In data 20 luglio 2023, le scriventi hanno avuto un incontro con l’amministrazione, incontro più volte sollecitato nel tempo visto che il precedente già programmato e non tenutosi risaliva ai primi di febbraio.
L’ordine del giorno iniziale prevedeva il confronto solo sul regolamento incentivi alle funzioni tecniche e art. 45 del D.lgs 31 marzo 2023 n. 36, argomento che richiedeva una certa urgenza vista l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti a far data dal 1° luglio. A seguito di nostra richiesta l’ordine del giorno è stato integrato con la discussione sul fondo risorse decentrato anno 2023.
Sul primo punto, a fronte di una bozza di regolamento inviataci dall’amministrazione, le scriventi hanno fornito un puntuale e dettagliato documento con proposte di modifica. L’amministrazione, ritenendo interessanti le modifiche argomentate, si è riservata un approfondimento delle stesse valutandone la possibilità di accoglierne il maggior numero possibile e di inserire le stesse nel redigendo testo definitivo.
Si è proceduto all’analisi del fondo delle risorse decentrate 2023, che nel suo impianto mantiene immutati gli istituti in essere ed a tal proposito è necessario far conoscere che a fronte di un maggior numero di dipendenti, a seguito di nuove assunzioni, il fondo destinato alla produttività individuale pur rimanendo quasi invariato, è destinato ad essere fruito da una platea maggiore di aventi diritto.
Tale elemento incide onerosamente su tutto il personale in servizio, tanto che ha indotto le nostre organizzazioni sindacali ad una attenta riflessione sulla possibilità di avviare le PEO per l’annualità 2023. Da una approfondita analisi delle risorse a disposizione abbiamo constatato che il costo per un numero esiguo di progressioni sarebbe stato troppo alto e avrebbe creato una ripercussione in negativo su tutto il personale, che come suddetto parte già da un fondo di base minore rispetto agli anni precedenti.
Si è giunti alla conclusione che allo stato non si ritengano preliminarmente necessarie ma nel contempo si è assunto l’impegno di avviare le PEO nell’anno 2024 previa verifica anche di ulteriori risorse da destinare al fondo.
In occasione dell’incontro sono stati resi chiarimenti su alcune nostre richieste:
1) il pagamento del fondo risorse decentrate – produttività individuale anno 2022, ci comunica il pagamento, al più tardi, nel mese di settembre, tale ritardo rispetto ai tempi dell’anno precedente è dettato dal fatto che ci sono stati avvicendamenti al vertice che hanno rallentato l’intera procedura di valutazione utile alla costituzione di fondi per ufficio;
2) i progetti finalizzati (variazioni e durata); a fronte della richiesta pervenuta da diverse sedi inerente una organizzazione diversa degli stessi operata senza preavviso, l’amministrazione ha riferito che a suo avviso non si tratta di variazioni, ma che tali previsioni erano già contenute nel documento originario di avvio degli stessi progetti, e differite per l’ottimizzazione del sistema informatico, e che in ogni caso sono state necessarie ai fini della rendicontazione degli stessi trattandosi di fondi PNRR. I progetti in essere copriranno l’intero anno 2023. Allo stato non è possibile fare previsione sull’anno 2024.
3) Le progressioni verticali: come avete potuto già leggere sull’intranet è stata pubblicata la graduatoria per il passaggio di area per i funzionari informatici, successivamente si procederà anche con le altre figure, infatti le commissioni sono già a lavoro ed a breve l’intera procedura dei passaggi tra le aree dovrebbe essere conclusa. Ricordiamo che si tratta di una procedura prevista dall’art. 18 c. 8 che cita testualmente: “Le progressioni di cui al comma 6 sono finanziate anche mediante l’utilizzo delle risorse determinate ai sensi dell’art.1 comma 612 della legge n. 234 del 30 dicembre 2021 (Legge di bilancio 2022) in misura non superiore allo 0,55% del monte salari dell’anno 2018 relativo al personale destinatario del presente CCNL.”, pertanto i numeri derivanti sono pari alla copertura economica in tale senso disponibile;
4) La mobilità interna volontaria, si è conclusa la procedura con pubblicazione della graduatoria definitiva in data 27 luglio;
5) Scorrimento delle graduatorie in essere (concorso Funzionari e assistenti): a seguito del riordino della dotazione organica, ove vi siano gli spazi, l’amministrazione valuterà un eventuale scorrimento sulla base dei posti che si renderanno disponibili, fatte salve le risorse economiche a disposizione.
6) Ed in ultimo: l’istruttoria per l’erogazione dei fondi per i benefici assistenziali è stata conclusa anticipatamente agli anni passati, si prevede l’erogazione degli stessi in tempi brevi.
CGIL, CISL e UIL ravvisano la necessità di concludere il confronto sugli istituti contrattuali non ancora affrontati (lavoro da remoto, area delle altre professionali), anche se oggetto di un possibile rinvio, in ogni caso l’amministrazione ha preannunciato la possibilità di un ulteriore incontro nel mese di settembre. Si allega alla presente comunicazione l’accordo sul Fondo risorse decentrate 2023 Vi terremo sempre aggiornati e vi auguriamo buone ferie
CGIL FP
Maria Paola Lo Monaco
Tiziana Giangiacomo
CISL FP
Marcello De Vivo
UIL PA
Elisabetta Argiolas
Paola Ristori
(Roma, 28 luglio) Oggi un sms dell’INPS ha annunciato a centinaia di migliaia di beneficiari del Reddito di Cittadinanza la sospensione, dal 1 agosto, del sostegno economico, come previsto dal decreto lavoro, convertito in legge poche settimane fa. Così, semplicemente, 169mila persone, tra i 18 e i 59 anni, scoprono di essere occupabili, di non aver più diritto nemmeno ad un euro, a prescindere dalla loro condizione di vulnerabilità.
Unica speranza per migliaia di famiglie in povertà rimane l’essere prese in carico dai servizi sociali comunali, quei servizi sociali e quella presa in carico che il Governo ha sacrificato sull’altare di una presunta “occupabilità” che non tiene conto dei bisogni e delle fragilità delle persone.
A questo punto toccherà agli assistenti sociali e alla fragile rete dei servizi sociali dei Comuni, debole soprattutto al sud dove ci sono la maggioranza dei percettori del Rdc, confrontarsi con il disagio e la disperazione di molte persone che perdono l’unico reddito e che hanno solo poche settimane per non perdere il beneficio economico. Migliaia di domande davanti a poche unità di assistenti sociali e allo scarso personale dei servizi, a volte precario.
La brutta riforma del RDC sta lasciando senza sostegno migliaia e di persone e ne sta scaricando la responsabilità sulle lavoratrici e sui lavoratori dei servizi sociali. Per loro il già quotidiano rischio di un lavoro a contatto proprio con i più deboli e i più fragili, diventa così insostenibile, soprattutto per l’incapacità di rafforzare i servizi sociali, nonostante ci siano, da oltre due anni, i finanziamenti necessari per assumere migliaia di assistenti sociali e di altre figure professionali che sarebbero stati indispensabili per fronteggiare una situazione di questo tipo, figlia di un furore ideologico ed una approssimazione operativa che non possono pagare certo lavoratrici e lavoratori.
Per la CGIL e la FP CGIL è necessario prorogare il termine di 7 mesi per la sospensione del Reddito di Cittadinanza e dare modo alla popolazione in condizione di bisogno di essere presa in carico dai servizi comunali. Abbiamo bisogno di procrastinare i termini, così assurdi, assumere rapidamente il personale a tempo indeterminato necessario ed assicurare e garantire la formazione necessaria per dare le risposte necessarie ad un problema così grave come la povertà.
L’appello dei Vigili del Fuoco di Taranto: “Fateci tornare a casa sani e salvi”
Se scoppia un incendio in contemporanea sui due lati opposti della città le fiamme potrebbero prevalere così come il nostro sconforto, che malgrado turni massacranti e condizioni di lavoro al limite della decenza, non ci importa di essere chiamati eroi ma vorremmo innanzitutto essere rispettati come uomini, padri di famiglia e lavoratori.
L’emergenza per i Vigili del Fuoco di Taranto si fa drammatica e così, mentre divampa un altro incendio lungo il tratto della Salina al confine della città, a descrivere la situazione è Gaetano La Corte, segretario aziendale della Funzione Pubblica CGIL all’interno del corpo VVF di Taranto.
Le immagini che riporta La Corte sono quelle di lavoratori ridotti all’osso, su mezzi a volte non dotati di aria condizionata, e costretti ad utilizzare DPI (dispositivi di protezione individuali) indispensabili per la loro incolumità che pesano circa 10 chili.
Per affrontare le fiamme ogni vigile del fuoco in servizio deve indossare stivali, nomex, pantanomex e casco – dice – circa 10 chili di dispositivi di protezione che a volte fanno salire la temperatura corporea fino a 50 gradi e oltre.
I Vigili del Fuoco di Taranto sono sempre stati pochi, ora sono pochissimi.
Una squadra con relativi mezzi ha raggiunto le zone alluvionate dell’Emilia Romagna, un’altra le zone infuocate della Sicilia.
Si continua a disinvestire sulla sicurezza del territorio e oggi si mette a dura prova la salute e la sicurezza di questi Vigili che da alcuni giorni ormai – continua La Corte – su disposizione dei Comandi VV.F. della Puglia hanno dovuto raddoppiare i turni di servizio passando da 12 a 24 ore di lavoro continuativo, per affrontare i nuovi fronti di fuoco del leccese e del foggiano.
Per piacere non chiamateci eroi – termina La Corte – trattateci da uomini che vogliono tornare a casa dalle proprie famiglie sani e salvi.
articolo
Si sono svolte questa settimana due riunioni dell’OPI: una incentrata sul Piano della Formazione 2023-2025, andato in delibera commissariale mercoledì, l’altra sulle performance del 2022.
Piano di Formazione
In ordine al primo tema, il testo presentato dall’Amministrazione conferma l’impegno maturato in INPS con la pandemia e sembra fornire un riscontro alla necessità di valorizzare le professionalità amministrative presenti in Istituto. Registriamo una coerenza strutturale sia con le linee programmatiche del CIV, sia con le indicazioni pervenute dal Consiglio d’Amministrazione.
Come FP CGIL da sempre rivendichiamo ai tavoli il diritto alla formazione: riteniamo pertanto la condivisione di questo approccio, un passaggio preliminare fondamentale e non scontato.
Nel corso del confronto abbiamo evidenziato la necessità di evitare tentazioni autoreferenziali, per una formazione che risulti essere efficace, equa e aperta a tutto il personale. Ci rendiamo naturalmente conto di quanto difficile sia progettare processi formativi in un Istituto con ventottomila anime, che corrispondono a ventottomila saperi diversi. Da qui l’esigenza di procedere a una formazione che generi condivisione, anche per evitare la dispersione delle conoscenze già sperimentata coi pensionamenti degli anni passati.
Proprio per arginare ogni criticità, abbiamo segnalato alcune difficoltà contestuali registrate negli scorsi mesi su alcuni corsi formativi. Ci riferiamo in particolare:
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ad alcuni corsi programmati a ridosso della fine dell’orario lavorativo (10-18 o con inizi alle 14.30);
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ad alcuni percorsi la cui scadenza finale è stata comunicata tardivamente (pensiamo al personale originariamente impegnato in DigitXAll e poi chiamato ad acquisire le attestazioni relative a Competenze digitali).
Perché la formazione sia piena, e sia in armonia con l’attività di produzione che assorbe il personale nelle sedi, è necessario programmare i corsi negli orari di ufficio e con un orizzonte temporale di medio respiro.
Per quanto concerne la dirigenza, abbiamo registrato un programma di iniziative limitato, nell’offerta e nei destinatari, considerato che alcune iniziative sono riservate soltanto ad una quota dei dirigenti.
Abbiamo altresì evidenziato l’importanza di mantenere anche la formazione in presenza, non solo per salvaguardare il confronto diretto coi docenti, ma soprattutto per valorizzare la dimensione relazionale alla base dei processi formativi in questione, dimensione che la modalità asincrona – per forza di cose – non riesce pienamente a garantire. Sul punto abbiamo quindi evidenziato l’importanza di investire su specifici percorsi formativi, attirando l’attenzione su due temi a nostro avviso cruciali:
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relazioni sindacali, tema principe stante l’importanza che esse assumono soprattutto in ambito territoriale;
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strumenti di pianificazione e controllo di gestione e valutazione della performance, oggetto di continue modifiche ed aggiornamenti e patrimonio conoscitivo indispensabile per ogni dirigente dell’istituto.
Quanto ai professionisti, abbiamo manifestato apprezzamento per l’attività delineata: al fine di assicurare la più immediata efficacia di tali profili, resta evidentemente necessario riservare una particolare attenzione al personale neoassunto e al personale amministrativo di supporto.
Performance
Con riferimento al secondo tema, la produzione del 2022, abbiamo discusso i dati trasmessi dall’Amministrazione, che testimoniano una sostanziale tenuta delle sedi pur con qualche elemento di criticità, specie in riferimento agli obiettivi di gruppo.
In questo senso i dati meno performanti di alcune sedi sono stati ricondotti dall’Amministrazione stessa all’assenza di personale e ai pensionamenti che l’Istituto ha registrato l’anno passato. Ciò ha inciso, sia sull’indice di giacenza, sia su quello di deflusso, specie in relazione al lavoro svolto presso alcune Agenzie. Tali aspetti negativi – almeno secondo le prime proiezioni – dovrebbero essere assorbiti nell’anno corrente, laddove l’obiettivo sarà tarato su base provinciale.
L’Amministrazione ha quindi evidenziato lo sforzo in atto per rafforzare la struttura del controllo di gestione, offrendo dati aggiornati e consultabili in maniera tempestiva, per permettere gli accorgimenti del caso. Da qui un’anticipazione sulla convocazione delle prossime riunioni OPI relative ai risultati 2023 e all’annualità 2024 (ancora da costruire).
Al tavolo abbiamo chiesto di avere una precisa indicazione degli obiettivi di gruppo per ogni sede, su scala provinciale: ciò consentirebbe di avere una maggiore consapevolezza delle criticità riscontrate dalle singole sedi e di avere elementi di rilievo per i confronti futuri.
Rispetto all’obiezione unitaria, di considerare criticità che potrebbero essere intervenute – quale, a titolo d’esempio, la razionalizzazione logistica – l’Amministrazione ha evidenziato che in presenza di nuovi elementi, gli stessi saranno sottoposti all’attenzione del Direttore Generale.
Nell’OPI sulla dirigenza, abbiamo evidenziato alcune evidenti storture derivanti dall’applicazione dell’attuale sistema. Ad esempio, tutti i dirigenti della DCM Napoli e metà di quelli della DCM Roma – strutture particolarmente complesse e con straordinari carichi di lavoro – si collocano per l’incentivo ordinario tra 90 e 100; in alcune strutture regionali, notoriamente caratterizzate da flussi di lavoro più contenuti e minor complessità ambientale, tutti i dirigenti conseguono il 100!
Occorre urgentemente innovare il sistema di misurazione della performance, tenendo adeguatamente conto dei volumi gestiti e del contesto socio-economico territoriale.
L’Amministrazione ha confermato che verranno prese in considerazione per eventuali aggiustamenti tutte le giustificazioni pervenute e ha comunicato che è in fase di definizione un nuovo sistema di valutazione della performance, proprio concepito nella logica della valorizzazione delle differenze di contesto. Tra le novità più significative, l’intenzione di valorizzare – finalmente – anche la produzione automatizzata, tenendo conto di tutte le attività di sistemazione propedeutiche svolte dalle strutture.
Per quanto concerne professionisti, i dati aggregati forniti non sembrano consentire una facile individuazione delle cause del peggioramento generalizzato rispetto al 2021, quanto meno per le aree legale, medico-legale e tecnico-edilizio.
Per ciò che riguarda l’area medica, Roma rimane perennemente sotto gli obiettivi a fronte di un enorme carico di lavoro. Ci chiediamo se l’aumento esponenziale delle nuove domande di invalidità civile, delle cause giudiziarie e delle revisioni siano state opportunamente valutate dal sistema di controllo; al riguardo nutriamo forti dubbi. Anche la Sardegna (ordinario) e Puglia (speciale) per motivi a noi sconosciuti ottengono un risultato deludente.
In generale, i dati offerti confermano in ogni caso l’inidoneità dell’attuale sistema di valutazione della performance a cogliere la specificità e la complessità dei prodotti legati alle attività professionali. Abbiamo rinnovato l’invito a convocare i tavoli tecnici più volte promessi per la revisione dell’impianto. Anche a tale riguardo l’Amministrazione ha mostrato disponibilità a considerare le giustificazioni pervenute in relazione alle diverse famiglie di professionisti. Ma, soprattutto, si è dichiarata consapevole della insufficienza dell’attuale sistema di valutazione della performance rispetto alle specificità delle attività professionali e della necessità di tenerne conto nella prossima immediata revisione del sistema.
Roma, 28/07/2023
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FP CGIL – INPS
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Antonella Trevisani
Pino Cipriani
Fabrizio Innaimi
Francesco Reali
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Nella seduta del tavolo tecnico di ieri sui criteri per le progressioni verticali in deroga, previste dall’art.18 del CCNL Funzioni Centrali 2019/21, l’Amministrazione ci ha consegnato i dati relativi alla platea degli aventi diritto che è composta da 233 laureati e 1.905 diplomati. La concentrazione massima degli aventi diritto è nel profilo di Assistente amministrativo con 150 laureati e 1.028 diplomati.
Anche i dati riguardanti l’anzianità di servizio degli aventi diritto sono interessanti: tra i laureati il 12% ha più di trent’anni di servizio, la percentuale schizza al 47% tra diplomati . Abbiamo quindi una consistente fascia della platea, con un elevato numero di lavoratori con oltre sessant’anni, il che apre una riflessione sulla questione differenziali economici. Detti differenziali infatti, che ci siamo impegnati a attivare con valenza sul FRD 2023, quantificati dal CCNL in 800 euro per la prima area, 1.250 per la seconda e 2.250 per la terza, potrebbero avere riflessi sensibili sul trattamento di fine rapporto.
Le notizie sul Fondo Risorse Decentrate 2022 certificato sono positive: complessivamente il fondo è di oltre 16.000.000 di euro, per il 90% costituito dalla parte stabile. Per l’accordo sul FRD 2022 l’Amministrazione ci ha convocati per fine agosto in modo da accelerare i tempi e definire successivamente il 2023, anno nel quale potremmo prevedere i differenziali.
L’Amministrazione ci ha presentato una proposta di articolazione dei criteri, fissati dal CCNL all’art.18 che prevede un’ articolazione del punteggio tra l’anzianità di servizio, i titoli di studio e la parte restante alle competenze certificate, competenze lavorative e idoneità nella precedente procedura.
Come FP Cgil stiamo lavorando affinchè il confronto termini con una proposta complessiva che possa determinare, per tutti I lavoratori del MIT ( I, II e III area) un beneficio economico o attraverso lo strumento del passaggio di area o attraverso l’attribuzione del differenziale stipendiale.
Il tavolo si è aggiornato al 21 settembre.
La coordinatrice nazionale Fp Cgil MIT
Carmen Sabbatella
per la FP Nazionale
Paolo Camardella
– Comunicato flash –
Care colleghe e cari colleghi,
abbiamo sottoscritto stamani presso la sala Giunta del Coni con la delegazione dei datori di lavoro gli accordi relativi alle code contrattuali del vigente CCNL, che riguardano:
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Il nuovo sistema di classificazione, con la conseguente collocazione al suo interno di nuovi profili professionali e/o la ridefinizione di quelli esistenti, lo sviluppo delle progressioni, l’introduzione dell’area “D”, la norma programmatica sull’area Quadri;
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Un più moderno e innovativo sistema di valutazione, che accresce le garanzie e conferisce maggiore oggettività e trasparenza alla rilevazione della performance delle lavoratrici e dei lavoratori di Sport e salute e delle Federazioni sportive nazionali, offrendo al contempo nuove opportunità di formazione e sviluppo professionale.
I predetti testi sottoscritti – che renderemo pubblici non appena sottoscritti anche dai vertici di Sport e salute e F.S.N. – hanno in fine raggiunto, grazie all’impegno profuso dalle parti in questi mesi, e all’ostinata rivendicazione proposta dalle scriventi OO.SS., l’elevato livello di funzionalità e interoperabilità che ci si era posti come obiettivo fin dall’inizio, in ragione delle legittime e condivisibili attese del personale a cui si rivolgono.
Con la firma odierna si apre quindi una nuova stagione di diritti ed opportunità professionali per le lavoratrici e i lavoratori di Sport e salute e FSN. Una significativa “rivoluzione” che vede nei pilastri della formazione certificata, dei percorsi selettivi di crescita professionale e nel nuovo sistema di valutazione le leve per una gestione maggiormente coinvolgente della società e delle federazioni sportive.
Ci auguriamo che gli importanti risultati ottenuti oggi siano forieri di una nuova e proficua stagione di confronto e contrattazione per gli interessi dei lavoratori del comparto dello Sport che rappresentiamo, e non, con riferimento anche alle altre code negoziali che a partire dal prossimo mese di settembre inizieremo a trattare.
Profittiamo dell’occasione per augurare a tutte e tutti voi un piacevole periodo di ferie.
FP CGIL CISL FP UIL PA CISAL FIALP
F. Quinti A. Bruni P. Liberati D. Carola
Gentili Direttori,
con specifico riferimento alla circolare DG Musei n. 80/2023, relativa alla programmazione delle aperture “Ferragosto 2023”, è necessario sottolineare in premessa che:
• nonostante i ripetuti solleciti e vertenze di parte sindacale, nonostante le accorate richieste di nuovo personale provenienti dal territorio, l’Amministrazione non ha saputo garantire una credibile risposta alla necessità di sviluppo e di valorizzazione dell’intero territorio nazionale, malgrado un piano programmatico ed organico di assunzioni, anche per responsabilità procedurali esterne all’Amministrazione;
• le attuali condizioni di apertura sono caratterizzate da personale stremato, affiancato da lavoratori precari finanziati da appalti per servizi da milioni di euro, senza razionalizzazione e programmazione; condizione ormai decennale che produce ed alimenta precariato senza diritti, senza prospettive e spesso in condizioni economiche gravemente esposte. Infatti il vertice politico, sollecitato dalle vertenze dei lavoratori e sindacali, si è mostrato completamente sordo ad ogni apertura di confronto sia al livello governativo, sia nel più complessivo ragionamento ministeriale sul necessario processo di reinternalizzazione di risorse;
• DG Musei ha predisposto un piano annuale di valorizzazione 2023, che ha proposto risorse; il piano è stato condiviso dalle parti sociali ed è in atto. Spiace comunque rilevare che l’estrema scarsità di risorse assegnate a numerosi Archivi e Biblioteche non consenta in molti casi nemmeno lo svolgimento della Domenica di Carta.
Tutto ciò premesso, la richiesta avanzata con circolare n. 80/2023 deve trovare soluzione esclusivamente al tavolo negoziale decentrato d’Istituto e, comunque, nel caso in cui l’Amministrazione non decida di mettere a disposizione necessarie risorse aggiuntive, all’interno dell’ambito del piano di Valorizzazione già adottato e quindi al livello nazionale.
È necessario evidenziare, inoltre, che – con la solita logica “io ti ho avvisato” – siamo sollecitati da note della Sintesi (la società che fornisce i referenti sulla sicurezza delle condizioni di lavoro sull’intero territorio nazionale) in cui si prospettano informazioni ai lavoratori dei siti archeologici sul come difendersi dalle alte temperature ed essere di aiuto all’utenza.
Allo stato attuale in nessun sito è prevista una qualsiasi possibilità di modificare le condizioni organizzative e trovare soluzioni concrete che anticipino i problemi invece di doverli risolvere in emergenza, anche con riferimento alle condizioni di accoglienza dell’utenza.
Non da ultimo, nella gran parte dei siti non sono presenti neppure distributori automatici di bevande
Queste sono le condizioni in cui apriamo i nostri siti, a nostro avviso più urgenti delle trascurabili iniziative di valorizzazione che pure affollano le pagine dei giornali.
In attesa di gentile, urgente riscontro si porgono
Distinti saluti
FP CGIL MIC
C. Meloni
UIL PA MIC
F. Trastulli
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO
CCNI FRD 2022
In mattinata siamo stati convocati per avviare la contrattazione sul FRD 2022 nonostante non sia ancora pervenuta da parte dell’Organismo indipendente di valutazione la validazione della relazione sulla Performance 2022.
In particolare l’amministrazione, a seguito delle richieste di parte sindacale, ha voluto faro il punto della situazione prima della pausa estiva su eventuali modifiche da apportare all’impianto previsto fino al 2021. Come noto, infatti, gli interventi incomprensibili degli organismi di controllo hanno via via determinato una inaccettabile limitazione della contrattazione decentrata.
Nel corso dei nostri interventi abbiamo proposto di introdurre nuovi meccanismi che consentano di assegnare un ruolo primario alla contrattazione di sede definendo chiaramente la quota prevista dal CCNL a tal fine e lasciando ampi margini sulla definizione dei criteri per attribuire la maggiorazione del premio individuale.
Nei prossimi giorni formuleremo una proposta più strutturata in modo di provare rapidamente a chiudere la trattativa già nel mese di settembre.
Sulla nostra posizione abbiamo registrato la convergenza anche delle altre Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo, per cui riteniamo ci siano le condizioni per ottenere il risultato voluto.
Durante l’incontro l’Amministrazione ha inoltre comunicato che l’accordo di interpretazione autentica che sbloccherà le trattative decentrate relative al FRD 2021 dovrebbe tornare certificato la prossima settimana, consentendo così di chiudere anche questo capitolo con le contrattazioni di sede e i successivi pagamenti.
Roma, 28 luglio 2023
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FP CGIL
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FP CISL
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Anna Andreoli/ Davide Perrelli
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Michele Cavo
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Oggi alle ore 16.30 si è tenuta la prevista riunione in sede di contrattazione integrativa nazionale per l’utilizzo del FRD 2022.
Ancora una volta abbiamo denunciato con forza che le risorse del fondo, benché sia aumentato al netto delle posizioni economiche pagate nel fondo 2021, risulta totalmente insufficiente per finanziarie tutti gli istituti contrattuali in particolare per i nuovi differenziali stipendiali.
A tal fine abbiamo chiesto un intervento legislativo atto a rifinanziare il fondo in analogia ad altri provvedimenti tipo in altre amministrazioni.
Inoltre abbiamo sottolineato ancora una volta la nostra contrarietà ad un aumento (anche se si tratta di una sola unità nelle distrettuali) delle posizioni organizzative rispetto al 2021.
Purtuttavia abbiamo ritenuto di dover firmare per questi motivi:
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E’ stato accolta la nostra richiesta di prevedere a monte della distribuzione del fondo un apposito finanziamento per i colleghi di Cagliari per le note questioni di inagibilità dei locali e l’applicazione dello smart working obbligatorio;
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In questo periodo in cui l’amministrazione non trova soluzioni per accelerare i pagamenti del fondo perequativo abbiamo ritenuto di non porre ulteriori ostacoli per la corresponsione del fondo già in forte ritardo rispetto all’anno scorso.
Infine abbiamo insistito con l’amministrazione a mettere in atto un vero e proprio sistema di welfare contrattuale ed amministrativo per i lavoratori e abbiamo sollecitato l’amministrazione a farci pervenire prima della pausa ferragostana le proposte dell’amministrazione in merito ai criteri per le progressioni tra le aree in deroga ex art 18 CCNL 2019-2021 e per i differenziali stipendiali (progressione economiche all’interno delle aree).
Vi terremo come al solito informati sugli sviluppi ed il prosieguo delle contrattazioni.
Roma 27.07.2023
Il coordinatore nazionale Avvocatura dello Stato FP CGIL
Vincenzo Malatesta
In data 27 luglio 2023 si è svolto a Roma l’incontro tra le OO.SS e le Centrali Cooperative per
il prosieguo della trattativa per il rinnovo del CCNL Coop Sociali.
In allegato il resoconto integrale.
In data odierna si é svolta la riunione per la sottoscrizione del Regolamento ai sensi della legge appalti 50/2016 art 113.
Alla riunione per la parte pubblica erano presenti, oltre al Ministro Nordio, il Viceministro Paolo Sisto e i capi dipartimenti.
Il Ministro é intervenuto per comunicarci che é stato presentato un emendamento da parte della maggioranza per l’ampliamento di 1947 unità dell’area Funzionari. Un ulteriore contingente di circa 400 unità saranno finanziati, probabilmente con la legge di bilancio.
Certamente una notizia positiva, ma i numeri non sono ancora sufficienti per dare una risposta adeguata alle lavoratrici ed ai lavoratori che possono passare attraverso l’applicazione dell’art 18 del CCNL 2019/21 e l’utilizzo delle risorse pari allo 0.55% del monte salari 2018.
Abbiamo, come riportato nel comunicato unitario, sottoscritto oggi il Regolamento, anche se non sono state accolte tutte le nostre richieste, per evitare ulteriori rinvii, inoltre lo stesso ha una durata limitata e consente un più rapido pagamento delle spettanze alle tante lavoratrici e tanti lavoratori che da anni aspettano il pagamento di questi incentivi.
Abbiamo chiesto l’inserimento di un ulteriore articolo per garantire la trasparenza sulla rotazione degli incarichi e la pubblicazione sul sito della giustizia.
Il Viceministro Sisto si è impegnato a valutare la richiesta previo consulto degli organi di competenza legge sulla privacy.
L’attuale Regolamento a stretto giro sarà aggiornato alla nuova normativa vigente, sarà nostra cura far inserire questo articolo a tutela della trasparenza.
La riunione é stata aggiornata al 26 settembre prossimo, per la discussione delle Linee guida.
Vi teniamo aggiornati sugli sviluppi
p.la FP CGIL Nazionale
Russo – Fuselli – Mascagni
Si è svolto ieri, 26 luglio 2023, presso la sede del DAP il primo incontro del tavolo tecnico sulle famiglie professionali.
Il Dott. Parisi per la parte pubblica, ha consegnato a tutti i componenti del tavolo i dati sulla pianta organica del Dipartimento, come chiesto da tutte le organizzazioni sindacali.
FPCGIL ha ringraziato l’amministrazione per la modalità di lavoro, che ha permesso la costruzione di una bozza di famiglie professionali condivisa.
FPCGIL Si è compiaciuta perché ha visto accolto il ripristino dei profili professionali ingiustamente soppressi nel 2010, unico Dipartimento della Giustizia, sancendo così il riappropriarsi della propria dignità professionale a tutti i lavoratori interessati.
Si è ribadito l’importanza di creare un impianto di famiglie professionali che abbia una “visione ministeriale” pur rispettando le specificità di ogni Dipartimento, ma che ne determini un beneficio per i lavoratori in termini di mobilità interdipartimentale e di assunzioni.
Per la FP Cgil le prospettive di sviluppo professionale e di carriera per tutte le figure professionali deve essere il criterio principale per la definizione delle famiglie professionali, a maggior ragione, in funzione della norma di prima applicazione con i passaggi in deroga stabiliti dall’art. 18 del CCNL.
Si è ribadita l’importanza all’attenzione per i criteri di accesso e il reperimento delle risorse economiche per la costituenda “Area delle elevate professionalità”, che rimane una importante opportunità di carriera e sviluppo professionale per gli attuali Funzionari.
Si è poi ribadito al Dott. Parisi, come ampiamente espresso nella nota n. 3033/U FP 2023, la forte preoccupazione per l’occupazione dei posti di funzione, riservati ai funzionari delle Funzioni Centrali, da parte dei dirigenti di Polizia Penitenziaria. Il giusto rispetto della professionalità dei colleghi della Polizia, non deve assolutamente venire a discapito di quella di quelli delle funzioni centrali. FpCgil, unica sigla sindacale ad aver sollevato il problema, vigilerà in merito.
Il Dott.Parisi, accogliendo tutte le osservazioni delle sigle sindacali, ha garantito che per la metà di Settembre verrà convocato un secondo incontro, successivo ad una fase di confronto tra le Amministrazioni dei Dipartimenti, cui Lui si farà promotore, per la definizione di una bozza comune delle famiglie professionali per tutto il Ministero.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
p. la FP CGIL Nazionale
Roberto Mascagni
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