Il cambiamento climatico e le sue cause

La FP CGIL del Ministero dell’Ambiente si dissocia dalle dichiarazioni del Ministro

Questo il testo della nota indirizzata oggi dai rappresentanti della FP CGIL al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Prof. Gilberto Pichetto Fratin a seguito di una intervista rilasciata a Sky TG24.

Gentile Ministro,

mentre la comunità scientifica è unanime nell’attribuire all’uomo la causa del riscaldamento globale, il Ministro del MASE, durante un’intervista a Sky TG24, ha messo in dubbio l’origine antropogenica dei cambiamenti climatici, i cui effetti abbiamo tristemente sperimentato sul territorio italiano. Solo tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023 in Italia si sono registrati 432 eventi climatici estremi di elevata gravità, che portano a oltre 100 miliardi di euro la stima dei danni economici subiti dal nostro Paese negli ultimi 43 anni, e più di 22 mila morti complessivi. La sola alluvione dell’Emilia-Romagna dello scorso maggio ha provocato 17 vittime e danni per circa 10 miliardi di euro.

Come FP CGIL MASE, riteniamo che le sue affermazioni siano gravi e lesive dell’immagine del Ministero e dei suoi lavoratori che rappresentano professionalità, competenze e conoscenze che su questi temi si impegnano ogni giorno. Sarebbe dunque opportuno che il Ministro, in funzione del suo ruolo e a salvaguardia dell’immagine dell’Amministrazione che rappresenta e di tutti i lavoratori che ne fanno parte, assumesse pubblicamente posizioni ferme e prive di ambiguità che siano coerenti con le attuali evidenze scientifiche e all’altezza delle sfide che, come dicastero e collettività, abbiamo di fronte.

Rinnovando il nostro impegno quotidiano come lavoratori del MASE e come cittadini, la FPCGIL sostiene che l’Amministrazione dovrebbe invece promuovere, con maggiore forza, occasioni di informazione scientifica sul tema utilizzando e valorizzando le tante competenze interne di cui dispone.

Roma, 2 agosto 2023

p. la FPCGIL del MASE

Simone Franceschini

Roberto Giangreco

Lorenzo Milano

Roma, 2 ago – “Gli Stati Maggiori continuano ad ostacolare le informazioni dovute al sindacato in materia di organici del personale civile, adducendo le responsabilità dello Stato Maggiore Difesa ed impedendo, di fatto, l’applicazione degli istituti contrattuali in materia di progressioni verticali”.
Lo denunciano, in una nota stampa Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa Difesa, che specificano come siano stati “ignorati gli interventi chiarificatori degli ultimi tre Ministri della Difesa, disattesi gli impegni assunti per anni dai Sottosegretari alla Difesa con delega al personale civile ed inascoltate le richieste dell’Ufficio di Gabinetto rivolte allo Stato Maggiore”.
“Sembra che la componente militare non solo non riconosca gli obblighi previsti dalla legge ma, ancora più grave, non riconosca il ruolo e l’autorità del vertice politico”, proseguono, chiarendo che “lo Stato Maggiore della Marina ha comunicato gli organici ma riferiti ormai a un anno fa e dunque da aggiornare, mentre lo Stato Maggiore Esercito e lo Stato Maggiore Aeronautica continuano a tenere nascosti i dati nonostante le innumerevoli sollecitazioni”.
“Se tale veto dello Stato Maggiore Difesa non cadrà immediatamente e continueranno ad essere ignorati le disposizioni del vertice politico della Difesa – concludono i sindacati – chiederemo l’intervento delle Commissioni Difesa per fare luce su questa oscura vicenda”.

Arriva l’accordo definitivo sul Fondo Risorse Decentrate 2023

Con la solita tagliola degli organi di controllo

Per la prima volta dopo molti anni siamo riusciti a raggiungere la firma definitiva all’accordo sul Fondo Risorse Decentrate con una tempistica congrua rispetto all’importanza che questo accordo riveste in relazione ad alcuni importantissimi contenuti economici, quali quelli da destinare alle progressioni economiche e quelli che finanziano i progetti locali, quest’anno con una dotazione particolarmente consistente, pari a circa 3500 euro pro capite, oltre all’aumento degli importi sulle posizioni organizzative e sulle indennità di direzione, alla definizione dei minimi tariffari da garantire sulla retribuzione delle turnazioni.

Un accordo estremamente importante che chiude una fase negoziale particolarmente intensa e ricca di risultati. E ne apre un’altra, che riguarda sia l’applicazione concreta degli accordi che le partite ancora aperte, a partire dalla definizione dei criteri per l’applicazione dell’accordo sui passaggi di area, che sarà materia di confronto a partire dalla ripresa dopo le vacanze.

In tutto questo contesto favorevole abbiamo dovuto registrare l’ennesimo intervento a gamba tesa degli organi di controllo che ha imposto come condizione per la sottoscrizione definitiva dell’accordo il taglio del finanziamento previsto per remunerare le posizioni di specifica responsabilità di Seconda Area, motivando tale taglio con la necessità di definire a monte i criteri di attribuzione. Una posizione in aperta contraddizione con il rilievo che giusto un anno fa ci fecero sullo stesso tema, con il quale imposero di non applicare questo istituto in assenza del nuovo ordinamento professionale. Il cui accordo è sopraggiunto giusto un mese fa e quindi eravamo perfettamente in grado di definire un accordo per i criteri di erogazione che invece non è più possibile fare perché hanno tagliato il finanziamento previsto nel Fondo. Insomma roba da pronto soccorso psichiatrico. Purtroppo non era possibile, per evidenti motivi, accedere alle richieste di qualche collega di rinviare la sottoscrizione definitiva, perché questo avrebbe messo a serio rischio il risultato lungamente rincorso di arrivare ad una definizione in tempo utile a garantire la piena applicazione degli istituti contrattuali. Per tale motivo abbiamo proposto una nota a verbale, che al momento ha l’adesione della quasi totalità delle sigle sindacali, che, oltre a protestare vivacemente per tale comportamento, chiede un intervento della direzione politica presso gli organi di controllo per garantire il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori del MIC e chiede la definizione dei criteri in modo da garantire l’applicazione a regime di questo istituto contrattuale a partire dal 1 gennaio 2024.

A parte questo spiacevolissimo episodio, che dimostra da solo quanto sia complicato conseguire obiettivi contrattuali in un contesto in cui dobbiamo continuamente registrare incursioni degli organi di controllo che travalicano le proprie competenze imponendo linee di condotta che ledono l’autonomia della stessa controparte, non possiamo che esprimere soddisfazione rispetto agli obiettivi raggiunti che ci consentono di affrontare con maggiore serenità almeno gli scenari della contrattazione che si apriranno dopo la pausa estiva.

In allegato il testo dell’accordo e la scheda tecnica.

Siglato l’accordo sul Fondo Dirigenti 2022

Sempre in mattinata abbiamo siglato l’accordo di ripartizione del Fondo Dirigenti per l’anno 2022. L’accordo riflette in massima parte quello definito per il 2021, con una piccola modifica nella parte che riguarda l’attribuzione del premio di eccellenza che amplia l’opportunità di partecipazione estendendola ai dirigenti di seconda fascia. Noi abbiamo siglato l’accordo ma abbiamo rilevato come ancora una volta non si affrontano tutte le questioni che il CCNL demanda alla contrattazione integrativa, costringendo il tavolo a soluzioni pasticciate quali quello della definizione del premio di eccellenza in un contesto dove non esiste un serio sistema di valutazione. Per questo abbiamo proposto, e ottenuta, una dichiarazione congiunta con cui le parti si impegnano, a partire dal mese di ottobre prossimo, ad avviare il confronto finalizzato alla stipula del contratto integrativo dei dirigenti del MIC.

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale

MIM – L’insistenza finalmente paga?

Il capo di Gabinetto risponde alle nostre sollecitazioni

A seguito delle ripetute comunicazioni sulle improbabili e inattuabili tempistiche indicate agli uffici periferici per le attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico (l’ultima inviata questa mattina e precedentemente il 19 luglio), il Capo di Gabinetto, con una stringatissima nota ci ha comunicato di aver interessato i Capi Dipartimentoper le rispettive valutazioni e proposte di soluzione”.

Questo non vuol dire, ovviamente, che la questione sia risolta. Dati i tempi strettissimi le proposte dovranno arrivare nell’immediato ma registriamo con soddisfazione il fatto che finalmente le nostre richieste sono riuscite a scalfire quella sorta di “muro di gomma” contro il quale da tempo ci siamo trovati ad imbatterci.

Nei giorni restanti di questa settimana vedremo se le indicazioni del Capo di Gabinetto porteranno a qualche effettivo risultato, fermo restando che insisteremo per un incontro sul tema specifico in modo da prevenire il ripetersi di tali situazioni.

FP CGIL

FP CGIL Nazionale

Il coordinatore nazionale del MIM

Comparto Funzioni Centrali

Davide Perrelli

Anna Andreoli

Al Direttore Generale

Dott. Vincenzo Caridi

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del       Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: Richiesta modifica Messaggio Hermes n.2850/2023

In riferimento al messaggio in oggetto, concernente la proroga dei termini per l’attivazione della procedura di conciliazione in relazione alla valutazione finale 2022, la scrivente organizzazione richiede un’estensione della deadline fissata almeno al 30 settembre.

L’individuazione del termine al 22 agosto, infatti, non può essere considerata quale elemento di garanzia per il personale in ferie, viepiù considerato che le schede di valutazione non risultano ancora visibili.

Essendo certi che l’Amministrazione non voglia utilizzare un escamotage per arginare il rischio di procedure conciliative, anche in vista del più ampio confronto sulla valutazione individuale anticipato dal Direttore Generale nelle scorse settimane, si chiede – pertanto – la succitata estensione della proroga.

FP CGIL

Antonella Trevisani

Lettera aperta

Sviluppi economici 2023: ricomprendere tutti gli esclusi degli anni 2021 e 2022, compresi i lavoratori della prima area!

Alla Delegazione trattante del Personale civile della Difesa

OGGETTO: Sviluppi economici 2023. Accordo stralcio CCNI Parte economica

In riferimento al CCNI parte economica dell’anno 2023, Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa sottolineano la necessità di ricomprendere tra i destinatari tutti coloro che risultano esclusi dalle progressioni degli anni 2021 e 2022, compresi i 1.120 lavoratori della prima area.

Tenuto, altresì, conto che la delegazione ha inviato oggi una ulteriore e diversa proposta, sia della parte giuridica che economica, che non recepisce le richieste del sindacato confederale e penalizza i dipendenti, considerata la necessità di non dilatare i termini per corrispondere ai lavoratori le risorse attese, le scriventi OO.SS. chiedono di concludere con urgenza un accordo stralcio relativo alla parte economica.

Distinti saluti

FP CGIL                     CISL FP             UIL PA

Massimiliano Prestini Massimo Ferri   Carmela Cilento

                                   Franco Volpi

Roma, 2 ago – “Al momento possiamo decisamente affermare che la nostra delegazione ha lavorato e continuerà a lavorare per raggiungere risultati che rispondano alle aspettative di chi rappresentiamo, medici e dirigenti del SSN”: lo dichiara Andrea Filippi Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN. “Ma andiamo per gradi: sulle risorse economiche, che ricordiamo sono state definite dalla leggi di bilancio 2018/2020, abbiamo ottenuto di destinarle per l’80% sullo stipendio fondamentale, abbiamo introdotto finalmente un’indennità di specificità anche per i Dirigenti sanitari e delle professioni sanitarie, e la quota accessoria del finanziamento è destinata quasi tutta alle carriere ed agli incarichi. Abbiamo migliorato le relazioni sindacali, soprattutto sul capitolo del confronto, cosi come abbiamo inserito criteri più stringenti sull’utilizzo inappropriato delle sostituzioni”, continua Filippi.
“L’argomento di maggiore attenzione è quello relativo agli incarichi: come Fp Cgil abbiamo proposto ed ottenuto che le aziende ‘dovranno’ assegnare gli incarichi entro tempi definiti dal contratto nazionale, un risultato raggiunto a beneficio dei tanti professionisti che ancora non hanno l’incarico, e dei giovani che avranno certezza dei passaggi di carriera. E ancora, abbiamo definito meglio l’esonero del periodo di prova e sulla formazione abbiamo chiarito l’utilizzo delle 4 ore di aggiornamento”.
“Sull’orario di lavoro, guardie e pronta disponibilità, dopo mesi di una trattativa resa complicata dalle gravi carenze di personale in essere, ad oggi stiamo discutendo di mettere un limite chiaro all’utilizzo dell’eccedenza oraria che ci consentirebbe di non azzerarla, come invece avviene oggi nelle aziende, ma sul tema ci sono ancora dei punti da definire con più precisione, fermo restando i limiti imposti alle assunzioni di personale che il contratto non può risolvere e che per la Fp Cgil rappresenta il motivo principale della mobilitazione di questi anni con la proposta di Piano straordinario di assunzioni. Infine possiamo affermare che il contratto va nella direzione di migliorare la conciliazione dei tempi di vita-lavoro e delle carriere soprattutto nei termini delle pari opportunità”.
“Allo stato mancano da definire i capitoli: del patrocinio legale, del part time e dell’indennità di esclusività per i dirigenti delle professioni sanitarie. Noi continueremo a lavorare per ottenere i migliori risultati, utilizzeremo questo tempo che intercorre fino alla prossima convocazione per informare e far partecipare le lavoratrici ed i lavoratori, affinché sia noto lo stato di avanzamento sul CCNL 19/21 e per avviare la mobilitazione sul 2022/24. Non sfugge a nessuno infatti che la chiusura di questo contratto non esaurisce le nostre rivendicazioni per le quali con la Cgil siamo pronti nei prossimi mesi alla mobilitazione”.

Al Capo di Gabinetto del Ministro

Prof. Giuseppe Recinto

uffgabinetto@postacert.istruzione.it

e, p.c.

Al Capo Dipartimento
Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali

Dott. Jacopo GRECO

dgruf.segreteria@istruzione.it

Al Direttore Generale della DGRUF

Dott.ssa Antonella Tozza

antonella.tozza@istruzione.it

Oggetto: richiesta di incontro urgente

Gent. Prof. Recinto,

siamo purtroppo nuovamente a segnalare la perdurante disorganizzazione che si riversa sull’operato delle lavoratrici e dei lavoratori operanti presso il MIM e a chiedere con somma urgenza un incontro con la S.V. per comprendere le determinazioni che questa Amministrazione vorrà prendere per superare un tale status quo. Soltanto il 19/07/2023, con la lettera che si allega in copia, la scrivente segnalava un analogo problema ma siamo ad osservare come le problematiche non vengano complessivamente recepite e valutate. Pur apprendendo con soddisfazione come il nostro invito ad istituire momenti di relazione diretta tra l’Amministrazione centrale e gli Uffici di Ambito territoriale sia stato raccolto, ci viene segnalato come sussista ancora una grave inefficienza circa la stima delle reali tempistiche utili per lo svolgimento delle funzioni.

In data 31/07/2023 è stato infatti comunicato agli Uffici di Ambito Territoriale che tra il venerdì 4 e la domenica 6 agosto bisognerà effettuare le assunzioni di cui all’art. 5 del d.l. n. 44/2023, cioè le supplenze da prima fascia G.P.S. sostegno finalizzate all’immissione in ruolo. Si è appreso che fino al 4 agosto non sarà possibile procedere poiché in attesa degli esiti della c.d. call veloce da GM e da GAE; quindi, le funzioni del SIDI saranno inibite fino a tal data. Dal 7 agosto le funzioni saranno nuovamente inibite per dare inizio alla c.d. call veloce da prima fascia G.P.S., sui posti di sostegno residui. Emerge quindi che, se gli Uffici non riusciranno a completare l’operazione nella sola giornata lavorativa di venerdì 4 agosto, dovrebbero operare nei giorni di sabato e domenica.

La procedura in esame comporta la validazione delle domande degli aspiranti e, in particolare, l’esame delle precedenze di cui alla l. n. 104/1992. Allo stato attuale, poiché gli Ambiti territoriali non conoscono in anticipo fino a che posizione delle G.P.S. di prima fascia sostegno si arriverà a nominare, sarà necessario esaminare tutte le precedenze citate e i numeri potrebbero essere elevatissimi. Pur avendo verificato nel frattempo che nel tardo pomeriggio del primo agosto è stata resa disponibile la possibilità di visionare le istanze e il supporto informatico inizi ad essere responsivo delle necessità, segnaliamo comunque che la mole di pratiche e le tempistiche non permettono di certo un lavoro puntuale e sereno.

Nella sostanza, nonostante la possibilità di anticipare (comunque in due soli giorni) alcune verifiche, l’operatività viene costretta nella sola giornata di venerdì 4 agosto nella quale gli Uffici di Ambito territoriale dovrebbero verificare e validare le domande, procedere con l’elaborazione, verificare i risultati dell’elaborazione ed escludere eventuali aspiranti non aventi titolo e pubblicare gli esiti. È evidente che tutte queste operazioni non possono essere svolte in un giorno soltanto, peraltro da parte di Uffici caratterizzati da una carenza strutturale di personale. Personale che, peraltro, non può di fatto mai assentarsi durante il periodo estivo, in violazione del diritto alle due settimane consecutive di ferie tra il 1° giugno e il 30 settembre. Certamente sarebbe auspicabile una riflessione per una ottimizzazione delle procedure al fine di poter assolvere alle funzioni in maniera più performante.

Da quando sono stati pubblicati gli esiti delle procedure di mobilità del personale docente (24/05/2023), detti Uffici sono stati e sono costantemente impegnati nelle seguenti operazioni: esame dei reclami agli esiti delle procedure di mobilità e riscontro in caso di rigetto, rettifiche ai citati esiti in caso di accoglimento dei reclami con conseguente rifacimento “a mano” delle procedure di mobilità per la parte da rettificare, preparazione delle disponibilità per le procedure d’immissione in ruolo per l’a.s. 2023/2024, gestione delle immissioni in ruolo, preparazione delle disponibilità per la c.d. call veloce da GM e da GAE, registrazione nel SIDI di tutte le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti nominati l’01/09/2022 da c.d. concorso straordinario bis e da prima fascia G.P.S., gestione delle procedure di mobilità annuale di utilizzazione e assegnazione provvisoria (pubblicazione delle graduatorie, esame dei reclami, effettuazione a mano dei movimenti), ripubblicazione delle G.P.S., preparazione delle disponibilità per le assunzioni di cui all’art. 5 del d.l. n. 44/2023. Le operazioni indicate si sono svolte, come ogni anno, con ritmi serratissimi, quale esempio le immissioni in ruolo del personale docente, effettuate in una sola settimana tra il 17 e il 24 luglio. I tempi di lavorazione imposti sono estremamente ridotti, con operazioni concomitanti e ravvicinate. Inoltre, si sta contemporaneamente lavorando sulle utilizzazioni e sulle assegnazioni provvisorie, contemporaneamente alla definizione dell’organico di fatto, rendendo incerta l’individuazione delle disponibilità da utilizzare o ad ogni modo creando disparità di trattamento, con operazioni manuali e non informatizzate che richiedono uno sforzo non commisurato al numero di dipendenti.

Il moltiplicarsi delle procedure da gestire in pochissimo tempo sta stremando il personale, perché si tratta di operazioni delicatissime in cui non è ammesso errore. Il minimo errore sulle disponibilità rischia ad esempio di determinare l’assunzione a tempo indeterminato su un posto non esistente. Non è neanche consentito agli Uffici prevedere le tempistiche di tali adempimenti. Si pensi soltanto che, l’anno scorso, le supplenze da prima fascia G.P.S. sostegno finalizzate all’immissione in ruolo sono state attribuite verso la fine di agosto. Quest’anno la medesima operazione andrebbe effettuata tra il 4 e il 6 agosto, con un’anticipazione e compressione dei tempi insostenibili per gli Uffici territoriali. In sintesi, ogni anno aumenta il numero di procedure da gestire e si riducono i tempi.

Come già espresso anche in seno all’Organismo paritetico per l’innovazione le tempistiche devono essere condivise e concordate con massima trasparenza e lavoro di squadra. Ci si domanda quindi se le problematiche illustrate siano rappresentate adeguatamente all’organo politico o se si sia convinti di poter raggiungere i risultati senza il personale necessario o costringendo di fatto il personale a lavorare approssimativamente, nei fine settimana, giorni di festività e addirittura anche in ferie. Il danno ricade non solo sul personale degli Uffici, ma anche sugli amministrati, di fatto costretti a effettuare scelte importanti in tempi ristrettissimi.

Si resta quindi in attesa da parte della S.V. della indicazione di un incontro in tempi strettissimi convocando anche le altre OO.SS. rappresentative e, nelle more, si invita l’Amministrazione a dare agli uffici adeguate direttive sulle tempistiche in modo da renderle compatibili con il rispetto dei dipendenti in ottemperanza delle previsioni contrattuali anche in considerazione della scarsità di risorse per il pagamento degli straordinari.

FP CGIL

FP CGIL Nazionale

Il coordinatore nazionale del MIM

Comparto Funzioni Centrali

Davide Perrelli

Anna Andreoli

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’ Antincendio Boschivo  in merito l’invio delle squadre di soccorso composte dal personale Volontario VVF per il contrasto dell’emergenza incendi che sta interessandola Provincia di Ravenna

Una persona sottoposta alla misura restrittiva presso una REMS, nei giorni scorsi è stata ricoverata presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di Rieti e piantonato dal personale di Polizia Penitenziaria. Nella serata di ieri, lo stesso ha sferrato un pugno alla testa ad uno dei Poliziotti ferendolo all’orecchio”.

Lo comunica il Coordinatore regionale Ciro Di Domenico della FP CGIL Polizia Penitenziaria: “L’aggressore, quando era ancora in carcere, aveva già commesso episodi di violenza contro la Polizia Penitenziaria e l’episodio di ieri conferma il suo disordine mentale avendo aggredito il Poliziotto senza alcun motivo. Il protocollo d’intesa tra il Ministero della Sanità e quello della giustizia, sembrerebbe prevedere il piantonamento in ospedale da parte della Polizia Penitenziaria anche per quei soggetti che vengono ricoverati in ospedale provenienti da una REMS. Nel recente passato, c’è stao un pronunciamento della Corte Costituzionale che ha espressamente richiesto ai due Ministeri e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il superamento del problema della carenza dei posti letto nelle REMS e un maggiore coordinamento e un più ampio dialogo fra le istituzioni che, di fatto, costringe la Polizia Penitenziaria allo svolgimento di compiti e responsabilità che non dovrebbe e non potrebbe ricoprire”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Il problema delle persone ristrette in carcere per le quali la magistratura ha già deciso il loro ricovero presso una REMS e quello dei detenuti con problemi psichiatrici, già riconosciuti o ancora in fase di osservazione, sono la maggiore fonte di criticità all’interno delle carceri. Principalmente è un problema per i continui ferimenti del personale di Polizia Penitenziaria, poi è un problema anche giuridico e morale. Si parla tanto di umanizzazione della pena, ma fino a quando persone con problemi psichici, vengono semplicemente rinchiusi e mantenuti in carcere per sottrarli alla vista della società, l’amministrazione della giustizia sarà sempre in difetto e queste anomalie non possono più essere scaricate solo ed esclusivamente sul Corpo di Polizia Penitenziaria. È urgente la rivisitazione del protocollo d’intesa tra i due Ministeri competenti e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ed è indispensabile che a tale tavolo di confronto partecipi anche la Polizia Penitenziaria, unico soggetto, insieme a quel poco personale sanitario in servizio presso gli istituti penitenziari italiani, ad aver gestito fino ad ora questa assurda situazione”.

Rieti, 1 agosto 2023

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale riguardo la mancanza di organici, situazione che mette a dura prova le lavoratrici e i lavoratori del Corpo che quotidianamente devono dare risposte alla cittadinanza

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’ Antincendio Boschivo  in merito l’organizzazione dell’emergenze maltempo che ha colpito il nord Italia

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