Ora con l’iscrizione alla Cgil è possibile partecipare gratuitamente ai Master universitari di Unitelma Sapienza. Sono infatti messi a disposizione di tutti i convenzionati 108 borse di studio per partecipare gratuitamente ai master universitari di Unitelma. La domanda di Unitelma Sapienza va compilata entro il 29 febbraio 2019.

Si tratta di master universitari “executive”, finalizzati a garantire alta formazione e aggiornamento professionale qualificato, e di master per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione.

Due le tipologie di borse in palio:

  • borsa di studio erogata da Inps
  • borsa di studio erogata da Sna

REQUISITI

Requisiti borsa di studio Inps:

  • essere dipendenti della pubblica amministrazione, in servizio e iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali

Requisiti borsa di studio Sna:

  • appartenere ai ruoli ed essere in servizio presso una delle seguenti amministrazioni pubbliche: Organi costituzionali e di rilievo costituzionale, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzie Fiscali, Autorità amministrative indipendenti, Inail, InpS, Istat

Bisogna inoltre essere in possesso del titolo di studio richiesto dal bando e non si deve aver usufruito tra il 2015 e il 2019 di borse di studio per Master degli stessi.


TUTTI I MATERIALI UTILI:

Link utili per la partecipazione al bando:

 

 

Chi non dovesse ottenere la borsa e chi non fosse in possesso dei requisiti può in ogni caso chiedere l’assegnazione di borse Unitelma Sapienza, a copertura di 3.400 euro, quasi il costo totale dei Master, con il resto in tre rate.

Pubblichiamo lo Schema della graduatoria per la successiva ammissione al corso di formazione professionale inerente al concorso a n. 570 posti di capo squadra del CNVVF, decorrenza 1.1.2019.

Così come scritto nella Circolare lo schema non equivale ad approvazione della graduatoria per l’ammissione al corso, di cui all’art. 5 del bando di concorso adottato con decreto dipartimentale
n. 527 del 23/10/2019, ma assolve esclusivamente alla finalità di consentire l’apporto partecipativo dei concorrenti mediante visione dei punteggi e formulazione di eventuali osservazioni, che saranno valutate dalla commissione esaminatrice prima dell’approvazione
della predetta graduatoria.

DM INCENTIVI

Nel pomeriggio del 18 febbraio è stato affrontato il tema della rimodulazione dell’ex “DM Poletti”.
Prima di entrare nel merito della proposta dell’Amministrazione, è bene ribadire alcuni concetti, viste le strumentalizzazioni messe in campo: in primo luogo, la discussione sul FRD e sul DM avviene con prospettive temporali diverse, in quanto il 18 febbraio scorso abbiamo chiuso un accordo relativo al FRD 2019 (comprensivo del Fondo di Lite, che è parte specifica del FRD), mentre la discussione sul DM riguarda criteri che intendiamo applicare dal 2020.
In secondo luogo, da tempo ci stiamo spendendo per introdurre forme di indennità che vadano a riconoscere le professionalità presenti in INL e le responsabilità che alcuni si assumono nell’esercizio della propria attività.
Partendo da questo presupposto, abbiamo introdotto questo principio nel Fondo di Lite, per il personale che svolge rappresentanza in giudizio, intendendo proseguire sulla stessa strada con il DM Incentivi.
Proprio per questo, un anno fa abbiamo sonoramente bocciato la proposta dell’Amministrazione che riproduceva il solito schema incentivante. Il nuovo impianto presentato ora, finalmente riconosce una quota giornaliera al personale ispettivo, correlata all’esercizio della funzione di vigilanza latamente intesa, ricomprendendovi non solo le giornate di ispezione, ma anche tutto ciò che vi è connesso, come ad es. i giorni destinati allo studio delle pratiche in ufficio, ovvero il servizio di turno e le conciliazioni
monocratiche.
Ci sarà poi una quota, su base mensile, per la disponibilità a trasportare terzi o a farsi trasportare e un’altra quota mensile per la disponibilità a svolgere ispezioni serali, notturne, festive.
In sostanza, nonostante alcune sigle non l’abbiano capito o facciano finta di non capirlo per aizzare gli animi a meri fini strumentali, si introduce un principio indennitario anche per l’attività ispettiva, come avvenuto per la rappresentanza in giudizio.
Abbiamo inoltre chiesto di aprire una discussione sulla ripartizione dei cosiddetti residui (fino a 3 milioni di euro annui), per dare risalto anzitutto alla qualità delle pratiche. Siamo, infatti, convinti che non si possa più incentivare il personale ispettivo a produrre soltanto numeri, ma si debba dare risalto al ruolo di tutela sociale che l’attività ispettiva è chiamata a realizzare e che già svolge quotidianamente. Questo significa introdurre una serie di parametri che – come accaduto per il Fondo di Lite – potranno essere individuati a livello nazionale e quindi riportati, in tutto o in parte, nella contrattazione di sede.
Maggiori perplessità ci ha destato, invece, la previsione dell’ammontare dell’importo a titolo di indennità di responsabilità per le figure dei responsabili di team e di processo della vigilanza, non per la previsione in sé ma perché, nel frattempo, la discussione sui criteri di attribuzione delle Posizioni Organizzative si è sospesa. Dubbi, inoltre, abbiamo espresso riguardo alla proposta di individuare fasce di indennità di responsabilità differenziate per gli uffici, in quanto ciò porterebbe lavoratori chiamati ad assumere il medesimo incarico di responsabilità a percepire importi indennitari diversi in relazione alla dimensione dell’Ufficio. La responsabilità è equivalente in qualunque Ufficio si opera e tale dovrebbe essere l’ammontare dell’indennità correlata che si vuole riconoscere, a prescindere dalla sede in cui si lavora.
Proprio per questo, abbiamo chiesto di riaprire immediatamente la discussione sui criteri per l’attribuzione delle P.O., per poter affrontare il tema in maniera globale, ovviamente non limitandoci alla sola vigilanza.
Dunque, nonostante le solite strumentalizzazioni la discussione sul DM incentivi non è affatto ferma come qualcuno vorrebbe far credere e i tempi ci sembrano maturi per arrivare a una definizione globale dei tanti temi sul tappeto, così da dare finalmente il degno riconoscimento anche al personale ispettivo, come avevamo promesso, all’interno di una visione non affrettata ma di ampio respiro.

FP CGIL
Matteo Ariano

 

CISL FP
Michele Cavo

 

UIL PA
Bruno Di Cuia

Al Segretario Generale
Cons. Franco MASSI
SEDE

Al Vice Segretario Generale addetto al Personale
Cons. Saverio GALASSO
SEDE

Al Dirigente Generale delle Risorse Umane
Dott. Pasquale LE NOCI
SEDE

Al Servizio Relazioni Sindacali
SEDE

e, p.c. A tutto il personale

Oggetto: Bando di concorso per le Progressioni Verticali – Liquidazione Fondo 2018 – PEO 2020 – Sussidi – Polizza sanitaria.

Le scriventi OO.SS., in riferimento all’oggetto, sollecitate dal personale, chiedono che venga emanato urgentemente il bando di concorso per le Progressioni Verticali, ovvero i passaggi tra le Aree.
Si fa presente che già da almeno due anni l’Amministrazione ha annunciato tale bando, senza che poi ne fosse scaturita la relativa pubblicazione. Trattasi, così come comunicato dai vertici, di almeno 24 posti disponibili, sui quali il personale ha riposto le proprie legittime aspettative.
Inoltre, non è più procrastinabile la calendarizzazione, come più volte e da troppo tempo chiesto da queste OO.SS., degli incontri di contrattazione sui Sussidi, sull’accordo stralcio per le PEO 2020 e sul Fondo 2019.
Pur comprendendo che il processo di profondo cambiamento dell’Istituto attualmente in corso possa nascondere problematiche e difficoltà non sempre preventivabili e che queste ultime possano riguardare anche le procedure di liquidazione dei nuovi emolumenti, ad avviso delle scriventi è necessario che si moltiplichino gli sforzi per impedire eventuali ritardi delle scadenze programmate, scongiurando il manifestarsi di problemi per le famiglie dei lavoratori già riscontrati nel passato e che nel 2020 andrebbero assolutamente evitati.
In riferimento alla liquidazione del trattamento accessorio, queste sigle sindacali colgono l’occasione per chiedere nuovamente la sollecita liquidazione degli istituti del Fondo 2018, il cui accordo è stato sottoscritto in data 26 luglio 2019. Contestualmente, sempre in riferimento al Fondo 2018, così come richiesto con nota unitaria del 20 gennaio u.s., si ribadisce la necessità di una modifica/integrazione dell’accordo in merito all’applicazione dell’art. 4, lett. f (Premi individuali) al fine di evitare penalizzazioni a carico del personale in regime di part-time.
Le scriventi, infine, in relazione alla polizza sanitaria integrativa con ASDEP, di cui alla mail del Segretario generale del 19 febbraio, chiedono un URGENTISSIMO INCONTRO diretto ad approfondire una tematica che è di grande interesse per il personale, con particolare riferimento tanto agli aspetti innovativi quanto alle prestazioni sanitarie che rientrerebbero nella copertura assicurativa.
Cordiali saluti

Roma, 20 febbraio 2020
S. Di Folco         F. Amidani         U. Cafiero        A. Benedetti

Roma 19 febbraio 2020

Nella mattinata odierna si è tenuta la riunione per l’interpretazione autentica dell’accordo
dell’8/10/2018 sui criteri di attribuzione del premio individuale. Come Fp Cgil abbiamo ribadito
come fossimo assolutamente contrari all’applicazione, assolutamente indebita, operata dal
Ministero di un accordo contrattuale che aveva riflessi esclusivamente sulla parte economica del
Fondo Risorse Decentrate. Siamo addivenuti alla sottoscrizione della interpretazione autentica
allegata in cui si afferma che l’accordo sottoscritto in data 8/10/2018 ha “valenza esclusivamente
economica ed è privo di effetti giuridici sulla valutazione della performance individuale”. Il che
conferma la posizione che abbiamo sempre sostenuto per cui una cosa era l’accordo relativo
all’art.78 del CCNL, altro sono gli effetti riconducibili al sistema di valutazione che richiamano la
sola ed esclusiva responsabilità dell’Amministrazione. Unitamente alle altre sigle, tutte contrarie
all’utilizzo del Sistema di Valutazione 2019, abbiamo reiterato la richiesta al Ministro di
sospensione.
Per quel che attiene l’accordo sul Fondo Risorse Decentrate, l’impianto conferma quello del
precedente anno con una novità per noi estremamente importante, riconducibile all’aumento delle
risorse pari a € 1.075.000, che risponde a quanto avevamo sostenuto, come FP Cgil, circa la
composizione del fondo stesso relativo alla quota parte che ciascun lavoratore lascia al momento
del pensionamento. Infatti, per quel che ci riguarda, la differenza doveva essere calcolata tra la
posizione di godimento e quella iniziale relativa all’area e non, come invece operato
dell’Amministrazione negli anni scorsi, tenendo a mente la differenza solo con il livello
immediatamente inferiore. Ciò ha comportato la possibilità di destinare ulteriori risorse, pari a €
1.000.000, per le PEO appena concluse: il che vuol dire che oltre coloro che sono stati già
individuati ci sarà un ulteriore aggiunta del 30% di posizioni in ogni area.
Infine, per quel che attiene le progressioni verticali l’Amministrazione ci ha informato che i posti
destinati per il passaggio dalla prima alla seconda area sono 52 a valere sul biennio 2018/19.Il
concorso sarà bandito a breve, le prove si terranno presumibilmente nel mese di ottobre 2020 e
consisteranno in un quiz a risposta multipla (40 domande in 45 minuti). Sono previsti punteggi per
l’idoneità nelle precedenti progressioni, per l’anzianità di servizio nei ruoli MIT e le valutazioni.
Diversamente, per il passaggio dalla seconda alla terza area sono previsti più concorsi perché i
profili professionali individuati sono sette, le prove sono programmate per il prossimo settembre.
L’Amministrazione ci ha informati che ha tenuto conto delle lauree possedute dai circa 500 laureati
di seconda area. I posti, sempre a valere sul biennio 2018/19 sono 141 così suddivisi: 86 per
Funzionario Amministrativo Contabile, 15 per Funzionario della Comunicazione, 5 per Funzionario
Informatico, 7 per Funzionario Statistico, 23 per Funzionario Ingegnere/Architetto, 3 per
Funzionario Geologo, 2 per Funzionario Tecnico. Anche in questo caso i punteggi saranno
determinati dall’esame, che consiste in una prova scritta per la quale sono previsti 30 punti, dalle
valutazioni e dall’anzianità di servizio nel MIT. Abbiamo chiesto che ci venisse fornita
un’informazione scritta per poter essere più puntuali nelle osservazioni che formuleremo.
Considerato che il decreto milleproroghe prevede l’estensione della Madia e l’innalzamento della
percentuale prevista per i passaggi di area dal 20% al 30% ,frutto delle richieste e dello stato di
agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL (come si evince dal
comunicato allegato) abbiamo chiesto all’Amministrazione di innalzare la percentuale per i
prossimi anni in modo da consentire a quasi tutti i laureati di seconda area, in possesso dei
requisiti, di transitare nell’area superiore. L’Amministrazione ci ha inoltre comunicato che le
graduatorie potranno essere utilizzate anche per gli anni 2021 e 2022.
Per quanto riguarda la possibilità per gli addetti di espletare l’incarico di esaminatore, considerato
il parere espresso dall’Aran, abbiamo proposto di inoltrare una specifica richiesta di incontro al
Capo Dipartimento dei Trasporti per proporre l’integrazione del decreto che prevede le figure
professionali che possono svolgere tale incarico.

la coordinatrice Fp Cgil Mit                                                           p.la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                                               Paolo Camardella

“Registriamo un’apertura del ministro Dadone all’avvio di un confronto tecnico sul lavoro pubblico. Valuteremo il merito partendo dalle nostre proposte e che riguardano, in estrema sintesi: l’esigenza di adeguate risorse per il rinnovo dei contratti, al netto degli interventi necessari per stabilizzare l’elemento perequativo e per finanziare il nuovo sistema di classificazione; un piano straordinario di assunzioni che vada oltre il turn over; provvedimenti che valorizzino le professionalità e che liberino la contrattazione da ingerenze amministrative”. Ad affermarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, nell’annunciare di aver inviato all’Aran le piattaforme unitarie Cgil Cisl Uil per il rinnovo dei contratti 19-21 di Funzioni Locali e Sanità Pubblica.

Sul fronte delle risorse per il rinnovo dei contratti, come emerso oggi, fanno sapere i segretari generali, “il Mef, rappresentato al tavolo dalla viceministro Castelli e dal sottosegretario Baretta, non ha assunto impegni, non potendo andare oltre il dato dell’interlocuzione che porterà alla stesura del Def. Per queste ragioni la mobilitazione continua e diamo il via, anche alla luce delle piattaforme presentate, ad assemblee in tutti i luoghi di lavoro. Valutiamo infatti con grande attenzione il percorso preannunciato oggi di confronto ma siamo ben consapevoli che questo non è e non può essere la stagione degli auspici, bensì quella dei risultati”, concludono.

FRD 2019 E PROGRESSIONI

Molto lungo e articolato l’incontro del tavolo di contrattazione del 18 febbraio.
In apertura, è intervenuto il direttore Alestra per dare aggiornamenti dopo l’incontro avuto con la Ministra del Lavoro e i vertici di Inps e Inail. Anche quell’appuntamento, come già quello sindacale, ha avuto carattere meramente interlocutorio e ricognitivo delle varie problematiche sul tavolo. Ad esso seguiranno a breve incontri tecnici tra le parti, che ci si augura portino a definizione le diverse questioni sul tappeto.
FRD 2019
Abbiamo sottoscritto l’accordo per il FRD 2019. L’impianto ricalca sostanzialmente quello del 2018, sebbene l’importo del Fondo sia aumentato di circa 7 milioni di euro, per effetto delle norme della Legge di Stabilità 2018.
Per la parte normativa, essa riguarda istituti come la banca ore (per cui è stato confermato il monte ore annuo pro-capite di 100 ore) e le fasce di flessibilità (per cui sono previsti dei limiti massimi che dovranno essere meglio specificati in sede di contrattazione decentrata).
Tuttavia, la principale novità rappresenta l’introduzione del Fondo di Lite per il personale che svolge attività di rappresentanza in giudizio. Vista la propaganda messa in atto da altri, è bene ricordare che le somme del Fondo di Lite si vanno ad aggiungere all’importo del FRD, in applicazione di una norma già prevista dal D. Lgs. 149/2015 e mai applicata finora. L’importo in questione serve a introdurre, finalmente, un primo principio indennitario rispetto a una professionalità presente nei nostri uffici, molto spesso costituita anche da personale ispettivo, impiegata per difendere i verbali ispettivi in giudizio e da cui può dipendere anche l’introito di somme che poi andranno a far parte del c.d. “Fondo Poletti”, destinato a incentivare l’attività ispettiva. Questo lo scriviamo non solo per chiarezza, ma soprattutto perché non condividiamo guerre corporative, da qualunque parte provengano.
Naturalmente, come da sempre sosteniamo, il nostro obiettivo già da tempo è quello di realizzare specifiche forme indennitarie per tutto il personale che ricopre posizioni di responsabilità gestionali ovvero legate alla specifica attività lavorativa svolta.
Veniamo alla suddivisione del Fondo di Lite, come previsto nel FRD da noi sottoscritto: il 70% delle somme dedicate (560,000 €) saranno destinate al personale formalmente adibito alla rappresentanza in giudizio (in proporzione alla percentuale di assegnazione e per ogni giornata dedicata), mentre la distribuzione del restante 30% (240,000 €) sarà affidata alla contrattazione di sede, che potrà utilizzare – in tutto o in parte – i criteri concordati a livello nazionale. Si tratta di un primo importante passo, che consente finalmente di riconoscere professionalità presenti nell’INL, dando ruolo anche alla contrattazione di sede. Il prossimo passo nella medesima direzione sarà ora il DM Incentivi 2020, cui dedicheremo un apposito comunicato.
CIRCOLARI ESPLICATIVE
Nella circolare esplicativa del FRD verranno reintrodotte, su nostra richiesta, le procedure di raffreddamento da attivare nel caso dicontestazione sulle valutazioni e nel caso di mancato raggiungimento di accordo a livello di sede.
L’Amministrazione ci ha poi anticipato che nelle prossime settimane verranno emanate altre circolari: finalmente una circolare che rende concretamente operativo l’istituto delle ferie solidali; quindi, una circolare che riproduce alcuni contenuti che CGIL, CISL e UIL avevano proposto nel CCNI 2018 rigettato dagli organi di controllo, ad es. per quanto riguarda il pagamento degli straordinari entro 60 giorni, la trasparenza degli importi del FRD, l’assegnazione di incarichi arbitrali e commissioni di esame.
Sempre a seguito delle nostre richieste è in preparazione anche un regolamento sulle missioni, che intende dare segnali di apertura al personale in vario modo: estendendo la missione per testimonianza e rappresentanza in giudizio; prevedendo il pagamento delle spese di parcheggio per gli ispettori e per chi fa rappresentanza in giudizio; disponendo la possibilità per i direttori di autorizzare l’uso del mezzo proprio – ai soli fini assicurativi – anche al di sotto dei 10 Km. In questa stessa circolare, accogliendo le istanze sindacali, verrà finalmente considerato il tempo di viaggio verso un altro ufficio a qualsiasi titolo. Questo consentirà, a nostro parere, di attuare quanto avevamo chiesto tempo fa: garantire ai membri della RSU delle doppie sedi che si rechino presso l’altra sede per riunione sindacale, di considerare come ore di permesso solo le ore della riunione.
PROGRESSIONI VERTICALI E ORIZZONTALI
Ci è stata finalmente presentata una prima bozza sulle progressioni verticali. Sono previsti passaggi sia verso la seconda che verso la terza area. Noi abbiamo chiesto e ottenuto che sia inserito il massimo numero di posti possibili, al fine di consentire a tutto il personale in possesso dei titoli necessari di poter accedere ai passaggi di area.
Sulle progressioni economiche, l’amministrazione ci ha informato che l’accordo ha superato positivamente il controllo del collegio dei revisori ed è ora all’esame di MEF e DFP.
Abbiamo, infine, richiesto di riaprire rapidamente il confronto sull’orario destrutturato e ribadito la nostra contrarietà al sistema di misurazione e valutazione della performance propostoci, se non muterà radicalmente impianto; alla contrazione dei profili professionali, che potrebbe pericolosamente aumentare la fungibilità del personale e alla paventata riorganizzazione che, al contrario di quanto fino ad oggi riferitoci, potrebbe riguardare anche gli uffici territoriali.
Laddove non riscontrassimo dall’amministrazione un’attenzione particolare su questi temi, siamo pronti ad alzare il livello di attenzione e a trasferire il confronto ai livelli più alti.

 

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

Contributo Unificato 2018

Si è svolta oggi la prevista riunione avente ad oggetto il Contributo Unificato 2018. L’amministrazione
ha illustrato l’accordo che riguarda la ripartizione della somma di oltre 7 milioni di euro agli
uffici “virtuosi” . Nell’anno in questione solo 4 commissioni tributarie resteranno fuori dalla distribuzione.
La proposta del MEF è sulla falsariga degli anni precedenti, la stessa scala parametrale utilizzata
per il 2017, con l’aggiunta del calcolo dei giorni di effettiva presenza (apporto partecipativo)
già utilizzata ai fini della performance individuale. Pertanto abbiamo sottoscritto l’accordo, che permetterà
una distribuzione di salario accessorio in linea con le somme percepite l’anno precedente.
Come ogni volta bisognerà attendere la certificazione degli organi di controllo, oltre la quale si
provvederà al pagamento.

p. Fp Cgil nazionale
Americo Fimiani

Rinnoviamo La Pa, pronte le piattaforme unitarie Cgil Cisl Uil per il rinnovo 19-21 dei contratti di Funzioni Locali e Sanità Pubblica.
Scarica e leggi i testi

Le fake news non “passano” la dogana

Mentre i lavoratori dell’Agenzia sono, insieme ai colleghi delle Entrate, in “stato di
agitazione” per stanare dal letargo l’Autorità politica e chiedono – tutti insieme –
l’immediato rientro da una gravissima carenza di personale nonchè maggiori risorse
economiche sul salario accessorio, una sigla si trastulla facendo circolare una serie di
fake news che vorrebbero seminare dubbi e accrescere malumore tra i colleghi.
Naturalmente quando lo scontento viene alimentato artatamente ma non si sanno
ricercare soluzioni, si indicano immaginari untori per averne un ritorno di consensi,
nel peggior stile che la pratica politica di questi tempi ci pone davanti tutti i giorni.
Duole molto che qualcuno abbia solo pensato di poter raccontare ai colleghi
“bubbole” planetarie ma, soprattutto, che si possa ritenere, con illazioni e fake news
a carico delle altre OO.SS., di elevare il proprio, per la verità scarsissimo, consenso.
A costoro diciamo che tutto questo fango non ci preoccupa, perché anche le fake
news vanno sapute raccontare.
E diciamo che noi che rappresentiamo davvero i lavoratori dell’Agenzia continuiamo
e continueremo il nostro impegno per superare le gravi condizioni nelle quali
operano quotidianamente i lavoratori dell’ADM.
Senza alcun cedimento ai “masanielli del momento” abbiamo portato a casa, dal
2005 ad oggi, tre passaggi di fascia per tutti i dipendenti. Le progressioni
economiche incrementano gli emolumenti di tutti fino alla pensione e all’attualità
impegnano, insieme alla stabilizzazione dell’indennità di Agenzia più del 50 per
cento delle risorse del fondo: oltre 51 milioni su un totale prevedibile di 94,7 milioni,
limite che, con le iniziative di lotta di questi giorni, chiediamo all’Autorità politica di
incrementare decisamente, mentre rivendichiamo insieme ai lavoratori delle
Entrate la introduzione di una norma che superi il penalizzante “tetto” dei nostri
Fondi.
Le fake news vanno sapute raccontare, appunto.
Come si può pensare che i colleghi “bevano” la panzana che le indennità per le
“Poer” sono a carico del Fondo (derivano da una norma di legge con risorse ottenute
dai tagli delle posizioni dirigenziali), o che il costo per PO e IDR provochi “il
depauperamento totale del fondo”?
Il loro costo, i lavoratori lo sanno bene, è rimasto sostanzialmente costante negli anni tanto è vero che, anche per il 2019, le “vituperate” indennità per P.O. e IDR sono pari a 2.152.300 euro, incidendo per il 2,27% per cento sul totale del Fondo.
Ciò a fronte di un costo per il sistema indennitario-budget di sede pari a 9.280.000 euro, per le indennità di turnazione pari a 5.100.000 euro e per il premio di performance organizzativa pari in percentuale al 28,57%, con una erogazione ad ogni lavoratore di circa 2.700 euro.
Una solo cosa ci preme evidenziare.
Mentre prosegue il nostro impegno per arrivare, tra l’altro, alla sottoscrizione del CCNI di Agenzia, siamo tutti chiamati, lavoratori e OO.SS., a proseguire con forza lo stato di agitazione – anche contro chiunque sa pensare solo a fare confusione – per costringere l’Esecutivo ad avviare un confronto serio sul futuro dei lavoratori del fisco e sulla necessità di un forte investimento sulla macchina e sul personale della nostra Agenzia.
Vi terremo costantemente e “realmente” informati.

FPCGIL                 CISLFP             UILPA          CONFSAL/Unsa        Flp
Iervolino               Fanfani              Procopio           Veltri                     Sperandini

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro riguardo lo schema di regolamento modalità di accesso mediante concorso interno per titoli per il ruolo Capo Squadra.

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