Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF Toscana a seguito della visita del Capo Dipartimento e del Capo del Corpo presso il comando di Pistoia
Alle richieste di chiarimento sulle problematiche che da sempre attanagliano il CNVVF … non si hanno avuto risposte esaustive
Pubblichiamo la nota con la quale si ribadiscono le continue lacune dell’Amministrazione in merito la formazione e la sicurezza del personale e dei discenti, presso la struttura formativa delle SFO
Pubblichiamo la circolare di riferimento riguardo il vaccino moderna
È proseguita mercoledì 23 giugno la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/2021 del Comparto delle Funzioni Centrali.
In apertura dell’incontro l’Aran ha illustrato un primo articolato che, partendo dalle proposte di modifiche avanzate dalle federazioni di CGIL, CISL e UIL al CCNL 2016/2018, propone una prima parte di modifiche accolte (sul rafforzamento del sistema di relazioni sindacali – informazione e OPI; sul rapporto di lavoro – il fascicolo personale, la pausa); alcuni istituti citati solo nei titoli ma non ancora sviluppati perché avrebbero un costo (assenze per espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici; assenze per malattia; congedi dei genitori; assenze per malattia in caso di gravi patologie richiedenti terapie salvavita).
Su altri istituti e richieste di modifica, invece, Aran non ha ritenuto di dover intervenire perché ritenute non compatibili con le norme di legge vigenti. È il caso, ad esempio, dello spostamento di materie dal Confronto alla Contrattazione e dell’allargamento delle materie di contrattazione su aspetti quali l’orario di lavoro, l’individuazione dei profili professionali, e del rafforzamento della stessa prevedendo ulteriori livelli di relazioni sindacali nelle amministrazioni con articolazioni territoriali intermedie tra il livello nazionale e il posto di lavoro sede di RSU.
Ovvero su alcune nostre richieste di miglioramento di istituti normativi in materia di orario di lavoro, turnazioni, riduzione dell’orario di lavoro, reperibilità, orario di lavoro flessibile, permessi e congedi, eccetera.
Nel corso della riunione pur avendo espresso apprezzamento per il metodo adottato di confrontarsi puntualmente sulle proposte di parte sindacale abbiamo evidenziato però come sul piano del merito le risposte fin qui di Aran siano marginali e complessivamente insoddisfacenti.
Per questo il negoziato, anche sulla parte di manutenzione del ccnl vigente, ha bisogno di ulteriori momenti di approfondimento per registrare stati di avanzamento ulteriori.
L’obiettivo di miglioramento del Ccnl 2016/2018 non può essere piegato all’esigenza di fare in fretta comprimendo i tempi del negoziato. Così come rimane fermo il nostro obiettivo di regolamentare in maniera utile ed efficace il lavoro agile, ancora non entrato nella discussione di merito, e di riformare il sistema di classificazione del personale con il contratto collettivo di lavoro 2019/2021.
Lo stesso tema delle risorse economiche non può determinare una cernita inadeguata delle materie su cui confrontarsi. Il contratto collettivo nazionale di lavoro continua a essere per noi lo strumento fondamentale di regolazione del rapporto di lavoro e deve traguardare gli obiettivi che con le lavoratrici e i lavoratori ci siamo dati, per migliorarne i diritti individuali e l’effettivo esercizio delle prerogative sindacali. L’utilizzo delle risorse contrattuali dovrà tenere il giusto equilibrio tra tutte le esigenze e le aspettative manifestate alle lavoratrici e dai lavoratori anche nella campagna di assemblee #RinnoviamolaPa che dovremo continuare a tenere nei luoghi di lavoro per sostenere una trattativa dagli esiti ancora indefiniti.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio
Pubblichiamo la risposta del Dipartimento in merito l’organizzazione formativa a 5 settimane, del corso a Capo Squadra con decorrenza anno 2020
Pubblichiamo la convocazione in merito la convocazione per l’incontro sulla formazione
Pubblichiamo la nota di convocazione in merito la discussione sull’ assegnazioni temporanee di personale per esigenze di servizio, ai sensi dell’Art 42 d.P.R. n° 64 del 2012
“Lascia sconcertati la nota dell’Anci con la quale l’associazione chiede di escludere il personale degli enti locali dalla nuova e più favorevole disciplina della mobilità nelle pubbliche amministrazioni prevista dal decreto reclutamento”. Ad affermarlo è la Funzione Pubblica Cgil in merito alla posizione espressa dall’associazione guidata da Antonio Decaro, aggiungendo che: “Non solo è sbagliata la richiesta di adottare per il personale dei comuni un regime diverso e più restrittivo rispetto a quello previsto per le altre pubbliche amministrazioni, ma è incredibile che si lanci l’allarme sostenendo che questa compressione della libertà dei dipendenti degli enti sarebbe necessaria perché più elevata la loro propensione a spostarsi verso alte pubbliche amministrazioni a causa di un ‘trattamento retributivo medio inferiore rispetto al resto della PA’ e perché più gravi sarebbero gli effetti di questo presunto esodo a causa di gravi carenze di organico degli enti”.
Il sindacato si chiede, inoltre: “Che colpa hanno i lavoratori se le politiche perseguite a livello nazionale, ma anche periferico, hanno puntato sulla compressione dei salari e sulla mancanza di assunzioni come strumento per ottimizzare la produttività delle pubbliche amministrazioni? Non è paradossale che oggi si pretenda di far scontare due volte ai lavoratori queste circostanze, incatenandoli alle loro amministrazioni perché più poveri e più indispensabili dei dipendenti di altri settori pubblici?”. Per la Fp Cgil, “i comuni piuttosto dovrebbero intervenire per semplificare ulteriormente i concorsi ed evitare paradossi, come quelli che si paventano al comune di Roma dove le selezioni sarebbero così stringenti da mettere a rischio persino la formazione di una graduatoria. Dovrebbero denunciare le norme che fingono di rimuovere i tetti al salario accessorio ma che non risolvono nulla. Dovrebbero smettere di nascondersi dietro vincoli troppo rigidi sulle assunzioni per esternalizzare i servizi e comprimere i salari. Dovrebbero insomma chiedere di poter fare il proprio mestiere senza pretendere di discriminare i propri dipendenti”, conclude.
Pubblichiamo l’aggiornamento dell’esercitazioni nazionali relative all’ attuazione dei piani di colonna mobile regionale
Pubblichiamo la circolare emanata dal dipartimento sul parere AIFA sull’uso dei vaccini a mRNA per schedula vaccinale mista
“Valuing public services, valuing public service workers!”. È il titolo dell’iniziativa promossa da Epsu, la Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici, per mercoledì 23 giugno in occasione della Giornata mondiale dei Servizi Pubblici.
All’evento online interverrà – al primo panel dedicato al tema ‘Public Services and delivering on human rights’ dalle 9.30 alle 10.45 – la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino.
L’iniziativa verrà trasmessa sulla pagina Facebook di Epsu e su quella della Fp Cgil in lingua originale.
Per tutte le altre informazioni, a partire dal programma della giornata, il sito di Epsu.