MEF: comunicato unitario del 12 marzo 2014

12 Marzo 2014

Comunicato unitario

 

 
               QUANDO IL SILENZIO SAREBBE D’ORO…
 

Ancora una volta dobbiamo registrare che taluni cercano di approfittare del silenzio di altre sigle, facendo credere al personale che l’eventuale assenza di risposta equivalga alla mancanza di argomentazioni. Non si riesce a comprendere evidentemente che talvolta si giudica più intelligente chi tace, e che, soprattutto, i lavoratori hanno diritto a concretezza e trasparenza.
Giusto per questioni di trasparenza nei confronti dei lavoratori dobbiamo precisare che l’introito per l’elaborazione dei 730 è stato pari a euro 779.494,00 per il 2012 come risorse variabili del FUA. Purtroppo per effetto del tetto massimo stabilito dalle normative, ancora oggi vigenti, e precisamente la legge 133/2008 e la legge 122/2010, abbattute anche del 10% rispetto le cifre del 2010: di fatto a somma spettate è pari a 497.473,07. Ricordiamo che queste norme vengono applicate ad ogni singola voce e che la complessiva quota, derivante dell’elaborazione dei 730, viene utilizzata per incrementare percentualmente il fondo dei dirigenti, per retribuire i colleghi che hanno elaborato i modelli delle dichiarazioni e per incrementare il Fondo delle Ragionerie territoriali dello Stato. Ricordiamo anche che nel FUA le risorse provenienti dalla L. 388/2000 affluiscono al Fondo dei Dirigenti ed al FUA del Personale delle Aree professionali come somme variabili. Infine va precisato che l’Accordo nazionale, inerente, tra l’altro, il servizio di assistenza fiscale, è stato sottoscritto, per l’anno 2012, in data 11 giugno 2013, da tutte le OO.SS.
Questo è quello che i fatti e la documentazione rivelano e chiariscono, se poi qualcuno pensa o è sicuro che i dirigenti generali e di seconda fascia degli uffici abbiano applicato gli accordi attribuendo un’interpretazione unilaterale, o abbiano agevolato alcuni soggetti invece che altri è giusto che l’amministrazione paghi e che la magistratura faccia il suo corso, ma che questo venga utilizzato per dire che tutti sono in qualche modo “sospetti” o servi (di cosa o di chi?) non serve a far incrementare le somme che leggi “ghigliottina” hanno prelevato dalle retribuzioni dei pubblici dipendenti.
Taluni asseriscono che grazie alle loro pressioni sono state recuperate delle somme assegnate al Gabinetto del Ministro e che grazie a loro sono stati cambiati i criteri di assegnazione dei turni e reperibilità. Per onestà intellettuale rispondiamo, a queste affermazioni, che l’accordo di assegnazione di somme al gabinetto, siglato nel lontano 2001 per evitare un’emorragia di risorse a svantaggio di tutti i lavoratori, è stato disdettato, dalle stesse sigle sindacali,  già firmatarie, (all’epoca la Cisl non sottoscrisse l’accordo) per motivi di trasparenza nella distribuzione delle risorse. Per quanto riguarda i turni e le reperibilità si è deciso di firmare un nuovo accordo perché sono nate nuove esigenze dettate dalla riorganizzazione stessa del Dicastero.
Taluni, spacciandosi per quello che non sono, distribuiscono giudizi sull’operato altrui, riservando a se stessi il ruolo di “migliori”.
E’ questo un terreno che non vogliamo praticare, quanto piuttosto, rifiutando le provocazioni e lavorando correttamente, cerchiamo di difendere quanto già raggiunto e possibilmente migliorare gli Accordi in progressione.
Roma, 12 marzo 2014

       FP CGIL             CISL FP                 UILPA
  Daniele NOLA      Paolo BONOMO   Andrea G. BORDINI

 
 
 
 
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