Al Direttore DGPR – DAP
Dott. Massimo PARISI
Roma
E, p.c. Alla Direttrice URS -DAP
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma
Oggetto: caserme personale Polizia penitenziaria
Gentilissimo,
di recente c’è stato segnalato dai nostri coordinatori regionali e delegati che in alcuni istituti non ci sono posti nelle caserme da assegnare ai nuovi agenti.
Abbiamo poi appreso che alcune direzioni stanno dando indicazioni ai colleghi di dormire a proprie spese in strutture alberghiere, addirittura, c’è stato segnalato che qualcuno dorme nelle proprie auto.
Alla luce di quanto sopra, le chiediamo di verificare quanto esposto per porre fine a tale situazione del tutto indecorosa.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.
Coordinatore Nazionale FP CGIL
Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI
Pubblichiamo l’informativa con la quale la Direzione Centrale per la Formazione ha apportato modifiche al decreto di valutazione degli Allievi Vigili del Fuoco del 90° corso
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale comunica la mobilità per il personale del ruolo Operatore
I lavoratori non sono pacchi
serve un accordo quadro per tutelare i colleghi coinvolti nelle riorganizzazioni
Nella riunione del 30 luglio u.s. l’Amministrazione ci ha informato delle ultime modifiche organizzative di alcuni uffici deliberate dal Comitato di Gestione.
La prima di queste, la riorganizzazione del Settore Contrasto Illeciti, determina una modifica del regolamento di Agenzia rendendo necessaria l’approvazione ministeriale. Nella sostanza, il Settore, dalla Direzione Centrale piccole e medie Imprese sarà collocato nell’ambito della Divisione Contribuenti.
Saranno, inoltre, razionalizzate le articolazioni territoriali: quelle di Bologna e Bari saranno rispettivamente accorpate a Firenze e Napoli.
Nonostante le rassicurazioni dell’Agenzia in merito ad eventuali variazioni delle sedi di servizio del personale coinvolto abbiamo esplicitato la nostra massima preoccupazione in tema di sede di servizio e assegnazione gerarchica e, per questa ragione, chiesto maggiori garanzie e un accordo quadro per tutelare i colleghi coinvolti nelle situazioni di riorganizzazione.
La seconda operazione organizzativa riguarda, invece, la Direzione Centrale Risorse Umane. Tale operazione non è da leggere isolata dal contesto ma deve necessariamente essere inserita in un più ampio disegno -dichiarato dall’Agenzia finalizzato a completare lo spostamento di funzioni a favore della Divisione Risorse. E’ il caso, ad esempio, dell’Ufficio comunicazione interna. In questo quadro di continuo assestamento organizzativo, a tratti confuso, preoccupa per ragioni negozali lo spostamento della competenza afferente la “normativa del lavoro” dall’Ufficio relazioni Sindacali all’Ufficio delegato alla gestione del “Rapporto di Lavoro”.
Di fatto, lo si legge tra le righe, viene aggiunto un ulteriore elemento di influenza nell’ambito negoziale.
Il giudizio di FP CGIL non è positivo. L’informativa in materia di organizzazione ha senso se questa è puntuale e precede la validazione delle scelte organizzative da parte del Comitato di gestione, farla successiva significa azzerare ogni condivisione sindacale sul punto.
Abbiamo avuto un’informativa sui concorsi.
E’ imminente la pubblicazione di due bandi di concorso (terza area – F1) per l’Agenzia delle entrate: uno per 100 figure di funzionario informatico con diversi profili, l’altro per 2320 posizioni di funzionario, alcuni con profili funzionari specifici. Il concorso per funzionario prevede posti in ciascuna Direzione regionale quindi anche per quei territori cui fino ad ora non si sono fatti concorsi recependo, in questo modo, una specifica richiesta della FP CGIL.
A ottobre usciranno altri due concorsi per circa un centinaio di ingegneri e 500 geometri per attenuare le carenze organiche degli Uffici provinciali del Territorio.
Diamo una lettura positiva della scelta di procedere nel 2021 alla pubblicazione di bandi che esauriscano l’intero piano assunzionale vigente.
Quanto sviluppato nel Piano Assunzionale, però, per la FP CGIL non basta.
Occorre un ragionamento complessivo e condiviso in merito ai fabbisogni effettivi delle singole articolazioni perchè, queste nuove assunzioni, copriranno solo una parte delle cessazioni dal servizio che hanno interessato l’Agenzia in questo ultimo decennio.
Parallelamente alla notizia tanto attesa riguardante la pubblicazione dei bandi per le assunzioni abbiamo definito per l’inizio di settembre l’avvio del percorso finalizzato ad individuare i criteri per la mobilità nazionale.
Se vogliamo, infatti, che in tutto il territorio nazionale l’Agenzia possa continuare a raggiungere gli obiettivi strategici convenzionati con il MEF, l’Agenzia deve entrare nell’ottica che oltre al potenziamento degli organici non è più rinviabile un piano di mobilità straordinaria.
Come FP CGIL, sosteniamo da tempo e con fermezza la necessità di un piano straordinario di mobilità che, a differenza delle mobilità fin qui attuate, possa offrire risposte anche alle lavoratrici e ai lavoratori interessati che non si trovino nelle condizioni “di maggior tutela” previste dalla legislazione vigente.
Misura necessaria, per raggiungere l’obiettivo del potenziamento degli organici delle Strutture oggi in maggiore sofferenza, la “firma” delle mobilità intercompartimentali giacenti presso la Struttura centrale.
In ultima, ma non per importanza, la procedura di passaggio delle aree dovrebbe invece partire a settembre appena completate le procedure informatiche per l’acquisizione delle candidature.
FP CGIL
Agenzia delle entrate
“Le relazioni sindacali – spiegano i sindacati – dovranno essere improntate su un rinnovato valore del confronto tra le parti, aumentando la democrazia e la partecipazione delle rappresentanze sindacali. Indispensabile ristabilire la titolarità esclusiva del contratto di lavoro nel riconoscere il trattamento economico del personale sul quale l’attuale l’amministrazione, certamente non deciderà più, come in passato, in maniera unilaterale. Nel contratto dobbiamo fornire strumenti per prevenire il fenomeno dello stress correlato e rendere esigibile l’applicazione dello whistleblowing, ad esempio con comitati paritetici che possano fare analisi, studi di fattibilità e proposte al fine di migliorare il benessere organizzativo sui posti di lavoro. Dobbiamo inoltre rafforzare la contrattazione decentrata e il ruolo del dirigente sindacale in ogni sede di servizio”.
Nella parte normativa, proseguono Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vigili del Fuoco, “dobbiamo rafforzare e regolamentare aspetti importanti come i diritti di cittadinanza evoluti nel tempo: le unioni civili, la parità di genere, le ferie solidali, i congedi per le donne vittime di violenza e per la genitorialità. Inoltre, il sindacato è impegnato nella trattativa contrattuale a portare avanti rivendicazioni fondamentali per una professione altamente specifica, come quella dei vigili del fuoco, e pertanto rivendicheremo con forza il tema del patrocinio per la tutela legale, della copertura assicurativa Inail, senza venir meno ad alcun beneficio attualmente riconosciuto, i scatti su base stipendiale per il calcolo della pensione e della previdenza complementare, che dovrà essere esigibile dal primo gennaio 2022 anche per i lavoratori di questo comparto”.
Capitoli, continuano sindacati, “che affronteremo guardando alla parte economica del contratto, perché deve esserci uno sguardo complessivo al risultato finale. Voler discutere oggi di quanto spendiamo sul salario fondamentale e quanto sull’accessorio non è sufficiente se non si risolvono anche altri problemi dei lavoratori. Dobbiamo verificare se le risorse economiche appostate dal Governo siano sufficienti per consentire gli adeguamenti tabellari, la modifica degli istituti previsti, la conferma della maggiorazione dell’indennità di rischio e il riconoscimento della specificità per il personale da 7 a 14 anni, la revisione del sistema indennitario e per regolamentare la retribuzione del lavoro straordinario. Serve pertanto proseguire in modo serrato per il tempo necessario il confronto con il Governo e ottenere il massimo delle rivendicazioni contenute nella nostra piattaforma unitaria”, concludono Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vigili del Fuoco.
La Cgil lancia un’iniziativa di sostegno alla popolazione cubana, piegata dall’emergenza sanitaria. L’obiettivo è inviare un aereo con materiali sanitari entro la fine di agosto. Attivo un conto corrente. “È il momento di mostrare la nostra solidarietà”: il ricordo dei 61 medici cubani che vennero in soccorso dell’Italia quando esplose la pandemia.
Cuba è in piena emergenza e ha bisogno di aiuto. Travolti dal Covid-19 e dalla crisi economica, gli ospedali e la popolazione dell’isola hanno bisogno dei più basilari materiali sanitari. Per curare. Per sopravvivere.
Ieri ci avete aiutato voi, oggi tocca a noi. Questo lo slogan della campagna. Che richiama un ricordo preciso e vivido. Poco più di un anno fa, quando l’Italia era travolta dalla prima ondata del Coronavirus, furono i cubani a mobilitarsi. “È il momento di mostrare la nostra solidarietà al popolo cubano, come fu per noi, durante la prima ondata della pandemia, quando la brigata sanitaria Henri Reeve, con 61 operatori sanitari, venne in Italia, precisamente a Crema e Torino, fornendo la propria esperienza in materia di malattie infettive, coadiuvando il nostro personale sanitario nell’assistenza alle prime vittime del virus”.
Le donazioni saranno raccolte nel conto corrente (IBAN: IT22W0103003201000002777900), intestato a CGIL Nazionale.
La causale da indicare è Cgil Cuba
L’ elenco di beni di prima necessità e soccorso medico: Siringhe da 2ml, 5ml, 10ml, 20ml. Monitor di sorveglianza per pazienti critici. Cotone idrofilo. Regolatori di ossigeno. Garze. Mascherine. Cerotti. Antibiotici Rocefin. Saturimetri. Guanti chirurgici e da visita. Ventilatori polmonari ad alte prestazioni e non invasivi. Termometri
Arriva l’accordo sui passaggi orizzontali (ma non sui numeri)
Abbiamo finalmente sottoscritto il protocollo di intesa, che alleghiamo, che avvia la fase dei passaggi orizzontali. Una fase che comunque dovrà vedere un ulteriore step, poiché i numeri proposti per definire il numero dei passaggi possibili si sono rivelati, anche per la stessa amministrazione, non attendibili. Di conseguenza l’accordo raggiunto ha riguardato solamente i criteri e i relativi punteggi attribuibili sulla base dell’anzianità effettiva di domanda e del periodo di svolgimento delle mansioni relative al profilo professionale di destinazione. A settembre, sulla base di un monitoraggio che l’amministrazione sta svolgendo con le varie Direzioni Generali, ci verrà proposta una nuova tabella che ci auguriamo vivamente sia più aderente alla realtà di quella attuale. Un accordo sofferto e certamente in bilico fino alla fine, ma che alla fine produce un risultato soddisfacente per quel che riguarda i criteri che sono certamente più equilibrati rispetto alla originaria impostazione. Dall’accordo è sparito il divieto della possibilità di passaggio tra le qualifiche di operatore e assistente e si sono riequilibrati i punteggi, mantenendo il principio dello scorrimento laddove ci dovesse essere carenza nella disponibilità dei posti. Noi lo riteniamo un buon risultato al netto di quello che è diventato l’ostacolo più alto, ovvero la valutazione sulla disponibilità di posti utili al passaggio. Uno scoglio superabile se si eviteranno rigidità e impuntature: il riconoscimento dei passaggi orizzontali è un atto dovuto e francamente non comprendiamo la ritrosia a volerlo riconoscere laddove ci sono le condizioni per farlo sulla base di una motivazione che rappresenta più una forma di autotutela astratta che un dato realistico. Abbiamo una carenza media di personale del 40% e stiamo parlando di percorsi ormai consolidati di lavoratori che svolgono altre mansioni da anni. Sono ben altri i problemi degli organici e riguardano i ritardi nella programmazione assunzionale e quelli dovuti alla pandemia relativi ai concorsi in atto. In questo contesto l’effettuazione delle prove scritte del concorso AFAV e la conclusione delle selezioni per gli operatori possono ragionevolmente far pensare che entro l’anno ci saranno queste nuove immissioni nei ruoli, certamente insufficienti ma almeno una boccata di ossigeno per uno dei settori in questo momento più a rischio come quello della vigilanza. E anche questo è un elemento non trascurabile di valutazione dei numeri dei passaggi orizzontali che incidono soprattutto su questi profili professionali.
Infine la conclusione parziale di questo percorso ci consente di affrontare gli altri temi rimasti sul tavolo tecnico, ovvero la mobilità volontaria, i passaggi di area e la revisione dei profili professionali. Sono temi che andranno sviluppati a partire da settembre, tenendo conto per la mobilità volontaria, dell’esito concreto dell’accordo sui passaggi orizzontali e per gli altri dell’evoluzione normativa in atto prevista dal D.L. 80/20201, in particolare per quel che riguarda la revisione delle aree professionali e per alcune misure che stanno intervenendo direttamente sul MIC e di cui avremo modo di scrivere una volta che il provvedimento sarà definitivamente convertito in legge.
Da questo punto di vista ci attende un autunno denso, durante il quale il ministero verificherà la sua capacità organizzativa di corrispondere alla sfida del PNRR e che pertanto misurerà la capacità di programmazione su temi come l’innovazione organizzativa, la digitalizzazione e la capacità di assunzioni stabili e durature.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
30.07.2021
Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Marcello Minenna
Oggetto: Comunicazione ai dipendenti Prot. N. 266974/RU “Nuovi profili professionali”. Richiesta di approfondimenti ed integrazioni.
Le scriventi OO.SS., letta la Comunicazione di cui all’oggetto, con la presente Le richiedono di voler disporre una deroga dei termini indicati ai punti 4 e sgg. della citata comunicazione, spostandoli giudiziosamente almeno di 60 giorni.
La ratio delle richiesta è innanzitutto finalizzata a consentire al personale una più attenta valutazione della portata della assegnazione del proprio profilo professionale, valutazione ora limitata per il periodo feriale.
La richiesta inoltre è formulata dalle scriventi per poter approfondire – integrando gli argomenti della riunione dell’Organismo paritetico per l’innovazione da Lei convocato il prossimo 5 agosto – gli effetti della Comunicazione sia alla luce dei contenuti dell’Atto di indirizzo della Funzione Pubblica all’Aran per il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali, sia del decreto 80/2021 che prevedono la costruzione dal 2022 di una struttura ordinamentale suddivisa non più in tre ma in quattro Aree che si differenziano per “conoscenze e competenze professionali” e al cui interno le mansioni debbono essere “equivalenti, fungibili e flessibili”.
Tali innovazioni, successive alla Determinazione Direttoriale sui profili professionali del 3 maggio 2021, non possono che consigliare una attenta riflessione riguardo alle possibili distorsioni sugli inquadramenti del personale che potrebbero prodursi con la citata Comunicazione.
Le scriventi fanno intanto notare il rischio concreto che l’inquadramento del personale in profili che non trovano corrispondenza dell’Area superiore, potrebbe impedire di fatto al personale, nel caso non ritenesse di mantenere il profilo attuale, di avvalersi delle nuove prospettive di progressione verticale, introdotte appunto dal decreto 80/2021.
In ogni caso le scriventi si riservano di fornirLe, nel corso della seduta dell’Opi, ogni ulteriore contributo utile a scongiurare ipotesi di conseguenze negative sugli sviluppi di carriera del personale.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA UNSA INTESA
Iervolino De Caro Procopio Veltri Bono
FIRMATI GLI ACCORDI SU FONDO 2018 e 2019
MOBILITA’ VOLONTARIA NAZIONALE – WELFARE
A seguito dell’incontro tenutosi con l’Agenzia in data 26 luglio 2021 sono stati sottoscritti i
seguenti Accordi di cui si allega copia:
– ACCORDO SULL’UTILIZZO DELLE RISORSE DISPONIBILI A TITOLO DI WELFARE INTEGRATIVO
– IPOTESI DI ACCORDO SULLA UTILIZZAZIONE DELLE ULTERIORI RISORSE DISPONIBILI NELL’AMBITO DEL FONDO RISORSE DECENTRATE DELL’ANNO 2018
– ACCORDO SULLA RIPARTIZIONE DEL “BUDGET PER LA CONTRATTAZIONE DI SEDE”
– PER L’ANNO 2018
– CRITERI GENERALI DI PRIORITÀ PER LA MOBILITÀ TRA LE SEDI DELL’AGENZIA – ANNO 2021
– ACCORDO SULLA DESTINAZIONE DELLA QUOTA INCENTIVANTE PER L’ANNO 2019 [ART. 59, COMMA 4, LETTERA C), DEL D.LGS. 30 LUGLIO 1999, N. 300] E SULLA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE ASSEGNATE PER IL MEDESIMO ANNO CON D.M. 13 NOVEMBRE 2020 (ART. 1, COMMA 7, DEL D.LGS. 24 SETTEMBRE 2015, N. 157)
– IPOTESI DI ACCORDO SULLA UTILIZZAZIONE DELLE ULTERIORI RISORSE DISPONIBILI NELL’AMBITO DEL FONDO RISORSE DECENTRATE DELL’ANNO 2019
– ACCORDO SULLA RIPARTIZIONE DEL “BUDGET PER LA CONTRATTAZIONE DI SEDE”
– PER L’ANNO 2019
Per effetto di questi Accordi i lavoratori delle Dogane e dei Monopoli vedranno erogare il saldo
della parte accessoria dei Fondi 2018 e 2019 sia per quanto concerne la quota rimanente
dell’indennità di performance organizzativa e individuale che per la quota da destinare alla
trattativa locale sui budget di sede.
In proposito precisiamo che la FP CGIL si è battuta con forza sul tavolo per vedere diminuire
la forbice di distribuzione del salario accessorio previsto dall’ex c. 165 tra i Fondi dei Dirigenti e
i Fondi dei Funzionari.
Questo ha portato a trovare, dopo una lunga trattativa, una mediazione che limitava al
3,75% la quota da assegnare al Fondo Dirigenti e la rimanente quota da assegnare ai
Funzionari pari al 96,25%.
Inoltre l’Intesa sul Fondo del 2018 è stato da noi sottoscritto solo per dare la possibilità ai
colleghi e alle colleghe di veder riconosciute le spettanze arretrate malgrado come FP CGIL
non fossimo d’accordo sulla ripartizione del peso dato alla valutazione individuale rispetto a
quella organizzativa considerati i criteri assolutamente discrezionali e poco equi che quella
valutazione ha avuto. Per tale ragione abbiamo sottoscritto l’Accordo con allegata una
nota a verbale.
Analogamente abbiamo fatto, unitamente a CISL e UIL, per l’Intesa sul Fondo 2019 in quanto
in questo caso la valutazione individuale adottata si è basata su un Sistema di valutazione che
aveva lo scopo, come avevamo concordato, di essere transitorio in attesa che nel 2021 venisse
applicato quello rivisto a seguito della sessione di confronto avuto con le OO.SS.. Ma ad oggi
non si ha traccia del nuovo sistema di Valutazione che aveva lo scopo di superare parte delle
criticità riscontrate.
Riteniamo comunque positivo aver concluso l’iter contrattuale per saldare tutte le parti
di salario accessorio del 2018 e del 2019.
Oltre agli Accordi sui Fondi sono stati sottoscritti “l’Accordo per la Mobilità volontaria
nazionale” e “l’Accordo sul WELFARE”.
L’Accordo sulla Mobilità nazionale permetterà ai colleghi di poter partecipare a breve ad una
procedura i cui criteri rispecchiano più o meno quelli della precedente con qualche piccola
modifica (ad es: è stato inserito anche il parametro del ricongiungimento al coniuge).
In un prossimo incontro saranno determinati i posti in entrata e uscita dei vari uffici.
La novità assoluta invece dell’incontro è stata la sottoscrizione dell’Accordo sul WELFARE,
previsto dal nuovo CCNL Funzioni Centrali.
Al riguardo l’Amministrazione ha comunicato di aver reperito a partire dal 2018 circa 1,2
milioni di euro di finanziamenti previste da norme vigenti da investire sul WELFARE ovvero
in istituti di sostegno a situazioni particolari dei dipendenti dell’Agenzia.
Come FP CGIL abbiamo colto positivamente tale occasione e abbiamo quindi sottoscritto un
Accordo, che negli anni successivi potrà essere sicuramente oggetto di miglioramenti, che mette
a disposizione dei colleghi tutti e in particolari chi si trova in situazioni di maggiore difficoltà,
risorse di sostegno per la famiglia.
Inoltre in questo Accordo è prevista, a partire dal 2021, la possibilità di effettuare un CHECK
UP medico che nel giro di 3 – 4 anni potrà coprire tutti i dipendenti dell’Agenzia.
Alleghiamo, per maggior chiarezza, copia degli Accordi sottoscritti.
In coda all’incontro come FP CGIL abbiamo chiesto di valutare già dal prossimo incontro la
possibilità di verificare un progetto che rimetta in campo un nuovo percorso di passaggi di
fascia all’interno delle Aree.
02.08.2021
Per la delegazione trattante
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Agenzia Dogane e Monopoli
Florindo Iervolino
Pubblichiamo il comunicato stampa delle strutture territoriali Fp Cgil e Fp Cgil VVF dove evidenziano ancora una volta la mancanza di personale, situazione che rischia di non garantire la sicurezza del personale e quella alla popolazione
Sconcerto e perplessità oggi sono i sentimenti con i quali i Vigili del Fuoco di Modena convivono dopo l’emanazione della sentenza della Corte di Cassazione, in merito all’incidente stradale avvenuto l’11 Dicembre del 2013, che vide coinvolti un mezzo dei VV.F. e un pedone che attraversava la strada utilizzando auricolari per ascoltare musica.
Rispetto a questa vicenda, va prima di tutto precisato che gli autisti dei mezzi dei VV.F., così come tutti gli altri autisti dei veicoli preposti al servizio di soccorso e di sicurezza, sono tenuti a seguire le norme previste dal Codice della Strada, utilizzando una velocità opportuna, ma con l’esigenza di essere tempestivi.
Pur non avendo ancora conoscenza del dettaglio della Sentenza della Cassazione, si può ragionevolmente sostenere che quell’11 dicembre del 2013 i metodi appena descritti dovrebbero essere stati osservati visto che gli automobilisti, i pedoni e l’autobus erano fermi per dare precedenza alla squadra dei VV.F., che andava a svolgere l’intervento di soccorso. Dunque la cittadinanza doveva aver colto la presenza del mezzo in arrivo, così come l’autista si era potuto rassicurare di essere stato visto.
A questo punto, seppure nel rispetto delle metodologie di intervento, a seguito di un imponderabile incidente – peraltro sempre possibile sulla strada – se gli autisti dei mezzi di soccorso possono essere chiamati a risponderne personalmente, senza tutela alcuna da parte dell’Amministrazione, si aprono degli scenari inquietanti, perché da questo momento ogni autista, impegnato in attività di soccorso o sicurezza, deve decidere se deve essere la vittima sacrificale delle situazioni che si possono creare sulla strada per vari motivi – anche per eventuali imprudenze altrui – oppure venire meno a dei principi basilari di quella guida opportuna che si richiamava, per poter svolgere gli interventi in tempo, per salvare le vite umane e i beni dei cittadini.
Ci piacerebbe, sempre in attesa di leggere nel dettaglio la sentenza, che il Ministero dell’Interno intervenisse a tutela dei propri dipendenti, non lasciandoli soli alla mercé di facili giudizi mediatici; ponendosi (e ponendo) il problema del rispetto dei comportamenti adeguati da parte dei cittadini durante l’intervento dei mezzi di soccorso, cosa che avviene nella stragrande maggioranza dei casi; e infine, fermo restante il rispetto del Codice della Strada da parte degli operatori, non lasciare solo i dipendenti in casi come questi, ma accompagnandoli nelle giuste sedi con tutele legali ed assicurative certe.
Modena, 2/8/2021
Fp Cgil Modena – Coordinamento regionale VV.F. Cgil