Dott. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto

e per conoscenza

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione

Con argomentata nota del 31 maggio scorso le scriventi organizzazioni sindacali hanno chiesto al Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria ed al Direttore Generale del personale e della formazioni “informazioni periodiche ed aggiornate con cadenza semestrale in merito alla dotazione organica del personale degli uffici giudiziari e precisamente: dotazione nazionale complessiva, distinta per singola figura professionale, unità presenti, carenza e conseguente tasso di scopertura; dotazione di ogni, singolo Ufficio locale dell’organizzazione giudiziaria, distinta per singola figura professionale, unità presenti, carenza (comprensiva di quanti siano a avario titolo distaccati o applicati) e conseguente tasso di scopertura”.

Benchè l’informazione, anche sulla materia delle dotazioni organiche, costituisce un obbligo per l’amministrazione, sancito dalla vigente normativa di legge e di contratto, e nonostante la circostanza che il predetto obbligo si coniuga con i pregnanti vincoli in tema di trasparenza che gravano ope legis su tutte pubbliche amministrazioni, sia il Capo Dipartimento sia il Direttore Generale non hanno dato alcun riscontro alla predetta richiesta.

Il comportamento reticente dei vertici dell’organizzazione giudiziaria, sopra descritto, che è incomprensibile e non trova riscontro nelle altre pubbliche amministrazioni, sta pregiudicando lo svolgimento dell’attività sindacale in tema di mobilità (con particolare riferimento alla verifica del rispetto dei principi sanciti dall’accordo del 15 luglio scorso in materia di applicazioni disposte per esigenze dell’amministrazione) ma soprattutto sta penalizzando oltremisura i lavoratori interessati alla mobilità interna (con particolare riferimento a quelli che aspirano alla assegnazione presso gli uffici del sud) i quali non comprendono le ragioni che sono alla base dei tanti dinieghi opposti per carenza di posti alle richieste di assegnazione temporanea ex lege 104 ed ex art. 42 bis TU maternità a fronte delle gravissime scoperture di organico che affliggono tutti gli uffici giudiziari.

Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono l’intervento di codesto superiore ufficio al fine di ottenere il flusso di informazioni richieste.

CGIL CISL e UIL si riservano l’adozione di ulteriori iniziative in caso di ulteriore negativo riscontro.

Distinti saluti

Roma, 6 luglio 2021

FP CGIL     CISL FP      UIL PA
Russo            Marra       Amoroso

RITI PROPIZIATORI PER INL

Dopo diverso tempo di silenzio, si è finalmente riunito il tavolo della contrattazione, per affrontare le tante questioni ancora in piedi.

Accordo benefici: ricordiamo che una quota del FRD viene stanziata in favore dei lavoratori più bisognosi, per una serie di interventi assistenziali. Partendo da questo presupposto, abbiamo evidenziato la necessità di un prospetto consuntivo con l’elencazione dei beneficiari, il numero delle domande presentate e i settori in cui le domande sono state maggiormente approvate; in questo modo, i successivi accordi potranno essere meglio calibrati e indirizzati. Riteniamo che l’impianto dell’accordo precedente potesse andar bene come primo accordo in materia, qualche anno fa, ma debba ora essere profondamente cambiato, non solo nel senso di una maggiore trasparenza nei confronti dei lavoratori e di chi li rappresenta, ma anche valutando una graduazione dei settori su cui concentrare maggiormente le risorse, se queste dovessero rimanere esigue.

Progressioni orizzontali: ci è stato comunicato che, su 554 istanze di riesame presentate, la Commissione ne avrebbe lavorato 350. Abbiamo ribadito con forza all’Amministrazione che è importante dare delle tempistiche certe sulla chiusura della procedura ai lavoratori che aspettano da anni ma, al di là di auspici e speranze, non si è andati. La prossima volta ci attrezzeremo con riti propiziatori e forse saremo più fortunati.

Progressioni verticali: a proposito di riti propiziatori, per le progressioni verticali sono più che necessari. Su questo tema, infatti, l’Amministrazione ci ha comunicato che la Commissione ha rilevato delle anomalie nel funzionamento della procedura informatica. Proprio per questo, si procederà ad annullare la prova svolta, si riaprirà il bando, le prove saranno ridotte da due (scritta e orale) a una sola prova scritta, da svolgersi in presenza presso le quattro sedi dell’Interregionale e in più in Sardegna, presso la sede di Cagliari. Abbiamo chiesto – assieme al resto del tavolo sindacale – di svolgere le prove con modalità tali da garantire la massima celerità e il rispetto della normativa. L’Amministrazione ha garantito la chiusura della procedura entro settembre. Onestamente, dopo l’ennesima magra figura di un’Amministrazione che non è nemmeno in grado di gestire una procedura per un’ottantina circa di lavoratori nonostante l’impegno profuso, non sappiamo più che dire. O meglio, parole ci sarebbero, ma non sono pubblicabili in un comunicato.

Assunzioni: a nostra specifica richiesta, l’Amministrazione ha comunicato di aver saputo da RIPAM che ci sarebbe finalmente l’intenzione di sbloccare il concorso del 2019, con una riapertura dei termini a luglio e lo svolgimento delle prove a settembre. Anche su questo fronte, ci muniremo per gli opportuni riti propiziatori.

A margine dell’incontro, ci è stato anche rappresentato che il CSM avrebbe finalmente sbloccato la nomina del futuro Direttore dell’INL. Speriamo che l’iter ora proceda senza più intoppi di nessun tipo e che il prossimo Consiglio dei Ministri effettui la nomina del nuovo Direttore, perché non è davvero accettabile che questa Amministrazione sia priva di vertice da oltre un mese. Il tutto mentre si continua a filosofeggiare di come combattere lavoro nero, caporalato, morti bianche e chi più ne ha più ne metta.

Roma, 7 luglio 2021

Il coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

Corona virus

Pubblichiamo la nota dell’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie Medicina Legale in merito la riammissione del personale assente per COVID 19

Pubblichiamo la bozza inviata dalla Direzione Centraòe per l’Emergenza, il Soccorso aecnico e l’antincendio Boschivo a implementazione sistema operativo USAR del CNVVF

Pubblichiamo l’informativa riguardo il rinvio delle prove per il concorso pubblico per 53 posti per Ispettore Informatico

NOTA FLASH: SOTTOSCRITTO IL CCNI 2020/2021 DELLE
AREE A, B, e C

Si è da poco conclusa la riunione del Tavolo nazionale di contrattazione INPS per le Aree A, B e C tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali rappresentative e firmatarie del CCNL del comparto Funzioni Centrali.
Abbiamo manifestato la nostra adesione all’Ipotesi di CCNI 2020/2021 delle Aree per la quale prende avvio il relativo iter di certificazione che vedrà esprimersi in prima battuta il Collegio dei Sindaci, organo di controllo interno, e successivamente i Ministeri vigilanti, MEF/RGS e Ministero della Funzione Pubblica, cui spetta il compito di dare il via libera definitivo ad un accordo che ha al suo interno una serie di partite economiche la cui esigibilità giuridica (es. TEP ai colleghi assunti nel 2019, indennità una tantum e maggiorazione dell’incentivo ordinario a tutto il personale impegnato nell’attività lavorativa svolta in smart working ai sensi di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021, aggiornamento del sistema indennitario, incremento a 110 € dell’acconto mensile incentivo speciale ecc.) scatterà nel momento in cui le parti firmeranno il CCNI 2020/2021 validato da parte degli stessi Ministeri.
Rimandando ad un successivo comunicato il dettaglio dei contenuti dell’Ipotesi di CCNI 2020/2021, nel corso della discussione, acquisita l’adesione alla sottoscrizione dell’Ipotesi di contratto integrativo, abbiamo chiesto, così come avvenuto in passato sulla scorta della sottoscrizione di altre precedenti ipotesi contrattuali che ne costituiscono il necessario presupposto, l’erogazione, nel corrente mese di luglio, di un congruo pre-saldo sul trattamento incentivante 2020 (almeno il 70% dell’importo residuo da corrispondere) anche in considerazione dei risultati eccellenti che tutte le sedi dell’Istituto hanno fatto registrare lo scorso anno, risultati recentemente certificati dalla competente Direzione centrale Pianificazione e Controllo di gestione e confermati dall’OIV in sede di validazione della Relazione sulla performance 2020: i tempi tecnici ci sono ed invitiamo l’Amministrazione a procedere in tale direzione, una direzione che potrebbe prevedere anche l’erogazione di un acconto del TEP per i colleghi assunti nel 2019 che hanno maturato il diritto al TEP dal 2020.

Roma, 06 luglio 2021

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

Pubblichiamo il programma inviato dalla Direzione centrale per la Formazione riguardo l’attività di formazione prevista per gli Allievi Vigili del Fuoco del 91° corso

REVISIONE REGOLAMENTO PRESTITI AL PERSONALE

Si è svolta questo pomeriggio la riunione sulla nuova disciplina relativa ai prestiti al personale dell’Istituto ex articolo 59 del D.P.R. n.509/1979 che realizza quanto da noi chiesto nel febbraio del 2020 in occasione di uno degli ultimi incontri in presenza con la Delegazione di parte datoriale.
All’epoca tra le varie richieste, in parte recepite nel Verbale di Intesa del 31 marzo 2020, chiedemmo all’Amministrazione di incrementare a 180 rate mensili (15 anni) il piano di ammortamento dei prestiti rispetto alle attuali 120 rate mensili (10 anni), in modo da aumentare il capitale mutuabile parametrato, ai sensi del regolamento vigente, al quinto cedibile della retribuzione del singolo lavoratore. Come tutti ricorderanno la modifica regolamentare, varata con la determinazione n.55 dell’8 aprile 2020, recepì la richiesta di riduzione del tasso di interesse applicato così come accolse l’istanza di ridurre, da 24 a 12 mesi, l’anzianità richiesta per accedere al prestito (il vecchio regolamento infatti prevedeva il requisito dei due anni di anzianità di ruolo per accedere al beneficio), mentre rinviò ad una futura modifica “l’individuazione delle misure tecniche per addivenire all’estensione del numero di rate di ammortamento dei prestiti da 120 a 180 “.
Oggi l’Amministrazione, attuando quell’impegno programmatico inserito nel Verbale d’Intesa del 31 marzo 2020, dà il via all’iter che porterà alla modifica della determinazione n.55/2020 secondo le seguenti indicazioni:
• incremento su base volontaria del piano di ammortamento da 120 a 180 rate mensili;
• previsione di un tetto di 20.000,00 euro all’ulteriore incremento, limite aggiuntivo rispetto al massimo del quinto cedibile moltiplicato per 120 rate, del capitale mutuabile a prestito (su questo aspetto abbiamo chiesto all’Amministrazione di considerare “sperimentale” tale misura, oppure, in alternativa, di inserire nel testo del verbale un impegno programmatico a rivedere lo stesso tetto alla luce degli andamenti delle domande di prestito il cui volume globale, lo ricordiamo, nel 2019 ha assorbito solo il 61% del relativo stanziamento di bilancio con ampi margini di ulteriori impegni);
• introduzione di un meccanismo di riduzione progressiva da 15 anni (180 rate) a 11 anni del limite massimo del piano di ammortamento in ragione dell’età anagrafica superiore a 60 anni (61 anni età anagrafica = ammortamento 14 anni, 62 anni età anagrafica = ammortamento 13 anni, 61 anni età anagrafica = ammortamento 14 anni);
• possibilità di ampliare il piano di ammortamento fino a 180 rate mantenendo un capitale massimo parametrato sul quinto cedibile moltiplicato per 120 con il risultato di una forte riduzione, a parità di capitale, della rata di rimborso del prestito.
Al termine della riunione l’Amministrazione si è impegnata a trasmettere un’ipotesi di Verbale d’Intesa che recepisca quanto emerso nel corso della discussione.

Roma, 05 luglio 2021

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

ATTO UNILATERALE DELL’AMMINISTRAZIONE SUL FRD 2019:
INUTILE E POTENZIALMENTE DANNOSO

Le scriventi OO.SS. esprimono rammarico e stigmatizzano con forza la decisione del vertice dell’Amministrazione di procedere con un atto unilaterale alla liquidazione del FRD 2019, senza addivenire, come è sempre accaduto in passato, ad un accordo nel rispetto delle norme del CCNL 2016/2018, con particolare riferimento a quelle che disciplinano il sistema delle relazioni sindacali che devono essere sempre “improntate alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti”.

Con senso di responsabilità, nel corso di tutte le sedute contrattuali, abbiamo proposto modifiche all’impianto originario dell’ipotesi di accordo sul FRD 2019, cercando di coniugare gli interessi del personale dell’Istituto con quelli dell’Amministrazione, per giungere ad un’equa ripartizione del salario accessorio tra i diversi emolumenti, evitando disparità di trattamento e potenziali penalizzazioni.

Abbiamo proposto più soluzioni per risolvere anche la problematica legata alla definizione di un importo, da definirsi equo, da destinare all’Indennità di direzione di unità organizzativa (indennità di preposizione), prevista all’art.6 del FRD 2019, da erogare agli 87 responsabili degli uffici di livello non dirigenziale previsti dall’art. 63 (Funzioni dei preposti agli uffici di livello non dirigenziale) del Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi della Corte dei conti.

Queste sigle, da sempre, vale a dire in occasione di ognuna delle contrattazioni a cui hanno partecipato negli anni passati così come in quella dell’annualità 2019, hanno posto in discussione che tale istituto di funzione dovesse rientrare nella disciplina dell’art. 18 del CCNL 1998/2001 (Posizione Organizzativa): abbiamo sempre sottolineato che l’incarico di direzione attribuito ai preposti, conferito con decreto dal Segretario generale, non dovesse gravare sul Fondo e che andasse invece liquidato attraverso i fondi di bilancio dell’Amministrazione. Nonostante tutte le richieste e le sollecitazioni al riguardo, l’Amministrazione ha sempre liquidato detti importi utilizzando le risorse del Fondo, seppur contenendone l’entità, mai superiore a 1.980 euro per quota annua.

Le rigidità manifestate dai vertici di Istituto nel corso di tutta la tornata contrattuale hanno condotto alla volontà di emanare un “ATTO UNILATERALE”, motivato dall’Amministrazione richiamando l’art. 40, comma 3 ter, del d.lgs. n.165/2001, vale a dire che il “protrarsi della contrattazione avrebbe determinato un pregiudizio alla funzionalità dell’azione amministrativa”.

L’adozione dell’atto unilaterale da parte dell’Amministrazione, in base all’art. 40 del d. lgs. 165/2001, prevede l’intervento dell’Osservatorio paritetico istituito presso l’ARAN ai fini della verifica dell’adeguata motivazione in ordine alla sussistenza del pregiudizio alla funzionalità dell’azione amministrativa.
A nostro avviso non sussiste alcun pregiudizio alla funzionalità dell’azione amministrativa. Appare piuttosto evidente invece la sproporzione, già più volte evidenziata da queste sigle, nella corresponsione dell’emolumento destinato ai Funzionari preposti. Pur non cercando colpe o specifiche responsabilità, non possiamo fare a meno di evidenziare e ricordare tutti gli sforzi fatti per approdare ad un accordo condiviso fondato sulla ragionevolezza e sull’equa distribuzione delle risorse.

A nulla sono serviti, tuttavia, gli sforzi di queste OO.SS. nel richiamare l’attenzione della controparte sulle norme sancite dall’art. 9 del CCNL 2016/2018 (clausole di raffreddamento) affinché “durante il periodo in cui si svolge il confronto le parti non assumono iniziative unilaterali sulle materie oggetto dello stesso”. Il Segretario generale ha ritenuto di procedere invece all’emanazione dell’ATTO UNILATERALE, assumendosene tutte le responsabilità in caso di interventi esterni delle Federazioni sindacali presso l’ARAN.

Come OO.SS. abbiamo sempre profuso il massimo sforzo ed impegno alla ricerca di soluzioni a tutela del riconoscimento professionale ed economico del personale nel rispetto delle regole e delle norme contrattuali, avendo cura di non alterare gli equilibri di responsabilità in un sistema delle relazioni sindacali finalizzata ad instaurare forme costruttive di dialogo tra le parti, su atti e decisioni di valenza generale dell’Amministrazione. Nella storia della Corte dei conti, nelle fasi di contrattazione, è sempre prevalso il dialogo costruttivo rivolto all’individuazione di soluzioni che potessero contemperare gli interessi e le reciproche esigenze, senza che si affermassero azioni unilaterali dirette ad imporre scelte che potrebbero rivelarsi dannose per tutto il personale ma anche per l’immagine dell’Istituto.

Queste OO.SS. sono state, e saranno sempre, disponibili al dialogo e al confronto per giungere alla definizione condivisa del migliore accordo possibile anche perché quello che sta per essere applicato dall’Amministrazione con il proprio atto unilaterale, ad avviso delle scriventi, se da un lato arrecherà vantaggi in termini di distribuzione del salario accessorio a POCHI, tenderà a sottostimare l’apporto alla funzionalità dell’azione amministrativa di MOLTI, visto che a più del 50 per cento dei lavoratori, appartenenti soprattutto alla I e II area, sarà riconosciuto, oltre all’indennità collegata alla performance organizzativa, il solo premio base (per un totale di circa 1.800 euro).

Queste sigle continueranno a rappresentare e a tutelare gli interessi di tutto il personale, anche avvalendosi del supporto delle rispettive Federazioni sindacali, e si impegnano ad informarvi al più presto sugli ulteriori sviluppi della situazione.

Roma, 5 luglio 2021

S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero A. Benedetti F. Stefanangeli

Pubblichiamo la nota unitraia dlle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF nella quale chiedono l’immediata attivazione per  l’assegnazione di ultreriori Dispositivi di Protezione Individuali per far fronte all’esigenze  del personale

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF con la quale si richiede un incontro con il Sottosegretario Carlo Sibilia

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Nazionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito la richiesta del decreto delle promozioni a ruolo aperto al 01.01. 2021

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