Federcasa – Mancato accordo al Ministero del Lavoro sulla procedura di raffreddamento attivata per il Contratto Collettivo Nazionale 2022-2024
Si è conclusa con un verbale di mancato accordo la procedura di raffreddamento attivata dal Ministero del Lavoro sulla richiesta – presentata il 25 ottobre – dalle organizzazioni sindacali FP Cgil Cisl FP e Uil FPL nei confronti di Federcasa.
L’associazione datoriale, dopo mesi di trattative, non ha, infatti, ancora presentato una proposta che possa rispondere alle attese delle lavoratrici e dei lavoratori, né in termini di adeguamenti economici al fine di tutelare il potere di acquisto delle retribuzioni dopo anni di inflazione elevata né in termini di valorizzazione professionale del personale e di revisione del sistema di classificazione.
Oggi, dunque, abbiamo ritenuto necessario concludere negativamente il tentativo obbligatorio di conciliazione avendo registrato la mancanza di disponibilità della parte datoriale a venire incontro alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori.
Proseguiremo la mobilitazione, regione per regione, con assemblee nelle aziende, presidi e iniziative territoriali, sollecitando, anche, l’intervento delle amministrazioni regionali e senza escludere alcuno strumento a disposizione delle OO.SS. se continueranno a non arrivare risposte per lavoratrici e lavoratori.
p. FP CGIL p. CISL FP p. UIL FPL
Giordana Pallone Chiara Severino Rita Longobardi
Corposa riunione con un lunghissimo ordine del giorno, che ovviamente non si è riusciti a discutere per intero.
Il primo punto ha riguardato la sottoscrizione definitiva dell’FRD 2022, rientrato dagli organi di controllo. Diamo atto all’Amministrazione di aver sollecitato gli organi di controllo ed essere così riuscita a ottenere che l’ipotesi di accordo rientrasse entro dicembre. Riteniamo anche che senza la mobilitazione di questi mesi, tutta questa sollecitudine da parte dell’INL non ci sarebbe stata e questo deve essere sprone anche per i prossimi impegni da affrontare. In proposito, per esempio, ci è stato comunicato che fino a che non tornerà indietro anche l’ipotesi definitiva di accordo sui differenziali stipendiali non si potrà avere certezza sulla decorrenza dal 1° gennaio 2023. Proprio per questo, abbiamo sottoscritto il testo definitivo dell’FRD 2022, ma apponendo una nota – che alleghiamo – con la quale chiediamo all’INL di impegnarsi verso gli organi di controllo e ottenere l’ok all’accordo sui differenziali entro il 31 dicembre 2023, così da mantenere l’impegno che reciprocamente ci eravamo dati: garantire differenziali stipendiali al personale con decorrenza 1° gennaio 2023. Se così non fosse, chiediamo subito un ulteriore stanziamento di risorse, perché la platea degli interessati non sarebbe più quella ipotizzata in precedenza e dovrebbe essere più ampia. Abbiamo espresso la nostra contrarietà allo scomputo di oltre un milione di euro dall’FRD 2022, che rientra nell’ambito della vertenza arretrati perequazione. Noi continuiamo a contestare l’operazione truffaldina effettuata ai danni dei lavoratori dell’INL, cui sono stati scomputati gli oltre dieci milioni di euro riconosciuti con l’una tantum e lo scriviamo molto chiaramente.
Il secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato la sottoscrizione definitiva dell’accordo sulle famiglie professionali. A tal proposito, l’INL ci ha comunicato che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha chiarito ciò che come FP CGIL per mesi e mesi abbiamo evidenziato al tavolo: il concetto di famiglia professionale e di profilo professionale non coincidono, in quanto la famiglia professionale ha un ambito molto più ampio del profilo. Sulla base di questo assunto, sono state effettuate delle leggere modifiche all’accordo che sottoscrivemmo quest’estate, non intaccandone la sostanza.
Nel sottoscrivere l’accordo, abbiamo però ribadito la nostra richiesta all’Amministrazione di proseguire la discussione su ulteriori aspetti: previsione di eventuali posizioni di ruolo (i vecchi profili professionali, per intenderci) all’interno delle singole famiglie professionali (discussione già in corso all’interno dell’OPI); un accordo che disciplini le regole sui passaggi tra le varie famiglie; un confronto serio e serrato sui criteri di accesso all’area delle Elevate Professionalità e sui contenuti e le responsabilità assegnate a questa nuova Area.
L’ulteriore aspetto, collegato all’approvazione del nuovo ordinamento professionale che oggi non si è riusciti a discutere, su cui chiediamo la calendarizzazione prioritaria subito dopo la pausa natalizia, riguarda i criteri per i passaggi verticali in deroga, ricordandoci che c’è una scadenza fissata: 31 dicembre 2024. Può sembrare lontana, ma non lo è. Si è poi parlato di mobilità nazionale interna, dopo anni che la chiediamo: l’INL ha presentato una bozza che riteniamo una buona base di partenza per la discussione. Anche su questo, se si riuscirà a lavorare bene, entro gennaio potremo chiudere l’accordo. Nel frattempo, si è manifestata l’esigenza di tener presente situazioni personali difficili di diversi neoassunti che chiedono un’assegnazione temporanea (es. per L. 104). Rispetto a questo, come FP CGIL abbiamo chiesto che l’Amministrazione con una nota chiarisca al più presto chi potrà presentare la domanda – qualora non l’abbia già fatto – ed entro quanto potrà farlo, così da garantire pari opportunità a tutti. Riguardo alla vigilanza, ci è stato comunicato che il contenuto del “Decreto Poletti” 2023 sarà identico a quello precedente. Rispetto all’erogazione delle somme, l’Amministrazione ha comunicato che intende procedere al pagamento del primo semestre 2023, il cui importo è di 6 milioni e 200 mila euro e che potrebbero essere pagati entro febbraio. Si è poi discusso del nuovo contingente ispettivo destinato alla Regione Sicilia: dovrebbe partire dal 22 gennaio, con un interpello che dovrebbe uscire entro domani. Il personale sarà distaccato per tutto il 2024 e sarà distaccato presso la DIL Sud. Potranno presentare domanda solo gli assunti fino al 31 giugno 2023; tale limitazione non ci appare condivisibile, se l’obiettivo è quello di irrobustire il numero di ispettori presente in una Regione complessa. Per questo chiediamo che l’INL chiarisca: intende stare sul serio in Sicilia per garantire il rispetto delle norme in materia di lavoro su tutto il territorio nazionale? Se la risposta è sì, come noi auspichiamo, occorre garantire che coloro i quali maturino le competenze necessarie possano, anche nel corso del 2024, prender parte al contingente con successivi interpelli. Ulteriore aspetto su cui è importante far chiarezza riguarda la destinazione degli importi delle sanzioni irrogate in quel territorio.
Ci è stato poi comunicato che i duemila PC destinati al personale neoassunto sono in distribuzione in questi giorni e che la loro configurazione avverrà entro gennaio 2024. E’ stato ribadito che entro i primi tre mesi del 2024 saranno distribuiti cellulari e schede di servizio a tutti i lavoratori. Riguardo alle dotazioni strumentali, abbiamo nuovamente posto il tema (anche questo un evergreen, purtroppo) dell’assenza di software per l’elaborazione delle buste paga, essenziale per lo svolgimento di tantissime attività, non solo ispettive.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL Matteo Ariano
“Ieri sera intorno alle 21 è scoppiato un incendio nel carcere di Pavia. Per fortuna non c’è stata nessuna conseguenza né per le persone ristrette né per la Polizia Penitenziaria e gli altri operatori del carcere di ‘Torre del Gallo’. ”
A riferirlo è Americo Fimiani, Segretario Generale FP CGIL di Pavia; “Dai primi accertamenti delle due squadre di Vigili del Fuoco che sono intervenuti immediatamente, l’incendio è partito da alcuni quadri elettrici e si sono propagate nei locali utilizzati come archivio.”
Mirko Manna, FP CGIL Nazionale Polizia Penitenziaria: “Un incendio in un edificio è sempre pericoloso, ma in un carcere, di sera, con i detenuti chiusi nelle loro celle e il pochissimo personale di Polizia Penitenziaria in servizio, è un miracolo che non ci siano stati feriti. Nel carcere di Pavia negli ultimi mesi si stanno sommando numerosi ‘eventi critici’ di cui quest’ultimo incendio è solo l’ultimo in ordine di tempo. Qualche giorno fa un detenuto ha messo in atto una violenta aggressione contro un Poliziotto. Una settimana fa un altro incendio causato dai detenuti con diversi agenti di Polizia Penitenziaria rimasti gravemente intossicati per salvarli. Sono solo gli eventi più eclatanti, ma sono mesi che chiediamo al Capo DAP una ispezione ministeriale nel carcere pavese. Il Ministro Carlo Nordio e il Capo DAP Giovanni Russo, dopo tante dichiarazioni generaliste, è ora che affrontino ogni singolo caso come quello urgente del carcere di Pavia”.
Pavia, 21 dicembre 2023
Il 2023 si chiude con un grande risultato cercato e voluto dalla Fp Cgil VVF il diritto alla salute e sicurezza tutto nella 30° Rubrica “Particella Pazza “
Continua la richiesta di interventi da parte della Fp Cgil VVF riguardo la sede di Pantelleria, molte le difficoltà a garanzia delle lavoratrici e dei lavoratori e al soccorso alla cittadinanza
A tutti i lavoratori del MIT
Nell’incontro di ieri al MIT è stata sottoscritta l’ipotesi del FRD 2023 che ricalca la distribuzione effettuata negli anni precedenti. Il fondo, che si aggira intorno ai 17.000.000 di euro, composto per il 90% da parte stabile, consentirà l’erogazione della produttività ai lavoratori del MIT in quote pressochè simili a quelle degli anni 2021 e 2022. Le somme potranno essere corrisposte solo dopo la sottoscrizione dell’accordo definitivo, quindi entro il primo semestre del 2024.
L’elemento importante, da evidenziare, è che finalmente si è riusciti ad arrivare a contrattare il FRD nell’anno di competenza e quindi a colmare il gap che da anni caratterizzava l’erogazione dei compensi accessori.
Il FRD 2024 ci consentirà di poter istituire nuovi istituti contrattuali, previsti dal CCNL quali le posizioni organizzative e le specifiche responsabilità, da tantissimo tempo non attivati nel MIT, e prevedere anche l’attribuzione dei differenziali stipendiali per più annualità grazie alle risorse stanziate dal DL 121/2021.
L’amministrazione ha proposto di destinare 4.500.000 di euro per le progressioni economiche orizzontali (oggi differenziali economici) e 1.500.000 di euro per le posizioni organizzative e le specifiche responsabilità.
Abbiamo accolto favorevolmente la proposta economica dell’amministrazione pur richiedendo uno specifico stanziamento per le specifiche responsabilità. E’ stata avviata la discussione sia sui criteri per l’attribuzione dei differenziali, che sulla graduazione delle posizioni organizzative. Come organizzazioni sindacali ci siamo impegnati a trasmettere all’amministrazione, entro fine anno, una nostra proposta che sarà discussa nelle prime settimane del mese di gennaio in modo da consentire l’avvio delle procedure all’erogazione delle progressioni economiche/differenziali e l’attivazione degli altri istituti.
Per i lavoratori del MIT si chiude un anno molto favorevole che ha visto la sottoscrizione dei fondi 2021/2022/2023, l’accordo sui criteri che consentiranno il passaggio di circa 430 lavoratori all’area superiore attraverso le procedure in deroga previste dall’art.18 del CCNL, il cui bando, presumibilmente, sarà pubblicato nelle prime settimane del nuovo anno, l’avvio delle trattative per il FRD 2024, le progressioni economiche orizzontali, le P.O. e le specifiche responsabilità. Non solo: è stato l’anno in cui il MIT si è dotato anche di un ordinamento professionale innovativo, in linea con il nuovo CCNL 2019/21, che consentirà a tutti i lavoratori di essere inquadrati in coerenza con l’attività svolta e il titolo di studio posseduto.
Un risultato importante ed inedito, frutto del grande impegno della parte sindacale nel voler rendere esigibili tutti gli istituti contrattuali e del clima fattivo che si è costruito in questi anni con l’amministrazione.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutti un sereno Natale.
FP CGIL FP CISL UIL PA CONFINTESA CONFSAL UNSA FLP
Camardella De Vivo Lichinchi Crocchiolo Cipolla Caiazza
Sabbatella Casamassima Chinnici De Mellis Saraceno Campopiano
Droghini
“Serve proroga graduatoria in scadenza, a rischio servizi pubblici”
In data 19.12.20203 si è tenuto l’incontro con l’Agenzia nel quale sono stati sottoscritti gli Accordi sul Fondo 2022.
In premessa l’Amministrazione ha comunicato che nella fase di rimodulazione delle somme fisse e ricorrenti a seguito dell’ultimo rinnovo contrattuale e dell’istituzione dei “differenziali stipendiali” sono stati recuperati circa 10 milioni di euro da inserire nel Fondo 2022.
Ciò comporta che di fatto recuperiamo le somme investite nelle progressioni economiche del 2022 permettendo quindi l’erogazione di una “performance organizzativa nazionale” pari a quella del 2021. Con la sottoscrizione dell’Accordo saranno inoltre erogate tutte le indennità di legge (confine, disagiata, rischio, reperibilità ecc), le indennità sulle commissioni giochi e la performance individuale.
La quota di performance organizzativa nazionale sarà pari a circa 3800 € medi lordi cadauno (di cui circa 400 € già erogati come anticipo a Giugno 2023).
L’Accordo ora sarà sottoposto ai controlli previsti dagli organismi di controllo. A seguire l’amministrazione ha comunicato che il bando sui passaggi economici 2023 saranno pubblicati non appena pronta la piattaforma con SOGEI prevedendo l’uscita entro metà/fine febbraio fermo restando la decorrenza economica dal 1/1/2023.
Si è proceduto poi a rivedere ai fini dell’applicazione l’Accordo sul Welfare siglato a luglio 2021 per renderlo esigibile quanto prima (con riferimento alle annualità 2018 – 2021). La revisione permetterà, per gli anni di riferimento, il riconoscimento di un sussidio alle famiglie di colleghi cessati a causa di forza maggiore dal servizio, di un contributo per borse di studio e abbonamenti mezzi di trasporto dei figli di dipendenti cessati per causa di forza maggiore e un rimborso per una prestazione in favore di tutto il personale ADM per un check up medico completo da effettuarsi a seguito della emanazione di specifica circolare.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Agenzia Dogane e Monopoli
Florindo Iervolino
Si è tenuto ieri l’incontro al tavolo nazionale tra le OO.SS. e l’Amministrazione per discutere i progetti di apertura straordinaria dei musei nelle giornate di Natale e Capodanno.
Nonostante avessimo già espresso, nella nota a firma di tutte le sigle inviata nei giorni scorsi al Ministro Sangiuliano, la nostra amarezza per la tardiva convocazione e per avere colto, nel prioritario annuncio alla stampa delle aperture natalizie, un segno di mancato rispetto nei confronti dei lavoratori e di coloro che li rappresentano, ci siamo seduti al tavolo con il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto la nostra azione sindacale.
Alla riunione ha partecipato il Direttore Generale Osanna, il quale ha illustrato la proposta con aperture di quattro ore e le risorse messe a disposizione: per l’apertura del 25 dicembre le risorse sono limitate in quanto gravano sui residui del Piano di Valorizzazione 2023, mentre per l’apertura del 1° gennaio 2024 le disponibilità sono più ampie perché detratte dal capitolo di spesa del Piano di valorizzazione del prossimo anno, ancora intatto. Abbiamo, da subito, spiegato la nostra difficoltà ad addivenire a un accordo per l’apertura dei musei nel giorno di Natale così a ridosso della data, anche in ragione del fatto che il monitoraggio sugli avanzi 2023 poteva essere avviato già da metà ottobre, e ci siamo, invece, detti possibilisti ad aprire la discussione sul Capodanno. Abbiamo ribadito le perplessità già evidenziate nella nota unitaria rispetto alla necessità di attivare una macchina organizzativa complessa affinché si possa realizzare un’offerta culturale di qualità e con aperture dei musei in totale sicurezza. Abbiamo, inoltre, chiesto spiegazioni rispetto all’esclusione di alcune Direzioni Regionali Musei dall’apertura natalizia, dichiarando di non essere d’accordo sulla differenziazione tra lavoratori. Nell’impossibilità di addivenire a un accordo su entrambe le aperture, l’incontro è stato riaggiornato al pomeriggio.
All’incontro pomeridiano hanno presenziato anche il Ministro e il Capo di Gabinetto per ribadire le ragioni della parte politica sulle aperture straordinarie. La Direzione Generale Musei ha, quindi, messo sul piatto nuove risorse, incrementando la disponibilità per Natale di 23mila euro e raddoppiando per Capodanno. Rispetto al 25 dicembre, abbiamo ritenuto che questo piccolo aumento di risorse non fosse sufficiente a garantire la partecipazione di lavoratrici e lavoratori che ormai da diverso tempo si sono organizzati per le festività e che le difficoltà organizzative permanessero e abbiamo, quindi, deciso di non firmare l’accordo.
Per il 1° gennaio, abbiamo, invece, ritenuto di aderire all’accordo proposto in ragione delle diverse condizioni: maggiore disponibilità dei lavoratori a rinunciare alla festività, più tempo per organizzare le aperture nei musei e per l’attivazione dei tavoli locali, aumento delle risorse e possibilità di organizzare turni di 8 ore che sono più funzionali alla gestione dei flussi di pubblico. Vigileremo, in questi giorni, attraverso i nostri delegati territoriali, sulla garanzia delle condizioni organizzative e di sicurezza per l’apertura dei musei al pubblico e sul rispetto dell’adesione volontaria di lavoratrici e lavoratori. Crediamo che l’ampliamento dell’offerta culturale sia un’opportunità per turisti e cittadini, ma anche che per garantire l’accesso a un servizio pubblico culturale di reale qualità vada predisposto un monitoraggio continuo dei progetti di valorizzazione che ci permetta di non lavorare sempre nell’emergenza e di costringere le professionalità dei musei a stravolgere un’organizzazione decisa già mesi prima.
Nell’incontro mattutino abbiamo firmato gli accordi per il pagamento degli incentivi per funzioni tecniche periodo gennaio-ottobre 2022 e per i progetti presso gli Istituti e musei autonomi per il periodo gennaio-giugno 2023. Abbiamo chiesto, inoltre, di conoscere le date per la scelta sedi del concorso Ripam 2293 assistenti amministrativi già assegnati al MIC per i quali si procederà all’inizio del mese di febbraio e sul rinnovo dei contratti per i professionisti a partita IVA attivi presso le Soprintendenze per i quali si è ancora in attesa di conoscere l’attivazione della norma in legge di bilancio.
FP CGIL MIC UILPA MIC
V. Giunta F. Trastulli
Ieri 18 dicembre 2023 siamo stati chiamati dall’amministrazione per la sottoscrizione dell’accordo sugli incentivi per le funzioni tecniche.
Dopo un’attenta valutazione, come sigla abbiamo deciso di non firmare l’accordo, che pure reputiamo importante e molto atteso dai lavoratori coinvolti nell’espletamento delle funzioni tecniche.
Le motivazioni che ci hanno portato a questa determinazione sono riferite sia al merito di quanto definito nell’accordo stesso, che al metodo usato dall’amministrazione nel sottoporci il documento da sottoscrivere.
Nel metodo: non riteniamo accettabile il comportamento utilizzato dall’amministrazione che ha chiamato il sindacato ad una mera notifica di un documento pre – confezionato, la cui sottoscrizione avrebbe svilito il nostro ruolo sindacale di agente contrattuale nella sua essenza di rappresentanza dei lavoratori ed attuato di fatto una censura inaccettabile.
In buona sostanza, dopo un’attesa ed una preparazione durata molti anni, l’amministrazione ci ha sottoposto un accordo non emendabile e in una prima stesura, anche errato nel riferimento alla normativa vigente.
Nel merito: i criteri dell’accordo, nell’applicare il regolamento di cui al D.M. 17 aprile 2023, n. 73, malgrado il tempo trascorso, fa riferimento esclusivamente alle procedure disciplinate dal previgente Codice degli Appalti (Decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50) pertanto, attiene e regolamenta esclusivamente il passato lasciando nell’indeterminatezza tutte quelle situazioni che dovrebbero essere regolamentate in base al nuovo testo del Codice (Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36).
A nostro avviso oltre a precisare quanto previsto dalle più recenti disposizioni di legge, andavano maggiormente chiariti alcuni aspetti attinenti la natura delle prestazioni, al fine di evitare interpretazioni dubbie in sede decentrata, inoltre, aver definito in partenza le percentuali spettanti ai singoli soggetti coinvolti ed alle attività espletate, non lascia alcuno spazio ad possibili modulazioni di tali percentuali in sede di contrattazione decentrata che in questo modo viene esautorata di ogni funzione.
Non condividiamo inoltre quanto precisato nelle dichiarazioni congiunte allegate all’accordo: la prima riguarda l’applicazione dell’art 45 del nuovo Codice che viene rimandata al mese di giugno 2024, una volta avviate le interlocuzioni con gli organi di controllo che dovranno esprimere gli orientamenti interpretativi.
La seconda riguarda l’esclusione dall’accordo del personale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in attesa di avviare i necessari approfondimenti con i Dipartimenti interessati, che intanto esclude e penalizza il personale interessato.
A nostro parere, dopo tutti questi anni di attesa, l’amministrazione avrebbe dovuto e potuto, cercare di chiudere un unico accordo che tenesse conto della nuova normativa e soprattutto includesse tutto il personale che svolge funzioni tecniche.
Pertanto, pur riconoscendo l’importanza di avere finalmente definito un accordo sulla ripartizione degli incentivi tecnici, per le ragioni qui sinteticamente esposte, abbiamo deciso di non sottoscriverlo per dare una risposta politico sindacale al consueto atteggiamento dilatorio dell’amministrazione che in merito ai provvedimenti che riguardano il personale civile tende sempre a ritardarne e rimandarne i tempi di realizzazione.
Come già avvenuto, continueremo comunque a tutelare tutti i lavoratori interessati a promuovere iniziative risarcitorie nei confronti dell’amministrazione e vigileremo sui prossimi passaggi che l’amministrazione è chiamata ad effettuare al fine di procedere al riconoscimento degli incentivi tecnici, nel rispetto dei tempi previsti dalle norme di contabilità.
La coordinatrice nazionale
Adelaide Benvenuto
In data 19 dicembre 2023, presso la sede Anpas, a Firenze, le OO.SS FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, hanno incontrato la delegazione trattante di Anpas-Misericordie, per proseguire il confronto sull’unificazione dei CCNL di Anpas-Misericordie per il triennio 2020-2022.
Le parti hanno ripreso il confronto sugli istituti normativi rimasti in sospeso durante lo scorso incontro, con la finalità di omogeneizzare i due articolati e di salvaguardarne alcune specificità.
In particolare si è proceduto con l’armonizzazione della declaratoria delle figure professionali, l’inserimento delle previste causali sull’articolo relativo al tempo determinato, la conferma dell’istituto dell’Elemento di garanzia retributiva per i lavoratori ANPAS, l’introduzione di due giornate retribuite per la malattia figlio.
Inoltre è stata inserita nell’articolato una sezione speciale dedicata alle Misericordie, riguardante la conferma delle premialità sul secondo livello di contrattazione, delle indennità di turno per lavoro ordinario e della disciplina dell’EADR del CCNL 2010-2012 per gli aventi diritto.
Per quanto la trattazione della parte normativa del CCNL unificato può considerarsi quasi conclusa, le parti datoriali si sono riservate ulteriori approfondimenti su alcuni istituti.
Dal punto di vista economico sono stati equiparati i tabellari a quello del CCNL Croce Rossa 2020-22 con l’obiettivo di aprire immediatamente dopo la firma del Contratto il tavolo con Croce Rossa Nazionale con l’intento di giungere ad un unico CCNL di comparto.
Le parti si sono altresì confrontate anche sui tempi di erogazione dell’una tantum.
Il tavolo è stato riconvocato il giorno 18 gennaio 2024 con l’auspicio di tentare di sottoscrivere l’ipotesi di rinnovo.
Continueremo a tenervi aggiornati.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Michele Vannini Franco Berardi Pietro Bardoscia