Pubblichiamo la nota della direzione centrale perla Formazione con la quale comunica l’operatività del personale che ha svolto 89° corso AA.VV.F.
Pubblichiamo la nota emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale elenca il personale del ruolo Operatore e Assistente avente diritto al trasferimento
Pubblichiamo la bozza della circolare applicativa dell’accordo sull’Art 42 inviata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane
“Le criticità elencate dalla ministra della Giustizia Cartabia sono le stesse alla base della mobilitazione che stiamo portando avanti da mesi: ora bisogna passare dalle parole ai fatti nel minor tempo possibile poiché i Poliziotti Penitenziari hanno bisogno di risposte adesso, non tra 5 anni”. Così la Fp Cgil in merito a quanto sostenuto dalla titolare del dicastero di via Arenula nel corso del suo intervento alla ricorrenza del 204° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria.
“Da tempo – sostiene il sindacato – stiamo dicendo che il Recovery plan rappresenta un’occasione unica per riformare tutto il sistema della Giustizia, non solo una parte di esso, e per questo condividiamo l’intento della Ministra di agire su vari fronti e fare scelte adeguate sull’organico della Polizia Penitenziaria, sulla formazione del personale, sulle dotazioni materiali e informatiche, sugli spazi e sulle strutture per realizzare una realtà penitenziaria degna di un paese moderno. Come da tempo chiediamo misure concrete per porre un argine al fenomeno delle aggressioni subite dal personale, si tenga presente che lo scorso anno sono state 837 con un crescendo continuo rispetto alle 344 del 2013, e per affrontare il problema della tutela della salute mentale, partendo dalla carenza di presidi territoriali attenti alle persone detenute e dall’insufficienza di Rems, ma su questi temi non abbiamo ancora registrato miglioramenti concreti”.
“L’assunzione straordinaria di 2.804 Poliziotti Penitenziari – prosegue la Fp Cgil -, oltre il turn over, in 5 anni, è sicuramente un segnale di attenzione, ma non consente comunque di coprire una carenza organica che arriva a quasi 5.000 unità e rischia di dare un aiuto concreto al personale solo al termine del quinquennio, lasciando per anni la situazione nel tragico stato attuale. Senza dimenticare che per contrastare il sovraffollamento e trovare la strada per la rieducazione delle persone detenute non basta ampliare e riqualificare gli spazi, ma bisogna potenziare il settore dell’esecuzione penale esterna e, anche su questo tema, non ci sembra di intravedere impegni concreti”, conclude.
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF, con la quale ribadisce la necessità di una vera organizzazione della formazione a tutela della sicurezza del personale
Incontro di contrattazione del 14 giugno 2021
COMUNICATO UNITARIO AL PERSONALE
Roma, 17 giugno 2021
L’incontro di contrattazione di lunedì 14 giugno era stato convocato dalla Amministrazione su tre punti all’OdG:
l’ipotesi di accordo sulle risorse FIE (fondi investimento europei) per pagare i progetti DGSCERP 2016-17-18; la firma definitiva all’ipotesi di accordo Fondo Risorse Decentrate (ex FUA) anno 2020; la definizione dei criteri di attribuzione delle posizioni organizzative.
L’incontro si è svolto all’insegna di due elementi significativi:
il primo è che le scriventi OO.SS. hanno unitariamente concordato con la Parte pubblica che fosse definita -prima dello stesso incontro- un calendario che accelerasse l’avvio del tavolo di contrattazione sulle progressioni economiche orizzontali con un percorso di perfezionamento che, dal 30 di questo stesso mese di giugno e poi in luglio garantisca la possibilità di completare la definizione dei criteri, determinare i costi, avviare la procedura per fare domanda ed effettuare con certezza i passaggi entro l’anno;
l’altro elemento significativo, collegato al precedente, è che la conferma di tale percorso è stata coadiuvata dal nuovo Segretario Generale del Mise Dott. Benedetto Mineo presente alla apertura dell’incontro e che ha parlato di un quadro più generale di relazioni sindacali e di un “dialogo serrato” con le OO.SS. del Mise.
Raccogliendo le osservazioni delle OO.SS. presenti sulle tematiche e sulle criticità del Mise il Segretario Generale ha sottolineato l’importanza di risolvere le carenze strutturali di organico del Mise anche collegando le nuove assunzioni dei prossimi concorsi alla valorizzazione delle professionalità del personale già esistente, tramite percorsi formativi sia generalisti che specialistici.
Noi abbiamo ribadito quanto già espresso nell’incontro con il Ministro due mesi fa di fronte al processo continuo di ridimensionamento funzionale del nostro ministero che oltre all’energia (ora al Min. della Transizione Ecologica) perde anche un’altra prestigiosa funzione strategica come la cyber security (trasferita alla nuova Agenzia per la cybersicurezza presso il Consiglio dei Ministri).
Lo stato del Mise è ormai paradossale:
da un lato i problemi irrisolti di organico al centro ed in periferia, il sovraccarico di lavoro e l’assenza totale di una vera politica del personale sono prossimi a provocare un generale collasso organizzativo.
Dall’altro vi sono i nuovi provvedimenti di attuazione del Recovery Plan e del PNRR centrati sugli ambiziosi obiettivi di innovazione organizzativa della PA e sul rilancio deciso del sistema produttivo del Paese.
E quindi occorre chiarire per il Mise, sempre più “snello”, cosa è previsto, quali investimenti, quale ruolo nella politica industriale, quale organizzazione.
Ma occorre anche da subito sviluppare al massimo ciò che di positivo già c’è come -per esempio- la buona esperienza compiuta dal Mise nell’utilizzo delle forme flessibili di lavoro una volta supportate da adeguati piani su formazione, attrezzature, metodi integrati che riformulano i procedimenti e la stessa erogazione dei servizi.
Un’altra cosa che “già c’è” è l’OPI, l’Organismo Paritetico per l’Innovazione, ove Amministrazione e OO.SS. condividono progetti e programmi di innovazione. Beh, non esiste che per esso si siano da tempo fatti i decreti di nomina di tutti (tutti!) i membri designati e non sia stato ancora MAI convocato!
Abbiamo anche ricordato quanto la stessa attuale struttura del Segretariato Generale con le funzioni di coordinamento tra le DDGG sia nata nel problematico avvicendarsi di due processi di riordino del Mise. E di come le stesse competenze della DGROSIB, proprio per il loro carattere trasversale, diventino sempre più importanti per una Amministrazione davvero orientata alla innovazione organizzativa.
Formazione e valorizzazione del personale, sistemi informativi e digitalizzazione, mobilità e benessere organizzativo, gestione dei cambiamenti e buone relazioni sindacali -per non parlare di sicurezza e logistica, con i prossimi spostamenti di sede tra Mise e Mite- sono abbinamenti imprescindibili per la buona gestione di scelte complesse che riguardano direttamente tutti gli Uffici del Mise.
La discussione ha ripreso i punti all’ordine del giorno approvando con il nostro consenso le definizioni definitive dei due accordi sull’utilizzo delle risorse FIE – progetti DGSCERP e sull’utilizzo del FRD 2020.
Per quanto riguarda i criteri inerenti all’attribuzione -e la revoca- delle posizioni organizzative, la discussione ha approfondito la sintesi elaborata dalla amministrazione che raccoglieva gli elementi emersi in precedenza, in merito ai principi di durata, rotazione, pubblicità dei conferimenti e graduazione delle fasce economiche.
Opinione condivisa è che tutti questi aspetti trovino forma e definizione in piena coerenza con le disposizioni generali delle norme di prevenzione della corruzione e della trasparenza, anche se – al tempo stesso- si sono registrate attese e visioni differenziate sul modo di mettere in pratica tali disposizioni. E’ emersa quindi l’esigenza di riaggiornarsi sul punto.
Vi terremo informati.
FPCGIL CISL FP UIL PA
Roberto Copioli Carlo Filacchioni Stefano Fricano
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Conapo e Usb VVF con la quale ribadiscono la necessità dell’ organizzazione per il presidio acquatico per la stagione estiva 2021
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF riguardo la richiesta di ospitalità presso le sedi del Comando da parte del Personale
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil VVF in merito la richiesta dell’organizzazione della sede VF di Grado
Pubblichiamo la nota di integrazione della Direzione Centrale per la Formazione in merito la ricognizione per aspiranti formatori DOS VF
Finalmente la trattativa con l’Aran per il rinnovo del CCNL 2019/2021 del Comparto delle Funzioni Centrali si è incanalata sulla discussione di merito. Come da noi più volte auspicato e come avete potuto vedere dal comunicato unitario di FP CGIL, CISL FP, UIL PA a conclusione dell’incontro odierno e che qui alleghiamo, ci si è confrontati sulle proposte di “manutenzione” del CCNL 2016/2018, partendo dalla comunicazione del presidente Aran che non tutte le organizzazioni sindacali hanno fornito proposte scritte.
Unitariamente abbiamo quindi indicato e esplicitato le nostre proposte, inviate nei giorni scorsi all’Aran, per migliorare il livello di fruibilità dei diritti individuali e rafforzare il sistema di relazioni sindacali rendendo più certi e inequivocabili gli istituti previsti dal vigente ccnl e che hanno visto non poche resistenze o inapplicazione nelle amministrazioni, ribadendo la necessità di accelerare e intensificare gli incontri, anche calendarizzando ulteriori appuntamenti per approfondimenti di merito sulle parti innovative del prossimo contratto come il lavoro agile e il nuovo sistema di classificazione del personale, senza necessariamente dover mettere in sequenza gli argomenti solo dopo che si esauriscano quelli precedentemente affrontati.
Per quanto ci riguarda continueremo a incalzare Aran perché il negoziato possa svilupparsi nella maniera più proficua possibile, per affrontare tutti i temi (nessuno escluso) che stanno a cuore delle lavoratrici e dei lavoratori e per arrivare alla definizione contrattuale in tempi rapidi una volta che tutte le questioni avranno trovato le soluzioni necessarie, ivi comprese quelle relative alle risorse economiche da mettere a disposizione del passaggio dal vecchio al nuovo sistema di classificazione.
Tutto ciò senza perdere di vista che per favorire il buon esito della trattativa alcuni provvedimenti legislativi potrebbero essere addirittura auspicabili, se però vanno nella direzione giusta di superare i limiti di legge alle progressioni dentro e tra le aree e di rafforzare la contrattazione integrativa. Per questo nel confermare il nostro giudizio critico, da ultimo, sul decreto – legge 9 giugno 2021, n. 80 (cd. decreto reclutamento), siamo impegnati a intervenire sul governo e nei confronti della politica perché nell’iter parlamentare di conversione in legge si possa modificare un decreto che non realizza i nostri obiettivi.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo, riguardo il manuale operativo incidenti stradali, distribuito in formato multimediale