TENTATIVO DI CONCILIAZIONE AI SENSI DELLA L. 146/90

 
 
STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE AGENZIA ENTRATE – UFFICI DELLA LOMBARDIA

Le OO.SS. della Lombardia chiedono al Prefetto di esperire il tentativo di conciliazione previsto dalla L. 146/90 nei confronti della DR Lombardia.
 

 

 
 
 

Comunicato

 

AGENZIA DELLE ENTRATE

PROMOZIONI ECONOMICHE
ACCORDO/DISACCORDO DEL 22 DICEMBRE:
1.213 SARANNO PROMOSSI CON ECCELLEZZA,
10.917 SEMPLICEMENTE PROMOSSI,
20.870 RIMANDATI AD ANNI MIGLIORI.

LE RAGIONI DEL NO

Ci sono accordi che vanno ben oltre il loro contenuto specifico , introducono degli elementi che manifesteranno nel’immediato futuro tutta la loro negatività. Riteniamo che l’accordo sottoscritto il 22 dicembre all’Agenzia delle Entrate, non firmato dalla CGIL, debba essere valutato in tal senso: le novità in esso contenute modificano le relazioni sindacali, portano ad un indebolimento del sindacato come agente contrattuale, trasformandolo in sindacato aziendalista, subordinato alle scelte della controparte. L’ostinazione con cui l’Agenzia ha imposto, in deroga al CCNL, il criterio della libera valutazione del Direttore per le “promozioni economiche” , è la dimostrazione di quale fosse il suo vero obiettivo: imporre il principio che i riconoscimenti professionali ed economici del personale sono esclusivo appannaggio del Direttore dell’ufficio. Infatti l’accordo permetterà ai direttori di promuovere, nella misura del 10% dei posti previsti per ciascun livello retributivo, gli impiegati meritevoli di un riconoscimento speciale. In concreto: dal 1 luglio del 2010 al 30 giugno del 2011 tutto il personale dell’Agenzia verrà sottoposto ad una valutazione della professionalità da parte del Direttore che si avvarrà degli indicatori della “checklist dell’agire professionale”: il 10% sarà inserito nella fascia di merito, quindi promosso, indipendentemente dall’esperienza maturata e dal titolo di studio.
Chi utilizza scale di comportamento nelle sue diverse accezioni, dovrebbe sapere che qualunque valutazione per essere scientificamente attendibile deve basarsi sulla neutralità dell’osservatore, al fine di evitare possibili condizionamenti nel giudizio finale. Nel caso in esame il direttore non solo non è un soggetto neutrale ma condiziona e determina con il suo comportamento, con le sue decisioni organizzative e le sue interpretazioni normative l’agire professionale del dipendente che essendo permeabile alle sollecitazioni ambientali e vivendo in un contesto lavorativo strutturato, risente del clima interno all’ufficio. La questione è talmente delicata che la stessa legge 150 del 2009, (legge Brunetta) , prevede l’istituzione presso ogni amministrazione di un Organismo indipendente di valutazione.
Scomporre l’attività lavorativa in 22 indicatori dell’agire professionale ed asserire di poterla giudicare oggettivamente lo consideriamo un errore concettuale, in quanto l’esperienza si presenta in forma di strutture organizzate che non possono essere sottoposte ad analisi elementistica senza una sostanziale deformazione. Le parti traggono le loro caratteristiche dalla struttura del tutto.
Consideriamo i 22 indicatori della cheklist quanto di più banale ed arcaico si possa utilizzare per valutare la ricchezza professionale di un lavoratore.
L’ espressione “si assenta di frequente. Ne risente…. il rendimento e la rilevanza del suo contributo all’attività dell’ufficio” ( Indicatore n. 5), non specificando il tipo di assenza, sottintende che tutte le assenze arrecano danno al buon funzionamento della struttura, anche quelle previste dalla legge e dal CCNL: assenza per maternità, L.104, malattia, ferie, permessi brevi, ecc. Brunetta docet!!!
Può considerarsi oggettivo l’indicatore n. 16 nel quale si colpevolizza il lavoratore che
” Elenca problemi, spesso inesistenti ( un paranoico?) senza sforzarsi mai di trovare una soluzione….”?
Oppure l’indicatore n. 21 nel quale si valuta negativamente il lavoratore che ” Fatica a portare a termine in tempi accettabili (?) il lavoro assegnato. La tensione al risultato è modesta…
( troppo calmo? Anaffettivo?).
il paradosso lo si raggiunge con l’indicatore n. 11 nel quale l’intercalare “questo non è di mia competenza” pronunciato dal lavoratore diventa accusa di scarsa disposizione a cooperare con i colleghi. Un attestato di ingratitudine e di cinismo da parte dell’Amministrazione nei confronti di quelle migliaia di colleghe/i che svolgono da anni mansioni superiori, che aspettano dal 2008 l’espletamento del concorso per il passaggio dalla seconda alla terza area e continuano con spiccato senso di responsabilità a dare il loro rilevante contributo al raggiungimento degli obiettivi.
Abbiamo evidenziato solo alcune delle perle riportate nella cheklist, ai lavoratori il compito di continuare, se ne avranno voglia.
Onestamente non riusciamo a cogliere il disegno innovatore e riformista di questo accordo che è addirittura peggiorativo della stessa legge Brunetta ( legge 150 del 2009 ) che al c. 3 dell’art. 23 prevede che la collocazione nella fascia di merito alta per tre anni consecutivi nell’attribuzione dei premi di produttività costituisce titolo prioritario ai fini delle progressioni economiche.
Sicuramente gli indicatori della cheklist sono stati tarati sul vecchio modello organizzativo del Ministero delle Finanze quando le progressioni di carriera avvenivano per merito comparativo o merito assoluto.
L’accordo è “talmente riformista” da ispirarsi all’art. 33 del Dpr n. 3 del 10 gennaio del 1957 che riportiamo parzialmente: “…Ai più meritevoli fra gli impiegati che hanno riportato giudizio complessivo di ottimo nell’ultimo anno può essere concesso, su proposta motivata del Consiglio di amministrazione, l’aumento periodico di stipendio…… il numero degli impiegati ai quali può essere attribuito il predetto beneficio non può superare, per ciascuna qualifica, il venti per cento dei relativi posti di organico”

Roma, 31 dicembre 2010
 

Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali
FP CGIL
Luciano Boldorini


 
 

Lettera inviata al Direttore Personale

Al Direttore Centrale del Personale
dell’Agenzia delle Dogane
Dott. A. Aronica

 
 

OGGETTO: Disdetta CCNI.

La scrivente O.S. prende atto che nonostante quanto da lei affermato nell’incontro del 31 marzo scorso, non è stata intrapresa nessuna iniziativa per superare i contenuti della nota 457/RU del 03.01.2011.

Naturalmente come CGIL/FP, a differenza di altre O.S., siamo perfettamente consci che le questioni relative al superamento del CCNI hanno la loro origine non nella nota citata, ma bensì in quanto previsto dalla normativa Brunetta al riguardo, vero e proprio vulnus alla contrattazione sindacale, che solo come CGIL stiamo da tempo contrastando.

Resta però il fatto che Lei si era assunto l’impegno ad oggi non ottemperato, proprio in un momento in cui rileviamo un atteggiamento quantomeno singolare da parte dell’Amministrazione che ricorda quali sarebbero le linee di corrette relazioni sindacali.
Naturalmente queste indicazioni sarebbero sempre solo rivolte alla parte sindacale dimenticandosi come spesso e volentieri la violazione di normative sindacali avvenga da parte pubblica, magari non rispondendo a legittime richieste delle O.S., dilatando i tempi, oppure non ritenendo opportuno informare le OO.SS. di iniziative intraprese rispetto a istituti contrattuali come è il caso della citata nota che non risulta inviata alle OO.SS..

Ne consegue, egr. Direttore, che anche noi ci uniamo al coro di quanti ritengono indispensabile una urgente convocazione per affrontare le questioni poste in essere dalla normativa Brunetta e dalla sua circolare.

Nel frattempo Le sollecitiamo quanto già affermato unicamente dalla CGIL nella riunione del 31.03.2011, e cioè che in attesa di sbloccare la certificazione del Fondo dell’anno 2009, riteniamo indispensabile una immediata erogazione al personale di quanto loro spettante come salario accessorio per prestazioni, che lo ricordiamo, sono state rese, da 2 anni.

In ultimo, coerentemente con la prassi della correttezza delle parti, La informiamo che in talune Direzioni Regionali, o unitariamente o disgiuntamente, sono stati proclamati stati di agitazione del personale circa la situazione in cui versa l’Agenzia delle Dogane.

Per quanto ci riguarda non riteniamo queste dichiarazioni soltanto formali, ma verificheremo la possibilità, qualora non ci fosse risposta da parte vostra alle nostre richieste, di porre in essere tutte le iniziative di carattere sindacale e giuridico per sbloccare l’attuale situazione.

In attesa di riscontro, cordialmente si saluta.

Roma, 15.04.2011

                                                                            Per il Coordinamento Nazionale CGIL/FP 
                                                                                         Pastorino Giovanni


 

CAM – ORARIO DI LAVORO: SECONDO ROUND

Nell’incontro del 27 aprile abbiamo ribadito che l’orario di lavoro è materia regolata dalla contrattazione locale, ogni deroga è una violazione del CCNL . Le decisioni unilaterali e centralistiche su tale materia non hanno mai determinato risultati positivi per nessuna Amministrazione.
Tutti gli accordi siglati negli uffici locali dimostrano che le esigenze dell’Amministrazione, degli utenti e dei lavoratori, possono trovare punti d’incontro sul territorio senza necessità di prevaricazioni o imposizioni. L’orario di lavoro demandato alla contrattazione locale ha rappresentato una delle vittorie più significative per i lavoratori, vera e propria presa di coscienza del fatto che attraverso l’orario di lavoro si “contratta” anche la qualità della vita.
Non intendiamo rinunciare a questo principio.
L’Amministrazione si è mostrata disponibile a rivedere le proprie posizioni che formalizzerà nel prossimo incontro.

Sul part-time abbiamo chiesto di non eliminare alcune tipologie verticali , utilizzate in gran parte dalle lavoratrici madri durante il periodo estivo e necessarie per sopperire alla carenza di servizi assistenziali/educativi pubblici, ridotti dalle scelte economiche effettuate dal governo di destra.

Per quanto riguarda i CAM e i problemi attinenti all’utilizzo di CCPULS, COGNOS e nuovi carichi di lavoro, leggi CIVIS, l’Amministrazione si è impegnata a presentare nei prossimi giorni una proposta di accordo.

Roma, 29 aprile 2011
 
                                                                                        CGIL FP Nazionale
                                                                                   Comparto Agenzie Fiscali 
                                                                                       Luciano Boldorini

Trento: Nota part-time

Spett.le AGENZIA DELLE ENTRATE – TRENTO

 
 

In riferimento alla Informativa alle OO.SS. del 19 aprile scorso in tema di part-time si fa presente quanto segue.

L’ art. 16 della legge 4 novembre 2010, n .183, presupposto dell’informativa in questione, prevede in capo alle amministrazioni pubbliche la facoltà (possono) di sottoporre a nuova valutazione i provvedimenti di concessione del part-time adottati prima del 25 giugno 2008, data di entrata in vigore dell’art. 73 del D.L. n. 112/2008. Tale facoltà, secondo l’informativa, può essere esercitata con particolare riguardo a tre fattispecie – individuate nella medesima informativa – salvo accertare e motivare nel caso specifico che non sussistono riflessi negativi sul funzionamento dell’Ufficio.
Tanto premesso, e nel manifestare la propria convinta contrarietà ad incursioni legislative nel campo dei rapporti di lavoro regolati dai CCNL ed, in particolare, nel campo dei diritti pregressi, si chiede di voler cortesemente comunicare alla scrivente O.S. se e quali siano i rapporti di lavoro part-time eventualmente oggetto di valutazione presso l’Agenzia di Trento.
A tal fine si rammenta che la norma fa espresso riferimento al rispetto dei principi di correttezza e buona fede, poiché la revoca del part-time incide pesantemente sulle situazioni personali e familiari dei dipendenti, in massima parte lavoratrici che fanno fronte – attraverso l’istituto del part-time – alla carenza di un sistema efficiente di servizi sociali.

In attesa di cortese urgente riscontro, cordiali saluti.

Trento, 4 maggio 2011

                                                                                                   Luigi Diaspro
                                                                                   Funzioni Centrali – F.P. CGIL del Trentino

 

Eletto nuovo coordinatore nazionale Mibac

 
 

Nell’ambito del coordinamento nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che si è tenuto lo scorso venerdì 13 maggio, è stato proposto e designato il compagno Claudio Meloni come nuovo coordinatore nazionale del Ministero.

Nel corso della discussione si è convenuto che, a breve scadenza, sarà individuata anche la nuova delegazione nazionale trattante. Al compagno Libero Rossi abbiamo chiesto di continuare a collaborare con noi per un periodo definito, al fine di dare continuità alle iniziative e un supporto al nuovo coordinatore.

A Libero, che per tanti anni ha collaborato con la Federazione Nazionale, contribuendo a far crescere la FP CGIL del MIBAC non facendo mai mancare il suo supporto e la sua esperienza a tutti i compagni e le compagne, va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto, al compagno Claudio Meloni gli auguri per il nuovo incarico.
Roma, 16 maggio 2011

FP CGIL
Il Segretario Nazionale
Antonio Crispi

 
 

Informativa alle OO.SS. – Autorizzazione ex art. 4 L. 300/1970

 
 
Si è svolta il 10 giugno la riunione avente come odg: Apertura del confronto sugli obiettivi strategici relativi all’area servizi ai contribuenti per l’anno 2011.
Nessun cambiamento di programma, nessun cambiamento dell’odg, il confronto si è svolto come previsto: una dettagliata informativa, qualche domanda, qualche risposta, e l’impegno da parte dell’Amministrazione a inserire alcune osservazioni sindacali nel prossimo piano aziendale, di imminente presentazione. Sono state fornite anche informazioni in merito ai sistemi di controllo a distanza attivati presso i CAM, al part-time e alle progressioni economiche: la classica riunione informativa con il sindacato nel ruolo di uditore e “consigliere”.

SISTEMA DI CONTROLLO A DISTANZA ATTIVATO NEI CAM: INFORMATIVA N. 1

Il Ministero del Lavoro ha trasmesso alle Direzioni Provinciali l’autorizzazione per l’utilizzo dei sistemi di controllo in uso presso i CAM, in cui si afferma che i software specifici non devono essere modificati ma che le informazioni acquisibili tramite le diverse applicazioni non potranno in alcun caso essere utilizzate per verificare gli obblighi lavorativi del dipendente e, tanto meno, per eventuali adozioni di provvedimenti disciplinari.
La seconda condizione prevista dalla disposizione ministeriale è che i software siano utilizzati esclusivamente allo scopo di gestire i flussi di lavoro.
Verrà emanata dalla DC del Personale una informativa scritta da diramare alle OO.SS. che si trasformerà in una direttiva per tutti i CAM diversi da Cagliari e di Venezia per i quali si applica immediatamente il parere del Ministero del lavoro poiché si è espresso proprio sulle richieste di sospensione dell’uso dei software sulle specifiche richieste di questi due uffici.
Tutto il personale dovrà essere informato delle modalità d’uso delle funzioni dei software installati con un’apposita nota della direzione dell’ufficio.

OBIETTIVI STRATEGICI RELATIVI ALL’AREA SERVIZI AI CONTRIBUENTI PER L’ANNO 2011. INFORMATIVA N.2

Sono state illustrate le linee guida ed il piano di budget per gli uffici territoriali dell’Agenzia che prevedono, in primo luogo, l’effettuazione dei controlli della documentazione relativa ai tributi nel tempo più possibile ravvicinato. Il controllo delle dichiarazioni, infatti, avviene ormai a ridosso rispetto alla presentazione.
Il secondo obiettivo è quello della razionalizzazione delle attività dirette ai contribuenti che vanno previste in punti di massima accessibilità per gli interessati potenziando per quanto possibile gli addetti agli uffici territoriali, oltre ad incentivare al massimo l’utilizzo dei servizi telematici, in modo che il loro utilizzo faciliti i contribuenti e sgravi le incombenze dei frontoffice.
In riferimento al controllo annuale delle dichiarazioni viene data priorità innanzitutto ai modelli 770, che si presentano per primi, e alle dichiarazioni IRAP per consentire alle regioni di conoscere quanto prima le risorse loro assegnate.
Anche l’esame delle richieste dei rimborsi IVA è stato preventivato in tempi quanto mai rapidi per cui quest’anno dovrebbero essere effettuati quelle presentate nel 2010. Ciò sia per tener conto delle esigenze delle imprese, sia perché il controllo accelerato delle posizioni consente anche il potenziamento del controllo degli episodi di frodi ed l’aumento della quota di recupero dell’evasione.
Per quanto riguarda le imposte indirette, quasi tutti gli uffici riescono a terminare il controllo degli atti pubblici entro 60 giorni al fine di migliorare i rapporti che vedono coinvolti i contribuenti nei rapporti con gli studi notarili, per provvedere alla riscossione dei tributi senza ulteriori aggravi per il cittadino.
Anche le dichiarazioni di successione vengono lavorate dagli uffici, di fatto, sul corrente e ciò anche grazie agli accordi in via di definizione con l’Agenzia del Territorio.
Per i contratti di locazione si sta implementando l’accesso alle procedure telematiche proprio per evitare, o almeno di limitare, le code necessarie per la registrazione dei contratti.
Il potenziamento di diversi CAM e del CO di Venezia e l’istituzione del CO di Cagliari consentirà di centralizzare alcune specifiche lavorazioni che, pur sembrando residuali, incidono pesantemente sulle attività degli uffici perché sono poco conosciute nonostante garantiscano introiti cospicui:
 – Imposta sulle assicurazioni
 – Bollo virtuale
 – Denunce di successioni ed in prospettiva anche le integrative
 – Controllo dichiarazioni
 – Contratti di locazione.

Abbattimento delle code e valorizzazione del ruolo di consulenza degli uffici territoriali, dovrebbero essere per l’Agenzia delle Entrate i risultati naturali di queste modifiche organizzative per quanto, secondo noi, purtroppo non a breve termine.
È intenzione della DC assegnare anche ai CAM un numero di pratiche CIVIS anche per equiparare quanto più possibile le attività delle Aree Servizio e per razionalizzare anche questo canale di assistenza al contribuente.

PASSAGGI ECONOMICI. INFORMATIVA N.3

Il 15 giugno sarà attivato l’ iter che permetterà agli interessati di verificare l’aggiornamento dei titoli per consentire l’espletamento della procedura per il riconoscimento della nuova fascia economica.

PART-TIME. INFORMATIVA N. 4

Nonostante le mobilitazioni del personale e le varie sentenze dei giudici del lavoro che si sono espressi a favore dei ricorsi presentati dai lavoratori, l’Agenzia ha riconfermato quanto esposto nella precedente informativa alle OO.SS. riguardo ai criteri da adottare per la concessione dei part-time.
La cosa più grave è il rifiuto dell’Amministrazione di attivare un confronto nazionale come richiesto da tutte le OO.SS della Lombardi a seguito della revoca di 312 part-time da parte del Direttore Regionale.
E’ l’ennesima violazione del CCNI, che all’art. 10 c. 2, prevede, in caso di conflitto non facilmente ricomponibile a livello locale, lo spostamento della trattativa al livello negoziale superiore.
E’ l’applicazione non dichiarata dell’art. 65 del d.lgs 150/2009, la disapplicazione nei fatti del CCNI. Siamo sempre più convinti, nell’attuale fase sindacale, che per riconquistare il diritto alla contrattazione, negato dalla legge Brunetta, sia necessario attivare una fase di mobilitazione,esercitare il conflitto là dove l’Amministrazione con le sue “informazioni” modifica le condizioni materiali dei lavoratori.

Roma 13 giugno 2011
 
                                                                                  CGIL FP Nazionale
                                                                             Comparto Agenzie Fiscali 
                                                                                  Luciano Boldorini


 

GRADUATORIE DOGANE

Vi informiamo che nella giornata di ieri il capo del personale dell’Agenzia delle Dogane ha firmato le graduatorie per i passaggi nelle posizioni economiche all’interno delle aree di tutto il personale della Agenzia, con le decorrenze già previste dall’accordo del 13.10.2005: 1.01.2005 e 1.01.2006.
 
Roma, 15 giugno 2006

p. la Fp Cgil Nazionale
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio

COMUNICATO STAMPA UNITARIO FP CGIL CISL FPS UIL PA

COMUNICATO STAMPA UNITARIO

LA SCUOLA SUPERIORE DELL’AMMINISTRAZIONE DELL’INTERNO ORGANIZZA UNA TAVOLA ROTONDA SUL TEMA “LICENZIARE I FANNULLONI” 
CHIESTA LA RIMOZIONE DEL DIRETTORE DELLA SSAI

La Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno ha organizzato per il 17 aprile 2007, il giorno dopo lo sciopero del pubblico impiego proclamato per il mancato rinnovo del contratto di lavoro, una tavola rotonda sul seguente argomento:
“Tra decreti Bassanini, ” licenziare i fannulloni”, memorandum Governo-Sindacati: quale via per una pubblica amministrazione finalmente efficiente?”.
Introduce e modera la giornata di lavoro il Direttore della Scuola, Prefetto Mauro Zampini, i relatori sono: Prof. Luigi Nicolais, Ministro per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione, Prof. Franco Bassanini, Presidente Astrid, Onorevole Gianclaudio Bressa, Deputato della Repubblica, Onorevole Bruno Tabacci, Deputato della Repubblica, Prof. Filippo Satta, ordinario di diritto amministrativo.
E’ incomprensibile come su tale materia non sia stata prevista la partecipazione di un rappresentante sindacale anche in considerazione che il memorandum Governo-Sindacati ha fra i suoi contraenti e principali promotori proprio CGIL, CISL e UIL.
E’ comprensibile se tale omissione è emblematica della filosofia della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, che ritiene che i processi che rendano efficace ed efficiente la pubblica amministrazione debbano necessariamente passare sulla testa dei lavoratori e contro coloro che li rappresentano.
Invitiamo le nostre strutture a diramare agli organi di stampa il presente comunicato e la lettera aperta allegata, nonché a inviare fax di protesta al Ministro dell’Interno (o6/46549815).
Roma, 2 aprile 2007

FP CGIL CISL FPS UIL PA

Ministero Interno: sentenza TAR LAZIO su riqualificazione in C1

 
CGIL FP 
 
MINISTERO DELL’INTERNO
SENTENZA TAR SULLA RIQUALIFICAZIONE IN C1:
ULTERIORI – E, PER QUANTO CI RIGUARDA, ULTIMI – CHIARIMENTI 
 

Nelle scorse settimane abbiamo risposto a decine di delegati, iscritti, simpatizzanti, che chiedevano informazioni sulla sentenza del Tar Lazio del 6 luglio scorso, relativa al bando per C1 del secondo percorso di riqualificazione (2004-2005).
Abbiamo, ad un certo punto, ritenuto utile un comunicato unitario che esprimesse in materia la posizione di Cgil Cisl e Uil, organizzazioni firmatarie degli accordi contrattuali che hanno consentito queste riqualificazioni; ma a qualcuno non basta, continuate a chiedere chiarimenti e rassicurazioni. Per questo diffondiamo questa nota, che ci auguriamo metta un punto a questa discussione.
Il Tar ha scritto una sentenza contraddittoria, infatti parte dalla corretta considerazione che “la ricorrente non ha impugnato i contratti collettivi in materia … ma solo il bando di concorso a la successiva graduatoria”, per arrivare poi a respingere la tesi difensiva dell’Amministrazione, secondo la quale (ed è vero, sotto gli occhi di tutti) “i criteri adottati … ricalcano fedelmente quelli già previsti dal contratto collettivo nazionale e dalla precedente contrattazione collettiva e dai relativi bandi”, e come ci arriva? Ci arriva affermando, come in altra precedente sentenza dello stesso Tar del 23 maggio scorso, che “sebbene non sia impugnato il contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto Ministeri … non è esclusa la possibilità per il giudice amministrativo di sindacarne la validità”. Dunque il Tar, che dovrebbe limitarsi a giudicare l’atto amministrativo, e quindi dovrebbe fermarsi quando l’atto è motivato da contratti di lavoro sui quali non è titolato a pronunciarsi (lo riconosce nella sua stessa sentenza, “che unico titolare del potere di accertare con efficacia di giudicato l’invalidità di tale atto è il giudice ordinario”), pretende comunque di dare – con questa sentenza – un giudizio su un atto contrattuale, rispetto al quale il Tar stesso riconosce di non essere il soggetto chiamato a giudicare, ritenendo tuttavia di poter giudicare !!!
Non c’è meraviglia, dunque, se la pretesa di giudicare una materia che non gli appartiene porta il Tar ad un evidente errore di valutazione, quando afferma che “il meccanismo descritto (il passaggio a C1 per diplomati con congrua anzianità in B) produce la tendenziale conseguenza di garantire l’accesso al percorso formativo (e quindi alla riqualificazione) al personale con maggiore anzianità di servizio, penalizzando la specifica formazione culturale e la preparazione dei dipendenti”: cosa che non corrisponde al vero, dal momento che nell’acceso a C1 il primo elemento di valutazione è la prova selettiva a punti, dunque proprio “la specifica formazione culturale e la preparazione dei dipendenti”, e solo a parità di punti subentra la posizione di provenienza (non l’anzianità, che scatta solo tra concorrenti provenienti dalla stessa posizione).
Pertanto, continuiamo serenamente a lavorare per accordi contrattuali che tutelino e promuovano al meglio gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo, ci sentiamo tranquillamente garantiti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto ministeri, e dal nostro Contratto Integrativo di ministero, e vigileremo affinché all’Amministrazione non sfugga il dovere di difendere con la dovuta perspicacia gli atti impugnati, presso il Consiglio di Stato, da dove confidiamo giungerà al Tar Lazio la replica adeguata all’eccesso di potere che esso ha manifestato, pronunciandosi su una materia sottratta alla sua competenza.
Da ultimo, ci pare utile richiamare l’attenzione delle lavoratrici e dei lavoratori su un dato di fatto, difficilmente contestabile: l’azione di alcune organizzazioni sindacali è spesso priva di proposte alternative, che sarebbero l’utile strumento di un confronto al quale la Cgil, nel merito, non si è mai sottratta; invece, abbondano la disinformazione e il “terrorismo” mediatico, come se il loro vero scopo non fosse rappresentare voi meglio di come lo facciamo noi, ma semplicemente “remare contro”. Cosa che in democrazia è sempre lecita, ma noi abbiamo un’altra visione del sindacato: cambiare davvero le cose, su un percorso coerente che affida a chi rappresentiamo – a voi – sempre maggiore riconoscimento delle funzioni svolte, maggiore autorevolezza, maggiore dignità e migliori tutele sul lavoro. Contando sulle nostre forze, senza arrivare a strumentalizzare la sentenza discutibile di un tribunale impropriamente pronunciatosi.

Roma, 20 novembre 2006

Lino Ceccarelli
Fp Cgil – coordinatore nazionale Min. Interno

Ipotesi CCNI

Comunicato "La Campagna Elettorale della disinformazione"

CGIL  CISL  UIL

Roma, 5 novembre 2007

La Confsal – Unsa qualche settimana fa ha alimentato una clamorosa, e demagogica, disinformazione nei confronti dei colleghi inquadrati nei profili professionali della posizione economica A1, in relazione alla procedura concorsuale in atto riservata ai lavoratori interinali per la trasformazione del loro rapporto di lavoro a tempo determinato per 36 mesi, paventando ipotetici danni, che abbiamo già precisato non esistono, e non esisteranno, per nessuno dei colleghi A1. Non avendo altri argomenti a sostegno della propria campagna elettorale per il rinnovo delle R.S.U. e non potendo vantare alcun risultato conseguito in questi ultimi anni, ha deciso di intraprendere un’altra campagna di disinformazione. Stavolta hanno deciso di scatenare una nuova “guerra” tra colleghi contestando, per la prima volta, i criteri per la definizione della graduatoria per i passaggi nei profili professionali della posizione economica C1.

Al riguardo, desideriamo precisare quanto segue:

1. grazie alla responsabile iniziativa di Cgil, Cisl e Uil siamo l’unico Ministero che in pochi anni ha effettuato tre riqualificazioni ed attribuito migliaia di sviluppi economici super;
2. i criteri per i passaggi tra le aree (verso i profili professionali B1 e C1) non sono stati modificati, pertanto, sono gli stessi adottati nella prima e seconda fase della riqualificazione, nonché nelle attribuzioni delle super;
3. rivendichiamo il merito di aver chiesto ed ottenuto che per i passaggi nei profili professionali della posizione economica C1 a parità di punteggio coloro che sono inquadrati nella posizione economica B3 nelle relative graduatorie devono precedere coloro che sono inquadrati nelle posizioni B2 e B1, e di conseguenza tutti i successivi criteri si devono riferire esclusivamente alla sola posizione economica di provenienza;
4. l’intera anzianità di servizio viene valutata esclusivamente nei passaggi all’interno delle aree;
5. il terzo criterio (originaria posizione in ruolo), stavolta, come già più volte capitato in passato, non è stato applicato, perché a parità di posizione economica di inquadramento (B3), e di anzianità nella stessa, ci sono lavoratori provenienti da diversi profili professionali (sempre della posizione economica B3) e, quindi, inseriti in ruoli diversi. Circostanza che di fatto rende inapplicabile il criterio in argomento. Ribadiamo che tale situazione si è già verificata nelle precedenti riqualificazioni. Come mai soltanto in questa occasione la Confsal – Unsa si fa promotrice di ricorsi? Forse perché gli interessati questa volta sono diverse centinaia di colleghi e non poche decine come è avvenuto in precedenza? Non sarà poi perché tra pochi giorni tutti i lavoratori saranno chiamati al voto per il rinnovo delle R.S.U.?

In sintesi, la Confsal – Unsa sta adottando la stessa strategia sindacale assunta nel passato dalla Federazione Intesa (Surmi). Quest’ultima sigla peraltro non è più rappresentativa e, pertanto, non ha partecipato né alle trattative, né alla sottoscrizione del contratto di lavoro del comparto ministeri, con la conseguenza di non essere più destinataria di alcuna prerogativa sindacale (informazione, concertazione, contrattazione, sede sindacale, bacheca sindacale, permessi sindacali, diritto di assemblea, ecc.), esercitando, quindi, con sempre maggiore difficoltà il suo ruolo. Quanti iscritti a detto sindacato sono a conoscenza di tale situazione? La Confsal – Unsa emula la loro strategia in quanto probabilmente spera di catturare quelli che ormai considera voti ed iscritti in libera uscita.
Il giudizio finale, come sempre, spetta liberamente ai lavoratori.
Roma, 5 novembre 2007

CGIL                       CISL                   UIL
Lino CECCARELLI     Paolo BONOMO    Enzo CANDALINO

 

 
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