Pubblichiamo la ota del Dipartimento in merito la pubblicazione sulla intranet dipartimentale degli atti di partenariato con soggetti pubblici e privati
Si è tenuto ieri il previsto incontro- richiesto da FP CGIL CISL FP e UIL PA- con la delegazione del Ministero della Difesa presieduta da Persociv.
In via preliminare il sindacato confederale ha rappresentato la necessità di definire, in tempi rapidi e certi, gli istituti previsti dal nuovo CCNL 2019/2021, in particolare:
– Il nuovo ordinamento professionale, che deve entrare in vigore entro il 6 novembre 2022;
– La necessità di garantire gli sviluppi economici anche per il 2022, unitamente al riconoscimento economico per i colleghi della prima area;
– L’applicazione capillare del lavoro agile, superando le resistenze di tanti enti;
– La ripartizione del Fondo Risorse Decentrate, per consentire la prosecuzione delle attività di supporto allo strumento militare e il pagamento delle prestazioni rese;
– Un Contratto Integrativo Normativo la cui mancata definizione ha spesso rappresentato l’alibi per comprimere diritti e trasparenza;
Sebbene l’incontro avesse finalità esclusivamente programmatiche, FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno ribadito ai rappresentanti dello Stato Maggiore Difesa presenti in delegazione, la necessità di riassegnare i 21 milioni di euro sottratti ai dipendenti, per consentire il
pagamento di quelle attività, in particolare tecniche, che garantiscono la capacità operativa degli enti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Pubblichiamo la lettera accompagnatoria e l’atto dispositivo concernente la costituzione dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD) dell’Agenzia Industrie Difesa.
Francesco Quinti
FP CGIL Nazionale
“Lo stato di agitazione nazionale dei Vigili del Fuoco, che abbiamo proclamato lo scorso 25 luglio, ha sensibilizzato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, e i vertici del Dipartimento così da rivedere i numeri della mobilità nazionale, accelerare i tempi sui passaggi di qualifica, dare risposte al personale specialista e a quello proveniente dall’ex Corpo Forestale (AIB). Rimane aperta la vertenza sugli organici, sul rinnovo contrattuale 22/24, scaduto ormai da 8 mesi, sull’anticipo degli scatti stipendiali e sulle risorse necessarie per la riapertura della legge delega”. A dirlo sono i rappresentanti nazionali delle tre sigle sindacali protagoniste della mobilitazione, Mauro Giulianella (Fp Cgil Vvf), Massimo Vespia (Fns Cisl) e Franco Giancarlo (Confsal Vvf).
“Abbiamo avuto, a partire dal sottosegretario, On. Carlo Sibilia, ampie garanzie rispetto alla possibilità di far rientrare il personale anziano presso la propria sede di residenza; è necessario combattere il fenomeno del pendolarismo soprattutto oggi che le difficoltà economiche gravano sul reddito delle famiglie.” Ma, osservano ancora i tre dirigenti sindacali, “sappiamo che il governo dimissionario potrà occuparsi solo degli affari correnti, astenendosi da tutti quegli atti discrezionali e politici che, in quanto tali, possono e devono essere rinviati alla gestione del successivo governo. La questione degli organici e del potenziamento, del rinnovo contrattuale, dell’anticipo dei sei scatti stipendiali e delle risorse necessarie per la riapertura della legge delega, dovrà quindi essere affrontata con il nuovo governo ma stiamo già lavorando con le forze politiche, con i gruppi parlamentari, affinché i Vigili del Fuoco possano trovare le giuste risposte.”
“Servono risposte economiche già dalla prossima legge di bilancio 2023. Nel frattempo, quello che abbiamo chiesto alla ministra dell’interno è di interloquire immediatamente con il ministro dell’Economia e Finanza, Daniele Franco, e di anticipare di un biennio lo sblocco del turn over che grava sulle dotazioni organiche reali depotenziando ulteriormente il soccorso tecnico urgente. Con 4.500 unità in più lavoreremo nell’ordinarietà e comunque in emergenza, traguardare le 40.000 unità operative e le 5.000 unità del ruolo Tecnico Professionale è il nostro obiettivo. Un plauso alla ministra Lamorgese che ha rinviato a settembre l’incontro con i sindacati, condizione che auspichiamo possa essere utile a garantire almeno l’anticipo di un biennio sul turnover”, concludono Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf.
In merito alla riorganizzazione della vigilanza ispettiva voluta dall’amministrazione, rileviamo emergere le prime criticità che avevamo evidenziato.
L’incardinamento giuridico e contabile a livello regionale sta determinando il suo effetto sulla liquidazione del salario accessorio al personale, infatti gli ispettori pur continuando a mantenere la propria collocazione nella Direzione provinciale di appartenenza per cui continuano a svolgere pienamente la propria attività lavorativa al servizio degli obiettivi della struttura si sono visti l’erogazione del salario accessorio non più riferita alla propria sede provinciale, con effetti negati in molti casi.
Per questo chiediamo all’amministrazione un incontro per discutere di ciò, e per una verifica della riorganizzazione della vigilanza ispettiva operata, in merito alla quale noi avevamo tante perplessità e non abbiamo condiviso. Anche la circolare sulle missioni richiede un chiarimento mancando della definizione di un parametro univoco per l’individuazione del tragitto liquidabile.
Roma, 01 Agosto 2022
FP CGIL
Antonella Trevisani
Al Direttore Generale di Agenzia Industrie Difesa
dr. Nicola Latorre
e, p.c. Alla Direzione generale del personale civile
dr. Lorenzo Marchesi
Al Vice capo di Gabinetto personale civile
dr. Francesco Rammairone
Oggetto: Posizioni di distacco personale civile A.I.D. –
Egregio Direttore,
continuano a pervenire alle scriventi rappresentanze sindacali espressioni di forte preoccupazione da parte dei lavoratori attualmente distaccati presso codesta agenzia, particolarmente turbati dalle notizie apprese per le vie brevi negli stabilimenti di A.I.D. che farebbero riferimento ad una presunta intenzione dell’agenzia di non proseguire a mantenere il rapporto lavorativo in atto tra le parti, peraltro in ragione di motivazioni che allo stato sono del tutto sconosciute alle scriventi.
In proposito, laddove quanto appreso trovasse conferma, rammentiamo a codesta agenzia che la mobilità del personale – compreso quello distaccato – è regolata dalle norme contrattuali vigenti, all’interno delle quali va sempre ricercato il confronto preliminare tra le parti.
Sottolineiamo altresì che non avvalersi più del personale comandato, renderebbe ancora più grave la situazione a dir poco drammatica degli organici ormai ridotti ai minimi termini in tutti gli Stabilimenti.
Si tratta, evidentemente, di solo una delle modalità di relazione tra le parti previste dal sistema delle relazioni sindacali presente nel CCNL che in effetti, nel suo complesso, da un po’ di tempo a questa parte sembra non essere coerentemente praticato da A.I.D.
Premesso quanto sopra, si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Il 29 luglio u.s. si è tenuto il previsto incontro con l’Agenzia per definire i criteri di erogazione del Premio di Risultato 2022.
Nel corso dell’incontro l’Agenzia ha avviato un percorso di avvicinamento alle richieste della parte sindacale attraverso l’eliminazione dei vincoli minimi di permanenza in servizio ai fini del riconoscimento dell’accesso al premio (periodo di prova, cessazione per pensionamento, cessazione per dimissioni) e, in parte, per l’estensione ai fini della determinazione della presenza effettiva di alcune casistiche afferenti i “permessi” legge 104/1992.
L’elemento caratterizzante, messo nuovamente sul tavolo dalla FP CGIL con -in questa occasione- la convergenza di altra Organizzazione sindacale è il mantenimento in ambito negoziale delle eventuali economie derivanti dai criteri di distribuzione delle risorse connesse alla trattativa per il premio di Risultato.
Per questa ragione abbiamo nuovamente socializzato con il Tavolo negoziale la seguente proposta, allo scopo di formalizzare nel testo il mantenimento in ambito della contrattazione collettiva delle risorse destinate all’incentivazione del personale:
Qualora non risultassero completamente destinate le risorse individuate attraverso l’impianto del Premio di Risultato, le Parti convengono nel procedere alla redistribuzione delle economie in maniera proporzionale ai dipendenti, minimizzando i resti, utilizzando i medesimi criteri dell’accordo stesso;
Gli importi di tale redistribuzione andranno riportati nell’accordo per la liquidazione del Premio di Risultato che sarà oggetto di confronto nel corso del 2023 e che gli eventuali resti tornino ad essere nella piena disponibilità della contrattazione collettiva.
L’Agenzia, nel prendere atto delle proposte al Tavolo negoziale e del più complessivo quadro relazionale, si è riservata l’aggiornamento della riunione in tempi “brevi”.
Come FP CGIL riteniamo che si debba entrare nell’ottica che la definizione dell’impianto del Premio di Risultato non è da considerarsi appuntamento routinario ma è rispondente ad esigenze specifiche di motivazione del Personale verso obiettivi condivisi.
Confidiamo, quindi, che nessuno dei soggetti seduti al Tavolo voglia utilizzare il passaggio relazionale per caratterizzazioni improprie.
Restiamo in attesa della convocazione.
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini
gamberini@fpcgil.it
Pubblichiamo la nota dell’ Ufficio Prevenzione, promozione e mantenimento della salute psicologica e sociale dei lavoratori con la quale indica l’ apertura sportello di ascolto presso l’Istituto Superiore Antincendi
Alla Direzione generale del personale civile
dr. Lorenzo Marchesi
e, p.c.
Al Vice capo di Gabinetto personale civile
dr. Francesco Rammairone
Al Segretario generale del
Segretariato generale Difesa/DNA
Gen. c.a. Luciano Portolano
Oggetto: Pratiche pensionistiche personale civile A.D..
Continuano a pervenire alle scriventi OO.SS. molteplici segnalazioni circa le inusuali modalità con le quali codesta Direzione gestisce le pratiche in argomento. Risulta, in particolare, che l’amministrazione stia attribuendo l’onere di esibire ogni documento utile al riconoscimento del predetto diritto – anche nel caso tali atti siano stati emanati dalla stessa Direzione Generale e riportati “a matricola” – esclusivamente ai dipendenti che sono in procinto di andare in pensione.
Accade così che venga richiesto alla lavoratrice e al lavoratore suo malgrado coinvolto di esibire, solo a titolo di esempio, buste paga risalenti addirittura a 30/35 anni fa, che ovviamente in pochi sono riusciti a conservare. Onere di ricerca che invero spetta esclusivamente all’amministrazione attivare, ove ritenga necessario conseguire quella o altra documentazione.
Tale modus operandi, apertamente in contrasto con la norma che sull’argomento prevede espressamente che ….“la P.A. non può richiedere atti di cui è già in possesso e che sono stati emanati dalla stessa P.A.”, contraddice anche quanto riportato nella circolare del 20 aprile 2022 di codesta amministrazione, la quale tra l’altro testualmente reca: …“la Direzione Generale mantiene in via residuale la competenza per l’emanazione dei decreti di riscatto, ricongiunzione e computo del personale civile della Difesa dell’area centrale, le cui istanze sono pervenute prima del 1° ottobre 2005…”. Peraltro, quanto sopra evidenziato va ad aggiungersi all’unilaterale interpretazione compiuta da codesta direzione generale – già oggetto di reiterata contestazione sindacale – sulla corretta applicazione dell’art. 25 del dpr n. 1092/1973 per gli operai addetti ai polverifici o ai lavori insalubri di cui al d.lgt. n. 1100/1919, rischiando così di penalizzare ulteriormente le lavoratrici e i lavoratori del Ministero Difesa che dopo tanti anni di servizio corrono anche il pericolo di non vedersi riconosciuto quanto legittimamente preteso. Tanto premesso, le chiediamo di intervenire con urgenza sul tema sollevato nella circostanza e far tenere l’immediata correzione delle procedure fin qui adottate dagli uffici preposti di codesta direzione, assunte in completa disapplicazione delle norme e disposizioni vigenti. Ciò al fine di garantire ai dipendenti civili l’accesso pieno e incondizionato al diritto alla pensione, e al contempo evitare che le scriventi organizzazioni sindacali assumano tutti i provvedimenti e le azioni ritenute necessarie a tutelare il personale civile della difesa.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Capo Dipartimento DAG
D.ssa Valeria VACCARO
capodipartimento.dag@pec.mef.gov.it
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Direzione del personale
Dott. Alessandro Bacci
dcp.dag@pec.mef.gov.it
E, p.c.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Ernesto PERNA
relazionisindacali.dag@mef.gov.it
Oggetto: Calendarizzazione dell’attività Ufficio Relazioni Sindacali – lavoro a distanza – stabilizzazione personale in comando – Passaggi di area e di fascia economica per la valorizzazione delle professionalità
Si fa riferimento alla programmazione delle attività dell’Ufficio Relazioni Sindacali per il trimestre settembre-novembre 2022, trasmessa alle Organizzazioni sindacali in data 29 luglio 2022.
Nel prendere atto della rilevanza di tutte le tematiche prospettate, pur comprendendo che la calendarizzazione potremmo definirla “di massima” si segnala quanto segue.
Da una prima lettura di quanto trasmesso emerge la mancata programmazione di incontri che abbiano come oggetto la richiesta di stabilizzazione del personale in comando tramite una procedura di mobilità per l’immissione in ruolo presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, come già chiesto con Nota del 15 giugno 2022 e, altrettanto di rilievo, l’avvio del percorso finalizzato ad individuare i criteri e le modalità per i passaggi di area e di fascia economica del personale.
Si reputa opportuno, come già rappresentato, inserire nella pianificazione delle attività negoziali –parallelamente ai temi certamente importanti come il salario accessorio– anche i temi sopra individuati.
Si rileva, inoltre, che la calendarizzazione dei tavoli dedicati alla regolamentazione del lavoro a distanza solo a partire dalla terza settimana di settembre pone il concreto rischio che i tempi del confronto siano eccessivamente “schiacciati” a ridosso della scadenza della vigente disciplina, prevista per il 30 settembre p.v.
Si rammenta infatti che il CCNL 2019-2021 prevede una pluralità di delicate questioni che, verosimilmente, richiederanno un confronto intenso e non sempre di rapida risoluzione.
Riteniamo, inoltre, che i lavoratori e le lavoratrici abbiano il diritto di conoscere per tempo le opzioni afferenti il regime di esecuzione della propria prestazione lavorativa, evitando semplici informative a pochi giorni di scadenza della disciplina attuale.
Pertanto, al fine di garantire un proficuo dialogo fra Organizzazioni sindacali e delegazione datoriale, nonché per assicurare la necessaria ponderazione di tutte le decisioni che andranno ad influire la vita di molti lavoratori e lavoratrici, la FP CGIL chiede a codesta Amministrazione di voler anticipare la data di inizio del confronto sui temi del lavoro a distanza e l’anticipazione con tempistica congrua del materiale, da intendersi anche di natura progettuale o esiti di eventuali survey, che l’Amministrazione intenderà portare al Tavolo Negoziale.
Cordiali saluti
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini