Care lavoratrici e cari lavoratori,
Con la pubblicazione del decreto-legge 13 del 24 febbraio scorso il Governo interviene con ulteriori procedure semplificative per quel che riguarda il rilascio dei pareri in capo al Ministero sui procedimenti che impattano sulla tutela del paesaggio e del patrimonio culturale. Con l’esplicito obiettivo di sancire definitivamente l’esautoramento delle Soprintendenze territoriali, alle quali vengano lasciate in capo tutte le incombenze istruttorie ma nessuna possibilità di incidere sulla decisione finale, che viene esplicitamente demandata alla Soprintendenza Nazionale per il PNRR. Che, ricordiamolo, era ed è rimasta una scatola vuota, riempita da esperti collaboratori esterni a cui il decreto-legge si premura di innalzare il compenso portandolo a 80mila euro lordi annui. Per cui la decisione finale spetta al Direttore Generale ABAP, che per legge è anche il Soprintendente Nazionale, ovvero ai pochissimi oberati funzionari del Servizio V di quella Direzione Generale.
Ovviamente per il personale che, a vario titolo, viene coinvolto in questa attività non è previsto alcun compenso aggiuntivo, persino i famosi 5 milioni di euro previsti per il pagamento degli straordinari non risultano assegnati, né il decreto-legge fa menzione, se non per mortificarlo, dello sforzo che le lavoratrici ed i lavoratori compiono quotidianamente, nelle note condizioni di carenze strutturali degli organici, per
tutelare il nostro patrimonio culturale e paesaggistico.
Noi abbiamo sempre ritenuto che non sia un mero problema di incentivazione economica, ma che la questione investa alcuni fondamentali principi come la tutela della dignità dei lavoratori, della loro responsabilità sociale, del diritto a non essere travolti dal superlavoro, del rispetto dovuto alla loro funzione sul territorio.
Ci saremmo aspettati ben altra attenzione da parte della nuova dirigenza politica: al Ministro avevamo chiesto nel corso dell’incontro avuto il 17 febbraio un intervento occupazionale straordinario a sostegno dei lavoratori impegnati nei progetti PNRR. A fronte della generica affermazione del Ministro circa un impegno specifico sul tema, spiace constatare che nel decreto non c’è nulla, a differenza di altri ministeri,
che riguardi un risultato concreto in questo senso se non il ricorso alle collaborazioni esterne.
Inoltre si interviene ancora una volta sulle procedure autorizzative con il chiaro scopo di sterilizzare i compiti di tutela del paesaggio tramite la marginalizzazione delle Soprintendenze territoriali rispetto alle decisioni che riguardano il contesto nel quale operano.
Noi non ci stiamo ad assistere a questa continua e profonda mortificazione dei lavoratori della Cultura,  che a nostro avviso corrisponde ad un vero e proprio attacco ai principi fondanti contenuti nell’art. 9 della Costituzione.
Per questi motivi abbiamo deciso di indire una giornata di mobilitazione nazionale per la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico il giorno 21 marzo 2023, con una assemblea nazionale on  line che coinvolgerà Soprintendenze, Archivi, Biblioteche e Istituti Centrali, per esprimere tutti insieme la profonda protesta per le condizioni di degrado degli organici, contro la marginalizzazione della tutela e per un piano di occupazione straordinario.
Nei prossimi giorni forniremo le indicazioni organizzative e operative e un documento che riassume i temi della vertenza nazionale.

Saluti fraterni

Claudio Meloni – FP CGIL Nazionale MIC
Federico Trastulli – UIL PA Nazionale MIC

Download comunicato unitario

Riunione a Persociv su FRD 2021, Sviluppi
economici e Indennità di amministrazione!

Si è svolto quest’oggi un ulteriore incontro a Persociv sulla distribuzione delle risorse economiche del FRD 2021, sugli Sviluppi economici e sull’incremento dei 30 milioni di euro dell’indennità di amministrazione.

In premessa FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno sottolineato, ancora una volta, la necessità di chiudere al più presto un accordo che si sta protraendo da tempo e per la quale l’amministrazione ha presentato una nuova bozza che, tra conferme e alcune variazioni, richiedono approfondimenti.

In particolare:

Sviluppi economici
Abbiamo concordato di confermare i criteri delle precedenti progressioni;

Maggiorazioni ai lavoratori della prima area
L’amministrazione ha proposto una maggiorazione di € 796 (al lordo oneri datore datoriali) superiore all’ultima proposta ma, per noi, sempre insufficiente ed abbiamo per questo ribadito che sotto i 1.000 euro non si va!

30 milioni per l’Indennità di amministrazione
Nel sollecitare la definizione della procedura, abbiamo posto il problema di prevedere, sin da ora, il pagamento degli ulteriori aumenti dell’indennità di amministrazione per coloro che transiteranno nella fascia economica superiore a seguito degli sviluppi economici 2021;

Posizioni Organizzative
Ai lavoratori della III area, destinatari di Posizioni organizzative sono stati confermati gli incrementi già definiti per una platea poco al disotto delle 1.800 unità.

Agenzia Industria Difesa
Abbiamo nuovamente sollevato il problema dei lavoratori dell’Aid ai quali è necessario attribuire le risorse necessarie sia agli sviluppi economici che all’ incremento dell’indennità di amministrazione. La delegazione dell’Aid ha però evidenziato il mancato coinvolgimento nella definizione delle proposte ed ha chiesto tempo per analizzare la nuova bozza di Persociv;

Incentivi attività tecniche
Nel confermare la proposta di aumentare del 15%, le indennità per le Particolari Posizioni l ed il rischio abbiamo, altresì, evidenziato la necessità di prevedere ulteriori incentivi (oltre quelli già concordati) per le lavorazioni tecnico- manuali particolarmente complesse, di tutte e tre le forze armate, Poli, Enti Aereonautica e Aid compresi, che rischiano di non poter più essere assicurate, analogamente alla MM, visto il rapido esodo dei lavoratori, e ci siamo riservati di presentare le relative proposte;

Pagamento prestazioni rese
Abbiamo sollecitato il pagamento delle prestazioni già rese turni, rischio, reperibilità, ecc.) del 2021, prevedendo però risorse adeguate nell’accordo, visto che le attuali previsioni non appaiono sufficienti.

Sull’ argomento l’amministrazione ha precisato che il Mef non ha ancora attribuito i fondi per quest’anno, circostanza che renderà inevitabile alzare il livello del confronto.

Abbiamo, infine, ricordato che il ritardato pagamento delle prestazioni e, in generale, del salario accessorio solo negli ultimi mesi dell’anno, determina un prelievo fiscale insufficiente con i gravi problemi di conguaglio che risulteranno ancora più acuiti per le ingenti somme che si andranno a distribuire ai lavoratori per l’anno in corso

A giorni la nuova convocazione.

Cari saluti

FP CGIL
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris

CISL FP
Massimo Ferri
Franco Volpi

UIL PA
Carmela Cilento
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Nella giornata di ieri, 9 giugno 2021, a seguito della richiesta che abbiamo formulato unitariamente con Cisl e Uil si è tenuto l’incontro tra il Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli e le OO.SS. del personale del comparto e dei dirigenti.

Il Ministro si è dimostrato disponibile all’ascolto e ha aperto alla possibilità di programmare con cadenza regolare altri incontri tra il vertice politico e le Organizzazioni Sindacali.

Nel nostro intervento abbiamo portato ancora una volta all’attenzione del Ministro il tema della perequazione dell’indennità di amministrazione, la cui mancanza non solo rappresenta un’ingiusta discriminazione dei lavoratori del Ministero delle Politiche Agricole rispetto ai dipendenti di altri Ministeri, ma rende anche meno attrattivo il Ministero dell’Agricoltura per eventuali candidati per nuove assunzioni.

A questo proposito, oltre a chiedere al Ministro di farsi parte attiva perché venga risolto il tema in maniera definitiva, abbiamo ricordato come siano ancora in attesa degli atti legislativi necessari le risorse, pari a 72.000.000, previste dalla legge proprio per la progressiva armonizzazione delle indennità di amministrazione dei Ministeri.

Abbiamo poi evidenziato come la carenza di personale rispetto all’organico previsto per il Ministero delle Politiche Agricole sia già molto grave e destinata ad aggravarsi nei prossimi anni in base ai prevedibili pensionamenti e come sia quindi necessario individuare un piano di fabbisogni che tenga conto della situazione attuale ma, soprattutto, dei nuovi e più gravosi compiti che il Ministero dell’Agricoltura è chiamato a svolgere in virtù di una connotazione strategica che vedrà l’Amministrazione in prima linea anche in riferimento alle tematiche ambientali.

Abbiamo quindi chiesto che si apra un confronto di merito con le Organizzazioni Sindacali per un esame analitico delle esigenze di personale dell’Amministrazione e per l’individuazione degli strumenti utili a soddisfarle, nella consapevolezza che non saranno certo le assunzioni previste dal PNRR (a tempo determinato e finalizzate agli obiettivi dello stesso) a risolvere in maniera strutturale le carenze attuali e future.

L’individuazione di un piano di fabbisogni attualizzato consentirebbe peraltro la previsione di ulteriori contingenti di personale da avviare alle progressioni verticali oltre a quelle già previste dallo scorso piano e peraltro non ancora realizzate.

Abbiamo infine indicato come sia necessario che il Ministero si faccia parte attiva per utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla normativa per aumentare le risorse del Fondo Risorse Decentrate destinato al salario accessorio dei dipendenti, anche replicando esperienze virtuose già adottate in altri Ministeri.

Dopo il giro di tavolo di tutte le Organizzazioni Sindacali il Ministro ha lasciato la parola al Capo Dipartimento, Dr. Abate e al Direttore Generale Dr. Pruneddu. Il Capo Dipartimento ha condiviso quanto rappresentato in merito alla necessità di aggiornare la pianta organica del Ministero e procedere celermente a nuove assunzioni, nonché sulle modalità suggerite dalla nostra Organizzazione per l’incremento del Fondo Risorse Decentrate e sulla esigenza di aumentare l’indennità di amministrazione del Ministero dell’Agricoltura per giungere a completa perequazione tra tutti i Ministeri.

Con l’occasione il Dr. Pruneddu ha comunicato che, sebbene in ritardo, sono ormai pronte per essere avviate le procedure per gli sviluppi verticali tra le aree previsti dal precedente piano dei fabbisogni che quindi si svolgeranno a breve. Ha inoltre riportato come, a seguito di un parere del Consiglio di Stato che ha dato indicazioni rispetto alle modalità di attuazione del D.L.vo 50/2016 sugli incentivi tecnici è in corso di predisposizione un apposito regolamento che verrà a breve presentato e che consentirà il pagamento di detti incentivi agli aventi diritto. Ha assicurato inoltre che i risparmi relativi a buoni pasto e straordinari relativi al 2020 sono iscritti a bilancio e, come previsto dalla normativa, saranno inseriti nelle risorse relative al 2021 oggetto di contrattazione.

Il Ministro in conclusione dell’incontro ha ribadito la volontà di calendarizzare con cadenza bimestrale gli incontri con le Organizzazioni Sindacali e si è riservato di effettuare alcuni approfondimenti rispetto ad alcune istanze rappresentate dalle organizzazioni sindacali.

Diamo complessivamente un giudizio positivo a questo incontro, necessariamente interlocutorio, contando che possa effettivamente essere il primo di una serie che rafforzi il confronto tra organizzazioni sindacali e vertice politico del ministero dell’Agricoltura, interrompendo una negativa tradizione che, negli ultimi anni, non ha mai visto la disponibilità dei Ministri in carica al confronto con le rappresentanze dei lavoratori.

Cogliamo l’occasione per comunicarvi che, sempre nella giornata di ieri abbiamo inoltrato all’amministrazione e al MEF una richiesta di verifica relativa alla composizione del fondo risorse decentrate 2021 tesa a definire la corretta imputazione degli impegni relativi alle progressioni economiche 2019 che, nel caso la nostra interpretazione dovesse risultare corretta porterebbe ad un incremento delle risorse disponibili.

Anche su questo vi terremo tempestivamente informati.

Roma 10 giugno 2021

FP CGIL Nazionale

Coordinatore Nazionale

Coordinatore Nazionale

Funzioni Centrali

FP CGIL Mipaaf

FP CGIL Dirigenti

Anna Andreoli

Savino Cicoria

Domenico Mancusi

Download Resoconto incontro con il ministro Patuanelli

LE FURBATE PERICOLOSE

La base di corrette relazioni sindacali dovrebbe essere la reciproca fiducia e la reciproca correttezza, questo è l’ABC di qualunque manuale di relazioni sindacali.

Si vede però che in Istituto questa regola non vale.

Ne abbiamo avuto l’ennesima riprova ieri, leggendo il messaggio hermes 2199 dell’8 giugno, che al paragrafo 2 recita: “Con il messaggio n. 1634 del 21 aprile 2021 si è dato avvio, presso tutte le Strutture territoriali, alla rilevazione delle competenze tecnico-funzionali attraverso la somministrazione della suite di analisi e gestione digitale delle competenze aziendali (Distribuzione Competenze – DisCo), al fine di realizzare una prima completa e omogenea mappatura delle competenze relative alle Aree flussi e prestazioni.

Anche a seguito delle risultanze della citata rilevazione, i Direttori potranno ricomporre i nuovi moduli organizzativi al fine di realizzare un efficace presidio delle correlate attività.”

Ma come? il questionario DisCo non doveva servire solo a formare il personale nel caso vi fossero gap formativi per svolgere le proprie funzioni? E, soprattutto, considerando che non era un questionario obbligatorio, che succederà ai tanti colleghi che non l’hanno compilato? Verranno costretti a farlo? Si procederà a macchia di leopardo, coinvolgendo nei nuovi moduli solo alcuni?

Lo abbiamo già detto e scritto, ma giova ribadirlo a chi non vuol sentire: procedere con queste furbate da quattro soldi non giova a nessuno, tanto meno all’amministrazione, a meno che non si voglia far vedere – come scriveva Tomasi di Lampedusa – che tutto cambi perché non cambi nulla o si vogliano attuare cambiamenti organizzativi sulla testa dei lavoratori, non coinvolgendo e ascoltando loro lavoratori e chi li rappresenta.

Roma, 10 giugno 2021

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

Download comunicato unitario

Cara/o collega,
si è svolta oggi una riunione tra Amministrazione e OO.SS. Di seguito gli argomenti trattati.

CHIUSURA IPOTESI DI ACCORDO FONDO RISORSE DECENTRATE 2021
Nella riunione odierna ci siamo rivisti per chiudere l’accordo in ipotesi sulla destinazione delle somme FRD 2021, essendo rimasta irrisolta una proposta sindacale rispetto alla tutela economica di quanti sono costretti a prestare servizio in regime di turnazione ma in condizioni di sottorganico tale da non poter essere rispettato l’orario di servizio previsto dal vigente CCNL di comparto. Il nostro timore è che eventuali rilievi di controllo contabile periferico possano mettere in discussione l’erogazione del salario accessorio alle lavoratrici e ai lavoratori, i quali
di certo non hanno colpa rispetto alla straordinaria vacanza d’organico e alla prolungata inazione del Ministero relativamente alla ripresa delle selezioni concorsuali che darebbero ossigeno al nostro martoriato personale. A fronte delle perplessità dell’Amministrazione, motivate da un potenziale sforamento del budget delle turnazioni, abbiamo proposto una soluzione di buon senso ovvero l’applicazione della misura da no i proposta limitatamente al secondo semestre 2021 onde farne valutazioni sull’impatto economico e valutare con obiettività se fosse replicabile nei FRD degli anni a venire. A fronte dell’indisponibilità dell’Amministrazione abbiamo comunque deciso di sotto scrivere l’accordo per senso di responsabilità ma con una nota a verbale affinché sia chiaro che noi avevamo denunciato per tempo tale pericolo.

PROGETTO STRAORDINARIO DIGITALIZZAZIONE
Con l’occasione l’Amministrazione ha proposto un progetto straordinario volto a remunerare il coinvolgimento degli operatori coinvolti, in tutti gli Istituti, per garantire l’interoperabilità delle piattaforme digitali in uso al nostro Ministero. Abbiamo valutato positivamente tale proposta ma abbiamo rilanciato ’allargando il coinvolgimento a tutto il personale, inquadrando l’esigenza di aggiornamento informatico e telematico nel più ampio discorso della digitalizzazione, in linea con quanto previsto dai progetti finanziati dal PNRR. Siamo stati noi a proporre l’aumento del budget di 500.00,00 euro previsti per specifici progetti di ottimizzazione delle attività amministrative di carattere straordinario (finanziati dall’art. 9 dell’approvando FRD 2021) di ulteriori 200.000,00 euro. Con successivo incontro si delineeranno le modalità di adesione a tale progetto e le linee operative.

INCENTIVI TECNICI EX LEGGE MERLONI
Abbiamo chiesto aggiornamenti sul pagamento degli incentivi tecnici previsti dalla legge Merloni, con particolare riferimento alla retroattività. Ci è stato risposto che il nostro accordo, ormai invecchiato in barrique da 18 mesi, giace supino alla Corte dei Conti e ci auguriamo vivamente un intervento della parte politica affinché possa esserci restituito validato e con una soluzione per garantite la retroattività nei pagamenti.

DECRETO ASSUNZIONI: LE NOVITÀ
La trasformazione in legge del decreto 44/2021 che apporta novità in materia di concorsi pubblici ha portato a trasformazioni nelle modalità selettive anche per le procedure del nostro Ministero. Nello specchietto che segue sono riassunte le singole procedure:

– 1052 AFAV: per tale procedura restano in vigore le vecchie regole in quanto è stata già svolta la fase preselettiva. La ripresa della procedura (prova scritta) potrebbe avvenire
già entro la fine di luglio ma l’Amministrazione attende riscontro formale da Funzione Pubblica.
– 300 FUNZ. AMM.VI: l’Amministrazione è riuscita ad aumentare il contingente originario di 250 unità. Il bando – gestito da funzione Pubblica – verrà riaperto e la procedura sarà semplificata. Ci sarà la valutazione dei titoli e una prova selettiva.
– 334 ASS. AMM.VI: in questo caso il bando deve essere ancora pubblicato ma la procedura di selezione sarà semplificata.
– 100 ASS. INFORMATICI: in questo caso il bando deve essere ancora pubblicato ma la procedura di selezione sarà semplificata.
– 250 FUNZ. TECNICI: non conosciamo ancora la ripartizione sui singoli profili, ma anche in questo caso la selezione avverrà su due passaggi, la selezione titoli e una prova selettiva.

SELEZIONE OPERATORI
Su questo tema le Regioni, attraverso i CPI, hanno lavorato con tempistiche diverse. Siamo ad ottimo punto per quanto riguarda le Marche (per cui è previsto a breve il decreto di nomina dei vincitori), Emila Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Per le altre Regioni la procedura non è conclusa e, anzi, segna un forte ritardo nella trasmissione delle liste di idonei da sottoporre a colloquio.
PROCEDURA 1052 AFAV
Oltre a quanto segnalato poche righe sopra, abbiamo sostenuto la necessità di un intervento politico per consentire lo scorrimento delle future graduatorie in quanto nel settore della vigilanza e accoglienza si sta verificando un’autentica emorragia di personale che potrebbe, entro l’anno, spingerci a dover chiudere alcuni siti. Ovviamente non lo vogliamo e faremo tutto quanto in nostro potere per scongiurare questa eventualità.

ESPERTI
Per gli esperti, i cui 36 mesi di contratto a tempo determinato sono in scadenza, verrà esaminata ed avviata la procedura di stabilizzazione all’approssimarsi della data di conclusione del contratto nei modi semplificati previsti dall’art. 20, comma 1, della legge Madia.

TAVOLO TECNICO PASSAGGI ORIZZONTALI
È stato calendarizzato per mercoledì prossimo ore 14.00, salvo imprevisti.

BUONI PASTO: SITUAZIONE GENERALE E ISTITUTI LAZIO
Il Direttore Generale Bilancio ci ha informato che almeno da due settimane gli uffici competenti stanno provvedendo a rifornire di buoni pasto gli Istituti. Resta attivo – ma fino al 30 giugno – il problema per il Sud, di cui avevamo ampiamente dato riscontro nelle circolari e nei comunicati antecedenti e la cui vicenda era stata anche delineata anche in una circolare della stessa Direzione Generale. La nuova convenzione CONSIP è già pronta ma non può essere operativa fino al 30 giugno. Per quanto riguarda, invece, la situazione di alcuni Istituti del Lazio solo ieri l’UCB ha dato alla DG Bilancio la certificazione necessaria, pertanto sempre ieri il dott. D’Angeli ha provveduto a firmare il decreto di accreditamento.

Cordiali saluti.

Roma, 10 giugno 2021.

FP CGIL
Claudio Meloni
CISL FP
Giuseppe Nolè
Valentina Di Stefano
UIL PA
Federico Trastulli

Download resoconto

Download nota a verbale accordo FRD 2021

AGENZIA DEL DEMANIO

Riunione del 4 giugno 2021

in tema di lavoro agile emergenziale

In data 4 giugno 2021 si è tenuta l’informativa sindacale convocata dalla Direzione Centrale dell’Agenzia, per condividere con le OO.SS. le nuove indicazioni per il lavoro da remoto, a tutti oggi in fase “emergenziale”, rivolte a tutto il personale.

L’Agenzia, nel ribadire il proprio favorevole orientamento nella prosecuzione dell’utilizzo di tale modalità di lavoro anche successivamente al priodo emergenziale, ha rappresentato la necessità strutturare l’attuale assetto di remotizzazione dei processi coniugando i più recenti interventi normativa con la valida esperienza fin qui maturata.

Per questa ragione, l’Agenzia, ha previsto per ogni dipendente, la possibilità di fruire di 3 giorni a settimana in “remoto”, da concordarsi con il proprio Responsabile, nell’ottica della massima diffusione ed uniformità di applicazione di tale modalità di lavoro lasciando invariate tutte le vigenti misure di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro in tema di contenimento del contagio.

Per i soggetti dichiarati “fragili”, invece, continua ad applicarsi l’istituto dello sw “continuativo” fino al 30 giugno p.v., fatte salve eventuali proroghe di Legge.

E’ consentito il cambio di domicilio durante il periodo estivo a condizione di poter garantire le due giornate di presenza in sede concordate con il proprio responsabile.

Inoltre, viene garantita la possibilità, per una sola volta, di effettuare una intera settimana in modalità di lavoro da remoto anche in continuità con le ferie.

È intenzione di questa O.S. vigilare affinché le indicazioni in tema di lavoro da remoto, siano applicate in maniera uniforme e corretta per tutto il personale delle dell’Agenzia del Demanio.

L’impegno dell’Agenzia finalizzato a strutturare le modalità di lavoro da remoto anche per il periodo post-emergenziale rappresenta un elemento positivo e, al tempo stesso, da valorizzare attraverso la contrattazione con le Organizzazioni sindacali.

Lo Smart Working, di per sé, non è uno strumento “neutro” o “di conciliazione”: in assenza di regole chiare e precise può aprire a discriminazioni nei confronti di persone che, nel rapporto di lavoro, presentano situazioni di “debolezza” e per questa ragione necessitano di maggiori strumenti e tutele.

Sarà quindi necessario, nella definizione dell’istituto “post emergenziale”, contrattare garanzie economiche e normative per favorire quel principio di conciliazione “ampio” non limitato all’equilibrio dei tempi vita/lavoro.

Durante l’incontro, sono stati nuovamente richiesti aggiornamenti in merito alla pubblicazione della corretta CU da parte di NoiPA.

L’Agenzia, nel confermare il proprio impegno quotidiano nel sollecitare NoiPA, ha comunicato che avviserà con apposita comunicazione tutto il personale al momento della risoluzione di tale criticità.

FP CGIL Agenzia del demanio

Download Comunicato

Roma, 10 giugno 2021

Al Segretario Generale
Presidente Roberto CHIEPPA
Al Capo dipartimento del Personale
Cons. Francesca Gagliarducci

Oggetto: Procedure di mobilità – Richiesta sui tempi previsti per la procedura

Le sottoscritte OO.SS. ricordano che lo scorso 18 dicembre, in occasione della presentazione del Piano sul Fabbisogno assunzionale, è stata data indicazione dell’immissione nel 2021, in diverse fasi, di circa 150 unità di personale tra le due categorie risultate idonee in seguito alle selezioni relative alle procedure di mobilità di cui alle rispettive graduatorie emanate nel corso del 2020.

Com’è noto le vacanze organiche dovute alle cessazioni dal servizio per pensionamento, negli anni 2020 e 2021, gravano in maniera rilevante sui diversi servizi della PCM arrivando a mettere in discussione l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa, in un momento così complesso per la ripresa generale del Paese dopo la fase acuta dovuta alla pandemia da Covid -19.

Queste OO.SS., anche al fine del rafforzamento dell’organico di ruolo della PCM, che rimane uno degli obiettivi prioritari, sollecitano, con ogni consentita urgenza, l’uscita del decreto di scorrimento per l’immissione in ruolo delle unità di personale attese, anche in considerazione del fatto che l’iter procedimentale necessita di vari passaggi (reperimento documentazione presso le Prefetture, nulla osta dalle Amministrazioni di provenienza, etc.) che si prevede dureranno vari mesi prima di giungere all’immissione in ruolo del personale interessato.

Infine, auspichiamo che in seguito ad ulteriori ed opportune valutazioni, l’Amministrazione proceda, attraverso successivi scorrimenti delle graduatorie, a completare, nel periodo di vigenza delle stesse, l’assorbimento di tutto il personale risultato idoneo, che da anni svolge con grande professionalità la propria attività nella Presidenza del Consiglio.

L’investimento in risorse umane, professionalmente adeguate ed esperte nonché “certificate” dalle procedure selettive svolte, è una garanzia dello svolgimento di un’azione amministrativa improntata ai migliori standard di efficacia ed efficienza.

In attesa di un cortese riscontro inviano un cordiale saluto.

I segretari nazionali

Fp Cgil
Florindo Oliverio

Cisl Fp
Angelo Marinelli

Uil PA
Gerardo Romano

Download Nota Procedure di mobilita

Al Dott. Giuseppe Cacciapuoti

Direttore Generale del Personale, delle Risorse e

per l’Attuazione dei Provvedimenti del Giudice Minorile.

Oggetto: gestione del sistema “Calliope”.

L’introduzione del sistema informatico “Calliope”, oltre a modificare le procedure di gestione degli atti assegnati al personale del comparto delle funzioni centrali che opera nella Giustizia Minorile e di Comunità, ha comportato una nuova organizzazione del lavoro e, per una parte del citato personale, un aumento dei carichi di lavoro.

Tali modifiche all’organizzazione e ai carichi di lavoro sono state effettuate su tutto il territorio nazionale senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali e, spesso, con procedure completamente diverse da un posto di lavoro all’altro, eventi che dimostrano una necessità di approfondire l’argomento e, soprattutto, di dare direttive univoche che possano evitare disparità di trattamento tra il personale.

Considerato che su tale argomento non vi è mai stato un confronto con codesta amministrazione neanche a livello centrale, FP CGIL, CISL FP e UIL PA le chiedono di convocare quanto prima una riunione per aprire un confronto sul tema.

Distinti saluti.

Roma, 10-06-2021

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Prestini

Marra

Amoroso

 

Signor Ministro,
già da prima della pandemia e a tutt’oggi i lavoratori sono costantemente esposti a sostanze pericolose che causano il cancro. Il problema è su vasta scala: si stima che 100.000 nuovi casi e 80.000 morti ogni anno di cancro legato al lavoro dall’esposizione professionale a sostanze pericolose, il più grande killer nell’UE. Una ricerca della Commissione europea mostra che almeno il 40% dei casi di cancro sono evitabili – ma siamo ancora in attesa di un significativo cambio di passo. I dispositivi di protezione, la tecnologia più sicura e le pratiche adeguate sono attualmente disponibili a costi accettabili, ma è improbabile che i datori di lavoro li introducano universalmente, a meno che non siano obbligati a farlo.

Siamo tutti esposti a sostanze pericolose sul lavoro e ne abbiamo constatato l’impatto sulla vita delle persone. Scriviamo oggi per cercare il sostegno del governo italiano nelle discussioni del Consiglio europeo con il Parlamento e la Commissione sulla quarta revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (CMD4) in modo da incoraggiare:

 l’Azione legislativa – che non siano solo linee guida – subito, senza rimandare all’anno
prossimo o all’anno dopo.

 l’inclusione in particolare di tre gruppi di farmaci pericolosi (medicinali pericolosi o
HMP), di cui all’allegato 1 della Direttiva, e le reprotossine.

 Che questa azione legislativa venga essere sostenuta da nuove indicazioni per garantire
che misure di prevenzione efficaci siano messe in atto e attuate in tutta Europa.

Il 25 marzo 2021 il Parlamento europeo ha votato quasi all’unanimità per sostenere le suddette raccomandazioni. Inoltre, le nostre richieste e del Sindacato Europeo Epsu, sono sostenute anche dall’organizzazione europea dei datori di lavoro del settore ospedaliero: HOSPEEM.

La legislazione nella CMD4 per includere le HMP non dovrebbe essere ulteriormente ritardata in attesa dello sviluppo di linee guida europee non vincolanti e di un elenco centrale e di una definizione delle HMP, che è già disponibile nell’elenco pubblicato dal NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health). Il gruppo di studio indipendente della Commissione europea si è consultato con i membri del sindacato Europeo dei servizi pubblici (EPSU, di cui siamo attivi membri) e HOSPEEM e con gli Stati membri e ciò ha prodotto un consenso comune per un cambiamento legislativo, non solo per una serie di linee guida non vincolanti. Riteniamo dunque che la Commissione europea debba ora procedere con l’inclusione dei medicinali pericolosi (HMP) e delle reprotossine nella direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (CMD) senza ulteriori ritardi o la necessità di ulteriori valutazioni d’impatto, dato che quel lavoro è già stato fatto. L’opzione legislativa per includere le HMP nell’allegato I, insieme alle linee guida, deve ricevere il sostegno unanime del Parlamento europeo affinché diventino parte integrante della CMD4.

L’inclusione degli HMP nell’allegato I della Direttiva impedirà l’esposizione professionale dei lavoratori e dei pazienti nel settore sanitario a farmaci pericolosi, che causano il cancro sul posto di lavoro, problemi riproduttivi, causano la morte, evitabile, nonché danni per coloro che sono esposti, di solito per un lungo periodo di tempo sul posto di lavoro. Oltre all’attuale attenzione per affrontare la pandemia, l’UE è anche giustamente concentrata nella lotta contro il cancro, è dunque arrivato il momento, anche grazie all’impegno senza riserve degli operatori sanitari durante COVID-19, di fermare il cancro sul posto di lavoro e prendersi cura di coloro che si prendono cura di noi.

Pertanto chiediamo al Governo italiano, in vista delle prossime riunioni del negoziato a tre tra Commissione Europea, Parlamento e Consiglio, di sostenere le nostre richieste.

Roma, 07/06/2021

Segr. Gen. Fp Cgil
Serena Sorrentino

Segr. Gen. Cisl Fp
Maurizio Petriccioli

Segr. Gen. Uil Fpl
Michelangelo Librandi

Segr. Gen. Uil Pa
Sandro Colombi

E’ proseguito il 17 maggio scorso il confronto nell’ambito del Comitato NEA Pubbliche Amministrazioni Centrali per la definizione di un accordo quadro regolatorio dello smart working. Come parte sindacale abbiamo presentato  uno schema contenente una serie di punti che dovranno formare l’ossatura su cui costruire le clausole dell’accordo. Dal punto di vista metodologico si è convenuto di verificare al disponibilità della parte datoriale sullo schema presentato nonchè di procedere successivamente ad una prima stesura di alcuni punti che abbiamo ritenuto centrali per la costruzione dell’accordo. Lo schema contiene una elencazione di argomenti ed una prima ossatura del possibile accordo: dalle premesse, che dovranno recepire le normative quadro europee in matiera di diritti sociali dei lavoratori, le direttive su orari di lavoro, sull’equilibrio tra lavoro e vita privata, sulla parità di genere e sull’antidiscriminazione, gli accordi intersettoriali sul telelavoro e sulla digitalizzazione, agli argomenti che saranno poi oggetto della stesura dell’accordo.
I temi posti alla discussione riguardano la definizione di telelavoro, la salute e sicurezza, la formazione, il trattamento dei dati, i diritti sindacali e contrattuali fruibili in questa modalità di lavoro e l’incidenza delle politiche di outsourcing. Il confronto è stato proficuo dal punto di vista del metodo, l’impostazione proposta è stata recepita dalla parte datoriale e si procederà ad una prima stesura dei punti relativi alla definizione di telelavoro ed alla parte relativa alla salute e sicurezza dei lavoratori. La divisione dei compiti assegna alla parte sindacale il compito di scrivere la parte relativa alla salute e sicurezza.
La prossima riunione si terrà il 27 maggio p.v. ed in quella occasione saranno auditi esperti, proposti da entrambe le parti, che approfondiranno il tema del rapporto tra la condizione di lavoro e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Successivamente avremo una riunione il 28 giugno con l’obiettivo di arrivare entro quella data ad una prima bozza di accordo almeno sui punti sopra citati.
Il giudizio sull’andamento del confronto al momento resta positivo, e non sembra incontrare particolari resistenze anche nei rappresentanti italiani, malgrado la modifica dell’impostazione governativa sul tema. Resta come incognita la discussione sulla natura dell’accordo, ovvero se lo stesso sarà da ritenersi vincolante o solo orientativo rispetto alle materie che disciplina. Una discussione molto condizionata dal controverso andamento dell’accordo su consultazione, partecipazione e dialogo sociale, in particolare rispetto alla possibilità che l’accordo possa essere recepito dalla Commissione Europea.
Alleghiamo ad ogni buon fine lo schema che è stato oggetto della discussione
Claudio Meloni
Membro FPCGIL Nea

Decreto Legge del 22 aprile 2021 n. 52, recante “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze del contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID 19”.

il 30 marzo scorso si è tenuto un incontro tecnico con lo SMA durante il quale ci è stato comunicato nei particolari l’oggetto di quella che di fatto si è rivelata una informativa sul piano previsionale della ristrutturazione degli organici civili della F.A. da qui alla fine del 2024.

Ma, per potervi dare una corretta ed esaustiva informazione, abbiamo deciso di attendere la documentazione sui dettagli che SMA nell’occasione si era impegnata a fornirci, e che solo questa mattina ci è stata fatta pervenire.

In sintesi, l’analisi numerica dei dati evidenzia una forza effettiva (FEO) del personale civile riferita al 1° gennaio 2021 di 3.240 unità, di cui 262 militari transitati nei ruoli civili in sovrannumero. Con ogni probabilità la settimana prossima verranno stabilizzati – grazie soprattutto all’impegno della FP CGIL – 195 lavoratori del Genio Campale, mentre nel 2024 cesseranno la propria attività di servizio circa 430 lavoratori in servizio in Enti di AM.

Ne consegue che nel 2025 la forza presente in AM sarà pari a circa 3005 lavoratrici e lavoratori, numero molto prossimo alle 3016 unità previste dalle dotazioni organiche e che rappresenta una quota pari al 15,08% del modello stabilito dalla legge 244/12, la quale come noto pone il limite di 20.000 dipendenti in servizio.

Abbiamo nuovamente rappresentato a SMA, come già allo stesso Ministro Guerini, che il progetto e gli obiettivi della L. 244/12 hanno miseramente fallito, perché non hanno realizzato alcun risparmio economico, mentre, al contrario, hanno fortemente impoverito e tagliato le risorse – soprattutto quelle umane – degli Enti sul territorio, mettendo così a serio rischio la loro stessa capacità produttiva, ormai di fatto ridotta all’osso.

Abbiamo inoltre contestualmente sostenuto l’esigenza di garantire una più puntuale e rigorosa osservanza e applicazione della direttiva sulle funzioni del personale civile.

Abbiamo, in particolare, evidenziato che le proiezioni attuali indicano che con i prossimi pensionamenti si andrà rapidamente al di sotto dei numeri stabiliti dalla legge 244/12, e che gli organici saranno ridotti ben oltre le 20.000 unità previste dalla predetta norma. Ergo, non si ritiene di poter accettare né giustificare una riduzione dei livelli occupazionali così copiosa e generalizzata.

A fronte del probabile deficit funzionale che una così estesa riduzione di personale genererà a breve nel sistema difesa, la FP CGIL ha invece sottolineato l’esigenza di avviare quanto prima possibile, e soprattutto in questo particolare momento storico, un ambizioso piano assunzionale che consenta di ripristinare quelle indispensabili competenze tecniche possedute dai lavoratori civili della difesa impiegati nelle FF.AA. che si stanno inesorabilmente perdendo con il meritato raggiungimento del trattamento di quiescenza da parte di molti di questi.

Pertanto, è stato chiesto di mantenere le attuali posizioni organiche, anche al fine di consentire la mobilità del personale, la programmazione dei concorsi e nelle more avviare l’iter di approvazione della riforma della predetta legge.

Abbiamo inoltre chiesto maggiore coinvolgimento delle OO.SS. a livello territoriale, per valutare nel dettaglio le modifiche delle TT.OO.OO. che si vogliono imporre agli Enti periferici, e che devono essere prontamente consegnate a richiesta, in quanto ritenuto l’unico strumento di lavoro indispensabile ad esercitare il confronto.

Sono state infine sottolineate alcune situazioni locali di grave criticità per qjuanto attiene al rispetto delle relazioni sindacali quali, ad esempio, quello dell’Accademia di Pozzuoli, della Scuola di Caserta, dell’Aeroporto di Cameri e di Pratica di Mare, per le quali la FP CGIL ha chiesto un intervento e celere riscontro.

Nel confermare che questo tema farà parte degli argomenti che agiremo nel prossimo confronto politico con il Ministro della Difesa, vi salutiamo e vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi.

Cari saluti

p. la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris

                                                                                

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