Si è svolto oggi il programmato incontro per il contratto Integrativo – famiglie professionali presso il Ministero. Per la parte Pubblica erano presenti il Viceministro On. Paolo Sisto ed i capi Dipartimenti e Dirigenti di tutte le articolazioni del Ministero.
Dopo i saluti del Viceministro, è intervenuto il Capo Dipartimento del Dog che ha confermato l’intenzione di organizzare insieme agli altri suoi colleghi, a breve, dei tavoli tecnici per iniziare la discussione sulle famiglie professionali.
Come già riportato nella nota unitaria, abbiamo dato la nostra disponibilità e massima collaborazione per la definizione del contratto nel più breve tempo possibile.
Evidenziando, però, che per noi la discussione non si può fermare alle famiglie professionali, il contratto va realizzato in tutte le sue parti.
Perché il confronto possa partire bisogna che l’amministrazione fornisca i dati che da tempo chiediamo a partire dalla puntuale quantificazione dello 0,55% del monte salari 2018 che con il CCNL 2019/2021 sono disponibili per i passaggi tra le aree, in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno e con procedura semplificata.
Ma, confermando il nostro obiettivo di far passare più personale possibile dall’ Area Assistenti a Funzionari e lo svuotamento dell’area Operatori, abbiamo chiesto di sapere quante risorse sono ancora disponibili per i passaggi previsti dall’accordo del 26 aprile 2017 e ancora non effettuati.
L’art. 18 del nuovo CCNL, infatti, permette di sommare le risorse nuove a quelle di precedenti piani assunzionali autorizzati e di utilizzare le procedure semplificate per la totalità dei passaggi effettuabili fino al 31.12.2024.
Un’occasione particolarmente utile per recuperare il tempo perso dal Ministero della Giustizia in tutti questi anni, rispetto agli altri ministeri, e che non possiamo assolutamente permetterci di sprecare.
Non accetteremo, infatti, che un solo centesimo destinato alla riqualificazione del personale venga destinato ad altro. Per questo chiediamo trasparenza sulle risorse assegnate al ministero fin dal 2017 per la riqualificazione del personale di tutte le qualifiche e ancora non realizzata.
Infine, chiediamo che l’amministrazione e l’autorità politica del Ministero della Giustizia si confrontino con le OOSS per rideterminare ed ampliare il piano dei fabbisogni di personale alla luce dei passaggi di area possibili grazie alla definizione delle famiglie professionali ma anche prevedendo i posti nella nuova Area delle Elevate Professionalità che dovranno permettere un congruo numero di progressioni per il personale già inquadrato nella ex Area III.
La nuova organizzazione del Ministero, anche grazie all’innovazione introdotta con l’Ufficio per il Processo deve puntare ad avere, a regime, almeno i due terzi del personale collocato nelle aree apicali (Funzionari e Elevate Professionalità) per potersi confrontare alla pari con le amministrazioni strategiche del comparto delle Funzioni Centrali e con le amministrazioni della Giustizia in Europa.
Per questo prendiamo atto con disponibilità e favore dell’impegno assunto in conclusione dal Viceministro per un confronto serrato con l’obiettivo di chiudere il contratto integrativo in tempi rapidi ma anche con la soddisfazione di tutti per la effettiva possibilità di risolvere le criticità da tutti ormai condivise.
Sarà nostra cura tenere aggiornati i lavoratori e le lavoratrici degli ulteriori incontri.
p.la Fp Cgil Nazionale
Russo – Fuselli – Mascagni
A DIREZIONE GENERALE AGENZIA INDUSTRIE DIFESA
E,p.c. A GABINETTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA
dr. Francesco RAMMAIRONE
Oggetto: Convocazione 18 luglio 2023 avente oggetto “Regolamento per il riparto dell’incentivo per funzioni tecniche ex art. 113 comma 3 del D.Lgs. 50/2016”.
Con riferimento alla convocazione in oggetto, le scriventi OO.SS. rappresentano in premessa la necessità che le riunioni con codesta A.I.D. proseguano con la modalità “a tavoli separati”.
In attesa quindi di ricevere una nuova convocazione con la modulazione degli orari, ritengono indispensabile che nel corso della riunione in oggetto:
Venga aperta la contrattazione sul C.C.N.I. parte economica e normativa;
Vengano fornite informazioni dettagliate sui piani industriali degli Enti dipendenti dal momento che, ad oggi, dette informazioni vengono acquisite attraverso gli organi di stampa senza alcun preventivo coinvolgimento delle scriventi;
Vengano fornite ulteriori informazioni sul tema del pagamento degli emolumenti al personale civile dipendente con particolare riferimento al F.R.D.
Appare poi indispensabile e non rinviabile affrontare – come primo punto, lo stato delle relazioni sindacali tenuto conto che in diversi Enti sono violati i diritti più elementari e risultano in corso azioni repressive contro i lavoratori.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro
Cordialmente
FP CGIL CISL FP UIL PA
Massimiliano Prestini Massimo Ferri Carmela Cilento
Franco Volpi Riccardo Colafrancesco
Pubblichiamo la nota di convocazione in merito la discussione dei seguenti argomenti: accordo integrativo graduatorie di mobilità VP CS CR e modifica accordo integrativo art 42 esigenze di servizio
Intervento https://fb.watch/lYEftp9CCe/
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo in merito gli accertamenti sanitari necessari al rilascio dell’idoneità per i cani partecipanti ai corsi aspiranti unità cinofile
Abbiamo finalmente raggiunto oggi la quadra sul delicato passaggio relativo alle nuove progressioni economiche, chiuso il tavolo tecnico e sottoscritto l’accordo con il successivo tavolo politico.
Gli elementi significativi dell’accordo consentono di superare lo scoglio della valutazione, tramite criteri che si rifanno alla media delle valutazioni conseguite nell’ultimo triennio rispetto alla partecipazione ai progetti locali, con una clausola di garanzia per chi, per motivi di impedimento oggettivo, non ha potuto partecipare, tramite l’attribuzione del punteggio più basso. Per quanto riguarda la valutazione sui criteri relativi alla esperienza professionale riteniamo si sia raggiunto un risultato che tutela coloro che da più tempo non hanno avuto progressioni economiche, tramite la valorizzazione dell’anzianità di permanenza nella fascia economica, ma anche con un adeguato apprezzamento dell’anzianità generale.
L’altro criterio riguarda i titoli ed anche in questo caso riteniamo sia stato raggiunto un accordo che garantisce l’equilibrio, incidendo per il 20% sul totale complessivo dei punteggi attribuibili e valorizzando a nostro avviso adeguatamente i titoli posseduti dai lavoratori.
L’accordo impegna 10 milioni di euro a valere sul 2023 e consente di garantire la progressione economica ad un totale di 4611 lavoratori di cui 111 nella Prima Area, 3082 nella Seconda 1418 nella Terza, pari al 49% calcolato sulla platea degli aventi diritto, ovvero dei lavoratori che hanno maturato i requisiti previsti dal CCNL per poter partecipare alle progressioni, attribuendo la decorrenza al 1 gennaio 2023.
L’importanza di questo passaggio contrattuale è evidente perché riapre una nuova stagione contrattuale che consentirà nel 2024 un processo che si può ipotizzare di pari numeri e, negli anni a seguire, di mantenere questa opportunità garantendo anche a chi adesso non ha i requisiti di anzianità previsti l’accesso ai differenziali stipendiali.
Adesso l’ipotesi di accordo prende la tortuosa strada della certificazione da parte degli organi di controllo e su questo, come sugli altri accordi ancora in itinere, abbiamo chiesto e solleciteremo particolare attenzione da parte della direzione politica al fine di garantire la massima speditezza possibile del percorso.
Per quanto riguarda l’accordo sulle famiglie professionali è arrivato un via libera da parte degli organi di controllo condizionato all’espunzione dal testo dell’accordo dei riferimenti ai profili di ruolo. Noi abbiamo ritenuto di sottoscrivere lo stesso l’accordo per la sua funzione propedeutica rispetto all’attuazione di altri fondamentali obiettivi della contrattazione integrativa: dai passaggi economici alle posizioni di specifica responsabilità fino ai passaggi di area, ma abbiamo chiesto, unanimemente come parte sindacale, che si sottoscrivesse una dichiarazione congiunta che riportasse sia i profili di ruolo che l’impegno a suo tempo assunto sulla riscrittura dei mansionari in modifica dell’ordinamento professionale del 2010. Dichiarazione che poi è stata concordata e sottoscritta con l’Amministrazione.
Con la stipula degli accordi sulle progressioni economiche e sulla mobilità e con la sottoscrizione definitiva dell’accordo sulle famiglie professionali si chiude una prima fase della contrattazione integrativa particolarmente intensa e ricca di risultati in questo semestre.
Restano da definire nella seconda parte dell’anno altri importanti accordi: la riscrittura delle mansioni dei profili di ruolo, l’accordo sui nuovi passaggi di area e quello sui criteri di attribuzione delle indennità di specifica responsabilità in Seconda Area, per il quale stiamo attendendo la certificazione dell’accordo sul FRD 2023 per poter avviare il confronto.
Tutte materie su cui ci eserciteremo a partire dal prossimo mese di settembre, ma poiché non è dato annoiarci, nelle more avremo il confronto politico sulla nuova riorganizzazione, di cui vi trasmetteremo le nostre valutazioni a stretto giro di posta e sulla nuova rimodulazione degli organici che peraltro dovrà vedere applicati sia il nuovo ordinamento professionale che la composizione dell’area delle elevate professionalità.
Infine abbiamo sollecitato l’amministrazione a procedere con celerità alle assunzioni già programmate, esprimendo la preoccupazione di un oggettivo rallentamento dovuto ai tempi di realizzazione della nuova riorganizzazione. Abbiamo ricevuto delle rassicurazioni che naturalmente verificheremo sulla base del calendario che ci è stato rappresentato nella riunione precedente.
Non appena avremo gli accordi sottoscritti sarà nostra cura trasmetterveli.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
Roma, 14 lug – “Il sottosegretario al Ministero della Giustizia Delmastro, rispondendo ad una interrogazione parlamentare del deputato Pittalis, ha affermato che ‘l’intendimento di questo Governo è quello […] di giungere alla stabilizzazione di una parte degli Addetti all’ufficio per il Processo’ e che ‘con specifico riferimento alla durata dei contratti, in sede di revisione del PNRR l’Amministrazione ha proposto all’Unità di Missione di fare proseguire l’attività dei medesimi sino al 30 giugno 2026’”. Come Fp Cgil riteniamo che, ancora una volta, da parte dei rappresentanti del governo giungono solo dichiarazioni di intenti ma nessuna risposta concreta”.
Lo scrive in una nota Funzione pubblica Cgil.
“Sembra ormai consapevolezza di tutti, parlamentari, rappresentanti di governo, amministrazione, che l’Ufficio per il Processo non può esaurire la propria funzione con la realizzazione degli obiettivi del PNRR, diventando quindi una struttura stabile del Ministero della Giustizia. Del resto, la nascita dell’UPP era già prevista dal 2012. Da tempo, in sintonia con le lavoratrici e i lavoratori dell’Ufficio per il Processo – scrive ancora Fp Cgil – chiediamo al governo di assumere pienamente l’impegno al consolidamento a regime dell’Ufficio per il Processo e, conseguentemente, procedere alla stabilizzazione degli attuali Funzionari addetti all’UPP. Ci sono noti i vincoli del progetto finanziato dall’Europa con la Missione PNRR e, proprio per questo, chiediamo di uscire fuori dalla retorica e dare con chiarezza le risposte che servono a chi oggi sta realizzando gli obiettivi tra mille difficoltà”.
Fp Cgil ricorda che “dal 1° gennaio 2023 il Ministero della Giustizia avrebbe dovuto procedere all’assunzione di 1.500 unità per rafforzare strutturalmente l’ufficio del processo [DL n. 151/2022]. Ci chiediamo se il Governo sia disponibile a bandire quei 1.500 posti prevedendo intanto il riconoscimento dell’attività già svolta per l’UPP per permettere così ad una prima parte degli attuali Funzionari di essere assunti a tempo indeterminato, poi di individuare le risorse rimanenti necessarie per garantire la stabilizzazione di tutto il personale assunto a seguito del primo bando del Ministero della Giustizia per il contingente di 8.171 unità, oltre 300 milioni di euro”.
“Al governo – si legge ancora – chiediamo di sapere se ha un piano B nel caso in cui la Commissione Europea non dovesse accettare di rinegoziare il progetto finanziato, prorogando i contratti degli attuali funzionari fino al termine del PNRR. Inoltre, chiediamo all’esecutivo se intenda inserire nel DL PA 2, attualmente in fase di conversione in legge, una norma che autorizzi la stabilizzazione dei Funzionari addetti all’Ufficio per il Processo dalla cessazione dei contratti attualmente in essere o quantomeno ne proroghi i loro contratti fino al termine dei progetti PNRR per la successiva stabilizzazione”, conclude Funzione pubblica Cgil.
Pubblichiamo il Regolamento per l’applicazione del lavoro agile nell’ambito del Ministero della Difesa.
p.la FP CGIL Nazionale
Massimiliano Prestini
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione con la quale rimodula la programmazione del corso per Capo Squadra decorrenza 2022
Pubblichiamo il Decreto emanato dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali con il quale definisce l’esame finale del concorso Capo Squadra dec. 2022
Il “Decreto lavoro” abolisce il reddito di cittadinanza e introduce l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro. Migliaia di persone in difficoltà resteranno senza sostegno e senza risposte.
Le lavoratrici e i lavoratori dei Centri per l’Impiego vogliono poter fornire un’accoglienza adeguata ed essere messi in condizioni di fornire risposte esaustive a chi, già in condizioni di difficoltà, ha il diritto di essere supportato nel modo migliore per la ricerca di un lavoro.
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF Fns Cisl e Uil Pa VVF in merito le problematiche CEA e le sedi di servizio