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Resoconto incontro
 
 

Roma   5 novembre 2015

 

 

  

 

Care compagne, cari
compagni,

 

si è tenuto oggi al Ministero della Giustizia il previsto
incontro organizzato dal Capo di gabinetto per la discussione del Decreto
Ministeriale che prevede l’organizzazione centrale e periferica del nuovo
Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
E’ stata evidenziata da
tutti la necessità di dotare il nuovo Dipartimento delle risorse necessarie per
realizzare una struttura dipartimentale realmente efficace e per dotare i
servizi presenti nel territorio di strumenti adeguati ai compiti richiesti ed
alle aspettative  riposte sullo sviluppo
di un efficiente sistema di esecuzione penale esterna.
Così come sono state
evidenziate le aree problematiche e gli snodi critici che è indispensabile
affrontare per il positivo avvio della nuova struttura. Per quanto ci riguarda
sono state ribadite le osservazioni presentate nel documento già trasmesso nei
giorni scorsi al Gabinetto del Ministro e sono state ulteriormente
rappresentate  le condizioni di
difficoltà in cui si trovano ad operare i lavoratori della giustizia minorile e
degli UEPE.

Il Capo del Dipartimento ha evidenziato la necessità di
procedere il più rapidamente possibile alla piena attivazione della nuova
struttura, anche per rispondere in maniera più concreta alle richieste che
provengono dai lavoratori ed ha assicurato che anche per l’emanazione dei
prossimi decreti verrà perpetuato un metodo di lavoro che prevede  il coinvolgimento delle organizzazioni
sindacali che sembra avere dato un risultato positivo in questa occasione.

 

 

Il Coordinatore Nazionale                   Il
Coordinatore Nazionale    

     
           DAP                                                      Giustizia Minorile

       
   Lina La Monica                                        Gianfranco Macigno

   

 

 

 
 
 
 
 

 

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INFORMATICA: "Sistema da aggiornare subito"
 
 

COORDINAMENTO
NAZIONALE INPS

 

 
 
 Persiste
la nebbia e l’incertezza sul futuro dei lavoratori
dell’informatica e non contribuisce a fare chiarezza il
fatto che nella DCSIT l’organigramma del personale viene
emanato in due modi distinti.

 

Per
il personale con
profilo amministrativo, coerentemente a quanto
avviene nelle altre Direzioni Centrali, l’ordine di
servizio è dettagliato, specificando le funzioni svolte e
la composizione dei Team.

 

Per
il personale con
profilo informatico invece l’organigramma consiste
solo in uno scarno elenco di nominativi, suddiviso
per ufficio e per dislocazione territoriale (Direzione
Generale o Sedi) nel quale
sono completamente assenti le specifiche funzioni di
ognuno. Per i responsabili di Progetti ad Alto
Contenuto Tecnologico è indicata solo la denominazione del
loro progetto; per coloro che hanno la responsabilità di
Capo Progetto viene indicata una semplice sigla CP accanto
al nominativo.

 

Crediamo
che questo modo di concepire l’organizzazione funzionale
di una Direzione sia completamente

obsoleto, inadeguato e opaco.

 
Negli
ultimi anni, nell’organico della DCSIT è confluito diverso
personale, sia proveniente da assunzioni a seguito di
concorso, sia proveniente da Enti Soppressi. Si è creata
quindi una complessa stratificazione di ruoli e di
professionalità, che necessita improrogabilmente di
essere normalizzata.

 

Oggi
infatti ci sono molti lavoratori informatici che non
conoscono ufficialmente ed in modo definito quali siano i
loro compiti specifici e quali siano i confini delle loro
responsabilità professionali. In effetti il modello
organizzativo adottato in DCSIT, oltre a non prevedere la
pubblicazione di alcun ordine di servizio dettagliato,
non ha previsto negli anni recenti, né prevede per il
prossimo futuro, alcuna selezione per Responsabili di
Posizione Organizzativa, ai sensi dell’art. 17 del
CCNL 1998-2001.

 

Inoltre
tutti i progetti, sia quelli in essere, che quelli che
sono stati prorogati a luglio

scorso,
andranno in scadenza il 31 gennaio 2016. Ad oggi non vi
sono quindi certezze sulla futura organizzazione della
DCSIT.

 

La
situazione organizzativa è pertanto
cristallizzata, non offrendo ai lavoratori
subentrati negli ultimi anni, alcuna possibilità di vedere
riconosciute ed indennizzate le funzioni di responsabilità
che hanno fin qui assunto. Tutto questo è aggravato dal
fatto che non si comprendono oltretutto le intenzioni
dell’Amministrazione nei confronti degli attuali Capi
Progetto.

 

La
CGIL da sempre sostiene che sia il
ruolo del funzionario informatico che quello del Capo
Progetto, debba essere valorizzato per la importante
funzione di garanzia che svolge nell’attività di
presidio su quanto viene realizzato nella DCSIT. Le scelte
strategiche imposte dall’Amministrazione e dalle varie
leggi di stabilità, che ci hanno sempre visti fortemente
contrari, hanno preferito perseguire la politica massiccia
degli appalti, piuttosto che quella delle assunzioni e
delle internalizzazioni. Diventa quindi imprescindibile
per il lavoratore svolgere la sua funzione strategica, che
consente di garantire che ciò che viene realizzato nella
DCSIT, fondamentale per il buon andamento produttivo nelle
sedi, sia costantemente indirizzato e monitorato.

 

Alla
luce di quanto esposto, chiediamo che in
tempi rapidissimi venga emanato un dettagliato
ordine di servizio per tutto il personale informatico
della DCSIT, nel quale si evinca con chiarezza quali
sono i ruoli, le attività e le responsabilità di ognuno.
Sulla base di questa nuova organizzazione si proceda poi
con celerità ad un adeguamento degli attuali incarichi,
con idonee procedure di assegnazione e di selezione.

 

Convochiamo
quindi da subito una
Assemblea del personale informatico per il giorno 18
Novembre, nella quale ci confronteremo con tutte le
lavoratrici e tutti i lavoratori.

 

Roma,
5 novembre 2015

 

Il
Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS

Oreste
Ciarrocchi
         

 

 

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Il Futuro incerto delle Agenzie Fiscali

AGENZIA
DELLE ENTRATE

 


IL
FUTURO INCERTO DELLE AGENZIE FISCALI

 

Si
è svolto il 22 ottobre, organizzato dalla Cgil, un importante convegno:

“LA POLITICA FISCALE: EQUITÀ, REDISTRIBUZIONE E CRESCITA”.

Il
convegno era stato ideato per mettere al centro del dibattito politico il
problema dell’evasione fiscale e della necessità “di una nuova politica fiscale come strumento fondamentale per stimolare
la crescita e ridistribuire risorse in modo equo, finanziando politiche di
investimenti pubblici e politiche sociali,  non si
può prescindere da un cambio di rotta nelle politiche fiscali se si vuole
uscire davvero dalla crisi. Per questo il tema delle risorse è cruciale, come
lo è il funzionamento delle Agenzie che di questo si occupano.”

Continua a leggere scaricando i Pdf allegati

 
 
 
 
LOCANDINA CONVEGNO 22 OTTOBRE 2015
 
 

 
 

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Comunicato

BUDGET DI SEDE 2013

La posizione della FP CGIL

 

E’ giunta in questi
giorni una nota della RSU degli Uffici Centrali che stigmatizza o meglio respinge
la nostra posizione presa in sede di sottoscrizione dell’Accordo sulla
distribuzione delle somme relative al budget di sede anno 2013.

 

Come sempre asserito
dalla FP CGIL il “budget di sede” da contrattare a livello locale aveva lo
scopo di riconoscere quelle attività strategiche e gravose degli Uffici che si
caratterizzano principalmente nelle Dogane operative.

 
 In coerenza con
quanto sopra, negli ultimi anni, vista la diminuzione dei fondi assegnati alla
voce del budget di sede, si è proceduto ad una distribuzione delle somme che
rispondesse il più possibile alle esigenze dei territori.

 

Purtroppo per il 2013
ciò non è accaduto, riportando tutto nell’alveo originario e quindi aumentando
di fatto di circa 200.000 euro i fondi per la Direzione Centrale a discapito
dei territori.

 

Il tutto
giustificato dal fatto che presso la Direzione Centrale non si erano ancora
chiusi gli Accordo 2011 e 2012 perché gli erano stati assegnati fondi
inadeguati.

 

 Come FP CGIL non
vogliamo credere che la non chiusura degli Accordi 2011 e 2012 sia solo legata
alla somma assegnata, ma riteniamo invece che sia stata più una forma di rimbalzo
di responsabilità perché quel tavolo non era in grado di chiudere un Accordo a
distanza di 3 – 4 anni.

 

Ci sorprende inoltre
come una RSU critichi una nota a margine di un Accordo siglato dalla FP CGIL
che aveva il solo scopo di chiarire la nostra posizione, ovvero che ritenevamo insensato rimandare
ulteriormente per altri mesi la distribuzione dei fondi del budget di sede 2013
seppur ritenevamo assolutamente necessaria una rivisitazione urgente di
questo istituto contrattuale che nel tempo ha denotato diverse difficoltà
applicative.

 

Non ci interessa
fare polemica, ci interessa invece dichiarare con forza che non si tratta di
mettere in “contrapposizione categorie di
colleghi”, ma di dare il giusto riconoscimento alle situazioni strategiche
e di gravosità che come FP CGIL riteniamo siano molto più persistenti negli
Uffici Operativi dislocati sul territorio nazionale (antifrode, verifiche
esterne, contezioso, scanner, controlli nei porti e aeroporti, turni in
festività infrasettimanali, ecc…).

 

Questa è la nostra
posizione, pertanto non permettiamo a nessuno di tirarci in ballo o di
marchiarci come sindacato alla ricerca di “effimero
consenso” laddove la coerenza è espressione di realtà contro una demagogica
campagna denigratoria volta a giustificare incapacità a chiudere Accordi a
distanza di anni perché si è incapaci di spiegare ai lavoratori la “ratio” delle decisioni prese.

 

In questi giorni
arrivano sollecitazioni dai territori indirizzate alle Segreterie nazionali di
CGILCISL e UIL che si riconoscono nel ragionamento da noi sostenuto.

 

Al riguardo come FP
CGIL siamo pronti, ribadendo quanto indicato nella nota a margine dell’Accordo
2013, a individuare nuovi criteri di assegnazione dei fondi di budget di sede
più rispondenti ai principi per cui sono stati creati.

         
       

05/11/2015

                                              

Il Coordinatore nazionale FP CGIL

 
                                              Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

         
                                                             Florindo Iervolino

 
 
 

Pagamento quote arretrate della caserma agenti della c.c. di Novara

Giustizia: decreti attuativi riorganizzazione Min.della Giustizia e auduzione tavolo 15 stati generali
 
 
 
 

Brindisi – Integrazione alimentare personale specialista

05.11.2015- – Brindisi – Integrazione alimentare personale specialista


Trasferimento temporaneo del personale operativo del CNVVF presso il presidio antincendio della Presidenza della Repubblica.

05.11.2015 – Trasferimento temporaneo del personale operativo del CNVVF presso il presidio antincendio della Presidenza della Repubblica.

 

 

Sedi VV.F. di proprietà delle sedi provinciali – (nota del 4.06.2015).

05.11.2015 – A seguito della nostra richiesta del 4 giugno 2015, pubblichiamo, di seguito la risposta pervenuta dalla Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali.

 

 

D.M. 19 marzo 2015 in materia di strutture sanitarie – Indirizzi applicativi – Informativa.

05.11.2015 – D.M. 19 marzo 2015 in materia di strutture sanitarie – Indirizzi applicativi – Informativa.

 

 

Comunicato sulla riunione al dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

 

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Comunicato Inps commissione formazione
 
 

COMMISSIONE
BILATERALE FORMAZION
E

Si
è riunita in data 03 novembre c.m. la Commissione Bilaterale
Formazione nel corso della quale l’Amministrazione ha illustrato lo
stato dell’arte dei progetti formativi realizzati nel corso del
2015 e ha descritto i progetti sull’attuazione del piano di
formazione per l’anno 2016.

Relativamente
al piano di formazione del 2015,
l’attività
si è concentrata sul progetto “La mia pensione” con incontri
formativi sia d’aula che on the job. Soprattutto quest’ultimi
destinati
al personale territoriale con responsabilità nell’erogazione dei
servizi. Dal monitoraggio delle attività formative realizzate su
tale progetto sono state rilevate criticità di natura organizzativa,
funzionale e relazionale.
Tali
criticità sono dovute a diversi fattori, come quello della
difficoltà di conciliare l’attività formativa dei gruppi di
lavoro, con il sempre più pressante impegno lavorativo presente
nelle sedi.

Un’altra
attività ha riguardato la realizzazione in ambiente intranet di
video pillole introduttive alle competenze relazioni-comportamentali
che, come specificato dalla Amministrazione, sono stati elaborati da
personale dell’Istituto. Si tratta di strumenti utili ad avviare il
percorso di formazione sugli aspetti comportamentali e relazionali,
che proseguirà con una successiva fase di formazione in aula.

Riguardo
alla formazione Istituzionale ci è stato comunicato che si è
focalizzata sulle prestazioni a sostegno del reddito. E’ infatti
emersa la forte esigenza di formazione tecnico-specialistica su tali
servizi, anche a causa delle ultime leggi emanate, la cui
insufficienza di dettagli ha comportato un’intensa attività di
interpretazione normativa a supporto delle Sedi che hanno il compito
di erogare le prestazioni.
Per
tale ragione è stato pianificato un progetto formativo sistematico e
specifico di sostegno al territorio nel quale si è stabilito che i
responsabili di team e sviluppo professionale diano la priorità
nell’assicurare l’adeguato
sostegno
ai lavoratori delle Sedi adibiti a tali compiti.

Piano
di formazione 2016

E’
intenzione dell’Amministrazione procedere alla rilevazione dei
fabbisogni formativi per l’anno 2016 entro la fine del corrente
anno.
Ciò
consentirebbe l’avvio dei piani di formazione fin dal primo
trimestre 2016.


La
CGIL ha chiesto che la rilevazione delle necessità formative venga
discussa con le Rsu delle varie sedi territoriali e condivisa con le
OO.S.S.

Operando
in tal modo, ed evitando quindi di far calare scelte dall’alto, si
raggiungerebbe l’obiettivo di poter conoscere in modo capillare le
esigenze formative di ogni realtà, e poterle quindi calibrare in
modo mirato.
Tale
scelta contribuirebbe quindi a superare le criticità esistenti, che
spesso sono dovute alla carenza di percorsi formativi, i quali se
svolti in maniera superficiale e frettolosa, e non invece nei modi e
nei tempi adeguati, rischiano di non migliorare affatto i problemi
che quotidianamente i lavoratori devono affrontare.

Roma
04/11/2015

Coordinamento
Nazionale FP CGIL INPS

 
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