Marche:Funzionari regionali stabilizzati in posizioni dirigenziali senza pubblico concorso

 Comunicato stampa
Alessandro Pertoldi – Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Marche

 

Alla luce delle dichiarazioni dell’ Assessore Viventi vogliamo precisare che come FP CGIL abbiamo avuto direttamente  modo di apprezzare in più occasioni la professionalità dei 16 funzionari (cat. D) incaricati a tempo determinato a dirigenti.
Deve essere chiaro a tutti che il pasticcio lo ha creato la Regione mettendo in una posizione di estrema difficoltà 16 suoi Funzionari, pur sapendo che gli incarichi temporanei a funzioni dirigenziali non potevano essere rinnovati all’infinito e non potevano essere trasformati con legge regionale a tempo indeterminato.
Ed è la stessa Regione che ha cercato di porre  rimedio al pasticcio con un pasticcio ancora peggiore ovvero  con un provvedimento legislativo che come avevamo avuto modo di denunciare tempestivamente violava un principio costituzionale.
A questo punto sarebbe bene  non aspettare il pronunciamento della Corte Costituzionale, ritirare la norma ed aprire un tavolo con le organizzazioni sindacali che sono interessate a trovare soluzioni per garantire il funzionamento dell’ ente Regione ma sempre nel rispetto della legge. 
 
Ancona,  1° ottobre 2012


 

 

Comunicato FP CGIL – UILPA – Adesione sciopero 28 settembre

 

 

Richiesta unitaria di convocazione al Capo Dipartimento

  
   
              MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
 

Al Capo Dipartimento della Programmazione
                                                          Al Direttore Generale del personale
 

                                   e,p.c.              Al Capo di Gabinetto
 

                                                          L O R O    S E D I
 

La FP CGIL e la UIL PA MIUR sollecitano le SS.LL. a convocare con urgenza le Organizzazioni Sindacali del Ministero per la sottoscrizione definitiva dell’ipotesi di accordo sul FUA 2011.
 

A tale proposito si ritiene opportuno segnalare nuovamente il rischio che a fronte di ulteriori ritardi dell’Amministrazione le risorse economiche non potranno essere erogate nel corrente esercizio finanziario, con grave danno per il personale, dirigenti e personale delle aree, del Ministero.
 

Si ricorda, altresì, che l’ipotesi di accordo sottoscritta sia dalla Parte Pubblica che da tutti i sindacati del MIUR, non prevede l’applicazione del sistema di valutazione, in quanto sospeso dal Ministro Profumo con nota del 22 maggio 2012.
 

Tale nota evidenzia chiaramente l’inapplicabilità del suddetto sistema in quanto mancante dei presupposti e degli adempimenti necessari e propedeutici per la sua applicazione, situazione che, peraltro, si sta reiterando anche per l’anno 2012.
 

A prescindere dalla contrarietà manifestata in più occasioni su una norma che, a parere degli scriventi, ha, tra gli obbiettivi quello di limitare la contrattazione e, quindi, anche di ledere il diritto del personale all’erogazione dei compensi accessori, nel caso del MIUR si tratterebbe di applicare una legge pur sapendo che non si è in grado di attenersi ai suoi dettami.
 

Pertanto, nel sollecitare nuovamente l’incontro, le scriventi ribadiscono la necessità di sottoscrivere con urgenza il contratto FUA 2011 che tenga conto di quanto disposto dal Ministro e non stravolga i contenuti dell’ipotesi di accordo già siglata.
 

 

  FP CGIL                                  UIL PA
  Boccuni                                   Ripani                                    

 

Documento Unitario Attivo Nazionale 19 novembre

 

DOCUMENTO CONCLUSIVO
ATTIVO DEI DELEGATI DELLE COOPERATIVE SOCIALI

 

Si è svolto a Roma, il 19 novembre 2010 l’attivo unitario delle delegate, dei delegati e delle strutture territoriali per verificare lo stato del confronto per il rinnovo del CCNL 2010 – 2012 delle Cooperative Sociali.

Sono trascorsi 17 mesi da quando le Organizzazioni sindacali hanno presentato la piattaforma rivendicativa, e nonostante si siano svolti ben 14 incontri con le Associazioni di rappresentanza della Cooperazione Sociale siamo stati costretti a prendere atto delle posizioni di chiusura delle stesse e ad iniziare una mobilitazione, che sappiamo difficile, e il cui primo momento significativo è l’assemblea di oggi a Roma.

Le Associazioni della Cooperazione nonostante le apprezzabili affermazioni di difesa e valorizzazione del Contratto Nazionale, hanno proposto una conclusione contrattuale inaccettabile.

La proposta di un incremento delle retribuzioni del 3% (pari a 38 euro circa per la categoria C1), che Federsolidarietà, Legacoopsociali e AGCI-Solidarietà, hanno messo a disposizione del negoziato, è infatti assolutamente inadeguata a remunerare le professionalità degli operatori la qualità dei servizi prestati, e non garantisce neanche la difesa del potere d’acquisto e della contrattazione decentrata.

Affrontare la crisi attraverso la diminuzione del salario e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori è inaccettabile.

CGIL CISL UIL hanno avviato in questi giorni richiesta di confronto con il Governo e con la Conferenza delle regioni per discutere sello stato in cui versa il settore (che ha registrato comunque una forte crescita occupazionale arrivando agli oltre 200.000 occupati attuali), aggravate dal sempre più diffuso ricorso a sistemi di gare d’appalto al massimo ribasso in cui non viene considerato vincolante il costo del lavoro che deriva dall’integrale applicazione del CCNL.

Nel confermare in questa sede la disponibilità, già più volte rappresentata alle Cooperative stesse, a cercare soluzioni condivise nelle sedi istituzionali al fine di individuare i percorsi e gli interventi necessari a garantire e sviluppare l’occupazione nel settore l’Attivo Unitario riafferma con forza che devono essere le Associazioni delle Cooperative a dare le risposte di merito che permettano di sottoscrivere un contratto nazionale soddisfacente.

Per realizzare questo risultato l’Attivo Unitario CGIL, CISL e UIL,

 

Decide

 

di promuovere le seguenti iniziative: 

– Da oggi e fino al 2 dicembre prosecuzione delle iniziative sui luoghi di lavoro per la capillare informazione dei lavoratori, degli utenti e dei loro familiari sullo stato del confronto per il rinnovo del contratto; 

– Contestualmente da oggi e fino al 2 dicembre le Segreterie Regionali chiederanno un incontro agli assessori Regionali, ai rappresentati dell’Anci e del Governo a livello locale per la sottoscrizione di un documento che solleciti l’avvio dei confronti nazionali richiesti da oltre un mese. 

– Il giorno 3 dicembre nelle piazze dei capoluoghi di Regione si terrà una Manifestazione Pubblica con il coinvolgimento dei cittadini e dei mezzi di informazione per dare visibilità a livello locale alla vertenza nazionale sensibilizzando l’opinione pubblica.-

– Di dare mandato alle segreterie nazionali, qualora non pervenissero riposte positive, nella direzione indicata, di individuare ulteriori iniziative da assumere a livello nazionale.

Roma 19 novembre 2010


 

Cooperative sociali – Tabelle costo orario del lavoro

Tabelle riguardanti il Costo orario del lavoro per i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo – cooperative sociali.


 

 

Comunicato FP CGIL – BUCO ALL'INPS

  
   

Ci risiamo,  giornali e tv rilanciano di nuovo l’allarme sui conti dell’INPS a seguito dell’accorpamento di INPDAP e ENPALS.

Vi alleghiamo l’articolo del corriere.it e la risposta del presidente Mastrapasqua.
 
Segnaliamo, con preoccupazione, il pezzo dell’articolo che parla del welfare dell’INPDAP e del rischio che la musica potrebbe cambiare.
 
Come?
Affidiamo tutto a banche e assicurazioni?
 
Non bastano le dichiarazioni del Presidente su esuberi e su copertura degli eventuali buchi di bilancio, occorre che al più presto veda la luce un piano di riorganizzazione, condiviso,  del “NUOVO INPS” che  confermando e ampliando le prestazioni fin qui assicurate dai tre Enti riaffermi e rilanci il ruolo pubblico nella gestione dello Stato Sociale.
 

Roma, 1 ottobre 2012
 
 

                   p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
                                        Oreste Ciarrocchi

 

AVIS – Ipotesi di piattaforma 2010-2012

08.11.2010 – Pubblichiamo in allegato l’Ipotesi di piattaforma AVIS 2010-2012.


 

AVIS – Siglata l'ipotesi di intesa per il biennio economico 2006-2007

 
Primo biennio economico CCNL AVIS

In data odierna abbiamo sottoscritto con la delegazione dell’AVIS Nazionale l’ipotesi di intesa per il rinnovo del primo biennio economico (2006-2007) del relativo CCNL.
Come potete verificare (dal testo allegato e pubblicato sul sito) l’incremento economico è pari a quello definito nei giorni scorsi per il comparto della sanità pubblica, con un adeguamento (da 550 a 600€) del premio di incentivazione.
Nei prossimi giorni dovremo realizzare la consultazione tra i nostri iscritti e in tutti i luoghi di lavoro per procedere, ad Aprile, alla sigla definitiva. 

                                                               Il coordinatore nazionale
                                                                      Comparto SSAEP

                                                                           Dario Canali


 

NEWS

AVIS – Ipotesi d'intesa per l'istituzione di una forma pensionistica complementare

 

Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e l’AVIS -Associazione Volontari Italiani del Sangue – Sede Nazionale:
– preso atto dell’Ipotesi di accordo per l’istituzione del Fondo Nazionale di Pensione Complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale, sottoscritto il giorno 06/03/2007 tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e le Confederazioni ed Organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale;
– considerato il decreto legislativo n. 124/1993 e successive modificazioni;
– vista la legge 23 agosto 2004, n. 243 recante norme in materia pensionistica e deleghe al Governo nel settore della previdenza pubblica, per il sostegno alla previdenza complementare e all’occupazione stabile e per il riordino degli enti di previdenza ed assistenza obbligatoria;
– preso atto che il D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 inerente la disciplina delle forme pensionistiche complementari, è entrato in vigore 10 scorso 1° gennaio;
– consapevoli della necessità e dell’urgenza di assicurare una copertura pensionistica complementare ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti delle Avis ad ogni livello al fine di integrare le prestazioni pensionistiche erogate dal regime pubblico obbligatorio;
CONVENGONO
di aderire al costituendo Fondo Nazionale di Pensione Complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale, di prossima costituzioner fondo di, previdenza complementare cui possono aderire i lavoratori appartenenti ai seguenti settori affini: personale di Enti ed Organizzazioni regionali e interregionali,, personale dipendente dalle case di cura private e personale dipendente delle strutture ospedaliere gestite da Enti religiosi, (personale dei servizi esternalizzati secondo la normativa vigente, personale dipendente da imprese del privato e del privato sociale eroganti servizi socio sanitari assistenziali ed educativi.
Le parti, a seguito del presente accordo di adesione ai fondo, si danno reciproco affidamento al fine di richiedere forme adeguate di rappresentanza dei lavoratori occupati presso le Avis ad ogni livello, nella composizione e nella definizione degli organi collegiali del Fondo nazionale di Pensione Complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie locali e del servizio Sanitario nazionale e dei settori affini.
A tale scopo, considerata la natura del Fondo, destinato anche ai lavoratori dipendenti di imprese del privato e privato sociale operanti nel settore Socio-Sanitario – Assistenziale – Educativo , le parti si impegnano a favorire l’evoluzione del sistema delle relazioni sindacali verso esiti che favoriscano il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto precedente. 
Le  parti, considerata infine l’importanza strategica di sostenere il raggiungimento di livelli adeguati di copertura pensionistica complementare per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle associazioni di cui sopra, aderenti al fondo, convengono quanto segue:
– i lavoratori e le lavoratrici hanno la facoltà di aderire al fondo, destinando quote della propria retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR, in aggiunta al conferimento dello stesso, in una quota della misura minima dell’1%. I lavoratori e le lavoratrici hanno la facoltà di incrementare successivamente la contribuzione eventualmente versata, per multipli dello 0,5 %, comunicando al fondo ogni anno la variazione effettuata;
– nel caso di versamento di quote della propria retribuzione, anche nella misura minima, i lavoratori e le lavoratrici attivano, contestualmente, l’obbligo del datore di lavoro di versare al fondo un contributo a suo carico nella misura dell’1% della retribuzione lorda utile ai fini del calcolo del TFR;
– per i lavoratori di prima iscrizione alla previdenza obbligatoria, successiva alla data dei 28/04/1993, è previsto l’integrale conferimento del TFR maturando in caso di adesione al Fondo;
– per i lavoratori di prima iscrizione alla previdenza obbligatoria, precedente alla data dei 29/04/1993, è previsto, in alternativa, a scelta dei lavoratore o della lavora trice:
– il conferimento integrale del TFR maturando;
– il conferimento in misura pari almeno al 2% della retribuzione lorda assunta a base della determinazione dello stesso TFR in caso di adesione al fondo;
– Le Avis ad ogni livello a far data dalla firma del presente accordo, in caso di esplicito conferimento (per iscritto attraverso la compilazione dei moduli: TFR1 o 2 e modulo di adesione alla forma di previdenza complementare) del TFR maturando al costituendo fondo di previdenza complementare, si impegnano a versare il TFR maturando insieme ai contributi previsti dal presente accordo (contributo del lavoratore e del datore di lavoro) alla forma pensionistica complementare a decorrere dal mese successivo a quello della scelta.

Accordo su detassazione

08.07.2011 – Pubblichiamo di seguito l’accordo sulla detassazione firmato in data 9 giugno 2011.


 

ANPAS – Ipotesi di piattaforma 2010-2012

08.11.2010 – Pubblichiamo in allegato l’Ipotesi di piattaforma ANPAS 2010-2012.


 

AIAS: Il contratto nazionale è segreto, un fantasma. Peggio di Marchionne. Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil

 
I tagli del Governo e la sua azione di destrutturazione delle relazioni sindacali producono i primi effetti. Alcune associazioni imprenditoriali del privato sociale iniziano a scaricare così su lavoratrici e lavoratori le conseguenze delle ultime manovre, approfittando della situazione di incertezza per emulare e scavalcare Marchionne nell’attacco al contratto nazionale. È quanto accade all’Aias (Associazione Italiana Assistenza Spastici) che, dopo mesi di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale e a fronte dell’indisponibilità di Cgil, Cisl e Uil a mettere in discussione la tutela della malattia e dell’infortunio, ha deciso di adottare unilateralmente un regolamento aziendale.

Nel mese di giugno Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Fpl hanno lanciato la mobilitazione con un’assemblea nazionale tenutasi a Catania, chiedendo un confronto con le Regioni sui criteri di accreditamento. La Regione Sicilia ha per prima reagito invitando l’Aias al rispetto del contratto, sulla base del quale sono definite le tariffe.
 
L’associazione ha fatto sapere di “avere a disposizione un contratto nazionale di lavoro”.
Un contratto che finora è rimasto segreto, firmato da organizzazioni con una rappresentatività marginale, in luoghi e con modalità ignote a sindacati e lavoratori.
Facendo così l’Aias va ben oltre gli accordi separati in Fiat, oltre l’articolo 8 dell’ultima manovra correttiva.

I lavoratori non hanno potuto né valutare né tanto meno votare questo “contratto fantasma”. Li informeremo noi con una campagna di assemblee, come informeremo gli Enti locali chiedendo l’apertura di un confronto sulle imprese sociali accreditate. Una riflessione che solleciteremo anche alla Conferenza delle Regioni. Chi non rispetta i contratti e non garantisce rapporti equilibrati tra le parti non dovrebbe ottenerel’accreditamento.

Occorre definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali e di quelle integrate per permettere una migliore qualificazione della spesa e affermare in tutto il territorio nazionale il diritto al sostegno sociale e sociosanitario.

Sarà la risposta dei lavoratori e delle lavoratrici a chiarire quali siano i soggetti rappresentativi. Le aule di tribunale faranno il resto.

Roma, 17 Ottobre 2011


 
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