Al Segretario generale
Pres. Franco MASSI
Al Vice Segretario generale
Pres. Ugo MONTELLA
Al Vice Segretario generale
Cons. Francesco Targia
Alla Dirigente generale degli AA.GG.
Dott.ssa Laura Cicchetti
Al Servizio Relazioni Sindacali
e p.c. A tutto il Personale
Oggetto: Reiterate problematiche esistenti presso i due bar interni delle sedi di Roma. Richiesta spazi adibiti a benessere e ristoro.
In riferimento alla nota inviata in data 27 maggio u.s., che si allega, e rispetto alle problematiche che in essa si sollevavano, le scriventi Organizzazioni Sindacali a seguito delle richieste di numerosi lavoratori, hanno potuto constatare, che a tutt’oggi, nonostante le reiterate richieste, presso i bar delle sedi romane, non vengono accettati i Buoni Pasto Repas.
Ciò in contrasto con quanto avviene presso tutti gli esercizi commerciali siti nella zona che ricevono senza problemi di sorta i buoni pasto quale forma di pagamento; inoltre, si sottolinea che nell’elenco degli esercizi commerciali convenzionati con la catena “Repas Lunch”, pubblicato sulla Intranet in data odierna, è presente il “Bar Caserma Montezemolo”.
Alla problematica della negata spendibilità del buono pasto nei bar delle sedi di Roma, si aggiunge il cartello esposto da molti giorni che avvisa l’utenza del malfunzionamento del “Pos” per “motivi tecnici”, solitamente risolvibili nell’arco delle 24/48 ore.
Proprio per i motivi esposti sarebbe auspicabile, per tutte le sedi dell’Istituto, uno spazio di benessere e ristoro, già presente ad esempio nella sede di Milano, dove il Personale possa consumare il pasto, al di fuori della propria stanza, in un momento di condivisione con altri colleghi, tenendo in considerazione che gli spazi attrezzati esterni ai bar, gestiti dagli stessi, sono ad uso esclusivo della clientela pagante.
Pertanto, le scriventi chiedono alle SS.VV, di attivarsi urgentemente per il ripristino della spendibilità dei buoni pasto e dell’agibilità del “Pos” presso i bar delle sedi di Roma.
In attesa di un rapido riscontro, si coglie l’occasione per inviare distinti saluti.
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero C. Visca M. Centorbi
Lo scorso 1° settembre i primi ispettori del lavoro e ulteriori funzionari amministrativi hanno preso servizio in diverse sedi dell’INL. Inutile girarci attorno: dai dati che ci risultano, il numero di rinunce è stato molto alto. I motivi di questo sono molteplici, alcuni riguardano direttamente l’INL – la questione della mancata perequazione, che non riteniamo affatto chiusa, ha plausibilmente inciso parecchio – ma altri riguardano più probabilmente l’appetibilità del lavoro pubblico, considerando che anche molte altri Enti stanno riscontrando un inaspettato numero di rinunce.
Al di là dell’analisi sui motivi di un così alto numero di rinunce, riteniamo improcrastinabile ciò che da anni proponiamo, inascoltati: l’urgenza di intervenire sul territorio, introducendo degli accorgimenti organizzativi che potrebbero aiutare sia lavoratrici e lavoratori dell’INL sia coloro su cui le attività dell’INL impattano.
A tal proposito, torniamo a ripetere che è indispensabile rivedere il ruolo degli Ispettorati Interregionali, che potrebbero divenire dei centri in cui svolgere rilevanti attività di backoffice, così da sgravare le sedi territoriali. Ad esempio, agli IIL si potrebbe affidare il compito di amministrazione del personale (acquisto buoni pasto, gestione presenze e assenze sul cloud, pagamento missioni e straordinari, gestione pensionamenti, ecc.) così da agevolare l’omogeneità di trattamento dei lavoratori che spesso manca, anche perché si avrebbero solo quattro sedi cui fornire istruzioni in quest’ambito.
Similmente, gli IIL potrebbero occuparsi degli appalti che riguardano il proprio ambito territoriale, così sgravando le sedi anche da questo compito e magari creare un’economia di scala che possa produrre risparmio di spesa.
Naturalmente, per far questo potrebbe essere prima necessario un irrobustimento del personale in servizio presso le sedi interregionali, magari combinato ad un uso sapiente del lavoro a distanza e delle tecnologie informatiche (ossia potrebbe accadere che un lavoratore non sia fisicamente in servizio presso la sede interregionale, ma lavori per essa da altra sede, come già accade in altri Enti).
A proposito di tecnologie informatiche e di lavoro a distanza, torniamo a ripetere che già oggi il protocollo informatico consente di protocollare le pratiche di una sede da parte di colleghi di altra sede. Perché non farlo subito?
Ciò che, in sostanza, serve, è avvalersi della propria autonomia, dispiegando una pronta reazione organizzativa rispetto alla sempre più grave carenza di personale, che permetta di bloccare il circolo vizioso nel quale l’INL è entrato e che rischia di compromettere l’efficienza o addirittura l’erogazione stessa dei servizi.
Altre due questioni dovrebbero essere affrontate in modo urgente: la rotazione degli incarichi dirigenziali e l’allineamento temporale delle scadenze dei loro incarichi. Riteniamo più che opportuno che un dirigente non permanga in uno stesso ufficio per troppi anni, perché questo potrebbe ripercuotersi molto negativamente sul benessere organizzativo interno alla sede. D’altra parte, la sfasatura temporale che intercorre tra molti incarichi dirigenziali di seconda fascia, impedisce agli stessi dirigenti di poter scegliere davvero tra tutti i posti disponibili e non aiuta la rotazione.
Altro tema da affrontare è quello della distribuzione territoriale degli uffici, con possibilità di accorpare a sedi limitrofe quelle che storicamente sono di difficile copertura.
Pertanto, chiediamo che anche su questo vi sia un intervento in tempi rapidi, prevedendo sia una scadenza temporale uguale per tutti gli incarichi di seconda fascia, sia stabilendo che dopo un massimo di nove anni – a nostro parere più che sufficiente, visto che si tratterebbe di tre incarichi – un dirigente non possa più permanere nella medesima sede e debba necessariamente andare in altra sede.
Coordinatore per l’area della dirigenza FP CGIL – INL |
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Alberto Gardina |
Matteo Ariano |
Al Capo di gabinetto del Ministro della Difesa
gen. S.A. Antonio Conserva
Al Vice capo di Gabinetto personale civile
dr. Francesco Rammairone
Al Segretario Generale della Difesa e Direttore
Nazionale degli Armamenti
Gen. C.A. Luciano Portolano
Al Capo di Stato Maggiore Difesa
Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone
e,p.c.
Al Direttore pro tempore
della Direzione generale del personale civile
dr. Lorenzo Marchesi
OGGETTO: Preannuncio avvio iniziativa di protesta pubblica lavoratori civili Difesa.
Le scriventi rappresentanze sindacali ritenendo non più ulteriormente accettabile il grave ritardo accumulato dalla delegazione trattante del personale civile della Difesa nella concreta applicazione delle norme del nuovo CCNL FC e l’assenza di risposte alle istanze, anche di diversa natura, prodotte dal personale interessato e puntualmente sollecitate da FP CGIL CISL FP e UIL PA, preannunciano l’avvio di una serie di iniziative di protesta pubblica delle lavoratrici e dei lavoratori da tenersi nelle prossime settimane a Roma, sotto gli edifici che ospitano la Direzione generale del personale e tutti gli Stati maggiori delle FF.AA..
Con l’entrata in vigore del nuovo CCNL F.C. 2019/2021, caratterizzato da rilevanti mutamenti del rapporto di lavoro, a partire da un nuovo ordinamento professionale, le scriventi OO.SS. hanno invano atteso, nonostante il sollecito inviato lo scorso 26 giugno, l’apertura del tavolo per la definizione di un CCNI utile a regolare il lavoro agile (pronto da oltre 4 mesi ma ancora inspiegabilmente trattenuto dall’A.D.), gli sviluppi economici 2022, le progressioni verticali, la distribuzione del FRD, e altro ancora.
Ebbene, fatto salvo un brevissimo incontro con la delegazione trattante, presieduta da Persociv il 2 agosto u.s., nel quale sono stati individuati i temi prioritari da affrontare, ad oggi nessuna convocazione è ancora pervenuta alle scriventi, a distanza di ben 4 mesi dalla sottoscrizione definitiva del nuovo CCNL.
Le lavoratrici e i lavoratori civili della Difesa meritano ben altra considerazione da parte della propria amministrazione, e sono determinati a rivendicarla con tutte le iniziative di protesta ritenute necessarie.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Alla Direzione Generale per il Personale Civile
dott. Lorenzo Marchesi
e,p.c.
Al Vice capo di Gabinetto personale civile
dr. Francesco Rammairone
Oggetto: richiesta modifica e integrazione bando concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 15 posti di personale dirigenziale di seconda fascia del ruolo dei dirigenti, pubblicato sulla G.U. n. 67 del 23.08.2022.
Di seguito ad una attenta lettura del bando di concorso in oggetto, e alle copiose e condivisibili rimostranze fatte pervenire dal personale civile coinvolto, la scrivente organizzazione sindacale reputa necessario chiederle di attivarsi presso gli organismi pubblici deputati al fine di ottenere la modifica dei requisiti di partecipazione attualmente richiesti.
Si reputa in particolare necessario:
per quanto riguarda il profilo A – del dirigente amministrativo –, includere tra le lauree richieste per la partecipazione al concorso quelle possedute in Scienze della Difesa e Sicurezza, magistrali e/o specialistiche, classe (DS), che al momento non risultano equiparate a nessun altro titolo di studio;
per quanto riguarda il profilo B – del dirigente tecnico – includere tra le lauree richieste per la partecipazione al predetto concorso anche quelle possedute in Fisica, Chimica, Biologia, oltre a quelle che più in generale hanno carattere scientifico, magistrali e/o specialistiche.
In entrambi i casi, il programma di studi previsto dai titoli accademici sopra suggeriti implicherebbe, a nostro avviso, la conoscenza, la preparazione e competenza professionale richiesta per lo svolgimento del ruolo posto a concorso, prevedendo nel primo caso, ad esempio, gli esami di diritto, economia, ingegneristici e manageriali, mentre nel secondo un ampliamento del campo tecnico/scientifico.
Limitarsi a richiedere le sole lauree possedute in materie giuridico/umanistiche (come lettere, filosofia, giornalismo, archivistica, ecc.) per il ruolo della dirigenza amministrativa, o consentendo solo agli ingegneri di concorrere per il ruolo della dirigenza tecnica, non è solo un errore che rischia di produrre danni ingiustificabili anche alla stessa amministrazione a nostro giudizio, ma più in generale rappresenta l’affermazione di un inaccettabile idea di disparità che verrebbe ad essere imposta tra i tanti bravi funzionari amministrativi e tecnici del Ministero della Difesa che si sono laureati anche in altre classi di laurea, precludendo a molti di questi la possibilità di migliorare la propria carriera e con essa la condizione economica e lavorativa. Ne consegue che anche le materie d’esame dovrebbero essere aggiornate in coerenza con il richiesto ampliamento dei requisiti relativi ai titoli di studio.
In tal senso, l’accoglimento delle ragioni espresse dalla scrivente O.S. nella circostanza consentirebbe invece di ampliare la platea dei partecipanti, in analogia a quanto già deciso da altre amministrazioni pubbliche nei bandi di concorso emessi anche di recente, evitando alla P.A. di sostenere l’onere anche economico dei prevedibili contenziosi aperti da quel personale.
In attesa di ricevere sollecito riscontro, si porgono cordiali saluti.
p. la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris
Alla C.A.
On.le Anna Macina
Sottosegretario alla Giustizia
Dott. Raffale Piccirillo
Capo di Gabinetto
e per conoscenza
Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria
Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
Dott. Lucio Bedetta
Direttore Generale del bilancio e della contabilità
Dott. Carlo Renoldi
Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Dott. Massimo Parisi
Direttore Generale del personale e delle risorse
Dott.ssa Gemma Tuccillo
Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità
Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Direttore Generale del personale, delle risorse
e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile
Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarili
Lo scorso 18 luglio, le scriventi Organizzazioni Sindacali, avendo appreso in occasione della sottoscrizione della ipotesi di accordo sulle progressioni economiche (anno 2022), avvenuta l’11 luglio c.a., della mancata certificazione ipotesi di accordo concernenti i criteri di pagamento del FRD relativo agli anni 2020 e 2021 a causa di rilievi formulati dagli organi di controllo (Ragioneria Generale dello Stato e Funzione Pubblica, hanno chiesto la trasmissione dei documenti contenenti i predetti rilievi, essendo la conoscenza degli stessi “indispensabile per la definizione al tavolo negoziale delle modifiche necessarie a garantire la certificazione delle ipotesi di accordo e quindi il pagamento delle somme”, nonché la riconvocazione a breve termine del tavolo negoziale.
La richiesta del sindacato confederale, pur concernendo attività rientranti nella cd. ordinaria amministrazione, non ha avuto alcun riscontro: nessun documento è stato trasmesso alle organizzazioni sindacali; nessuna riunione sul FRD 2020/2021 è stata convocata. Questo comportamento dimostra, per l’ennesima volta, la pessima considerazione che codesta amministrazione ha dei propri dipendenti. Costoro, invero, a causa della ingiustificata ed inqualificabile inerzia dei vertici del Ministero percepiranno il salario accessorio, per prestazioni lavorative rese nel 2020/2021, verosimilmente non prima del 2024.
Alla fine del mese di luglio le amministrazioni della Giustizia, nell’ambito del PIAO, hanno predisposto il piano triennale dei fabbisogni di personale per gli anni 2022/2024. Da allora nulla si è più saputo in merito alla sua attuazione a partire dalla emanazione del DPCM che autorizza le assunzioni attraverso la pubblicazione dei bandi di concorso nonché attraverso lo scorrimento delle graduatorie aperte (in particolare quelle relative al concorso per cancelliere esperto e per direttore) e che consente, nell’organizzazione giudiziaria, lo scorrimento della graduatoria ex art. 21 quater L.132/2015 per funzionari UNEP (sì portando a compimento quanto disposto dalla legge 132/2015
citata, dall’accordo del 26.4.2017 e dal DM 9.11.2017) nonché la stabilizzazione degli operatori giudiziari a tempo determinato ex militari. Eppure è nota la gravissima situazione in cui versano tutte le strutture centrali e periferiche delle amministrazioni giudiziaria, penitenziaria, per la giustizia minorile e di comunità e degli Archivi Notarili a causa della cronica carenza di personale.
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL reiterano la richiesta di ricevere copia dei rilievi formulati dagli organi di controllo in merito alle ipotesi di accordo sui criteri di pagamento del FRD 2020/2021; reiterano la richiesta di convocazione del tavolo negoziale per sbloccare l’iter di certificazione delle acennate ipotesi di accordo; chiedono di conoscere quali attività codesti superiori uffici hanno posto in essere per sbloccare le assunzioni di nuovo personale ed in particolare i tempi di emanazione del DPCM di attuazione del PIAO.
CGIL CISL e UIL si riservano di adottare più pregnanti iniziative in caso di ulteriore negativo riscontro.
Distinti saluti
Roma, 6 settembre 2022
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo / Prestini Marra Amoroso
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Provinciali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Conapo in merito alle continue mancate relazioni sindacali
Nella giornata di ieri abbiamo incontrato in videoconferenza l’Amministrazione del Ministero Istruzione.
Finalmente gli organi di controllo hanno dato il via libera alla sottoscrizione definitiva dell’ Ipotesi di accordo sul FRD 2020 relativo al personale non dirigente dell’ex MIUR.
Come FP CGIL e CISL FP abbiamo confermato la disponibilità alla sottoscrizione che provvederemo a formalizzare in presenza nei prossimi giorni. Dopo la sottoscrizione si potrà procedere anche alle contrattazioni di sede per poi poter corrispondere quanto spettante ai lavoratori.
L’amministrazione ci ha inoltre sottoposto una Ipotesi di accordo sul FRD 2021 che, come da nostra richiesta, presenta un impianto analogo a quello del 2020 che ci consentirà di chiudere in fretta questa trattativa in modo da riallineare le tempistiche che per anni hanno penalizzato i lavoratori del Ministero. Le risorse del FRD 2021 presentano un incremento di circa 2.500.000 dovute ai risparmi del 2020 su buoni pasto non corrisposti durante il periodo di smart-working dovuto al lock-down.
Abbiamo in ogni caso rimarcato che, già a partire dall’insediamento del nuovo vertice politico, sarà nostra cura sollecitare un intervento per l’incremento in maniera stabile delle risorse per il salario accessorio dei lavoratori del Ministero dell’Istruzione.
Già nello scorso incontro avevamo poi chiesto di verificare la possibilità di incrementare gli incentivi utilizzando i risparmi di spesa e di riattivare le procedure per il recupero di parte delle risorse dei fondi strutturali europei (PON) da destinare al personale.
Nel corso dell’incontro abbiamo chiesto aggiornamenti sull’iter dell’ipotesi di accordo sulle PEO con decorrenza 1 gennaio 2022. L’ipotesi ha superato l’esame dell’UCB e ragionevolmente dovrebbe quindi superare positivamente gli ulteriori controlli e permettere di avviare la procedura in tempi utili per la conclusione entro il 31/12/2022 per progressioni che avranno decorrenza dal 1/01/2022.
Abbiamo chiesto inoltre di calendarizzare una serie di incontri sui seguenti temi:
– Mobilità – Dopo il primo blocco di trasferimenti di funzionari amministrativi a seguito di assunzioni in area III la nostra richiesta è di sottoscrivere un protocollo generale sulla mobilità che tenga conto anche dei lavoratori in area I e II oltre che di coloro che potranno vedersi aprire delle opportunità a seguito delle imminenti prossime assunzioni da concorso.
– Regolamento Lavoro Agile – Siamo in attesa di conoscere il testo definitivo dopo le osservazioni presentate al testo che ci era stato illustrato durante una riunione nel mese di luglio.
– Contratto integrativo – Famiglie Professionali – Il nuovo CCNL assegna alla contrattazione integrativa di Ente la definizione delle nuove famiglie professionali. È importante avviare al più presto questa contrattazione per poterla concludere entro la fine di ottobre, visto che il nuovo sistema di classificazione del personale entrerà in vigore a partire dall’1 novembre 2022.
L’amministrazione ha assicurato un primo incontro già nella prossima settimana per quanto riguarda il regolamento sul lavoro agile e l’impegno a calendarizzare i successivi.
FP CGIL |
FP CISL |
Anna Andreoli/ Davide Perrelli |
Michele Cavo |
Pubblichiamo la nota della Segreteria di Fp Cgil territoriale con al quale evidenzia le gravi carenze condizioni in cui versano le sedi dei Nuclei del settore Cinofilo
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, in merito le anomalie nella liquidazione delle competenze economiche derivanti dall’applicazione dei punti 3), 4) e 5) del F.A 2019
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, inviata alla Signora Ministro Luciano LAMORGESE con la quale ancora una volta si evidenziano le scelte del Dipartimento che di fatto creano disparità di trattamento per il personale del CNVVF
Pubblichiamo l’informativa riguardo il recupero della manifestazione per sistemi innovativi di intervento, SFO 2022, prevista nel mese di giugno
Il 31 agosto u.s., con mail del Segretario Generale, è stato inviato a tutto il Personale dell’Istituto l’Atto generale di indirizzo disciplinante i criteri per le iniziative di sostegno al reddito della famiglia che prevede la concessione di sussidi, a domanda, al personale dei ruoli della Corte dei conti, ivi compreso quello cessato dal servizio al 1/12/2021, che ha sostenuto la spesa per la copertura assicurativa integrativa relativa al periodo 1/7/2021 – 30/6/2022.
Si chiarisce, in considerazione delle numerose richieste pervenute da parte dei colleghi, che l’Atto generale appena emanato fa riferimento solo a una delle iniziative di sostegno al reddito delle famiglie previste per i lavoratori dell’Istituto, vale a dire a quella inerente il rimborso della spesa sostenuta, su base volontaria, per aderire alla polizza sanitaria integrativa.
Per tutte le altre iniziative, vale a dire, ad esempio, i sussidi per il merito scolastico dei figli, per la grave situazione economica familiare, per il rimborso degli abbonamenti dei mezzi di trasporto pubblico, ecc., si dovrà attendere l’emanazione di un altro Atto di indirizzo del Segretario generale che potrà essere pubblicato solo a seguito della sottoscrizione del relativo accordo (o dei relativi accordi). A tale proposito, le scriventi OO.SS. ritengono prioritaria e non più rinviabile, anche alla luce della costante diminuzione del potere di acquisto degli stipendi dovuto all’incremento dell’inflazione (oggi superiore all’8%), la convocazione, nel più breve tempo possibile, del tavolo negoziale per la contrattazione dei sussidi per le annualità 2020 e 2021.
Queste sigle sindacali, infine, per dare concretezza alle legittime aspettative delle Lavoratrici e dei Lavoratori dell’Istituto, attendono, parimenti nel più breve tempo possibile, la convocazione dei tavoli negoziali (e delle relative preliminari riunioni tecniche) per l’avvio della contrattazione su tutte le tematiche previste dal recente CCNL 2019-2021, a partire dalle nuove Famiglie Professionali, i Passaggi tra le Aree, le Riqualificazioni (sviluppi economici) nelle Aree, l’Area delle Elevate professionalità, ecc..
Come sempre, resta fermo il nostro impegno di tenervi costantemente aggiornati sui prossimi sviluppi della situazione.
Roma, 5 Settembre 2022
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero C. Visca M. Centorbi