Pubblichiamo la circolare della Direzione delle Risorse Umane riguardo l’assegnazione dei nuovi specialisti di elicottero
Pubblichiamo, condividendone i contenuti e le rivendicazioni, il comunicato indirizzato alle lavoratrici e ai lavoratori del Comando di Enna a firma del Segretario provinciale di Fp Cgil e del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF.
E’ importante che il Dirigente di Enna ripristini le corrette relazioni sindacali; siamo convinti che rasserenare gli animi, applicando i criteri di mobilità stabiliti in ambito nazionale contribuirà in maniera positiva a ripristinare la serenità lavorativa nelle sedi di servizio.
La Fp Cgil VVF si rende disponibile sin da subito al confronto e al dialogo con la Dirigenza, auspichiamo che anche da parte dell’Amministrazione ci sia la stessa apertura.
Pubblichiamo le linee guida emanate dall’ Ufficio Sanitario sulla tutela della salute psicofisica riguardo gli operatori del CNVVF impegnati in missioni internazionale
SOTTOSCRITTI GLI ACCORDI PER LE PROGRESSIONI ECONOMICHE 201 8
E PER I PASSAGGI DALLA PRIMA ALLA SECONDA AREA
Ieri, dopo una lunga giornata di trattative siamo arrivati alla definizione di due accordi molto importanti per le ricadute sui lavoratori. Andando con ordine: Progressioni economiche 2018
L’accordo siglato ieri anzitutto realizza a pieno gli obiettivi che ci siamo posti all’inizio di questo processo: ovvero il raggiungimento delle 12.050 progressioni totali nei tre anni di riferimento. Un obiettivo raggiunto a pieno che dimostra come l’impegno portato avanti con pervicacia e lucidità paga sempre. Non solo: sulla base della disponibilità economica che abbiamo accantonato sul FUA 2018 la platea dei possibili destinatari è ulteriormente ampliata in un numero ancora da definire ma che dovrebbe aggirarsi da un minimo di 200 fino ad un massimo di 350 ulteriori posti. Il processo pertanto interesserà pertanto una platea complessiva di circa 3500 lavoratori e sulla base delle ulteriori disponibilità l’opportunità sarà estesa tramite una distribuzione percentuale su tutte le posizioni economiche.
L’accordo prevede criteri in parte diversi da quelli concordati negli anni precedenti: l’esigenza di modificare i criteri dipende essenzialmente dalla tipologia del personale a cui preferenzialmente si rivolge il processo, ovvero il personale escluso dalle progressioni 2010/2016 e 2017. In sostanza l’accordo rimodula il rapporto tra il punteggio relativo all’anzianità generale, che viene sensibilmente abbassato, e quello dell’anzianità di permanenza nella fascia, che viene rinforzato. Contestualmente
si aumenta il peso specifico del titolo di laurea.
In questo modo si favorisce il personale che non dispone di molta anzianità generale ed il personale con maggiore anzianità nella fascia attuale di appartenenza. Una ulteriore notazione riguarda il personale comandato e poi stabilizzato all’interno dei ruoli del Ministero, che potrà rivendicare anche l’anzianità di fascia maturata durante il periodo di comando al Ministero, recependo in tal modo una richiesta che l’anno scorso avevamo avanzato e che purtroppo non era stata accolta.
L’ultima specificazione riguarda la tabella con i numeri delle progressioni per ciascuna posizione economica, tabella che stiamo ancora verificando esattamente sulla quantificazione dei numeri complessivi, comprensivi dei posti aggiuntivi rispetto alla platea originaria, che devono essere tarati in rapporto alle disponibilità economiche. Pertanto al momento vi inviamo l’ipotesi di accordo e vi trasmetteremo la tabella con i posti messi a concorso non appena ne avremo la disponibilità.
Naturalmente adesso l’accordo inizia il suo iter doloroso dei controlli e delle lungaggini burocratiche per ottenere la certificazione necessaria a renderlo efficace: sarà nostra cura monitorarne il percorso.
Per quanto riguarda le progressioni 2017 ci è stato comunicato che l’iter si avvia alla sua conclusione sempre con la certificazione degli organi di controllo. Da parte nostra però ci pare doveroso segnalare che dagli accessi agli atti richiesti per conto di lavoratori nostri iscritti stiamo verificando alcuni errori gravi della Commissione nella valutazione di titoli relativi ai punteggi per l’anzianità che siamo costretti a segnalare all’Amministrazione poiché, se non corretti, potrebbero determinare
effetti imprevedibili sull’intero processo. Vedremo.
Passaggi dalla prima alla seconda area.
Anche questo è un obiettivo lungamente perseguito da noi e che ieri ha trovato un primo fondamentale punto di sintesi nell’accordo siglato ieri. L’ipotesi di accordo è riferita all’attuazione della famosa norma del testo unico e pertanto ne deve rispettare i criteri. In tale contesto abbiamo ritenuto di dare un peso importante all’anzianità ed un peso minore ai titoli e i lavoratori dovranno sostenere una prova che consisterà in una prova a quiz ed un colloquio orale. Accanto a questi viene riconosciuto un bonus aggiuntivo di massimo 10 punti per l’idoneità raggiunta nella precedente selezione interna. Allo scopo di prevenire le prevedibili obiezioni dei lavoratori interessati dobbiamo sottolineare che questa modalità era l’unica strada che poteva consentire l’attivazione del processo, non essendo possibile, allo stato riconoscere alcun automatismo nello scorrimento della precedente graduatoria. Ma ovviamente la prova richiesta sarà del tutto tarata sulle specifiche professionali
di questi lavoratori che hanno modalità semplificate di accesso dall’esterno. Conosceremo in anticipo la batteria dei quiz proposti e la prova orale non consisterà certo in un esame universitario.
La platea dei possibili destinatari al momento è identificabile nel numero di 500 posti, ovvero la quota di assunzioni dall’esterno. L’accordo ha una vigenza triennale e pertanto i numeri per ciascun anno saranno definiti meglio in relazione alla programmazione del fabbisogno che l’Amministrazione dovrà predisporre antro il 22 settembre p.v.. Al momento pertanto possiamo solo dire che il numero minimo complessivo è di 500 passaggi ma potrebbe aumentare in ragione del piano assunzioni.
Quest’accordo, oltre a riconoscere una concreta possibilità di riqualificazione ad una categoria di lavoratori che non vedeva luce rispetto alle opportunità di crescita economica e professionale produce, come ulteriore effetto benefico, l’eliminazione del soprannumero presente in quell’area conseguente alla riduzione degli organici da spending review e l’opportunità di ridisegnare le capienze negli organici delle tre aree, con una sostanziale riduzione delle previsioni nella prima e un proporzionale ampliamento delle stesse nella terza area. Possibilità che adesso la norma consente dopo l’approvazione della recente Riforma Madia.
Tutte queste considerazioni definiscono l’importanza di questo accordo, che è solo il primo passo nell’attuazione dell’intero processo: a settembre riprenderà il confronto per i passaggi dalla seconda alle terza area, un passaggio delicato anche per via delle polemiche, in molti casi purtroppo strumentali, che affastellano questo argomento.
Pur esprimendo legittima soddisfazione per questo importante risultato dovremo in ogni caso monitorare con la massima attenzione la sua concreta applicazione: le insidie si celano in ogni angolo recondito e, come ci hanno insegnato, alla battaglia per stipulare gli accordi di solito ne segue un’altra per farli correttamente applicare. I tempi di realizzazione sono legati ai tempi di emanazione del bando per le 500 assunzioni in seconda area, bando che ancora non vede luce a causa del solito atteggiamento dilatorio degli organi di controllo che, a quanto ci ha riferito l’amministrazione, rallentano in conseguenza dei processi di mobilità ancora presenti dagli Enti disciolti. Una posizione incomprensibile, considerato che eventuali nuove mobilità dall’esterno non incidono più di tanto rispetto alle carenze progressive negli organici di seconda area e che la stessa normativa allo stato non prevede blocchi di alcun tipo sulle facoltà assunzionali dell’amministrazione, in particolare verso i processi già autorizzati dalla legge. In allegato l’ipotesi di accordo sottoscritta ieri.
A proposito di ritardi: FUA 2018
Sempre in tema di ostruzionismo da parte degli Uffici di controllo il DG del Bilancio ci ha comunicato ieri che ancora non è tornato certificato dall’UCB l’accordo sul Fua 2018, siglato ormai un paio di mesi fa. Accordo che poi dovrà prendere la strada del MEF e della Funzione Pubblica. Un iter che ha rallentato i pagamenti delle quote FUA relative ai progetti nazionali e di altre poste economiche e che ancora una volta sconta un atteggiamento dilatorio e lesivo nei confronti dei lavoratori, che peraltro hanno subito e stanno subendo in molti territori inenarrabili ritardi anche nei pagamenti delle progressioni economiche 2016. Noi avremo l’incontro con il Ministro Bonisoli il 6 settembre prossimo: la lista della spesa che presenteremo sarà lunga e articolata: su questo punto faremo presente che, in questa situazione, saremo costretti ad avviare lo stato di agitazione dei lavoratori, che hanno diritto a percepire il loro salario di produttività, senza rincorrere ogni volta i tempi bliblici che proditoriamente gli organi di controllo esterno si assegnano senza alcun rispetto per i lavoratori e per l’Amministrazione.
Informativa sui buoni pasto: ancora in stallo la situazione del lotto 5 (Campania e Molise).
Sempre ieri il DG del Bilancio ci ha comunicato lo stato dell’arte sulla vicenda dei buoni pasto inservibili della Società Qui! Group. A differenza delle trionfali dichiarazioni del Ministro Bongiorno, purtroppo il problema del lotto 5, quello relativo alle regioni Campania e Molise, ancora non è risolto.
Anzi. Il dr. D’Angeli ci ha comunicato che ha regolarmente richiesto alla Società Consip l’intenzione di avviare la risoluzione contrattuale per inadempienza nei confronti della Qui! Group, con moltissime lettere allo stato rimaste senza risposta. Una situazione del tutto inaccettabile che rende necessaria una iniziativa per ripristinare il sacrosanto diritto ad avere buoni pasto spendibili e non carta straccia. In allegato a questo comunicato troverete un fac simile da compilare a cura di ciascun lavoratore con il quale si chiede il rimborso per i buoni pasto forniti e non utilizzabili. L’altra indicazione è quella di non accettare ulteriori forniture di buoni pasto di questa società. Alla ripresa dopo il periodo feriale, qualora la situazione permanga in queste condizioni, valuteremo ulteriori iniziative di concerto le Segreterie territoriali FP CGIL di riferimento. Nessun problema invece per gli altri lotti interessati: arriverà una Circolare della DG Bilancio che chiederà agli Uffici di ricevere i buoni pasto non utilizzati che saranno sostituiti con quelli spendibili derivanti dalla nuova convenzione stipulata da Consip.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIBACT
“Da circa un anno è in corso la trattativa per il rinnovo della convenzione tra Inps e medici di medicina fiscale. Nonostante abbiamo denunciato un difetto di procedura dell’individuazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali che si occupano di contrattazione, Inps non ha voluto risolvere il problema nei tavoli di trattativa e ad oggi la questione è in carico ai tribunali” spiega la Funzione Pubblica Cgil.
“Ora la trattativa è paralizzata a danno dei lavoratori che da anni aspettano una convenzione che tuteli i medici fiscali e garantisca l’efficienza del servizio. Medici che prestano un servizio fondamentale per lo Stato, senza diritti e senza tutele, mettendo anche a rischio la propria incolumità. Infatti sono ormai quotidiani i casi di aggressioni ai medici fiscali. E al danno si aggiunge anche la beffa in quanto questi lavoratori stanno subendo gravi ritardi nei pagamenti delle prestazioni e dei rimborsi delle spese sostenute per le visite”.
Conclude la Fp Cgil: “Sono queste le ragioni per cui abbiamo dovuto procedere alla messa in mora di Inps per mezzo di diffida ad adempiere gli obblighi retributivi. Dopo un lungo travaglio ci aspettiamo da parte di Inps una dimostrazione di buon senso, che ristabilisca la puntualità nei pagamenti e che riattivi quel percorso di contrattazione allo scopo di dare ai medici fiscali una convenzione di lavoro che sia rispettosa della dignità della persona e che tuteli i diritti fondamentali dei lavoratori”.
“L’obiettivo è condivisibile ma gli strumenti sono da verificare”. Così Serena Sorrentino, segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, commenta il disegno di legge presentato dal ministro della Salute, Giulia Grillo, e dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, approvato dal Consiglio dei ministri, sulla sicurezza degli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni.
“Nell’osservatorio nazionale sulla sicurezza di tutto il personale della Sanità annunciato dai ministri Grillo e Bonafede – prosegue – non si fa alcun riferimento alla presenza di rappresentanti del personale del Sistema sanitario. Riteniamo non corretto escludere chi rappresenta i lavoratori, quanto al codice penale occorrerà invece leggere le norme”.
Quanto alle notizie che circolano sulla volontà di inviare l’esercito negli ospedali, osserva Sorrentino, “ribadiamo quanto sempre sostenuto: ci vuole sicurezza per gli operatori ma la vigilanza deve essere specializzata, formata e attenta alla tipologia di utenza con la quale interagisce. In questi anni abbiamo fatto tanti accordi che andavano nella direzione di garantire sicurezza agli operatori, dignità per gli utenti. La vera emergenza rimane l’occupazione e gli investimenti nelle strutture. Con più personale, meno attese, strutture sanitarie adeguate che hanno i mezzi migliori per prendersi cura dei cittadini si risolve il problema. Oggi il personale fa miracoli, supplisce a carenze strutturali con la propria professionalità. Il ministro grillo è un medico, quindi per deontologia ed esperienza sa che nella cura la priorità è l’appropriatezza, oltre che prevenzione e riabilitazione. Si inizi dal rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e un piano triennale di assunzioni”.
Infine, ricorda Sorrentino, “il ministro Grillo ad oggi non ha ancora risposto alla nostra richiesta di incontro. Noi siamo pronti a confrontarci, il personale sanitario ha bisogno di risposte concrete”, conclude.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
CONCLUSO PRIMO CONFRONTO CON L’AGENZIA SU RIORGANIZZAZIONE E P.O.E.R.!
Con la riunione del 1° agosto u.s. si è conclusa una prima fase di confronto con l’Agenzia sulla riorganizzazione delle strutture regionali e provinciali e sulle nuove figure di governance introdotte dalla legge n. 205/2017 (le cc.dd. P.O.E.R.).
Malgrado le tematiche non costituiscano materia di contrattazione, si è riusciti ad avere un lungo e per molti aspetti proficuo confronto grazie a tale istituto introdotto con il nuovo CCNL.
Il giudizio delle Scriventi in merito alla complessa riorganizzazione, presentata in queste settimane dall’Agenzia con più documenti che puntualmente abbiamo diffuso unitamente ai nostri comunicati, resta complessivamente “severo” in quanto preoccupati per le ripercussioni che si potrebbero riverberare sui lavoratori e sull’effettiva efficacia in termini di miglioramento della mission istituzionale della nostra amministrazione.
Come potrete leggere nel verbale di sintesi delle posizioni sottoscritto dalle OO.SS. e dall’Agenzia il 1° agosto u.s., il confronto ha determinato che l’Agenzia modificasse, sulla base delle nostre osservazioni e proposte, alcune delle scelte inizialmente prese. Su altre, purtroppo, l’Agenzia si è dimostrata irremovibile e pertanto ci affideremo alle nostre costanti iniziative affinché durante l’iter di approvazione ed attuazione della riforma possano essere apportate ulteriori significativi miglioramenti anche attraverso il previsto tavolo permanete di confronto (come da verbale allegato).
Anche con riferimento alle P.O.E.R., nell’ambito del confronto, siamo intervenuti con decisione in merito ai troppi “margini discrezionali” che la legge ha lasciato all’Agenzia dal momento che ha demandato al solo Regolamento di Agenzia la definizione dell’intera partita.
Ratio comune delle nostre proposte è stata quella di cercare di dare forte discontinuità alle poco trasparenti modalità gestionali che hanno pervaso nel passato (… e presente) gli incarichi di governance; dare massima possibilità di partecipazione a tutti i lavoratori appartenenti alla terza area (anche se solo in possesso del diploma) che potranno concorrere fino a due posizioni sul territorio nazionale; porre dei “paletti”, quantomeno generali, che evitassero che la selezione si limitasse al semplice colloquio dei soli candidati (individuati discrezionalmente. NO)
In tal senso, come potrete meglio leggere dal citato verbale del 1° agosto, allegato al presente comunicato, l’Agenzia ha accolto alcune nostre proposte accettando che la selezione, aperta a tutti i lavoratori con almeno 5 anni in terza area (requisito previsto per legge), avvenga sulla base della valorizzazione e, quindi, con l’attribuzione di un punteggio, da parte di apposita commissione, sia ai titoli posseduti sia al colloquio (che dovrà essere pubblico) per un massimo di 30 punti complessivi; abbandonando, quindi, il principio che la selezione avvenga sulla base della esclusiva “comparazione” della valutazione dei candidati che il singolo Direttore effettuava, al più, a seguito del solo colloquio.
Certamente permangono criticità, perplessità e temi che ancora dovranno essere definiti e che più volte abbiamo affrontato nei precedenti comunicati. È nostra intenzione, quindi, vigilare ed intervenire, in ogni sede, anche su questa importante materia e su ogni passo che l’Agenzia si appresta ad intraprendere.
Da ultimo informiamo che a breve sarà pubblicato il bando per l’attribuzione delle POER.
Roma, 2 agosto 2018
FP CGIL |
CISL FP |
UIL PA |
CONFSAL/UNSA |
Boldorini |
Silveri |
Cavallaro |
Sempreboni Vitiello |
A seguito delle segnalazioni pervenuteci dai territori abbiamo ritenuto importante inviare un sollecito all’Amministrazione per garantire, in tempi celeri, il pagamento dell’indennità di volo al personale in servizio presso i Reparti
Sedici i morti in appena 48 ore, immigrati regolari che lavoravano nei campi, molto probabilmente sotto sfruttamento. Diversi i feriti rimasti coinvolti negli incidenti. È arrivato il momento di dire basta all’indifferenza che aleggia intorno alle morti sul lavoro, allo sfruttamento e alla criminalità.
Sfruttamento significa povertà e illegalità, significa assenza di sicurezza, salari irragionevoli e condizioni di lavoro e di trasporto estreme. Tutto nella completa indifferenza. È dovere di tutti garantire la dignità del lavoratore e, ancor prima, della persona.
COMUNICATO
CASSA DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA
MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
PUBBLICAZIONE BANDO DI GARA
Nel consiglio della C.P.A dello scorso 20 giugno, nel comunicare l’approvazione del bilancio consuntivo da parte del Collegio dei Revisori e la relazione della Corte dei Conti dove si prende atto del lavoro svolto per salvare la Cassa stessa, è stato presentato il bando di gara per assicurare il capitale di 30 milioni di euro relativo a parte delle “una tantum” accantonate.
Come FP CGIL ci siamo astenuti sul disciplinare di gara e sul relativo bando proposto poiché non siamo convinti che tra gli operatori ammessi oltre alle compagnie di assicurazione siano stati previsti operatori del mercato finanziario, anche se con polizza a garanzia (ma questo è previsto per tutti gli appalti pubblici). A nostro avviso la previsione di operatori finanziari non ci convince sul piano delle garanzie visto che comunque si tratta delle liquidazioni delle lavoratrici e dei lavoratori del MIT. Il bando e ed il disciplinare di gara è stato quindi approvato con tre voti a favore (il Presidente e due consiglieri) e due astensioni, tra le quali la nostra.
Per quanto riguarda la proposta di investimento di € 2.500.000 perdurando la nostra contrarietà ad investimenti che non garantiscono almeno il capitale abbiamo condiviso la proposta di verificare l’acquisto di titoli di Stato e rinviare comunque il confronto nei prossimi mesi.
Al termine del consiglio è stato deciso di predisporre una nuova circolare per una migliore regolamentazione dei rimborsi per spese sanitarie presso strutture private.
Per quanto riguarda la gara, dopo che saranno pervenute le offerte, al Consiglio saranno dati i nominativi e criteri di scelta. Per quanto ci riguarda chiederemo che siano comunque sottoposti al voto del Consiglio stesso. Il RUP è il dott. Mauro Tempra.
Per quanto riguarda la corresponsione delle percentuali previste dall’ art. 113 (incentivo per servizi e forniture) è stato deciso che le uniche figure previste saranno quelle del RUP e supporto al RUP senza Ufficio Direzione lavori e che comunque gli emolumenti saranno corrisposti in base al D.M. Di Pietro contraendo comunque al massimo le spese.
A fine luglio il Presidente della CPA Dott. Enrico Finocchi ha comunicato a tutti i consiglieri le varie date riguardanti la pubblicazione del Bando di gara, di seguito elencate:
-il 27 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea;
-il 1° Agosto sulla Gazzetta Ufficiale Italiana, sul sito ANAC e sul sito Servizio Appalti Pubblici del Ministero;
-il 3 Agosto tutto il materiale relativo alla gara è pubblicato sul sito della CPA nella sezione Bandi e Gare;
-il 6 Agosto l’estratto del Bando sui giornali SOLE 24 ORE, Corriere della Sera, Messaggero, Tempo.
Al presente comunicato abbiamo deciso di allegare comunque tutto il materiale pubblicato.
Le molte lamentele che giungono dal territorio evidenziano come, per l’ennesima volta, è stata persa un’altra buona occasione per valorizzare i nostri atleti. Infatti è con tanto rammarico che evidenziamo la mancata enfatizzazione mediatica dei risultati ottenuti, non solo in campo nazionale ma anche internazionale, dai nostri Campioni delle Fiamme Rosse.
Vorremmo che il sacrificio quotidiano dimostrato con i fatti dagli atleti delle Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco venga riconosciuto anche dai media nazionali. E’ evidente che ciò non accade a causa dell’ assenza di una adeguata organizzazione a supporto e sostegno degli stessi atleti i quali, a differenza delle altre strutture di Stato, nel compiere il loro percorso sportivo rimangono orfani di quel senso di appartenenza al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Auspichiamo pertanto, in previsione delle modifiche del decreto 217/139/2006 attualmente in discussione presso la Commissione Parlamentare, che il modello organizzativo proposto dall’Amministrazione per le Fiamme Rosse, venga rivisto così da riconoscere la giusta valorizzazione all’intero settore.