Riunione del 7 marzo:
il punto sulla mobilità volontaria, FUA, Codice Etico e altro.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali ha emanato il 4 marzo 2016, la circolare n. 12 avente per
oggetto le “Modalità di comunicazione delle dimissioni volontarie e della
risoluzione consensuale del rapporto di lavoro…”.
La nuova procedura prenderà avvio dal prossimo 12 marzo, e prevede
che le dimissioni vanno comunicate con modalità “telematiche”,
sulla base del “modello” definito dal decreto del Ministero del
lavoro 15 dicembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 7
dell’11 gennaio 2016.
E’ possibile, con la stessa procedura, revocare le dimissioni
entro sette giorni.
Dall’applicazione della norma sono esclusi: i rapporti di
lavoro domestico, le dimissioni presentate durante il periodo di
prova, i rapporti di lavoro marittimo,i rapporti alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
Sono altresì escluse le dimissioni (o risoluzioni consensuali)
presentate dalle lavoratrici nel periodo di gravidanza o dalle lavoratrici/lavoratori durante i primi tre anni di vita del
bambino, per cui è necessaria la convalida presso la direzione del
lavoro territorialmente competente.
Per favorire i soggetti interessati, è anche prevista la presenza
di intermediari (patronati, organizzazioni sindacali, enti
bilateriali, commissioni di certificazione) che nella qualità di
soggetti abilitati potranno coadiuvare il lavoratore e la
lavoratrice tramite “cliclavoro”.
Rispetto ai soggetti abilitati l’INCA nazionale sta predisponendo
specifico supporto.
E’ stato pubblicato, dal Ministero del
Lavoro, il Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in
materia di lavoro e legislazione sociale – Anno 2015.
Si tratta dell’ultimo rapporto di questo tipo, dato che, per i
prossimi anni, dovremo attenderci i rapporti dal neo costituito Ispettorato
nazionale del lavoro.
Quasi in preparazione di questi potete notare che nella prima
tabella, riportante il nuimero totale delle ispezioni, sono
inserite anche quelle realizzate da INPS e INAIL.
Quali sono i dati più significativi?
Il numero complessivo di ispezioni è diminuito, anche se di poco,
mentre è aumentato (arrivando al 66%) il nuumero delle aziende
risultate irregolari.
Un dato superiore a quello dello scorso anno (era il 64,7%),
nonostante i ripetuti interventi di “semplificazione” delle norme
e di minore sanzionabilità per alcune omissioni,
a conferma del fatto che la regolarità è innanzititutto frutto di
una cultura (non così diffusa) di rispetto delle regole e non di
forma delle stesse.
Sono aumentati i lavoratori irregolari, mentre c’è un leggero calo
tra quelli totalmente in nero, anche se restano in una percentuale
molto elevata sul totale degli irregolari.
Sono in crescita le Estermalizzazioni Fittizie, anche se
il fenomeno non sembra riguardare i nostri settori di riferimento.
Per questi ultimi, in specie la sanità e l’assistenza sociale,
c’è un forte aumento, invece, della stipulazione fittizia di forme
contrattuali flessibili o atipiche
finalizate a dissimulare rapporti di lavoro subordinati.
Merita anche attenzione la risultanza delle ispezioni nel settore
della cooperazione (tutte le cooperative, non solo quelle
cosiali), da cui risultano irregolari il 42% delle cooperative
iscritte alle rispettive associazioni di rappresentanza, e ben il
56,5% tra quelle non iscritte.
C’è ora da augurarsi che il prossimoi rapporto (dell’Ispettorato
Nazionale) ci porti risultati più lusinghieri.
09.03.2016 – Pubblichiamo la circolare di mobilità CR inviataci oggi dall’Amministrazione. Considerando i termini legati alla presentazione delle domande, che scadranno il giorno 11 marzo p.v (salvo possibili proroghe), vi invitiamo a darne massima divulgazione.
Per il futuro, ci sentiamo di consigliare all’Amministrazione di avere attenzione nel comprimere i termini soprattutto nelle procedure concorsuali e non nella presentazione delle domande di mobilità del personale.
Questo eviterebbe il blocco dei concorsi o ancor meglio, la ormai consueta abitudine di far partire di formazione per i per i passaggi di qualifica nei periodi estivi, periodi particolarmente caldi in tutti i sensi anche per le esigenze familiari.
09.03.2016 – E’ necessaria una presa di coscienza da parte dei lavoratori.
La Fp.Cgil VVF sin dal 2004, anno in cui l’Amministrazione ha dato
corso al processo di ripubblicizzazione del rapporto di lavoro con
la promozione della legge 252, aveva anticipato gli effetti reali
sui diritti e sulle condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco legati
a questa nefasta riforma.
I risvolti negativi si vedono tutti, li ha visti anche la stessa
Amministrazione ma, è evidente, che i punti di vista sono
completamente opposti.
Ecco quindi che laddove l’interesse è dei lavoratori ed il principio
lede il diritto di questi, l’Amministrazione allunga i tempi di
discussione rinviando alle calende greche, al contrario quando
l’interesse è dell’Amministrazione si pigia sull’acceleratore
partorendo nella maggior parte dei casi provvedimenti peggiorativi o
inapplicabili sul territorio.
La nota inviata al Capo Dipartimento ha, come obiettivo, quello di
rivendicare il diritto alle corrette relazioni sindacali ma anche,
permetteteci, di sensibilizzare le lavoratrici ed i lavoratori a
prendere posizione concretamente nei confronti dell’Amministrazione.
La Fp Cgil VVF, laddove non vi siano segnali certi mediante risposte
concrete, non esclude azioni di tutela della dignità del rispetto
delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo Nazionale.
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott.
Francesco Antonio MUSOLINO
e, p.c. Al Vice Capo
Dipartimento Vicario
Capo del CNVVF
Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI
Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni
Sindacali
Dott.
Darco PELLOS
Oggetto: Concorsi per Capo Reparto e Capo Squadra
decorrenze 2013 – 2014 e 2015.
Egregio
Capo Dipartimento,
con una nota del 7 marzo u.s., la scrivente ha sollecitato
l’Amministrazione a fornire chiarimenti e la convocazione urgente di un
incontro in relazione ai ritardi nell’espletamento delle procedure concorsuali
di cui all’oggetto.
Ebbene, nella giornata di ieri abbiamo ricevuto, in
risposta, un appunto della Direzione Centrale per gli Affari Generali che
riteniamo inaccettabile ed offensivo dell’intelligenza di questa O.S. e del
personale che rappresentiamo in quanto, oltre a non fornire alcuna informazione
utile, comunica quanto di più ovvio e scontato, per chi da tanti anni opera nel
Corpo Nazionale, ci sia da dire.
Francamente, dopo quattro mesi, ci aspettavamo
qualcosa di diverso.
Come se non bastasse, sempre nella giornata di ieri,
abbiamo ricevuto la circolare di mobilità per il personale con la qualifica di
Capo Reparto dove, tenuto conto che la stessa è stata resa disponibile
sull’intranet del Dipartimento dopo le ore 14,00 e la scadenza è prevista per
il giorno 11 c.m., si concedono meno di 4 giorni per la presentazione delle
domande.
Ci sembra pleonastico sottolineare, oltre allo scontato “due pesi e due misure”, che gli uffici del
Dipartimento non sono a conoscenza neanche dell’orario di lavoro che viene
svolto dal personale del Corpo Nazionale VV.F..
Infatti, se soltanto fosse stato consultato il
turnario 2016 ci si sarebbe resi conto che, nei soli quattro giorni concessi,
il personale dei turni D5, C5, A6, B6 e C6 non è nella possibilità di conoscere
la circolare e di poter fare la relativa domanda in quanto in salto turno
programmato, senza scomodare le eventuali malattie o congedi ordinari.
Al tutto ciò si aggiunga che, sempre nella giornata
di ieri, ci è stato comunicato il rinvio di oltre una settimana della riunione
che avrebbe dovuto tenersi in data odierna per la discussione sul trattamento
economico del personale inviato in missione (ex art. 28, comma f) del CCL
siglato in data 30 luglio 2002).
E’ appena il caso di ricordare che era stato
concordato tra Amministrazione e OO.SS. che, data l’importanza che l’argomento
riveste su territorio, la riunione in questione era stata programmata entro la
metà del mese di gennaio u.s..
Sig. Capo Dipartimento, non è più possibile
sopportare che laddove c’è un interesse dei lavoratori sussistano continui
ritardi e lungaggini e, al contrario, invece, ci siano contrazioni dei tempi
assurde ed intollerabili.
La FP CGIL VVF ribadisce la richiesta di una
convocazione urgente per la disamina delle criticità sopra esposte e, in
mancanza di un sollecito riscontro, si riserva di mettere in atto ogni forma di
azione a tutela dell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo
Nazionale VV.F..
Distinti saluti.
Coordinatore
Nazionale
FP
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI
Roma, 08 marzo 2016
Ieri si è svolto al Parlamentino un seminario dal titolo “Cambiamenti:
la strategie
adattative” promosso dal Comitato Unico di Garanzia e lanciato dal
Capo del Corpo, a cui
hanno presenziato i Comandanti Regionali, o loro delegati, e i “pari”.
Come membri del CUG, rappresentati di FP CGIL CFS, vorremmo sapere
quando si
parlerà alla truppa e con la truppa? Quando i forestali saranno
coinvolti in queste
iniziative? Quando potranno ascoltare con le loro orecchie ciò che
li riguarda?
Si sono affrontate le tematiche dello stress e dell’ansia dovute
ai cambiamenti che
avvengono nella vita e ai quali tutti noi siamo chiamati a dare
una risposta. Non è stato
chiaro, nonostante il profuso impegno dei relatori a declamare anche
gli aspetti positivi
dei cambiamenti, non è stato chiaro dunque, a quale cambiamento e
a chi ci si riferisse.
Certo è che tutti i relatori si sono molto spesi nel far passare
un messaggio
fondamentale: il cambiamento va accettato altrimenti ci si stressa!
Il cambiamento non va
combattuto, perché tanto è inutile e dannoso, tanto più che si sta
parlando di un
cambiamento “giusto”!
Il cambiamento non è stressante e ansiogeno se tu lavoratore lo
affronti con
positività, o forse intendevano dire con passiva rassegnazione,
ignavia, sudditanza.
Insomma fior di teorie psicologiche, di citazioni auliche di
messaggi di speranza,
dal danzare sotto la tempesta al sopportare ferite di guerra
anziché avere dei rimorsi, per
dire a pochi fortunati, che il cambiamento quale che sia è solo
nella nostra mente e alla fine
non è poi tanto male.
Parallelamente, lo studio dell’Università di Roma Tre, parlando di
dati reali, ha
messo in evidenza quanto ci sia una maggiore disaffezione e
insoddisfazione tra il
personale dei ruoli più bassi della nostra amministrazione e tra i
più giovani. Ecco allora
che proprio su quelle persone, magari lontane da casa, magari con
le famiglie a distanza,
magari con difficoltà economiche, proprio su quei lavoratori si
sta per abbattere non un
cambiamento, non una difficoltà ma una tempesta di cui nessuno di
noi conosce l’entità e
la dirompenza! Ma non disperate potrete ballarci dentro mentre si
scatena …
Allora vorremmo chiedere ai nostri vertici, chi lo dirà alla
truppa di forestali che
non si devono stressare se gli toglieranno il
lavoro a cui molti di loro tengono e su cui
hanno basato la loro vita professionale? O che non dovranno
sentirsi in ansia se li
impiegheranno a fare i carabinieri e saranno gli ultimi degli
ultimi, senza avere più
nemmeno i diritti di base, senza potersi opporre alla volontà di
un superiore? E chi glielo
dirà ai forestali non più giovanissimi che se vogliono continuare
a fare i forestali oltre a
cambiare divisa e forse anche sede di servizio dovranno anche
sottostare a ordini e
gerarchie rigide e dovranno dimenticare i loro diritti e la loro
esperienza?
Perché non si è parlato veramente di COSA succederà ai forestali
magari
informandoli e rendendoli consapevoli? Perché come al solito si è
detto che un
cambiamento è nell’aria e i forestali dovranno adattarsi per conto
proprio facendo ricorso
alla loro positività e allo spirito di adattamento? Chi deve
informarli su quale destino li
attende? Le figure del pari? pochi con pochi mezzi e di cui
nessuno parla? I dirigenti? Il
gossip?
E allora di quale cambiamento si è parlato? Prima di parlare dell’effetto
dei
cambiamenti sulle persone, perché l’amministrazione non si assume
le sue responsabilità e
non dice chiaramente ai suoi dipendenti quali saranno i
cambiamenti? Cosa dovranno
affrontare i forestali?
Non è il cambiamento che spaventa ora ma il non sapere di cosa è
fatto questo
cambiamento, la totale incertezza di cosa ne sarà del lavoro, del
futuro, della carriera di
7000 persone le cui vite sono state poste nelle mani di chi non ha
interesse a rispettarle ma
vuole solo portare a casa solo l’ennesimo spot pubblicitario!
E allora grazie ai professionisti per averci detto che i
cambiamenti ci stressano e ci
mettono ansia ma forse sarebbe stato più costruttivo per tutti
ascoltare i forestali, per una
volta.
I componenti del CUG per la FP CGIL CFS
Claudia Cindolo – Luca Ricciotti
Oggi 8 marzo 2016, non possono
mancare gli auguri a tutte le donne e alle lavoratrici del Corpo
Forestale dello Stato, sperando che
il futuro sia nel solco del rispetto delle pari opportunità che il
cambiamento non produca una perdita
reale di diritti per la conciliazione della vita professionale
con la vita familiare e personale
importanti per le donne e per gli uomini del Corpo forestale dello
Stato.
08.03.2016 – In allegato la circolare relativa ai Campionati italiani di Nuoto e Nuoto per Salvamento che si svolgeranno a Torino 6-7 e 8 maggio 2016
08.03.2016 – A seguito delle richieste formulate nella nota inviata ieri al Capo Dipartimento e al Capo del Corpo, l’Amministrazione ci comunica l’attuale andamento dei lavori. È evidente, così come avevamo annunciato, che inevitabilmente i corsi a CR e a CS slitteranno di alcuni mesi. Il personale interessato sarà obbligato ad aspettare ancora per ottenere il tanto atteso passaggio di qualifica, senza parlare delle ricadute sull’organizzazione del soccorso.
Come al solito la nostra Amministrazione dimostra lacune molto grandi riguardo una adeguata informatizzazione tale da garantire celerità nelle procedure di verifica dei titoli.