In allegato le due note unitarie:
Lo scorso 22 novembre abbiamo chiesto al Dipartimento chiedendo l’apertura un tavolo nazionale su un tema importante e delicato come quello delle Politiche di Genere nel Corpo nazionale.
Pubblichiamo la nota di sollecito nella quale introduciamo alcune motivazioni a sostegno delle donne del Corpo
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF con la quale chiede di inserire nell’apposito albo per formatori elisoccorritori coloro che hanno terminato il percorso formativo con la ricognizione della Direzione Centrale per la Formazione del 28 giugno 2023 nota n 25564
Ordine del giorno sulla situazione in Israele e Palestina
Approvato dal Comitato Esecutivo di EPSU del 29-30 novembre 2023
Il comitato esecutivo di EPSU riunito il 30 novembre ha espresso profonda preoccupazione per quanto sta accadendo in Israele e Palestina e per la crescente instabilità nell’intera regione.
L’Esecutivo ha accolto con favore il temporaneo cessate il fuoco e il rilascio di prigionieri e ostaggi, ma ribadisce la necessità di un cessate il fuoco permanente.
in allegato la versione in inglese e la traduzione non ufficiale in italiano della dichiarazione.
Le Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Uil PA VVF, Confsal VVF e Conapo unitariamente chiedono ancora una volta le corrette relazioni sindacali
FIRMATO L’ACCORDO DEFINITIVO
SUI PASSAGGI ECONOMICI ANNO 2023
Questa mattina si è tenuto l’incontro con l’Agenzia per la sottoscrizione definitiva dell’Accordo sui passaggi di fascia anno 2023 e per la definizione dell’Accordo sul Welfare siglato nel 2021.
L’Amministrazione in premessa ha comunicato che il Dipartimento di Funzione Pubblica ha osservato che il numero dei posti individuati sull’Accordo sui passaggi economici 2023 superavano il limite del 50% per Area Funzionale, ovvero il limite massimo che, secondo la loro interpretazione, può essere raggiunto in un anno.
Pertanto per renderlo applicabile richiedeva la rimodulazione dei posti individuati nella Pre-intesa del 14.09.2023
L’Amministrazione ha quindi riproposto una nuova versione dell’Accordo comunicando che, laddove fosse stato immediatamente sottoscritto, avrebbe avuto rassicurazioni da Funzione Pubblica che lo stesso poteva essere immediatamente esigibile e di conseguenza i passaggi avrebbero avuto decorrenza 1/1/2023.
Come FP CGIL abbiamo dichiarato che, per quanto ci riguarda, non condividiamo assolutamente l’interpretazione restrittiva di Funzione Pubblica perché a nostro avviso non in linea con l’impostazione del nuovo CCNL 2019 – 2021.
Al riguardo abbiamo ribadito che i passaggi economici si basano sulla quantità di risorse fisse e stabili del Fondo del personale che destina ogni anno la Contrattazione Integrativa come prevede l’art 14 c.2 del CCNL 2019 – 2021 e che nessun limite ci risulta essere sulla destinazione di queste somme e di conseguenza sul numero di passaggi da effettuare.
Abbiamo comunque deciso di firmare l’Accordo per permettere al personale di poter fruire già dal 2023 di un passaggio economico.
Per i rimanenti posti non coperti da questo Accordo e tagliati da Funzione Pubblica, come FPCGIL abbiamo comunque richiesto e ottenuto di sottoscrivere subito già un accordo di programma che impegna Amministrazione e OO.SS. a definire per il 2024 una ulteriore procedura volta a completare una progressione economica per tutti, preso atto delle osservazioni di Funzione Pubblica.
La nostra O.S. sarebbe anche stata disponibile ad altre possibili variazioni sui criteri, ma tale operazione avrebbe comportato una riproposizione di tutti controlli previsti dagli organi competenti (IGOP e Funzione Pubblica) rimandando di fatto, viste le tempistiche ristrette, tutte e due le procedure sugli anni 2024/2025 anziché 2023/2024.
Pertanto abbiamo sottoscritto oggi l’Accordo definitivo per il passaggio di 22 posti in Area Operatori, 900 posti in Area Assistenti e 1344 posti di in Area Funzionari dando così la possibilità a questi colleghi di vedersi riconoscere gli arretrati già da Gennaio 2023.
Abbiamo però, unitamente ad alcune altre sigle sindacali, una nota a verbale dove dichiariamo la nostra contrarietà all’interpretazione di Funzione Pubblica sui limiti numerici dei passaggi annuali possibili, consci che per noi questa è e sarà una battaglia che dovremo superare nelle sedi opportune e sicuramente all’interno della trattativa sul nuovo CCNL visto che questa materia era tra quelle poste al centro della mobilitazione e dello sciopero proclamato lo scorso 17 novembre dalla CGIL.
A seguire abbiamo ripreso un confronto per rendere esigibile entro l’anno l’Accordo sul Welfare siglato nel 2021 che prevedeva, tra l’altro, una serie di misure di sostegno per spese scolastiche e/o sanitarie.
Sull’argomento dovremo fare ulteriori approfondimenti ma crediamo di poter chiudere già nel prossimo incontro che si dovrebbe tenere intorno alla metà di dicembre dove sarà anche trattato il Fondo del personale anno 2022.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi che ci saranno.
Roma 01 dicembre 2023
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Agenzia Dogane e Monopoli
Florindo Iervolino
Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF riguardo le problematiche della sede do Corato
Pubblichiamo la nota a firma della Segreteria territoriale Fp Cgil Frosinone e Latina riguardo l’assegnazione del secondo buono pasto
Il perdurare di mancanze di risposte alle lavoratrici e ai lavoratori e le pessime relazioni sindacali hanno scaturito lo stato di agitazione unitario delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF, Usb VVF e Conapo
Si è svolto questa mattina un nuovo incontro del tavolo tecnico per il rinnovo del CCNL FEDERCASA 2022-2024.
La delegazione trattante ha aperto la discussione riepilogando in modo alquanto arbitrario i dati relativi all’inflazione registrata nel periodo di riferimento, asserendo che nel 2022 si è registrato l’8,7%, nel 2023 (gennaio – ottobre) lo 0,8% e che le aziende stanno già riconoscendo una IVC pari al 2,15%.
Federcasa, dunque, ha inizialmente reiterato la proposta già presentata pari ad un incremento tabellare del 4,5%. A fronte della conferma del netto rifiuto da parte delle organizzazioni sindacali di una simile ipotesi, troppo lontana dal tutelare il potere d’acquisto dei salari alla luce dell’incremento dei prezzi già registrato nel periodo di vigenza del CCNL in oggetto, Federcasa ha avanzato una ulteriore proposta che prevede un incremento medio pari al 5,2% articolato in misura differente tra le diverse Aree di classificazione, dal 6% dell’area D al 4,5% per Q.
Le OO.SS. hanno unitariamente respinto anche questa proposta giudicandola ancora lontana dalla necessità di riconoscere a lavoratrici e lavoratori un incremento delle retribuzioni idoneo a tutelare i salari a fronte della crisi inflattiva che si è riscontrata in questi anni.
La delegazione trattante di Federcasa, non avendo un diverso mandato, ha rinviato all’assemblea delle aziende, che si terrà il prossimo 14 dicembre, la verifica della possibilità di effettuare una nuova proposta in relazione all’incremento tabellare, confermando che al momento non vi è disponibilità ad incrementare l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL.
Diventa indispensabile, quindi, porre in essere sul territorio tutti gli strumenti di pressione (assemblee sindacali, richieste di incontro agli assessori competenti…) utili a spingere le aziende a dare mandato alla delegazione trattante per riconoscere un incremento tabellare che soddisfi le richieste delle OO.SS.
p. FP CGIL p. CISL FP p. UIL FPL
Giordana Pallone Chiara Severino Rita Longobardi
Roma, 1 dic – Abbiamo proclamato lo stato di agitazione a livello nazionale di tutto il personale delle strutture che applicano il CCNL Aris RSA”: lo annunciano in una nota le Federazioni Nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl.
“Come sindacati abbiamo concluso tutte le azioni necessarie per una risoluzione non conflittuale della questione relativa al CCNL Aris RSA, in particolare sollecitando la convocazione di un tavolo di confronto per la stipula di un ‘accordo ponte’ che adeguasse i tabellari economici alla stregua di quanto già fatto con Aiop RSA. Prendiamo atto del disinteresse della controparte su questa priorità. Aris, peraltro, il 21 marzo scorso si era resa disponibile a riunire in tempi brevi un tavolo di trattativa per adeguare il CCNL ai livelli economici garantiti nei maggiori contratti di riferimento del settore. Successivamente, il confronto con le organizzazioni sindacali è stato più volte rimandato. Inoltre, le posizioni emerse negli ultimi mesi ci spingono a ritenere che la controparte possa aver cambiato idea sia sull’intenzione di stipulare un ‘accordo ponte’ ai fini dell’immediata tutela retributiva che sulla predisposizione di un contratto unico di settore in accordo anche con Aiop RSA”.
“Il CCNL Aris RSA è stato stipulato 11 anni fa e non rappresenta più uno strumento efficace per tutelare le situazioni giuridico-economiche di lavoratrici e lavoratori i cui salari sono gravemente erosi dall’inflazione. Alla luce dei profondi cambiamenti del mercato economico e del lavoro appare necessario un adeguamento dei principali istituti giuridici e un aumento delle retribuzioni. Essendo scaduto il termine di 7 giorni per la convocazione di un tavolo di confronto, abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione a livello nazionale di tutto il personale delle strutture che applicano il CCNL Aris RSA. In tutte le regioni – conclude la nota di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl – saranno definite iniziative da svolgersi, a conclusione del tentativo obbligatorio di conciliazione. In caso di mancato accordo, siamo pronti a mettere in campo ulteriori iniziative di mobilitazione fino allo sciopero di comparto”.