Congedi per cure connesse alle patologie invalidanti di cui all'art. 26 Legge 118/1971 e art. 10 D.lgs. 509/1988. Trattamento economico.

Al Direttore Centrale del Personale
Dr. Girolamo Pastorello

 
 

Oggetto: Congedi per cure connesse alle patologie invalidanti di cui all’art. 26 Legge 118/1971 e art. 10 D.lgs. 509/1988. Trattamento economico.

Risulta che l’Agenzia delle Entrate stia trattenendo l’indennità di amministrazione ai suoi dipendenti con invalidità superiore al 50% quando si assentano per cure connesse alle loro patologie invalidanti.
Una breve premessa: esiste una norma, la legge 118/1971, poi integrata dal D.lgs. 509/1988, che riconosce ai lavoratori invalidi, con riduzione della capacità lavorativa maggiore del 50%, trenta giorni di congedo straordinario ai fini, appunto, della cura, certificata e dimostrata, connessa alla propria patologie.
Ad integrare questa legge vi sono poi sentenze della Corte di Cassazione e una circolare emessa nel 2006 dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale che affermano in modo esplicito il diritto di questi lavoratori ad essere remunerati nel momento in cui usufruiscono dei suddetti trenta giorni per cure, in quanto gli stessi sono riconducibili alle assenze per malattia di cui all’art. 2110 c.c..
Ebbene, risulta che l’ Agenzia delle Entrate, nell’interpretazione del concetto di malattia, non ritiene di dover equiparare alla malattia grave o al ricovero ospedaliero, compreso il day hospital, i giorni che i lavoratori affetti da grave patologia usano per la propria riabilitazione. Li considera, invece malattia “comune”.
Si chiede pertanto, in merito alla problematica esposta, di riesaminare la normativa vigente al fine di garantire una maggior tutela economica dei dipendenti invalidi di codesta Agenzia e di disporre, quindi, affinché il godimento dei congedi ex art. 26 Legge 118/1971 come modificato dall’ art. 10 D.lgs. 509/1988, non comporti alcuna trattenuta dell’indennità d’amministrazione a carico dei lavoratori interessati.

Roma, 6 giugno 2011
 
                                                                                             CGIL FP NAZIONALE
                                                                                     Comparto Agenzia delle Entrate
                                                                                              Luciano Boldorini

Rinnovo CCNL 2004-2005 Comparto Agenzie Fiscali.

Grazie al contributo di mobilitazione e di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori delle Agenzie Fiscali è stato possibile nella serata di ieri firmare l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Secondo Biennio Economico del Comparto Agenzie Fiscali.
L’accordo è a nostro avviso positivo e ha questi contenuti essenziali:

  – incremento salariale medio di euro 115;
  – indennità di agenzia prevista dall’art.87 del CCNL del 28 maggio 2004 rinominata “Indennità di Amministrazione” che risolve la questione ai fini della buonuscita; 
  – valore economico del buono pasto rideterminato in euro 7 a decorrere dal 31.12.2005;
  – gli incrementi decorreranno dall’1.01.2004 e dall’1.02.2005 e 31.12.2005;
  – per quanto riguarda la decurtazione dell’indennità di amministrazione per le malattie dei primi 15 gg. Si è concordato una dichiarazione congiunta con la quale le parti definiscono di determinare nel rinnovo contrattuale del quadriennio 2006-2009, una “definitiva e sostanziale soluzione”.

L’ipotesi di accordo seguirà l’iter procedurale della definitiva sottoscrizione, nel frattempo verrà sottoposta alla discussione tra i lavoratori.

P. la segreteria Fp Cgil Nazionale
Antonio Crispi

Comunicato unitario dei Segretari Generali

FP CGIL   CISL FP    UIL PA

Nell’ incontro odierno con l’ On.le Grandi e i vertici dell’Agenzia del Territorio le OO.SS. hanno chiesto di intervenire ulteriormente sul testo di legge finanziaria 2007 per meglio chiarire il ruolo dell’Agenzia del Territorio nel nuovo sistema catastale costruito su due pilastri: lo Stato e il sistema delle autonomie locali, ruolo dell’Agenzia che si esplica anche in una funzione di sussidiarietà tramite le convenzioni con i Comuni.
Abbiamo inoltre chiesto con forza e determinazione che il decentramento del catasto non comporti l’esternalizzazione del servizio.
Le OO.SS. hanno chiesto inoltre un protocollo di intesa ed una cabina di regia per regolare la gestione del personale legato a questo processo.
Nell’ambito di una più generale lotta al lavoro precario, abbiamo rivendicato l’immediato avvio da parte dell’Agenzia del Territorio delle procedure per la stabilizzazione degli LTD.
Il confronto proseguirà nei prossimi giorni per definire le questioni poste.
Roma, 24 novembre 2006

FP CGIL       CISL FP        UIL PA
Podda           Tarelli           Bosco

Accordi

Accordo sui compensi del Comma 165

E’ stato sottoscritto in data odierna l’accordo sui criteri di erogazione dei compensi del comma 165, di cui vi trasmettiamo copia, che contiene notevoli elementi di miglioramento economico e di riconoscimento per l’attività professionale svolta dal personale dell’Agenzia del Demanio.
L’importo complessivo risulta incrementato dai 3.300.000= di euro dello scorso anno agli attuali 4.000.000= di euro, con un ulteriore miglioramento qualitativo nella ripartizione della predetta somma tra personale dirigente e personale non dirigente.
Infatti, la ripartizione concordata rispetta l’atto di indirizzo emanato al riguardo dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con proprio D.M., con il quale è stato disposto il tassativo contenimento delle quote economiche da attribuire ai dirigenti, nell’ambito della razionalizzazione e di un miglior uso delle predette risorse.
Per l’anno 2006, quindi, la somma complessiva di 4.000.000= euro sarà così ripartita :
* personale non dirigente 3.530.000= euro (rispetto a 2.800.000= euro dello scorso anno con un incremento complessivo di circa il 25 % ;
* personale dirigente 470.000= euro (rispetto a 500.000= euro dello scorso anno)
I criteri di distribuzione per il personale non dirigente saranno gli stessi concordati per l’erogazione del Premio di Risultato 2006 il quale, lo ricordiamo, è stato assegnato a tutto il personale nella misura massima in quanto tutte le strutture dell’Agenzia (Direzione Centrale e Filiali periferiche) hanno raggiunto gli obiettivi di produttività preventivamente assegnati.
L’accordo sottoscritto include anche il pagamento dei compensi comma 165 a favore del personale optante e che nel corso dell’anno 2006 abbia continuato a prestare la propria attività presso la nuova Agenzia del Demanio e.p.e..

FPCGIL      CISLFP       UILPA       CONFSAL-SALFI
(G. Serio)   (P. Cibin)  (M. Biagiotti)  (V.Sempreboni)
 
Roma, li 26 giugno 2007


Notizia su Rassegna Sindacale

 
Comunichiamo che sul numero odierno di Rassegna Sindacale (numero 40 del 1° novembre) c’è una doppia pagina sul personale civile dell’Interno. Una mini inchiesta dalla quale, pur tenendo conto delle posizioni dei compagni del Silp-Cgil, emergono comunque con chiarezza e fondatezza le nostre ragioni. E’ importante che l’organo di stampa della Cgil affronti questo argomento, particolarmente in questa campagna elettorale per le RSU: attivatevi presso le strutture territoriali, per avere copie da distribuire e da affiggere sulle bacheche. Buon lavoro !!!
 
 

Comunicato unitario

 
FPCGIL CISLFP UILPA CISALFIALP UGL RDBCUB FNPCONFSAL UNIONQUADRI

Ai Lavoratori
CONI Servizi S.p.A. e
Federazioni Sportive Nazionali
LORO SEDI

Come richiesto dalla scriventi Organizzazioni Sindacali con nota dell’8 maggio u.s., in data odierna si è tenuta la riunione con la Società per esaminare la tematica sulle c.d. riqualificazioni.
Nel corso della riunione è stato presentato alle scriventi OO.SS. un prospetto riepilogativo con il quale la Società ha esplicitato la quantità delle osservazioni accolte sul tema (96), quelle su cui ha espresso il diniego(291) e quelle decadute (20).
La Società ha altresì informato le scriventi OO.SS. che del risultato sarà data comunicazione ad ogni Lavoratore interessato mediante l’invio di una specifica lettera.
Le OO.SS. hanno preso atto di tale comunicazione e hanno ribadito che si tratta di una esame effettuato dalla Società unilateralmente e sono pronte a tutelare i Lavoratori che non dovessero vedere riconosciuto il loro diritto.
La Società ha informato le OO.SS. che intende proseguire il cammino iniziato con la lettera già inviata ai Lavoratori del CONI presso le Federazioni con l’invio di una seconda lettera allo scopo di acquisirne il passaggio alle Federazioni.
Al riguardo le OO.SS. hanno ribadito con forza la contrarietà all’invio della seconda lettera e hanno fatto presente che se la società dovesse proseguire con l’invio la situazione diventerebbe insostenibile. Al fine di scongiurare tale invio è stata prevista sia una riunione con la controparte sia una riunione preventiva tra le scriventi OO.SS.
Roma, 16 maggio 2008

FPCGIL CISLFP UILPA CISALFIALP UGL RDBCUB FNPCONFSAL UNIONQUADRI

 
 

Comunicato

 

LE SCELTE POLITICHE DI CISL E UIL E LA LORO DISINFORMAZIONE

     

Il 13 febbraio migliaia di lavoratrici e lavoratori pubblici e privati hanno aderito allo sciopero generale indetto dalla FP CGIL e FIOM CGIL per dire NO alla politica economica del Governo, per difendere il potere d’acquisto dei salari e degli stipendi, per difendere l’occupazione. Più di 700 mila lavoratori hanno riempito Piazza San Giovanni.

Il 9 e il 10 febbraio, al referendum promosso dalla CGIL, i lavoratori delle Agenzie Fiscali, dei Ministeri, degli Enti Pubblici non Economici hanno bocciato con il 94,6% di NO il CCNL biennio economico 2008-2009, sottoscritto da CISL e UIL.

E’ questa la migliore risposta alla ” LETTERA APERTA ALLA CGIL ” di CISL e UIL.

Avevamo chiesto loro di difendere insieme la libertà e la democrazia nei luoghi di lavoro, affinché ogni sindacato potesse esprimere la propria opinione in piena libertà ed autonomia.
La risposta è stata disarmante e foriera di ulteriori ristrettezze degli spazi sindacali, in perfetta sintonia con le proposte del Ministro Brunetta, frutto di una osmosi culturale avvenuta e condivisa.
Nella ” lettera aperta alla CGIL” il dissenso è considerato antidemocratico, il non condividere un accordo è, secondo la CISL e la UIL, giusta causa di esclusione. IN LINEA CON LA VOLONTA’ POLITICA DELL’ATTUALE GOVERNO.

Entrando nel merito delle questioni sollevate da CISL e UIL, è evidente la superficialità con cui vengono affrontate le questioni relative al nuovo indice previsionale di inflazione costruito sulla base dell’IPCA ( Indice dei Prezzi al consumo Armonizzato a livello europeo ). L’indice IPCA NON è nuovo, sono diversi anni ,dal 1996, che viene utilizzato per armonizzare i diversi livelli d’inflazione tra i paesi della zona euro, forse la CISL e la UIL non sanno che il 2008 si è chiuso con un valore IPCA DEL 2,4%, a fronte di una inflazione del 3,4%, il periodo febbraio 1998/ febbraio1999 ha avuto un valore IPCA DEL 1,3 %, Agosto 2007/ agosto2008 del 4,2%, questi sono solo alcuni esempi, ma è la dimostrazione che è perfettamente possibile applicare l’IPCA ai contratti precedenti e verificare la bontà del nuovo modello contrattuale. La nostra contrarietà è relativa al fatto che tale indice, utilizzato come valore economico per i rinnovi contrattuali, viene depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, vedi petrolio e gas.
Questo indice assume per il settore pubblico un mero valore di riferimento alla luce del fatto che deve in ogni caso muoversi ” nel rispetto e nei limiti della programmazione di bilancio” che avviene preventivamente con il DPEF; il Ministro dell’Economia deciderà il livello di incremento delle retribuzioni, senza più certezze sui valori da assumere come riferimento. Perché questo elemento non viene evidenziato nei comunicati di CISL e UIL?
Perché omettere il particolare importante che l’eventuale recupero dello scostamento tra il valore dell’indice revisionale e quello dell’indice effettivo potrà avvenire solo nel rinnovo contrattuale del triennio successivo, e non durante il triennio di riferimento come stabilito per i contratti dei settori privati? Infatti, il problema che la CGIL ha posto non è stato quello relativo alla durata triennale del CCNL, ma l’eventuale recupero della differenza tra l’inflazione reale e l’indice IPCA.
Perché la CISL e la UIL non informano i lavoratori che il l’IPCA si applicherà alle sole voci stipendiali, e non prendendo a riferimento l’intero ammontare delle retribuzioni, come avviene oggi? Riteniamo questi elementi fondamentali per giudicare se il nuovo modello contrattuale darà garanzie di recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni.

Il documento delle Segreterie Confederali del 24/ 11/ 2007 a cui la CISL e la UIL dicono di fare riferimento, affronta altre questioni: il problema della valorizzazione del lavoro, della necessità della riforma dell’irpef, di ridurre le tasse sugli aumenti contrattuali, la necessità di rivedere la tariffe e i prezzi, ma in esso non viene avanzata nessuna proposta rispetto al nuovo modello contrattuale, tanto meno alla triennalizzazione del CCNL.

ULTERIORE ESEMPIO DI SUPERFICIALITA’ E DISINFORMAZIONE.

Evidentemente la CISL e la UIL facevano riferimento alla piattaforma unitaria “LINEE DI RIFORMA DELLA STRUTTURA DELLA CONTRATTAZIONE”. Questa piattaforma avanzava proposte ben diverse dal nuovo modello contrattuale firmato dalla CISL e UI. Riportiamo alcuni punti essenziali:
– “Obiettivi centrali sono il miglioramento delle condizioni di reddito, di sicurezza e qualità del lavoro dei lavoratori..”
– “l’obiettivo è la realizzazione di un accordo unico che definisca un modello contrattuale per tutti i settori pubblici e privati…”,
– “Compiti fondamentali del Contratto Nazionale, in un’ottica di diritto universale, sono il sostegno e la valorizzazione del potere d’acquisto per tutti i lavoratori di una categoria in ogni azienda e in ogni parte del Paese”
– “conferma di due livelli contrattuali tra loro complementari”,
– “il contratto nazionale del settore pubblico dovrà adottare regole analoghe a quelle del settore privato attraverso opportuni interventi di delegificazione ..”
– “rispetto al realizzarsi di eventuali differenziali inflazionistici vanno definiti meccanismi certi di recupero”

Possono CISL e UIL affermare che questi punti sono stati inseriti nell’accordo sul nuovo modello contrattuale da loro firmato il 22 gennaio?

Sono in grado spiegare perché hanno rinunciato a difendere la piattaforma unitaria, aprendo la strada all’accordo separato?

Possono spiegare perché hanno rinunciato ad una azione esclusivamente sindacale per fare una scelta politica?

I lavoratori aspettano una risposta!

Roma, 17 febbraio 2009

p. la FP CGIL Nazionale
il Coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio 
 

FP CGIL Coord. Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini

 

 
 

 

Accade a Bologna

 

Il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate incontra una delegazione della Confsal-Salfi

Sorpresa!

Apprendiamo da un comunicato del SALFI del 5 marzo di un incontro fra il Segretario Generale, Sebastiano Callipo, accompagnato da una delegazione di quadri sindacali dell’Emilia Romagna, e il direttore regionale dott. Antonino Gentile.

Siamo contenti di venire a sapere dal resoconto della riunione che il direttore regionale tiene a un confronto proficuo e positivo con tutte le OO.SS. in un momento cruciale come è quello della riorganizzazione in atto.

Peccato che i fatti dimostrino il contrario!

Nonostante le sue rassicurazioni, infatti, dopo il primo e unico incontro del 22 gennaio, e dopo reiterate richieste fatte in ordine sparso da tutte le OO.SS. Regionali, non si è dato seguito agli impegni concordati in ordine alla verifica delle nuove strutture avviate nella provincia di Bologna.

Avevamo capito che il problema dell’Amministrazione era l’estromissione della CGIL FP dalle trattative, e ora ne abbiamo la prova.

Ma siamo in buona compagnia, per quello che ne sappiamo. Con CISL e UIL avevamo chiesto un primo momento di verifica congiunta per le problematiche emerse già nei primi giorni di avvio della nuova Direzione Provinciale, avevamo anche chiesto, questa volta da soli, chiarimenti sui provvedimenti di retrocessione di alcuni colleghi per effetto di una sentenza del TAR Emilia Romagna, avevamo chiesto notizie sull’esame finale dei tirocinanti.

Silenzio assoluto su tutto. Ora è chiaro che le voci critiche disturbano e devono essere messe a tacere.

Il Salfi, nell’incontro con il direttore regionale, così riferisce il comunicato, sottolinea con soddisfazione il superamento in questa regione dell’egemonia di alcune sigle nelle trattative e rivendica il “ruolo tecnico” (?) del suo sindacato.

Bene. Da ora si gioca a carte scoperte!

Non ci stiamo! Nessuno ci metterà il bavaglio e continueremo con le nostre pacifiche armi a svolgere il nostro ruolo a difesa dei lavoratori.

Coord. Reg.le F.P. C.G.I.L.
Agenzia delle Entrate Emilia Romagna

Pina Loconte

 
 
 

Agenzia delle Entrate: considerazioni sul comma 165 della FP CGIL Friuli Venezia Giulia

 
Pubblichiamo di seguito il comunicato: “Desaparecido” il comma 165 un racconto nel rispetto dei fatti, della FP CGIL Agenzia delle Entrate Friuli Venezia Giulia e il documento sul comma 165 
 

Lettera su attuazione Decreto del 27 aprile 2009 e altre questioni in sospeso

 

Roma, 18.09.2009 
 
Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri

Al Direttore Generale della DGSIA
Dr. Stefano Aprile

Oggetto: attuazione Decreto del 27 aprile 2009 e altre questioni in sospeso.

L’attuazione del Decreto in oggetto costituisce un importante intervento riorganizzativo che tocca la sfera delle attività e della professionalità degli esperti informatici sulla quale ai sensi dell’art. 6 CCNL vige titolarità ad una sessione di informazione delle OO.SS nazionali nel quadro della concertazione sull’organizzazione del lavoro.
Non avendo ricevuto risposta alle nostre note e alle istanze sollevate durante la riunione dello scorso 11 giugno torniamo a ribadire alcune questioni e a sollecitare una celere risposta.
E’ indispensabile che si proceda alla ricomposizione del profilo dell’Esperto Informatico in III Area prima di procedere alla nomina ad ADSI, in considerazione del carico di responsabilità derivante da quest’incarico; di pari passo è inoltre opportuno procedere con la designazione delle piante organiche dei C.I.S.I.A. con un numero adeguato di lavoratori per l’assistenza a tutti i circondari giudiziari.
Durante l’incontro dell’11 giugno 2009, il Dr. Aprile aveva garantito una maggiore sicurezza dei dati attraverso l’introduzione dell’assistenza “da remoto” affermando che al personale tecnico informatico, esterno alle sedi giudiziarie, non sarebbero stati assegnati i diritti d’amministrazione dei domini degli Uffici Giudiziari; dalla documentazione utilizzata (CNIPA – System, PdL, LANWAN management – Soluzione per l’accesso centralizzato ai sistemi del Cliente MdG da parte degli Addetti IT del RTI) per avviare il servizio d’assistenza da remoto e dalle modalità operative in uso sul territorio risulta invece una diversa modalità operativa.
La FPCGIL chiede inoltre ufficialmente di conoscere la posizione esatta dei locali dai quali i tecnici RTI dovrebbero operare “da remoto” sulle postazioni di lavoro degli Uffici Giudiziari.
L’Amministrazione ha deciso di congelare il progetto SICP sino al raggiungimento del collaudo del software stesso che, come indicato, non avverrà prima del 2010. Tuttavia ad oggi sono già quattro i distretti che lo stanno utilizzando, con enormi difficoltà, peraltro ammesse dalla stessa Amministrazione. Per sostenere quegli Uffici costretti oggi come in futuro ad utilizzare un software non collaudato, ribadiamo quanto segue:
-1- che vengano previsti contratti ad hoc d’assistenza sistemistica per l’assistenza al personale giudiziario in sofferenza e per consentire rapide soluzioni alle inevitabili incongruenze nelle basi dati;
-2- che venga fatta una ricognizione fra i lavoratori per accedere volontariamente a sessioni formative supplementari.
Ci dichiariamo inoltre disponibili sin da oggi a discutere di specifiche indennità e incentivazioni per questo personale che in alcune realtà, oltre a far fronte ad un applicativo non collaudato, è obbligato anche ad alimentare la base dati del vecchio Re.Ge. per consentire l’attività penale degli uffici sprovvisti del SICP, come ad esempio i Giudici di Pace.
Su questi punti, fondamentali per la sicurezza degli uffici, chiediamo un immediato chiarimento.

La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco

 
 

Lettera unitaria

 
Milano 27.11.2009

All’Agenzia delle Entrate
Direzione Regionale Lombardia
Ufficio Relazioni Sindacali

A tutto il Personale

e.p.c. All’Agenzia delle Entrate
Direzione Centrale del Personale
Ufficio Relazioni Sindacali

 

Queste Organizzazioni Sindacali esprimono una vibrata protesta nei confronti di codesta Direzione Regionale per l’assenza di qualsivoglia informazione in merito all’attivazione della Direzione Provinciale di Varese.

Nel corso dell’incontro del 3 novembre scorso, tenutosi presso la Direzione Regionale, la Parte pubblica ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali regionali che il differimento della data di attivazione della Direzione Provinciale di Varese era dovuta a non meglio specificate esigenze “tecnico-organizzative”; a specifica domanda di questa Organizzazione Sindacale, l’Amministrazione ha risposto di non essere in grado di specificare meglio i motivi “tecnico-organizzativi”, assicurando comunque che nei giorni successivi sarebbe stata comunicata la nuova data prevista per l’attivazione della DP di Varese.

Il 20 novembre codesta Direzione Regionale ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, un comunicato con il quale si annuncia l’attivazione, prevista per il 23 novembre, della Direzione Provinciale di Varese. Tale informazione, si ripete, non è stata fornita alle scriventi Organizzazioni Sindacali, calpestando le più elementari norme che regolano il sistema di partecipazione delle relazioni sindacali, facendosi beffe degli impegni assunti dall’Agenzia per svolgere un’adeguata opera di informazione (CCNI, art. 3, I comma), ignorando che l’informazione costituisce elemento qualificante del sistema di partecipazione dell’Agenzia (CCNI, art. 5, I comma), violando clamorosamente ancora una volta quanto stabilisce l’art. 6 del CCNL e contraddicendo platealmente quanto dichiarato dalla stessa Parte pubblica durante l’incontro del 3 novembre scorso.

Anche in questa circostanza le scriventi Organizzazioni Sindacali, che sono firmatarie del contratto del personale dirigente, non hanno ricevuto nessuna comunicazione sugli assetti direzionali delle Direzioni Provinciali di Varese e di Como, né sui prevedibili spostamenti da “effetto domino”; il confronto “tra le parti a tutti i livelli delle relazioni sindacali” è ben lungi dall’essere “trasparente e costruttivo”
(CCNL Area VI, art. 6).

Il comportamento tenuto anche in questa circostanza da codesta Direzione Regionale è dunque recidivo, in netto contrasto con un’auspicabile condotta di massima trasparenza e correttezza che codesta Direzione avrebbe dovuto dimostrare per via dell’attuale procedura di composizione in corso presso il Tavolo nazionale.

Nel confermare lo stato di rottura delle relazioni sindacali regionali, si diffida codesta Direzione Regionale a dare tempestiva applicazione alle norme in tema di informazione e delle altre forme di partecipazione sindacale contrattualmente previste. Si proclama sin da ora lo stato di agitazione del personale e si precisa che nel caso di ulteriori omissioni si darà corso alle conseguenti azioni legali ex art. 28 della L. 300/70.

p.la Funzione Pubblica CGIL p.la FPS CISL FP p.la UIL PA
Il segretario De Col Il segreatario Magnoni Il coordinatore Barbieri
Il coordinatore Berrafato Il coordinatore Summo

 
 

 

Volantino unitario – Catanzaro

 

I LAVORATORI DELLA DIREZIONE E DEGLI SPORTELLI SONO IN STATO DI AGITAZIONE DA 2 MESI PERCHE’ …

 
 
 
 
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