Comunicato stampa
Alessandro Pertoldi – Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Marche
Alla luce delle dichiarazioni dell’ Assessore Viventi vogliamo precisare che come FP CGIL abbiamo avuto direttamente modo di apprezzare in più occasioni la professionalità dei 16 funzionari (cat. D) incaricati a tempo determinato a dirigenti.
Deve essere chiaro a tutti che il pasticcio lo ha creato la Regione mettendo in una posizione di estrema difficoltà 16 suoi Funzionari, pur sapendo che gli incarichi temporanei a funzioni dirigenziali non potevano essere rinnovati all’infinito e non potevano essere trasformati con legge regionale a tempo indeterminato.
Ed è la stessa Regione che ha cercato di porre rimedio al pasticcio con un pasticcio ancora peggiore ovvero con un provvedimento legislativo che come avevamo avuto modo di denunciare tempestivamente violava un principio costituzionale.
A questo punto sarebbe bene non aspettare il pronunciamento della Corte Costituzionale, ritirare la norma ed aprire un tavolo con le organizzazioni sindacali che sono interessate a trovare soluzioni per garantire il funzionamento dell’ ente Regione ma sempre nel rispetto della legge.
Ancona, 1° ottobre 2012
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
Al Capo Dipartimento della Programmazione
Al Direttore Generale del personale
e,p.c. Al Capo di Gabinetto
L O R O S E D I
La FP CGIL e la UIL PA MIUR sollecitano le SS.LL. a convocare con urgenza le Organizzazioni Sindacali del Ministero per la sottoscrizione definitiva dell’ipotesi di accordo sul FUA 2011.
A tale proposito si ritiene opportuno segnalare nuovamente il rischio che a fronte di ulteriori ritardi dell’Amministrazione le risorse economiche non potranno essere erogate nel corrente esercizio finanziario, con grave danno per il personale, dirigenti e personale delle aree, del Ministero.
Si ricorda, altresì, che l’ipotesi di accordo sottoscritta sia dalla Parte Pubblica che da tutti i sindacati del MIUR, non prevede l’applicazione del sistema di valutazione, in quanto sospeso dal Ministro Profumo con nota del 22 maggio 2012.
Tale nota evidenzia chiaramente l’inapplicabilità del suddetto sistema in quanto mancante dei presupposti e degli adempimenti necessari e propedeutici per la sua applicazione, situazione che, peraltro, si sta reiterando anche per l’anno 2012.
A prescindere dalla contrarietà manifestata in più occasioni su una norma che, a parere degli scriventi, ha, tra gli obbiettivi quello di limitare la contrattazione e, quindi, anche di ledere il diritto del personale all’erogazione dei compensi accessori, nel caso del MIUR si tratterebbe di applicare una legge pur sapendo che non si è in grado di attenersi ai suoi dettami.
Pertanto, nel sollecitare nuovamente l’incontro, le scriventi ribadiscono la necessità di sottoscrivere con urgenza il contratto FUA 2011 che tenga conto di quanto disposto dal Ministro e non stravolga i contenuti dell’ipotesi di accordo già siglata.
FP CGIL UIL PA
Boccuni Ripani
Ci risiamo, giornali e tv rilanciano di nuovo l’allarme sui conti dell’INPS a seguito dell’accorpamento di INPDAP e ENPALS.
Vi alleghiamo l’articolo del corriere.it e la risposta del presidente Mastrapasqua.
Segnaliamo, con preoccupazione, il pezzo dell’articolo che parla del welfare dell’INPDAP e del rischio che la musica potrebbe cambiare.
Come?
Affidiamo tutto a banche e assicurazioni?
Non bastano le dichiarazioni del Presidente su esuberi e su copertura degli eventuali buchi di bilancio, occorre che al più presto veda la luce un piano di riorganizzazione, condiviso, del “NUOVO INPS” che confermando e ampliando le prestazioni fin qui assicurate dai tre Enti riaffermi e rilanci il ruolo pubblico nella gestione dello Stato Sociale.
Roma, 1 ottobre 2012
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
08.11.2010 – Pubblichiamo in allegato l’Ipotesi di piattaforma AVIS 2010-2012.
Primo biennio economico CCNL AVIS
In data odierna abbiamo sottoscritto con la delegazione dell’AVIS Nazionale l’ipotesi di intesa per il rinnovo del primo biennio economico (2006-2007) del relativo CCNL.
Come potete verificare (dal testo allegato e pubblicato sul sito) l’incremento economico è pari a quello definito nei giorni scorsi per il comparto della sanità pubblica, con un adeguamento (da 550 a 600€) del premio di incentivazione.
Nei prossimi giorni dovremo realizzare la consultazione tra i nostri iscritti e in tutti i luoghi di lavoro per procedere, ad Aprile, alla sigla definitiva.
Il coordinatore nazionale
Comparto SSAEP
Dario Canali
Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e l’AVIS -Associazione Volontari Italiani del Sangue – Sede Nazionale:
– preso atto dell’Ipotesi di accordo per l’istituzione del Fondo Nazionale di Pensione Complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale, sottoscritto il giorno 06/03/2007 tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e le Confederazioni ed Organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale;
– considerato il decreto legislativo n. 124/1993 e successive modificazioni;
– vista la legge 23 agosto 2004, n. 243 recante norme in materia pensionistica e deleghe al Governo nel settore della previdenza pubblica, per il sostegno alla previdenza complementare e all’occupazione stabile e per il riordino degli enti di previdenza ed assistenza obbligatoria;
– preso atto che il D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 inerente la disciplina delle forme pensionistiche complementari, è entrato in vigore 10 scorso 1° gennaio;
– consapevoli della necessità e dell’urgenza di assicurare una copertura pensionistica complementare ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti delle Avis ad ogni livello al fine di integrare le prestazioni pensionistiche erogate dal regime pubblico obbligatorio;
CONVENGONO
di aderire al costituendo Fondo Nazionale di Pensione Complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale, di prossima costituzioner fondo di, previdenza complementare cui possono aderire i lavoratori appartenenti ai seguenti settori affini: personale di Enti ed Organizzazioni regionali e interregionali,, personale dipendente dalle case di cura private e personale dipendente delle strutture ospedaliere gestite da Enti religiosi, (personale dei servizi esternalizzati secondo la normativa vigente, personale dipendente da imprese del privato e del privato sociale eroganti servizi socio sanitari assistenziali ed educativi.
Le parti, a seguito del presente accordo di adesione ai fondo, si danno reciproco affidamento al fine di richiedere forme adeguate di rappresentanza dei lavoratori occupati presso le Avis ad ogni livello, nella composizione e nella definizione degli organi collegiali del Fondo nazionale di Pensione Complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni, delle Autonomie locali e del servizio Sanitario nazionale e dei settori affini.
A tale scopo, considerata la natura del Fondo, destinato anche ai lavoratori dipendenti di imprese del privato e privato sociale operanti nel settore Socio-Sanitario – Assistenziale – Educativo , le parti si impegnano a favorire l’evoluzione del sistema delle relazioni sindacali verso esiti che favoriscano il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto precedente.
Le parti, considerata infine l’importanza strategica di sostenere il raggiungimento di livelli adeguati di copertura pensionistica complementare per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle associazioni di cui sopra, aderenti al fondo, convengono quanto segue:
– i lavoratori e le lavoratrici hanno la facoltà di aderire al fondo, destinando quote della propria retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR, in aggiunta al conferimento dello stesso, in una quota della misura minima dell’1%. I lavoratori e le lavoratrici hanno la facoltà di incrementare successivamente la contribuzione eventualmente versata, per multipli dello 0,5 %, comunicando al fondo ogni anno la variazione effettuata;
– nel caso di versamento di quote della propria retribuzione, anche nella misura minima, i lavoratori e le lavoratrici attivano, contestualmente, l’obbligo del datore di lavoro di versare al fondo un contributo a suo carico nella misura dell’1% della retribuzione lorda utile ai fini del calcolo del TFR;
– per i lavoratori di prima iscrizione alla previdenza obbligatoria, successiva alla data dei 28/04/1993, è previsto l’integrale conferimento del TFR maturando in caso di adesione al Fondo;
– per i lavoratori di prima iscrizione alla previdenza obbligatoria, precedente alla data dei 29/04/1993, è previsto, in alternativa, a scelta dei lavoratore o della lavora trice:
– il conferimento integrale del TFR maturando;
– il conferimento in misura pari almeno al 2% della retribuzione lorda assunta a base della determinazione dello stesso TFR in caso di adesione al fondo;
– Le Avis ad ogni livello a far data dalla firma del presente accordo, in caso di esplicito conferimento (per iscritto attraverso la compilazione dei moduli: TFR1 o 2 e modulo di adesione alla forma di previdenza complementare) del TFR maturando al costituendo fondo di previdenza complementare, si impegnano a versare il TFR maturando insieme ai contributi previsti dal presente accordo (contributo del lavoratore e del datore di lavoro) alla forma pensionistica complementare a decorrere dal mese successivo a quello della scelta.
08.07.2011 – Pubblichiamo di seguito l’accordo sulla detassazione firmato in data 9 giugno 2011.
08.11.2010 – Pubblichiamo in allegato l’Ipotesi di piattaforma ANPAS 2010-2012.
I tagli del Governo e la sua azione di destrutturazione delle relazioni sindacali producono i primi effetti. Alcune associazioni imprenditoriali del privato sociale iniziano a scaricare così su lavoratrici e lavoratori le conseguenze delle ultime manovre, approfittando della situazione di incertezza per emulare e scavalcare Marchionne nell’attacco al contratto nazionale. È quanto accade all’Aias (Associazione Italiana Assistenza Spastici) che, dopo mesi di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale e a fronte dell’indisponibilità di Cgil, Cisl e Uil a mettere in discussione la tutela della malattia e dell’infortunio, ha deciso di adottare unilateralmente un regolamento aziendale.
Nel mese di giugno Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Fpl hanno lanciato la mobilitazione con un’assemblea nazionale tenutasi a Catania, chiedendo un confronto con le Regioni sui criteri di accreditamento. La Regione Sicilia ha per prima reagito invitando l’Aias al rispetto del contratto, sulla base del quale sono definite le tariffe.
L’associazione ha fatto sapere di “avere a disposizione un contratto nazionale di lavoro”.
Un contratto che finora è rimasto segreto, firmato da organizzazioni con una rappresentatività marginale, in luoghi e con modalità ignote a sindacati e lavoratori.
Facendo così l’Aias va ben oltre gli accordi separati in Fiat, oltre l’articolo 8 dell’ultima manovra correttiva.
I lavoratori non hanno potuto né valutare né tanto meno votare questo “contratto fantasma”. Li informeremo noi con una campagna di assemblee, come informeremo gli Enti locali chiedendo l’apertura di un confronto sulle imprese sociali accreditate. Una riflessione che solleciteremo anche alla Conferenza delle Regioni. Chi non rispetta i contratti e non garantisce rapporti equilibrati tra le parti non dovrebbe ottenerel’accreditamento.
Occorre definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali e di quelle integrate per permettere una migliore qualificazione della spesa e affermare in tutto il territorio nazionale il diritto al sostegno sociale e sociosanitario.
Sarà la risposta dei lavoratori e delle lavoratrici a chiarire quali siano i soggetti rappresentativi. Le aule di tribunale faranno il resto.
Roma, 17 Ottobre 2011