Al MIBAC
Sig. Ministro
On.le Alberto Bonisoli
Sig. Capo di Gabinetto
Dr.ssa Tiziana Coccoluto
Sig. Segretario Generale
Dr. Giovanni Panebianco
Sig. Direttore Generale Organizzazione
dr.ssa Marina Giuseppone
Sig. Dirigente Servizio II
Relazioni Sindacali
Dr. Alessandro Benzia
Oggetto: Piano assunzioni su base triennale – applicazione art.20 D. Lgs 75/2017 –
Segnalazione su andamento elezioni Consiglio Superiore – Festività del Primo Maggio
Sig. Ministro, sig. Capo di Gabinetto, sig. Segretario Generale e signori Dirigenti, riteniamo utile fornire anzitutto una nostra valutazione generale sulla programmazione assunzionale che parte dalla necessità di conoscere meglio la sua definizione su base triennale, al momento sconosciuta alle parti sociali. Perché il dato certo da cui si deve partire è che, l’attuale dimensione del piano assunzioni (2200 in via straordinaria o a valere su budget assunzioni anni precedenti e circa 3700 complessive entro il 2021) risulta del tutto insufficiente addirittura a coprire le attuali carenze, lasciando intatte quelle che si andranno a determinare, al netto della quota 100, entro la stessa data. Ci riferiamo naturalmente ai dati pubblicati sul sito istituzionale che molto correttamente riportano i dati delle uscite per cessazioni per raggiunto limite di età e quello del tutto previsionale relativo alla quota 100. Noi pertanto siamo coscienti che il numero complessivo è destinato ad aumentare sulla base della quantità di uscite anticipate che si verificheranno, ma sarebbe del tutto opportuno che, almeno sui dati certi, venga fornito un quadro generale del piano assunzioni 2019/21 con riferimento alle professionalità coinvolte ed ai tempi di attuazione prevedibili. In tale contesto a noi pare necessario porre in evidenza alcune situazioni che sono connesse alla modalità con la quale si determinerà il processo assunzionale, premettendo che a nostro avviso la questione centrale rimane la necessità di avviare un piano straordinario di occupazione che si ponga l’obiettivo di coprire interamente il fabbisogno organico e che allo stesso tempo operi realmente sulla rideterminazione dello stesso fabbisogno. Tramite la rimodulazione degli organici prevista dall’art.4, comma 3, del medesimo D. Lgs.75/17, che può consentire lo svuotamento della prima area, peraltro destinata ad una forte residualizzazione delle sue presenze effettive per effetto dei pensionamenti e della prevista riqualificazione del personale, e la spalmatura delle sue previsioni, a costo del lavoro complessivo immutato, in terza area dove è del tutto evidente la sottovalutazione del fabbisogno professionale occorrente, in raccordo con la rideterminazione del piano dei fabbisogni di cui al comma 2 del sopracitato art.4.. Sono necessità che consideriamo ineludibili se veramente si vuole affrontare e risolvere una volta per tutte e senza logiche emergenziali il problema annoso causato dal blocco prolungato del turn over.
Ci riferiamo in particolare all’applicazione della norma citata in oggetto per quello che riguarda il superamento del precariato strutturale presente, sotto varie forme, nei cicli lavorativi del Ministero che nel Mibac si compone di entrambe le fattispecie citate.
Per quanto riguarda i lavoratori a tempo determinato, nel prendere atto del formale impegno del sig.
Ministro assunto in sede di confronto con le OO.SS., chiediamo di conoscere quali atti in tale direzione
si intendono intraprendere a partire già dalla emanazione dei bandi previsti nel 2019, anche
considerando che questi lavoratori non hanno raggiunto i requisiti previsti dal citato art.20, D. Lgs. 75/17 e che pertanto occorre valutare una ulteriore proroga dei rapporti di lavoro fino alla concorrenza dei 36 mesi previsti dalla legge.
Per quanto riguarda invece i lavoratori con contratto flessibile, che rientrano nei requisiti previsti
dalla citata normativa, chiediamo di conoscere se nell’attuale programmazione è inserita la previsione
di concorso riservato e in quale percentuale rispetto alla parametrazione del piano a breve e medio
periodo. Chiediamo altresì di sapere se il Mibac ha valutato la possibilità, inserita nel comma 3
della norma di cui all’oggetto, di utilizzare risorse aggiuntive reperibili nel capitolo di spesa destinato
alle consulenze ed alle collaborazioni, finalizzate ad ampliare la platea delle assunzioni dedicate.
Chiediamo altresì di conoscere la programmazione relativa ai passaggi giuridici del personale interno
sulla base delle vigenti normative.
E chiediamo infine di avere un quadro generale che riassuma in modo chiaro gli indirizzi di codesta
Amministrazione rispetto alla intera programmazione dei fabbisogni, senza alcuna pretesa di avere
dati esaustivi, considerate le variabili sopra evidenziate, ma che metta in grado di valutare gli orientamenti e, qualora necessario, di formulare proposte.
Non possiamo che esprimere il nostro sconcerto e la nostra preoccupazione per l’andamento registrato delle elezioni dei tre rappresentanti del personale nel Consiglio Superiore. Abbiamo subito
l’esclusione di una nostra candidatura a urne aperte e in pieno contrasto con i tempi definiti dal DM
relativo (48 ore prima della scadenza del termine per la presentazione delle liste) che ha danneggiato il nostro risultato elettorale fortunatamente non al punto di impedire l’elezione di un nostro rappresentante in seno al Consiglio.
Abbiamo dovuto altresì verificare l’indisponibilità, da parte del competente Servizio III della D.G. Organizzazione, a fornire i dati relativi all’andamento delle elezioni per singolo posto di lavoro, moti- vando tale impossibilità con problemi tecnici di impostazione del programma di votazione on line.
Non ci pare che ci troviamo esattamente nel rispetto delle condizioni di garanzia e di trasparenza che dovrebbero uniformare ogni processo democratico e pertanto chiediamo un autorevole intervento
che ponga in grado le Organizzazioni Sindacale di verificare l’andamento del voto.
Infine ci preme richiamare la nostra nota del 17 aprile u.s., relativa ad una richiesta di ripristino della
giornata festiva il Primo Maggio, tramite una opportuna modifica del DM 30 giugno 2016, nota allo
stato purtroppo senza riscontro ed alla quale integralmente ci richiamiamo ribadendo la piena disponibilità a far rientrare la stessa giornata nel piano di valorizzazione programmabile per il prossimo anno.
Confidando in un cortese riscontro si porgono distinti saluti.
Fp Cgil MIBAC
Claudio Meloni
Pubblichiamo la nota di sollecito inviata ai vertici del CNVVF, riguardo le tante difficoltà evidenziate dal personale specialista a causa del nuovo inquadramento, tale situazione compromette l’intero impianto organizzativo e di soccorso dei settori.
PROGRESSIONI ORIZZONTALI E SUSSIDI
Nella giornata del 30 maggio si è riunito il tavolo per avviare la discussione sui criteri per le progressioni orizzontali, previste dal CCNI 2018. L’Amministrazione ci ha consegnato una prima proposta di accordo che vaglieremo con attenzione, al fine di garantire che la procedura si possa concludere senza intoppi entro il 2019, ovviamente a condizione che si definisca positivamente l’appello tuttora pendente, previsto per i primi giorni di giugno.
Ci è poi stata presentata un’ipotesi di accordo che introduce nuovamente i sussidi economici – anch’essi previsti dal CCNI 2018 – su cui pure ci siamo riservati di fare le nostre valutazioni.
Il prossimo 4 giugno è in programma incontro dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione per poter discutere di: estensione dell’orario di lavoro sperimentale in tutt’Italia; sperimentazione dello smart-working; proposte in materie di formazione di tutto il personale, sempre come previsto dal CCNI da noi sottoscritto.
Sono primi ma importanti passi in avanti che cercano di dare risposta alle richieste del personale e che, è indubbio, stanno producendo qualche risultato positivo come da ultimo il decreto direttoriale che aumenta l’importo dell’indennità oraria di missione, portandola a € 1,5 con decorrenza 1 giugno.
Insomma: c’è chi sta faticosamente cercando di costruire e chi invece racconta balle o fanfaronate per racimolare qualche tessera. A questo proposito, nel corso dell’incontro è anche intervenuto il Direttore Alestra, il quale ha detto di aver ricevuto le lettere sottoscritte da diversi colleghi ispettori e ha chiesto conto alla sigla che li sta trasmettendo. Sapete qual è stata la risposta ricevuta da quella sigla? Che loro non sono i responsabili di quanto scritto e che si sono limitati a veicolare il malessere di alcuni lavoratori… Non ci sembra questo il modo corretto per tutelare i lavoratori!
FP CGIL CISL FP UIL PA
Matteo Ariano Michele Cavo Bruno Di Cuia
“Non procedere alle gare di appalto per lavori fino a un milione di euro può essere un vero e proprio incentivo per le mafie – prosegue la categoria della Cgil dei servizi pubblici -. In questo modo si lasciano soli i lavoratori e si espongono le amministrazioni a fenomeni di corruzione che ancora oggi resistono e andrebbero dunque contrastati con strumenti legislativi adeguati. Invece di procedere in questa direzione, assistiamo al processo inverso di deregolamentazione sulla base dell’errata convinzione che le regole ostacolino il dispiegarsi di ipotetiche crescite economiche”.
“L’Italia non è un paese che ha bisogno di ulteriore consumo di suolo – spiega il sindacato – ma di un grande investimento per il riordino idrogeologico del territorio e di riassetto urbano, negli appalti non ha bisogno di gare al massimo ribasso che permettono dumping contrattuale nei settori privati e in quelli dei servizi pubblici e che rischiano di produrre crisi occupazionali. Abbiamo bisogno di investimenti pubblici che producano lavoro di qualità e sostenibilità nell’impatto con l’ambiente, abbiamo bisogno di un grande piano straordinario di assunzioni nel lavoro pubblico per rafforzare gli uffici che svolgono attività di controllo nel territorio e per tenere alta l’attenzione sui fenomeni di illegalità mettendo in campo strategie di giustizia e protezione sociale”.
Al Segretario Generale
della Corte dei conti
Cons. dott. Franco Massi
SEDE
Al Vice Segretario Generale
della Corte dei conti
Cons. dott. Saverio Galasso
SEDE
e, p.c. Al Servizio relazioni sindacali
della Corte dei conti
SEDE
Oggetto: Richiesta elenco uffici destinatari dei Progetti Finalizzati 2016.
In riferimento all’ultimo incontro di contrattazione, avvenuto il 24 maggio u.s., in cui codesta Amministrazione comunicava che era pervenuta all’approvazione, previa conferma dei dirigenti circa il conseguimento degli obiettivi, dei Progetti Finalizzati 2016, e che quindi si era prossimi alla liquidazione degli importi, le scriventi Organizzazioni Sindacali segnalano che si stanno facendo sempre più insistenti le richieste da parte del personale su quali siano gli uffici destinatari.
Pertanto, in considerazione del fatto che ad oggi non si è ancora pervenuti alla definizione dell’accordo sul Fondo risorse decentrate 2018, e che quindi si è ancora lontani dall’erogazione delle risorse del trattamento accessorio mentre si avvicinano scadenze inderogabili per i lavoratori dell’Istituto, le scriventi chiedono che sia data pubblicità all’elenco degli uffici destinatari dei Progetti Finalizzati 2016 nonché la data, anche presunta, della liquidazione dei relativi importi.
Restando in attesa di un gentile e celere riscontro, si inviano cordiali saluti.
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero A. Benedetti F. Stefanangeli
Al Direttore dell’Ufficio USMAF SASN
Lazio, Marche, Umbria Abruzzo e Molise,
Dott. Carmine Guarino
sasn-rm@postacert.sanita.it
oggetto: Avviso pubblico per l’attribuzione di un incarico di infermiere a rapporto convenzionale per 24 ore settimanali presso l’Ambulatorio SASN di Fiumicino.
Si fa riferimento all’Avviso pubblico del 16 maggio u.s. citato in oggetto, con il quale codesto Ufficio SASN intende reclutare un infermiere a rapporto convenzionale per 24 ore settimanali, da svolgere presso la sede dell’Ambulatorio SASN di Fiumicino, via della Fiumara 28 (all.1).
A tale riguardo, si vuole segnalare una anomalia sulla stesura del predetto avviso pubblico. Infatti, per la prima volta il bando specifica non solo la quantità di ore che il lavoratore prescelto dovrà svolgere in rapporto convenzionale con codesto Ufficio SASN, ma addirittura i giorni e gli orari di svolgimento del servizio stesso.
Tale previsione, a parere della scrivente O.S. andrebbe a penalizzare senza alcuna ragione apparente il lavoratore nuovo assunto, che vedrebbe bloccato il proprio orario di lavoro senza alcuna possibilità di modifica nel futuro svolgimento dei servizi di codesto Ufficio, a tempo indeterminato.
Ciò, in quanto, l’Avviso pubblico in esame assume la natura di “lex specialis” che individua espressamente sia i requisiti necessari per la copertura del posto che si deve attribuire, nonché le modalità e i criteri con i quali il servizio stesso dovrà essere espletato, da considerare vincolanti ed accettati dal lavoratore che partecipa e dalla Amministrazione che li propone.
Di conseguenza, si chiede alla S.V. di modificare l’Avviso pubblico indicato in oggetto, riportando la formulazione a quanto previsto nell’analogo Avviso pubblico del 17 marzo 2017, il quale non prevedeva alcuna specifica rispetto ai giorni ed addirittura agli orari di espletamento del servizio dell’Infermiere nuovo assunto (all.2).
Il Coordinatore nazionale FPCGIL
del Ministero della Salute
Comunicato unitario
DI NUOVO le OO.SS. hanno incontrato ieri al tavolo di contrattazione la Direzione generale della prevenzione sanitaria, rappresentata dalla Direttrice dell’Ufficio 10 D.ssa DAMONTE e dal Direttore Generale Dr. D’AMARIO.
Dopo lunga e animata discussione e dopo ripetute insistenze e argomentazioni di FPCGIL, CISLFP e UILPA, le parti hanno condiviso di emendare o eliminare del tutto gli articoli e l’allegato dedicati al procedimento disciplinare.
FPCISL, CGILFP e UILPA hanno preannunciato che porteranno già la prossima settimana al tavolo d’incontro col Ministro e il suo Gabinetto, la questione della mancata risposta dell’Ufficio Legislativo alla richiesta di parere, inviata dalla DGPREV fin dai primi di marzo, sulla tipologia del rapporto di lavoro instaurato, di diritto e di fatto, tra professionisti sanitari non medici e Ministero. Rappresenteremo anche la convinzione che la contrattazione per la stipula dell’A.C.N. sia lo strumento giusto e legittimo per garantire ai lavoratori le tutele legali sociali riconosciute a tutti i lavoratori subordinati, ma non a quelli operanti nei SASN.
FPCISL, CGILFP e UILPA chiederanno al Ministro Grillo anche il superamento dello strumento A.C.N. per la disciplina del rapporto di lavoro dei lavoratori sanitari dei S.A.S.N.. Questi lavoratori dovranno transitare nei ruoli del Ministero della salute. Per questo FPCISL, CGILFP e UILPA ribadiranno la richiesta di istituire un tavolo tecnico che lavori celermente per arrivare a questo risultato da sempre richiesto.
FPCISL, CGILFP e UILPA hanno sollevato il problema delle incongruenze delle cifre utilizzate per il calcolo degli aumenti contrattuali ed hanno ottenuto che l’Amministrazione riveda i calcoli e, se del caso, chieda un parere all’ARAN sulla corretta lettura delle voci economiche del CCNL comparto Sanità.
FPCISL, CGILFP e UILPA hanno chiesto chiarimenti sui motivi che hanno portato l’Amm.ne a proporre un nuovo e diverso assetto delle procedure di “sostituzione” dei professionisti assenti. Per questo punto ci si propone di chiedere una revisione del testo, che equilibri le esigenze attribuite alla Corte dei Conti e all’UCB con quelle del diritto di scelta del professionista sanitario non medico del suo sostituto.
FPCISL, CGILFP e UILPA MANTENGONO gli impegni presi con le lavoratrici e i lavoratori sanitari dei SASN ascoltando le proposte e gli approfondimenti che da loro giungono, portando avanti un lavoro serio di elaborazione dei testi e di confronto serrato con la contro parte.
“Accogliamo con favore la dichiarazione del presidente del comitato di settore Venturi in merito all’adeguamento delle risorse per il rinnovo del contratto della Dirigenza medica e sanitaria, un risultato importante, frutto di una lunga e complicata trattativa sindacale”. Queste le parole di soddisfazione di Andrea Filippi, segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil Medici in merito allo sblocco del contratto della Dirigenza medica e sanitaria, fermo da 11 anni.
“Siamo soddisfatti – prosegue Filippi – dei risultati raggiunti in questi mesi con l’inserimento dell’indennità di esclusività nella massa salariale, con il recupero di una parte della retribuzione individuale di anzianità ed oggi, con il finanziamento delle risorse necessarie a parificare il contratto della dirigenza del Ssn a quella del comparto, siamo finalmente in grado di sbloccare il contratto dei professionisti fermo da 11 anni. Ora sarà fondamentale la contrattazione sulla parte normativa per restituire dignità alle carriere bloccate da anni per la mancata esigibilità del contratto in tema di incarichi e fondi contrattuali. È necessario revisionare alcune norme che negli anni hanno causato gravi sperequazioni a danno dei professionisti della sanità” conclude il segretario.
Difformità dei dati contributivi – Incontro con il Direttore del Personale
Comunicato
Il 23 maggio abbiamo incontrato il Direttore del Personale, dott. Enrico Finocchi e la Dirigente con
delega al trattamento economico e pensionistico, dott.ssa Gigliola Fiorani, sulla questione, ampiamente segnalata, su cui l’Amministrazione è già intervenuta, ma ancora non risolta, della difformità dei dati contributivi presenti nella piattaforma Inps “Passweb” dei dipendenti del Mit.
Abbiamo rappresentato, per l’ennesima volta, la non congruità dei dati presenti nei file di NOIPA
trasmessi dall’Amministrazione ai vari centri di Pensione, in quanto incompleti degli importi accessori
per gli anni che vanno dal 2010 al 2013. L’Amministrazione ha convenuto che , tuttora, permangono
diverse irregolarità. Dopo ampia discussione dove si sono rappresentati tutti i problemi, in
particolare il completo disallineamento dei dati NOIPA (MEF) e quelli dell’INPS, la Direzione Generale
del Personale ci ha assicurato che il Mit continua a monitorare il problema attivandosi anche
nei confronti dell’Inps per la risoluzione dello stesso.
Come FP CGIL, abbiamo espresso grande preoccupazione, sia per i lavoratori pensionandi che,
come è ovvio, debbono vedersi riconosciuta tutta la propria contribuzione, sia per i colleghi che lavorano negli uffici pensioni, spesso costretti, anche per via della scarsità di risorse umane, ad un lavoro complesso e delicato che debbono svolgere in solitudine.
Per tutte le ragioni esposte, l’Amministrazione si è impegnata ad emanare una nuova circolare entro
il mese di giugno con ulteriori chiarimenti, indicando, nel contempo, l’esatta procedura da seguire e
gli adempimenti che si dovranno porre in essere, nelle varie sedi, circa l’applicazione puntuale della
stessa. Per quel che ci riguarda, non appena la circolare verrà emanata, chiederemo, attraverso le
Rsu, incontri con i Dirigenti preposti per la puntuale applicazione delle disposizioni emanate.
Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL MIT
Paolo Camardella
AL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
DR. ANTONINO MAGGIORE
AL DIRETTORE DEL PERSONALE
DR. ALDO POLITO
E’ certamente noto che in data 28 dicembre le scriventi firmarono con codesta Agenzia un accordo che prevedeva la stabilizzazione del personale distaccato a qualsiasi titolo. A distanza di mesi, la Direzione del Personale deve ancora emanare la procedura per consentire al personale in posizione di distacco di palesare la propria volontà di essere stabilizzato.
La mancata attivazione della procedura potrebbe creare diverse criticità, se si considera che in data odierna è stata pubblicata la graduatoria per la mobilità volontaria nazionale.
Stabilizzazione e posizione utile per il trasferimento sicuramente interferiscono con specifico riferimento ai colleghi che hanno fatto istanza di mobilità e che non sono destinatari della procedura di stabilizzazione dei distacchi.
Ecco il perché chiediamo che, a prescindere dalla permanenza dei distaccati nelle graduatorie appena emesse, l’Agenzia comunque garantisca il numero di posti previsti dall’accordo sulla mobilità volontaria, prevedendo un numero di scorrimenti delle posizioni pari ai distaccati utilmente collocati nelle graduatorie della mobilità.
Si coglie, altresì, l’occasione della presente nota per richiedere la massima accelerazione possibile dell’ iter riguardante le tre preintese (FUA 2016 – FUA 2017 –Passaggi di fascia economica 2019), a distanza ormai di cinquanta giorni dalla loro definizione, ottenuta dopo una forte mobilitazione sfociata in un massiccio sciopero del personale.
Senza la definitiva sottoscrizione degli accordi, possibile solo dopo i relativi nulla osta, non possiamo erogare il salario accessorio 2016 e 2017 , e neanche attivare la procedura di progressioni economiche che, come è noto, deve assolutamente concludersi entro l’anno.
Ritardi non comprensibili e inaccettabili. Che non saranno ulteriormente tollerati.
Si resta in attesa di urgente cenno di riscontro.
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/UNSA FLP
Boldorini Silveri Cavallaro Semprebon Cefalo/Patricelli
“Sono state numerose e tutte molto partecipate le iniziative di mobilitazione dei lavoratori civili della Difesa svolte stamattina sull’intero territorio nazionale per manifestare pubblicamente il nostro dissenso nei confronti dell’inerzia istituzionale del Ministra Trenta verso i bisogni dei dipendenti civili”. Queste le parole con cui la Funzione Pubblica Cgil fa il punto sulla giornata di mobilitazione di oggi, 30 maggio, indetta insieme a Cisl Fp, Uil Pa e Confsal Unsa, su tutto il territorio nazionale.
“Centinaia di lavoratrici e lavoratori – prosegue la Fp Cgil – che hanno mostrato di condividere il senso e il fondamento dell’iniziativa, sostenendo le posizioni del sindacato e gli obiettivi fissati nella piattaforma di rivendicazione ampiamente illustrata al Ministro Trenta, purtroppo ancora senza esito alcuno. È tempo che il Ministro della Difesa assuma per intero le responsabilità che derivano dal suo ruolo istituzionale di fronte ai propri 27 mila dipendenti e alle loro famiglie, e realizzi senza ulteriore ritardo gli impegni che ha assunto nei loro confronti, altrimenti si faccia da parte”.
Il prossimo 8 Giugno a Roma, conclude la categoria della Cgil dei servizi pubblici, “alla manifestazione promossa dalle categorie del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil, dietro lo striscione della Difesa, proseguirà la protesta dei lavoratori per ribadire l’importanza delle rivendicazioni avanzate nei confronti della Ministro Trenta e chiedere al Governo il rinnovo del contratto, un piano straordinario di assunzioni per la Pa e più risorse economiche perché senza il pubblico non c’è equità, e senza lavoro non c’è futuro”.
FALLITO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE PROSSIMA LA DATA DELLO SCIOPERO
Si è svolto presso la sede Ministero del lavoro di Roma il programmato tentativo di conciliazione previsto dalla vigente normativa in tema di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Alla riunione, oltre al rappresentante del Ministero del lavoro, hanno partecipato i rappresentanti di CGIL CISL e UIL e, per l’amministrazione della Giustizia, il solo Direttore Generale del personale dell’organizzazione giudiziaria, Leopizzi.
Dopo l’intervento del rappresentante del Ministero del Lavoro, CGIL CISL e UIL hanno illustrato nel dettaglio le rivendicazioni per ciascun dipartimento lamentando l’assenza dei rappresentati delle altre articolazioni del Ministero della Giustizia.
Il Direttore Generale Leopizzi si è limitato ad illustrare il programma assunzionale dell’amministrazione giudiziaria nel breve termine il quale prevede l’assunzione di 903 assistenti giudiziari dalla graduatoria degli idonei dell’ultimo concorso, di 600 operatori giudiziari dalle liste presso i centri per l’impego e di 1850 funzionari giudiziari mediante concorso pubblico, precisando che il relativo DPCM è in corso di perfezionamento. Nessun riferimento ha fatto il DG Leopizzi all’accordo del 26 aprile 2017 ed a quanto in esso previsto con particolare riferimento alle progressioni giuridiche nelle aree (cambi di profilo attraverso lo strumento della flessibilità) e alle progressioni tra le aree (transito degli ausiliari in area seconda e passaggio dei contabili e degli assistenti informatici e linguistici in area terza). E’ il caso di rammentare che l’accordo del 26 aprile 2017, firmato dal Ministro e recepito in un Decreto Ministeriale, è stato concordato con l’attuale Capo Dipartimento, all’epoca Direttore Generale del personale del DOG, che si è avvalso della consulenza dell’ufficio legislativo del Ministero anche con riferimento alla individuazione dei termini previsti per la sua attuazione. Sullo scorrimento integrale delle graduatorie per funzionari giudiziari e funzionari NEP ex art.21 quater della L.132/15, a richiesta delle oo ss, ha affermato che lo stesso, secondo l’interpretazione del ministero, può avvenire solo a seguito delle assunzioni in area terza. Nulla di nuovo il DG ha detto sull’attuazione dell’art.492 bis CPC, sul potenziamento degli organici dell’Amministrazione Centrale, sul rifinanziamento del FUA, sullo sblocco della mobilità ordinaria, sulla predisposizione di un piano di assunzioni straordinarie per rispondere alla grave carenza di personale che si sta creando a seguito dei pensionamenti. Nulla ha detto il DG sulle altre questioni sul tappeto quali l’informatica giudiziaria e l’ampliamento dell’organico delle figure contabili, l’avvio delle procedure per i passaggi dalla prima alla seconda area, l’indizione dei corsi concorsi per le figure professionali inizialmente escluse dalla procedure ex 21 quater. Ovviamente nulla ha detto il DG sui contenuti della vertenza relativa al personale del DAP e della DGMC.
CGIL CISL e UIL hanno valutato molto negativamente i contenuti dell’incontro in quanto dallo stesso è emersa inequivocabilmente la volontà del Ministero di non adempiere a quanto convenuto il
26 aprile 2017.
Per tale motivo CGIL CISL e UIL, ritenendo che la politica che il ministero sta realizzando porterà alla paralisi della Giustizia anche in considerazione delle gravi scoperture di organico che si stanno creando giorno per giorno, indicheranno a breve la data dello sciopero della Giustizia e valuteranno con i propri uffici legali l’adozione di iniziative per conseguire la giudiziale applicazione dell’accordo del 26 aprile 2017.
Pubblichiamo copia del verbale di mancato accordo.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Meloni Marra Amoroso