Roma, 31 ottobre 2012
Al Capo di Gabinetto
Presidente Filippo Grisolia
Al Direttore Generale
degli Archivi Notarili
Dr. Alessandro Giordano
OGGETTO: Archivio Notarile dell’Aquila.
Vi abbiamo più volte sollecitato, in diverse sedi, sulla questione dell’Archivio Notarile dell’Aquila ottenendo rassicurazioni formali circa la temporaneità della situazione e impegni per una pronta risoluzione del problema.
Ci risulta che a tutt’oggi non si sia ancora intervenuto. Riteniamo molto grave che si sia sottovalutata la questione e che i lavoratori siano ancora costretti a lavorare in condizioni al limite della sopportabilità dopo oltre 3 anni dal sisma.
Vi chiediamo di darci pertanto conto della questione al più presto attuando una immediata strategia risolutiva di tutte le problematiche.
Distinti saluti,
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Roma, 31 ottobre 2012
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Prof. Vittorio Grilli
p.c. Al Capo Dipartimento DAG
Dr.ssa Baffi
Al Capo Dipartimento Ragioneria
Dr. Canzio
Al Capo Dipartimento Tesoro
Dr. La Via
Come noto, anche quest’anno, come i precedenti, sono state, o sarebbero state per meglio dire, in assenza di notizie ufficiali, individuate e assegnate le somme derivanti dal comma 165, art.3, legge 350/03, la cosiddetta “cartolarizzazione”.
In proposito appunto, sig. Ministro le chiediamo un incontro che serva a chiarire e a fornirci una chiave di lettura circa i criteri di individuazione delle somme, ma soprattutto quelli di assegnazione al Personale dei vari Dipartimenti del Mef.
Infatti vale per noi la pena di evidenziare come le destinazioni ai lavoratori Mef siano nel tempo cambiate, in modo per noi incomprensibile e con effetti recanti grande disomogeneità. Infatti si è mantenuta, con nostra soddisfazione, una certa costanza distributiva per i dipendenti delle Finanze (circa 16 milioni di euro nel 2010 e altrettanti quest’anno), mentre per gli altri dipendenti del Mef, la netta maggioranza del Ministero dell’Economia, si è passati dagli oltre 52 milioni del 2010 agli attuali 21 milioni di euro circa.
Se tutto ciò fosse confermato, lo stanziamento delle somme vedrebbe confermato l’apprezzamento, circa il raggiungimento degli obiettivi lavorativi, nel settore delle Finanze.
Negli altri Dipartimenti , dove oggi i lavoratori gestiscono i servizi pubblici a ranghi ridotti, per scelte, quali il blocco delle assunzioni o la chiusura delle ex DTEF, che non risiedono ovviamente nelle loro facoltà decisionali e che, per chiarezza, non sono minimamente condivise da questa O.S., invece i lavoratori vedrebbero contrarsi la media pro capite spettante, per l’incentivo in questione, di oltre il 250%.
E’ quindi al fine di rappresentare il fortissimo disagio dei dipendenti ed il nostro che le chiediamo un incontro urgente, al fine di suscitare un ripensamento, non a detrimento di altri lavoratori, ma a riconoscimento di quanti rendono ugualmente dei pubblici servizi con totale dedizione e disponibilità, pronti ad adeguarsi a quei miglioramenti nei confronti dell’utenza che, ripetiamo, voi e non i dipendenti individuano ed indicano.
Il Segretario nazionale FP CGIL Coordinamento nazionale FP CGIL
Funzioni centrali p. Ministero dell’Economia e delle Finanze
Salvatore Chiaramonte Daniele Nola
Nella riunione di contrattazione del 30 ottobre, convocata per discutere i progetti di apertura straordinaria di Musei in musica 2012 e di Natale e Capodanno prossimi, abbiamo preliminarmente constatato l’assenza della proposta relativa ai Musei in musica, che l’Amministrazione ha ritirato per difficoltà organizzative.
Pertanto si è discusso del merito della proposta di apertura straordinaria di Natale e Capodanno e si è preliminarmente verificata la ricognizione chiesta sul FUA in relazione alla quantità delle somme residue disponibili sul relativo capitolo di spesa.
Prima di entrare nel merito di queste problematiche vi informiamo che ci è stata annunciata la imminente pubblicazione delle graduatorie relative ai passaggi dalla seconda alla terza area (“questione di ore”, ci è stato testualmente detto). In aggiunta ci hanno comunicato che le fasi preliminari di controllo ed emanazione delle linee guida sulle procedure relative alle progressioni economiche si sono concluse e quindi si sta passando alla fase più operativa del controllo documentale. Nell’attesa fiduciosa degli eventi, vogliamo sottolineare che la chiusura dell’annosa problematica dei previsti passaggi di area non chiude la questione. Rimane in piedi la problematica degli idonei, per i quali continuiamo a sollecitare una discussione che abbia per obiettivo l’ampliamento delle possibilità di scorrimento a numeri più grandi dei miseri 460 posti messi a concorso. E una discussione che affronti e risolva in senso generale le questioni professionali ancora presenti nel tessuto lavorativo del Mibac, per dare un senso ordinato ad una prospettiva di riorganizzazione professionale del Ministero che ineludibilmente passa attraverso il riconoscimento delle mutate condizioni professionali di tantissimi lavoratori.
Da questo punto di vista ricordiamo sempre con dispiacere il mancato confronto sulla nuova proposta di fabbisogno organico. Anche perché il DG ci informa che questa nuova proposta è in via di definizione alla Funzione Pubblica, ci pare di capire con scarso coinvolgimento dello stesso MIBAC, visto che non è ancora stato in grado di precisare il grado di accoglienza della proposta di minor taglio avanzata sul tavolo politico. Scarsità di informazioni che, è bene ricordarlo, si accompagna alla forte ritrosia dimostrata dal Ministro Patroni Griffi ad avviare un confronto con le stesse Segreterie Nazionali di categoria sulla materia. Ma noi riteniamo che sugli organici il confronto certamente non terminerà con la pubblicazione del DPCM governativo e che esso debba essere accompagnato da un confronto serrato sui piani di riorganizzazione territoriale del Mibac.
Sulle questioni all’ordine del giorno:
abbiamo approvato il progetto di apertura straordinaria per Natale e Capodanno. Il progetto, per il prosciugamento dei fondi sul capitolo 1321, viene finanziato con i fondi FUA residui 2011 per 1 milione di euro. Abbiamo concordato sull’utilizzo dei fondi FUA a patto che nella programmazione 2013 del capitolo 1321 sia previsto il finanziamento di tutte le aperture straordinarie in programma. Sul punto l’Amministrazione ha concordato e noi naturalmente verificheremo. Come potrete notare dal testo allegato le aperture straordinarie si effettueranno in un unico turno, nelle modalità previste in contrattazione locale, fatti salvi i paletti posti dall’accordo nazionale (1/3 del personale in servizio e comunque fatti salvi i criteri di sicurezza su numeri minimi e professionalità coinvolte).
Dall’accordo sono esclusi Archivi e Biblioteche, ma, per quanto riguarda questi settori, vi è stata unanime richiesta della parte sindacale di predisporre un progetto di ampliamento dell’offerta da discutere e approvare nella prossima riunione. In particolare abbiamo suggerito di concordare un progetto che coinvolga Archivi e Biblioteche con l’organizzazione di iniziative che pongano in evidenza lo straordinario patrimonio posseduto e la preziosa, e mai sufficientemente valorizzata, opera che svolgono al servizio dei cittadini. Ed abbiamo concordato sull’utilizzo dell’ulteriore residuo FUA 2011, circa 600.000 euro. L’Amministrazione ha assentito sul punto e si è riservata di produrre uno specifico progetto sul quale ci convocherà a breve, così come potrete rilevare dalla lettura dell’accordo in allegato.
La ricognizione sul FUA ha premiato i nostri sforzi di ricerca e dal suo esito è risultato un mancato riversamento delle quote variabili nel tempo che ha raggiunto la cifra di 11.500.000 Euro circa. Non tutti recuperabili, purtroppo, in quanto il limite contabile del FUA è stabilito dalla legge alla dotazione FUA del 2004, quindi 74.477.670 di euro come somma limite insuperabile. Ma certamente recuperabili fino al raggiungimento di quel limite e, dall’esame del fondo 2012 risulta invece un mancato recupero pari a 4.000.000 di euro circa. Abbiamo quindi chiesto all’Amministrazione di avanzare formale richiesta al MEF di reintegro di queste somme, dovute in quanto nella previsione dell’art.31 del CCNL. E l’Amministrazione si è impegnata. Noi naturalmente verificheremo, ma ci pare assai positivo che il tavolo nazionale abbia sempre una giusta attenzione alle questioni di contabilità del fondo, per evitare perdite dolorose di risorse in un periodo di magra come questo. Ed esprimiamo moderata soddisfazione perché questo è avvenuto grazie alle nostre continue sollecitazioni sulla materia.
Altri argomenti trattati:
Sulla mobilità dei neo assunti è arrivato il previsto parere dell’Avvocatura, e, come era facilmente prevedibile, l’interpretazione sulla prevalenza delle tutele sociali rispetto all’obbligo di permanenza nella prima sede di assegnazione per almeno cinque anni non ha trovato asilo. Noi, nel riaffermare la nostra interpretazione sulla materia, vale a dire che non vi può essere discrezionalità nell’applicazione delle normative che riguardano la tutela sociale del lavoratore e che la loro fruizione non incide su quell’obbligo essendo una mobilità provvisoria in quanto legata alle condizioni che la determinano, ci riserviamo una riflessione più approfondita dopo la lettura di questo parere, anche ai fini dell’attivazione, a questo punto, delle previste tutele vertenziali ai lavoratori che ne faranno richiesta.
Abbiamo inoltre richiesto di chiarirci il perché ai lavoratori di alcune regioni (Liguria, Toscana e Emilia Romagna) il compenso per il progetto di incentivazione degli apicali sia stato corrisposto decurtandone le giornate di assenza. Al di là della risposta non risposta che abbiamo ricevuto, nella quale si è data una singolare interpretazione dell’accordo del 3 ottobre 2011, noi, che siamo sempre propositivi, abbiamo chiesto una ricognizione sui residui risultanti a seguito delle decurtazioni effettuate nei bilanci delle tre Direzioni Regionali interessate ai fini di un loro riutilizzo indirizzato verso i soggetti che hanno avuto questa improvvida decurtazione. L’amministrazione farà questa ricognizione e ce ne comunicherà l’esito. Ulteriore richiesta ha riguardato il riconoscimento dei rimborsi al personale costretto a spostarsi in altra sede a seguito della dichiarata inagibilità della sede di appartenenza. Al riguardo ci è stato detto che sono stai stanziati ed assegnati alle Direzioni Regionali interessate i soldi per i rimborsi delle trasferte e delle missioni e che pertanto le stesse hanno la disponibilità economica per i rimborsi. Vedremo.
Roma, 31 ottobre 2012
FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni
29.10.2012 – Pubblichiamo l’atto di approvazione delle graduatorie, distinte per area di appartenenza, del personale che ha partecipato alla procedura di mobilità volontaria nazionale 2012, con i relativi allegati.
30.10.2012 – In allegato Proroga trasferimento temporaneo personale residente LAMPEDUSA – PANTELLERIA.
Una nota sindacale unitaria potrebbe non essere una notizia, ma nel settore penitenziario, attraversato storicamente da divisioni, è un fatto inedito. Per la prima volta le organizzazioni sindacali rappresentative del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dei Poliziotti Penitenziari, dei dirigenti Penitenziari e dei Ministeri (Fp-Cgil, Uil, Ugl, Confsal-Unsa, Usb-Pi, Sappe, Osapp, Sidipe, Dps), hanno scritto unitariamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e ai Ministri Severino, Grilli e Patroni Griffi.
“Gli effetti dei provvedimenti stabiliti dalla Spending Review – si legge nella nota – saranno devastanti per tutto il sistema penitenziario. In particolare gli ulteriori tagli previsti andranno a ridurre drasticamente, nei dipartimenti del DAP e del DGM, gli organici dei dirigenti di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna, di area I, nonché il personale del comparto Ministeri (educatori, assistenti sociali e tecnico-amministrativi). Ugualmente si opererà una riduzione di fatto degli organici della polizia penitenziaria per effetto del blocco del turn over”.
Provvedimenti, continua la missiva, che si concretizzeranno “nella impossibilità di garantire la gestione delle carceri e gli obiettivi statuiti dalla Carta Costituzionale in termini di rieducazione e reinserimento sociale, nella impossibilità di garantire la sicurezza degli istituti penitenziari e quindi dell’intera collettività, nella impossibilità di garantire la celebrazione dei processi e l’accesso e la gestione delle misure alternative”.
“Chiediamo pertanto, condividendo gli obiettivi annunciati dal Ministro della Giustizia, che si trovino adeguate soluzioni nell’ambito della Legge di stabilità – conclude la nota – attendendo un riscontro immediato”.
Roma, 30 ottobre 2012
CONCORSO PASSAGGIO TRA LE AREE
1.981 IDONEI NON COPRONO I 2.OOO POSTI MESSI A CONCORSO
BOCCIATI 3.757
Nel corso della riunione del 28 ottobre l’Amministrazione ha fornito i seguenti dati:
su una platea di 13.200 lavoratori hanno presentato la domanda 7.831 (59,32%), di questi hanno sostenuto la prova 5.738 ( 73,27%) di cui sono risultati idonei 1.981 (34,52%) e bocciati 3.757 ( 65,47%); considerato che i posti messi a concorso erano 2000, risultano non coperti 19 posti.
Essendo un concorso su base regionale, la situazione rischia di aggravarsi nelle singole realtà locali, in quanto potrebbe risultare, rispetto ai posti messi a concorso, un numero superiore di idonei in alcune regioni e un numero inferiore in altre.
Molti dei 3.757 bocciati sicuramente svolgono attività di terza area, hanno contribuito ai successi dell’Agenzia e permesso al Direttore Befera di acquisire consensi da parte del potere politico per gli “ottimi risultati ottenuti nel contrasto all’evasione fiscale“. Per questi lavoratori l’idoneità sarebbe stata già un piccolo riconoscimento professionale.
Quanto accaduto è l’ennesima dimostrazione di una gestione del personale non sempre tesa alla valorizzazione delle professionalità, alcune logiche, piuttosto che incentivare, motivare, ” mettersi in gioco“, determinano demotivazione e conflitti, avvelenando il clima lavorativo negli uffici.
Questo concorso, ultimo per soli interni, sancisce la rottura di quel patto che era alla base della nascita delle Agenzie Fiscali: attraverso i corsi di formazione si garantiva la crescita professionale, valorizzata dalle progressioni economiche e dai concorsi interni. L’Agenzia dovrebbe “fare outing” e riconoscere il fallimento dei percorsi formativi, inutili in quanto non hanno permesso al personale di “essere all’altezza” di una selezione interna.
E’ necessario continuare il confronto con l’Amministrazione per trovare tutte le soluzioni idonee ad evitare i gravi danni che questo concorso rischia di determinare. Il confronto riprenderà la prossima settimana.
Roma, 30 ottobre 2012 CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini