In merito la sospensione dell’acqua nei locali della sala operativa la Fp Cgil VVF territoriale chiede spiegazioni

L’Assemblea sindacale e il Presidio dinanzi all’ingresso principale della Sede Centrale ACI di via Marsala, tenutisi nella giornata di ieri, hanno visto un’importante partecipazione da parte dei lavoratori ACI.

Contrariamente a quanto affermato da taluni, i dati di partecipazione sono stati i seguenti:

351 lavoratori hanno effettuato assemblea per l’intera giornata lavorativa (che, ricordiamo, era stata indetta per la Sede Centrale e i soli Uffici Territoriali del Lazio), con un centinaio di persone presenti al Presidio;

805 lavoratori hanno partecipato all’assemblea a ore (indette per gli altri UU.TT.). Il collegamento in diretta streaming ha raggiunto il livello di picco di quasi 1.100 partecipanti, con una media di oltre 900 (pur con i problemi di connessione che sono stati segnalati da numerosi colleghi). Un ringraziamento a tutti i colleghi che hanno partecipato.

Per tutti coloro che non fossero riusciti a collegarsi, il video è comunque sempre disponibile al LINK :

https://www.youtube.com/live/Sp3bBHgIOAs?si=vCDlRrB0y68Bdcty

Gli argomenti che sono stati toccati nel corso dell’assemblea sono stati molteplici. Le forti perplessità e le preoccupazioni che già avevamo sul progetto di costituzione della Holding e del Fondo immobiliare sono aumentate dopo il videomessaggio del Presidente e del Segretario Generale. Detto video ha generato ulteriori interrogativi, che porremo nelle sedi opportune.

I lavoratori ACI hanno risposto in modo chiaro ed inequivocabile. Dall’assemblea si è levata, forte e chiara una sola voce:

TUTELEREMO IL SERVIZIO PUBBLICO, IL POSTO DI LAVORO

PUBBLICO E IL PATRIMONIO PUBBLICO DELL’ENTE E …

NON CI FERMEREMO !!!

Vi informiamo che stiamo preparando nuove forme di lotta e di protesta. Le iniziative da assumere sono tante e il tempo è limitato.

Si fa riserva di fornire prossimi aggiornamenti.

FP CGIL ACI D. Figliuolo

CISL FP ACI M. Semprini

UILPA ACI P. Piccirilli

CONFINTESA FP ACI P. Piccione

CONFSAL UNSA ACI A.G. Cappelli

USB P ACI B. Stramaccioni

FLP EPNE ACI D. Martignani

 

 

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF Usb VVF e Conapo in merito le problematiche emerse con la G. di F. durante le operazioni di soccorso

Il 27 e il 28 settembre si sono tenuti due incontri tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali relativamente al rinnovo del CCNI 2022 e al piano dei fabbisogni del personale.

Pubblichiamo i due comunicati.

p.la FP CGIL INPS

Lombardo – Cipriani – Reali

Nella giornata di ieri si è svolto un incontro con l’Amministrazione sui seguenti temi:

1. Benefici al personale

2. PEO (fondo 2022)

3. Nuova Organizzazione

Prima di affrontare l’o.d.g. le OO.SS. hanno ricordato all’Amministrazione di essere più coerente con gli accordi presi rispetto alle richieste di trasferimento del personale. L’Amministrazione ha rassicurato le scriventi, dicendo che con l’avvio della nuova organizzazione e con la chiusura delle nuove assunzioni, i trasferimenti accordati saranno resi efficaci.

1. Il primo tema è stato affrontato molto rapidamente, perché le variazioni proposte dall’Amministrazione sul Regolamento Benefici 2023-2025 saranno valutate nell’ambito della Commissione benefici. A titolo informativo, la variazione più importante, con il plauso delle OO.SS., riguarda l’intenzione dell’Amministrazione di fornire un contributo per limitare i disagi che potrebbero derivare dalle franchigie presenti nell’assicurazione sanitaria integrativa, in caso di ricovero. Su sollecitazione delle OO.SS. l’Amministrazione si è impegnata a pubblicare entro ottobre la circolare per la presentazione delle domande per i sussidi e per il rimborso libri di testo relativamente agli anni 2021 e 2022.

2. Il tema delle Progressioni Economiche Orizzontali è stato affrontato dopo una premessa dell’Amministrazione. La parte datoriale ritiene di dare efficacia alle note sull’argomento inviate
dal Dipartimento di Funzione Pubblica. Pertanto ha informato i presenti che sarà necessario provvedere a:

perfezionare l’accordo integrativo sulla ripartizione dei fondi 2022 del personale Professionista di 1^ qualifica, stabilendo che, nell’ambito delle PEO, la decorrenza dell’inquadramento e degli arretrati del personale parta dal 1° gennaio 2023;

dare attuazione agli accordi integrativi, già perfezionati, sui fondi del personale TAO e Professionisti di 2^ qualifica, stabilendo che, nell’ambito delle PEO, la decorrenza dell’inquadramento e degli arretrati del personale parta dal 1° gennaio 2023.

Le scriventi OO.SS. hanno contestato la decisione dell’Amministrazione ricordando che:

le osservazioni di Funzione Pubblica, formulate richiamando quanto stabilito dal D.lgs. 165/01 in materia di “contrattazione integrativa” non sarebbero vincolanti e quindi applicabili discrezionalmente dall’Amministrazione e, inoltre, non applicabili al personale Enac in quanto:

o per il personale TAO il Titolo III del nuovo CCNL (che disciplina quanto sostiene FP) non è ancora efficace, o per i Professionisti di 1^ qualifica il CCNL vigente (visto che il nuovo è ancora al vaglio degli organi competenti e quindi non è ancora efficace) non prevede quanto sostenuto da FP;

le ipotesi di integrativo del personale TAO, II^ q.p. e I^ q.p. prevedevano che l’inquadramento del personale vincitore, e quindi anche la relativa parte economica, decorresse dal 1° gennaio 2022;

le ipotesi di accordo relativo al solo personale TAO e II^ q.p. sono state approvate dal MEF, da Funzione Pubblica (senza alcuna obiezione sulla decorrenza dal 2022 indicata nelle ipotesi) e sono state sottoscritte in forma definitiva a maggio 2023;

l’inquadramento dei vincitori delle selezioni per i passaggi economici relativi al personale I^ q.p. potrà avvenire soltanto a seguito della validazione e sottoscrizione definitiva dell’accordo integrativo 2022. Laddove la sottoscrizione definitiva non dovesse avvenire entro l’anno corrente, l’inquadramento slitterebbe addirittura al 2024;

relativamente alla decisione dell’Amministrazione di inquadrare il personale titolato con decorrenza 1° gennaio 2023, le scriventi si riservano di valutare l’ipotesi di inadempienza da parte dall’Amministrazione con le conseguenze del caso.

3. Il terzo tema è stato affrontato molto sommariamente, considerato il prolungarsi della trattazione del secondo punto all’ordine del giorno. È stato rappresentato che il quadro complessivo precedentemente illustrato alle scriventi OO.SS. sostanzialmente non cambierà molto, fatta eccezione per la previsione dei Vice Direttori Centrali. Le scriventi hanno chiesto di poter continuare la seduta sul tema in una nuova riunione da fissarsi a breve.

La nuova organizzazione partirà come previsto nella deliberazione del CdA dal 1° ottobre 2023. È prevista una fase iniziale che prevede l’insediamento dei Direttori nominati all’esito dell’interpello e la riallocazione di alcune unità di personale nelle nuove strutture per l’avvio delle stesse. Si prevede pertanto l’effettiva operatività della nuova organizzazione a partire dal 9 ottobre 2023.

A seguito della riorganizzazione e del nuovo R.O.P. deliberati dal C.d.A. sono stati rivisti dall’Amministrazione i processi e le competenze delle Direzioni (MAGOQ) che saranno illustrati all’Organismo paritetico per l’innovazione (OPI) nella prossima riunione fissata per il 9 ottobre p.v.

Per quanto riguarda gli incarichi della microstruttura, l’Amministrazione ha informato le scriventi OO.SS. che saranno prorogati gli attuali fino a fine anno.

FP-CGIL FIT-CISL/CISL-FP UIL-PA UIL-Trasporti FLP/APIV      USB-PI F.LE.PAR. CIDA
Billi              Ingrassia             Conti    Giametta     Bergamini   Del Villano  Ciardo   Concilio

Pubblichiamo la nota Fp Cgil VVF di richiesta di chiarimenti in merito l’utilizzo delle lenti correttive per il personale del settore Aeronavigante

Pubblichiamo la nota di richiesta di chiarimenti della Fp Cgil VVF riguardo l’attività sperimentale del settore TAST

Roma, 29 set – “La IV sezione Lavoro del Tribunale di Roma ha accolto il ricorso presentato dalla Fp Cgil contro l’Ispettorato Nazionale del Lavoro in relazione all’accordo sul Fondo Risorse Decentrate che discriminava i lavoratori titolari di permessi ai sensi della L. 104/92, decurtandone il salario accessorio nei giorni in cui i lavoratori fruivano delle giornate di permesso. La scelta dell’INL di escludere i permessi (commi 2 e 3 dell’art. 33 della Legge 104) dal salario accessorio è stata definita dal Giudice ‘incomprensibile e discriminatoria’, dal momento che tutte le tipologie di permessi citati sono finalizzati a soddisfare la medesima esigenza di tutela del bene primario costituzionalmente garantito della salute”.
Lo scrive in una nota Funzione Pubblica Cgil.
“La vicenda si riferisce, in particolare, all’accordo sul Fondo risorse decentrate del 2019, dal quale furono eliminate senza ragione le giornate di assenza per fruizione di permessi, circostanza non prevista né dalla legge né dal CCNL delle Funzioni Centrali. Come Fp Cgil – si osserva – contestammo duramente quella scelta dell’INL, ritenendola illegittima e gravemente lesiva dei diritti dei lavoratori e per questo non firmammo l’accordo, avviando un contenzioso che ha finalmente dato i suoi frutti. A dimostrazione che avevamo ragione noi”.
“La tutela dei diritti dei lavoratori non ammette eccezioni e siamo fieri del risultato ottenuto. Dispiace ci sia voluto un giudice per ricordare all’INL, ente che dovrebbe vigilare sul rispetto dei diritti dei lavoratori e che era stato già condannato per condotta discriminatoria, che quel rispetto vale anzitutto per i propri dipendenti”, conclude Fp Cgil.

Si è svolta ieri pomeriggio la riunione tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali in merito al piano dei fabbisogni 2023/2025 e alla richiesta, avanzata sindacalmente da più parti, di attivare un tavolo tecnico per la vigilanza ispettiva.

L’ultimo incontro sul Piano dei Fabbisogni si era concluso con un impegno da parte dell’Amministrazione: quello di scorporare i dati trasmessi nella prima informativa per rendere comprensibile la direzione programmatica, in termini di assunzioni, che l’Istituto intende intraprendere. A dispetto di ciò, nelle ore che hanno preceduto la riunione, l’unica tabella trasmessa recitava – sin dall’intestazione – il programma assunzionale per il 2023, mancando di qualsiasi indirizzo orientativo.

Nell’ultimo anno, nel corso dei diversi confronti avuti con la controparte, la FP CGIL ha chiesto con forza nuove assunzioni: abbiamo posto la richiesta all’attenzione della Commissaria Micaela Gelera all’indomani del suo insediamento, lo abbiamo fatto – con la stessa forza – negli incontri col Consiglio d’Indirizzo e Vigilanza. La politica che INPS intende adottare non può essere considerata un dettaglio e l’assenza di qualsiasi ancoraggio al biennio a venire non è un segnale incoraggiante. Un piano dei fabbisogni è utile se indica una traiettoria precisa e consente all’Amministrazione di dire quante e quali unità intende assumere nel corso del prossimo anno. Se questo spunto non è intellegibile, il giudizio non può essere positivo.

A questi elementi la FP CGIL aggiunge un altro tassello: deve ancora essere completato lo scorrimento della graduatoria che ha portato nel 2023 all’assunzione di nuovi Consulenti di protezione sociale, ma sulla ricognizione delle criticità in organico – nonostante diversi solleciti nel tempo – non è mai stata fatta chiarezza. L’Amministrazione ha fatto sapere che conta di definire il percorso d’inserimento degli ultimi concorsisti inserendoli in organico il 16 ottobre, ma non è ancora conclusa la valutazione sulle sedi destinatarie (salvo l’indicazione geografica: tutti al Nord Italia). Come sindacato abbiamo sempre tenuto a mente il valore fondamentale alla base del lavoro pubblico che svolgiamo, ossia la missione di garantire la tenuta dei servizi sui territori. Nondimeno avere un report sulle immissioni, sulle carenze di organico ancora esistenti e sulle realtà più in sofferenza è fondamentale proprio per individuare le disfunzioni.

Se non abbiamo un quadro delle ultime immissioni e non definiamo una traiettoria della politica assunzionale, finiamo in una situazione di stallo. Una situazione in cui, peraltro, è impossibile chiarire se il mandato che il CCNL ha dato all’Istituto è pienamente adempiuto. Pensiamo alla costituzione della quarta area per eliminare ogni tetto ai percorsi di crescita del personale: abbiamo posto il tema la scorsa settimana e abbiamo appreso che l’Amministrazione – recependo l’input – ha ipotizzato la possibilità di 72 assunzioni (il 50% obbligatoriamente riservate a personale esterno). Nel piano, però, non c’è traccia di questa volontà, né sono state individuate le professionalità che riempiranno di contenuti quella casella che a gran voce chiedemmo al momento della definizione delle Famiglie professionali.

Confermiamo, invece, il giudizio positivo sulla garanzia offerta dall’Amministrazione in merito alle progressioni verticali in deroga al titolo di studio: ancora una volta al tavolo è stato ribadito che le coperture economiche sono sufficienti a garantire il passaggio entro il 31 dicembre 2024 a tutti coloro che hanno dichiarato il titolo utile in Vega. E un giudizio positivo lo abbiamo espresso anche sui comandi. Abbiamo, infatti, appreso che nella tabella delle immissioni previste per il 2023 sono disposte anche le risorse necessarie alla stabilizzazione dei comandati: un impegno che c’eravamo dati e che l’Amministrazione sembra intenzionata a portare a termine.

Vigilanza: l’apertura di un tavolo

Sui nodi relativi alla vigilanza ispettiva, abbiamo innanzitutto segnalato un’anomalia: l’incontro su questo specifico punto lo avevamo chiesto – come FP CGIL – al 31 luglio. Una convocazione al 28 settembre, pur al netto di una programmazione densa, è oltremodo tardiva.

Ciò che abbiamo rilevato nel merito è come la materia richieda un approccio che tenga in considerazione tre elementi fondamentali per l’azione amministrativa: coerenza, congruità, uniformità. L’adozione di provvedimenti a macchia di leopardo, che tendono a spostare attribuzioni e responsabilità dalla figura dei dirigenti a quella dei RUO, crea distorsioni difficili da comprendere, tanto più se la regionalizzazione esaspera questo dato. Abbiamo già una evidente criticità in questo senso: il personale, sempre più esiguo, è investito delle stesse attribuzioni del passato, che aggravano l’attività lavorativa dei singoli. Se a ciò aggiungiamo nuovi adempimenti, frutto di un’interpretazione degli atti varati dall’Amministrazione, il rischio di imbattersi in grosse difficoltà aumenta.

L’Amministrazione ha proposto la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare la materia: i lavori si sono così aggiornati, in quella sede, alla prossima settimana.

FP CGIL – INPS

Giuseppe Lombardo

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la ricognizione di mobilità per il ruolo degli Ispettori Informatici

Pubblichiamo l’avviso emanato dalla Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale riguardo la convocazione per prova di capacità operativa della procedura speciale di reclutamento

“Servono risorse per il Corpo in legge di bilancio”
Roma, 29 set – “La scadenza dei contratti nazionali di lavoro al 31 dicembre 2021, l’indice Ipca che si attesta a circa il 6,7% e il dato dell’inflazione ormai a due cifre determinano una forte regressione in termini di potere di acquisto per tantissime famiglie. La Fp Cgil ribadisce al governo l’urgenza di rispondere alle necessità economiche delle lavoratrici e dei lavoratori dei Vigili del Fuoco, aumentando il valore del montante salariale attraverso uno stanziamento di risorse adeguate nella prossima Legge di bilancio in grado di garantire un rinnovo dei contratti di lavoro adeguato. Anche per questo motivo saremo in piazza il 7 ottobre”.
Lo scrivono in una nota Florindo Oliverio, segretario nazionale Fp Cgil, e Mauro Giulianella, coordinatore nazionale Fp Cgil Vvf.
“In particolare, il soccorso tecnico urgente reso dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco risulta essere carente di circa 3000 unità operative e di 2500 unità del Ruolo Tecnico Professionale. Come pensa il Dipartimento dei Vigili del Fuoco di risolvere questa terribile carenza di personale? Noi – proseguono – denunciamo il continuo impiego dello straordinario e dei rientri in turno, cosa che determina un aumento intollerabile del carico di lavoro che mette a rischio la tenuta del soccorso e della macchina amministrativa, con ricadute inevitabili sulla salute, la sicurezza e la vita degli operatori. Oltretutto, tra gli interventi del governo riteniamo necessaria, per il Corpo nazionale, una nuova Legge Delega adeguatamente finanziata, utile a migliorare sia il Decreto legislativo dell’ordinamento professionale del Corpo sia quello relativo alle sue funzioni e sui compiti”.
“Mai come oggi, infatti – concludono Oliverio e Giulianella – deve essere garantita a tutte le donne e gli uomini una valorizzazione professionale all’altezza del mandato e dei compiti istituzionali ricoperti nel Corpo. Il personale del Corpo è stanco di attendere, da troppo tempo, di poter concretizzare il proprio percorso lavorativo professionale con i passaggi di qualifica. Non avendo ricevuto alcuna risposta o rassicurazione tali da poter minimamente immaginare condizioni diverse e migliori per il personale del Corpo, si dichiara lo stato di agitazione nazionale della categoria Vigili del Fuoco chiedendo l’immediata applicazione della legge 146/90 e successive modificazioni”.
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