Pubblichiamo la circolare in oggetto fatta pervenire stamani dalla direzione generale del personale civile della difesa.
Francesco Quinti
Al Ministro dell’Interno
dott.ssa Luciana Lamorgese
Al Presidente ANCI
ing. Antonio Decaro
Al Presidente UPI
dott. Michele de Pascale
Oggetto: esclusione del personale della Polizia Locale dai benefici di cui all’art. 74-bis del 25 maggio 2021 n. 73.
A seguito di quanto previsto dall’art. 74-bis del DL 25 maggio 2021 n.73 è stato pubblicato sulla G.U. n.40 del 17-2-2022 il decreto Ministeriale del 19 gennaio 2022 per l’erogazione di un contributo economico in favore dei familiari del personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, impegnato nelle azioni di contenimento, di contrasto e di gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, che durante lo stato di emergenza abbia contratto, in conseguenza dell’ attivita’ di servizio prestata, una patologia dalla quale sia conseguita la morte per effetto, diretto o come concausa, del contagio da COVID-19.
Tale provvedimento esclude i familiari degli agenti di Polizia Locale dal beneficio economico.
Eppure fin dall’inizio dell’emergenza a tutt’oggi il personale della Polizia Locale insieme alle altre forze di polizia ha svolto un ruolo fondamentale per assicurare il contrasto ed il contenimento della pandemia per garantire il diritto alla sicurezza e alla salute dei cittadini.
Conseguentemente a tale esposizione ed al pari della polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco anche nella polizia locale ci sono stati casi di contagio e decessi per causa di patologia diretta e come concausa dovuta al contagio da covid-19.
La mancata inclusione del personale della polizia locale nei benefici di cui al suddetto decreto è un fatto inaccettabile che discrimina lavoratori che sono stati impegnati fianco a fianco con il personale della polizia di Stato, svolgendo stesse funzioni e stessi compiti, in questa grave pandemia subendone gli stessi effetti devastanti ma privati degli stessi diritti e delle stesse tutele.
Pertanto, chiediamo alla SS.LL. un concreto impegno affinché venga prevista l’estensione degli effetti del Decreto 19 gennaio 2021 al personale della Polizia Locale.
Infine, quest’ennesimo episodio di penalizzazione della Polizia Locale ripropone la non più rinviabile necessità che venga approvata la legge di riforma all’esame della I Commissione Affari Costituzionali della Camera che, come da noi rivendicato, estenda alla Polizia Locale tutte le tutele assistenziali, infortunistiche e previdenziali della polizia di
Stato.
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.
per il Comparto Funzioni Locali
Antonio Santomassimo
Come avrete letto dal comunicato unitario diramato ieri sera dalle scriventi organizzazioni sindacali, nel corso della riunione svolta con il Sottosegretario alla Difesa – on.le Mulè – FP CGIL, CISL FP e UIL PA hanno chiesto con forza all’autorità politica del Ministero della Difesa di agire con la massima celerità possibile, profittando della discussione intrattenuta in sede parlamentare sul disegno di legge di conversione n. 3431 del dl 30.12.2021 (maxi emendamento), per ottenere la conferma anche per l’anno 2022 dei 21 milioni di euro che ogni autorità politica del dicastero della difesa ha saputo tutelare dal 2018 fino al 2021, nonché di stabilizzarne l’erogazione da ora e per sempre, prevedendone l’assegnazione nel Fondo Risorse Decentrate del personale civile della Difesa.
Nelle sue conclusioni il predetto Sottosegretario ieri mattina ci aveva riferito di aver presentato un emendamento al c. 3431 di conversione in legge del dl 30.12.2021, n. 228 – cosiddetto maxi emendamento – sostenuto trasversalmente da diversi gruppi parlamentari, dicendosi convinto che sarebbe stato approvato.
Ora, pur mantenendo un atteggiamento di assoluta cautela sulla questione, perché in ambito politico finché l’obiettivo non è definitivamente raggiunto non si può mai dire di averlo conquistato, e per questo resteremo vigili fino in fondo alla vicenda, possiamo comunicarvi che l’emendamento effettivamente presentato dal Sottosegretario Mulè è stato approvato ieri sera in sede di Commissione permanente I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) e V (Bilancio, tesoro e programmazione), con il parere favorevole della IV Commissione permanente (Difesa) della Camera dei Deputati, le quali hanno deliberato di riferire favorevolmente sul predetto disegno di legge (maxi emendamento) e chiesto di essere autorizzate a riferire oralmente in aula.
Di seguito pubblichiamo l’estratto dell’articolato del disegno di legge n. 3431 che riguarda il beneficio economico accordato alla produttività del personale civile della Difesa.
“….omissis ritenuto, altresì, particolarmente significativo che vengano prorogate le disposizioni che hanno assicurato fino ad oggi la possibilità di incentivare, attraverso la contrattazione collettiva nazionale integrativa, la produttività del personale civile del Ministero della Difesa, considerato, tra l’altro, il supporto garantito dallo stesso nell’attuale periodo di pandemia alle Forze Armate, assicurando in ogni momento la funzionalità della struttura organizzativa del Dicastero di riferimento,
con la seguente osservazione: valutino le Commissioni di merito l’opportunità di prorogare le disposizioni che stanziano le risorse finanziarie destinate, attraverso la contrattazione collettiva nazionale integrativa, ad incentivare la produttività del personale civile appartenente alle aree funzionali del Ministero della Difesa, considerato lo specifico ruolo di supporto alle Forze Armate e di garanzia per la corretta funzionalità della struttura organizzativa del Dicastero.
Il disegno di legge verrà ora discusso nell’aula della Camera dei Deputati, dibattito che seguiremo con la massima attenzione per verificare se il buon esito ottenuto con il predetto benestare verrà definitivamente acquisito con l’approvazione del maxi emendamento.
Abbiate fiducia nelle OO.SS. FP CGIL, CISL FP e UIL PA, perché sono le uniche organizzazioni confederali in ambito Difesa che hanno dimostrato di saper raggiungere gli obiettivi che si pongono di volta in volta, come già per i 50 milioni di euro attribuiti dalla legge di bilancio 2021, che consentiranno di accrescere sensibilmente l’indennità di amministrazione e promuovere le molte progressioni economiche nelle aree delle lavoratrici e dei lavoratori civili della Difesa a far data dal 1° gennaio 2021, con tutti gli arretrati economici del caso.
Candidatevi con noi nelle prossime RSU, per ottenere il rispetto dei diritti e fare un salto di qualità nella ricerca del costante miglioramento delle condizioni economiche e di lavoro dei dipendenti civili della Difesa, perché chi oggi vi ammalia con altri miseri strumenti di propaganda domani continuerà a non sapervi difendere e rappresentare.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Quinti-De Cesaris Ferri-Volpi Cilento
In merito la bozza circolare modalità e procedure d’impiego delle specialità nautiche le strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal chiedono un incontro
Pubblichiamo il regolamento di decreto per concorso pubblico ruolo atleti del G.S. FFRR Paraolimpici
pubblichiamo la circolare di aggiornamento emanata dal Ministero della Salute in merito l’ingresso in Italia
Pubblichiamo la nota del Dipartimento in merito l’autorizzazione della spilla Ambasciatori UNICEF
Pubblichiamo l’informativa dell’ Ufficio Coordinamento delle Attività Sanitarie e Medicina Legale, riguardo le linee guida per il rilascio della certificazione digitale di esonero alla vaccinazione
AUGURI A CHI VIENE E A CHI VA
La FP CGIL Inps saluta il nuovo Direttore Generale, Dott. Vincenzo Caridi, con i migliori auguri di buon lavoro.
Auspichiamo che tra le priorità del nuovo DG ci sia il benessere del personale dell’Istituto, che dopo aver dato il meglio di sé nell’affrontare l’emergenza economica determinatasi dalla pandemia, ha più che mai bisogno di essere ascoltato, rispettato e valorizzato.
Le sedi sono allo stremo per il continuo aumento del carico di lavoro con un personale drammaticamente esiguo. Con la consistenza di organico attuale, che non supera le 24.000 unità, le lavoratrici e i lavoratori continuano a garantire alla cittadinanza servizi e prestazioni sociali al meglio delle loro forze ed energie, con senso di responsabilità ed abnegazione encomiabile. Occorre che questa amministrazione ricominci a dare spazio e valore alla voce delle lavoratrici e dei lavoratori riportando l’Inps ai tempi di qualche decennio fa quando c’era empatia tra l’istituto ed il personale ma anche tra l’istituto e la cittadinanza. Recuperare quel solco che si è creato è fondamentale e il nostro auspicio è che si inizi presto a costruire le condizioni per questo obiettivo. Perché da qui passa la vera svolta di cui ha bisogno il nostro istituto.
Salutiamo anche la Dr.ssa Gabriella Di Michele che ha terminato il suo mandato ed ha determinato un segnale importante quale prima donna al vertice della tecnostruttura dell’Inps, una delle più importanti amministrazioni pubbliche del Paese.
Roma, 17 febbraio 2022
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
FP CGIL – CISL FP e UIL PA INCALZANO E IMPEGNANO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA MULE’: AZIONI CONCRETE O SARA’ MOBILITAZIONE!
Si è svolto stamani l’incontro tra le parti più volte richiesto dalle scriventi, e finalmente convocato dal Sottosegretario alla difesa Mulè in video conferenza, nell’ambito del quale CGIL – CISL e UIL, dopo aver ascoltato la sua breve relazione introduttiva, hanno avuto modo di evidenziare e stigmatizzare la totale assenza di attenzione e di corrette relazioni sindacali che ormai da circa due anni a questa parte sta caratterizzando l’operato dell’autorità politica del ministero della difesa e del gabinetto del ministro nei confronti delle rappresentanze sindacali del personale civile della difesa. Alle quali è stato fino ad oggi impedito di discutere delle soluzioni ritenute necessarie a fronteggiare le annose criticità che stanno strangolando il settore produttivo e amministrativo della difesa, in costanza di una drammatica riduzione della forza lavoro a cui il dicastero non ha ancora saputo porre rimedio, che tende anche a svalorizzare il lavoro del personale attualmente occupato. In ragione di questa premessa, abbiamo informato il Sottosegretario della disastrosa condizione in cui versa attualmente il settore civile della difesa, in tutte le sue aree e articolazioni centrali e periferiche, chiedendogli anzitutto di sciogliere il nodo politico che si nasconde dietro l’idea di privatizzare ed esternalizzare le commesse e i servizi pubblici attualmente garantiti dalle lavoratrici e lavoratori pubblici della difesa, e comunicando inoltre che: – tutti gli stabilimenti produttivi e i luoghi di lavoro sono ormai giunti al collasso, a causa della fortissima carenza di personale civile registrata sull’intero territorio nazionale, e che il piano triennale redatto dall’A.D. – che prevede l’assunzione di 3.481 unità nel triennio 2021/2023, peraltro tuttora in attesa del DPCM autorizzatorio – non è adeguato a fronteggiare la gravissima situazione generata, perché fondato sull’errata previsione che a fine anno 2024 i dipendenti civili qualificati, esclusi gli ex militari transitati, siano 18.537, mentre in realtà già oggi il numero degli addetti dichiarati dall’amministrazione consta in sole 16.472 unità, di seguito al pensionamento, stando solo al 2021, di ulteriori 1.800 colleghi, rendendo pertanto indispensabile programmare per l’immediato futuro non meno di 9.000 assunzioni da ottenere, se del caso, mediante l’attuazione di un piano straordinario, e anche mediante l’attuazione del progetto assunzionale rivolto ai giovani presentato da FP CGIL, CISL FP e UIL PA almeno 4 anni fa; – i concorsi già approvati e finanziati, da ultimo anche con la legge di bilancio 2021 (le 431 unità ottenute per il triennio 2021/23, e le 350 di Taranto) sono ormai fermi da troppo tempo, e nessuno ne conosce il motivo, il che rende assolutamente necessaria una iniziativa straordinaria e mirata dell’autorità politica del dicastero della difesa per velocizzarne l’iter e l’attuazione;
– sussiste l’assoluta e urgente esigenza di promuovere un’azione incisiva sul decreto mille proroghe da parte dell’attuale responsabilità politica del ministero, per salvaguardare l’erogazione di quei 21 milioni di euro che ogni autorità politica del dicastero della difesa ha saputo tutelare dal 2018 al 2021, e attribuire ai lavoratori con la performance organizzativa, nonché di stabilizzarne da ora e per sempre l’assegnazione nel Fondo risorse decentrate della difesa; – l’erogazione dell’aumento dell’indennità di amministrazione per i lavoratori della Difesa, conquistato come noto da Fp Cgil – Cisl Fp e Uil Pa grazie ai 30 milioni di euro ottenuti attraverso la legge di bilancio 2021, non è reale e commisurata ai dipendenti oggi effettivamente in servizio, bensì al numero dei dipendenti fissato al 31.12.2018, risultando così un avanzo di 6 milioni di euro che devono obbligatoriamente rientrare nella concreta disponibilità dei lavoratori attraverso il conferimento di quei soldi nel FRD; – che le risorse economiche destinate alla tutela della salute e della sicurezza sono insufficienti, e non consentono di osservare le norme vigenti e adottare le misure di prevenzione dal contagio mediante l’utilizzo dei mezzi e strumenti idonei; – in materia di gestione degli organici da parte degli Stati Maggiori delle FF.AA., abbiamo con determinazione sollevato e contestato il problema delle modifiche unilaterali apportate alle tabelle organiche di tutti gli enti delle Forze armate che gli SS.MM. continuano a produrre, in spregio alla disposizioni contenute nella legge 244 del 2012, facendo sparire molti posti di lavoro riservati al personale civile della difesa a totale beneficio della componente militare; – la grave e tuttora irrisolta problematica concernente il disconoscimento dei benefici pensionistici maturati dalle lavoratrici e dai lavoratori addetti ai polverifici e lavori insalubri; – la mancata attribuzione dei buoni pasto elettronici, a cui consegue un pregiudizio economico in danno delle lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa non può più essere tollerata; – la fortissima discriminazione operata in danno delle lavoratrici e dei lavoratori con la stipula della polizza sanitaria riservata al solo personale militare, che è per noi intollerabile, sulla quale chiediamo l’apertura di un urgente tavolo di confronto. Nelle conclusioni finali il sottosegretario ha inteso rispondere nel merito di alcune questioni da noi sollevate, riservandosi di affrontarne altre più compiutamente in seguito, e in particolare ha sostenuto che: a) sui 21 milioni di euro, ha presentato un sub emendamento al c. 3431 di conversione in legge del dl 30.12.2021, n. 228 – cosiddetto maxi emendamento – sostenuto trasversalmente da diversi gruppi parlamentari che auspica di vedere approvato; b) non c’è alcuna volontà di privatizzare e esternalizzare i servizi della difesa, anzi vogliamo prendere commesse e assumere il personale necessario alla difesa (progetti già avviati per Baiano, Gaeta ecc.);
c) siamo in attesa dell’emissione del DPCM nel quale sono contenute anche le 350 assunzioni per l’arsenale di Taranto, già previste dal decreto interministeriale, oltre alle altre previste dalla legge di bilancio 2021, e sono stati avviati i bandi di concorso per 40 funzionari; d) sui buoni pasto elettronici il ritardo è dovuto agli effetti provocati dalla pandemia, ma nel II° semestre di quest’anno verranno sicuramente attribuiti; e) sulla questione relativa ai benefici pensionistici maturati dalle lavoratrici e dai lavoratori addetti ai polverifici e lavori insalubri non ci sono margini di intervento per la sussistenza di norme di legge e sentenze che ne vietano l’attuazione (affermazione questa che non ci ha affatto convinto, e che ci spingerà a valutare tutte le opzioni che riterremo utili a conseguire il rispetto delle norme tuttora vigenti); f) sul possibile superamento della legge 244/2012 sarà fatta una verifica su cosa è stato fatto e cosa non è ancora stato fatto. Concludendo, ha affermato che al netto di eventuali questioni e criticità urgenti di cui, laddove ritenuto necessario, il gabinetto potrà farsi carico e riferire, sussiste piena e completa disponibilità a riprendere un dialogo costruttivo tra le parti, e per favorire questo ci ha comunicato che la prossima convocazione del tavolo sarà programmata per nel mese di aprile. Verificheremo nei prossimi giorni se alle affermazioni del Sottosegretario Mulè corrisponderanno poi i risultati da noi auspicati, in particolare sui 21 milioni di euro, pronti se del caso ad avviare subito la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Quinti- De Cesaris Ferri – Volpi Cilento
L’incontro svolto giovedì scorso 17 febbraio ha visto Aran presentare sommariamente una nuova versione dell’impianto degli incarichi che saranno parte importante del nuovo sistema di classificazione.
Come specificato nella nota unitaria il testo contiene un’affermazione importante: si stabilisce infatti che tutto il personale dell’area dei professionisti e dei funzionari dovrà vedersi assegnato un incarico. Si tratta di un passaggio fondamentale, frutto del nostro impegno, necessario per poter cominciare ad impiantare davvero un sistema di classificazione che progressivamente avvicini il contratto del comparto a quello della dirigenza. Resta nell’ipotesi di impianto, ovviamente, la previsione di poter assegnare incarichi sia all’area degli assistenti che a quella degli operatori. Per il resto il testo, pur contenendo conferma di alcuni passaggi importanti, continua a segnare alcune lacune, che sempre nella nota unitaria sono evidenziati.
Fra queste, segnaliamo la necessità di istituire un fondo ad hoc proprio sugli incarichi onde evitare che le aziende drenino risorse impedendo nei fatti l’avvio del sistema. Aran ha aggiornato il tavolo a martedì, preannunciando un primo testo che metta insieme tutto quanto discusso fino a questo momento, anche al fine di produrre la necessaria accelerazione nella discussione che, come Fp Cgil, chiediamo da tempo.