Fp Cgil Medici, fallisce tavolo su retribuzione individuale di anzianità
Ora concentriamoci sul rinnovo del contratto
Roma, 3 aprile – “Un fallimento il tavolo convocato dal Ministro Grillo per risolvere l’annoso tema dello sblocco della Ria, la Retribuzione individuale di anzianità dei medici, indispensabile per dare ristoro al disagio lavorativo”. A farlo sapere è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti del Servizio sanitario nazionale, Andrea Filippi.
Il Ministero dell’Economia e Finanze, riporta il dirigente sindacale, “snobba il tavolo tecnico convocato dal Ministro della Salute con le organizzazioni sindacali della dirigenza del Servizio sanitario nazionale. L’assenza del Mef è l’ennesima dimostrazione delle incoerenze e delle spaccature del governo giallo-verde e questa volta a rimetterci sono 130 mila medici, veterinari e dirigenti sanitari”.
Il governo, prosegue Filippi, “ancora una volta manifesta il completo disinteresse verso i lavoratori e verso la salute della cittadinanza. Ora stendiamo un velo pietoso su questa brutta pagina e concentriamoci per chiudere un contratto che i medici aspettano da 11 anni, consapevoli che la distanza nella trattativa con le regioni non è poi così incolmabile. Le condizioni per ridare il contratto ai medici ci sono, tutti si assumano questa responsabilità”, conclude.
Pubblichiamo il comunicato dello sciopero del 2 Aprile 2019.
COMUNICATO
A seguito della nota unitaria di FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL DIRSTAT E UNADIS del
MISE, inviata al Ministro ed al Segretario generale, per denunciare le mancate relazioni sindacali
su varie tematiche di cui una delle principali è senz’altro la Riorganizzazione del Ministero, Il
Segretario generale ci ha risposto prospettando un Cronoprogramma con il quale si evidenzia che
gli Uffici del Segretariato Generale “attraverso un gruppo di lavoro” hanno già effettuato una
ricognizione delle varie attività di competenza del Mise ed hanno operato “una serie di interviste
individuali” con i 15 Direttori Generali. Lo stesso Cronoprogramma continua affermando che il
entro il 5 aprile il suddetto gruppo di lavoro presenterà un documento di sintesi, che entro lo
stesso mese saranno convocati i Direttori Generali e che infine sarà indetta una riunione con i
Sindacati.
TUTTO CIO A NOSTRO AVVISO NON E’ AFFATTO SUFFICIENTE A FAR RIENTRARE LO STATO
DI AGITAZIONE DEL PERSONALE PER LE SEGUENTI RAGIONI:
1) non abbiamo alcuna risposta rispetto alla funzionalità e operatività di tanti Uffici,
che, con i pensionamenti e in assenza di nuove risorse, rischiano seriamente il
blocco delle attività e dell’erogazione dei servizi ai cittadini;
2) non abbiamo nessuna garanzia in merito al consolidamento e al rilancio del ruolo
del Ministero, permangono anzi forti le preoccupazioni di un suo progressivo
ridimensionamento, nonostante l’esigenza sempre più sentita di dare forza e
sostanza alle politiche per lo sviluppo e garantire la presenza sul territorio;
3) non è stato finora attivato nessun vero confronto con le OO.SS. sul tema della
Riorganizzazione, abbiamo avuto solo brevi e sporadici incontri, su nostra
sollecitazione, durante i quali ci è stato detto che ci stavano lavorando senza fornire
alcuna informazione rispetto al Progetto e alla Mission che si vuole dare a questa
Amministrazione;
4) l’unica informazione data è stata la riduzione delle Direzioni Generali con
l’obbiettivo di riduzione dei costi e senza sapere cosa debba accadere degli
eventuali risparmi ottenuti;
5) continua il silenzio in merito alle risorse sui Fondi per il personale e all’esigenza di
un loro incremento;
6) permangono situazioni di forte disagio tra il personale per alcune scelte
organizzative non adeguatamente condivise e tardive dell’Amministrazione, come
ad esempio le modalità di smaltimento delle ferie arretrate che sta creando serie
difficoltà agli Uffici, aggravate dai continui pensionamenti e che peggioreranno dal
mese di Agosto a causa dei pensionamenti quota 100.
NON SIAMO DISPONIBILI RISPETTO AD UN TEMA COSI’ IMPORTANTE AD ESSERE CONSULTATI
SOLO ALLA FINE DI UN PERCOSRSO IN CUI CI SI CHIEDERA’ DI PRONUNCIARCI SU UN DISEGNO GIA’ DEFINITO, DI CUI IGNORIAMO LA FINALITA’, SOPRATTUTTO IN UN MOMENTO IN CUI C’E’ UN GRAN BISOGNO DI AVVIARE UN PROCESSO ORGANICO DI SVILUPPO PER LA RIPRESA DEL NOSTRO PAESE DATO DA TUTTI A CRESCITA ZERO.
Nei prossimi giorni invieremo un calendario di Assemblee e predisporremo un Comunicato Stampa
Roma 2/4/2019
FP CGIL – MiSE CISL FP- MiSE UIL PA- MiSE CONFSAL UNSA – MISE
Manuela Benevento Carlo Filacchioni Stefano Fricano Salvatore Miragliotta
Pubblichiamo: Il documento con le proposte delle associazioni, della Cgil e della Funzione Pubblica Cgil, sui Livelli essenziali di assistenza e la riduzione del danno come diritto.
Cgil FP Cgil
Denise Amerini Simona Ricci
Uffici delle Entrate chiusi quasi in tutta Italia, con mobilitazioni in tutte le regioni, e adesioni altissime allo sciopero da parte dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, intorno al 70%, con punte fino al 90% e in alcuni casi anche al 100% di astensione dal lavoro. A farlo sapere sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp, ricordando le ragioni della protesta: “Le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia guidata da Antonino Maggiore hanno incrociato oggi le braccia per rivendicare l’immediato sblocco delle somme del salario accessorio per gli anni 2016 e 2017, nonché l’immediata conclusione della terza tranche delle progressioni economiche“.
Un grande presidio si è tenuto a Roma davanti al Ministero dell’Economia e Finanze. Durante la mobilitazione, fanno sapere i sindacati, “una delegazione è stata ricevuta dal vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, con la quale è avvenuto un proficuo incontro. Castelli – affermano i sindacati – ha assicurato il suo impegno per una positiva risoluzione della vicenda affinché il vertice dell’Agenzia delle Entrate si attivi nell’immediato per la risoluzione della vertenza, che per noi può essere unicamente la firma degli accordi sui Fondi 2016 e 2017, nonché la definizione delle progressioni economiche 2019 per permettere il passaggio a tutti gli attuali esclusi”.
Nel giro delle prossime ore, spiegano i sindacati coinvolti, “dovremmo avere segnali positivi. Abbiamo apprezzato la disponibilità del vice ministro, verificheremo concretamente se questo impegno potrà tradursi in un cambiamento. Diversamente intensificheremo la protesta. Infine, un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici ed i lavoratori dell’Agenzia e ai nostri dirigenti sindacali territoriali per la realizzazione di questa storica giornata. Non disperderemo e valorizzeremo questo importante momento di lotta“, concludono.
Pubblichiamo lo stato di agitazione unitario, indetto dalle OO.SS. territoriali sulla grave carenza di organico al Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bari
Pubblichiamo la circolare dell’ UAS in riferimento al Circuito Ciclistico VVF 2019, del Campionato Italiano VVF di ciclismo a cronometro giunto alla V^ edizione che si svolgerà in data 30 giugno 2019 a Perugia nella frazione di Solfagnano
Pubblichiamo la nota inviata dal Coordinatore Area Metropolitana e Provinciale nella quale chiede chiarimenti sull’O. di G. n°3 del 09.01.2019
TAVOLO TECNICO UNEP
I RISULTATI DELLA RIUNIONE DEL 1° APRILE
Si è svolto ieri, 1° aprile 2019, il programmato incontro in sede di tavolo tecnico sugli Ufficiali Giudiziari presso la DGSIA. All’incontro hanno partecipato il Direttore Generale del personale dott. Alessandro Leopizzi, il Direttore Generale SIA dr.ssa Alessandra Cataldi, il dott. Pietro Lupi, coordinatore dell’Area Civile dell’Ufficio per i sistemi giudiziari civili e penali, nonché la dr.ssa Isabella Gandini direttore dell’Ufficio IV della DG personale.
Dopo i saluti della dr.ssa Cataldi, ha preso la parola il direttore generale Leopizzi il quale ci ha evidenziato la massima attenzione della Direzione Generale verso le problematiche UNEP con particolare riferimento all’attuazione del 492 bis ed alla realizzazione del progetto “tablet” che inserisce gli UNEP nel PCT, la cui sperimentazione è stata già avviata presso l’UNEP della Corte D’Appello di Milano. CGIL CISL e UIL hanno rappresentato, ad onor del vero, che a partire dalla nomina del Direttore Generale Leopizzi si è avuta una significativa svolta nell’approccio alle problematiche UNEP ed un apprezzabile impulso alla loro effettiva risoluzione.
Successivamente il dott. Lupi, su richiesta di CGIL CISL e UIL, ha illustrato il percorso intrapreso dalla DGSIA per implementare, su tutto il territorio nazionale entro il 2019, la versione del sistema GSU aggiornato per superare le criticità prospettate dal Tavolo tecnico: inserimento delle attività relative al 492 bis cpc; inserimento degli ulteriori dati relativi al progetto tablet per le spese derivanti dalla notifica ex artt. 139 – 140 e 660 cpc; la dematerializzare della firma dei soggetti coinvolti; il rilascio della formula esecutiva secondo le modalità telematiche; utilizzo di template standardizzati per la redazione di verbali e relazioni di notifiche ecc.
CGIL CISL e UIL hanno evidenziato la necessità di prevedere una interlocuzione anche tra i sistemi dell’UNEP ed il SIECIC (Sistema Informativo per le Esecuzioni Civili Individuali e Concorsuali) al fine di risolvere i problemi emersi in merito alla liquidazione dei compensi ex art. 122 DPR 1229/59. Tale interlocuzione consentirebbe al giudice dell’esecuzione e alle cancellerie di procedere al calcolo automatizzato dei compensi degli ufficiali giudiziari ed alla contestuale tracciabilità da parte dell’UNEP.
Inoltre su richiesta di CGIL CISL e UIL il dott. Lupi ha assicurato che sono state intraprese le attività per l’istituzione dei registri informatici dei protesti e per la successiva trasmissione telematica dei protesti alle Camere di Commercio come disposto dalle recenti disposizioni normative che ne prevedono l’obbligatorietà dal 1° giugno 2019.
Inoltre al fine di favorire l’accesso di tutto il personale ai servizi informatici il dott. Lupi ha comunicato che i lavoratori saranno abilitati all’utilizzo della firma digitale secondo il sistema attualmente in uso con smart card o con il sistema Token. Ciò ridurrà gli adempimenti burocratici legati al rilascio della firma digitale.
CGIL CISL e UIL hanno evidenziato l’esigenza di avere una puntuale e formale rendicontazione sulla definizione della convenzione con l’Agenzia delle Entrate nonché tempi certi per l’avvio dell’accesso
diretto alle banche dati ex art. 492 bis cpc.
L’amministrazione ha comunicato che il 9 aprile pv la DGSIA avrà un ulteriore incontro con l’Agenzia delle Entrate per la definizione delle modalità d’accesso diretto da parte degli ufficiali giudiziari attraverso il sistema GSU.
In conclusione CGIL CISL e UIL hanno invitato l’amministrazione ad ostacolare le iniziative parlamentari volte a sottrarre competenze agli ufficiali giudiziari in favore di soggetti estranei alla pubblica amministrazione anche in considerazione della prossima attuazione dell’art. 492 bis cpc.
Vi terremo aggiornati come sempre sugli sviluppi.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Meloni Marra Amoroso
AICS al punto di non ritorno :
Ministro Moavero, se ci sei , batti un colpo!
Le Lavoratrici ed i Lavoratori dell’AICS, unitamente alle OO.SS., dopo aver tentato inutilmente di avviare un confronto con il Ministro Moavero, dopo aver a lungo atteso che la politica assumesse decisioni, sono costretti a denunciare pubblicamente la situazione in cui viene tenuta l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Da un anno esatto privi della figura del direttore, i dipendenti sono obbligati a lavorare in una sede fatiscente (Roma) o a rischio dismissione (Firenze); i dirigenti sono ¼ di quelli previsti; il contratto collettivo nazionale di lavoro e’ disapplicato, le progressioni di carriera appena definite sono state immediatamente dopo annullate; per il terzo anno consecutivo AICS è in esercizio provvisorio perché il bilancio di previsione non è stato approvato nei tempi previsti; la carenze di personale non vengono colmate, anche se dal 2017 è vigente l’autorizzazione a bandire concorsi ed assumere; non è mai stato attuato il modello organizzativo previsto dal Regolamento; si assiste al sistematico ricorso a consulenze esterne, i cui costi sono incomprensibili, e al rifiuto di utilizzare il personale in servizio, “obbligando” così l’Agenzia a far ricorso a contratti di natura privata.
Questo quadro è solo la punta dell’iceberg dei mille problemi con i quali l’AICS deve quotidianamente misurarsi, mentre è chiamata a gestire gli investimenti che la legge prevede le siano affidati per raggiungere gli obiettivi di progettazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative di cooperazione internazionale.
La misura e’ colma, diciamo basta!
Da questo momento le OO.SS. in assenza di una immediata convocazione del Vertice politico del MAECI e di una svolta nelle relazioni sindacali da parte dell’AICS, si vedranno costrette a rappresentare alla giustizia amministrativa la situazione denunciata, le cui cause non sono ascrivibili al personale che, nonostante tutto, in questi tre anni ha operato ed opera con abnegazione, impegno e professionalità.
Ormai siamo ad un punto di non ritorno, che il Ministero degli Affari Esteri sembra non vedere, restando in silenzio davanti alle nostre sollecitazioni.
Per richiamare l’attenzione della politica, delle istituzioni, della stampa e dell’opinione pubblica su questo inaccettabile quadro, saranno attivate e tempestivamente comunicate tutte le iniziative ritenute utili per consentire all’Agenzia, a quattro anni dalla sua istituzione, di poter finalmente funzionare a pieno regime.
CGIL/FP CISL/FP UIL/PA UNSA FLP/CSE
G. Oberosler A. Fanfani E. M. Ponti V. DI Biasi R. Cefalo
Decreto Madia: un’occasione da non perdere
Come è noto, l’articolo 22 comma 15, del Decreto legislativo n. 75 del 25 maggio 2017, prevede
che “per il triennio 2018/2020, le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità
interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la
progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di
studio richiesti per l’accesso dall’esterno. Il numero di posti per tali procedure selettive riservate
non può superare il 20% di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni
consentite per le relative aree o categorie”.
La Fp CGIL chiede che tale procedura si attivi immediatamente, in quanto oltremodo necessaria
ed urgente al Mit per provare a rispondere, in tempi rapidi e certi, non solo alle giuste aspettative
dei lavoratori e delle lavoratrici in termini di crescita professionale e salariale, ma anche, e
soprattutto, alla ormai non più rinviabile questione delle competenze interne al Ministero che, oggi,
vedono, di fatto, lavoratori impiegati in attività dell’area superiore senza che a questo corrisponda
alcun riconoscimento giuridico ed economico.
A partire dal Decreto Genova, per proseguire con la Legge di Bilancio, questo Ministero ha avuto la
possibilità di espletare o di mettere in cantiere concorsi: ebbene, a partire da quei concorsi, si
attivino immediatamente tutte le procedure necessarie per i passaggi di area, riservando,
ovviamente, la percentuale massima prevista dalla Legge.
Allo stesso modo si provveda, sempre nella misura massima, per tutti i concorsi che dovranno
essere banditi nel prossimo futuro.
Il Coordinatore Nazionale
Fp Cgil MIT
Paolo Camardella