Procedura di mobilità volontaria nazionale

 

AGENZIA DELLE ENTRATE

Informativa alle OO.SS.

In data 17 novembre 2008 la Direzione Centrale del Personale ha disposto il trasferimento del personale collocatosi utilmente nella graduatoria nazionale di mobilità volontaria per l’anno 2007 dagli Uffici di organica appartenenza alle Direzioni Regionali di destinazione.

A seguito di rinuncia o mancata assunzione da parte del personale interessato alla data del 2 gennaio 2009, termine ultimo per prendere servizio presso la Direzione Regionale di destinazione, viene ora disposta la revoca di tale atto limitatamente al personale indicato nella tabella dell’allegato A.

A copertura dei posti che si sono resi disponibili, quindi, si dispone il trasferimento del personale indicato nell’allegato B.

Contestualmente al suddetto scorrimento si dispone, per le regioni interessate, un numero aggiuntivo di trasferimenti (allegato C) a compensazione delle unità entrate, secondo i criteri indicati nel bando.

I suddetti trasferimenti decorreranno dal 1° aprile 2009.

Entro questa data dovranno essere, altresì, presentate le dichiarazioni di accettazione del trasferimento.

Qualora venga richiesto, per documentati motivi di necessità, un differimento del trasferimento nella nuova sede di assegnazione, dopo l’avvenuta accettazione, questo non potrà essere superiore a 6 mesi; al termine del periodo i dipendenti dovranno comunque assumere servizio nella sede di destinazione.

Tutti coloro che non avranno prodotto espressa accettazione verranno considerati rinunciatari e potranno comunque partecipare alla successiva procedura.

Le Direzioni di appartenenza dovranno comunicare il contenuto del provvedimento al personale interessato e trasmettere all’Ufficio Mobilità le istanze di accettazione e le eventuali istanze di differimento prodotte dai dipendenti, anticipandole via fax o e-mail.

Il personale trasferibile elencato negli allegati B e C, che si è utilmente collocato nello scorrimento della graduatoria, farà pervenire, entro il 10 febbraio 2009, l’indicazione, in ordine di preferenza, delle sedi di destinazione.

Ciascuna Direzione Regionale individuerà le sedi di assegnazione del personale trasferibile nel proprio ambito regionale, sulla base delle preferenze espresse e dell’ordine di graduatoria, tenendo altresì conto dei posti che si sono resi disponibili a seguito dei dipendenti rinunciatari.

I dipendenti che non avranno indicato preferenze di sede o quelli che non avranno trovato collocazione nelle sedi richieste verranno assegnati agli uffici rimasti disponibili successivamente all’assegnazione delle altre unità trasferibili.

Le sedi di assegnazione, come precedentemente individuate, saranno comunicate al personale interessato, per il tramite dell’ufficio ove prestano servizio, entro il 23 febbraio 2009.

 
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI

 

documenti allegati

 
 

 

 

 
L’articolo 72, comma 11, del decreto-legge n. 112 del 2008, aveva attribuito alle amministrazioni pubbliche la facoltà di risolvere il rapporto di lavoro del personale dipendente con almeno 40 anni di anzianità contributiva.
 
Le modifiche apportate dall’art. 6 comma 3 della legge n. 15 del 2009 hanno previsto che la facoltà di risoluzione del rapporto di lavoro riguardasse i dipendenti con 40 anni di anzianità effettiva e non solo contributiva.
 
Risulta che alcune Amministrazioni abbiano accolto le modifiche apportate dalla legge n. 15/2009, altre Amministrazioni, tra cui l’Agenzia delle Entrate, avrebbero affermato che i procedimenti già avviati non siano in alcun modo influenzabili dalle nuove disposizioni.
 
Con la risposta del 7 maggio 2009, il ministro Brunetta sconfessa l’Agenzia delle Entrate.

Si allega la risposta del Ministro Brunetta.

 
 

 
 

NEWS

Stato di agitazione intersindacale medica in Siclia, in assemblea a Palermo il 27 novembre

 
Si pubblica il comunicato della intersindacale medica siciliana con il quale si proclama lo stato di agitazione e si indice l’assemblea regionale a Palermo per il 27 novembre 2009.
 

Documenti dai territori

 
FERMO, lì 12 gennaio 2010

Al Direttore Provinciale di Fermo

Al Direttore Regionale Marche

Al Direttore dell’Agenzia Entrate

Al Sindaco del Comune di Fermo

Al Presidente della Provincia di Fermo

Alle Segreterie Nazionali
CGIL FP
CISL FP
UIL PA-AF
CONFSAL-SALFI
RDB CUB
FLP

Agli Organi di Informazione
Corriere Adriatico
Resto del Carlino

Loro Sedi

Le scriventi RSU e OO.SS locali dopo l’ assemblea del 12 gennaio 2010, con il sostegno delle OO.SS. Regionali e Territoriali
hanno stabilito
con i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate- Direzione Provinciale di Fermo
una serie di iniziative sotto elencate da attuarsi immediatamente e da sospendere solo se verrà riconosciuto al personale della Direzione Provinciale di Fermo la dignità che gli spetta, sia per gli obiettivi sempre più sfidanti ottenuti negli anni, sia per la serietà e l’abnegazione con cui svolgono una missione pubblica tra le più difficili, ma anche tra le più importanti per l’intero paese.
Più volte i dipendenti dell’Ufficio di Fermo, in considerazione degli enormi carichi di lavoro e delle condizioni di grande stress in cui sono costretti a lavorare, a causa della mancanza di personale, hanno lamentato problemi di salute a livello psico-fisico.
Le rappresentanze scriventi hanno rivendicato in più occasioni il diritto di tutti i dipendenti dell’Ufficio di Fermo di poter lavorare in condizioni umane e dignitose e non pericolose per la propria salute.
A tal fine hanno ripetutamente chiesto una maggiore disponibilità di risorse umane, nonché una più oculata ed equa distribuzione delle stesse, non dimenticando le professionalità richieste per determinati settori.
Contro gli accordi di mobilità regionale pregressi, invece, la DR Marche ha assegnato i nuovi dipendenti assunti l’11/01/2010 alle DDPP di Ancona, Pesaro e Macerata, tralasciando completamente la DP di Fermo. Ha inoltre attivato un interpello regionale, al fine di attingere personale da altri Uffici della Regione per le proprie necessità, anziché attivare un interpello nazionale.
Le azioni sotto elencate sono l’inizio di una serie di azioni sempre più d’impatto verso l’opinione pubblica

Attività soggette ad iniziative:

* pedissequo rispetto della propria tipologia oraria di lavoro;
* indisponibilità ad ore eccedenti il proprio profilo orario ovvero indisponibilità allo straordinario o al servizio prolungato;
* stretto rispetto delle procedure operative e delle disposizioni di legge sia durante le verifiche esterne sia nei rapporti con l’utenza;
* pedissequo rispetto dell’ordine cronologico di lavorazione delle pratiche assegnate rispetto ai termini di decadenza dall’azione amministrativa;
* ricevimento del pubblico solo su appuntamento se non personale dei Front-Office;
* servizio al frontoffice effettuato nel limite massimo di 20 minuti ad utente;
* pedissequo rispetto degli orari di apertura e chiusura degli sportelli;
* indisponibilità a fare da consulenti sulla trasmissione delle dichiarazioni;
* trasmissione delle solo dichiarazioni precompilate rinviandole qualora non complete ad altro appuntamento;
* possibilità di indire assemblee non preventivamente programmate;
* pause obbligatorie secondo legge o secondo propria situazione sanitaria nell’uso di apparecchiature informatiche;
* mancato rispetto dei tempi unitari medi ovvero, ove non più previsti, l’attività deve essere svolta con la massima cura, accortezza ed analisi necessitando il tempo necessario al buon esito della stessa (ad esempio anche sei mesi se necessario per le indagini bancarie);
* utilizzazione di tutte le tempistiche possibili per una accurata azione fiscale repressiva allungando tempi;
* rallentamento di tutte le attività informatiche che possano dar modo all’Amministrazione di conoscere l’andamento dell’attività dell’Agenzia;
* distribuzione da parte di colleghi nelle pause e nelle fasce di flessibilità di documenti e volantini all’utenza con esplicitate le ragioni della protesta;
* esposizione, al di fuori della propria sede di lavoro, di cartelli indicanti l’agitazione in corso;
* comunicazione settimanale agli organi di stampa dello stato della protesta.

La RSU e CGILCISLUIL-SALFI-RDB

 
 
 

Informativa

AGENZIA DELLE ENTRATE
Informativa alle OO.SS.

Si trasmette l’atto di approvazione delle graduatorie, distinte per area di appartenenza, del personale che ha partecipato alla procedura di mobilità volontaria nazionale 2008, nell’ambito dell’Agenzia delle Entrate con i relativi allegati (Allegato A per la III area – Allegato B per la II area).
Roma, 7 maggio 2010

UFFICIO RELAZIONI SINDACALI
Direzione Centrale del Personale
Ufficio Relazioni sindacali

 
 

NEWS

Pillola 5 giorni dopo, medici italiani ostaggi dell'ideologia

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
 

L’autorizzazione alle vendita con ricetta medica della pillola contraccettiva d’emergenza a base di ulipristal acetato – che agisce entro 5 giorni dal rapporto sessuale e con maggiore efficacia rispetto alla pillola del giorno dopo – avvenuta venerdì 13 agosto da parte della Food and Drug Administration (Fda) anche negli Stati Uniti e già approvata dall’Agenzia Europea per i medicinali (Emea), impone un’accelerazione della decisione anche da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).

Non è più tollerabile che da cinque mesi l’iter di approvazione sia stato sospeso dall’Aifa in attesa del parere degli esperti della Commissione Tecnico Scientifica.

I medici italiani, anche a fronte delle crociate ideologiche contrarie, hanno il diritto-dovere etico e scientifico a poter utilizzare la nuova pillola così come i loro colleghi europei a partire da francesi, tedeschi, inglesi e spagnoli e, adesso, anche americani.

E’ lo stesso codice deontologico che indica al medico ad attivarsi per eliminare ogni forma di discriminazione nell’accesso alle cure e a portare avanti prescrizioni e trattamenti “ispirati ad aggiornate e sperimentate acquisizioni scientifiche”.

La decisione in merito alla effettiva utilizzazione deve poi scaturire dal rapporto medico- paziente, dove va fornita una completa informazione compresa la presunta possibilità che la pillola, in alcuni casi, possa interferire con l’impianto dell’ovulo fecondato.

La scelta finale spetta ovviamente alla donna, con la consapevolezza anche rispetto alle sue convinzioni religiose.

 

 
 

Dal coordinamento…

 

  
Lettera intersindacale in merito ai passaggi degli A3 super.
 

 
 
 

Igiene Ambientale: stato trattative rinnovo CCNL 2011-2013

E’ stato sottoscritto con la delegazione trattante di Federambiente l’allegato Protocollo d’Intesa, a conclusione dell’esperimento positivo della procedura di raffreddamento e di conciliazione prevista dall’accordo nazionale del 1 marzo 2001.

L’incontro, che ha fatto seguito a quello svoltosi lo scorso 14 aprile, ha consentito alle Parti di circostanziare ulteriormente i termini delle rispettive posizioni e, contestualmente, di fare emergere le reciproche volontà necessarie per recuperare al meglio il confronto e concludere in tempi rapidi il rinnovo del CCNL.

A tal fine, le Segreterie Nazionali hanno convenuto con Federambiente un percorso di confronto sui principali temi che il contratto nazionale, dopo un fitto calendario d’incontri, dovrà definire in maniera dettagliata all’interno del testo del CCNL.

Nel Protocollo si è, inoltre, stabilito di istituire una Commissione bilaterale che, entro il prossimo dicembre, dovrà analizzare e aggiornare il sistema di classificazione unica del personale, alla luce delle novità legislative e ambientali che si sono evidenziate in questi anni, con particolare riferimento all’area spazzamento e raccolta, all’area conduzione ed a quella degli impianti.

Nello specifico le quattro giornate di lavoro ( 16, 17, 24 e 31 maggio) si dovranno caratterizzare negli argomenti indicati nel protocollo, a partire dal sistema degli orari passando per la rappresentanza sindacale unitaria per poi arrivare a discutere, nell’ultimo incontro, della parte economica.

Evidentemente, nel testo vi sono gli elementi qualificanti della piattaforma rivendicativa ma anche argomenti, come il trattamento per infermità dovuta a malattia, che rientrano nella modalità di un confronto teso a sottoscrivere un contratto nazionale che, a fronte di un recupero di produttività e di efficienza, possa rafforzare un contratto dei diritti e del recupero inflazione erosa.

Negli incontri del 16 e 17 maggio le Segreterie Nazionali hanno comunque ribadito l’assoluta necessità di arrivare ad accordo contrattuale consolidativo necessario ad espandere il settore, nella partita delle liberalizzazioni, attraverso strumenti capaci di regolare il mercato del ciclo dei rifiuti, anche in considerazioni delle difficoltà economiche, finanziarie e di liquidità di molte imprese.

Nel protocollo abbiamo, inoltre, si è congiuntamente ribadito che il contratto collettivo nazionale dovrà essere definitivamente il Contratto Unico di Settore.

La delegazione di Federambiente, pur convenendo sulla necessità di approdare definitivamente al contratto unico ha, però, sottolineato che lo stesso dovrà recuperare in parte, per ragioni d’equilibrio economico delle imprese, quanto precedentemente concordato soprattutto in tema di esternalizzazioni.

Indubbiamente, la volontà di rinnovare il contratto nazionale imprese pubbliche, anche nei tempi, sembra verosimile anche alla luce delle prime giornate di discussione, anche se la partita sulla esternalizzazioni e sul trattamento di malattia lascia molte preoccupazioni.

Sul versante del CCNL Fise/Assoambiente non si registrano novità di rilievo ma, in queste ore, abbiamo trasmesso il protocollo sottoscritto con Federambiente alla neo Presidente dell’associazione per aver un definitivo chiarimento sulle volontà delle imprese private rispetto al rinnovo del CCNL
 
p. la Segreteria Naz. le FP/CGIL Adriano Sgrò  p. il Coord.to Naz. le FP/CGIL Igiene Amb.le  Massimo Cenciotti             

Roma lì, 20 maggio 2011

 

Sicurezza-Carceri: il Governo sacrifica anche il diritto alla salute degli agenti. Comunicato Stampa di Francesco Quinti Responsabile Nazionale Fp-Cgil Comparto Sicurezza

Con la manovra economica messa a punto dal Governo si colpiscono per l’ennesima volta le forze di Polizia, gli stessi uomini e le stesse donne oggetto di lodi ed encomi pubblici, gli stessi costretti a lavorare in condizioni sempre più proibitive. Come se non bastassero i pesanti interventi del 2008 e del 2010, il blocco di assunzioni, rinnovi contrattuali e indennità accessorie, con questa manovra si penalizza ulteriormente il settore sicurezza, negando quella specificità operativa più volte riconosciuta dai Ministri competenti e dal Ministro Brunetta.

Questo Governo non riesce a garantire nemmeno il regolare pagamento del lavoro ai dipendenti delle forze di pubblica sicurezza, come da tempo accade ai poliziotti penitenziari, a cui per mesi non vengono rimborsate le somme anticipate di tasca propria né corrisposta l’indennità di missione stabilita per il servizio di traduzione dei detenuti. Adesso dovranno subire la reintroduzione del meccanismo che prevede il mancato pagamento delle indennità accessorie nei primi dieci giorni di malattia, anche se contratta per causa di servizio. Una scelta sconsiderata che supera le modifiche che lo stesso esecutivo ha approvato in sede di conversione del cosiddetto decreto Tremonti del 2008, ed esclude i poliziotti penitenziari dai finanziamenti aggiuntivi ai contratti integrativi previsti per quelle amministrazioni virtuose che registrano economie di spesa.

Al Presidente della Repubblica, in qualità di garante della Costituzione, chiediamo di salvaguardare i principi cardine della nostra carta e la tutela dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori del Comparto Sicurezza, ingiustamente colpiti dagli effetti di una manovra iniqua che rompe equilibri delicatissimi, anche in un comparto che ha la responsabilità di garantire la sicurezza del Paese.

Roma, 8 luglio 2011

 

Nota Inpdap sulle nuove norme per la pensione ed i riscatti

 
Si pubblica la nota Inpdap dell’8 gennaio 2008 esplicativa riguardo alle nuove norme pensionistiche ed alle nuove possibilità di riscattare i periodi di laurea e di specializzazione.
 

Comunicato unitario a tutti i lavoratori

 
FP CGIL   CISL FP   UIL PA   CONFSAL SALFI
Segreterie Nazionali Finanze

 
Il giorno 24 Giugno si terrà a Roma la Manifestazione presso la sede del Ministero dell’Economia in Via XX Settembre per sbloccare l’iter del Decreto sul comma 165 inopinatamente ritirato dal Ministro Tremonti dopo i rilievi della Corte dei Conti.
Le difficoltà del momento, legate alle campagne di stampa ed alla controriforma del Ministro Brunetta, necessitano della più ampia mobilitazione del personale, per contrastare un attacco senza precedenti ai lavoratori ed alla stessa funzione pubblica.
Per tali motivi chiediamo alle nostre strutture di organizzare unitariamente il giorno 24 Manifestazioni in tutti i capoluoghi di provincia con presidi presso le Prefetture, mediante l’indizione di Assemblee cittadine di tutto il personale dell’Amministrazione Finanziaria.
Facciamo del 24 una grande giornata di mobilitazione per lo sblocco del comma 165, la difesa della dignità e della centralità del lavoro pubblico.
Roma, 17 Giugno 2008

    FP CGIL   CISL FP   UIL PA   CONFSAL SALFI 
      Serio       Silveri      Cefalo            Callipo

 
 

Comunicato unitario Friuli

 

Riorganizzazione Agenzia Entrate

 
 

 
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