da Paolo Leon e degli interventi nel dibattito di Emiliano Brancaccio, Donata Canta, Carla Cantone, Sergio Chiloiro, Enzo Costa, Giorgio Cremaschi, Cesare Melloni, Renzo Miroglio, Gian Paolo Patta, Morena Piccinini, Carlo Podda, Gianni Rinaldini e Nicoletta Rocchi e, nella seconda, i testi di quanti sono intervenuti alla Tavola rotonda del pomeriggio: Fausto Bertinotti, Sergio Cofferati, Stefano Fassina, Dino Greco, Franco Marini e Paolo Nerozzi.
Roma 1 luglio 2009