Alle lavoratrici e ai lavoratori del MIUR

Si è svolto in data odierna l’incontro con il Capo di Gabinetto del Ministro, dott. Luigi Fiorentino,
con all’ordine del giorno la “Riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale del
MIUR”.
Il capo di Gabinetto ha illustrato le circostanze per cui si è reso necessario rivedere la precedente
riorganizzazione, voluta dall’ex Ministro Bussetti e sostanzialmente mai entrata in
vigore a causa della “impossibilità di perfezionare le procedure di nomina dei dirigenti di
livello generale, anche a seguito dei rilievi formulati dall’organo giurisdizionale preposto al
controllo preventivo, che ha evidenziato profili di illegittimità delle procedure poste in essere,
determinando così una situazione di paralisi amministrativa”, come riportato nella relazione
tecnica che ha accompagnato il DDL 1493 che prevede tra l’altro l’adozione di
un nuovo regolamento di organizzazione da presentare entro il 31 ottobre 2019.
Durante l’incontro il Capo di Gabinetto ha consegnato una tabella che riporta le principali
modifiche rispetto alla ipotesi di riorganizzazione precedente e si è impegnato a inviare
oggi stesso lo schema di DPCM per le eventuali osservazioni da parte delle Organizzazioni
Sindacali.
La prima impressione è stata decisamente più positiva rispetto a quanto rilevato nell’analisi
della riorganizzazione precedente, che, come lo stesso dottor Fiorentino ha precisato,
presentava asimmetrie di funzione e caratteristiche di irrazionalità organizzativa.
Nel riservarci comunque uno studio più approfondito della riorganizzazione alla ricezione
del testo del DPCM, abbiamo colto l’occasione per rappresentare le numerose gravi criticità
che da tempo affliggono il Ministero, e la necessità di riprendere corrette e continuative
relazioni sindacali oltreché dare seguito a quanto previsto dal contratto in tema di relazioni
sindacali e di valorizzazione del Comitato Paritetico per l’innovazione, che a buon
titolo dovrebbe essere coinvolto nelle proposte di riorganizzazione della struttura.
Abbiamo quindi elencato i numerosi temi che vogliamo nel più breve tempo possibile tornare
a discutere al tavolo sindacale tra cui:
– carenza di personale (mediamente oltre il 47%)
–  straordinari non pagati
–  mancanza dei vertici in alcune strutture territoriali
–  valorizzazione del personale in servizio con l’attivazione delle procedure di progressione
sia orizzontali che verticali, pur nei limiti previsti dalla normativa vigente
– destinazione del Fondo Risorse Decentrate 2018 e 2019
– apertura del tavolo per il contratto integrativo triennale di Ministero
–  personale in distacco o comando da altre amministrazioni
– piano di formazione del personale
–  Reclutamento dirigenti informatici da graduatorie idonei
–  Attivazione tavolo di lavoro MIUR /SCUOLA
–  Riattivazione procedura tavolo fondi PON per incremento FRD
–  Quantificazione risparmi CAD
Il capo di Gabinetto ha assicurato che è intenzione della nuova Amministrazione riprendere
in maniera costante l’interlocuzione con i sindacati, sia sui tavoli più prettamente
contrattuali che su tavoli di informazione e confronto, nonché la ferma intenzione di riportare
il MIUR ad un ruolo più strategico nel panorama nazionale, anche ragionando di un
nuovo modello organizzativo che tenga conto del progressivo processo di digitalizzazione
delle procedure.
Ha inoltre dato alcune prime risposte sulle questione poste, comunicando che per le 4 posizioni
di Direttore Generale scoperte sono stati fatti gli avvisi, rivolti prioritariamente al personale
interno (e solo successivamente, ci si rivolgerà eventualmente all’esterno) e che
stanno cercando una soluzione per aumentare le risorse per lo straordinario tramite il trasferimento
di risorse derivanti da economie su altri capitoli di bilancio.
In linea generale abbiamo colto un clima decisamente più collaborativo da parte dei
nuovi interlocutori di parte datoriale. Il previsto incontro delle ore 12.00 sull’FRD 20178, a
causa del prolungarsi dell’incontro di cui vi abbiamo appena dato conto, è stato oggiornato
al 17 ottobre alle ore 10.00.
Vedremo in quell’occasione se verranno confermati i buoni propositi dichiarati nella giornata
odierna.
Vi terremo, come sempre, costantemente informati.

Roma, 11 ottobre 2019

 

 

FP CGIL                                        CISL FP                                            UILPA
Anna Andreoli /Roberta Sorace               Michele Cavo                           Alessandra Prece

NON SI PUO’ NEGARE CHE QUALCOSA DI POSITIVO STIA ACCADENDO!
TUTTA LA VERITA’ SU:
– PEO 2019 PER IL 50% DEL PERSONALE
– INCREMENTO DEL TRATTAMENTO ACCESSORIO (ALTE PROFESSIONALITA’ – INDENNITA’ INCENTIVANTE)

È bene ricordare che è dal 2010 – per i più fortunati dal 2009 – che il personale non si vede riconoscere alcunché, eppure tutti i lavoratori, in questi anni, hanno continuato a svolgere il proprio lavoro con impegno e con l’orgoglio di appartenere ad un Istituto prestigioso come la Corte dei conti. Nel frattempo, presso altre Amministrazioni si sono portate avanti procedure per l’attribuzione di nuove progressioni economiche orizzontali e, nel 2018, è stato siglato il nuovo CCNL con un aumento medio in busta paga di 80 euro. Il nostro trattamento accessorio (il FUA) negli anni non è aumentato e il personale ha continuato a lavorare senza vedersi riconoscere la giusta remunerazione per la professionalità acquisita in tanti anni di servizio.
Veniamo ad oggi! Non si può negare che qualcosa stia accadendo. A breve, al più tardi nei primi giorni della prossima settimana, saranno pubblicati i quiz per le PEO e, grazie alla firma apposta solo da queste OO.SS. all’Addendum all’Accordo PEO siglato a luglio scorso, il 50% del personale avrà un avanzamento economico. È stato raggiunto il 50%, conseguendo il massimo ottenibile, tenendo conto di quanto sancito dalle norme o ribadito dalla giurisprudenza (Sentenza n. 234/94 della Corte Costituzionale e nota n. 44366/2019 Dipartimento di Funzione Pubblica), un massimo per nulla scontato, ma comunque raggiunto per effetto di una difficilissima e sofferta seduta di contrattazione nel corso della quale qualcuno per ragioni inspiegabili, non ha contribuito al risultato. E non ci stiamo riferendo al vertice istituzionale!
Resta l’obiettivo di riqualificare il restante personale nei prossimi due anni.
Per quanto attiene ai nuovi emolumenti per le Alte Professionalità e l’indennità incentivante, ad avviso di queste OO.SS., si tratta di una grande opportunità che non deve essere sprecata: si tratta di nuovo salario accessorio che alla Corte mancava.
Una conquista di tutto il personale riunitosi nelle assemblee nei luoghi di lavoro e che ha partecipato alle altre nostre iniziative di mobilitazione, a partire dallo stato di agitazione. L’Amministrazione ha trovato nuovi fondi ed avviato una procedura nella quale, vista l’importanza della posta in gioco, ci siamo confrontati per superare molte criticità ma che, per l’applicazione dei criteri, e nonostante i nostri sforzi, è stata condotta in fase applicativa in maniera autonoma dall’Amministrazione in quanto non è materia di contrattazione.
Abbiamo fatto di tutto per mitigare alcuni aspetti, ad esempio per diminuire il numero dei quiz da studiare o da affrontare in sede di esame, la valutazione dei titoli di studio e di servizio: in alcuni casi abbiamo ottenuto risultati, come le navette che dalla sede di Via Baiamonti portano fino a Via di Brava o la richiesta di attenzione per il personale diversamente abile, ed in altri sono state adottate scelte in maniera unilaterale dall’Amministrazione.
Il nostro invito per i lavoratori è di non perdere di vista gli obiettivi che abbiamo davanti e i risultati che si stanno per raggiungere, come ad esempio, l’indennità incentivante per tutti i lavoratori a fronte di un impegno in attività poste in essere dagli uffici, da svolgere nelle ore di lavoro ordinario.
UNITI PER IL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI FONDAMENTALI NELL’INTERESSE DEI LAVORATORI

Roma, 11 ottobre 2019

 

S. Di Folco         F. Amidani          U. Cafiero         A. Benedetti           F. Stefanangeli

“Bisogna occuparsi dello stato di salute di chi lavora nelle carceri, delle condizioni in cui lavora e nelle quali vive, attraverso un’operazione di sostegno e supporto psicologico dedicata a tutti gli appartenenti al corpo di Polizia Penitenziaria”. Ad affermarlo è la Funzione Pubblica Cgil Polizia Penitenziaria, aggiungendo che: “Non conosciamo ancora, se così forzatamente possiamo definirle, le ragioni della tragedia di Foggia, ma allo stesso tempo non possiamo chiudere gli occhi su queste tragedie e sui suicidi che si registrano, come ieri a Piacenza, in costante aumento, tra il personale in servizio”.

La Fp Cgil Polizia Penitenziaria precisa, inoltre, che “non è nostra intenzione speculare su queste indescrivibili tragedie ma è ora di agire su tutti i fronti, affrontando ad esempio le precarie condizioni in cui il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a lavorare, a partire dalla grave carenza di organico e dalla mancanza di un supporto psicologico per le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Penitenziaria”, conclude.

Pubblichiamo la nota di richiesta di chiarimenti della Fp Cgil VVF, nella quale evidenzia l’ imparzialità di trattamento da parte del Dirigente per il personale formatore della AFM

FRD 2018, la caparbietà della FP CGIL migliora le determinazioni del MEF

A seguito dell’accordo sul FRD 2018 sottoscritto definitivamente il 2 ottobre scorso l’amministrazione ha emanato la circolare applicativa con particolare riferimento alle assenze parificate alle presenze in servizio ai fini del pagamento dei compensi legati alla performance organizzativa.
Fermo restando il giudizio già espresso sull’accordo che, ripetiamo qui, abbiamo sottoscritto responsabilmente al fine di permettere il pagamento delle spettanze al personale in tempi rapidi e comunque entro il corrente anno 2019 permanendo la nostra critica sul fatto che questa amministrazione, con interpretazione singolare del CCNL 2016/2018, ha impedito la definizione di criteri puntuali e esaustivi per la determinazione dei compensi spettanti al personale e rimarcando che la circolare rimane un atto unilaterale dell’amministrazione, ci teniamo a mettere in evidenza come nell’incontro cui abbiamo partecipato lo scorso 8 ottobre convocato ai fini dell’informativa alle organizzazioni sindacali l’amministrazione ha accolto molte nostre richieste di modifica, sia per aumentare da 36 a 45 i giorni di franchigia di alcune tipologie di assenze prima di considerarle utili alla eventuale riduzione dei compensi individuali sia per cancellare alcune tipologie di assenze penalizzanti incluse nella bozza di circolare originale.
È il caso ad esempio delle assenze per .chi usufruisce della legge 104 per familiari, per tutelare il diritto alla salute malattia e proroga per causa di servizio o terapie salvavita, day hospital.
Chiediamo a questo punto all’amministrazione di accelerare i tempi di concreta erogazione dei compensi al personale nel rispetto dell’obiettivo di corrispondere entro il corrente anno.
Così come ribadiamo la nostra richiesta di modificare l’approccio fin qui tenuto dall’amministrazione per le contrattazioni del FRD per i prossimi anni in modo da portare anche il MEF nell’albero delle amministrazioni centrali dello Stato che, applicando il nuovo CCNL delle Funzioni Centrali, permetta la piena esigibilità della contrattazione integrativa e decentrata.

Fp Cgil Nazionale
Americo Fimiani

Odg dell’Assemblea generale FPCGIL sulla risoluzione del Parlamento Europeo in cui si equiparano nazismo e comunismo, approvato all’unanimità

L’assemblea generale della FPCGIL esprime profonda preoccupazione per la recente risoluzione del Parlamento Europeo in cui si equiparano nazismo e comunismo. Nella suddetta risoluzione si contraddicono i fatti storici, omettendo tra l’altro il contributo dei popoli dell’Unione Sovietica nella liberazione dell’Europa dal nazifascismo.
Come FPCGIL sempre e comunque siamo fermamente schierati contro la violenza e le guerre a difesa dell’art. 11 della nostra Costituzione, riteniamo però che vi sia una profonda differenza tra l’essere contro i regimi totalitari e l’appoggiare il revisionismo storico che mira a riabilitare il fascismo; un conto sono gli ideali di libertà e giustizia altro la teoria della supremazia della razza che ha portato ad un genocidio di massa.
Come dice l’Anpi nel suo comunicato: “Davanti al crescente pericolo di nazifascismi, razzismi, nazionalismi, si sceglie una strada di lacerante divisione invece che di responsabile e rigorosa unità”.
Riteniamo che il Parlamento Europeo, nel rispetto dei principi che ispirarono la creazione di un’Europa unita, figlia dell’antifascismo, nata idealmente proprio nell’isola di Ventotene durante il confino fascista, fondata sulle donne e sugli uomini che si opposero ai regimi e riconquistarono la libertà, dia un chiaro segnale di ripensamento e riveda una posizione che si presenta come palesemente antistorica.
Come FPCGIL non possiamo dimenticare grandi ed importanti figure di riferimento della nostra organizzazione, come Giuseppe Di Vittorio, padre costituente e fondatore della CGIL, insieme a milioni di militanti comunisti e del sindacato, che hanno dedicato la loro vita alla difesa dei lavoratori e della conquista dei diritti, e che non possono essere in nessun modo messi sullo stesso piano di chi ha commesso gravi crimini contro il nostro paese, contro l’Europa e contro l’umanità.

Odg dell’Assemblea generale della FPCGIL contro l’invasione Turca nel nord della Siria, approvato all’unanimità dall’Assemblea generale della Funzione Pubblica Cgil

La FPCGIL, riaffermando con forza i valori fondanti della carta Costituente, che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli, condanna duramente l’invasione turca nel nord della Siria e si schiera al fianco dei cittadini e lavoratori che stanno subendo questo insensato attacco, scatenata dalle irresponsabili dichiarazioni del Presidente degli Usa Trump, e che ha già causato e sta causando gravi perdite di vite umane anche tra i civili.
Condivide le preoccupazioni di Epsu (Federazione Europea dei Servizi Pubblici) e Psi (Public Service Glibal Union) per l’effetto che l’attacco avrà sui lavoratori e sulle loro comunità in Turchia e nel nord della Siria e sul resto della regione. Già in passato c’è stato un tentativo del Governo di Erdogan, denunciato dal sindacato Europeo e Mondiale, di mettere a tacere le voci critiche contro la guerra: medici, accademici per la pace, leader sindacali e della società civile, arrestati per il semplice dissenso. Vi è inoltre preoccupazione per la crescita rallentata e precaria nella regione ed anche in Turchia. Le conseguenze in materia di occupazione, salute, sicurezza e salari per i lavoratori non potranno che essere catastrofiche: “Una ricetta per un disastro umanitario”, secondo Epsu.
L’Europa, più volte colpita dal terrorismo dell’Isis, non può dimenticare il coraggioso contributo delle donne e degli uomini di etnia curda nella lotta al califfato; una cultura, quella del popolo curdo, in particolare nel Rojava, che ha contribuito a contrastare il patriarcato in medio oriente.
L’Assemblea altresì supporta l’appello della Etuc (Confederazione Europea Servizi Pubblici) e dell’Epsu alla Ue ed agli altri governi affinché vengano adottate le misure più efficaci possibili per fermare l’invasione turca.
Ritiene infatti che il Governo italiano e l’Unione Europea debbano uscire da comportamenti ambigui e farsi parte attiva affinché si giunga ad una soluzione immediata e si ponga fine all’invasione.
A tal fine l’assemblea sottoscrive pienamente l’appello della Cgil, Anpi, Arci e Legambiente, in cui si chiede alle Istituzioni Italiane ed Europee di avviare: “Immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché:
cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda;
si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale;
si provveda all’invio di soccorsi per eventuali feriti;
si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano;
si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.

 

Aggiornamento: presidio lunedì 14 ottobre a Roma dalle ore 17.30 in Piazza Santi Apostoli promosso da Cgil, Cisl e Uil.

NOTA

La nostra contestazione alla circolare n.103 è partita immediatamente dopo la sua pubblicazione, con motivazioni chiare, costruttive e propositive frutto dell’ascolto delle lavoratrici e dei lavoratori delle Sedi del territorio, ma anche per il metodo, avendo interrotto la discussione ed il confronto dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione.
Ora dopo mesi di contestazione che ha visto la CGIL arrivare alla mobilitazione del personale dell’istituto con il Presidio a Roma del 24 settembre davanti alla Direzione Generale seguita poi dal sostegno dei territori espresso nei comunicati delle OOSS regionali che fino ad ieri si sono susseguiti, consideriamo la dichiarazione dell’Amministrazione di sospensione dell’applicazione della circolare un importante segnale di aperura.

Inoltre, la disponibilità comunicata dall’Amministrazione a riaprire il confronto con le OOSS per costruire un percorso partendo dalla riduzione dei canali di comunicazione, come avevamo chiesto subito, rappresenta, a nostro avviso, un segnale positivo che se praticato fino in fondo potrà produrre quei miglioramenti delle condizioni di lavoro tanto auspicato dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’istituto.

Confidiamo quindi che le dichiarazioni della DG di ieri in tal senso vivano concretamente nella riapertura del confronto con le OOSS.

comunicato del 22 luglio 2019

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
e per conoscenza

On. Vittorio Ferraresi
Sottosegretario alla Giustizia

On.le Andrea Giorgis
Sottosegretario alla Giustizia

Dott. Fulvio Baldi
Capo di Gabinetto

Il bando per l’assunzione di 616 operatori giudiziari, della cui pubblicazione le scriventi
organizzazioni sindacali hanno avuto notizia solo attraverso la lettura della Gazzetta Ufficiale,
dovrebbe costituire di per sé un fatto positivo perché delinea un procedura che condurrà alla
immissione nei ruoli dell’organizzazione giudiziaria di nuova forza lavoro. Purtroppo i criteri
utilizzati sembrano penalizzare fortemente i disoccupati e/o lavoratori in mobilità che hanno operato
per circa un decennio negli uffici giudiziari praticamente senza tutele, ossia proprio i soggetti ai quali
il bando avrebbe dovuto garantire un processo di stabilizzazione occupazionale.
Senza entrare nel merito del suo contenuto, che sarà oggetto di distinti interventi, il predetto bando
pone però ulteriori problematiche serie e sentite rispetto alle quali CGIL CISL e UIL, impegnate da
tempo in una delicata vertenza a tutela dei lavoratori della giustizia, culminata nello proclamazione
dello sciopero il 28 giugno scorso, non possono rimanere in silenzio e inerti. La necessità di
contemperare le esigenze di tutti i lavoratori non appare evidentemente una priorità per
l’Amministrazione, anche a fronte di impegni formalmente assunti sui tavoli di confronto, alla
presenza della Direzione politica. Ci riferiamo alla necessità di dare risposte concrete ai lavoratori
ausiliari che da oltre dieci anni attendono la loro strameritata “riqualificazione” ossia il transito
in area seconda; la sorte degli operatori giudiziari i quali attendono il transito nella figura
dell’assistente giudiziario, giusta accordo del 26 aprile 2017 e successivo DM 9.11.2017, nonché il
trasferimento nelle sedi più ambite, con precedenza rispetto ai nuovi assunti, attraverso la
pubblicazione dell’interpello straordinario previsto dal vigente accordo sulla mobilità in caso di
nuove assunzioni.
Ancora una volta CGIL CISL e UIL devono ribadire che una corretta politica di gestione del personale
non può prescindere dal rispetto degli accordi stipulati, degli impegni assunti formalmente e delle
relazioni sindacali. Si deve purtroppo assistere alla politica del continuo rinvio dei confronti sui temi
esposti ed al disimpegno sistematico rispetto alla necessità di risolvere in tempi rapidi problemi che
incidono sulla carne viva dei lavoratori.
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono che codesta amministrazione comunichi sollecitamente
la tempistica della pubblicazione: del bando per il passaggio di (almeno) 616 ausiliari in area
seconda, figura professionale dell’operatore giudiziario, in attuazione degli accordi sottoscritti il
29.7.2010 ed il 26.4.2017 e del DM 9.11.2017; del bando per il transito degli operatori giudiziari
nella figura dell’assistente giudiziario ex art. 20 CCNI 29.7.2010 in applicazione dell’accordo
sottoscritto il 26.4.2017 e del DM 9.11.2017; dell’interpello straordinario per la figura
dell’operatore giudiziario ex art. 15 accordo mobilità 27.3.2007. Tale interpello, se allargato a tutte
le altre figure professionali, sarebbe cosa buona e giusta.
Ferme restando le azioni a tutela di tutti gli altri lavoratori della Giustizia, CGIL CISL e UIL in caso
di negativo riscontro si riservano l’adozione di ulteriori iniziative anche giudiziarie.
Distinti saluti

Roma, 10 ottobre 2019

FP CGIL                                CISL FP                                      UIL PA
Russo                                      Marra                                            Amoroso

Pubblichiamo l’informativa inviata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo l’aggiornamento del fascicolo personale I° Dirigenti, Dirigenti Operativi, Dirigenti Medici, e Ginnico Sportivi

RIORGANIZZAZIONE, CIRCOLARE 103, ASSUNZIONI E CCNI 2018

Nella giornata odierna si è finalmente tenuto incontro dell’organismo paritetico innovazione sulla
riorganizzazione.
Considerato che ulteriore documentazione ci è stata fornita poco prima dell’incontro e che comunque questo processo avrà un impatto sull’Istituto, abbiamo chiesto all’Amministrazione di non procedere con fretta, ma prendendo il tempo necessario, così da porre le basi per una riorganizzazione condivisa e non “calata dall’alto”.
Nel corso dell’incontro, abbiamo unitariamente posto con forza la necessità di sospendere l’iter della
Circolare 103, richiesta proveniente in modo pressoché unanime dai territori, come evidenziano i comunicati di questi giorni. L’Amministrazione ha ritenuto di accogliere questa nostra richiesta, dichiarando che rinvierà l’entrata in vigore della Circolare, al fine di trovare assieme – nell’ambito del confronto sindacale – risposte ai bisogni dell’utenza.
Ulteriori novità sono emerse per quanto riguarda il fronte delle assunzioni: l’Istituto ha intenzione di avviare nei prossimi mesi bandi per assumere informatici, medici, tecnici, legali e personale amministrativo. Abbiamo altresì sollecitato la Determina sulle progressioni verticali, considerato il troppo tempo trascorso.
Da ultimo, ci è stato comunicato che l’iter di certificazione del CCNI 2018 sembra essersi concluso, il che potrà permettere con ogni probabilità il pagamento delle relative spettanze nel mese di novembre.

 

 

FP CGIL/INPS                           CISL FP/INPS                              UIL PA/INPS
Matteo ARIANO                     Paolo SCILINGUO                         Sergio CERVO
Antonella TREVISANI

Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse A.P. Dott. Massimo PARISI Roma
e, p.c.: Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: Concorso straordinario per titoli a compressivi n. 2851 posti ruolo maschile e femminile dei sovrintendenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Signor Direttore,
con nota n. 280093.U, del 19 settembre 2019, sono state diffuse le modalità con cui ai sovrintendenti vincitori del concorso de quo verranno conferite le decorrenze giuridiche ed economiche. Decorrenze che, è bene rammentarlo, corrisponderanno al primo gennaio dell’anno successivo a quella dell’annualità di cui il candidato risulta vincitore, per quella giuridica, identica, invece, per tutte le annualità e correlata al giorno successivo alla data di conclusione del primo corso di formazione, per quella economica.
La Fp Cgil, preso atto che le procedure per l’avanzamento degli assistenti capo, rientranti nel 60 per cento, sono state avviate mentre quelle per il personale rientrante nel restante 40 per cento, riservato al personale del ruolo degli agenti ed assistenti, non è ancora dato sapere, chiede, cortesemente, di conoscere quale sia l’intendimento dell’Amministrazione per le future assegnazione di quest’ultimi.
In particolare, questo Coordinamento crede che al termine del corso di formazione del ruolo maschile e femminile dei sovrintendenti riservato al personale del ruolo degli agenti ed assistenti, le assegnazioni vengano effettuate tenendo in considerazione le vacanze organiche nel ruolo al momento della pubblicazione della graduatoria e non quelle presenti al termine del corso di formazione, in quanto le attuali vacanze nel ruolo, anche nelle sedi di appartenenza, potrebbero essere colmate nell’attesa della loro ammissione al corso di formazione. In attesa di cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

Il coordinatore nazionale
Fp Cgil Polizia penitenziaria
Stefano BRANCHI

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