Pubblichiamo la lettera del Ministero della Difesa

Avvio trattativa rinnovo CCNL MISERICORDIE 2017/19

Nella giornata di lunedì 15 aprile 2019 si è svolto un incontro unitario riservato con la Confederazione
delle Misericordie d’Italia al fine di verificare la condizioni per aprire il percorso per il rinnovo del
CCNL.
Al termine della discussione, è stata condivisa l’esigenza di avviare la trattativa per adeguare
i contenuti normo economici, anche in analogia con quanto già fatto con gli altri contratti del terzo
settore già rinnovati, ma rispettando quelle che sono le peculiarità di questo contratto.
Abbiamo fissato il prossimo incontro, in seduta plenaria, per martedì 21 maggio 2019, dalle
ore 14:00, presso la sede della Confederazione Nazionale delle Misericordie di Firenze.
Poiché è nostra intenzione produrre una bozza di revisione dell’articolato, al fine di fornire
elementi di merito ed utili alla negoziazione, nelle prossime settimane convocheremo una nostra
riunione, al fine di svolgere la discussione al nostro interno, per poi avviare quella unitaria con Cisl
Fp e Uil Fpl.

 

Per il Comparto Sanità/SSAEP
Fp Cgil Nazionale
Gianluca Mezzadri

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi
Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
Lo scorso 1° aprile, dopo diversi mesi di pausa, sono ripresi i lavori del Tavolo Tecnico sugli ufficiali giudiziari.
La riunione, che si è svolta presso la DGSIA e che ha riguardato in particolare l’attuazione dell’art. 492 bis cpc in tema di indagini patrimoniali, è stata aggiornata all’esito dell’incontro tra la DGSIA e l’Agenzia delle Entrate convocato per il 9 aprile per definire i dettagli tecnici dell’accesso alle banche dati.
Purtroppo ad oggi non abbiamo ricevuto da codesta amministrazione alcuna informazione né sull’esito dell’incontro tra DGSIA ed Agenzia delle Entrate né sulla ripresa dei lavori del tavolo tecnico. CGIL CISL e UIL viceversa hanno ricevuto notizie sui contenuti della riunione DGISIA/AgenziaEntrate attraverso canali social utilizzati da persone ben informate probabilmente perché hanno partecipato direttamente alla riunione.
Ancora una volta CGIL CISL e UIL devono riscontrare il silenzio dell’amministrazione su rilevanti questioni che interessano centinaia di lavoratori e che coinvolgono servizi delicatissimi e di rilevanza pubblica. L’informazione, si rammenta, è un obbligo inderogabile per il datore di lavoro pubblico la cui violazione integra gli estremi della condotta antisindacale.
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono formali informazioni sugli esiti della riunione di cui in premessa ed una nuova convocazione del tavolo tecnico. Quest’ultimo dovrà definire gli aspetti operativi dell’attuazione concreta nei vari uffici della norma una volta approntato il necessario collegamento telematico nonché i contenuti di una direttiva ministeriale che garantisca una uniforme implementazione del servizio nei vari uffici NEP. Infine CGIL CISL e UIL rappresentano la necessità che, oltre all’attuazione del 492 bis, si discuta di altre significative tematiche siccome enunciate nella Piattaforma Unitaria sugli Ufficiali Giudiziari.
CGIL CISL e UIL si riservano l’adozione di ulteriori iniziative in caso di negativo riscontro.
Distinti saluti

 

 

FP CGIL                   CISL FP                               UIL PA
Meloni                           Marra                                Amoroso

Pubblichiamo la lettera e il verbale del Ministero della Difesa.


                                                        
                       

Si è svolto questa mattina il primo incontro in Aran per il rinnovo del CCNL per il personale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’incontro è stato utilizzato da Aran per illustrare i contenuti dell’atto di indirizzo ricevuto dalla Presidenza del Consiglio, evidenziando come, anche per questo comparto come per i precedenti
CCNL già sottoscritti lo scorso anno per gli altri comparti pubblici, si tratterà di ridefinire un nuovo
sistema di relazioni sindacali, declinando il sistema di partecipazione e ruolo, livelli e materie della
contrattazione integrativa. Il nuovo sistema delle relazioni sindacali deve divenire anche la sede
per attuare tempestivamente, a livello contrattuale, istituti e miglioramenti di carattere normativo
introdotti dalle norme di legge. Così come si tratterà di:
– adeguare l’impianto contrattuale alle norme intervenute dal 2009 in avanti, attivando anche qui
quegli istituti innovativi come permessi per visite, esami diagnostici e terapie, le ferie solidali e altro;
– determinare l’attivazione della previdenza complementare con l’adesione al Fondo Perseo Sirio;
– rivisitare il trattamento economico anche in considerazione delle risorse rese disponibili dalle leggi
di bilancio 2016, 2017 e 2018.
Unitariamente come FP CGIL e CISL FP abbiamo ribadito la necessità di raggiungere in tempi rapidi
la definizione del CCNL per permettere anche ai lavoratori della Presidenza di vedere finalmente
riconosciuto il diritto al rinnovo del contratto dopo ormai dieci anni di blocco e rendere finalmente
disponibili gli adeguamenti stipendiali con le risorse già stanziate, che peraltro giudichiamo
insufficienti sia a riconoscere la necessaria rivalutazione delle retribuzioni sia a finanziare ulteriori
istituti che l’amministrazione vorrebbe introdurre.
Dopo un primo giro di tavolo per le presentazioni di rito e una prima valutazione dell’atto di indirizzo,
abbiamo altresì ribadito che l’atto di indirizzo non può rappresentare un vincolo per le rappresentanze
sindacali in quanto atto che disciplina esclusivamente il vincolo di mandato consegnato
all’Aran da parte datoriale. Al contempo evidenziando come per Fp Cgil e CIsl Fp il riferimento resta
l’accordo sottoscritto fra il governo e Cgil, Cisl e Uil il 30 novembre 2016 e che ha permesso la
riapertura della stagione contrattuale.
In tal senso abbiamo infine dichiarato la nostra disponibilità a: proseguire con una calendarizzazione
di incontri utile a verificare, anche sulla base di testi proposti da Aran, le reali distanze tra la posizione
datoriale e le piattaforme delle rappresentanze sindacali, senza precluderci l’eventualità,
definendo prioritariamente un efficace sistema di relazioni sindacali, di rinviare a fasi successive,
sia il tema della rivisitazione dell’ordinamento professionale (magari attivando, anche qui come negli
altri comparti, una specifica commissione paritetica utile a fare una analisi sulle effettive necessità
e a presentare una proposta adeguata alle parti negoziali in avvio della trattativa per il successivo
rinnovo contrattuale 2019-2021), sia gli aspetti più controversi degli effetti economici e giuridici
di un eventuale nuovo sistema di valutazione. Ciò anche alla luce dell’insufficiente dotazione di risorse
disponibili nella vigenza contrattuale attuale.
Nelle prossime settimane Aran si è riservata di convocare nuovamente il tavolo negoziale.

 

 

I Segretari Nazionali

Fp Cgil                             Cisl Fp
Florindo Oliverio            Angelo Marinelli

Presidi di Cgil, Fp e Silp in tutta Italia, il rinnovo solo strumento per ridare dignità

Non ci stanno ad essere prigionieri di un uso propagandistico della sicurezza per soli fini elettorali. Vogliono che il loro lavoro, prezioso e a tutela dei cittadini e delle istituzioni, sia valorizzato nelle condizioni di vita, di lavoro e nel riconoscimento economico. Per queste ragioni oggi gli operatori di Polizia, dietro le bandiere di Cgil, Silp Cgil e Fp Cgil, sono scesi in piazza in tutta Italia, in presidi promossi davanti le prefetture, per sensibilizzare la società civile, a partire dal puntare l’indice contro le promesse non mantenute del governo, che hanno definito, del ‘cambia-niente’, ovvero: “Niente rinnovo contrattuale: solo 6 euro lordi a testa come automatismo”.

Dal presidio di Roma, nei pressi della Prefettura in piazza Venezia, il responsabile della Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Massimiliano Prestini, ha affermato: “Chiediamo investimenti concreti che possano migliorare le condizioni di vita e di lavoro del personale di polizia. Nel mese di aprile i lavoratori si troveranno in busta paga solo i 6 euro di aumento dell’indennità di vacanza contrattuale”.

Il contratto di lavoro, infatti, per quel che attiene la parte economica, è scaduto da quattro mesi, mentre la coda contrattuale e la parte normativa relative al vecchio accordo pare non interessino al governo, come aggiunge Prestini: “L’attuale governo non ha voluto aprire un confronto per mettere mano alla parte normativa del contratto e non ha stanziato risorse necessarie per garantire un rinnovo contrattuale adeguato. Siamo stanchi di essere usati come strumento di propaganda elettorale. Servono investimenti concreti nel settore a partire da quelli necessari per il rinnovo del contratto”. Tante le città coinvolte dai presidi di Cgil, Fp e Silp, con un obiettivo preciso: il rinnovo del contratto, il solo strumento – concreto e non propagandistico – per restituire agli operatori di polizia piena dignità.

 

 

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OBIETTIVO RAGGIUNTO ANCHE CON GLI ACCORDI!
FIRMATA LA RIPARTIZIONE DEI FONDI 2016 E 2017 E LA TERZA PROCEDURA DI PROGRESSIONE ECONOMICA!

Con la grande adesione al nostro sciopero del 2 aprile u.s. abbiamo ottenuto un vero “cambio verso”, con il completo recupero delle risorse che l’Agenzia aveva tagliato (32 mln per ogni annualità) che ha permesso finalmente lo sblocco della contrattazione degli accordi sul salario accessorio degli anni 2016 e 2017 e della terza tranche delle progressioni economiche.
Certamente gli accordi sul salario accessorio che abbiamo firmato nella giornata di ieri risentono ancora di parte di quei tagli previsti per legge cosa che, ad invarianza di risorse o piccoli incrementi rispetto al 2015, ha messo a dura prova l’intento di una specifica remunerazione delle attività della V.D. e dei colleghi che hanno indirettamente subito l’aggravio lavorativo.
La soluzione, in assenza delle risorse aggiuntive promesse, che a suo tempo non furono certo fatte dal Sindacato ma da un’Agenzia che prima sfrutta e poi non mantiene gli impegni, è stata quella di riconoscere tra gli obiettivi monetari delle regioni interessate una quota dell’obiettivo monetario della V.D. pari al 50% del riscosso.
Tale soluzione, senza che ne risentano la generalità dei colleghi sul territorio nazionale, consente, alle condizioni date, un concreto riconoscimento alla complessità di tutte le attività svolte nelle regioni interessate.
Gli accordi sul salario 2016 e 2017, nel loro complesso, rispecchiano i tradizionali criteri adottati gli anni precedenti e, pertanto, “scontano” la necessità di una complessiva rivisitazione, per adeguarli alle ormai mutate esigenze di corretta remunerazione delle attuali professionalità esistenti in Agenzia, nonché alle esigenze di una completa unificazione degli istituti inerenti l’area Entrate e Territorio.
In questo senso, sin da subito, unitariamente abbiamo assunto l’impegno a che ciò si concretizzi, così come molte altre tematiche, non necessariamente legate agli aspetti economici, che stanno a cuore ai lavoratori e che a partire dai prossimi giorni affronteremo con ancora maggiore incisività. L’esito del nostro sciopero del 2 aprile, in questo senso, costituisce un forte viatico.
Abbiamo inoltre sottoscritto l’accordo per attuare la terza procedura di progressione economica finalizzata a che, nel 2019, tutti i colleghi che non hanno ottenuto la progressione economica nelle due procedure conclusesi nel 2018, possano raggiungere questo importante risultato.
Era un impegno che le Scriventi avevano assunto nel 2017 con tutti i lavoratori riuscendo già all’epoca, a seguito della mobilitazione avviata in quell’anno, ad ottenere le risorse economiche aggiuntive per finanziare le tre procedure (recupero di 20 mln di euro con emendamento specifico nella legge di bilancio anno 2018), consentendo oggi di definire un accordo storico che consentirà anche a loro il giusto e doveroso inquadramento nella fascia superiore.

FP CGIL                  CISL FP                  UILPA                     CONFSAL/UNSA                   FLP
BOLDORINI               SILVERI            CAVALLARO             SEMPREBONI      CEFALO/PATRICELLI

Al MIBAC
Sig. Ministro
On.le Alberto Bonisoli
SEDE

Oggetto: 1 maggio – richiesta di ripristino chiusura ordinaria degli Uffici.

Sig. Ministro
il suo predecessore, con atto inopinato, ha stabilito,tramite la modifica del DM sugli orari dei Musei e
dei siti aperti al pubblico che la giornata del Primo Maggio venga considerata come giornata di apertura ordinaria.
Noi riteniamo che questa decisione sia del tutto in contrasto con le finalità di una Festa che riguarda
tutti i lavoratori a fronte di un sistema di aperture ed orari che è il più ampio anche rispetto allo scenario internazionale.
Nel DM 30 giugno 2016, infatti, i giorni di chiusura annuali vengono limitati alle sole giornate del 25
dicembre e del 1 gennaio, cassando la previsione di chiusura del Primo Maggio con un atto che
ribadiamo ci pare del tutto ingiustificato alla luce delle politiche sugli orari che da circa 20 anni
caratterizzano l’attività di questa Amministrazione con gli accordi sottoscritti con le OO.SS. che hanno
garantito l’apertura generalizzata per 11 ore al giorno e per 363 giorni all’anno e che sono le vere leve
che hanno consentito l’aumento dei visitatori come si può facilmente desumere dalle stesse statistiche ufficiali pubblicate sul sito istituzionale del MIBAC.
Una decisione che ha prodotto sconcerto e proteste tra i lavoratori che si sono visti negare il diritto di
festeggiare la propria Festa senza alcuna plausibile motivazione considerato che invece Feste che
riguardano altre visioni della vita, in particolare riferite ai sentimenti religiosi, vengono mantenute e, a
differenza degli anni precedenti, tutti i luoghi della cultura in quelle giornate restano chiusi al pubblico.
Negli anni precedenti, invece, un sistema di aperture straordinarie concordate con le OO.SS.,
garantivano certamente una migliore articolazione dell’offerta e riuscivano ad offrire, sulla base della
partecipazione volontaria dei lavoratori, un sistema di aperture in tutti i giorni dell’anno, laddove la
volontarietà dell’adesione a questi progetti salvaguardava il diritto dei lavoratori e l’offerta di aperture
non costringeva l’intero apparato ministeriale di riferimento ad aperture di tutti i luoghi della cultura,
anche quando non si ravvisi una necessità legata all’offerta ed al flusso di visitatori prevedibile.
Sulla base di quanto sopra esposto le chiediamo di rivedere quella decisione: siamo convinti che
questo produrrebbe maggiori risultati in termini di qualità e di soddisfazione dell’offerta e certamente
incontrerebbe il favore della stragrande maggioranza dei lavoratori, che vedrebbero così ripristinato il
diritto a festeggiare la Festa per loro più importante.
Certi della sua sensibilità sull’argomento restiamo in attesa di un cortese cenno di riscontro.
Distinti saluti

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale

Polizia Locale manovra

I Sottosegretari di Stato al Ministero dell’Interno, Carlo Sibilia e Nicola Molteni, hanno convocato le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro, per un incontro che si terrà martedì 30 aprile. A darne notizia sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

“Apprendiamo con favore – affermano i coordinamenti delle Polizie Locali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – che i due sottosegretari al Ministero dell’Interno abbiano fissato questo incontro, a seguito della incessante azione delle nostre organizzazioni sindacali, finalizzata alla risoluzione delle numerose tematiche che vedono gli ufficiali e gli agenti delle Polizie Locali di tutta Italia in attesa di risposte da troppi anni. Siamo fiduciosi che l’incontro sia proficuo e che permetta di mettere a punto azioni concrete”.

ELEZIONI DEL CONSIGLIO SUPERIORE: I RISULTATI

Il risultato di queste elezioni vede sicuramente vincitore il fronte confederale, che conferma i tre
Rappresentanti all’interno del Consiglio registrando una netta avanzata della CISL ed un
consolidamento della UIL. In questo contesto noi registriamo una pur minima flessione pari a quasi due punti percentuali. Di converso arretra decisamente il fronte dei Sindacati autonomi, in particolare la FLP.
Noi sapevamo che alcuni fattori non ci avrebbero favoriti: il carattere esclusivamente interno della
elezione, la modalità di voto esclusivamente on line che ha comportato un calo dei votanti sotto al 50% e, da ultimo, l’estromissione dalla nostra lista di una candidata decisa incredibilmente ad urne aperte e non certo nei tempi stabiliti dal DM. Valuteremo il risultato dal punto di vista della sua distribuzione territoriale e faremo una serena analisi delle cause che hanno determinato un esito non brillante per la nostra lista. Riteniamo comunque che queste elezioni hanno confermato una solida base di consensi alla FP CGIL, per i quali ringraziamo di cuore tutti i lavoratori che ci hanno sostenuto, ma che deve essere rafforzata tramite una copertura capillare dei posti di lavoro e un maggiore coinvolgimento dei nostri delegati, in vista delle elezioni RSU del 2021. Facciamo i complimenti ai colleghi vincitori e li facciamo soprattutto al nostro compagno Matteo Scagliarini, nuovo ingresso nel Consiglio Superiore dove saprà proseguire l’egregio lavoro svolto da Giulia Barrera, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per il grande impegno che ha dimostrato in anni difficili per la gestione molto governativa di quel Consiglio. Un grande ringraziamento va sempre a Mariangela Bruno, colpevole di offrire temporaneamente un servizio qualitativo al MIBAC e per tale motivo estromessa mentre le elezioni erano in corso.
Non possiamo certamente ringraziare l’Amministrazione per il trattamento ricevuto che ne ha sostanzialmente messo in discussione la funzione di terzietà a cui era chiamata. Il Presidente della Commissione Elettorale Famiglietti sa che almeno la tempistica della discussione del ricorso FLP pone in seria discussione l’intera legittimità del processo. Noi abbiamo consegnato alla Commissione, prima di conoscere l’esito delle votazioni, la lettera che vi alleghiamo e che spiega in modo chiaro la vicenda che rivela anzitutto una incredibile mancanza di rispetto verso la CGIL e le prerogative sindacali in generale. Una sciatteria nella procedura elettorale e una modalità di voto che ha solo avuto l’effetto di abbassare il tasso di partecipazione dei lavoratori a cui si è aggiunta la sconcertante gestione del ricorso FLP. Non ci fermeremo qui, non andremo per carte bollate, ma la modalità di gestione di questo processo dovrà essere molto diversa ed in particolare ci batteremo per il ripristino dei collegi elettorali, per una modalità di voto che sia diversa e garantisca l’accesso al voto di tutti i lavoratori. E ci batteremo per eliminare quelle regole e interpretazioni burocratiche che impediscono il fondamentale diritto all’elettorato attivo e passivo a lavoratori che hanno tutte le carte in regola per poterlo esercitare.
Perché la democrazia non è un diritto negoziabile.

 

FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria

p.c. On. Dott. Vittorio Ferraresi
Sottosegretario alla Giustizia

p.c. Dott. Fulvio Baldi
Capo di Gabinetto

Le scriventi Organizzazioni Sindacali riscontrano lo schema di decreto interministeriale sulle modalità di assunzione del personale amministrativo non dirigenziale nei ruoli dell’amministrazione giudiziaria in applicazione dell’art.1 comma 307 lettera a) della legge 30 dicembre 2018 n.145.
Dall’esame del suo contenuto emerge innanzitutto un dato stridente: il silenzio dell’atto sullo scorrimento delle graduatorie formate all’esito delle procedure selettive di transito dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari rispettivamente nelle figure del funzionario giudiziario e del funzionario NEP ex art.21 quater della legge 132/2015. Giova sul punto precisare che lo scorrimento integrale delle predette graduatorie, finanziato dalla norma per intero, non è una velleità del sindacato confederale ma l’adempimento di un preciso obbligo da parte di codesta amministrazione scaturente da un accordo sottoscritto dal Ministro in carica il 26 aprile del 2017 con le organizzazioni sindacali, accordo integralmente recepito in un Decreto Ministeriale. L’assenza di un qualsivoglia riferimento al predetto scorrimento in un decreto che dispone 1850 assunzioni nella figura del funzionario giudiziario e che è sottoscritto anche del Ministro della Funzione Pubblica, è un pessimo segnale perché, al di là dei generici impegni verbali formulati anche dall’attuale Ministro della Giustizia, denota una volontà pressoché inesistente di operare il predetto scorrimento nel termine convenuto (30 giugno 2019) ed anche oltre. IL SINDACATO CONFEDERALE NON CI STA!!! Per CGIL CISL UIL il rispetto degli accordi presi è un principio cardine delle corrette relazioni sindacali ed è ancor di più inviolabile quando l’adempimento degli obblighi risponde ad un interesse generale. Infatti le figure del funzionario giudiziario e del funzionario NEP, in quanto coperte in massima parte da lavoratori assunti prima degli anni ottanta, si stanno svuotando vertiginosamente con gravi sofferenze da parte degli uffici che vengono a trovarsi privi di personale direttivo delle cancellerie e delle segreterie giudiziarie. Inoltre lo scorrimento integrale delle predette graduatorie consentirebbe di realizzare le progressioni giuridiche in area seconda attraverso il passaggio, a domanda, tra l’altro degli assistenti giudiziari nella figura del cancelliere esperto e degli operatori giudiziari nella figura dell’assistente.
Nulla dice il decreto de quo in merito all’applicazione della citata norma del 21 quater alle altre figure professionali dell’area seconda: contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici. Tale procedura, benché prevista e finanziata dalla norma, è ferma al palo da oltre due anni senza alcuna motivazione plausibile attesa la circostanza che la procedura è ope legis identica a quella già svolta per i funzionari giudiziari ed i funzionari NEP.
Il decreto interministeriale tace anche sul passaggio degli ausiliari in area seconda benché lo stesso, finanziato originariamente nel 2010 nell’ambito dell’accordo sul FUA 2009, secondo quanto affermato dal Ministro in occasione della riunione del 2 aprile scorso abbia ricevuto la prescritta autorizzazione da parte della Funzione Pubblica.
Infine nessun cenno fa lo schema di decreto al “fabbisogno di personale” dell’amministrazione giudiziaria. Tale istituto, disciplinato dagli artt. 6 e 6 ter D.L. vo 165/2001, consente alle pubbliche amministrazioni di determinare gli organici di ciascuna area secondo le proprie specifiche esigenze avendo come unico limite il rispetto dei vincoli di spesa per il personale previsti dalla legge. In una situazione di gravissima carenza di personale, come l’attuale, la rideterminazione delle dotazioni organiche di area, di ciascun profilo e, successivamente, delle piante organiche dei singoli uffici attraverso lo strumento del fabbisogno consentirebbe all’amministrazione di rimodulare gli organici in funzione delle sue reali necessità e quindi di operare, nella programmazione assunzionale, secondo quella progettualità organizzativa di ampio respiro che i vecchi vincoli normativi e di bilancio rendevano praticamente impossibile da perseguire e realizzare.
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono che il decreto di cui in premessa sia modificato prevedendo:
▪ lo scorrimento delle graduatorie di funzionario giudiziario e di funzionario NEP per un numero di posti almeno pari a quello previsto per le assunzioni di funzionario giudiziario;
▪ la indicazione, almeno in premessa, dei tempi della pubblicazione del bando ex art.21 quater L.132/15 per funzionario contabile, funzionario linguistico e funzionario informatico;
▪ la indicazione, almeno in premessa, dei tempi della pubblicazione del bando per il transito degli ausiliari nella figura dell’operatore giudiziario contestualmente alla messa a bando dei posti di pari numero previsto per le assunzioni dall’esterno;
▪ la indicazione, almeno in premessa, dei tempi e delle modalità della elaborazione del fabbisogno di personale dell’amministrazione giudiziaria in vista di una radicale rimodulazione degli organici che consenta la piena realizzazione di quanto convenuto nell’accordo del 26 aprile 2017, con particolare riferimento alla necessità di superamento della prima area, con la conseguente ricollocazione del personale idoneo al previsto bando nella seconda area e alle necessità di ridefinire le esigenze professionali all’interno delle aree, con riferimento ai processi di riprofessionalizzazione del personale previsti dal citato accordo del 26 aprile 2017;
▪ la necessità di un richiamo alla programmazione entro il 2021 del piano assunzionale, sulla base del trend di uscite per cessazioni in atto, particolarmente significativo nel 2019, al fine di determinare tempistiche certe e celeri per il completamento del processo complessivamente previsto (scorrimento delle graduatorie e indizione di nuovi concorsi), sulla base della normativa
vigente e fatte salve le possibili ulteriori integrazioni derivanti dall’andamento delle uscite per la cosiddetta “quota 100”.
CGIL CISL e UIL in una fase difficile come questa si attendono scelte coraggiose e lungimiranti che, utilizzando i nuovi strumenti normativi, consentano di realizzare la mission dell’amministrazione attraverso la valorizzazione del personale in servizio.
Distinti saluti

Roma, 16 aprile 2019

 

 

FP CGIL                                  CISL FP                             UIL PA
Meloni                                       Marra                               Amoroso

Pubblichiamo la nota del Coordinatore provinciale,  in cui invita l’Amministrazione a dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori.

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