Ieri 17 febbraio 2010 siamo stati convocati, presso l’Agenzia del Territorio, per la ripartizione della produttività d’ufficio e la presentazione del piano d’Agenzia.
L’Amministrazione ci ha proposto la ripartizione della produttività d’ufficio secondo i criteri dei passati anni sia per l’anno 2008 che per il 2009 aprendo, nei prossimi giorni, un tavolo per l’individuazione dei criteri per il 2010.
La scrivente O.S. ha condiviso la proposta dell’Amministrazione ed in seguito alla discussione apertasi sulla variazione delle percentuali relativi ai tre obiettivi si è chiuso l’accordo ripartendo la somma di € 28.695.000 nel seguente modo:
1. 60% obiettivi incentivanti;
2. 10% barometro della qualità;
3. 30% rapporto prodotto/ore utilizzate rapportate alla media nazionale.
Le soglie per il raggiungimento degli obiettivi sono del 70% per i primi due e del 45% per il terzo.
La produttività sarà retribuita con il cedolino di aprile.
Per l’anno 2009 saranno mantenuti gli stessi parametri.
Con riferimento al piano dell’Agenzia la CGIL ha espresso le proprie perplessità in quanto dallo stesso non si evince, in modo chiaro, la missione istituzionale dell’Ente. A nostro avviso non ci sono chiari riferimenti e politiche gestionali destinati alla fiscalità. Inoltre si riparla di decentramento senza dare alcuna informazione nel merito. A nostro avviso si punta molto sulla comunicazione, sicuramente importante per l’Ente, ma non ci si può fermare solo alla comunicazione. Abbiamo evidenziato che è inconcepibile che a circa dieci anni dalla nascita dell’Agenzia i costi riguardanti il piano di investimento siano aumentati di circa il 40% (circa 74 milioni di euro rispetto ai 51 del 2009). Da ultimo abbiamo chiesto che il sistema di valutazione del personale deve rientrare all’interno del CCNI e non può essere determinante per i passaggi sia orizzontali che verticali senza la concertazione con le OO.SS.
Apprezzato il riferimento alla formazione del personale e alla informatizzazione dei processi; abbiamo chiesto un incontro a breve sull’articolazione degli uffici sia regionali che provinciali. Inoltre bisogna in tempi brevi definire l’ordinamento professionale ed aprire la discussione sulle posizioni organizzative e di responsabilità e la relativa remunerazione.
Abbiamo chiesto spiegazioni circa l’applicazione della legge 104. L’amministrazione ci ha comunicato che ha avocato alla sede centrale la concessione dei benefici applicando le motivazione dell’ultima sentenza della Corte di Cassazione, ponendo a base della concessione la residenza del richiedente e del portatore dell’handicap.
Roma, 18 febbraio 2010
p. la Funzione Pubblica
Il Coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
Agenzia del Territorio
Carmine Di Leo
COORDINAMENTO NAZIONALE
“RIFORMA” BRUNETTA NON E’ CHE NIENTE, NIENTE HA RAGIONE LA CGIL?
Riteniamo utile portare a conoscenza dei lavoratori la lettera del prof. Micheli, componente della Commissione per la Trasparenza, l’Integrità e la Valutazione delle Amministrazioni Pubbliche che ribadisce quanto da noi affermato più volte in merito alla cosiddetta riforma Brunetta.
Non si fa una riforma senza affrontare le vere questioni della Pubblica Amministrazione che sono di carattere organizzativo e di sistema e puntando solo un sistema sanzionatorio diretto solo a colpire il dipendete pubblico.
Quanto detto dal prof. Micheli non fa che confermare che questa “riforma” non punta a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici ma risponde, invece, alla logica di sostituire al principio di uno Stato gestore e d erogatore di servizi diretti a garantire a tutti i diritti di cittadinanza quello di uno Stato solo regolatore di un mercato privato dei servizi, deprimendo il valore pubblico dell’azione amministrativa.
Roma, 20 gennaio 2011
Il coordinatore nazionale FP–CGIL
del Ministero dell’interno
Fabrizio Spinetti
Lettera aperta di Pietro Micheli, professore di analisi delle politiche pubbliche nell’Università di Cranfield e membro della Civit-Commissione per la Trasparenza l’Integrità e la Valutazione delle Amministrazioni pubbliche, inviata al ministro della Funzione pubblica il 14 gennaio 2011, parzialmente pubblicata su la Repubblica il giorno successivo
Egregio Ministro Renato Brunetta,
Le scrivo per comunicarLe le mie dimissioni da componente della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT).
Avevo lasciato il mio lavoro in Gran Bretagna come professore universitario e consulente per dare il mio contributo a quella che nel 2009 fa si profilava come un’ambiziosa e storica riforma della Pubblica Amministrazione (PA).
Ebbene, dopo un anno, non credo vi siano più i presupposti per continuare.
Sebbene la riforma che porta il Suo nome abbia inizialmente conseguito dei risultati positivi, qualche difetto del suo impianto originario e soprattutto i gravi difetti nel modo in cui essa sta essendo attuata rischiano di farla naufragare in una palude di adempimenti burocratici, appesantendo le amministrazioni invece che renderle più efficienti. La mia valutazione attuale, purtroppo, è che i limiti stiano prevalendo sul cambiamento e che i vizi di un sistema da riformare non siano stati affrontati in modo corretto e con l’intensità di energie politiche e di risorse economiche che la sfida richiede.
Performance e valutazione sono le parole chiavi della riforma; ma in nessuna
organizzazione la valutazione individuale può dare buoni frutti se non c’è una buona gestione organizzativa. Invece, il consenso ottenuto con la campagna “anti-fannulloni” e la presenza nella legge di riforma di alcuni elementi esageratamente prescrittivi (ad es., la ripartizione dei valutati in fasce definite ex ante) hanno focalizzato l’attenzione di tutti sulla performance individuale. Il pressing sui “fannulloni” ha dato i suoi frutti all’inizio (riduzione dell’assenteismo), ma ha finito anche per deprimere la reputazione e il senso di appartenenza di tanti dipendenti pubblici. E dato che queste sono le leve motivazionali più potenti, sarà dura riuscire a (ri)motivare il personale pubblico a far meglio con l’uso di tornelli, telecamere, bastoni e carote (per altro sparite dopo la recente legge di stabilità).
Per rendere la PA più efficiente e competitiva bisogna risolvere prima problemi a livello organizzativo e di sistema: è qui che la Sua riforma avrebbe potuto fare la differenza, puntando sulla creazione di valore pubblico e sulla valutazione degli impatti dell’azione amministrativa, in un ambiente troppo spesso autoreferenziale. Perché è questo, in ultima istanza, l’interesse principale dei cittadini e delle imprese: la qualità dei servizi che gli vengono resi. Il meccanismo del premio e della sanzione è strumentale a questo obiettivo, mentre è finito per essere (specie la sanzione) il vero fulcro dell’azione. Poi, se la Sua riforma voleva essere di stampo manageriale, allora perchè nominare una Commissione prevalentemente composta da giuristi? E in ogni caso, come può una Commissione con 30 persone in organico, senza poteri ispettivi o sanzionatori, spingere a migliorare non solo chi è già incline a farlo, ma anche chi non ne ha alcuna intenzione? Inoltre, se la riforma fosse davvero una priorità, come spiegarsi l’auto-esclusione sia della Presidenza del Consiglio che del Ministero dell’Economia e delle Finanze?
Quanto all’indipendenza della CiVIT, come può esserci indipendenza quando il Governo si riserva ogni potere di determinare nomine, compensi e ambiti di operatività della Commissione stessa, e per di più opera quotidianamente trattando la CiVIT come parte del proprio staff? E lo stesso interrogativo vale per gli Organi Indipendenti di Valutazione recentemente costituiti presso molte amministrazioni.
Con sincero rammarico,
Pietro Micheli
Come anticipato nel nostro ultimo comunicato si è tenuta in data 07.06.2011 il previsto incontro con l’Agenzia delle Dogane per affrontare la suddivisione del budget di sede per l’anno 2009 le cui risorse sono pari a euro 4.526.681.
L’accordo raggiunto ha previsto l’assegnazione a tutte le Direzioni Regionali di importi aumentati delle quote necessarie per retribuire le prestazioni in RSP effettuate dalle lavoratrici e dai lavoratori doganali nell’anno 2009.
Riteniamo questo accordo soddisfacente anche se sana parzialmente (la quota utilizzata è inferiore da quella tagliata dagli organi di controllo) la questione della mancata certificazione da parte della Ragioneria dello Stato dell’ istituto della RSP.
Naturalmente questa mancata certificazione apre a nostro giudizio gravi problemi per l’anno in corso in quanto come abbiamo già sostenuto è stato colpito uno degli istituti contrattuali fondamentali per assicurare l’operatività delle dogane.
La ripartizione fra le varie Direzioni Regionali del budget di sede è avvenuta come per il 2008 sulla base dei criteri della produttività individuale, in percentuale al raggiungimento della quota incentivante e al numero dei dipendenti.
Per quanto riguarda il 2009 , nell’ambito delle varie contrattazioni locali, oltre a discutere come ripartire le singole voci che compongono il budget di sede, una quota sarà utilizzata per retribuire quel personale che nell’anno di riferimento ha effettuato prestazioni in RSP.
Vale la pena sottolineare che prima di ripartire gli importi sono state detratte le somme di 65.000 euro per Ufficio di Gioia Tauro e di 15.000 euro per la SOT di Passo del Fuscagno come previsto nel precedente accordo.
La riunione è proseguita sul secondo ordine del giorno, integrato dall’Amministrazione, relativamente a comunicazioni riguardanti il CCNI dell’Agenzia delle Dogane.
Come CGIL/FP abbiamo valutato positivamente tale integrazione dato lo stato di incertezza che si vive negli Uffici Doganali al seguito del venir meno, per effetto d.lgs 150/2009, degli Istituti contrattuali Integrativi.
La stessa Amministrazione durante la riunione ha più volte sottolineato, con estrema chiarezza , che il venir meno dell’efficacia del CCNI è attribuibile al d.gs 150/09, cosa peraltro sempre sostenuto dalla nostra O.S.
Ciò che invece ci lascia perplessi è che alla fine si sia addivenuti ad una dichiarazione congiunta, NON FIMATA DALLA CGIL/FP, che individua la necessità di un nuovo sistema di relazioni sindacali richiamando l’accordo separato del 4 febbraio, e dei nuovi assetti contrattuali previsti dall’accordo del 22 gennaio. Credo sia superfluo ricordare che i citati accordi non sono stati firmati dalla CCGIL FP, in quanto peggiorativi dal punto di vista economico e normativo, che hanno come norma di riferimento proprio il d.lgs 150/2009, responsabile principale della riduzione degli spazi contrattuali.
Ricordiamo che l’accordo del 4 febbraio prevedeva, entro 15 giorni dalla stipula dell’accordo, l’invio all’ARAN delle linee guida per definire un nuovo quadro di relazioni sindacali.
Se si pensa che da quella data sono passati 4 mesi, e nessuna direttiva è stata inoltrata, è comprensibile capire la mancanza di certezze per i dipendenti doganali.
Quello che sostenevamo purtroppo sta avvenendo, il d.lgs. 150/2009 sta minando la funzionalità della Pubblica Amministrazione e nel caso di specie dell’Agenzia delle Dogane, distruggendo di fatto la contrattazione integrativa che ne sta alla base.
Come CGIL/FP avremmo condiviso un’altra dichiarazione d’intenti che partendo dai disagi che giornalmente vivono le colleghe ed i colleghi nei posti di lavoro, stabilisse un percorso per confermare o rivedere gli istituti contrattuali che sono venuti meno in base al d. lgs. 150/09. Una dichiarazione di intenti che avrebbe dovuto già prevedere un percorso calendarizzato sui vari istituti contrattuali non direttamente oggetto del d. lgs. 150/2009 quali RSP, disagiata, confine, posizioni organizzative, budget di sede.
In ultimo, ma di assoluto rilievo, ci crea sconcerto come sindacato l’ultimo capoverso della dichiarazione congiunta Amministrazione e OO.SS laddove si afferma che “riguardo alla fase di confronto apertasi non appaiono utili alla ricerca di positive soluzioni delle problematiche legate al CCNI dell’Agenzia eccessive contrapposizioni di tipo conflittuale.”
Crediamo che nessuna O.S. dovrebbe sollevare il conflitto strumentalmente, ma soltanto quando non si riesce ad instaurare un rapporto di reciproco ascolto e di risoluzione dei problemi.
Ed è questo che a nostro giudizio è avvenuto. Come CGIL/FP non ci siamo mai sottratti e non ci sottrarremmo in futuro al confronto, anche aspro se necessario, ma sempre nell’ottica di dare risposte positive.
Nelle varie ed eventuali, ieri è stata affrontato il tema del riconoscimento del tempo di viaggio per determinati servizi come orario di servizio effettivo.
Le OO.SS. hanno evidenziato le interpretazioni di talune strutture regionali o interregionali, che purtroppo penalizzano in maniera particolare i dipendenti impegnati in tali servizi.
Crediamo sia necessario affrontare con urgenza questo tema in una apposita riunione e al riguardo formuleremo una richiesta per iscritto all’Amministrazione.
Apprendiamo, tra l’altro, nelle ultime ore di oggi di una convocazione nell’Agenzia delle Dogane per il giorno 22 giugno p.v. avente per oggetto turnazioni e varie ed eventuali.
Roma 08.06.2011
CGIL FP Nazionale CGIL FP Nazionale
Coodinamento Agenzia delle Dogane Comparto Agenzie Fiscali
Giovanni Pastorino Luciano Boldorini
FP CGIL CISL FPS UIL PA
La forte mobilitazione dei lavoratori e la conseguente proclamazione dello sciopero generale per il giorno 19 giugno 2006 ha ottenuto un importante risultato, sbloccando l’iter di approvazione del 2^ biennio economico 2004/2005 del CCNL comparto Agenzie Fiscali, permettendo così la sottoscrizione, nella serata di oggi all’Aran, dell’intesa definitiva.
Ribadiamo di seguito i punti salienti dell’accordo:
– Beneficio economico medio, a regime, pari a 115.9 euro mensili;
– Aumento dei buoni pasto a 7 euro;
– pieno riconoscimento dell’intero ammontare dell’indennità di amministrazione (ex indennità di agenzia), ai fini del calcolo della buonuscita;
A seguito quindi della stipula definitiva del 2^ biennio economico del CCNL, lo sciopero generale del comparto, indetto per il 19 giugno è revocato.
Manterremo comunque alta la vigilanza affinché i lavoratori delle Agenzie possano vedersi riconosciuti i benefici economici e gli arretrati al più presto.
Roma, 8 giugno 2006
FP CGIL CISL FPS UIL PA
Podda Tarelli Bosco
FP CGIL CISL FP UIL PA
COMUNICATO UNITARIO
L’accordo è il frutto della straordinaria mobilitazione dei lavoratori e della incisiva iniziativa sindacale che il quadro dirigente di
CGIL – CISL – UIL, a tutti i livelli, ha saputo mettere in campo.
L’intesa realizza appieno le rivendicazioni che il Sindacato Confederale aveva posto al tavolo della trattativa, in particolare:
– beneficio medio di 115,00 Euro
– incremento del valore del buono pasto a 7,00 Euro
E’ anche risolta la questione relativa al mancato computo della quota di fondo, stabilizzata nella voce indennità di Agenzia, ai fini della buonuscita.
Sono stati superati tutti gli ostacoli che le controparti hanno posto, a partire dalla parte economica, che hanno ritardato il rinnovo del biennio.
Con successiva comunicazione vi informeremo del calendario della consultazione che dovrà essere diffusa e capillare su tutto il territorio nazionale.
Roma 26/01/2006
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL CISL FP UIL PA
CRISPI DI MAIO BOSCO
Roma, 23 aprile 2007
In data 20 aprile 2007 presso la Direzione centrale del personale dell’agenzia delle Dogane in via M. Carucci, si è svolto il previsto incontro per la presentazione del piano strategico della formazione per il triennio 2007/2009.
La previsione di ore di formazione per il 2007 è di circa 400.000 ore, che a consuntivo saranno certamente di più, analoghe previsioni sono previste per il 2008/2009.
Il piano strategico si muove su tre direttrici:
– formazione di base;
– formazione specialistica;
– formazione manageriale.
Nell’ambito della formazione manageriale sarà previsto, per la prima volta, un corso di sostegno allo sviluppo delle capacità negoziali e contrattuali della dirigenza.
L’agenzia ha, inoltre, comunicato e formalizzato l’elenco degli uffici delle dogane che saranno attivati nell’anno 2007 e che vi alleghiamo.
F.p. Cgil
Agenzie Fiscali
Il Coordinatore
G. Serio
F.p. Cgil
Agenzia Dogane
Il Coordinatore G. Pastorino
FP CGIL CISL FP UIL PA
Segreterie nazionali Agenzie fiscali
Agenzia Demanio
DEFINITA LA RIPARTIZIONE DEL COMMA 165
Costituito il fondo aziendale 2006 per il personale optante
In data odierna si è tenuta presso l’Agenzia del Demanio la riunione per la ripartizione delle somme derivanti dal comma 165 per l’anno 2006 tra la dirigenza ed il personale delle qualifiche funzionali, e tra questi ultimi, tra il personale EPE ed il personale optante ancora in servizio negli Uffici dell’Agenzia nell’anno 2006.
La somma pari a 4 milioni di euro è stata così suddivisa :
* personale non dirigente 3.530.000 euro
* personale dirigente 470.000 euro
Successivamente abbiamo ripartito la somma destinata al personale non dirigente attribuendo al personale optante la somma di 538.000 euro, calcolando tale quota sulla presenza media di tale personale nel 2006 rispetto al totale del personale dell’Agenzia.
Ma tale quota non sarà la sola destinata al personale optante in servizio al Demanio nel 2006.
Alle risorse del comma 165 infatti abbiamo aggiunto la somma di 240.000 euro come quota parte del premio di risultato desinato al personale dell’Agenzia in applicazione dell’accordo del 12 giugno 2007.
In buona sostanza la somma disponibile, che costituisce il Fondo aziendale di cui all’art. 82 del CCNL del comparto Agenzie fiscali destinata al personale optante, è complessivamente pari a 778.000 euro.
L’85% di tale fondo sarà erogato entro il mese di luglio al personale optante secondo i criteri dell’inquadramento e delle presenze.
Il restante 15% è stato accantonato per essere destinato al finanziamento delle procedure di passaggio entro le aree per gli optanti transitati alle altre Agenzie fiscali che non ha usufruito di analogo passaggio nell’Agenzia di destinazione.
Le modalità di utilizzo di tali somme saranno definite nel corso di una successiva riunione, fissata per il 17 luglio pv, quando avremo assunto dall’Agenzia del Demanio l’esatto quadro di riferimento del personale interessato e delle Amministrazioni a cui è stato assegnato nel corso del 2006.
Esprimiamo quindi una valutazione molto positiva degli accordi raggiunti oggi che, a seguito della forte iniziativa di CGIL CISL e UIL, che come ricorderete si sono battute per l’erogazione all’Agenzia del Demanio della quota derivante dal comma 165 ed hanno sollecitato nei giorni scorsi l’apertura del confronto sulle tematiche oggetto degli accordi sottoscritti, permettono al personale optante di fruire della quota spettante ai sensi del comma 165, di vedersi erogato, al pari del personale EPE, il premio di produttività 2006, e di vedersi riconosciuto il diritto alla carriera ed allo sviluppo ordinamentale, in qualche caso finora negato, per i ritardi nella collocazione alle Agenzie, a seguito delle opzioni a suo tempo prodotte.
Roma, 26 giugno 2007
FP–CGIL CISL–FP UIL–PA
Serio Silveri Cefalo
MINISTERO INTERNO, I POLIZIOTTI RIMANGONO IN UFFICIO
FP CGIL
Roma, 17/10/07
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
E’ giunta notizia a questa O.S. che il Ministero della Giustizia ha presentato un emendamento alla legge finanziaria che contempla la possibilità per le Amministrazioni di emanare bandi di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato con una riserva di posti non superiore al 20% per personale non dirigenziale che abbia maturato almeno un anno di esperienze di lavoro subordinato a tempo determinato presso pubbliche amministrazioni o almeno tre anni di esperienze di lavoro subordinato presso aziende di assistenza o servizio alle pubbliche amministrazioni svolti presso le stesse amministrazioni, in virtù di contratti stipulati anteriormente al 20 settembre 2006.
La presentazione di questo emendamento ci sembra una risposta concreta ad una battaglia portata avanti dalla FPCGIL per il riconoscimento dell’esperienza acquisita da molti lavoratori e auspichiamo che venga accolto nella prossima legge finanziaria.
E’ inoltre importante perché rappresenta un passo avanti in direzione dell’applicazione del Memorandum sulla Pubblica Amministrazione firmato con il Governo.
Riconosciamo all’Amministrazione della Giustizia un chiaro impegno a dare a questi lavoratori la possibilità di uscire dalla precarietà e nello stesso tempo a rendere più efficiente il servizio pubblico.
Per la Delegazione Nazionale Trattante
Organizzazione Giudiziaria FPCGIL
Nicoletta Grieco
Misurazione della qualità del servizio erogato mediante il canale telefonico.
Riferimento note Fp CGIL del 27/07/2009, UIL PA del 28/07/2009 e RdB PI del 30/07/2009
MOLTI CHIAMATI, POCHI ELETTI
L’Agenzia, nel comunicato stampa del 12 dicembre, ha annunciato di aver premiato i migliori funzionari del fisco del 2009. Sono sei funzionari delle tre aree strategiche: contrasto all’evasione e contenzioso, assistenza ai contribuenti, coordinamento e supporto. I premi, di cui non si conosce né l’importo né la natura, sono stati finanziati grazie al contributo della dirigenza di vertice dell’Agenzia, una sorta di autotassazione, in spregio alle regole della contrattazione e dell’erogazione del salario di produttività. Riteniamo fonte di inquietudine l’affermazione del direttore delle Entrate, il quale nel corso della premiazione ha sottolineato che “nell’attribuire questo riconoscimento l’Agenzia anticipa il disegno contenuto nel decreto legislativo 150/2009 nel quale sono, tra l’altro, giustamente affrontati i temi della valorizzazione del merito dei pubblici dipendenti e gli strumenti per premiarlo”. Il senso del premio sta tutto in queste affermazioni. Dimostrare che anche in questo campo l’Agenzia è all’avanguardia, anticipa, sperimenta.
Il decreto legislativo 150/2009 ha introdotto:
– all’art. 18 la valorizzazione del merito ed incentivazione della performance, dividendo il personale in tre fasce di merito: 25% alta, 50% intermedia e 25% bassa;
– all’art. 21 il bonus annuale delle eccellenze, al quale potrà accedere solo il 5% del personale che si è collocato nella fascia alta di merito dell’art. 18.
È interessante sapere in quale articolo del decreto legislativo si collocano i sei funzionari premiati, considerato il richiamo al d.lgs effettuato dal direttore dell’Agenzia.
Forse il direttore pensa all’istituzione di un nuovo premio destinato al 1,37% del 5% del personale individuato nell’art. 21?
Considerati gli ottimi dati fiscali che l’Agenzia comunicherà prossimamente, con maggiori entrate rispetto al 2008, maggiori accertamenti e verifiche effettuate, maggiore imposta evasa riscossa, sarà impresa ardua per il direttore Attilio Befera, dimostrare la presenza di circa 8750 lavoratori non produttivi per legge e di circa 17.500 che hanno svolto “mediamente”il proprio lavoro.
I lavoratori aspettano fiduciosi la soluzione dell’arcano.
Roma, 15/12/2009
FP CGIL Nazionale FP CGIL Nazionale
Comparto Agenzie fiscali Coordinamento Agenzia delle Entrate
Gianni Serio Luciano Boldorini
Richiesta urgente del tavolo nazionale per la Lombardia.