Pubblichiamo il Decreto di approvazione della graduatoria finale della selezione interna n. 36 posti per l’accesso alla qualifica di sommozzatore Ispettore emanato dalla Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale

Molte le segnalazioni dal territorio per la mancata formazione che preclude la sicurezza  e la crescita professionale del personale, chiediamo nella nota che pubblichiamo di sanare la situazione venutasi a creare

Il Coordinamento Regionale e Provinciale Fp Cgil VVF evidenziano nella nota che pubblichiamo, il disagio e la difficoltà che vivono quotidianamente i lavoratori e di conseguenza i cittadini, nel garantire il  soccorso

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Confsal VF e Usb VVF nella quale evidenziano una carenza di personale

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF Uil PA VVF Confsal VVF e Conapo ed inviata al Prefetto, molte sono le difficoltà che vivono le lavoratrici e i lavoratori  e di conseguenza la cittadinanza riguardo la carenza di organici, mezzi  e sulla salute e sicurezza.

Dopo 30 anni di colpevole silenzio l’amministrazione ha dato seguito nel 2022 al concorso per medici di primo livello, immettendo (a fine scorrimento) nei ruoli dell’Inps circa 360 medici.

E’ stato poi bandito il concorso per 62 medici di secondo livello (a fine mese le prime prove), mentre si è ancora in attesa della conclusione dell’ACN per i medici convenzionati, rimanendo a oggi ancora vago il numero di posti disponibili.

Indubbiamente tutto ciò ha portato ossigeno ai centri medico legali e ai medici oramai ridotti di numero e sfiniti dalle innumerevoli e anche nuove incombenze (come le Commissioni Mediche di Verifica di cui all’art. 45 L. 122/2022), ma il loro numero rimane a tutt’oggi ampiamente insufficiente.

Mandiamo un medico in tutte le commissioni asl? Un medico a tutti gli accertamenti tecnici preventivi? Ci occupiamo di tutte le revisioni di invalidità civile? Validiamo tutti i verbali asl e sostituiamo la asl dove c’è la convenzione? Ci occupiamo dell’invalidità previdenziale? La malattia? Gli accertamenti in autotutela, le verifiche straordinarie, gli accertamenti ispettivi, le visite per il Ministero degli Interni? E poi, poi, poi …

Quanti medici servirebbero veramente? Qualcuno ha fatto i conti? O pensavamo di risolvere tutto con il famoso “ verbale agli atti “? La finta panacea invisa alla stragrande maggioranza dei medici, ridotti loro malgrado a valutare, sempre con innegabile professionalità, quanto certificato da un altro medico.

Si ritorni a fare i medici con la M maiuscola e si lasci la definizione agli atti a quei casi dove è possibile non disturbare il cittadino.

Diciamo questo anche perché non siamo sicuri del suo reale effetto sull’abbattimento delle liste di attesa; è stato valutato il numero di revisioni inserite o sul numero di ricorsi giudiziari scaturiti da questa tipologia di verbale? Si è risolto qualcosa o è un cane che si morde la coda?

Qualcuno ha detto che “siamo rimasti ad una visione romantica della medicina”, ebbene sì: siamo dei medici romantici perché vogliamo visitare il cittadino.

L’esempio di Roma è emblematico: nonostante lo sforzo profuso da tutti i colleghi, i risultati continuano a essere insufficienti rispetto al carico mostruoso di lavoro. Probabilmente ci sarà da sopportare da parte dei colleghi anche una riduzione della retribuzione di risultato.

Su quest’ultimo argomento chiediamo all’Amministrazione di intervenire in maniera decisa salvaguardando il lavoro eccezionale di tutti i medici dell’Istituto evitando ogni possibile penalizzazione.

Ritornando alle nuove competenze ci poniamo una domanda: l’Amministrazione ha pensato, in analogia a quanto già successo con l’invalidità civile, di chiedere al MEF il trasferimento di una parte dei fondi utilizzati oggi per il funzionamento delle CMVP al fondo della retribuzione accessoria dei medici e del personale del comparto?

A questo punto il dubbio è, si può continuare così? La risposta è semplice: NO.

L’Amministrazione convochi nel più breve tempo possibile le organizzazioni sindacali e ascolti tutti i suggerimenti e le richieste provenienti da chi, come noi, vive in prima persona le difficoltà e le problematiche legate ad una professione ancora oggi insostituibile.

I cittadini aspettano questo: correttezza nei giudizi e rapidità nelle risposte, noi ci siamo. L’amministrazione ?

A tutti i colleghi diciamo che per raggiungere i risultati sperati è necessario dare forza al sindacato iscrivendovi alla CGIL.

Il nostro impegno sarà il vostro, difendere ed estendere i diritti e la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inps, operare per il riconoscimento delle loro funzione sociale, valorizzare le professionalità, promuovere politiche di pari opportunità.

Insieme ce la faremo.

 

Per i medici FP CGIL INPS

La coordinatrice nazionale FP CGIL – INPS

Francesco Reali

Antonella Trevisani

 

Al Presidente dell’INPS

Prof. Pasquale Tridico

Al Direttore Generale

Dott. Vincenzo Caridi

Al Direttore Centrale delle Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

Al Direttore Centrale delle Entrate

Dott. Antonio Pone

E P.C.

al dirigente delle relazioni sindacali

Salvatore Ponticelli

OGGETTO: RICHIESTA DI INCONTRO ASSETTO VIGILANZA

Considerando il rincorrersi di voci interne all’Istituto, relative a un asserito rientro dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro all’interno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – oggetto di un incontro “riservato” – questa sigla chiede un incontro con l’Amministrazione per capire meglio cosa sarebbe stato affrontato in tale incontro e quali potrebbero essere le ricadute sul personale di vigilanza dell’Istituto.

Si resta in attesa di riscontro urgente.

Roma, 16 gennaio 2023

La coordinatrice nazionale FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

Alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dr.ssa Marina Elvira Calderone

Al Direttore dell’INL

Dott. Paolo Pennesi

OGGETTO: RICHIESTA URGENTE DI INCONTRO

Le scriventi organizzazioni sindacali hanno appreso di presunti incontri riservati tra i vertici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’INL, dell’INPS e dell’INAIL nei quali si sarebbe discusso il ritorno di INL e ANPAL all’interno del Ministero del Lavoro.

Nella consapevolezza che una simile ipotesi non potrebbe avvenire senza un preventivo e adeguato confronto sindacale, siamo con la presente a chiedere un incontro urgente per capire meglio cosa ci sia di fondato rispetto a quanto sopra rappresentato.

In attesa di riscontro urgente, si porgono cordiali saluti.

 

FP CGIL

Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

 

UILPA
Ilaria Casali

 

Alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dr.ssa Marina Elvira Calderone

Preg.ma Ministra,

In qualità di rappresentanti sindacali delle lavoratrici e lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la situazione surreale che si sta vivendo da qualche settimana.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato, nel corso degli ultimi anni, una delle Amministrazioni più all’avanguardia nella regolamentazione e impiego del lavoro a distanza, riuscendo sapientemente a coniugare l’efficienza di questa modalità di lavoro con il benessere dei propri dipendenti, dotando tutto il personale di strumentazione che aveva consentito lo svolgimento delle attività lavorative anche da remoto.

I risultati, in termini di efficienza e di produttività, sono stati eccellenti ed hanno consentito all’Amministrazione di essere citata come esempio virtuoso sulla stampa. Risultati che hanno ovviamente ricevuto il plauso nell’ambito di una conferenza dei dirigenti e che sono stati inseriti anche nel PIAO approvato nell’anno 2022, tutt’ora in vigore.

Ora, in modo del tutto inspiegabile, l’Amministrazione da Lei presieduta intende tornare indietro riducendo drasticamente il numero massimo delle giornate di lavoro agile, eliminando altresì i giorni ulteriori di lavoro agile previsti nel previgente regolamento a favore delle categorie di lavoratori come quelli affetti da gravi malattie, genitori con figli minori o pendolari (proprio il Ministero delle Politiche Sociali fa questo!), escludendo i lavoratori degli uffici di diretta collaborazione, aumentando la fascia di contattabilità ed introducendo un inaccettabile numero minimo di giornate di presenza mensile.

In sostanza, s’intende riportare quest’Amministrazione indietro di anni senza nessuna ragione precisa, se non un evidente pregiudizio culturale nei confronti del lavoro agile, ancora considerato dai vertici della tecnostruttura come un modo per non lavorare piuttosto che un diverso modo di svolgere le proprie attività.

Le rappresentiamo, inoltre, che a livello logistico, il Ministero non è assolutamente nelle condizioni di garantire il rientro in massa – perché di questo si tratterebbe – di tutto il personale per alcuni giorni a settimana, in quanto mancano locali idonei, scrivanie e sedie per garantire una postazione di lavoro a tutto il personale, sia a seguito dell’incendio del quinto piano di Via Flavia e sia a causa della perdurante indisponibilità della sede di via S. Nicola da Tolentino sia a causa dei recenti spostamenti di alcuni uffici dalla sede di Via Fornovo alla Sede centrale. Di tutto ciò la tecnostruttura del Ministero è perfettamente consapevole ma, nonostante a livello sindacale si siano rappresentati i problemi per la sicurezza che questo comporta, s’intende protervamente andare avanti.

Per questa ragione non esiteremo ad avvisare le autorità competenti e la stampa per segnalare eventuali criticità che dovessero coinvolgere la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Vi è più che molti lavoratori neoassunti stanno seriamente valutando la possibilità di andar via dal Ministero verso altre Amministrazioni che non hanno tali limitazioni e ciò potrebbe avere un impatto fortemente negativo anche sulla realizzazione degli obiettivi del PNRR, considerato che molti di loro operano proprio per il raggiungimento di tali obiettivi e sulla funzionalità complessiva dell’intera amministrazione.

Le lavoratrici e i lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non intendono accettare questo enorme ed immotivato passo indietro e, pertanto Le chiedono un Suo intervento, autorevole e urgente, per tutelarli.

Rendendoci disponibili a un incontro in tempi rapidi per affrontare la questione, porgiamo cordiali saluti.

FP CGIL

Matteo Ariano

Francesca Valentini

CISL FP
Michele Cavo

Marco Sozzi

 

UILPA
Ilaria Casali

Orlando Grimaldi

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Sen. Matteo Salvini

Al Capo di Gabinetto Dr.Alfredo Storto

Alla Dr.ssa Maria Teresa Di Matteo
Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile

Alla Dott.ssa Ilaria Bramezza
Capo Dipartimento per le Opere Pubbliche,
le Politiche Abitative,
le Infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali

Alla Dott. Enrico Maria Pujia
Capo Dipartimento per la Programmazione strategica,
i sistemi infrastrutturali,
di trasporto a rete, informativi e statistici

Al Direttore Generale del Personale
Alla Div. 1^ Relazioni Sindacali, Servizi Comuni
Dr.ssa Michela Cocurullo

Oggetto: Ripresa stato di agitazione.

Con le richieste dell’8 novembre, 24 e 31 dicembre 2022 abbiamo evidenziato l’urgenza di un incontro su temi estremamente importanti per i lavoratori del MIT, e più precisamente:

1. urgenza dell’adozione di un piano assunzionale straordinario, vista la grave carenza di organico diffusa in tutti gli uffici. Piano che deve peraltro servire a massimizzare il numero delle progressioni in deroga possibili previste dal CCNL;

2. il chiarimento sugli importi percepiti dai lavoratori a seguito dell’entrata in vigore del nuovo CCNL;

3. lo sblocco degli incentivi tecnici previsti all’art.113 del D. Lgs. 50/2016 a tutt’oggi ancora fermo per un rilievo dell’UCB di cui le OO.SS. non sono state ufficialmente informate;

4. la parziale applicazione del regolamento del lavoro agile;

5. il mancato avvio del lavoro da remoto, a tal proposito si evidenzia come l’amministrazione dal mese di agosto ad oggi non è stata in grado di dotarsi di un dispositivo per la rilevazione delle presenze;

6. la revisione della Legge 870/86. A tal proposito si evidenzia come la circolare n. 39957 del 20/12/2022 del direttore della DG MOT, ha determinato, in modo improprio e surrettizio, un modello operativo, che vede un maggiore coinvolgimento degli Ispettori Autorizzati esterni, se non addirittura una loro esclusività operativa, a scapito dei funzionari tecnici delle motorizzazioni ai quali viene assegnato un ruolo marginale, residuale e sottopagato, con un evidente arretramento delle funzioni svolte dalla PA. Il tutto con un notevole incremento dei costi (intorno al 70% circa) per l’utenza esterna.

Nel ribadire la nostra contrarietà alla predetta disposizione, che sta provocando numerose reazioni spontanee in molti Uffici della Motorizzazione, e considerato che, ad oggi, le richieste inoltrate sono rimaste inevase, nonostante lo spessore dei temi in oggetto, le scriventi OO.SS. comunicano la ripresa dello stato di agitazione e l’organizzazione di un presidio che si terrà presso la sede di via Nomentana in data 7 Febbraio 2023 dalle ore 10 alle ore 13.

CGIL FP FP     CISL                 UIL PA        CONFINTESA CONFSAL UNSA FLP

Camardella      De Vivo            Lichinchi     Crocchiolo        Cipolla                 Caiazza

Sabbatella       Casamassima Carino          De Mellis          Saraceno            Campopiano

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro del Tavolo Tecnico per la Formazione in merito la Circolare formativa aeroportuale e circolare formativa settore  SAPR

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF  con la quale chiede nel rispetto della salute e sicurezza del personale chiarimenti sul confinamento e la gestione del materiale “contaminato ” presso la struttura delle SFO.

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