Sottoscritto l’accordo sul Fondo Risorse Decentrate 2022

con l’impegno ad adeguare l’accordo 2023

In data 7 giugno si è tenuta con l’Amministrazione la prima riunione sui criteri di ripartizione delle risorse relative al FRD 2022 nella quale avevamo concordato alcune modifiche da apportare all’accordo e finalmente, il 20 luglio scorso la riunione conclusiva in cui lo stesso è stato sottoscritto.

Avevamo proposto diverse altre modifiche ma, per garantire la corresponsione del fondo in tempi almeno ragionevoli abbiamo concordato di rinviarle all’accordo sul FRD 2023 che,anche in virtù dell’aumento delle risorse disponibili dalla legge di bilancio 2022, potrà recepire alcune delle novità presenti nel CCNL 2019-2022.

Intanto, mentre i lavoratori, pressati dal generalizzato aumento dei prezzi, attendono con ansia la liquidazione delle spettanze della produttività e della premialità relative alle prestazioni già erogate nell’anno 2022, tutto procede con esasperante lentezza…

L’amministrazione ha convenuto sulla sottoscrizione di una dichiarazione d’impegno, relativa al ruolo degli RSPP e all’intenzione di avviare specifici tavoli al fine di verificare la possibilità di ridefinire, per la sezione Agricoltura e per la sezione ICQRF, posizioni organizzative ed indennità ai sensi del CCNL comparto funzioni centrali 2019-2022.

L’impostazione attuale ricalca quindi sostanzialmente gli accordi precedenti.

Costituzione del Fondo

Sulla composizione del fondo già nelle prime riunioni avevamo avanzato alcune richieste di chiarimenti relative al contenuto dei DMT n. 254472/2022 e DMT 266754/2022 e se fosse stata utilizzata la previsione di cui al comma 8 dell’art. 49 del CCNL 2019-21 relativamente alla possibilità di superare il limite di cui all’art. 23, comma 2, del Dlgs n. 75/2017 per un importo non superiore allo 0,22% del monte salari del 2018.

L’Amministrazione ha puntualmente risposto nel merito ed il fondo è coerente con quanto predisposto negli anni precedenti e certificato dall’UCB.

A quando la liquidazione del salario accessorio?

Purtroppo, come in passato, i ritardi nella definizione dell’accordo hanno già determinato un ritardo strutturale tale che, anche se l’invio agli organismi di controllo, MEF e Dipartimento della Funzione Pubblica, per i pareri obbligatori venisse fatto domani, i pagamenti potranno essere effettuati non prima del prossimo mese di ottobre.

 

FP CGIL Nazionale

Coordinatore Nazionale

Funzioni Centrali

FP CGIL Masaf

Anna Andreoli

Savino Cicoria

 

Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “A partire dalla giornata del 29 luglio, nel carcere di Salerno, tre eventi in tre giorni che hanno messo sotto stress l’intero penitenziario. Il primo è avvenuto verso le ore 16: due detenuti hanno letteralmente sfondato il muro della propria cella accanto alla porta e sono usciti dalla stanza detentiva, rimanendo comunque bloccati dal cancello posto all’inizio della sezione detentiva, grazie all’intervento del Poliziotto penitenziario che era in servizio anche come capoposto sentinella, aiutato dalla sorveglianza generale e dal Comandante di Reparto. Il giorno dopo, il 30 luglio, gli stessi due detenuti, hanno devastato un’altra camera detentiva, sradicando tutto il mobilio fissato alle pareti e allagando il locale. Ieri, 31 luglio, un altro detenuto con evidenti problemi psichici, dopo essersi procurato un taglio al braccio suturato con sessanta punti nei giorni scorsi, si è scagliato contro un Poliziotto penitenziario ed ha aggredito anche il medico”.

Mirko Manna della FP CGIL Nazionale: “Con un sovraffollamento di persone detenute al 130% ed una carenza di personale di Polizia Penitenziaria che comunque è inferiore alla media nazionale, il carcere di Salerno si regge solo grazie alla professionalità del Corpo di Polizia Penitenziaria, guidato da un Comandante di Reparto determinato a garantire al meglio la sicurezza dell’istituto. Però siamo ancora in attesa di leggere l’annunciata circolare del DAP che dovrebbe chiarire le modalità di intervento durante le aggressioni, le risse e le sommosse. Siamo anche in attesa di sapere se dal Dipartimento e da via Arenula, sede del Ministero della Giustizia, arriveranno mai adeguati piani straordinari di assunzioni nel Corpo di Polizia Penitenziaria, se sarà distribuito il vestiario che il DAP ha affermato essere stipato nei magazzini e soprattutto, di quando si inizierà a parlare del nuovo contratto”.

Salerno, 01 agosto 2023

Durante la gestione delle ultime micro calamità, si sono evidenziati  ancora una volta i limiti organizzativi e gestionali della sala crisi, per questo il Coordinamento Territoriale Fp Cgil VVF ribadisce nella nota che pubblichiamo, la necessità di potenziare l’organizzazione della stessa

A seguito della conclusione del corso Capo Squadra decorrenza 2023, la Direzione Centrale per le Risorse Umane ha diramato la procedura per la scelta sede

Le Strutture Territoriali  Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF , Confsal VVF e Conapo chiedono a tutela dei lavoratori  chiarimenti sul dispositivo di soccorso

Pubblichiamo le nota dell’Ufficio Attività Sportive di riferimento l’8° Campionato Italiano acqua libere Memorial ” Luca Vianello” che si svolgerà  presso Venezia il 16 settembre 2023

Lo scorso martedì 25 luglio, le scriventi OO.SS. sono state convocate dall’Amministrazione per una informativa, tardiva, sulla deliberazione del Consiglio Generale volta a creare una Holding (Ventura S.p.A.) ove fare confluire le partecipazioni azionarie, già detenute da A.C.I., delle società di mercato controllate oltre ad una quota consistente, ben il 25%, delle azioni di SARA Assicurazioni.

La riunione, che doveva servire a chiarire le numerose perplessità rappresentate da tutte le OO.SS. e a dare risposte esaurienti sui fini dell’operazione, invece ha generato ulteriori interrogativi e dubbi sia sulle strategie politiche dell’Ente sia sulla economicità delle scelte. Le OO.SS. Hanno:

– evidenziato dubbi sulla correttezza della procedura che ha portato alla modifica dell’oggetto sociale della Ventura S.p.A., avvenuta nei mesi scorsi, dal momento che non vi è evidenza del rispetto dell’iter autorizzativo previsto dal Regolamento A.C.I. sulla governance delle partecipate;

– espresso perplessità sulla opportunità politica di una operazione che comporta una modifica significativa del rapporto tra l’Ente e suoi organi e le partecipate, che diventerebbe un rapporto indiretto, con duplicazione dei livelli di governance e una riduzione delle competenze delle strutture centrali, che non sembra né efficiente né efficace;
– denunciato il carattere aleatorio della creazione di una Holding di cui non sembrano essere certi i benefici dal momento che i risparmi vantati dal punto di vista fiscali non possono essere l’unica ragione che giustifica l’operazione in considerazione della normativa vigente in materia. Peraltro non appare affatto chiaro né in cosa tali risparmi sarebbero reinvestiti né se i costi della società rischiano alla fine di vanificarli;
– espresso preoccupazione per le difficoltà che potrebbero derivare per il bilancio dell’Ente, sottraendo ad A.C.I. parte dei dividenti di SARA Assicurazioni, che negli ultimi anni hanno consentito all’Ente di avere un bilancio in attivo.

Le risposte che abbiamo avuto non solo non ci hanno soddisfatto, perché generiche e vaghe sull’utilità e i vantaggi per l’Ente e soprattutto per i servizi pubblici per i quali non si intravedono effettivi miglioramenti, ma hanno generato ulteriori preoccupazioni dal momento che il Presidente ha dichiarato l’intenzione anche di costituire un fondo immobiliare in cui far confluire gli immobili dell’Ente e/o di Progei; quest’ultima società non sarebbe comunque liquidata ma rimarrebbe titolare della manutenzione, mentre la gestione del fondo sarebbe affidata ad una ulteriore società i cui criteri di individuazione non sono al momento chiari.

Una operazione, quindi, ancora più complessa di quella che appariva all’inizio, senza alcuna chiarezza su governance, meccanismi di controllo, garanzie, costi.
Il Presidente ha dichiarato che l’Ente sta facendo redigere un piano industriale sull’intera operazione da una società specializzata che andrà a certificare la sostenibilità della stessa da un punto di vista economico ed ha preso l’impegno di trasmetterlo alle OO.SS. nelle prossime 2 settimane. La delibera di costituzione della Holding sarà disponibile (essendo anche soggetta a pubblicazione) non appena approvato il verbale nella prossima seduta del Consiglio Generale. È stato però dichiarato che la delibera non è esecutiva essendo stata dal Consiglio Generale condizionata al parere favorevole dell’Agenzia delle Entrate in merito agli aspetti fiscali del conferimento delle società. Il Presidente si è impegnato a coinvolgere anche gli altri organismi competenti in materia. Ci è dispiaciuta la mancata disponibilità a mettere a fattore comune il dossier presentato ai Consiglieri e sulla base del quale è stata eseguita la votazione.

Le OO.SS. hanno evidenziato come, al di là di tutte queste operazioni ” creative ” volte a recuperare risorse economiche, bisognerebbe valorizzare e sostenere la parte pubblica dell’Ente consentendo senza ulteriori indugi l’ introduzione di nuova linfa vitale nelle nostre strutture che sono oggi in grande difficoltà in modo da poter garantire in sicurezza un servizio pubblico di qualità.

C’è infatti un dato chiaro e incontrovertibile che riguarda il servizio pubblico ovvero che la gestione del PRA e’ sempre stata in attivo e sarebbe in grado, anche senza l’aumento della tariffa al quale il Presidente continua a subordinare nuove assunzioni, di garantire l’ immissione di nuovo personale.

Le OO.SS., pur mantenendo forti riserve sull’opportunità politica dell’operazione sulle società, che ritengono critica e sulla quale sarebbe opportuno un passo indietro degli Organi dell’Ente, considerato che la delibera non è ancora esecutiva perché subordinata alle risposte degli Organismi competenti, attendono per poter esprimere più compiute osservazioni l’invio del piano industriale.

Le OO.SS si riservano di porre in essere ogni azione conseguente che reputeranno necessaria, portando la questione in tutte le sedi e all’attenzione di chi riterranno più opportuno per la tutela dei Lavoratori, per assicurare la qualità dei servizi, per l’efficiente gestione delle risorse pubbliche e nell’ l’interesse pubblico.

FP CGIL ACI D. Figliuolo

CISL FP ACI M. Semprini

UILPA ACI P. Piccirilli

CONFINTESA FP ACI P. Piccione

CONFSAL UNSA ACI A.G. Cappelli

USB P ACI B. Stramaccioni

FLP EPNE ACI D. Martignani

 

          Al Ministro della Difesa
Guido Crosetto
Al Sottosegretario di Stato alla Difesa
On.le Matteo Perego di Cremnago

OGGETTO: Art. 930 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66 “transito all’impiego civile”.

Come è noto, e facilmente riscontrabile dalle numerose note inviate nel tempo oltre alle numerose interlocuzioni sul tema, FPGCIL – CISLFP – UILPA hanno sempre sostenuto che le modalità applicative della norma sui transiti non tengono in alcun conto le esigenze mediche e sanitarie del personale militare non più idoneo per motivi di salute.
Più volte è stata ribadita la necessità di un confronto sull’argomento che ormai riguarda quasi un terzo del personale civile della difesa. Se quel confronto ci fosse stato, FPGCIL – CISLFP – UILPA avrebbero chiesto come più volte
illustrato:


 che il dipendente “neo transitato”, al momento della decisione sulla destinazione e sul compito da svolgere, fosse messo al centro delle scelte come persona al fine di potergli garantire, nei casi (quasi la totalità) di invalidità riconosciuta, quelle garanzie previste dalle norme in materia di tutela dell’invalidità;


 che fosse garantita la collocazione il più vicino possibile al nucleo familiare al fine di poter conciliare l’attività lavorativa con i percorsi di cure;
 che tutto questo, nella consapevolezza delle difficoltà di una completa realizzazione negli Enti della Difesa, doveva rendersi attuabile anche attraverso uno strumento normativo che consentisse il transito verso tutte le Pubbliche Amministrazioni senza penalizzazioni.


Ebbene, abbiamo appreso dalla pubblicazione sul sito istituzionale di Persociv il 25 luglio scorso, della circolare congiunta Persociv/Persomil, che sulla materia sono state prese decisioni che modificano l’attuale situazione applicativa della norma in oggetto.
Ovviamente le modifiche apportate, alcune delle quali a nostro avviso anche non aderenti alla norma vigente, sono peggiorative.


In sintesi:

si persevera a non voler considerare le primarie esigenze del personale militare che transita e, nel caso dell’impiego di detto personale in Marina Militare, non si garantiscono più neanche i limiti – già inadeguati, della regione dell’ultimo ente di impiego.
Si continuano ad ignorare le norme sulla tutela delle invalidità e si inseriscono vincoli che non riconoscono la realtà normativa del servizio prestato da militare, a tutti gli effetti giuridici ed economici, come servizio prestato nella Pubblica Amministrazione.
Si giustificano scelte dall’impatto devastante con “esigenze di F.O.” facendo finta di ignorare che queste modalità sono ben lontane dal garantire all’A.D. l’obiettivo.
Si continua infine ad ignorare il vero significato del termine “corrette relazioni sindacali” oltre a non rispettare il C.C.N.L. artt. 4 e 5 dal momento che le decisioni assunte modificano unilateralmente il protocollo di intesa in atto sulla mobilità.
Continua purtroppo a passare l’idea che il diritto alla tutela della salute e all’assistenza dei familiari, per una persona che soffre di una grave patologia, passi in secondo piano rispetto alle esigenze dell’amministrazione.

Per tutto quanto sopra esposto si chiede la sospensione della circolare del 25 luglio e l’apertura in tempi stretti di un confronto sull’argomento.

FP CGIL                      CISL FP            UIL PA

Massimiliano Prestini  Massimo Ferri   Carmela Cilento

                                    Franco Volpi


A seguito del perdurare nella mancata organizzazione riguardo il rifornimento dei mezzi inviati per operazioni di soccorso e per compiti istituzionali, pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VV, Confsal VVF e Conapo

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF, Confsal VVF e Conapo in merito il riequilibrio dei turni a garanzia del soccorso e della salute e sicurezza delle donne e degli uomini

Abbiamo denunciato più volte, anche nel recente passato, il rischio di regionalizzare la vigilanza ispettiva, un rischio legato alla circolare 141/2021 che da un lato ha offerto ai Dirigenti territoriali l’opportunità di adottare interventi di rilievo, dall’altro ha depresso la funzione, stante anche il ruolo a esaurimento previsto dal D.lgs. 149/2015.

Tale rischio è tornato all’ordine del giorno nel momento in cui alcune realtà regionali hanno adottato iniziative per perseguire ufficialmente il miglioramento dell’azione ispettiva, sulla scorta della circolare 86/2022 relativa alla disciplina delle missioni.

Più che le regole che da essa discendono, ciò che genera perplessità è l’interpretazione tutt’altro che uniforme proveniente dai diversi territori, con l’adozione di “accorgimenti” che hanno un profondo impatto sulla vita dei funzionari e che determinano un quadro d’azione sempre più frastagliato e complesso.

Per fare qualche esempio:

  • in alcune realtà vengono introdotti dei “vagli di congruità”, alieni a compiti e responsabilità del personale ispettivo e legati semmai all’attività dirigenziale, proprio mentre si richiede – sempre con maggiore insistenza – la compilazione di programmi preventivi, report, tabelle a consuntivo che comprimono l’attività ispettiva vera e propria;

  • si esorta a superare il NIU (Numero Identificativo Unico) in ambito paperless, offrendo comunicazioni più ampie, che però andrebbero in contrasto col principio di riservatezza cui si ispira la stessa azione ispettiva (cfr. circc. 85/2008 e 76/2016);

  • si attribuiscono ai RUO compiti di verifica sulle paperless, esortando le colleghe e i colleghi impegnati in missione a comunicare le date con un imprecisato congruo anticipo.

A ciò si aggiungono interventi che determinano ulteriore incertezza rispetto a temi non secondari quali:

  • chi innesca l’assegnazione alla vigilanza ispettiva (Direzioni provinciali o Direzioni regionali)?;

  • che criteri occorre adottare per filtrare tali assegnazioni in considerazione dell’esiguità del personale ispettivo (perché la pratica A va in ispezione e la B no)?;

  • come individuare quando il carico di pratiche, per un ispettore, è da considerarsi “troppo oneroso”?

Il rischio, come sempre, è di parcellizzare l’attività, creando difformità sul territorio. Ciò non può che alimentare malessere, frustrazione e disagio fra gli ispettori, i quali sembra debbano assumere l’onere della prova del loro corretto operato.

Non possiamo, pertanto, che invocare un confronto sul tema, ponendoci sempre come obiettivo il reale miglioramento dell’attività: con conclusioni condivise tra Amministrazione e lavoratori, snellendo le procedure, semplificando gli adempimenti, con chiare e circoscritte indicazioni vincolanti che escludano attività e adempimenti ridondanti.

 

FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

 

Nel rispetto delle donne e degli uomini del Corpo riguardo la salute e sicurezza e in particolare gli infortuni sul lavoro, pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF, Confsal VVF e Conapo

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