Pubblichiamo la nota di chiarimento della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito la mobilità del personale non specialista inquadrato nel ruolo Vigile del Fuoco
Pubblichiamo l’informativa dell’Ufficio centrale Ispettivo di Coordinamento delle Politiche di Controllo in merito le verifiche annuali sui dipendenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ai sensi dell’art. 1 della Legge 23 dicembre 1996, n. 662.
Pubblichiamo il bando emanato dalla Direzione Centrale per la Formazione in merito la partecipazione al Concorso artistico nazionale di pittura sul tema Il coraggio e la generosità dei Vigili del Fuoco, per l’ 80° anniversario delle Scuole Centrali Antincendi.
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche Strumentali in merito al personale e all’organizzazione Nuclei TLC
Agenzia delle entrate
Direttore centrale Risorse umane e
Organizzazione
Roberto Egidi
Oggetto: preclusione navigazione internet
Alla quasi totalità del personale dell’Agenzia delle Entrate è preclusa la navigazione internet,
salvo quella aziendale che risulta molto limitata.
Fanno da eccezione a questa maggioranza un piccolo numero di dipendenti che in virtù di criteri
ignoti possono viceversa utilizzare, a fini lavorativi, le informazioni che il web è in grado di offrire.
La grande rivoluzione digitale e telematica cui assistiamo, al pari della riorganizzazione che viene
sempre più convintamente immaginata come postazioni di lavoro condivise, in spazi condivisi, cui collegarsi con strumentazioni portatili, necessita anche di una maggiore fruibilità ed accesso alla rete internet da parte di tutto il personale dipendente. A titolo meramente esemplificativo, possiamo osservare che le banche dati messe a disposizione non sono aggiornate quanto le informazioni reperibili in rete, per cui la possibilità di accesso – opportunamente filtrata ai siti non pertinenti, all’upload e download – permetterebbe un’agevolazione nell’esecuzione del proprio lavoro e nello sviluppo dell’autonomia e dell’auto-organizzazione.
In egual misura, come per altro suggerito dalla Funzione Pubblica, l’utilizzo di internet potrebbe
essere regolamentato e consentito ai dipendenti anche per assolvere ad incombenze amministrative
e burocratiche senza allontanarsi dal luogo di lavoro e col vantaggio di contribuire a ridurre gli
spostamenti delle persone e gli oneri logistici e di personale per l’amministrazione che eroga il servizio,
favorendo, altresì, la dematerializzazione dei processi produttivi; tanto più, che l’estensione
dell’accesso ad internet non comporterebbe alcun costo aggiuntivo per l’Amministrazione, tenuto
conto della modalità di pagamento “flat” non riferita al consumo.
Ritenendo il tema meritevole di condivisione si resta in attesa di poterne discutere in apposita
sessione sindacale.
FP CGIL Nazionale
Agenzia delle entrate
Daniele Gamberini
Agenzia delle entrate
Direttore centrale Risorse umane e
Organizzazione
Roberto Egidi
Oggetto: Impianto distribuzione Fondo Risorse Decentrate
Il 2020 ha introdotto nuove modalità di erogazione dei servizi e il conseguente nuovo modello
di organizzazione del lavoro in Agenzia delle entrate.
Fermo restando il sollecito diretto a questa Agenzia a confrontarsi, anche a livello nazionale,
in merito alle nuove modalità di erogazione dei servizi (per le quali abbiamo già avuto modo rilevare
che si basano essenzialmente su dotazioni informatiche personali e non sono inquadrate in
un contesto di “sindacalizzazione” del loro percorso evolutivo) dobbiamo rilevare che l’impianto
complessivo di distribuzione del fondo non è più attuale già a partire dal 2020.
Come detto, la trattazione di questo argomento, non dovrà in alcun modo consolidare l’idea
che, a fronte di una differente distribuzione di quote del fondo (già destinato ai lavoratori), possa
essere subordinato al ragionamento più complessivo afferente le dotazioni informatiche necessarie
a garantire l’erogazione dei servizi e la corretta definizione dei carichi di lavoro.
Nella recente contrattazione per il Fondo 2018 -avvenuta a metà 2020 – l’assunto fatto proprio
da tutto il Tavolo nazionale prevedeva che i parametri di distribuzione non possono essere
modificati “ora per allora” per non disattendere le legittime aspettative dei colleghi.
Diventa quindi naturale, seppur con un lieve ritardo, definire già da oggi l’impianto per la
distribuzione del Fondo con l’obiettivo, tra gli altri, di valorizzare anche i servizi erogati attraverso
modalità “virtuali” siano essi, a titolo non esaustivo, il servizio call back e pre-calling su appuntamento
CUP, lo sportello virtuale, la video-assistenza.
In un contesto generale di equilibrio dei parametri di distribuzione del “fondo”, può trovare
giusto apprezzamento la quota riservata alla contrattazione locale – oggi vincolata agli stessi parametri
della distribuzione della quota collettiva – traguardando un duplice obiettivo: apprezzare ulteriormente
le attività svolte piuttosto che l’appartenenza ad un area contrattuale e, non secondariamente,
valorizzare le determinazioni autonome della contrattazione locale.
FP CGIL Nazionale
Agenzia delle entrate
Daniele Gamberini
Alle lavoratrici e ai lavoratori di Sport e Salute
e delle Federazioni Sportive Nazionali
Come presumiamo tutti sappiate, perché vi abbiamo sempre tenuti puntualmente informati, in questi ultimi mesi siamo stati impegnati in una serie di incontri tecnici/tematici con la controparte su alcuni importati argomenti propedeutici al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, come:
– La rivisitazione degli assetti contrattuali (aree funzionali e dirigenza);
– Le progressioni di carriera, con particolare riguardo alle posizioni apicali;
– L’individuazione di strumenti contrattuali innovativi, contestualmente alla verifica e alla
eventuale manutenzione degli istituti contrattuali attuali;
– Il lavoro agile o smart working strutturale, sulla base della nostra proposta di regolamentazione;
– La revisione del sistema di valutazione (vedi nostra richiesta del 12/01/2021 che alleghiamo),
con il preciso obiettivo di creare le migliori condizioni possibili funzionali all’avvio di una
auspicabile fruttuosa stagione di rinnovo dei contratti di lavoro.
Da questo punto di vista, certo rammenterete che nel nostro ultimo comunicato del 18
marzo scorso – “LAVORO AGILE E APERTURA DELLA STAGIONE CONTRATTUALE “– abbiamo
inteso contestualizzare lo stato dei lavori in corso con un specifico focus sul lavoro agile, segnalando doverosamente le differenze di metodo e di merito che abbiamo registrato nello svolgimento dell’ultimo incontro, stranamente connotato da una irragionevole, pregiudiziale e prolungata rigidità di fondo a cui, per evidente responsabilità della controparte, non ha poi fatto seguito la ripresa della discussione, nonostante avessimo espresso la volontà di continuare il confronto.
Stessa sorte è toccata alla richiesta da noi avanzata per rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale delle aree professionali e a quello con qualifica dirigenziale, scaduti rispettivamente in data 31/12/2017 e 31/12/2012, per non parlare delle reiterate sollecitazioni consegnate in diverse circostanze alla controparte circa l’esigenza di conoscere i risultati dello studio Bain, il piano industriale, lo stato dell’arte concernente i premi afferenti il decreto “cura Italia” e la corresponsione dei contributi all’utilizzo della rete dati utilizzata dai lavoratori per assicurare la prestazione resa in lavoro Agile.
Volendo riassumere la situazione in chiave ironica, pare alle scriventi OO.SS. che a dispetto delle solenni manifestazioni di piena disponibilità sempre offerte alla discussione la controparte sia in ultimo molto più orientata a evitare di assumere impegni precisi per non decidere e guadagnare tempo, un po’ come soleva fare Penelope, la moglie di Ulisse, che di giorno faceva tessere la tela e la notte la faceva disfare.
Ora però, siccome non dobbiamo attendere l’arrivo di alcuna nave, a rigor di logica ci si aspetta che la controparte dopo tanto discutere in sede tecnica si organizzi e predisponga finalmente e quanto prima le risorse economiche necessarie ad avviare la “fase del fare”, poiché altrimenti avremmo perso tempo e opportunità, e non vorremmo essere costretti ad affermare “lo avevamo detto”, e che avevamo ragione noi fin dall’inizio, con tutte le conseguenze del caso.
Per cui lo ribadiamo: giunti a questo punto serve che il Presidente e amministratore delegato di Sport e Salute comprenda le legittime e non più ulteriormente rimandabili esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori anche delle federazioni sportive nazionali, e avvii formalmente l’apertura dei tavoli per il rinnovo dei contratti.
Nelle more delle risposte che auspichiamo possano giungere quanto prima, cogliamo l’occasione dell’avvicinarsi della Santa Pasqua per augurare a voi e ai vostri cari di passare in serene feste, confidando nel cauto ottimismo sostenuto dalla progressione della campagna vaccinale che auspichiamo possa restituirci progressivamente la possibilità di riprendere libere relazioni sociali.
FP CGIL CISL FP UIL PA CISAL FIALP
Francesco QUINTI Alessandro BRUNI Paolo LIBERATI Dino CAROLA
“La vaccinazione per gli operatori sanitari è prima di tutto un dovere etico, deontologico e professionale per la tutela della salute dei cittadini a cui non ci si può sottrarre. Bene quindi l’introduzione delle norme sull’obbligatorietà previste nel Dl Covid che peraltro giustamente tutelano coloro che non possono sottoporsi alla vaccinazione per motivi di salute”. Ad affermarlo sono la Fp Cgil e la Fp Cgil Medici.
Per il sindacato, “è importante anche l’introduzione dello scudo penale per i professionisti che eseguono i vaccini, che, ricordiamo, sono quasi sempre libero professionisti, somministrati e spesso volontari. Ora però, come promesso da tempo dal Ministro Speranza, bisogna affrontare il tema di uno scudo penale per tutti gli operatori sanitari che da ormai più di un anno sono in prima linea per arginare una pandemia con strumenti spesso limitati”.
Fp Cgil e Fp Cgil Medici richiamano però l’attenzione “che non diventi uno scudo dalla responsabilità civile per le strutture sanitarie, come stava accadendo lo scorso anno per un emendamento di alcune forze politiche. Sarebbe come eliminare il diritto al risarcimento dei cittadini e degli operatori stessi, vittime dell’assenza dei presidi di protezione, soprattutto nella prima fase pandemica. Chiediamo al Ministro Speranza l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione che coniughi le tutele dei professionisti con i diritti dei cittadini”, concludono.
CCNI 2020 DIRIGENTI
Si è svolto ieri un incontro on line per il rinnovo del CCNI 2020 per la dirigenza del nostro Istituto e intendiamo fornirvi un breve resoconto dell’andamento dei lavori.
Assieme ad altre sigle abbiamo posto una sorta di pregiudiziale in merito alla sottoscrizione, lamentando la mancata soluzione del problema dell’indennità di prima sistemazione, che si trascina da tempo nonostante le ripetute assicurazioni da parte del Direttore generale.
Abbiamo sottolineato le gravità del ritardo con siamo stati convocati sul CCNI ed abbiamo sollevato una forte obiezione in merito ai coefficienti per il calcolo della retribuzione di risultato relativi alle funzioni svolte.
Abbiamo chiesto una maggiore valorizzazione per le sedi di complessità organizzativo ambientale
elevata (190) e, più in generale, per le strutture territoriali.
In merito ai coefficienti della Direzione Generale abbiamo messo in luce, con la successiva condivisione di altre sigle, il ridimensionamento della Segreteria tecnica del CIV, frutto di una scelta organizzativa che mortifica l’organo di Indirizzo.
La Direttrice Generale è voluta intervenire per condividere le nostre osservazioni e chiedere alla delegazione trattante di riformulare la proposta sui coefficienti, portando a 190 quelli per le sedi di complessità organizzativo-ambientale elevata ed anche per alcune sedi di complessità organizzativo-ambientale 1.
In merito alla indennità di prima sistemazione, la Direttrice Generale ha ribadito la sua volontà di ripristino, ma anche l’esigenza di procedere ad un ulteriore confronto col Collegio dei Sindaci, di cui si attende la nomina di un nuovo Presidente, e del Magistrato della Corte dei Conti.
La riunione si è conclusa prevedendo una nuova convocazione del tavolo in tempi rapidi.
Roma, 31 marzo 2021
FP CGIL
Fabrizio Ottavi Matteo Ariano
Antonella Trevisani
Pubblichiamo le note della Direzione Centrale per la Formazione, relative agli indirizzi per lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, in riferimento l’emergenza sanitaria
Pubblichiamo la note informative inviate dalla Direzione Centrale per la Formazione, in merito alla dichiarazione da parte del personale sull’effettuazione della vaccinazione
Per sopraggiunti motivi l’incontro previsto per la discussione del procedimento negoziale per il triennio 2019-2021 è rinviato al 7 aprile 2021